ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE. Enrico Fermi

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1 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Enrico Fermi Via Cesare Minardi, FRASCATI Tel. 06/ / / Fax Sito internet:

2 SALUTO DEL PRESIDE. L istituto E. Fermi di Frascati già da molti anni costituisce di fatto un luogo di formazione ed istruzione, unico polo tecnico industriale dei Castelli Romani. La filosofia di base di questa scuola è quella di sostenere l apprendimento mediante tutte le risorse strumentali ed economiche, affinché i giovani possano facilmente rispondere alle nuove esigenze della tecnologia più avanzata e competere a tutti i livelli sia nazionali che europei.l Istituto è promotore e polo di numerose attività distage a- ziendali e di progetti di formazione europei. Le attività curricolari e quelle del piano dell offerta formativa (P.O.F.) sono dettagliatamente illustrate all interno del presente opuscolo. Prof. Theofanis PLITHAKIS Dirigente Scolastico dell I.T.I.S. E. Fermi INCONTRO SCUOLA - INDUSTRIE (INTERVENTO DEL DIRIGENTE) 2

3 SOMMARIO DICONO DI NOI...pag. 4 CHI E ENRICO FERMI... pag. 6 PERCHE CI CHIAMIAMO I.T.I.S E. FERMI?...pag. 7 PERCHE SCEGLIERE L I.T.I.S. E. FERMI...pag. 8 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA....pag. 9 COSA SI STUDIA ALL I.T.I.S. FERMI.....pag. 10 TRIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE a) Elettronica e Telecomunicazioni....pag.13 b) Fisica e Chimica per l Ambiente..... pag. 19 c) Informatica.....pag. 26 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA: FINALITA GENERALI, OBIETTIVI STRATEGICI, ATTIVITA FORMATIVE....pag. 34 STRUTTURE DIDATTICHE E RICREATIVE...pag. 43 STRUTTURE TECNICO-SCIENTIFICHE.....pag. 44 DOVE SI TROVA IL FERMI..... pag. 45 3

4 DICONO DI NOI Alcune testimonianze di ex allievi del Fermi : La maggior parte degli studenti che si iscrivono al Fermi si pone come obiettivo primario quello di conseguire il diploma per poi cercare di intraprendere una carriera di lavoro nell'ambito tecnico. Questa soluzione se pur valida, visto il livello di preparazione tecnica cui si giunge alla fine dei cinque anni, non è la unica possibile; nel mio caso infatti ho ritenuto utile approfondire la mia preparazione frequentando presso l'università di Tor Vergata il corso di Ingegneria Elettronica. Nonostante le molte paure che mi hanno inizialmente attanagliato, posso dire che il corso di studi è stato molto proficuo (anche se non senza alcune difficoltà) e questo soprattutto grazie alla formazione ricevuta durante gli anni al Fermi: la capacità di analisi che mi è stata trasmessa è risultata fondamentale durante il periodo del biennio ingegneristico, mentre quella applicativa è risultata utile nel successivo periodo di completamento della figura di ingegnere. La qualità che più sono riuscito a sfruttare è stata quella di riuscire a comprendere molto velocemente le nozioni che i docenti universitari volevano trasmettere: le basi culturali e applicative ricevute nella scuola superiore sono state fondamentali per arrivare nel minor tempo possibile al nocciolo del problema e quindi risparmiare tempo e fatica in un corso di studi molto pesante e nel quale la capacità di risolvere problemi velocemente è a dir poco fondamentale. Dott. Matteo Rufo Ingegnere Elettronico 4

5 Ho piacere di spendere alcune parole di elogio (assolutamente non gratuito) per il tipo di formazione che i cinque anni trascorsi tra le mura del suddetto istituto e gli insegnanti che compongono il suo corpo docente mi hanno dato. Pur avendo intrapreso, con gli studi universitari, un cammino del tutto diverso da quello che potrebbe sembrare più idoneo alla preparazione di un perito tecnico industriale, ho trovato ben poche lacune nella mia cultura di base anche rispetto a colleghi provenienti da scuole più scientifiche. È inoltre retorico dire quanto oggi una competenza informatica sia importante in qualsiasi campo si voglia lavorare e l area sanitaria non costituisce un eccezione: di questo posso portare la mia sincera testimonianza. Saluto quanti leggendo queste poche righe troveranno una spinta a scegliere la mia stessa scuola. In bocca al lupo. Tiziana Bini Terapista della Riabilitazione Iscritta al III anno Corso di Laurea in Medicina 5

6 CHI E' ENRICO FERMI? Enrico Fermi è riconosciuto universalmente come uno dei più grandi scienziati del Novecento e sicuramente uno dei padri della fisica moderna. Nato a Roma nel 1901, ancora giovanissimo si appassionò a problemi di fisica e di matematica, dimostrando di avere ampi interessi e curiosità verso il mondo della scienza. Laureatosi a ventuno anni in Fisica Sperimentale alla Scuola Superiore di Pisa, a pieni voti, dopo aver svolto attività di ricerca ed insegnamento presso varie università, gli venne assegnata dall Università di Roma la cattedra di Fisica Teorica. Nell Istituto Fisico di via Panisperna diede vita ad un gruppo di giovani studiosi, tra cui Amaldi, Pontecorvo, Rasetti, Majorana, Segrè, che nei primi anni Trenta rappresentò uno dei centri di ricerca più avanzati nel panorama della Fisica atomica a livello mondiale. Come direttore dell Istituto, Fermi diede prova di saper coniugare la capacità di intuizione, sostenuta da validi e rigorosi strumenti matematici, con la realizzazione di esperimenti, spesso realizzati con mezzi artigianali o da loro stessi creati, che andavano ad avvalorare le sue teorie. Nel 1928, a soli 27 anni, venne fatto Accademico d Italia come riconoscimento del progresso da lui fatto fare alla Fisica italiana e nel 1938 ricevette il Premio Nobel a Stoccolma. Genio poliedrico si è distinto per i risultati originali e di alto livello, conseguiti in vari ambiti tra cui l elettrodinamica, la termodinamica, la meccanica statistica, la teoria dei campi, fisica del nucleo e dei neutroni, teoria del decadimento Beta, produzione di energia nucleare in modo controllato, radiazione cosmica. Dopo la promulgazione, nel 1938, delle leggi razziali in Italia, Fermi, sposato ad una ebrea, accettò la cattedra offertagli dalla Columbia University di New York, dove portò a realizzazione la prima pila atomica. Negli anni successivi, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, partecipò al Progetto Manhattan per la costruzione della prima bomba atomica, avendone però viste le conseguenze, si rifiutò di collaborare alla realizzazione della bomba all idrogeno. Morì prematuramente di cancro a Chicago nel

7 PERCHÈ CI CHIAMIAMO I.T.I.S. ENRICO FERMI? L Istituto Tecnico Industriale, nato nel 1961 sia come risposta alle necessità ed alle prospettive del nucleare del nostro Paese, sia in stretto collegamento con i centri di ricerca, rappresentati dai laboratori nazionali del CNR, dell INFN, del CNEN oggi ENEA e dell ESRIN, oggi ESA, tutti presenti sul territorio, formava periti industriali in energia nucleare. Da qui la dedica al grande ed illustre scienziato Enrico Fermi, padre dell energia nucleare e fondatore della prestigiosa scuola romana in cui sono cresciuti altri validi scienziati di fama internazionale. Successivamente l I.T.I.S. sempre attento allo sviluppo tecnologico e all evoluzione del mondo del lavoro, ha arricchito la propria offerta formativa con l introduzione degli indirizzi in Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica Industriale e Fisica-Chimica Ambientale. L Istituto è stato sempre un punto di riferimento per la qualità della formazione conseguita dagli studenti, riconosciuta negli stages presso i centri di ricerca e dal mondo del lavoro. 7

8 PERCHE SCEGLIERE L I.T.I.S. E. FERMI? - Perché, pur essendo ben radicato nella tradizione, è proiettato verso il futuro delle nuove professioni offrendo ampie possibilità occupazionali nell ambito de: 1. la difesa e la tutela della salute e del territorio; 2. l informatica; 3. l elettronica e le telecomunicazioni. - Perché unisce a elevate competenze tecnico-scientifiche una profonda ed accurata preparazione nel campo linguistico ed umanistico non sempre adeguatamente valutata nella fase di orientamento da parte della scuola media inferiore. - Perché offre una cultura che consente di affrontare con tranquillità ogni corso di studi universitari. - Perché è una scuola viva, attiva che coniuga il sapere con il fare rendendo più semplice e piacevole l apprendere sia attraverso l uso costante di laboratori attrezzati e funzionali, sia attraverso la promozione di molteplici attività integrative ed aggiuntive. - Perché, secondo una consolidata tradizione, ampiamente riconosciuta, tutte le attività sono improntate ad un clima di collaborazione e di solidarietà tra docenti e studenti al fine di ottenere uno sviluppo armonico della personalità umana. - Perché è facile da raggiungere essendo ben collegata con i Castelli e con Roma. 8

9 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L Istituto Tecnico Industriale Statale Enrico Fermi è una scuola media superiore ad indirizzo tecnico-scientifico. La durata del corso di studi è di cinque anni; esso si articola in un biennio propedeutico ed in un triennio di specializzazione. Le specializzazioni in atto nell Istituto sono: Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica industriale, Fisica e Chimica per l ambiente. Il corso di studi si conclude con l Esame di Stato che consente allo studente di inserirsi nel mondo del lavoro o continuare gli studi universitari. BIENNIO COMUNE ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI INFORMATICA CHIMICA E FISICA PER L'AMBIENTE DIPLOMA INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO IN ITALIA E ALL'ESTERO Concorsi pubblici Impiego presso ditte private Libera Professione CONTINUAZIONE DEGLI STUDI Accesso a tutte le facoltà universitarie, Diplomi e Lauree Accademie Militari 9

10 COSA SI STUDIA ALL I.T.I.S FERMI BIENNIO ANALISI CURRICOLARE Lo studente, all inizio del corso di studi superiori, affronta alcune discipline che ha già incontrato nella scuola media. Largo spazio continuano ad avere materie come ITALIANO, STORIA, IN- GLESE, MATEMATICA, GEOGRAFIA che concorrono allo sviluppo della personalità del ragazzo e ad una formazione culturale solida sia in ambito umanistico che in quello tecnico scientifico. DIRITTO ED ECONOMIA sono scienze sociali che hanno lo scopo di formare lo studente come cittadino in grado di conoscere i propri diritti e doveri, e di saper individuare e capire gli aspetti più rilevanti del sistema economico in cui vive. Altre discipline come BIOLOGIA, FISICA e CHIMICA presenti nel curricolo della scuola media nella materia di insegnamento OSSERVAZIONI SCIENTI- FICHE, sono ora presenti come discipline autonome. FISICA, CHIMICA E TECNOLOGIA E DISEGNO sono discipline di indirizzo: FISICA si prefigge, attraverso l analisi di fenomeni semplici e facilmente schematizzabili, di familiarizzare gli studenti con una metodologia di indagine che porti alla comprensione dei fenomeni naturali. CHIMICA è una disciplina sperimentale che studia la materia e le sue trasformazioni: dalle osservazioni macroscopiche di laboratorio si giunge a capire la struttura microscopica della materia. TECNOLOGIA E DISEGNO vengono svolte secondo un piano biennale di lavoro articolato nelle tre fasi della progettazione, della realizzazione e della veri- 10

11 fica; è un insegnamento integrato con attenzione costante alla complementarietà delle due discipline. Per un verso la tecnologia rappresenta l elaborazione teorica e pratica, finalizzata alla realizzazione in laboratorio di manufatti semplici, attraverso la lettura di disegni tecnici; per l altro il disegno è lo strumento utile ai momenti produttivi ed interpretativi proposti. L insieme delle discipline fornisce agli studenti una preparazione globale basata su conoscenze e abilità che consentono loro di iscriversi ad un qualsiasi indirizzo di specializzazione. Aula di Disegno 11

12 QUADRO ORARIO Discipline del Piano di studi Ore settimanali Religione / Attività alternative Italiano Inglese Storia Diritto ed Economia Geografia Matematica (*) Scienza della Terra Biologia Educazione fisica I^ (2) 3 2 II^ (2) 3 2 DISCIPLINE DI INDIRIZZO Fisica e laboratorio Chimica e laboratorio Tecnologia e Disegno 4(2) 3(2) 3(2) 4(2) 3(2) 6(2) TOTALE ORE SETTIMANALI (*) comprensive di Informatica Le ore tra parentesi si riferiscono alle ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio 12

13 TRIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI DESCRIZIONE GENERALE. L obiettivo del curricolo è la definizione di una figura di tecnico intermedio del settore elettrico più attuale, moderna, con caratteristiche di versatilità e riconvertibilità sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: - versatilità e propensione al continuo aggiornamento; - ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione; - capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi. PROFILO PROFESSIONALE. Il profilo professionale di un tecnico nel settore dell elettronica e delle telecomunicazioni è realizzato attraverso un progetto didattico teso soprattutto a formare più che a informare ed a realizzare una mentalità costantemente pronta alle trasformazioni che dovessero interessare il mondo tecnico-scientifico e il mercato del lavoro. In questa ottica si inquadra il percorso culturale del perito in elettronica e telecomunicazioni che, entrato in ordinamento nell A.S. 1994/95, ben risponde ai predetti requisiti. Il curriculum dell indirizzo risulta profondamente innovativo ed allineato alle più moderne tecnologie. Alla tradizionale preparazione si affiancano nuove competenze relative al funzionamento delle reti telematiche ed alla gestione della trasmissione dati. Le conoscenze spaziano dall elettronica analogica e digitale alle nuove architetture dei sistemi di comunicazione, dalle fibre ottiche ai ponti- radio satellitari, dalla telefonia mobile all uso del computer nei più moderni approcci. Ne risulta una figura professionale polivalente, flessibile e facilmente riconvertibile. 13

14 SBOCCHI PROFESSIONALI Gli sbocchi professionali sono molteplici nel campo della piccola, media e grande industria, nonché nel settore del terziario. Vengono di seguito riportate alcune figure professionali tra le più attuali ed emergenti. Nel settore delle trasmissioni radiotelevisive: Tecnico progettista del suono Tecnico progettista di bassa ed alta frequenza radiotelevisiva Tecnico responsabile di consolle e di regia in emittenti radiofoniche e televisive Nel settore dei collegamenti: Tecnico progettista di antenne e di ponti radio terrestri e satellitari Tecnico delle trasmissioni satellitari Nel settore dei collegamenti radiomobili: Tecnico progettista di sistemi radiomobili, terrestri- cellulari Nel settore della telematica: Tecnico progettista dei servizi e delle reti telematiche Tecnico dell' hardware dei computers Nel settore della strumentazione elettronica: Esperto nell uso e nella manutenzione della strumentazione elettronica Esperto di strumentazione elettromedicale Nel settore dei sistemi di controllo: Tecnico progettista e programmatore dei sistemi a microcontrollori Progettista di sistemi a microprocessore Tecnico progettista di sistemi di sicurezza Le figure professionali suddette sono soltanto alcune di quelle presenti nei vari settori della tecnica dove l elettronica è ormai penetrata in maniera massiccia e determinante (si pensi, ad esempio, all AUTRONICA nel settore automobilisti- 14

15 co, o alla ROBOTICA nella grande e media industria). Risulta pertanto incompleto l elenco delle figure professionali che è in continua espansione. Il perito industriale per l elettronica e le telecomunicazioni può inoltre esercitare la libera professione, nei limiti consentiti dalle vigenti disposizioni, e occupare il posto di INSEGNANTE TECNICO PRATICO nei laboratori e nei reparti di lavorazione delle scuole e degli istituti di istruzione tecnica e professionale. Può inoltre accedere a concorsi in amministrazioni pubbliche che richiedono competenze nel campo dell' elaborazione automatica dei dati. Il titolo di studio consente l accesso a qualunque corso di laurea e accademie. QUADRO ORARIO Discipline del piano di studi Ore settimanali 3^ 4^ 5^ Lingua e lettere italiane Storia Inglese Economia Industriale e Diritto Matematica Meccanica e macchine Elettrotecnica 6(3) 3 - Elettronica 4(2) 5 (3) 4(2) Sistemi elettronici automatici 4(2) 4 (2) 6(3) Telecomunicazioni - 3 6(2) Tecnologia, Disegno e Progettazione 4 (3) 5(4) 5(4) Educazione fisica Religione/Attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 36(10) 36 (9) 36(11) N.B. Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio. 15

16 ANALISI CURRICOLARE. Il curricolo risponde alla esigenza della formazione di un perito elettronico aderente alle reali esigenze del mercato del lavoro. Il tecnico elettronico oggi deve conoscere la componentistica, l elettronica digitale, la teoria dei sistemi; nel suo lavoro affronta problemi di intefacciamento dei sistemi programmabili, considerandoli negli aspetti hardware e software, per realizzare regolazione e controllo di processi. Nel curricolo si attua, inoltre, una moderna forma di impostazione delle discipline di indirizzo: non ci deve essere separazione tra teoria e pratica; la teoria e la pratica devono costituire un unico momento di apprendimento e la pratica deve concorrere all acquisizione della teoria. Relativamente alle discipline di indirizzo, l impostazione didattica parte dall aspetto pratico dei problemi per estrapolare una formalizzazione teorica. Per perseguire tale filosofia di insegnamento il quadro orario prevede un numero di ore di laboratorio pari al numero di ore di lezione frontale. Il laboratorio, cioè, diventa, non più esercitazione applicativa dei concetti studiati, ma esplorazione di nuove problematiche quanto più possibile vicine alla realtà operativa. Dal quadro orario è possibile desumere le seguenti caratteristiche del corso di studi: la disciplina ELETTROTECNICA pone le basi cognitive necessarie ad affrontare le materie di indirizzo. Collocata al 3 e 4 anno, consente l acquisizione di capacità atte a: - analizzare e dimensionare reti elettriche lineari; - conoscere e saper utilizzare strumenti e metodi di misura delle grandezze elettriche; - conoscere i principî di funzionamento delle principali macchine elettriche; - conoscere e saper applicare le norme di protezione e di prevenzione dagli infortuni di natura elettrica. Nella disciplina TELECOMUNICAZIONI, collocata al 4 e 5 anno, l allievo acquisisce competenze sulle moderne tecniche e tecnologie impiegate nelle trasmissioni; in particolare, lo studente acquisisce: - conoscenze relative a tecniche di trasmissione con e senza modulazione; - capacità di utilizzare norme relative a standard nazionali ed internazionali; - conoscenza dei singoli apparati; 16

17 - conoscenze relative a moderni sistemi complessi di comunicazione. Alla disciplina SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI vengono affidati i compiti di: - fornire conoscenze di informatica; - realizzare una sintesi delle conoscenze acquisite durante l intero corso di studi attraverso un metodo d indagine ed un apparato concettuale tipici della sistemistica; - fornire agli studenti le competenze specifiche tali da metterli in grado di intervenire nel settore degli automatismi. La disciplina TECNOLOGIE ELETTRONICHE, DISEGNO E PROGETTA- ZIONE, è finalizzata a far acquisire capacità progettuali ed esecutive fortemente integrate. Lo studente dovrà acquisire conoscenze ed operatività connesse ai passi della progettazione: - posizione del problema e documentazione sull oggetto del progetto; - scelta di una possibile soluzione e individuazione degli strumenti operativi occorrenti; - organizzazione delle risorse disponibili e reperibili; - progetto esecutivo; - realizzazione e collaudo; - produzione di documentazione d uso. La disciplina di ELETTRONICA fornisce le competenze per una chiara panoramica delle funzioni di generazione ed elaborazione dei segnali analogici e digitali, oltre ad una capacità di realizzare tali funzioni con la componentistica più attuale realmente presente sul mercato, seguendo continuamente la varietà e l evoluzione della realtà tecnologica. La disciplina MECCANICA E MACCHINE al 3 anno ha la finalità di far acquisire agli allievi conoscenze fondamentali sulla dinamica dei sistemi meccanici, sui sistemi termodinamici e sulle caratteristiche funzionali delle principali macchine a fluido. L ITALIANO, la STORIA, la MATEMATICA, l INGLESE, il DIRITTO ED ECONOMIA, presenti fino all ultimo anno di corso, contribuiscono alla formazione dell individuo e del cittadino italiano ed europeo, allo sviluppo di ca- 17

18 pacità comunicative e di competenze linguistiche, al completamento del grado di professionalità. Un altra caratteristica importante del curricolo è l AREA DI PROGETTO ; si tratta di un attività multidisciplinare di ampiezza e di durata variabile che coinvolge alcune o tutte le discipline utilizzando una parte del monte ore annuo delle lezioni (non superiore al 10%) da definire insieme ai temi da sviluppare, sulla base degli interessi manifestati dagli allievi. L AREA DI PROGETTO è realizzata durante l intero corso di studio. Laboratorio di Telecomunicazioni 18

19 TRIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE FISICA E CHIMICA PER L AMBIENTE DESCRIZIONE GENERALE. È un indirizzo sperimentale promosso a livello nazionale dall anno scolastico 1990/91 sotto forma di Sperimentazione assistita dal Ministero della Pubblica Istruzione; esso è attivato negli Istituti Tecnici Industriali che hanno avuto la specializzazione in Energia nucleare. Le finalità del piano di studi mirano alla comprensione dei problemi ambientali nella loro intrinseca complessità. Lo studio dei principî teorici, delle tecniche e delle metodologie fisiche e chimiche trova applicazione nella prevenzione dei rischi, nella tutela e bonifica dell ambiente, nel campo della fisica sanitaria e del controllo di qualità. Il corso si articola in tre anni per un orario settimanale di 36 ore, un terzo delle quali è dedicato ad attività pratiche. Al termine del corso si consegue, con E- same di Stato, il diploma di MATURITÀ TECNICA INDUSTRIALE SPERI- MENTALE AD INDIRIZZO DI FISICA E CHIMICA PER L AMBIENTE con corrispondenza: MATURITÀ TECNICA INDUSTRIALE : ENERGIA NUCLEARE. PROFILO PROFESSIONALE Negli ultimi anni l Italia, recependo alcune Direttive sancite dalla Comunità Europea, ha emanato tutta una serie di normative rivolte alla salvaguardia dell ambiente ed al miglioramento della qualità della vita, sia in campo civile che in quello lavorativo. Questo ha comportato, nell ambito del mondo del lavoro, non solo una ridefinizione di vecchi profili professionali, ma anche la creazione di nuove figure creando ulteriori spazi occupazionali. In tale contesto è emersa l esigenza di formare dei tecnici che con adeguate competenze specifiche potessero collaborare alla tutela dell ambiente ed alla salute dell uomo ed avessero capacità di gestire in maniera sistemica la complessità dell ambiente. 19

20 Per far fronte a questa esigenza è stato istituito il corso di studi per perito fisico-chimico per l ambiente. Il diplomato di tale corso, dovendo integrare e correlare fra loro competenze scientifiche e tecnologiche, con riferimento sia ai cicli produttivi che a quelli naturali, deve possedere : - le competenze necessarie per l analisi e lo studio dei sistemi naturali ed artificiali per il miglioramento della qualità della vita e per lo svolgimento dei compiti della fisica sanitaria (ambientale e medico-ospedaliera); - le conoscenze di base riguardo ai fattori di rischio ambientale, all inquinamento di natura fisica e chimica, al clima ed al microclima, con particolare attenzione agli ambienti di vita e di lavoro, oltre che a- gli aspetti ambientali delle trasformazioni energetiche; - le conoscenze di base per descrivere e prevedere la diffusione e l evoluzione degli inquinanti nell ambiente; - le conoscenze fondamentali sulle normative nazionali e comunitarie relative alla conservazione e gestione delle risorse ambientali ed alla tutela della salute dei lavoratori. SBOCCHI PROFESSIONALI Gli sbocchi professionali, per tale figura, sono molteplici ed in continua espansione non solo nel settore privato, dove si è registrato il maggior fabbisogno qualitativo di professioni verdi, ma anche nella Pubblica Amministrazione per il ruolo svolto dallo Stato, dalle Regioni e dai Comuni nel campo della difesa ambientale e della sicurezza. Basti citare al riguardo alcune delle strutture che operano già da anni in tali settori quali l ENEA, il CNR, i Parchi Nazionali, l ANPA, l ARPA, la Comunità Montana ecc. A seconda delle aree di intervento il perito ambientale può ricoprire diversi ruoli come ad esempio: Nel settore della tutela delle acque: Progettista/Responsabile della conduzione degli impianti di depurazione acque; 20

21 Progettista responsabile della conduzione di impianti di potabilizzazione acque; Esperto per interventi integrati di risanamento delle acque; Nel settore della tutela dell aria: Tecnico per il monitoraggio della qualità dell aria; Progettista/Responsabile di sistemi di abbattimento inquinanti gassosi Nel settore della difesa dall inquinamento acustico: Progettista di sistemi antirumore; Tecnico per la redazione di piani di risanamento acustico; Tecnico per il monitoraggio acustico. Nel settore della difesa dalle radiazioni ionizzanti: Esperto in radioprotezione; Tecnico addetto alla conduzione di impianti di trattamento rifiuti radioattivi Nel settore della gestione dei rifiuti: Responsabile della gestione e manutenzione di discariche Responsabile della gestione di impianti di recupero e riciclaggio Responsabile della gestione di impianti di termovalorizzazione Nel settore della riqualificazione ambientale e della pianificazione del territorio: Esperto in interventi di sistemazione e ripristino naturalistico Esperto nell ambito della procedura di valutazione dell impatto ambientale Tecnico per il recupero ambientale Tecnico della cartografia computerizzata Nel settore energetico: Responsabile della conduzione di impianti di produzione di energia ( es. centrali termiche) Tecnico esperto in risparmio energetico ed in fonti rinnovabili 21

22 Nel settore sanitario e della sicurezza nei luoghi di lavoro Tecnico addetto ai servizi di prevenzione e protezione Responsabile della gestione e manutenzione di strumentazioni fisico-chimiche in strutture medico-ospedaliere. Il diploma per perito chimico-fisico per l ambiente consente inoltre l iscrizione all albo dei periti industriali, per lo svolgimento della libera professione, e di proseguire gli studi in ambito universitario e accademico. Discipline del piano di studi QUADRO ORARIO Ore settimanali 3^ 4^ 5^ Lingua e lettere italiane Storia Inglese Diritto ambientale,legisl. Sociale ed economica Matematica Fisica applicata 6 (2) 4(2) 5(3) Fisica ambientale - 4(2) 6(3) Chimica bio-organica 5 (2) Chimica ambientale 5 (3) 6(4) 5(3) Sistemi e strumentazione 5 (3) 5(3) 5(3) Educazione fisica Religione/Attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 36(10) 36(11) 36(12) N.B. Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio. 22

23 ANALISI CURRICOLARE. Come si può osservare dal quadro orario, il piano di studi proposto è un espressione conseguente delle finalità del corso: l asse culturale portante è rappresentato è rappresentato dalla Fisica e dalla Chimica, che impegnano, con le loro articolazioni, il 40 % del monte orario complessivo e circa il 70% del monte orario relativo alle discipline di indirizzo. La FISICA sviluppa la parte più propriamente scientifica nel corso di FISICA APPLICATA, presente in tutti e tre gli anni; partendo da richiami ed approfondimenti dei programmi del biennio, tratta successivamente i temi dell energia, dei fenomeni ondulatori, della fisica atomica e nucleare e delle relative problematiche di misura, con il sostegno costante dell attività di laboratorio; essa comunque non ha funzione semplicemente propedeutica al tipo di indirizzo, ma contribuisce al progetto formativo del piano di studi. La FISICA AMBIENTALE, introdotta al quarto anno, ha il compito di integrare conoscenze e tecniche diverse per lo studio e la comprensione della complessa realtà ambientale e di fornire le conoscenze e le metodologie specifiche per la prevenzione dei rischi; tratta, in particolare, i processi fisici di diffusione delle sostanze nell ambiente, le interazioni degli agenti fisici potenzialmente dannosi con l organismo umano, le relative misure di protezione e mitigazione del rischio, le modalità operative di sorveglianza e monitoraggio ambientale; le attività di laboratorio consistono, generalmente, nell uso di strumentazione di tipo professionale e nell applicazione di una capacità progettuale in ricerche sul campo. La CHIMICA fornisce le conoscenze disciplinari indispensabili per la comprensione delle dinamiche ambientali e per la tutela della salute dell uomo e dell ambiente suddividendo i campi disciplinari in due corsi: - CHIMICA BIO-ORGANICA, collocata solo al III anno, tratta le principali funzioni biologiche e cellulari e la dinamica dei processi biologici con particolare riferimento al ruolo dei composti organici e bioorganici; - CHIMICA AMBIENTALE sviluppa le tematiche proprie della Chimica generale, quelle relative ai sistemi ambientali, con riferimento ai processi chimici di diffusione e trasformazione delle sostanze che avvengono nell ambiente naturale e nell organismo umano, e quelle attinenti ale protezione dagli agenti chimico-biologici di rischio, particolarmente in ambiente di lavoro. 23

24 Entrambi i corsi prevedono attività di laboratorio, precedute dalla trattazione di elementi di sicurezza e prevenzione; in esse verrà utilizzata strumentazione, anche avanzata, per analisi e misure di tipo quantitativo e verranno applicate le metodologie specifiche per il prelievo e il trattamento dei campioni e le tecniche analitiche trattate nella parte teorica. La disciplina SISTEMI E STRUMENTAZIONE, ha il compito di far acquisire agli allievi capacità di: - analizzare sistemi automatici di misurazioni fisiche-chimiche; - analizzare processi prevalentemente di tipo fisico-chimico e dispositivi tecnici, impiegando concetti e strumenti di rappresentazione di tipo sistemico; - eseguire verifiche e controlli con misure di grandezze fisiche in laboratorio e sul campo; - interfacciare sistemi elettronici condizionandone i segnali allo scopo del trasferimento e dell acquisizione di dati, mediante l uso di schede di interfacci. Al termine del corso gli studenti avranno acquisito una visione sintetica della tipologia della strumentazione di tipo fisicochimico, sia dal punto di vista delle funzioni esercitate e sia dal punto di vista dei principi del funzionamento. La disciplina DIRITTO AMBIENTALE, LEGISLAZIONE SOCIALE ED ECONOMIA, collocata al IV e V anno rappresenta un insegnamento di tipo sia formativo che di indirizzo; essa costituisce una integrazione agli aspetti tecnici della normativa, trattati nei corsi di Fisica Ambientale e di Chimica Ambientale. L ITALIANO, la STORIA, la MATEMATICA, l INGLESE, presenti fino all ultimo anno di corso, contribuiscono alla formazione dell individuo e del cittadino italiano ed europeo, allo sviluppo di capacità comunicative e di competenze linguistiche, al completamento del grado di professionalità. Un altra caratteristica importante del curricolo è l AREA DI PROGETTO ; si tratta di un attività multidisciplinare triennale che coinvolge alcune o tutte le discipline utilizzando una parte del monte ore annuo delle lezioni (non superiore al 10%) da definire insieme ai temi da sviluppare, sulla base degli interessi manifestati dagli allievi. L Area di Progetto si propone di: - effettuare indagini sul territorio 24

25 - far conoscere agli alunni l ambiente in cui operano e vederne le possibilità di miglioramento - raccogliere informazioni dall ambiente con rilievi ed analisi in loco. Laboratorio di Fisica ambientale 25

26 TRIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE INFORMATICA INDUSTRIALE SPERIMENTAZIONE ABACUS DESCRIZIONE GENERALE È un indirizzo sperimentale alternativo al precedente corso ordinario di Informatica industriale promosso a livello nazionale dall anno scolastico 1992/93 sotto forma Sperimentazione assistita dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il Perito informatico sper. ABACUS è un diplomato specializzato nel trattamento automatico dell informazione con approfondite conoscenze nel settore informatico-elettronico che gli consentono l inserimento nei settori aziendale, industriale e tecnico-commerciale, sia pubblico che privato. Le competenze acquisite in ambito informatico gli permettono la produzione di software di base ed applicativo, attività ormai rilevante tanto in imprese specializzate, quanto in reparti specifici all interno di molte società. Le competenze acquisite in ambito elettronico-telematico lo rendono, inoltre, capace di gestire evolute architetture di sistemi di elaborazione e di trasmissione dei dati, con particolare riferimento sia alle reti locali, sia alle reti geografiche, che alla condivisione delle risorse tra più utenti. Le finalità didattico-formative sono perseguite mediante: - presentazione di una organizzazione concettuale dei contenuti tale da dominare la varietà delle tecnologie (astrazione funzionale); - abitudine ad affrontare problemi nuovi o imprevisti che non richiedono allo studente l applicazione di modelli prestabiliti (problem solving); - scoperta guidata che, partendo da situazioni reali, con approccio di tipo esplorativo, conduca all individuazione di un concetto o principio; - attività di laboratorio che si integrano con le lezioni teoriche ed abituano lo studente a sperimentare, a progettare, a documentare e a socializzare. 26

27 - PROFILO PROFESSIONALE. Negli ultimi anni in Italia, come nel resto del mondo, l'espansione dei settori di interesse informatico ha visto profondi mutamenti. Nell'ambito delle tecnologie elettroniche, si è assistito ad una rapida evoluzione di generazioni di microprocessori, di architetture di sistemi di elaborazione e trasmissione dati e di apparecchiature e dispositivi correlati. Nell'ambito delle tecnologie informatiche, grossi cambiamenti ed evoluzioni sia dei linguaggi di programmazione ( come strumento per lo sviluppo dei programmi) sia proprio sullo stile o paradigma di programmazione (programmazione orientata agli oggetti, programmazione ad eventi, programmazione in rete). Questo ha comportato modificare le competenze e una ridefinizione dei vecchi profili professionali necessari nel settore informatico che attualmente devono essere : Generali -ossia coinvolgere più settori (programmazione, reti di elaboratori, elettronica, trasmissione dati, statistica, automazione) per far si che il perito informatico si possa adattare con facilità a qualunque contesto reale, professionale o lavorativo, individuale, in gruppo o alle dipendenze di altri, come ad esempio, interfacciare un sistema di elaborazione con dispositivi esterni, partecipare alla conduzione di piccoli e medi progetti aziendali o industriali di automazione, proporre e configurare piccoli e medi sistemi di elaborazione. Specifiche - nell'ambito di ciascuna disciplina, per far si che il perito informatico sia in grado di intervenire con consapevolezza ed efficacia in ambiti anche molto diversi e possa far fronte e risolvere anche problemi nuovi o imprevisti; come realizzare applicazioni software per propri clienti, curare impianti di elaborazione dati sia locali che in rete. Le competenze si acquisiscono nelle discipline caratterizzanti l'indirizzo che sono : 27

28 Elettronica Informatica Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni Matematica Calcolo delle probabilità, statistica e R.O. per le quali sono previste attività pratiche di laboratorio, oltre alle lezioni teoriche. Attraverso la programmazione didattica di queste discipline specifiche, l'allievo acquisisce: Competenze progettuali per produrre software a qualunque livello ( industriale, gestionale ). Competenze tecnologiche a livello elettronico per poter eseguire anche degli interventi sulla parte hardware e per usare con consapevolezza strumentazione elettronica varia. Competenze che lo mettano in grado di utilizzare il computer per il rilevamento ed il trattamento di dati acquisiti mediante apparecchiature esterne. Competenze che lo mettano in grado di gestire reti locali sia sotto il profilo hardware che come elaborazione dati. Competenze comunicative e relazionali che lo mettano in grado di assistere e addestrare utenti di sistemi di elaborazione per un uso consapevole ed efficiente di quest'ultimo. SBOCCHI PROFESSIONALI 1. Prosecuzione degli studi. Il perito di informatica è in grado di proseguire negli studi poiché le doti comunicative, la competenza linguistica e la preparazione scientifica e tecnologica lo rendono adatto a qualunque facoltà o corso di studi. 2. Azienda e Industria. Le competenze organizzative e le capacità di pianificare compiti, rendono il perito informatico una figura centrale e di riferimento sia in ambito aziendale che industriale, ove può svolgere attività di progetto a medio 28

29 e alto livello ed una varietà di mansioni qualificanti e indispensabili per il funzionamento dell'intero complesso lavorativo. 3. Nella pubblica amministrazione. Il profilo delle competenze del perito informatico lo rende idoneo a ricoprire ruoli vari anche nella pubblica amministrazione come: Scuola e formazione: assistenza e consulenza tecnica. Energia e ambiente : rilevamento e monitoraggio parametri ambientali e trattamento delle immagini. Amministrazione centrale e periferiche : trattamento dati, elaborazione in rete, gestione di reti locali, sicurezza sul posto di lavoro. 4. Attività imprenditoriale. la ricchezza e la varietà delle competenze scientifiche e tecnologiche, unitamente alle competenze organizzative rendono il perito informatico una figura adatta anche alla libera iniziativa imprenditoriale in ogni settore connesso con il trattamento di dati, con l'addestramento della clientela all'uso di sistemi di architetture e di programmi. Inoltre l'iscrizione all'albo professionale, consente al perito informatico lo svolgimento della libera professione garantendolo nelle proprie prestazioni professionali. 29

30 QUADRO ORARIO Discipline del piano di studi Ore settimanali 3^ 4^ 5^ Lingua e lettere italiane Storia Inglese Matematica 6(2) 5 (2) 4(2) Calcolo delle probabilità, statistica 3(1) 3 (1) 3(1) Elettronica e telecomunicazioni 5(3) 6 (3) 6(3) Informatica 6(3) 6 (3) 6(3) Sistemi 5(3) 5 (3) 6(3) Educazione fisica Religione/Attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 36(10) 36 (10) 36(10) N.B. Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio. 30

31 ANALISI CURRICOLARE Il curricolo corrisponde all esigenza della formazione di un perito informatico aderente alle reali esigenze del mercato del lavoro. Il tecnico informatico deve conoscere la componentistica e la strumentazione elettronica, linguaggi di programmazione per la stesura di programmi che rendono automatiche procedure industriali, aziendali e gestionali, hardware e software presenti sul mercato, tecniche di controllo e regolazione di processi. La varietà delle competenze suddette integranti teoria e pratica, configura un tecnico hardware-software versatile e completo. La conoscenza della lingua inglese, il cui studio è presente fino al quinto anno, concorre ad una formazione completa sia sotto il profilo tecnico che culturale in generale. INFORMATICA. I contenuti sono affrontati prendendo come punto di partenza situazioni reali, problematiche concrete e l accento viene posto nell individuazione di un percorso risolutivo da automatizzare, mediante l uso del più idoneo tra i linguaggi di programmazione imparati. Viene affrontato lo studio delle strutture dati, dei vari stili di programmazione e le tecniche di documentazione del software prodotto. Si studiano, altresì, le tecniche per progettare, realizzare e gestire piccoli e medi sistemi informativi tipici della realtà aziendale ed industriale. SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELL INFORMAZIONE. Il corso di articola su due aree di interesse: da un lato sviluppa e approfondisce tematiche relative all architettura e al funzionamento dei sistemi di elaborazione e della trasmissione delle informazioni (sistemi a microprocessore, nuove architetture degli elaboratori, reti, strutture di un sistema operativo) trovando punti di contatto con le materie di elettronica e di informatica; dall altro utilizza tecnologie informatiche per loro applicazione reale (analisi dei sistemi nell ambito dell industria e dei servizi, comprensione di processi economici; informatizzazione di realtà aziendali). ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI. Il corso persegue la finalità di sviluppare negli allievi le capacità di progettare, realizzare e gestire sistemi di elaborazione, automazione e interconnessione nei 31

32 campi dell industria e dei servizi, con particolare riguardo alle problematiche hardware e alle moderne tecniche telematiche e di simulazione e di progetto assistito da elaboratore. Questa formazione si attiva essenzialmente in laboratorio con l utilizzo costante di apparecchiature e tecnologie specifiche e l elaborazione dei dati tramite calcolatore, in maniera da consentire una visione integrata delle tecnologie elettroniche ed informatiche applicate alla progettazione elettronica. MATEMATICA GENERALE E APPLICATA. La matematica, disciplina ponte tra l area formativa di base e l area delle competenze specifiche del Perito in Informatica, ha come obiettivi lo sviluppo di: - abilità generali: coerenza del ragionamento, abitudine al rigore formale, modellizzazione e risoluzione di problemi; - abilità specifiche che interagiscono produttivamente con quelle delle materie di indirizzo: progettare, realizzare e verificare procedure di calcolo automatico, rappresentazione grafica dell andamento di funzioni. Il laboratorio costituisce un momento di verifica dei concetti (algebra, geometria, analisi infinitesimale e numerica). CALCOLO DELLE PROBABILITÀ, STATISTICA E RICERCA OPERATIVA. Il corso ha lo scopo di sviluppare le abilità di base implicate nella raccolta, nell analisi e nell elaborazione di consistenti quantità di informazioni e dati relativi a fenomeni collettivi, formando un atteggiamento mentale in grado di applicare con profitto i modelli matematici e informatici acquisiti ai fini dell analisi di fenomeni reali. Notevole enfasi è data ai problemi di inferenza statistica, ai problemi di decisione in condizione di incertezza, alle tecniche di ricerca operativa ed ai problemi di ottimizzazione. Tramite l attività di laboratorio, si forniscono gli strumenti per realizzare le fasi più significative di indagini statistiche di base e di mercato e la loro interpretazione critica. L ITALIANO, la STORIA, l INGLESE, presenti fino all ultimo anno di corso, contribuiscono alla formazione dell individuo e del cittadino italiano ed europeo, allo sviluppo di capacità comunicative e di competenze linguistiche, al completamento del grado di professionalità. 32

33 AREA ELETTIVA E DI PROGETTO. Gli allievi, a partire già dalla classe terza, affronteranno, sviluppandola nel corso del triennio, una tematica progettuale che ha come obiettivi: - l approfondimento dei contenuti previsti dai programmi ministeriali; - l applicazione di un metodo di lavoro organizzato simulando una realtà produttiva; - la progettazione, la realizzazione ed il collaudo di un prodotto tecnologico (informatico, elettronico o misto), in cui intervengano conoscenze multidisciplinari. Laboratorio di Informatica 33

34 QUALI SONO GLI OBIETTIVI PRIMARI E PECULIARI DEL FERMI? dal PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Nell ambito dell autonomia didattica e gestionale il nostro Istituto, annualmente, predispone il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) che fissa le finalità generali, didattiche ed educative, su cui si basa tutta l attività e l organizzazione scolastica. I punti qualificanti del P.O.F. approvato per l anno (consultabile sul sito Internet ) sono: OBIETTIVI STRATEGICI L impegno dell Istituto è finalizzato: al potenziamento dell attività educativa e formativa nei confronti dei nostri studenti (successo scolastico), in maniera da permettere a ciascuno di essere condotto, sulla base dei propri ritmi di apprendimento e delle proprie inclinazioni, all acquisizione di conoscenze, competenze e capacità al più alto livello raggiungibile; ad attivare procedure di verifica e di valutazione interna ed esterna in maniera da poter essere sempre pronti a dare conto 34

35 delle nostre scelte, a modificarle, ad integrarle, in un processo di miglioramento della nostra offerta formativa ed educativa. La proposta formativa tende, quindi, all organicità, affinché le attività curriculari e quelle extra-curriculari consentano allo studente la piena valorizzazione delle sue potenzialità. FINALITÀ GENERALI A)Elevare la qualità della formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, delle competenze, delle capacità; B) Promuovere l'unitarietà del sapere, pur nella multiformità degli indirizzi dell'istituto; C) Orientare l'azione formativa verso i nuovi orizzonti europei, culturali ed occupazionali; D) Costruire un rapporto sinergico e permanente tra Scuola e territorio. PIANO DELLE ATTIVITÀ Gli obiettivi illustrati trovano esplicitazione in progetti per la didattica in parte già in fase di attuazione e in parte proposti per il nuovo anno 35

36 scolastico. Tali iniziative sono inquadrate in aree di intervento definite dalla direttiva n 180/99: Area A: "Successo scolastico e star bene a scuola" Area B: " Potenziamento abilità linguistiche e multimediali" Area C: " Convenzioni con Enti esterni" Area D: " Attività laboratoriali: ampliamento di offerta extracurriculare " Area E : " Progetti speciali" Per conoscere più dettagliatamente i progetti di ciascuna area si rimanda alla lettura del P.O.F. consultabile presso la Segreteria dell Istituto o sul sito internet: 36

37 ATTIVITA FORMATIVE SVOLTE ALL INTERNO DELL ISTITUTO La didattica per progetti è ormai una realtà ben sviluppata nella scuola: gli interventi didattici strutturati in progetti collocati in settori dagli o- biettivi ben definiti sono stati per l Istituto un successo in termini di ricaduta sugli studenti. Importante è stata, per l'attività didattico - educativa degli allievi, l'apertura verso la dimensione europea" realizzata mediante l'attuazione dei progetti nell' ambito del programma del M.P.I. di formazione professionale Leonardo da Vinci e di potenziamento delle abilità linguistiche: progetti di collocamento e scambio destinati agli allievi delle classi IV che hanno svolto stage di tre settimane in aziende e università europee 1. progetto SETA a.s. 1996/97 2. progetto TORRE a.s. 1998/99 progetto di potenziamento delle competenze linguistiche LAN- GUAGE IN PROGRESS con inizio nell a.s. 1998/99 che ha avuto come obiettivo la valorizzazione delle attitudini linguistiche mediante la partecipazione a corsi extra-curricolari con rilascio di diploma dell Università di Cambridge (istituto certificatore BRITISH INSTITUTE). 37

38 progetti di formazione continua per docenti e rivolti a tecnici già impegnati in aziende al fine di aggiornare le competenze sempre in ambito del programma Europeo Leonardo da Vinci : 1. progetto CAESAR di scambi di esperienze di addetti alla formazione (anno 1999) 2. progetto pilota LEDA ( anni 1999/2000) 3. progetto di tirocinio in impresa per neodiplomati IPSE (anni 2001/2002) 4. progetto di Competenze Linguistiche JANUA (2000/2003) Convegno progetto europeo "LEDA". Aula Magna Politecnico di Bucarest. Novembre

39 Una particolare attenzione da parte dell Istituto verso il mondo giovanile in termini di potenziamento del successo scolastico e miglioramento dello star bene a scuola si è concretizzata nei progetti : STRATEGIE DI CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA nel cui ambito si è sviluppata l iniziativa dell attivazione del centro di ascolto per i giovani (C.I.C.). Nel C.I.C. hanno prestato la propria opera professionale dottori in psicologia coadiuvati dai docenti per offrire agli studenti e alle famiglie assistenza nell affrontare i problemi psicologici propri dell adolescenza e un azione di prevenzione del disagio giovanile onde contenere il fenomeno dell abbandono scolastico. ATTIVITA DI RECUPERO E SOSTEGNO che dall a.s. 1999/2000 sperimenta con successo la metodologia di sportello individuale ad integrazione del più classico corso di recupero. AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA prevede anche la possibilità di partecipare ad attività culturali che possano offrire un supporto al successo scolastico: in quest ambito si sono svolti progetti ad ampio respiro. Da tre anni in Istituto è attiva la redazione del GIORNALINO D ISTITUTO : ora anche on-line grazie alla creazione del sito Internet realizzato da un gruppo di studenti dell Istituto coordinati dai docenti del 39

40 corso ABACUS. Nel prossimo anno scolastico alcune classi aderiranno al progetto giornalistico Carta bianca de LA STAMPA di Torino. Naturalmente l attività didattica curriculare si affianca ad iniziative integrative che hanno come scopo il miglioramento dell offerta formativa della scuola. Al fine di potenziare ed elevare le abilità tecnico-professionali degli studenti vengono realizzate attività di STAGE IN COLLABORAZIONE CON INDUSTRIE ED ENTI DI RICERCA: nel corso dell a.s. 1999/2000 gli studenti del IV anno di ciascuna specializzazione, opportunamente selezionati, hanno svolto stage estivi presso: 1. l I.N.F.N (Frascati) dal 12/6/2000 al 7/7/ AUGEN (Roma) dal 25/6/2000 al 30/6/ ERICSSON Si prevede che tali stage verranno effettuati anche nel presente anno scolastico. A sostegno e integrazione della programmazione didattica viene promossa la partecipazione a spettacoli teatrali e cinematografici. Da anni la scuola partecipa alle "Olimpiadi" della matematica, iniziativa annuale dell'u.m.i. e a tornei e competizioni sportive. Dallo scorso anno scolastico partecipa al Concorso "Galileo - Newton" di matematica e fisica presso il Liceo Scientifico "Braschi" di Subiaco. L ORIENTAMENTO SCOLASTICO è un attività ormai consolidata nell istituto e si articola in tre direzioni: 40

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