ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

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1 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA e movimento anagrafico dei comuni Contiene Cd-Rom 2005 Annuari

2 I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA E SOCIETÀ PUBBLICA AMMINISTRAZIONE GIUSTIZIA CONTI NAZIONALI LAVORO PREZZI AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI COMMERCIO ESTERO Ambiente, territorio, climatologia, matrimoni, nascite, decessi, flussi migratori Sanità, cause di morte, assistenza, previdenza sociale Istruzione, cultura, elezioni, musei e istituzioni similari Comportamenti delle famiglie (salute, letture, consumi, etc.) Amministrazioni pubbliche, conti delle amministrazioni locali Giustizia civile e penale, criminalità Conti economici nazionali e territoriali Occupati, disoccupati, conflitti di lavoro, retribuzioni Indici dei prezzi alla produzione e al consumo Agricoltura, zootecnia, foreste, caccia e pesca Industria in senso stretto, attività edilizia, opere pubbliche Commercio, turismo, trasporti e comunicazioni, credito Importazioni ed esportazioni per settore e Paese Alla produzione editoriale collocata nei 14 settori si affiancano le pubblicazioni periodiche dell Istituto: Annuario statistico italiano, Bollettino mensile di statistica e Compendio statistico italiano. Il Rapporto annuale dell Istat viene inviato a tutti gli abbonati anche ad un solo settore.

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4 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA e movimento anagrafico dei comuni

5 A cura di: Angela Silvestrini chiarimenti sul contenuto della pubblicazione rivolgersi a: Istat - Servizio, istruzione e cultura Tel e movimento anagrafico dei comuni Annuario, n Istituto nazionale di statistica Via Cesare Balbo, 16 Roma Coordinamento: Servizio produzione editoriale Via Tuscolana, 1788 Roma Stampa: C.S.R. Centro stampa e riproduzione s.r.l. Via Pietralata, Roma Si autorizza la riproduzione a fini non commerciali e con citazione della fonte.

6 Indice Pagina Introduzione Avvertenze 17 Capitolo 1 - residente - Tavole regionali e provinciali Tavola residente e bilancio demografico per regione - Anni Tavola Tavola Tavola Tavola Comuni, superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per provincia Superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per comune capoluogo di provincia residente per sesso, numero di famiglie, numero di convivenze, numero medio di componenti per famiglia, popolazione residente in convivenza, per provincia residente per sesso, numero di famiglie, numero di convivenze, numero medio di componenti per famiglia, popolazione residente in convivenza, per comune capoluogo di provincia Capitolo 2 - Movimento anagrafico Tavole provinciali Tavola Movimento anagrafico e popolazione residente per sesso e provincia Tavola Movimento anagrafico e popolazione residente per comune capoluogo di provincia Tavola Saldo naturale e migratorio, tasso di natalità, mortalità, migratorio interno ed, incremento naturale e totale, per provincia Tavola Saldo naturale e migratorio, tasso di natalità, mortalità, migratorio interno ed, di incremento naturale e totale, per comune capoluogo di provincia Tavola della popolazione residente secondo il luogo dell evento, per sesso e provincia Capitolo 3 - residente e movimento anagrafico per tipologia del comune Tavola Comuni e popolazione residente per classe di ampiezza demografica del comune e provincia

7 Pagina Tavola Comuni e popolazione residente per zona altimetrica e provincia Capitolo 4 - residente e movimento anagrafico per mese Tavola Movimento anagrafico e popolazione residente per sesso, mese e provincia Capitolo 5 - residente e movimento anagrafico - tavole comunali Tavola Tavola Movimento anagrafico e popolazione 1 gennaio e 31 dicembre per comune Movimento anagrafico(nati, morti, iscritti e cancellati per motivo) e popolazione 1 gennaio e 31 dicembre per sesso e comune - su CD-rom Capitolo 6 - residente e movimento anagrafico Serie storica Tavola residente e bilancio demografico - Anni dal 1861 al Appendici Appendice A - Situazione al Censimento del 21 ottobre 2001 dei Comuni che hanno subito variazioni territoriali e di denominazione, nel periodo dal 21 ottobre 2001 al 31 dicembre Appendice B - Elenco alfabetico dei Comuni e relative province di appartenenza. (Sigle 223 Automobilistiche -... Appendice C - Modelli di rilevazione (P.2 e D.7 anno 2003)

8 INTRODUZIONE1 1. Contenuto del volume La pubblicazione contiene i dati relativi al movimento e calcolo della popolazione per singolo Comune, secondo gli atti anagrafici risultanti nel I dati riportati vengono raccolti dall'istat presso i singoli Comuni mediante le due rilevazioni, una mensile ed una annuale, che si effettuano utilizzando rispettivamente i modelli Istat D.7.B e Istat P.2, riprodotti in appendice. L'ammontare della popolazione la fine dell'anno 2003, è stato ottenuto, per ciascun Comune, aggiungendo al dato definitivo della popolazione residente rilevata al Censimento del 21 ottobre 2001 (DPCM del 2 aprile 2003 pubblicato su Gazzetta Ufficiale), i saldi naturali e migratori relativi al periodo intercorrente tra il 21 ottobre 2001 e la fine dell'anno Il presente volume risulta organizzato secondo la seguente struttura logica: i primi due capitoli riportano i dati di popolazione e famiglie (capitolo 1) e di movimento (capitolo 2) a livello provinciale. Quindi i dati vengono analizzati in base ad altre caratteristiche strutturali dei comuni, quali la classe di ampiezza demografica e la zona altimetrica (capitolo 3). Il successivo capitolo 4 riporta la popolazione residente ed il movimento anagrafico distribuito nei 12 mesi dell anno per provincia. Il capitolo 5 riporta i dati a livello comunale. Infine il capitolo 6 riporta la serie storica dal 1861 ad oggi. In appendice sono riportate le variazioni territoriali dal 21 ottobre 2001 al 31 dicembre 2003, l elenco alfabetico dei comuni con le relative province di appartenenza e i modelli di rilevazione dei dati. Al volume è allegato un Cd-Rom che contiene le tavole pubblicate ed una tavola comunale non stampata, dove sono riportate le variabili del movimento anagrafico dettagliate per sesso e motivo dell iscrizione/cancellazione anagrafica. In particolare, nel capitolo 1 sono riportati i dati relativi alla popolazione residente, in totale e distinta fra residenti in famiglia e in convivenza, la superficie territoriale e la densità media per provincia. Tra i dati di stock viene riportato il numero delle famiglie e delle convivenze anagrafiche nuovamente rilevati nel 2003 dopo due anni di interruzione. Le tavole del presente capitolo sono a livello regionale (tavola 1, riepilogativa dei dati dal Censimento al ) e provinciale, oltre che per i comuni capoluogo. Il capitolo 2 riporta i dati del movimento e i relativi saldi e tassi calcolati sulla popolazione media dell anno. Sono stati calcolati i tassi di natalità, mortalità, migratorio interno ed, di incremento naturale e totale per provincia e per i comuni capoluogo. Nel terzo capitolo la chiave di lettura degli eventi anagrafici non è più la suddivisione amministrativa del territorio, ma la tipologia dei comuni, definita in base all ampiezza demografica oppure alla zona altimetrica (montagna, collina e pianura). Il capitolo 4 presenta i dati della rilevazione mensile, distribuendo gli eventi nel corso dei dodici mesi. Questi dati permettono un analisi della stagionalità degli eventi demografici. A cura di Angela Silvestrini Ha collaborato Stefano Oliva per l elaborazione dei dati, la parte grafica e l allestimento. 7

9 Tuttavia bisogna tener conto dello slittamento temporale tra il verificarsi dell evento e la sua registrazione che può farne spostare la rilevazione da un mese all altro. Il capitolo 5 riporta i dati del movimento anagrafico e la popolazione l inizio ed alla fine del 2003 a livello comunale. I comuni sono ordinati per regione e provincia; all interno di ogni provincia si segue l ordine alfabetico. Il capitolo 6 presenta la serie storica dei dati dal 1861 ad oggi, con i dati della popolazione e del movimento ricalcolati per i periodi intercensuari. Alla conclusione di ciascun Censimento, infatti, la serie decennale precedente deve essere ricalcolata, con una variazione relativa al movimento migratorio ed alla popolazione la fine di ciascun anno Infine, in appendice si riportano: le variazioni territoriali comunali avvenute dopo il 21 ottobre 2001 con il relativo ricalcolo della popolazione al Censimento, l elenco dei comuni in ordine alfabetico ed i modelli di rilevazione. 2. Movimento della popolazione residente in base alle risultanze anagrafiche Il movimento della popolazione residente è costituito dal movimento naturale (iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte) e dal movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza) verificatesi nei Comuni durante l'anno considerato. Rispetto al movimento naturale, le iscrizioni riguardano i nati da genitori iscritti nell'anagrafe della popolazione residente del Comune, anche se la nascita è avvenuta in altro Comune o al, purché siano pervenuti i relativi atti per la trascrizione; analogamente, le cancellazioni riguardano i morti già iscritti nell'anagrafe della popolazione residente del Comune, anche se deceduti in altro Comune o al, purché i relativi atti siano pervenuti per la trascrizione. Tutti i dati relativi al movimento anagrafico sono calcolati in base alla data di registrazione in anagrafe. tanto, per ciascun evento, si può verificare uno sfasamento temporale tra la data in cui si verifica e quella in cui è trascritto in anagrafe. Lo sfasamento temporale è maggiore quando l evento si verifica in altro comune o, ancor più, all. Lo stesso regolamento anagrafico fissa i limiti temporali per la denuncia e la successiva registrazione degli eventi di stato civile (nascita e morte): ad esempio, pur restando nei limiti prescritti, si può avere uno sfasamento complessivo fino a 17 giorni tra l evento morte e la sua trascrizione in anagrafe, qualora questo sia avvenuto in altro comune. Tale osservazione va tenuta in particolare considerazione quando si analizzano i dati mensili, per lo studio della stagionalità degli eventi naturali. Relativamente al movimento migratorio, le iscrizioni riguardano le persone trasferitesi nel Comune da altri Comuni o dal; le cancellazioni riguardano le persone trasferitesi in altro Comune o al. A questi si aggiungono gli iscritti ed i cancellati per altro motivo. I trasferimenti da un Comune ad un altro decorrono dal giorno della richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, ma vengono rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta definita. Anche i trasferimenti da e per sono rilevati nel momento in cui viene definita la pratica. le prime è infatti necessaria la verifica della dimora abituale del richiedente effettuata da parte del comune. Gli iscritti ed i cancellati per altri motivi riguardano in particolare le rettifiche postcensuarie. Si tratta di pratiche di regolarizzazione per tutte quelle persone che non sono state censite, ma erano effettivamente residenti, e già iscritte in anagrafe (iscritti per altri motivi) o che sono state erroneamente censite come residenti ma che non volevano o non potevano essere iscritte nell anagrafe del comune nel quale erano state censite (altri cancellati). Tra queste sono comprese anche le iscrizioni di persone erroneamente cancellate e poi ricomparse 8

10 e le cancellazioni di persone dovute a irreperibilità o alla mancanza dei requisiti necessari al rinnovo dell iscrizione in anagrafe (esempio: stranieri a cui non è stato rinnovato il permesso di soggiorno). A seguito di ciascun Censimento l ufficio anagrafico è tenuto, secondo l articolo 46 del regolamento anagrafico (DPR 223/1989), alla revisione dei suoi archivi anagrafici in base alle risultanze censuarie. Tale confronto evidenzia le persone che, pur essendo iscritte in anagrafe, non sono state censite. Queste, che non sono entrate nel computo della popolazione legale, previa verifica dell effettiva dimora abituale nel comune, possono essere re-inserite nel calcolo della popolazione residente attraverso una pratica di regolarizzazione, che comporta la compilazione di un modello APR.4 di iscrizione anagrafica. In caso in cui l accertamento sulla effettiva dimora abituale nel comune abbia dato esito negativo la persona deve essere cancellata dall anagrafe. In questo caso però, non essendo stata conteggiata nella popolazione legale, il modello di cancellazione anagrafico APR.4 che viene compilato dal comune, a perfezionamento della pratica amministrativa di cancellazione, non verrà conteggiato nei modelli riepilogati degli eventi del movimento anagrafico D7/b e P.2. Ciò che viene conteggiato fra i cancellati per altri motivi è invece il modello APR.4 di cancellazione, compilato dall anagrafe per tutti coloro che sono stati censiti, ma non sono residenti nel comune e non possono e/o non vogliono essere iscritti tra i residenti. Essendo entrati nel computo della popolazione legale la loro cancellazione che è più una regolarizzazione di calcolo che una vera e propria cancellazione, non essendo costoro mai stati iscritti nell anagrafe che li cancella comporta conteggio e viene quindi riportata sui modelli di rilevazione D7/b e P Presentazione dei dati Al 31 dicembre 2003 la popolazione complessiva risulta pari a unità, mentre alla stessa data del 2002 ammontava a residenti. Nel corso del 2003 si è registrato un forte incremento della popolazione residente, più di 500mila abitanti, pari all 1 per cento della popolazione. Tale incremento è in larga parte dovuto alle iscrizioni anagrafiche successive alla regolarizzazione degli stranieri presenti in Italia attraverso la sanatoria regolamentata dalle leggi 189 e 222 del Complessivamente, la variazione demografica positiva, pari a abitanti, è stata determinata dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo del movimento naturale pari a unità, il saldo del movimento migratorio con l pari a , un incremento dovuto alle rettifiche post-censuarie pari a ed un saldo interno positivo pari a Le donne costituiscono il 51,5 per cento della popolazione, per un totale di unità. La maggior percentuale di donne è tipica delle società a più forte invecchiamento, ed è dovuta alla maggiore longevità femminile rispetto a quella degli uomini. Questi ultimi infatti, seppure nascano in numero maggiore, sperimentano una mortalità più elevata fin dalle età più giovani. La distribuzione della popolazione residente per ripartizione geografica assegna ai comuni delle regioni del Nord-ovest abitanti (il 26,3 per cento del totale), a quelli del Nord-est (il 18,8 per cento), al Centro (il 19,2 per cento), al Sud (il 24,2 per cento) ed alle Isole (l 11,5 per cento). Sebbene tali percentuali risultino pressoché invariate rispetto all anno precedente, notevoli differenze si osservano nella distribuzione dell incremento nell ultimo anno. Infatti, nelle regioni 9

11 dell Italia centrale e settentrionale l incremento è stato superiore all 1 per cento, mentre nelle regioni del Sud e nelle isole si è attestato intorno allo 0,5-0,6 per cento. Tabella 1. residente per sesso al 31 dicembre 2003 e variazione annua per ripartizione geografica (valori assoluti e percentuali) Ripartizione geografica Maschi al Femmine Maschi e Femmine Variazione annua % Assoluta % Nord-ovest , ,2 Nord-est , ,2 Centro , ,3 Sud , ,5 Isole , ,6 Italia , ,0 Tabella 2. Movimento anagrafico per ripartizione geografica Ripartizione geografica Nati vivi Saldo migratorio Morti Saldo naturale con l con l interno Saldo iscr./canc. per altri motivi Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole Italia Anche per il 2003, come avviene ormai da più di 10 anni, a partire cioè dal 1993, il saldo naturale risulta negativo: questo significa che il numero dei morti è più elevato del numero dei nati. Il numero dei nati vivi nel corso del 2003 è stato di unità (con un aumento di nati rispetto all anno precedente) e quello dei decessi di unità ( in più rispetto all anno precedente). Il saldo naturale è risultato pari a 42mila unità. È stato il secondo decremento più elevato nel corso degli ultimi 10 anni, dopo quello del In valori assoluti nel corso del 2003 si è registrato il più alto numero di nati da 10 anni a questa parte, così come il maggior numero di decessi. Tra le regioni del Nord-ovest non si registra nessun saldo naturale positivo, mentre nelle regioni del Nord-est il Trentino Alto- Adige e il Veneto hanno un saldo naturale positivo, con valori rispettivamente pari a e Le regioni del Centro presentano tutte saldi naturali negativi. Tra le regioni del Mezzogiorno, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia presentano un saldo naturale positivo, al contrario Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna presentano un saldo naturale negativo. 10

12 Il tasso di natalità varia da 7,3 nati per mille abitanti in Liguria a 11,5 nella provincia autonoma di Bolzano, rispetto ad una media nazionale di 9,4 per mille. Tra le regioni del Nord-ovest il tasso di natalità più elevato si registra in Lombardia (9,5 per mille). Nelle regioni del Nord-est, registrano un tasso di natalità superiore alla media nazionale Bolzano e Trento (11,5 e 10,2 nati per mille abitanti) e il Veneto (9,5 per mille). Le regioni del Centro presentano tutte, tranne il Lazio (9,8 per mille), un tasso di natalità con valori inferiori alla media nazionale. Nelle regioni del Sud, i tassi di natalità più elevati sono quelli di Campania e Puglia (11,4 e 9,9 per mille). Infine, la Sicilia presenta un tasso di natalità superiore alla media nazionale (10,4 per mille) mentre la Sardegna ha un valore pari appena all 8,3 per mille. Figura 1 Nati vivi e morti negli ultimi 10 anni ( ) MORTI NATI L altra componente del saldo naturale, la mortalità, presenta valori più elevati nelle regioni a più forte invecchiamento. I tassi di mortalità variano da 8,3 morti ogni mille abitanti in Puglia a 14,6 morti in Liguria, rispetto a una media nazionale di 10,2 morti per mille abitanti. Le regioni delle ripartizioni del Nord-ovest, Nord-est e Centro presentano un tasso di mortalità superiore alla media nazionale, tranne la Lombardia, il Veneto, il Trentino-Alto Adige ed il Lazio. Diversamente, nelle regioni del Sud e nelle Isole il tasso di mortalità è inferiore alla media nazionale con l eccezione di Abruzzo e Molise. Anche in questo caso, come per la natalità, la mortalità rilevata è quella dei soli residenti, indipendentemente dal luogo in cui avviene il decesso (sia in Italia, nel luogo di residenza o in altro comune, sia all ) e non vengono conteggiate le morti, così come le nascite, avvenute in Italia, di persone non residenti. 11

13 Tabella 3 Morti nel 2002 e 2003 e variazione per mese (Valori assoluti e percentuali) Mesi Variazione v.a. % Giugno ,4 Luglio ,1 Agosto ,7 Settembre ,9 Totale periodo ,6 Resto dell'anno ,4 Totale anno ,2 Se l invecchiamento progressivo della popolazione determina un numero di morti costantemente in crescita nel corso degli anni, il forte incremento del numero dei decessi avvenuto nel 2003 è legato principalmente alle condizioni climatiche registrate nel periodo estivo. Infatti nei mesi da giugno a settembre si è verificato un incremento dell 11,6 per cento contro il 2,4 per cento del resto dell anno, con un massimo del 23,7 per cento nel mese di agosto. L incremento demografico del nostro paese è garantito dalle immigrazioni che sono largamente superiori alle emigrazioni. Nel corso del 2003 sono state iscritte in anagrafe come provenienti dall persone, mentre ammontano a le cancellazioni di persone residenti nel nostro paese per l. Si tratta in larga parte degli effetti della sanatoria dovuta alle leggi 189 e 222 del Una parte degli effetti di tale sanatoria sarà registrata anche nel corso del 2004, poiché le iscrizioni anagrafiche contabilizzate in questa sede sono esclusivamente quelle relative ai procedimenti conclusi. rendere tale un procedimento di iscrizione, ogni comune deve verificare, attraverso accertamento dei vigili urbani, l effettiva dimora abituale di chi ha richiesto l iscrizione in anagrafe. tanto, soprattutto per i grandi comuni, sono rimasti attivi un gran numero di procedimenti di iscrizioni anagrafiche, a causa dell alto numero di richieste giunte contemporaneamente. Il bilancio con l è positivo per tutte le regioni ed il tasso migratorio varia da 1,6 per mille in Sardegna a 12,5 per mille in Umbria, rispetto ad una media nazionale del 7,1 per mille. Le regioni del Nord (tranne la Valle d Aosta e la provincia autonoma di Bolzano) e del Centro presentano tassi migratori esteri superiori alla media nazionale. Viceversa, tutte le regioni del Mezzogiorno presentano valori inferiori alla media. Nel corso del 2003 i trasferimenti di residenza interni hanno coinvolto 1 milione e 300 mila persone ed hanno evidenziato uno spostamento di popolazione dalle regioni del Mezzogiorno a quelle del Nord e del Centro. Il tasso migratorio interno oscilla tra il -3,6 per mille della Calabria ed il 5,0 per mille dell Emilia Romagna e della Valle d Aosta. Complessivamente si registra un eccedenza di iscrizioni rispetto alle cancellazioni anagrafiche. Tale differenza è dovuta ad uno sfasamento temporale, che si verifica correntemente, poiché uno stesso evento viene contabilizzato da diversi comuni in momenti diversi. 12

14 La somma dei tassi migratori interno ed indica nell Umbria (15,9 per mille) la regione più attrattiva, seguita da Emilia-Romagna (15,1 per mille) e da Marche (13,8 per mille) e Veneto (13,1 per mille). Così come per il 2002, ed in misura maggiore, il forte incremento di popolazione registrato nel 2003 è dovuto in parte alle rettifiche post-censuarie, ossia al saldo tra le iscrizioni di persone residenti sfuggite al censimento e le cancellazioni di persone censite più volte o censite in un comune dove non avevano l effettiva residenza. Inoltre, alle iscrizioni vanno aggiunte quelle di persone che chiedono nuovamente di essere iscritte in anagrafe dopo essere state cancellate perché non trovate in seguito ad accertamenti; alle cancellazioni vanno aggiunte quelle di quanti sono risultati irreperibili in seguito agli stessi accertamenti. si tratta di iscrizioni e di cancellazioni che producono un incremento di residenti, pari al 30 per cento dell incremento registrato nel corso dell anno. La quota più ampia di popolazione risiede in comuni con più di 50 mila abitanti ( pari al 34,1 per cento), dei quali più di due terzi vive in comuni con oltre 100 mila abitanti. Un analoga quota di popolazione risiede nei comuni di media ampiezza, compresa fra i 10 mila ed i 50 mila abitanti: si tratta di residenti pari al 33,2 per cento del totale. Infine, nei piccoli comuni con meno di 5 mila abitanti risiedono persone (il 18,4 per cento della popolazione). I 103 comuni capoluogo di provincia sono nella maggior parte compresi nelle classi di ampiezza demografica più elevate. La popolazione in questi comuni, pari a quasi 17 milioni di abitanti, è aumentata di abitanti nel corso del 2003, con un incremento pari allo 0,6 per cento, mentre negli altri comuni si è registrato un incremento pari all 1,1 per cento. Tabella 4 Numero di comuni e popolazione residente per classe di ampiezza demografica al (Valori assoluti e percentuali) Comuni residente Variazione sul 2002 Classi di ampiezza demografica V. a. % V. a. % N di comuni V. a. % Fino a 5 mila , , , mila , , , mila , , , mila 95 1, , ,2 Oltre i 100 mila 43 0, , ,5 Totale , , ,0 In particolare il saldo naturale dei comuni capoluogo risulta complessivamente negativo, e genera un tasso di crescita naturale pari a -1,8 per mille, mentre il saldo migratorio risulta positivo, con un tasso pari a +8,0 per mille. Se si analizzano i 12 grandi comuni che all inizio del 2003 avevano una popolazione superiore ai 250 mila abitanti, si può osservare che vi risiedono quasi 9 milioni di abitanti, pari al 15,3 per cento del totale. In questi comuni, diversamente dal bilancio dell anno precedente, si registra un incremento di popolazione: +35 mila abitanti, pari allo 0,4 per cento. 13

15 Tutti i grandi comuni del Centro e del Nord presentano un saldo naturale negativo. Il saldo migratorio con l interno è ovunque negativo ed è dovuto principalmente ai trasferimenti di residenti nei comuni limitrofi; infine il saldo migratorio con l è fortemente positivo in tutti i grandi comuni. Tuttavia sono da rilevare alcune particolarità. I comuni di Milano e Firenze presentano un elevato saldo positivo, tra iscritti e cancellati, dovuto non solo all iscrizione in anagrafe di molte persone provenienti dall (di cui molti stranieri regolarizzati), ma anche all aver portato a compimento le rettifiche dovute al confronto fra le risultanze censuarie e l anagrafe dei residenti. Torino, Roma e Genova presentano una percentuale di iscritti dall superiore al 40 per cento del totale delle iscrizioni: più che in ogni altro luogo è proprio nei grandi centri urbani che la crescita della popolazione residente prosegue grazie alle migrazioni internazionali. 4. Definizioni La popolazione residente è costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora abituale nel territorio nazionale anche se temporaneamente assenti. Ogni persona avente dimora abituale in Italia deve iscriversi, per obbligo di legge, nell anagrafe del comune nel quale ha posto la sua dimora abituale. In seguito ad ogni Censimento della popolazione viene determinata la popolazione legale. A tale popolazione si somma il movimento anagrafico dei periodi successivi, calcolati con riferimento alla fine di ciascun anno solare e si calcola così la popolazione residente in ciascun comune al 31 dicembre di ogni anno. La popolazione residente media è data dalla semisomma della popolazione al 1 gennaio e della popolazione al 31 dicembre. La famiglia. Le famiglie sono conteggiate sulla base del numero di schede di famiglia presenti nell archivio anagrafico. Ai sensi dell articolo 4 del regolamento anagrafico (DPR 223 del 1989) si intende per famiglia un insieme di persone legate vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. La convivenza. Le convivenze anagrafiche sono conteggiate sulla base del numero di schede di convivenza presenti negli archivi anagrafici. L articolo 5 del regolamento anagrafico (DPR 223 del 1989) riporta: Agli effetti anagrafici per convivenza s intende un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena, e simili, aventi dimora abituale nello stesso comune. Le persone addette alla convivenza per ragioni di impiego o di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate membri della convivenza, purché non costituiscano famiglie a sé stanti. Le persone ospitate anche abitualmente in alberghi, locande, pensioni e simili non costituiscono convivenza anagrafica. Il numero medio di componenti per famiglia è dato dal rapporto tra la popolazione residente in famiglia ed il numero delle famiglie anagrafiche. Il movimento naturale è costituito dal numero dei nati da residenti in Italia, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia o all ) e dal numero di morti relativi alla popolazione residente anch essi indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l evento (sia in Italia sia all ). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti ed i morti non residenti. Sia i nati sia i morti sono conteggiati al momento della trascrizione dell atto di nascita o di morte dal registro di stato civile a quello anagrafico. 14

16 Il movimento migratorio: è costituito dal numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente registrate durante l anno. Le iscrizioni si distinguono in: - Iscrizioni da altro comune: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza da un altro comune italiano. - Iscrizioni dall : numero di persone iscritte per trasferimento di residenza dall. - Iscrizioni per altri motivi: si tratta di iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma ad operazioni di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le iscrizioni di persone erroneamente cancellate per irreperibilità e successivamente ricomparse; le iscrizioni di persone non censite, e quindi non entrate a far parte del computo della popolazione legale, ma effettivamente residenti. Le cancellazioni si distinguono in: - Cancellazioni per altro comune: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza in altro comune italiano. - Cancellazioni per l : numero di persone cancellate per trasferimento di residenza all. - Cancellazioni per altri motivi: si tratta non di effettivi trasferimenti di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le persone cancellate perché non risultano residenti in seguito ad accertamenti anagrafici; le persone censite come aventi dimora abituale, ma che non hanno voluto o potuto (per mancanza di requisiti) iscriversi nel registro anagrafico dei residenti del comune nel quale si erano fatti censire. Il saldo naturale è la differenza tra il numero dei nati in Italia o all da persone residenti ed il numero dei morti, in Italia o all, ma già residenti in Italia. Il saldo migratorio è la differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti. Il saldo migratorio interno è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per altro comune. Il saldo migratorio è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per l. Il saldo totale è la somma del saldo naturale e del saldo migratorio. Il tasso di natalità è il rapporto tra il numero di nati nell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso di mortalità è il rapporto tra il numero di morti nell anno e la popolazione media, moltiplicato per

17 Il tasso migratorio interno è il rapporto tra il saldo migratorio interno dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso migratorio è il rapporto tra il saldo migratorio dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso migratorio è il rapporto tra il saldo migratorio dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso di crescita naturale è il rapporto tra il saldo naturale dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso di crescita totale è il rapporto tra il saldo totale dell anno e la popolazione media, moltiplicato per

18 Avvertenze I dati contenuti in precedenti pubblicazioni, che non concordino con quelle del volume, si intendono rettificati. Segni convenzionali Linea (-): a) quando il fenomeno non esiste; b) quando il fenomeno esiste ma i casi non si sono verificati. Ripartizioni geografiche I riepiloghi dai dati regionali sono stati effettuati secondo le seguenti ripartizioni geografiche: Italia nord-occidentale (Nord-ovest) - comprende: Piemonte, Valle d'aosta, Lombardia, Liguria; Italia nord-orientale (Nord-est) - comprende: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna; Italia centrale (Centro) - comprende: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Italia meridionale (Sud) - comprende: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Italia insulare (Isole) - comprende: Sicilia, Sardegna. 17

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20 Capitolo 1 - residente - Tavole regionali e provinciali Tavola residente e bilancio demografico per regione - Anni ANNI Saldo tra a inizio periodo Nati vivi Morti nati vivi e morti Saldo tra iscritti e cancellati PIEMONTE Saldo la totale fine dell'anno 2001 (a) VALLE D'AOSTA 2001 (a) LOMBARDIA 2001 (a) TRENTINO-ALTO ADIGE 2001 (a) BOLZANO 2001 (a) TRENTO 2001 (a) VENETO 2001 (a) FRIULI-VENEZIA GIULIA 2001 (a) LIGURIA 2001 (a) EMILIA-ROMAGNA 2001 (a) TOSCANA 2001 (a) (a) al 21 ottobre 2001 (popolazione legale in base al XIV Censimento generale della popolazione) e dal 21 ottobre al 31 dicembre. 19

21 Tavola 1.1 segue - residente e bilancio demografico per regione - Anni ANNI Saldo tra a inizio periodo Nati vivi Morti nati vivi e morti Saldo tra iscritti e cancellati UMBRIA Saldo la totale fine dell'anno 2001 (a) MARCHE 2001 (a) LAZIO 2001 (a) ABRUZZO 2001 (a) MOLISE 2001 (a) CAMPANIA 2001 (a) PUGLIA 2001 (a) BASILICATA 2001 (a) CALABRIA 2001 (a) SICILIA 2001 (a) SARDEGNA 2001 (a) (a) Cfr. nota a pag

22 Tavola 1.1 segue - residente e bilancio demografico per regione - Anni ANNI Saldo tra a inizio periodo Nati vivi Morti nati vivi e morti Saldo tra iscritti e cancellati ITALIA SETTENTRIONALE Saldo la totale fine dell'anno 2001 (a) ITALIA NORD-OCCIDENTALE 2001 (a) ITALIA NORD-ORIENTALE 2001 (a) ITALIA CENTRALE 2001 (a) ITALIA MERIDIONALE 2001 (a) ITALIA INSULARE 2001 (a) ITALIA 2001 (a) (a) Cfr. nota a pag

23 Tavola Comuni, superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per provincia - PROVINCE E REGIONI Numero di comuni Superficie territoriale (kmq) residente media Densità media Torino , Vercelli , Biella , Verbano-Cusio-Ossola , Novara , Cuneo , Asti , Alessandria , Piemonte , Valle d'aosta , Varese , Como , Lecco , Sondrio , Milano , Bergamo , Brescia , Pavia , Lodi , Cremona , Mantova , Lombardia , Bolzano-Bozen , Trento , Trentino-Alto Adige , Verona , Vicenza , Belluno , Treviso , Venezia , Padova , Rovigo , Veneto , Pordenone , Udine , Gorizia , Trieste 6 211, Friuli-Venezia Giulia , Imperia , Savona , Genova , La Spezia , Liguria , Piacenza , Parma , Reggio - Emilia , Modena , Bologna , Ferrara , Ravenna , Forlì-Cesena , Rimini , Emilia-Romagna , Massa-Carrara , Lucca , Pistoia , Firenze , Prato 7 365, Livorno , Pisa , Arezzo , Siena , Grosseto , Toscana , ugia , Terni , Umbria ,

24 Tavola 1.2 segue - Comuni, superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per provincia - PROVINCE E REGIONI Numero di comuni Superficie territoriale (kmq) residente media Densità media Pesaro e Urbino , Ancona , Macerata , Ascoli Piceno , Marche , Viterbo , Rieti , Roma , Latina , Frosinone , Lazio , L'Aquila , Teramo , Pescara , Chieti , Abruzzo , Isernia , Campobasso , Molise , Caserta , Benevento , Napoli , Avellino , Salerno , Campania , Foggia , Bari , Taranto , Brindisi , Lecce , Puglia , Potenza , Matera , Basilicata , Cosenza , Crotone , Catanzaro , Vibo Valentia , Reggio - Calabria , Calabria , Trapani , Palermo , Messina , Agrigento , Caltanissetta , Enna , Catania , Ragusa , Siracusa , Sicilia , Sassari , Nuoro , Oristano , Cagliari , Sardegna , ITALIA , Italia settentrionale , Nord-occidentale , Nord-orientale , Italia centrale , Italia meridionale , Italia insulare ,

25 Tavola Superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per comune capoluogo di provincia - COMUNI CAPOLUOGO DI PROVINCIA Superficie territoriale (kmq) residente media Densità media Torino 130, Vercelli 79, Biella 46, Verbania 37, Novara 102, Cuneo 119, Asti 151, Alessandria 203, Aosta 21, Varese 54, Como 37, Lecco 45, Sondrio 20, Milano 182, Bergamo 39, Brescia 90, Pavia 62, Lodi 41, Cremona 70, Mantova 63, Bolzano-Bozen 52, Trento 157, Verona 206, Vicenza 80, Belluno 147, Treviso 55, Venezia 415, Padova 92, Rovigo 108, Pordenone 38, Udine 56, Gorizia 41, Trieste 84, Imperia 45, Savona 65, Genova 243, La Spezia 51, Piacenza 118, Parma 260, Reggio-Emilia 231, Modena 183, Bologna 140, Ferrara 404, Ravenna 652, Forlì 228, Rimini 134, Massa 94, Lucca 185, Pistoia 236, Firenze 102, Prato 97, Livorno 104, Pisa 185, Arezzo 386, Siena 118, Grosseto 474, ugia 449, Terni 211, Pesaro 126, Ancona 123, Macerata 92, Ascoli Piceno 160, Viterbo 406, Rieti 206, Roma 1.307, Latina 277, Frosinone 47,

26 Tavola 1.3 segue - Superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per comune capoluogo di provincia - COMUNI CAPOLUOGO DI PROVINCIA Superficie territoriale (kmq) residente media Densità media L'Aquila 466, Teramo 152, Pescara 33, Chieti 58, Isernia 68, Campobasso 55, Caserta 53, Benevento 129, Napoli 117, Avellino 30, Salerno 58, Foggia 507, Bari 116, Taranto 209, Brindisi 328, Lecce 238, Potenza 173, Matera 388, Cosenza 37, Crotone 179, Catanzaro 111, Vibo Valentia 46, Reggio-Calabria 236, Trapani 272, Palermo 158, Messina 211, Agrigento 245, Caltanissetta 417, Enna 357, Catania 180, Ragusa 442, Siracusa 204, Sassari 546, Nuoro 192, Oristano 84, Cagliari 85, ITALIA ,

27 Tavola residente per sesso, numero di famiglie, numero di convivenze, numero medio di componenti per famiglia, popolazione residente in convivenza, per provincia - PROVINCE E REGIONI residente al Maschi Femmine Totale Numero di famiglie Numero medio di componenti per famiglia Numero di convivenze residente in convivenza Torino , Vercelli , Biella , Verbano-Cusio-Ossola , Novara , Cuneo , Asti , Alessandria , Piemonte , Valle d'aosta , Varese , Como , Lecco , Sondrio , Milano , Bergamo , Brescia , Pavia , Lodi , Cremona , Mantova , Lombardia , Bolzano-Bozen , Trento , Trentino-Alto Adige , Verona , Vicenza , Belluno , Treviso , Venezia , Padova , Rovigo , Veneto , Pordenone , Udine , Gorizia , Trieste , Friuli-Venezia Giulia , Imperia , Savona , Genova , La Spezia , Liguria , Piacenza , Parma , Reggio-Emilia , Modena , Bologna , Ferrara , Ravenna , Forlì-Cesena , Rimini , Emilia-Romagna , Massa-Carrara , Lucca , Pistoia , Firenze , Prato , Livorno , Pisa , Arezzo , Siena , Grosseto , Toscana , ugia , Terni , Umbria ,

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