Oggetto: Estensione delle reti TEN-T verso i Paesi vicini Consultazione pubblica
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1 Bruxelles, 27 gennaio 2005 Oggetto: Estensione delle reti TEN-T verso i Paesi vicini Consultazione pubblica Contesto geopolitico-economico A seguito dell allargamento dell Unione europea del 1 maggio scorso, i confini esterni dell UE si sono spostati più ad est e più a sud, creando cosí tutta una serie di nuovi Paesi vicini. Per questo motivo da diversi mesi la Commissione europea, assieme ad un Gruppo di Alto livello costituito ad hoc, sta lavorando per individuare nuove reti di trasporto capaci di collegare i 30 progetti prioritari TEN-T relativi al territorio dell UE (più Bulgaria e Romania) ai nuovi vicini. Si tratta di 25 Paesi: Albania, Algeria, Armenia, Autorità Palestinese, Azerbaijan, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Croazia, Egitto, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Georgia, Giordania, Israele, Kosovo (sotto l amministrazione dell UNMIK), Libano, Libia (in viste di osservatore), Marocco, Moldova, Russia, Serbia e Montenegro, Siria, Svizzera, Tunisia, Turchia e Ucraina. Mentre per il territorio dell UE la revisione 2004 delle TEN-T ha consentito di individuare un numero limitato di assi di trasporto prioritari al fine di integrare i 10 nuovi Stati membri al territorio dell UE a 15, gli attuali collegamenti tra l Unione allargata e i propri nuovi vicini riflette fortemente la nuova situazione geopolitica. Studi recenti prevedono che entro il 2020 il volume del traffico merci tra l UE e i Paesi vicini crescerà di oltre il 100%. Quindi, senza buone reti di trasporto, c é il rischio di frenare e compromettere seriamente questa forte spinta economica e sociale, fondamentale sia per l UE che per i Paesi vicini. Lo sforzo di individuazione di nuove reti di trasporto con i Paesi vicini dovrebbe focalizzarsi su un numero limitato di assi prioritari in grado di collegare l UE ai propri principali partner commerciali, al fine di promuovere la competitività globale. Tali reti dovrebbero essere efficienti, sicure, interoperabili e riguardare tutti i modi di trasporto, con particolare attenzione verso quelli più innovativi ed ecologicamente sostenibili, quali le autostrade del mare. In questo senso l UE sta già sviluppando con alcuni Paesi partner piani d azione concreti al fine di accrescere l efficienza del trasporto e la sicurezza delle operazioni di trasporto. Non dovrebbe infine essere tralasciato lo scambio di buone prassi con i Paesi membri dell UE, come ad esempio per i sistemi di gestione del traffico, la sicurezza, le attrezzature di movimentazione delle merci nei terminal logistici... Iniziative in corso con i Paesi vicini In diversi Paesi e regioni vicini all UE il settore delle infrastrutture di trasporto ha vissuto un importante sviluppo negli ultimi anni. In diversi di essi l individuazione di progetti ed assi prioritari ha già avuto luogo od é oggi in corso. Tra le attività già sviluppate si ricordano qui i dieci Corridoi paneuropei di trasporto, di cui il numero V interessa fortemente lo sviluppo socio-economico del Nord Italia, ma anche il progetto 1
2 di trasporto regionale Euro-Mediterraneo, lanciato nel 2003 ed il cui scopo é quello di creare le basi per un sistema di trasporto integrato nell area mediterranea e per le relative interconnessioni con le TEN-T. Figura 1 I progetti prioritari TEN-T e i Corridoi paneuropei di trasporto Progetti prioritari TEN-T Strada Ferrovia Vie navigabili interne Autostrade del mare Corridoi paneuropei di trasporto 2
3 Iniziative future promosse dalla Commissione europea (1) Come già accennato sopra, é intenzione della Commissione europea individuare: un numero limitato di assi prioritari capaci di collegare l UE con i Paesi vicini, con un occhio particolare agli scambi internazionali ed al trasporto merci. In questa fase si cercherà di selezionare 5/7 assi principali tra i più utilizzati sia per il collegamento interno che per gli scambi internazionali. Lo scopo é quello di rafforzare a lungo termine la coesione e l integrazione regionale; una short list di progetti prioritari lungo i suddetti assi, incluse le autostrade del mare. Tali progetti dovrebbero essere fattibili e dimostrare la massima convenienza in termini di impatto economico, sociale ed ambientale. Un approccio altamente selettivo di tali progetti dovrà garantire, nelle intenzioni della Commissione europea, il migliore utilizzo delle limitate risorse finanziarie a disposizione; il modo di migliorare l efficienza delle attuali reti di trasporto ricorrendo a misure orizzontali quali l interoperabilità tecnica ed amministrativa, la standardizzazione, l applicazione di nuove tecnologie, il miglioramento della sicurezza. In mancanza di tali misure si verrebbero difatti a creare strozzature, soprattutto alle frontiere, anche a lavori di costruzione ultimati; il modo di finanziare i suddetti progetti e misure. Nei Paesi vicini all UE il ruolo delle istituzioni finanziarie europee ed internazionali (Banca Europea per gli Investimenti BEI, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo BERS, Banca Mondiale BM) é stato e continua ad essere fondamentale per finanziare gli investimenti in infrastrutture di trasporto. Anche l UE, dal canto suo, per mezzo di strumenti finanziari ad hoc (Programmi CARDS, TACIS, MEDA), ha in questi anni fornito un importante aiuto ai Paesi vicini, soprattutto sotto forma di studi, formazione ed assistenza tecnica. Viceversa le risorse dell UE per finanziare investimenti infrastrutturali sono e resteranno limitate anche nei prossimi anni. É per questo motivo che sarà fondamentale per la Commissione europea riuscire a mobilitare le risorse necessarie, facendo ricorso a soluzioni finanziarie innovative capaci di coinvolgere il settore privato, ad esempio nell ambito di Partenariati Pubblico-Privati (PPP). Anche lo sviluppo di politiche di tariffazione delle infrastrutture di trasporto dovrà essere preso in considerazione, potendo queste accrescere sensibilmente le capacità contributive degli Stati. Quindi, sí ad una politica di pedaggiamento delle infrastrutture e sí all utilizzo del telepedaggio. Per rispondere a tutte queste sfide, come anticipato sopra, la Commissione europea ha costituito nell ottobre 2004 un Gruppo di Alto livello, composto da rappresentanti dei 25 Stati membri UE più Bulgaria e Romania, dei 25 Paesi vicini interessati e delle istituzioni finanziarie europee ed internazionali (BEI, BERS, BM). Tale Gruppo, articolato in 5 sottogruppi geografici (Europa Nord-Orientale, Europa Sud-Orientale, Mediterraneo Orientale, Mediterraneo Occidentale, Regione del Mar Nero), presenterà il proprio rapporto finale con relative raccomandazioni nell ottobre
4 Iniziative future promosse dalla Commissione europea (2) Per meglio individuare i nuovi progetti TEN-T ad alto valore aggiunto la Commissione europea ha lanciato l altro ieri una consultazione pubblica destinata a tutti gli attori interessati al tema. La consultazione consiste nel rispondere ad un questionario articolato in 21 domande, disponibile solo in lingua inglese ma riportato qui di seguito tradotto in italiano. Per chi fosse interessato a partecipare alla consultazione, le risposte dovranno essere inviate entro il 31 marzo 2005 ad uno dei seguenti indirizzi: TREN-TENT-extension@cec.eu.int oppure European Commission Directorate General for Energy and Transport Unit B2 - TEN policies & technological development B-1049 Brussels I contributi pervenuti potranno essere consultati sul sito web: La Commissione europea organizza inoltre a Bruxelles, per il giorno 5 aprile 2005, una ulteriore giornata di consultazione degli attori interessati. L incontro si svolgerà presso l edificio della Commissione europea Charlemagne, Stanza S3, in Rue de la Loi 170. Per partecipare all incontro é necessario registrarsi al seguente sito web: Distinti saluti Il Consulente comunitario dott.ssa Veronica Elena Bocci 4
5 QUESTIONARIO Quali sono i principali assi di trasporto? 1. Quali sono oggi i principali assi di trasporto, incluse le autostrade del mare, che collegano l Unione europea ai Paesi e regioni vicini? 2. Cosa ne sarà di tali assi di qui al 2020? 3. Qual é l equilibrio tra i diversi modi di trasporto? 4. Quali sono gli attuali traffici di volume, sia passeggeri, sia merci, sugli assi proposti? 5. Qual é l ammontare totale e la parte di traffico internazionale da/per l Unione europea o tra le regioni vicine? 6. Come si svilupperanno tali volumi di traffico di qui al 2020? 7. Vi sono aree particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale che devono essere prese in considerazione nell identificare i principali assi di trasporto? Quali investimenti e come? 1. Quali sono le principali «strozzature» (ambientali, di congestione, ) sui maggiori assi di trasporto che potrebbero giustificare investimenti? 2. Quale genere di miglioramenti all infrastruttura (riabilitazione, nuova costruzione) sarebbe necessario per rimuovere le strozzature? 3. Quali potrebbero essere i tempi per la realizzazione di un simile progetto? 4. Quali sarebbero i benefici economici, ambientali ed in termini di sicurezza di un simile progetto? 5. Vi sono alternative tecniche od opzioni modali per rimuovere od alleviare la strozzatura? 6. Come puó essere finanziato al meglio il progetto? Quale potrebbe essere il ruolo del settore privato e quali i diritti di utenza? Come assicurare un efficiente utilizzo degli assi di trasporto? 1. Quali sono le principali strozzature tecniche ed amministrative sugli assi di trasporto? 2. Vi sono problemi di interoperabilità all attraversamento delle frontiere o nel cambiare modi di trasporto? 3. La sicurezza é un tema principale di cui tenere conto lungo un asse? 4. Cosa si potrebbe fare per risolvere le strozzature oggi e di qui al 2020? 5. Come può essere agevolato il trasporto intermodale? 6. Quali regole del mercato interno dovrebbero essere applicate per agevolare ed accelerare il trasporto lungo un asse? 7. Quali procedure amministrative dovrebbero essere meglio integrate? 8. Quale potrebbe essere il ruolo del settore privato? 5
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