RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. N. 272 DEL

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1 RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. N. 272 DEL Al fine di adempiere a quanto richiesto dalla Provincia di Rovigo a seguito della conferenza dei servizio del , viene nel seguito dettagliato quanto previsto dall Allegato 1 Procedura per la verifica della sussistenza dell obbligo di presentazione della relazione di riferimento al D.M. n. 272/2014 recante Le modalità per la redazione della Relazione di riferimento di cui all art. 5, comma 1 lettera v-bis) del D.Lgs n. 03 aprile 2006 n ) IDENTIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE In base all autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Rovigo, le tipologie di rifiuti conferibili all impianto di recupero della ditta REC.OIL. Srl sono le seguenti: Rifiuti da sottoporre a sola attività di R13 Messa in Riserva * oli minerali per macchinari, contenenti alogeni (eccetto emulsioni e soluzioni) * oli minerali per macchinari, non contenenti alogeni (eccetto emulsioni e soluzioni) * oli sintetici per macchinari * oli per macchinari, facilmente biodegradabili * oli minerali per circuiti idraulici, clorurati * oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati * oli sintetici per circuiti idraulici * oli per circuiti idraulici, facilmente biodegradabili * altri oli per circuiti idraulici * scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati * scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati * scarti di olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione * olio per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabile * altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione * oli minerali isolanti e termoconduttori clorurati, diversi da quelli di cui alla voce * oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati * oli sintetici isolanti e termoconduttori * oli isolanti e termoconduttori, facilmente biodegradabili * altri oli isolanti e termoconduttori * oli di sentina della navigazione interna * altri oli di sentina della navigazione * oli prodotti dalla separazione olio/acqua * olio combustibile e carburante diesel * petrolio * altri carburanti (comprese le miscele)

2 * oli e grassi diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti da sottoporre a sola attività di R12 Miscelazione * oli minerali per macchinari, contenenti alogeni (eccetto emulsioni e soluzioni) * oli minerali per macchinari, non contenenti alogeni (eccetto emulsioni e soluzioni) * oli sintetici per macchinari * oli per macchinari, facilmente biodegradabili * oli minerali per circuiti idraulici, clorurati * oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati * oli sintetici per circuiti idraulici * oli per circuiti idraulici, facilmente biodegradabili * altri oli per circuiti idraulici * scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati * scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati * scarti di olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione * olio per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabile * altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione * oli minerali isolanti e termoconduttori clorurati, diversi da quelli di cui alla voce * oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati * oli sintetici isolanti e termoconduttori * oli isolanti e termoconduttori, facilmente biodegradabili * altri oli isolanti e termoconduttori * oli di sentina della navigazione interna * altri oli di sentina della navigazione * oli prodotti dalla separazione olio/acqua * oli e grassi diversi da quelli di cui alla voce I quantitativi massimi stoccabili di oli è pari a 135 mc. 2) QUANTITATIVI In relazione a quanto stabilito dall Allegato 1 al decreto ministeriale n. 272/2014, i valori di riferimento per le classi di pericolo sono i seguenti: CLASSE QUANTITÀ 1 Sostanze cancerogene e/o mutagene 10 kg/anno 2 Sostanze letali, sostanze pericolose per la fertilità o per il feto, sostanze tossiche per 100 kg/anno l ambiente 3 Sostanze tossiche per l uomo 1000 kg/anno 4 Sostanze pericolose per l uomo e/o per l ambiente kg/anno

3 Raffrontando la definizione delle classi di pericolo stabilite dall Allegato 1 punto 2 del D.M. 272/2014 con le classi di pericolo di cui all Allegato I al D.Lgs n. 152/2006 Parte IV e attuali e future (vigenti al ), anche considerando il fatto che le concentrazioni delle sostanze pericolose imposte dal Regolamento 1357/2014 sono maggiormente restrittive rispetto a quelle imposte dalla direttiva, si ottiene la seguente tabella: Classe di pericolo DM 272/2014 Classi di pericolo D.Lgs n.152/ attuali - Classi di pericolo D.Lgs n.152/ future - 1 H7 H11 H7P H11P 2 H10 H14 H10P H14P 3 H6 H6P 4 H14 H14P I rifiuti gestiti dalla ditta REC.OIL Srl presentano le seguenti caratteristiche di pericolo: H4 Irritante H5 Nocivo H14 rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali Pertanto i rifiuti gestiti ditta REC.OIL Srl rientrano all interno delle classi n. 2 e 4 del dall Allegato 1 punto 2 del D.M. 272/2014, superando i limiti quantitativi di cui alla tabella riportata nel medesimo allegato. 3) VALUTAZIONE DELLA POSSIBILITÀ DI CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E DELLE ACQUE SOTTERRANEE NEL SITO DI INSTALLAZIONE Le sostanze pericolose contenute nei rifiuti gestiti dalla ditta REC.OIL Srl non sono biodegradabili, non sono solubili e persistono nell ambiente, risultando dunque pericolose per la salute dell uomo e dell ambiente. Presso lo stabilimento della ditta REC.OIL Srl però sono stati realizzati idonei presidi atti ad impedire la contaminazione di suolo, sottosuolo e acque superficiali, come nel seguito argomentato: L area di scarico dei rifiuti è costituita da una platea in cemento armato, completamente impermeabile, delimitata perimetralmente da dossi (per i lati resi transitabili ai mezzi) e da cordoli in modo da impedire la fuoriuscita dei liquidi (colaticci, perdite accidentali ed acque meteoriche) all esterno della stessa; I rifiuti sono stoccati all interno di tre serbatoi distinti di pari capacità geometrica (50 mc cadauno), aventi capacità utile paria 45 mc cadauno e ubicati completamente fuori terra, all interno di due bacini di contenimento, distinti e separati, realizzati interamente in c.a. Ciascun bacino ha una capacità non inferiore a quella del serbatoio più grande e comunque superiore ad 1/3 della capacità geometrica totale dei serbatoi contenuti. Perimetralmente a

4 ciascun bacino sono state installate lamiere metalliche al fine di impedire che eventuali perdite dai serbatoi, a causa della pressione statica del liquido sovrastante, possano fuoriuscire dagli stessi bacini di contenimento; Per il trasferimento degli oli dai mezzi in ingresso/uscita ai serbatoi, e dal serbatoio di servizio a quelli di stoccaggio provvisorio e da questi ultimi al mezzo adibito al loro trasporto negli impianti esterni, è stata realizzata una rete di tubazioni metalliche, fisse ed in acciaio con giunti saldati o filettati e raccorderia flangiata pure in acciaio. Le tubazioni sono state poste interamente fuori terra su appositi sostegni. La spinta è originata da due elettropompe di cui una di esercizio e l altra di riserva; Tutta la superficie dell impianto è pavimentata in c.a. e asservita da una rete di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento organizzata in due distinte reti di raccolta come nel seguito dettagliato: rete di raccolta a servizio dalle superfici scoperte ed impermeabili costituite dai bacini scoperti di contenimento dei serbatoi di stoccaggio e dall area di travaso (denominate convenzionalmente aree critiche ); rete di raccolta all esterno delle aree critiche (denominata convenzionalmente rete acque bianche ). Rete di raccolta a servizio aree critiche La rete in esame provvede alla raccolta delle acque meteoriche ricadenti all interno delle stesse ed al conferimento delle stesse in un apposito serbatoio di raccolta primario (o di prima pioggia) con capacità di 3 mc. Al raggiungimento della massima capacità, un sistema automatico comandato da galleggiante provvede, tramite elettrovalvola di chiusura, a far defluire l acqua in eccesso nella rete acque bianche. Su ciascuna delle tubazioni di collettamento delle acque ricadenti all interno dei bacini di contenimento nella rete di raccolta sono state installate delle valvole, ad azionamento manuale e normalmente chiuse, per consentire il periodico svuotamento delle acque meteoriche raccolte. Dal serbatoio primario, le acque meteoriche sono sollevate mediante elettropompa dedicata per l invio ad un disoleatore a pacchi lamellari e, installato in serie, all interno di un altro serbatoio di raccolta secondario (o di stoccaggio provvisorio) con capacità di 30 mc. Tutti i suddetti manufatti (serbatoio primario, disoleatore a pacchi lamellari, serbatoio secondario) sono stati installati in posizione interrata. Al raggiungimento della massima capacità nel serbatoio secondario, dai reflui in esso contenuti, sarà prelevato un campione rappresentativo per essere sottoposto ad analisi chimico-fisica, presso laboratorio accreditato. In relazione alle risultanze analitiche acquisite, i reflui saranno allontanati come segue:

5 in caso di reflui conformi al valore limite prefissato (specificatamente concentrazione di idrocarburi totali non superiore a 5 mg/l), si procederà allo scarico dei reflui nella rete acque bianche, previa comunicazione a mezzo fax all Amm.ne Prov.le di Rovigo; in caso contrario (concentrazione di idrocarburi totali superiore a 5 mg/l), i reflui stoccati nel serbatoio secondario saranno conferiti ad impianto esterno autorizzato al trattamento, anche previo trasferimento temporaneo (qualora disponibile e vuoto) in uno dei serbatoi utilizzati dalla ditta per lo stoccaggio di rifiuti oleosi. Rete di raccolta acque bianche La rete di raccolta acque bianche è deputata a collettare nella scolina stradale tombinata posta lungo la S.P. n. 2 i seguenti reflui: a) le acque meteoriche ricadenti all esterno delle aree critiche; b) le acque meteoriche ricadenti all interno delle aree critiche in eccesso rispetto al volume di 3 m 3 ; c) le acque meteoriche provenienti dal serbatoio secondario, qualora venga prevista la procedura descritta sopra. Tutte le acque sopra descritte, prima dell immissione nella scolina stradale, transitano all interno di un impianto di disoleazione a gravità e, di seguito, ad un sistema per la captazione di eventuali coalescenze (filtri oleoassorbenti). Per quanto detto si ritiene che non vi sia il rischio di contaminazione delle matrici suolo, sottosuolo e acque superficiali/sotterranee e dunque non debba essere prodotta la relazione di riferimento redatta secondo quanto stabilito all Allegato 2 al D.M. n. 272/2014. Lendinara, li 16 aprile 2015 Il legale rappresentante

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