ANNATA AGRARIA 2006 DOCUMENTI

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1 Agricoltura 55 ANNATA AGRARIA 2006 Sulla base dei principali risultati produttivi delle coltivazioni agricole e delle notizie ed informazioni pervenute dai tecnici dei settori agricoli delle province, l andamento dell annata agraria trascorsa si può definire nelle norma per quanto riguarda le superfici investite e le produzioni. Alcune situazioni locali si sono differenziate a causa della persistente siccità o di particolari intensità di fenomeni meteorologici e per la diffusione, in alcune zone, di particolari situazioni fitosanitarie che hanno influito negativamente sui risultati produttivi. ALESSANDRIA L annata agraria 2006 è stata caratterizzata dal punto di vista climatico dalla quasi totale assenza di precipitazioni nel periodo tardo primaverile ed estivo. Questa anomala situazione ha portato alla progressiva riduzione delle risorse idriche accumulate nel periodo invernale configurando nell area provinciale una situazione siccitosa che ha influito (in varia misura) negativamente sulle rese delle produzioni agricole ad esclusione della vite, delle arboree da frutto e delle ortive. Da segnalare, a causa delle note vicende comunitarie, la riduzione della superficie a barbabietola da zucchero che nel 2006 si 17

2 è assestata poco al di sopra dei ettari. In lieve aumento la produzione risicola. Per quanto riguarda la vite, anche se è da rilevare un aumento della recrudescenza della Flavescenza dorata, si registra un aumento della produzione rispetto all annata precedente. ASTI Il 2006 è stato caratterizzato da un lungo periodo estivo siccitoso che ha influenzato, in molti casi, la produzione delle diverse coltivazioni. La primavera, piuttosto lunga e fredda, ha fatto ritardare la ripresa vegetativa. Fortunatamente non si sono verificate gelate. L estate è stata molto calda e siccitosa mentre nel mese di settembre si sono avute condizioni climatiche più favorevoli. Il settore cerealicolo e delle proteoleaginose è stato caratterizzato da un aumento delle superfici e la produzione è stata molto diversificata a seconda delle zone e della possibilità più o meno di irrigare; le coltivazioni estive hanno avuto rese più contenute a causa della siccità. Le superfici coltivate a barbabietola da zucchero sono notevolmente diminuite a seguito della chiusura dello zuccherificio. La produzione di foraggio ha risentito particolarmente della siccità. Infatti in moltissime zone è stato possibile effettuare solo il taglio del maggengo. Questa coltivazione, in alcuni areali, potrà acquistare importanza a seguito della nuova riforma PAC e all introduzione del premio unico. L annata agraria 2006 è stata particolarmente favorevole alla vite che, dopo un ritardo nella ripresa vegetativa a causa del freddo primaverile, ha recuperato e la vendemmia è avvenuta nei tempi normali. L andamento asciutto ha favorito la fioritura e l allegagione con elevata produzione di grappoli. La produzione è stata quindi maggiore rispetto all anno scorso. Nei vigneti dove si è proceduto con il diradamento si è avuta una buona qualità con gradazioni elevate. Le produzioni dei fruttiferi, pesche pere mele, sono state buone. BIELLA L annata 2006 è stata caratterizzata dalla scarsità delle precipitazioni, in particolare nella stagione tardo primaverile estiva. La primavera si è manifestata con temperature nella norma e precipitazioni sufficienti. I cereali autunno-vernini hanno beneficiato di questo andamento climatico estremamente favorevole durante la fase di maturazione, che ha determinato produzioni e rese elevate; ciò si è verificato anche grazie all assenza di fitopatie. Al contrario, a carico delle colture estive, in particolare nelle zone non irrigue e dove l acqua ha scarseggiato, si sono verificate situazioni estremamente critiche: il mais ha risentito della carenza idrica più delle altre colture; anche in zone irrigue si sono osservate situazioni di stress. Le produzioni medie non hanno raggiunto i valori delle ultime annate; le operazioni di raccolta sono poi state disturbate dalle piogge che hanno altresì favorito lo sviluppo di malattie fungine Per quanto riguarda le foraggere da sfalcio, si sono persi il secondo taglio e parte del terzo in buona parte della provincia. Il periodo di pascolamento in alpeggio è stato più breve e in alcuni casi si è dovuto sopperire con foraggi essiccati all assenza di erba dovuta alla siccità. La coltura del riso non ha evidenziato problemi rilevanti, salvo in piccole zone circoscritte, a causa di carenza idrica; le produzioni medie sono state buone, si sono però riscontrate rese alla lavorazione piuttosto basse. Le condizioni di secco unito a temperature mediamente elevate, hanno fatto sì che a carico della vite e delle colture frutticole si siano effettuati meno trattamenti con prodotti anticrittogamici; le produzioni sono state ottime dal punto di vista qualitativo, inferiori alla media le produzioni unitarie. CUNEO Le condizioni climatiche, ad esclusione del periodo primaverile, sono risultate sfavorevoli alla maggior parte delle colture erbacee. La persistente siccità, protrattasi da aprile fino alla fine di settembre ha determinato una consistente riduzione delle produzioni, soprattutto nelle zone in cui scarsa è stata la disponibilità di acqua. A risentire particolarmente le rese delle coltivazioni cerealicole in ordine decrescente il grano (-10%) il mais (-7,5%), mentre positivo il dato dell orzo sfuggito agli effetti del caldo estivo. Sul frumento in taluni casi, dove maggiore era la disponibilità di acqua, si è ricorso ad un irrigazione di soccorso consentendo di raggiungere buone rese produttive. Stesso discorso vale per la coltura del mais. Buone sono state le rese dove è si è potuto ricorrere all irrigazione (la disponibilità di acqua irrigua superficiale si è ridotta già a partire dal mese di giugno), con conseguente aumento dei costi di produzione. Ottimi i 18

3 Agricoltura 55 riscontri di mercato per tutti i cereali a seguito della scarsa disponibilità di prodotto mondiale, europeo e nazionale. La campagna frutticola è risultata soddisfacente dal punto di vista qualitativo, di produzione e di mercato dopo due anni difficili. Buona la produzione per tutte le colture ad eccezione di quelle delle zone collinare dove il problema idrico è stato quello predominante ed ha inciso oltrechè sulla qualità anche sulla pezzatura. Limitate e sporadiche le grandinate. Per la coltura del nocciolo si è registrato un aumento della produzione di nocciole di ben tre volte rispetto allo scorso anno, anche se questo ha inciso sui livelli remunerativi della coltura. Nuovo record produttivo per la coltura dell actinidia che raggiunge gli q.li sia a seguito di un miglioramento delle rese ma soprattutto perché continuano gli investimenti in questa coltura. Le coltivazioni industriali hanno visto azzerrare drasticamente la superficie investita a barbabietola, a seguito della riforma Ocm zucchero e della conseguente chiusura dello zuccherificio di Casei Gerola. Buoni risultati sul pomodoro da industria a livello qualitativo, anche se rese nettamente inferiori rispetto allo scorsa campagna. La carenza di prodotto e la novità dell etichettatura con l origine del pomodoro ha determinato l aumento della richiesta di prodotto da parte dell industria ed un miglioramento delle quotazioni. In calo sono state stimante le colture di soia e girasole. Stesso discorso nel settore orticolo dove il fagiolo secco e fresco (colture predominanti a livello provinciale) ha risentito delle medesime condizioni della soia con conseguente riduzione della produzione, in taluni areali della pianura, di ben il 70% della produzione. A fronte di queste produzioni si è registrato un miglioramento delle quotazioni sia per il secco che per il fresco, dopo un 2005 caratterizzato da quotazioni basse che hanno comportato una riduzione negli investimenti. Aumenta la produzione nel comparto vitivinicolo del 8% rispetto al 2005, variabile a seconda della varietà. Andamento climatico favorevole alla coltura, avvantaggiatasi dalla primavera-estate sufficientemente secca con buona allegagione e produzione di grappoli regolari quantitativamente abbondanti. Ridotti attacchi funginei e ottima qualità dell uva. Annata eccezionale per il vino. Sul fronte dei piccoli frutti diminuiscono ulteriormente le superfici a fragola, in modo maggiore quelle in pieno campo rispetto a quelle protette. Quotazioni inizialmente su buoni livelli e soddisfacenti mentre la fine campagna è stata caratterizzata da prezzi sui livelli del 2005, a seguito anche della concorrenza dei paesi Nord Europei. Continuano ad aumentare gli investimenti di mirtillo nelle vallate alpine del cuneesi, ormai punto di riferimento a livello nazionale, con buoni riscontri produttivi, commerciali ed economici. Il settore delle carni bovine registra nel 2006 una situazione positiva a seguito dell aumento dei consumi con aumento delle quotazioni di mercato dei bovini da macello (+17% sul vitellone Piemontese, - 15% sul vitello da carne bianca). Comparto suinicolo in crescita, con incremento dei prezzi a seguito anche delle attività promozionali come la costituzione del Consorzio Gran Suino Padano Dop. Continuano ad aumentare il numero di capi. Il settore avicolo ha subito notevoli ripercussioni a seguito dell influenza aviaria. Il fenomeno ha provocato un grande calo delle vendite, le quali hanno avuto una ripresa solo alcuni mesi fa. NOVARA L , relativamente mite, è stato seguito da una primavera senza fenomeni meteorologici di rilievo, a partire da maggio è iniziata la siccità che è stata aggravata all inizio dell estate da temperature elevate, dopo la metà di agosto i tradizionali temporali hanno contribuito a rinfre- 19

4 SUPERFICIE SUPERFICIE PRODUZIONE PRODUZIONE RESA RESA COLTIVAZIONI ETTARI ETTARI QUINTALI QUINTALI Q.LI/HA Q.LI/HA CEREALI Frumento tenero ,80 50,89 Frumento duro ,62 58,42 Triticale ,74 42,78 Orzo ,55 53,42 Avena ,02 30,83 Segale ,38 35,19 Riso ,99 67,84 Mais Ibrido ,98 83,37 Mais nostrano Sorgo ,91 45,58 TOTALE CEREALI ORTICOLE Fave fresche ,00 50,00 Fagioli e fagiolini freschi ,13 103,93 Piselli freschi ,38 67,03 Aglio e scalogno ,43 97,58 Barbabietole da orto ,24 262,24 Carote ,16 243,23 Cipolle ,17 405,51 Porri ,64 367,64 Rape ,32 287,32 Ravanelli ,00 150,00 Asparago ,94 33,97 Bietola da coste ,55 248,55 Broccoletti di rapa ,05 122,49 Cavoli verza ,24 265,80 Cavoli cappuccio ,43 232,95 Cavolo di Bruxelles ,67 210,00 Cavolfiori ,57 230,09 Finocchi ,77 250,58 Indivia ,51 202,88 Lattuga ,18 215,64 Radicchio ,05 173,73 Prezzemolo ,00 130,00 Sedani ,68 356,68 Spinaci ,88 91,88 Cardi ,83 270,83 Cocomero o Anguria ,00 418,63 Melanzane ,38 214,47 Peperoni ,25 196,92 Pomodori ,82 476,94 Popone o Melone ,63 281,18 Zucche e Zucchini ,83 197,11 Orticole in serra TOTALE ORTICOLE LEGUMINOSE DA GRANELLA Fagioli ,78 26,56 Fave ,23 29,00 Pisello ,49 30,00 Lupini ,43 16,43 TOTALE LEGUMINOSE VARIAZIONI VARIAZIONI IN % COLTIVAZIONI SUPERFICIE PRODUZIONE RESA SUPERFICIE PRODUZIONE RESA ETTARI QUINTALI Q.LI/HA ETTARI QUINTALI Q.LI/HA CEREALI Frumento tenero ,09-2,69-6,69-4,10 Frumento duro ,80-6,82-17,66-11,64 Triticale ,04 13,12-5,50-16,46 Orzo ,87-5,42-6,96-1,63 Avena ,81 3,95 1,21-2,63 Segale ,19 14,38 15,00 0,54 Riso ,85 1,16-1,59-2,72 Mais Ibrido ,38 1,71-12,17-13,65 Mais nostrano Sorgo ,67-1,23-4,84-3,66 TOTALE CEREALI ,23-8,20 ORTICOLE Fave fresche Fagioli e fagiolini freschi ,80 1,61-19,71-20,98 Piselli freschi ,65 0,42-0,56-0,98 Aglio e scalogno ,84-2,20 3,66 5,99 Barbabietole da orto Carote ,93 16,00 16,92 0,80 Cipolle ,34-0,82-0,82 Porri Rape Ravanelli Asparago ,03-3,70-15,12-11,85 Bietola da coste Broccoletti di rapa ,57 11,89 11,89 Cavoli verza ,56 6,88-0,99-7,36 Cavoli cappuccio ,48 5,00 8,82 3,64 Cavolo di Bruxelles ,67 50,00 97,62 31,75 Cavolfiori ,48-1,94-1,74 0,21 Finocchi ,81 2,91-1,12-3,91 Indivia ,37 76,67 71,99-2,65 Lattuga ,54-1,40-0,69 0,71 Radicchio ,32 21,21 31,90 8,82 Prezzemolo Sedani Spinaci Cardi Cocomero o Anguria ,37-1,37-1,05 0,33 Melanzane ,92 27,91 36,80 6,96 Peperoni ,33 12,39 17,71 4,74 Pomodori ,88 4,06 5,12 1,02 Popone o Melone ,45 0,66 1,54 0,87 Zucche e Zucchini ,28 3,00-4,46-7,24 Orticole in serra ,78 15,30 TOTALE ORTICOLE ,75 1,77 LEGUMINOSE DA GRANELLA Fagioli ,78 3,68-11,08-14,23 Fave 71 3,23 11,13 11,13 Pisello ,51 14,29 4,71-8,38 Lupini TOTALE LEGUMINOSE ,82-10,53 dati provvisori al mese di Novembre Q.LI = QUINTALI - HA = ETTARO * il dato della superficie è riferito a quella in produzione - ** coltivazione attualmente non presente - *** dati non stimati 20

5 Agricoltura 55 SUPERFICIE SUPERFICIE PRODUZIONE PRODUZIONE RESA RESA COLTIVAZIONI ETTARI ETTARI QUINTALI QUINTALI Q.LI/HA Q.LI/HA FUNGHI COLTIVATI FRAGOLE ,56 111,05 PATATA COMUNE ,74 267,33 PATATA PRIMATICCIA ,00 230,00 COLTIVAZIONI INDUSTRIALI Barbabietola da zucchero ,00 599,48 Soja ,75 28,70 Girasole ,30 32,91 Colza (seme) ,44 21,46 Pisello proteico ,31 31,13 Tabacco ,86 27,86 Canapa (da fibra) ,44 63,44 Lino TOTALE COLTIV. INDUSTRIALI FORAGGERE Temporanee ,20 287,23 Permanenti ,47 32,41 Produzioni accessorie *** TOTALE FORAGGERE UVA DA VINO * VINO PRODOTTO HL OLIVO * ,30 30,89 di cui Olive da tavola di cui Olive da olio Olio di pressione FRUTTIFERI * Uva da tavola ,74 87,17 Mele ,43 303,09 Pere ,95 141,70 Pesche ,90 211,33 Pesche nettarine ,76 217,07 Albicocche ,25 116,54 Ciliegie ,95 81,04 Susine ,68 157,94 Noci ,48 34,48 Nocciole ,72 6,02 Actinidia ,87 188,23 Lampone ,32 102,32 Ribes rosso ,00 95,00 Ribes nero ,00 95,00 Uva spina ,00 60,00 Altre bacche ,93 117,07 TOTALE FRUTTIFERI CASTAGNE - Q.tà raccolta - dati Corpo Forestale dello Stato VARIAZIONI VARIAZIONI IN % COLTIVAZIONI SUPERFICIE PRODUZIONE RESA SUPERFICIE PRODUZIONE RESA ETTARI QUINTALI Q.LI/HA ETTARI QUINTALI Q.LI/HA FUNGHI COLTIVATI FRAGOLE ,49 9,80 4,37-4,95 PATATA COMUNE ,59 3,08 0,15-2,84 PATATA PRIMATICCIA COLTIVAZIONI INDUSTRIALI Barbabietola da zucchero ,48-27,09-39,19-16,59 Soja ,95-0,18-10,44-10,27 Girasole ,61 0,16-1,69-1,85 Colza (seme) ,02 0,68-4,10-4,75 Pisello proteico ,82-0,19-2,83-2,65 Tabacco Canapa (da fibra) Lino (seme oleoso) ** TOTALE COLTIV. INDUSTRIALI ,19-37,00 FORAGGERE Temporanee ,98 0,99 2,39 1,39 Permanenti ,06 0,10 3,37 3,27 Produzioni accessorie *** TOTALE FORAGGERE ,25 2,74 UVA DA VINO * ,54-0,10 5,38 5,49 VINO PRODOTTO HL ,71 OLIVO * ,59 5,26 3,24-1,93 di cui Olive da tavola di cui Olive da olio Olio di pressione FRUTTIFERI * Uva da tavola ,43-12,32-17,77-6,22 Mele ,67 0,08-1,13-1,21 Pere ,25 2,28 6,07 3,70 Pesche ,44 0,41-1,70-2,10 Pesche nettarine ,69-3,03-0,04 3,08 Albicocche ,29-0,10-0,35-0,25 Ciliegie 671 1,92 2,37 2,37 Susine ,26-0,17-0,17 Noci Nocciole ,70-0,94 10,59 11,64 Actinidia ,64 1,92 3,90 1,93 Lampone Ribes rosso Ribes nero Uva spina Altre bacche -2-0,13-0,11-0,11 TOTALE FRUTTIFERI ,22 0,41 CASTAGNE ,12 dati provvisori al mese di Novembre Q.LI = QUINTALI - HA = ETTARO * il dato della superficie è riferito a quella in produzione - ** coltivazione attualmente non presente - *** dati non stimati 21

6 scare l aria e la campagna consentendo un recupero delle coltura che avevano patito nella fase centrale della stagione. Hanno sofferto per la siccità le colture erbacce più esigenti (mais e soia) soprattutto nella zone dove era più difficoltoso irrigare. Non si segnalano variazioni consistenti per quanto riguarda le principali colture (almeno quanto a superficie investita) della Provincia: il riso ed il mais. I cereali vernini (frumento, orzo, avena, segale, triticale, farro) vengono coltivati soprattutto da aziende ad orientamento zootecnico, e destinati all alimentazione del bestiame, hanno in questa annata registrato un incremento di superficie. La superficie a soia sembra essersi stabilizzata. Nel settore vitivinicolo in leggero calo le superfici, per via degli inevitabili fenomeni di abbandono. Il 2006 si è dimostrato una annata positiva, anche se non eguaglierà i livelli delle annate precedenti. La floricoltura costituisce un importante settore dell agricoltura novarese. Un centinaio di ettari variamente in rotazione e coltivati a fagioli, fagiolini, zucchine, zucche, pomodori, melanzane, peperoni, broccoli, cavoli verza, cavolfiori, insalate (lattuga romana e cappuccio), per la maggior parte in pieno campo, costituiscono il settore orticolo novarese, mentre il settore frutticolo continua ad essere caratterizzato da poche di aziende specializzate e in grado di gestire direttamente tutta la filiera, dalla produzione fino alla commercializzazione diretta in azienda, o presso propri punti-vendita. Stabili le superfici e le relative produzioni. TORINO L anno 2006 è stato caratterizzato dal perdurare di condizioni di scarsa piovosità che ha visto l apice nel periodo compreso tra i mesi di Maggio e Settembre Lo stato di criticità nei territori agricoli provinciali si è evidenziato prevalentemente a carico delle coltivazioni cerealicole e foraggere, delle zone collinari e in parte della pianura non irrigua. In alta quota, ed esclusivamente per i versanti più esposti ad est, si ha indicazione di limitate riduzioni della capacità produttiva dei pascoli, che non hanno però comportato rientri anticipati delle mandrie dagli alpeggi, come avvenuto invece nell anno Nel fondovalle, dove è stato possibile irrigare, le produzioni ottenute, in particolare di granoturco e foraggere hanno subito solo lievi decrementi, anche se il massiccio ricorso all irrigazione di soccorso ha fatto lievitare i costi colturali. Al fine di limitare l effetto del caro gasolio le aziende agricole hanno ottenuto un supplemento di carburante agricolo a prezzo agevolato. Tornando alla siccità 2006 e volendo tracciare un resoconto circa gli effetti di tale fenomeno sulle produzioni agricole più rappresentative del territorio provinciale interessato, si può affermare quanto segue: Frumento e Orzo: la campagna dei cereali autunno-vernini si è conclusa senza particolari problemi, anzi, dal punto di vista dei risultati produttivi, può essere considerata del tutto eccezionale. Permangono le preoccupazioni per quanto riguarda la presenza rilevante di cimici dannose per la qualità della granella. Mais: nelle zone dove non esistono risorse irrigue o dove non si è potuto irrigare la coltivazione ha subito forti decrementi sia quantitativi che qualitativi. Nei territori dove le irrigazioni sono state effettuate regolarmente, anche se come già detto con maggiori costi, sono stati ottenuti raccolti nella media. Soia: per le semine tardive sono state evidenziate difficoltà di germinazione che hanno portato a evidenti fallanze e a dimensioni di pianta e granella inferiori alla norma; per le semine effettuate nel periodo normale si sono riscontrati problemi nei casi di coltura non irrigua. Foraggere: in generale il maggengo è stato raccolto e condizionato senza particolari problemi, I tagli successivi sono risultati seriamente compromessi nelle zone dove non è stato possibile irrigare. Il calo della produttività dei pascoli riguarda esclusivamente alcune zone limitate del territorio montano. Orticoltura e Frutticoltura: l approvvigionamento idrico è stato in generale garantito dalla presenza di pozzi che interessano sia la falda freatica superficiale che quella più profonda, rendendo il fenomeno, per questo comparto, non critico. Viticoltura: La ripresa di condizioni meteorologiche favorevoli in fase di maturazione, ha permesso di arrivare alla vendemmia con risultati produttivi buoni, con una qualità ottima dell uva anche grazie alla pressoché totale assenza di fitopatie, che ha permesso il raggiungimento di un perfetto equilibrio tra gradazione alcolica e forza acida. Provincia del VERBANO CUSIO OSSOLA Nella realtà agricola della provincia i comparti più importanti sono rappresentati dalla floricoltura con circa n. 250 aziende, per un totale di circa 1000 addetti ed una superficie che si estende soprattutto nel Verbano di 180 ha; dalla zootecnia che comprende il comparto bovino con circa 4700 capi, l allevamento ovicaprino con circa capi e l apicoltura che interessa circa 330 aziende per un totale di 6527 alveari. Realtà minori sono rappresentate dalle coltivazioni di mais, piccoli frutti, erbe officinali. Altro comparto minore è rappresentato dalla viticoltura in che si estende per circa 40 ha, nella zona della Val d Ossola. La maggior parte della SAU è coltivata a prato e pascolo, poichè il territorio è situato prevalentemente in zona montana. L andamento climatico dell anno 2006 è stato caratterizzato da un periodo di gelo all inizio dell anno che si è protratto fino a marzo, con anche abbondanti nevicate, da un estate con tempo variabile e da un autunno con temperature eccezionalmente alte. Per quanto riguarda la zootecnia non si osservano variazioni di rilievo nel numero di capi rispetto al 2005, mentre la produzione di uva, contrariamente alla tendenza regionale, è stata leggermente più bassa. 22

7 Agricoltura 55 La floricoltura, costituita in prevalenza da piante acidofile (camelie, japonica e sasanqua, azalee, leucotoe, skimmia, viburni ecc.) non ha registrato variazioni significative rispetto al 2005, se non costi maggiori dovuti al consumo di gasolio a causa del freddo prolungato in inverno. Questo ha causato anche una contrazione del periodo utile di vendita che di solito si estende da febbraio ad aprile, in quanto il freddo ha posticipato la domanda di piante. Per quanto riguarda la produzione maidicola e le altre produzioni minori non si osservano significative variazioni di produzione rispetto al VERCELLI Per quanto riguarda il riso la superficie coltivata in provincia è pressoché uguale al La maggior parte della superficie coltivata è stata seminata dopo trattamenti chimici contro il riso Crodo. Le temperature non troppo elevate all inizio della primavera non hanno favorito una rapida germinazione del riso crodo e i trattamenti non hanno fornito sempre buoni risultati. Il decorso stagionale può essere considerato nella norma nonostante le carenze idriche. La germinazione e le fasi d accestimento e la fioritura sono avvenute in condizioni normali. Nella prima quindicina d agosto le temperature al disotto della media hanno ritardato le fasi di maturazione e la raccolta nella maggior parte dei casi è partita verso la seconda decade di settembre. Il controllo delle infestanti è stato in media soddisfacente; con la comparsa d infestanti resistenti in particolare di Ciperus sp nel basso Vercellese e nelle Grange e Scirpus mucronatus in Baraggia, le malattie fungine non sono state molto virulente e i trattamenti limitati. In leggero aumento la presenza della Fusariosi. In aumento anche la sterilità della pannocchia soprattutto nella zona di baraggia principalmente sulle coltivazioni Sant Andrea e Gladio seminati in prima semina. Le produzioni sono nella norma con buone rese alla lavorazione. Anche per le coltivazioni di granturco la superficie coltivata è pressoché uguale all anno precedente. La germinazione è stata buona, lo sviluppo delle infestanti si può considerare nella norma e si denota sempre più una maggior resistenza ai trattamenti fitoiatrici. Nel settore frutticolo e orticolo vi è stata una leggera diminuzione della superficie coltivata; specialmente a causa del costante estirpo annuale di pesche e nel settore orticolo il calo delle coltivazioni di asparagi. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo possiamo dire che non vi sono stati cambiamenti di rilievo sia per quanto riguarda la superficie coltivata sia per la produzione. Vi sono state alcune segnalazioni di Flavescenza Dorata, non compromettendo comunque il buon andamento della produzione. 23

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