e vedute], l apposizione di insegne o l installazione di tubature [v. Condutture

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "e vedute], l apposizione di insegne o l installazione di tubature [v. Condutture"

Transcript

1 F Facciata dell edificio Profili definitori La facciata (Fig. 13) è l involucro esterno e visibile dell edificio: essa è costituita dal muro perimetrale [v. Muro] con i suoi accessori di proprietà esclusiva (finestre, balconi etc.) dall intonaco e dalla tinta (Terzago) e rileva perciò non tanto ai fini dell esistenza dell edificio quanto piuttosto in relazione al suo aspetto esteriore. Per tale ragione non può essere confusa con il muro maestro, che ha una funzione portante dell edificio, mentre la facciata è la sua superficie esterna. Fig. 13 Facciate La conseguenza è che gli interventi sulla facciata devono avere riguardo soprattutto al divieto di alterare il decoro architetto- nico [v. ] del fabbricato, mentre quelli riguardanti i muri maestri [v. Muro] rilevano principalmente in relazione al divieto di pregiudicare la sicurezza e la stabilità dello stesso. A seguito della modifica dell art c.c., ad opera della legge di riforma del condominio (L. 220/2012), la facciata è ora espressamente qualificata come parte comune. Al criterio del rispetto del decoro architettonico dell edificio devono ispirarsi anche tutte quelle altre opere interessanti la facciata, quali l apertura di vedute [v. Luci e vedute], l apposizione di insegne o l installazione di tubature [v. Condutture e tubazioni], che devono ritenersi vietate se vanno ad alterarne la qualità. Interventi sulla facciata Per determinare le maggioranze assembleari necessarie a deliberare interventi sulla facciata del fabbricato condominiale, è opportuno operare la seguente distinzione (Tamborrino): se si tratta di operare innovazioni [v. ], intendendosi per tali le modificazioni strutturali della facciata, è necessaria una deliberazione assembleare adottata con la maggioranza prescritta dall art c.c., cioè la maggioranza degli intervenuti e almeno i due terzi del valore dell edificio (in ogni caso sono vietate le innovazioni lesive del decoro architettonico dell edificio);

2 Fasce di rispetto 102 al fine di deliberare il rifacimento della facciata è necessaria la maggioranza prevista dall art c.c., cioè la maggioranza degli intervenuti in assemblea e almeno la metà del valore dell edificio. Questa stessa maggioranza è necessaria al fine di deliberare le riparazioni straordinarie della facciata di notevole entità. Disciplina delle spese Le spese di manutenzione o di rifacimento della facciata, salvo che il regolamento contrattuale di condominio [v. ] stabilisca diversamente, sono sostenute da tutti i condòmini in base ai millesimi di proprietà [v. Tabelle millesimali], a nulla rilevando, ai fini della ripartizione, la circostanza che le singole proprietà esclusive non confinino con la facciata o la porzione di facciata da riparare o addirittura non ne utilizzino affatto i muri (come avviene, ad esempio, per i locali sotterranei). Se il condominio è costituito da più corpi di fabbrica, strutturalmente distinti e autonomi, e le opere di manutenzione o rifacimento riguardano la facciata di uno solo di essi, trova applicazione il criterio dell utilizzazione separata, in base al quale le spese gravano, in proporzione alle quote millesimali, sui soli proprietari delle unità immobiliari comprese nel corpo di fabbrica interessato, salvo che si tratti di un corpo comprensivo anche di parti comuni destinate al servizio di tutti i condòmini (es. androne, locali per impianti comuni ecc.), perché in quest ultima ipotesi il criterio di ripartizione delle spese è quello dell utilizzazione generale. Regime urbanistico La riparazione parziale con materiali identici a quelli impiegati per la realizzazione dell originaria facciata costituisce attività edilizia libera [v. ]. La riparazione e/o il rifacimento totale o parziale della facciata con alterazione delle caratteristiche originarie sono subordinati a previa segnalazione certificata di inizio attività [v. ] Fasce di rispetto La materia è compiutamente regolata dal Nuovo codice della strada (D.Lgs , n. 285), che prevede, fuori e dentro i centri abitati, fasce di rispetto dei tracciati stradali, vale a dire il divieto di edificare se non osservando una distanza minima dal ciglio delle strade: tale divieto, pur comportando l inedificabilità delle aree interessate, non costituisce un vincolo urbanistico [v. Vincoli urbanistici], ma piuttosto una misura posta a tutela della sicurezza stradale, sicché non comporta per l amministrazione alcun obbligo di indennizzo. I piani urbanistici [v. ] però ben possono imporre vincoli d inedificabilità veri e propri soggetti a decadenza quinquennale. La normativa di dettaglio è contenuta nel Regolamento di esecuzione e di attuazione dello stesso codice (D.P.R , n. 495) per il quale le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a: a) fuori dei centri abitati 60 mt per le strade di tipo A (autostrade); 40 mt per le strade di tipo B (strade extraurbane principali); 30 mt per le strade di tipo C (strade extraurbane secondarie);

3 103 Finestre 20 mt per le strade di tipo F (strade locali) ad eccezione delle strade vicinali; 10 mt per la strade vicinali di tipo F. b) fuori dei centri abitati, ma all interno delle zone previste come edificabili o trasformabili dallo strumento urbanistico generale, nel caso che tale strumento sia suscettibile di attuazione diretta, ovvero se per tali zone siano già esecutivi gli strumenti urbanistici attuativi: 30 mt per le strade di tipo A (autostrade); 20 mt per le strade di tipo B (strade extraurbane principali); 10 mt per le strade di tipo C (strade extraurbane secondarie). Per le strade di tipo F non sono stabilite distanze minime dal confine stradale ai fini della sicurezza della circolazione. Non sono parimenti stabilite distanze minime dalle strade di quartiere dei nuovi insediamenti edilizi previsti o in corso di realizzazione. Nella costruzione o ricostruzione di muri di cinta, di qualsiasi natura e consistenza, lateralmente alle strade, fuori dei centri abitati le distanze dal confine stradale non possono essere inferiori a: 5 mt per le strade di tipo A, B; 3 mt per le strade di tipo C, F. c) all interno dei centri abitati 30 mt per le strade di tipo A (autostrade); 20 mt per le strade di tipo D (strade urbane di scorrimento). Per le strade di tipo E (strade urbane di quartiere) ed F (strade locali) non sono stabilite distanze minime dal confine stradale ai fini della sicurezza della circolazione. In assenza di strumento urbanistico vigente, le distanze dal confine stradale da rispettare nei centri abitati non possono essere inferiori a: 30 mt per le strade del tipo A; 20 mt per le strade del tipo D ed E; 10 mt per le strade del tipo F. Nella costruzione o ricostruzione di muri di cinta, di qualsiasi natura e consistenza, lateralmente alle strade, all interno dei centri abitati le distanze dal confine stradale non possono essere inferiori a: 3 mt per le strade di tipo A; 2 mt per le strade di tipo D. Per le altre strade, ai fini della sicurezza della circolazione, non sono stabilite distanze minime dal confine stradale. Finestre Generalità Le finestre sono di due specie: luci [v. Luci e vedute], se danno passaggio a luce ed aria, ma non permettono di affacciarsi sulla proprietà del vicino (Fig. 14); vedute [v. Luci e vedute] o prospetti, se permettono di affacciarsi e di guardare di fronte, obliquamente o lateralmente (Fig. 15). Fig. 14 Finestre (luci)

4 Finestre 104 Fig. 15 Finestra (veduta) Cornici (proprietà comune) Persiane (proprietà individuale) La normativa in materia di finestre (artt. 900 ss. c.c.) «contempera sia l esigenza del proprietario dell immobile di ricevere aria e luce, sia l esigenza del proprietario vicino di non essere esposto alla curiosità altrui» (Cusano). Per quanto riguarda il rispetto delle distanze legali, al fine di aprire luci non occorre osservare distanze dalla proprietà del vicino, mentre relativamente alle vedute devono essere osservate le limitazioni imposte dagli artt c.c. In particolare, «se non c è di mezzo una pubblica via e tenendo presente che una finestra ha una visuale diretta e due oblique, occorre una distanza di un metro e mezzo dal fondo del vicino quando si tratta di una visuale diretta; quando invece il fondo del vicino può essere visto solo obliquamente, va osservata la distanza di settantacinque centimetri» (Cusano). Le finestre (nonché i relativi vetri, le tapparelle, le persiane e gli scuri) appartengono ai proprietari degli appartamenti cui esse servono; se, invece, servono parti comuni dell edificio (es. le scale o l alloggio del portiere), sono da considerarsi di proprietà comune. Aperture di nuove finestre e opere di trasformazione Ciascun condòmino può aprire nel muro comune [v. Muro], ai sensi dell art c.c., una finestra destinata a servire la sua proprietà esclusiva, qualora non sia pregiudicata la funzione statica ed estetica che l intero edificio assolve nell interesse di tutti i partecipanti alla comunione. È inoltre necessario che non vengano a crearsi servitù [v. ] prima inesistenti e che le finestre siano aperte nel rispetto delle norme sulle distanze legali. La trasformazione di una o più finestre in balconi o terrazzi che interessa il muro perimetrale del fabbricato è consentita soltanto previo rilascio di titolo edilizio abilitativo. Non configura un innovazione [v. Innovazioni] della cosa comune, ma puro e semplice uso individuale della stessa, soggetto ai limiti di cui agli artt e 1122 c.c., la trasformazione che venga attuata a livello dell appartamento interessato, all uopo anche ampliando le aperture esistenti e con innesto nel muro comune dello sporto di base del balcone. Il balcone derivante dalla trasformazione della terrazza non deve togliere aria e luce ai piani sottostanti. L installazione di inferriate o grate alle finestre di proprietà esclusiva, al fine di proteggere beni e persone da intrusioni esterne, è legittima quando non cagiona un mutamento delle linee architettoniche ed estetiche tale da provocare un pregiudizio economicamente valutabile, o in quanto, pur arrecando tale pregiudizio, si accompagni ad una utilità che compensi l alterazione architettonica.

5 105 Fisco Il condòmino che apporti modificazioni agli infissi delle finestre del proprio appartamento in assenza di preventiva autorizzazione assembleare, pone in essere un opera presuntivamente abusiva e lesiva del decoro architettonico dell edificio. Disciplina delle spese Le spese per la conservazione e la manutenzione delle finestre e, più in particolare, del piano di appoggio e degli altri elementi che consentono l affaccio, fanno carico, per ogni singola finestra, alla proprietà esclusiva nella quale la finestra stessa si apre. Vanno ripartite, invece, fra tutti i condòmini, in base alle quote millesimali [v. Tabelle millesimali], le spese per la conservazione e la manutenzione degli elementi decorativi che arricchiscono le finestre, dovendosi questi considerare di proprietà comune perché concorrenti a determinare, sul piano estetico, al pari dei frontalini e dei sottobalconi, la linea architettonica dell intera facciata dell edificio. Regime urbanistico Il ripristino e/o la modifica delle finestre preesistenti, come pure la trasformazione di finestra in porta-finestra e viceversa, sono subordinati a previa segnalazione certificata di inizio attività [v. ]. Per la nuova apertura, invece, è necessario il permesso di costruire [v. ]. La riparazione o la sostituzione dei davanzali, conservando i caratteri essenziali preesistenti, costituisce attività libera, mentre la sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteri diversi sono subordinati a segnalazione certificata di inizio attività. Fisco Le principali tasse sulla casa sono: l imposta di registro [v. ]: colpisce gli atti posti in essere dai contribuenti in quanto produttivi di effetti giuridici e, in quanto tale, è dovuta quando si stipula un contratto di affitto o di compravendita, secondo aliquote variabili; l imposta municipale unica (IMU): presupposto dell imposta è il possesso di beni immobili. È stata introdotta nel 2012 come forma di sostegno per il debito pubblico italiano. Il suo decreto istitutivo prevede l applicazione di diverse aliquote, a seconda della destinazione del bene; l imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) [v. ]: è un imposta dovuta allo Stato in base a delle aliquote progressive. L IRPEF colpisce il reddito della casa anche se non è locata; l imposta catastale e ipotecaria [v. ]: è dovuta allo Stato, secondo aliquote variabili, ogni volta che si effettuano volture catastali e trascrizioni, iscrizioni e variazioni nei pubblici registri immobiliari; l imposta sul valore aggiunto [v. ]: è dovuta allo Stato ogni volta che si acquista un immobile da un impresa, con aliquote diverse a seconda che si tratti di prima o seconda casa; l imposta di successione e donazione [v. ]: soppressa dall art della L. 383/2001, con effetto sulle successioni aperte e sulle donazioni poste in essere successivamente al , e ripristinata dalla L. 286/2006 (conversione del D.L. 262/2006), si applica ai trasferimenti di fabbricati per succes-

6 Fognature, pozzi neri e fosse biologiche 106 sione a causa di morte e ai trasferimenti per donazione; l imposta di bollo [v. ]: si applica su atti, documenti e registri ed è dovuta sui contratti e sulle ricevute dell affitto; la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) [v. ], oggi TARES: è dovuta al Comune proporzionalmente alla superficie dei locali occupati; la tassa sui passi carrai: è dovuta al Comune per accedere dalla proprietà privata alla strada comunale con l automobile. Fig Parti di proprietà generale 1 Sfiati 2 Calata acque nere 3 Calata acque chiare 4 Pozzetto sgrassatore 5 Fossa biologica Parti di proprietà separata 6 Tubazioni acque nere 7 Tubazioni acque chiare 7 7 Fognature, pozzi neri e fosse biologiche Profili generali Per fognatura deve intendersi il complesso di opere idrauliche destinate alla raccolta delle acque chiare piovane e di quelle scure provenienti dai servizi igienici, costituito da una rete di canali di scarico, verticali ed orizzontali, dotati di tubazioni di aerazione, di valvole antirigurgito, di impianto di chiarificazione, di fossa biologica e/o pozzo di drenaggio e del collegamento alla fognatura comunale (Figg. 16, 17, 18). Nel caso in cui non esista una fognatura comunale, le acque, sia chiare che scure, sono convogliate in una apposita cisterna sotterranea (pozzo nero). Fig. 17 Fogna pubblica Canali di scarico verticali: acque chiare - acque nere Colonna acque chiare Colonna acque scure Fossa biologica Canali di scarico verticali: acque chiare e scure - Fossa biologica

7 107 Fognature, pozzi neri e fosse biologiche Fig. 18 Proprietà condominiale 1 Calate verticali acque reflue 2 Fossa biologica Proprietà comunale 3 Fondo stradale 4 Fognatura pubblica 1 Uso dell impianto L allacciamento di nuovi scarichi nelle tubazioni comuni di smaltimento delle acque luride è legittimo nella misura in cui non leda l uguale diritto che gli altri condòmini hanno di servirsi dell impianto comune. Configura, invece, uso illegittimo, e dunque un alterazione della destinazione funzionale, l immissione di liquami, da parte di un singolo condòmino, in un condotto comune destinato allo scarico delle acque piovane Rete fognaria pubblica Nei fabbricati condominiali, la rete di fognatura rientra tra le parti comuni espressamente richiamate dall art c.c. I canali di scarico e le fogne, inoltre, sono opere indispensabili per la normale utilizzazione degli edifici destinati ad abitazione. La proprietà comune sussiste fino al punto in cui le tubazioni si diramano nelle singole proprietà esclusive. La presunzione di comunione sancita dall art cit. non osta a che parti comuni dell impianto attraversino proprietà esclusive: ove ciò si verifichi la parte comune non cessa di rimanere tale, in quanto il criterio distintivo tra parte comune e proprietà esclusiva è dato esclusivamente dalla destinazione del bene, indipendentemente dalla sua ubicazione. 1 1 Malfunzionamenti e danni L amministratore [v. Amministratore di condominio], nel caso in cui si verifichino malfunzionamenti dell impianto di fognatura, deve provvedere all immediata riparazione, che riveste carattere di urgenza, e ciò soprattutto qualora dal difetto o dalla rottura derivi una fuoriuscita di acque scure nella proprietà esclusiva di alcuno dei condòmini (Tamborrino). Il condominio è responsabile dei danni provocati dall impianto comune di fognatura ad una proprietà esclusiva. Tuttavia, se la rottura della parte comune dell impianto è dovuta al comportamento colpevole di uno degli utenti, oppure il guasto o il difetto riguarda una parte dell impianto ricadente nella proprietà esclusiva di un singolo condòmino, il risarcimento è dovuto dal condòmino che ha causato l evento dannoso e non dall intero condominio. Disciplina delle spese Le spese per la manutenzione, riparazione e ricostruzione delle fognature destinate a servire tutte le unità immobiliari site nella verticale dell edificio, così come quelle relative agli impianti di sollevamento e ai pozzi neri che siano di uso comune per tutti i condòmini, vanno ripartite fra tutti i partecipanti al condominio, in base ai millesimi di proprietà [v. Tabelle millesimali]. Le spese relative alla costruzione di nuovi canali di scarico e di una nuova fognatu-

8 Fondazioni 108 ra, al fine di sostituire il vecchio sistema di scarico, a pozzi perdenti, con un altro e diverso sistema, collegato direttamente alla fogna comunale, vanno ripartite tra i condòmini in misura proporzionale alle quote millesimali di proprietà, secondo il criterio generale, purché i relativi condotti costituiscano un impianto unico non suscettibile di frazionamenti. Tale criterio vale anche per la ripartizione del contributo di fognatura dovuto al Comune. A ripartizioni separate, invece, si deve procedere per quelle colonne di fognature che servano edifici separati o gruppi diversi di uno stesso edificio, facendo gravare le spese sui soli condòmini utilizzatori, sempre in proporzione alle rispettive quote millesimali. Regime urbanistico (fognature private) La riparazione o la sostituzione della canalizzazione fognaria, fino al limite della proprietà del fabbricato, costituisce attività edilizia libera [v. ]. La nuova costruzione e/o il rifacimento con dimensioni e/o percorso diversi da quelli preesistenti (opere interne), ovvero con opere esterne al limite della proprietà fino alla fognatura pubblica, sono subordinati a segnalazione certificata di inizio attività [v. ]. Fondazioni Le fondazioni sono quelle opere murarie interrate che sorreggono l edificio trasmettendone il peso al suolo. In tale categoria rientrano anche le opere occorrenti per convogliare e allontanare le acque sotterranee dalle strutture portanti, nonché le opere di consolidamento del sottosuolo [v. Suolo e sottosuolo] necessarie per rendere il piano di appoggio idoneo a sopportare il peso del fabbricato. Le nuove tecniche di costruzione, in uso soprattutto nelle zone a rischio sismico, prevedono come fondazione anche un vero e proprio piano in senso orizzontale. Ai sensi dell art c.c., il suolo su cui sorge l edificio e le fondazioni sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piano dell edificio condominiale, se il contrario non risulta dal titolo. Pertanto le spese per le opere di consolidamento, rafforzamento e riparazione di fondazioni e sottofondazioni sono sopportate da tutti i condòmini in base ai millesimi di proprietà [v. Tabelle millesimali], a nulla rilevando la circostanza che il cedimento o le lesioni interessino in diversa misura alcune parti del fabbricato. I relativi interventi sono subordinati a segnalazione certificata di inizio attività [v. ]. La legge di riforma del condominio (L. 220/2012) ha espressamente ricompreso tra le parti comuni anche i pilastri e le travi portanti. Fondi di riserva La costituzione di un fondo di riserva può essere prevista dal regolamento di condominio [v. ] o essere deliberata dall assemblea dei condòmini [v. ]. I fondi possono avere carattere: generico: in tal caso possono essere utilizzati per far fronte a necessità di carattere eccezionale o al fine di sanare gli eventuali squilibri tra il bilancio di previsione e le spese effettive; specifico: in tal caso la loro costituzione attiene a specifiche e determinate

9 109 Fonti rinnovabili spese (es. l indennità di licenziamento del portiere). L esistenza del fondo di riserva deve risultare dal rendiconto annuale dell amministratore, e sempre da questo deve risultare l uso che del fondo si sia fatto durante la gestione. È opportuno ricordare che la legge di riforma del condominio (L. 220/2012) ha modificato l art. 1135, co. 1, n. 4), c.c. prevedendo che l assemblea dei condòmini provvede alle opere di manutenzione straordinaria e alle innovazioni, costituendo obbligatoriamente un fondo speciale di importo pari all ammontare dei lavori. Prima della riforma, invece, la norma si riferiva alle sole opere di manutenzione ordinaria e prevedeva come facoltativa la costituzione del fondo speciale. Dal fondo di riserva va tenuto distinto il fondo di ammortamento, che ha appunto la funzione di ammortizzare la presunta perdita di valore degli impianti condominiali mediante l accantonamento annuale di somme. Alla formazione del fondo, ove esso abbia uno scopo ben determinato, i condòmini sono tenuti a concorrere con i medesimi criteri di ripartizione adottati per le spese normalmente destinate alla voce di uscita cui quello scopo inerisce. Così, ad esempio, «se si tratta del fondo di licenziamento del portiere, la contribuzione dovrà essere ripartita coi criteri di ripartizione delle spese di portierato; se si tratta del fondo per la sostituzione della caldaia, la contribuzione dovrà essere ripartita coi criteri di ripartizione delle spese straordinarie di riscaldamento; se si tratta del fondo per l installazione dell ascensore, la contribuzione dovrà essere ripartita coi criteri di ripartizione delle spese di impianto, e così via» (Tamborrino). Se, invece, il fondo non ha una destinazione ben determinata, alla sua costituzione i condòmini dovranno contribuire in proporzione alle quote millesimali di proprietà, secondo il generale criterio di ripartizione delle spese. Fonti rinnovabili La legge di riforma del condominio (L. 220/2012) ha introdotto nel codice civile l art. 1122bis, il quale consente l installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell interessato. La riforma prevede che qualora si rendano necessarie modificazioni delle parti comuni, l interessato ne da comunicazione all amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi. Scopo della norma è quello di favorire la diffusione di impianti fotovoltaici e, in generale, di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili anche nell ambito degli edifici privati, consentendo espressamente ai singoli condòmini di installare impianti esclusivi, non centralizzati, sul lastrico solare o su altre parti comuni. D altro canto, però, a tutela delle parti comuni è previsto che l assemblea può imporre, con una maggioranza qualificata, modalità alternative di esecuzione, particolari cautele o idonee garanzie.

10 G Gas Allacciamento Le informazioni da trasmettere all ente erogatore, per poter ottenere l allacciamento alla rete di fornitura con la stipula del relativo contratto di somministrazione, riguardano principalmente l ubicazione del/dei punto/i di consegna del gas, la potenzialità totale prevista degli apparecchi da installare, la categoria d uso del gas (es. cottura, acqua calda, riscaldamento etc.), l impegno giornaliero, espresso in metri cubi standard/giorno, e il prelievo annuo previsto. Con le deliberazioni nn. 40/2004 e 192/2005, l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas ha fissato delle regole intese a garantire la sicurezza degli impianti di nuova installazione, affidando compiti diversi e specifici a ciascuno dei soggetti che intervengono in questa operazione: il cliente finale, cioè colui che richiede l attivazione della fornitura del gas; la società di vendita del gas, cioè la società scelta dal cliente finale; l installatore abilitato, cioè il tecnico abilitato che realizza l impianto su richiesta del cliente finale; la società di distribuzione, cioè la società che gestisce la rete di distribuzione del gas nel Comune in cui si trova l impianto del quale si deve accertare la sicurezza e dunque la conformità alle norme tecniche vigenti. I compiti sono quelli di seguito riportati: Società di vendita del gas Cliente finale Installatore ha l obbligo di informare il cliente finale sulle procedure da seguire per ottenere l attivazione della fornitura del gas; fornisce al cliente finale tutti i moduli che lui stesso è tenuto a compilare e quelli che invece farà compilare all installatore abilitato; comunica al cliente finale le risultanze dell accertamento documentale effettuato dalla società di distribuzione. richiede l attivazione della fornitura del gas; compila i documenti di sua competenza; fa compilare all installatore i documenti relativi all impianto realizzato; invia alla società di distribuzione tutta la documentazione. compila i moduli di sua competenza e li consegna al cliente finale; consegna al cliente finale copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnici professionali aggiornati alle leggi vigenti; ad attivazione della fornitura avvenuta, consegna al cliente finale la dichiarazione di conformità o documento equivalente che attesta la funzionalità e la sicurezza dell impianto a gas.

11 111 Gas Società di distribuzione accerta la sicurezza dell impianto attraverso l esame della documentazione che il cliente finale gli ha inviato; attiva la fornitura del gas o la nega chiedendo al cliente finale, tramite la società di vendita, l eventuale integrazione della documentazione fornita. Fonte: Impianto Per impianto per la distribuzione e l utilizzazione di gas, ai sensi dell art. 2, lett. g) del D.M , n. 37, deve intendersi «l insieme delle tubazioni, dei serbatoi e dei loro accessori, dal punto di consegna del gas, anche in forma liquida, fino agli apparecchi utilizzatori, l installazione ed i collegamenti dei medesimi, le predisposizioni edili e meccaniche per l aerazione e la ventilazione dei locali in cui deve essere installato l impianto, le predisposizioni edili e meccaniche per lo scarico all esterno dei prodotti della combustione» (Fig. 19). Più semplicemente si tratta dell insieme delle apparecchiature necessarie per la distribuzione di gas combustibile nelle varie proprietà esclusive di un edificio. Il gas, proveniente dalla rete comunale, è convogliato in apposite tubazioni [v. Condutture e tubazioni], orizzontali e verticali, che poi si diramano nelle singole unità immobiliari (Tamborrino). Fig Rete di distribuzione 2 Interruttore generale 3 Valvola di scarico 4 Contatori Ai sensi dell art. 1117, n. 3, c.c., gli impianti per il gas, se il contrario non risulta dal titolo, appartengono in comune ai proprietari dei diversi piani o porzioni di piani dell edificio, fino al loro punto di diramazione ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condòmini. Gli impianti per il gas sono soggetti alla normativa sulla sicurezza contenuta nel D.M. 37/2008, esaminata alla voce «Energia elettrica», alla quale si rinvia. In particolare, per l installazione, la trasformazione, l ampliamento e la manutenzione degli impianti bisogna rivolgersi ad imprese abilitate, le quali sono tenute, al termine dei lavori, a rilasciare al committente una dichiarazione di conformità, secondo quanto previsto dal D.M. 37/2008. Disciplina delle spese Le spese di manutenzione della porzione comune dell impianto vanno ripartite tra tutti i condòmini utilizzatori in base ai millesimi di proprietà [v. Tabelle millesimali]. Le spese relative alle parti di proprietà esclusiva saranno a carico dei singoli proprietari. Quanto all allacciamento alla rete pubblica, da parte delle singole unità abitative, la spesa relativa sarà sopportata dai rispettivi proprietari. Impianto del gas

12 Giardino 112 Giardino Profili generali Il giardino è costituito da un area, di norma adiacente all edificio condominiale, coltivata a prato e variamente piantumata e organizzata (Sforza). Non essendo il giardino ricompreso tra le parti comuni dell edificio ex art c.c., non sussiste rispetto ad esso alcuna presunzione legale di comunione, sicché il regime relativo alla sua proprietà deve essere concretamente individuato caso per caso. Le opinioni più autorevoli tendono a considerarlo come entità autonoma e distinta rispetto al cortile, con la conseguenza che, al fine di stabilirne la proprietà, in mancanza di specifica disposizione nel regolamento di condominio [v. ] o dei singoli atti di acquisto, occorre far riferimento al criterio della disponibilità o a quello dell uso esclusivo: tale impostazione comporta che il giardino, in assenza di titolo contrario, appartiene a chi ne ha l uso o la disponibilità esclusiva, ovvero al condominio, del quale costituisce una pertinenza [v. Pertinenze]. Dello stesso avviso è chi (Terzago) afferma che il giardino, oltre a fornire aria e luce alle finestre [v. ] che affacciano su di esso, ha una caratteristica peculiare che lo differenzia funzionalmente dal cortile, e cioè quella di concorrere al decoro architettonico [v. ] del fabbricato condominiale: i giardini, pertanto, «rivalutano i singoli appartamenti, offrendo ai proprietari una zona verde per le loro ore di riposo». La particolare funzione svolta dal giardino comporta la sua sottoposizione ad un vincolo di destinazione più intenso rispetto a quello del cortile: ne deriva che, se per la realizzazione di aree di parcheggio in cortile sono sufficienti le maggioranze ordinarie, nel caso in cui la realizzazione di tali opere interessi un giardino vi è la necessità dell unanimità dei consensi. Né sono ammesse opere di trasformazione che comportino un pregiudizio alle utilità che il giardino apporti ad altre parti dell edificio, quali ad esempio la eliminazione di aiuole o la copertura con una veranda [v. Verande e bovindi]. Ipotesi diversa è quella in cui si voglia recintare aree verdi al fine di evitarne il calpestio. In tale ipotesi, infatti, lungi dal configurarsi un innovazione [v. Innovazioni], si configura un mero mutamento delle modalità di utilizzazione del bene, che può essere deliberato con la maggioranza prevista dall art c.c., e cioè con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti in assemblea ed almeno la metà del valore dell edificio. Disciplina delle spese Le spese per la manutenzione e l illuminazione [v. Illuminazione, energia elettrica e forza motrice] del giardino comune fanno carico a tutti condòmini (compresi i proprietari esclusivi dei negozi che abbiano accesso solo dalla strada), in proporzione ai millesimi di proprietà [v. Tabelle millesimali], secondo il criterio generale, trattandosi di spese che, sul piano estetico, sono funzionali alla valorizzazione dell intero edificio. Le uniche spese alle quali un condòmino può opporsi e chiedere di esserne esonerato, adducendone la gravosità o voluttuarietà, sono quelle riguardanti, ad esempio, l abbellimento del giardino mediante la messa a dimora di piante rare e costose o la collocazione di fontane decorative e

13 113 Grondaie e pluviali statue e, più in generale, qualsiasi altra innovazione priva di utilità pratica che, rispetto alle particolari condizioni del giardino, comporti un impegno economico molto oneroso. Non costituisce, invece, un innovazione, con la conseguenza che i condòmini dissenzienti non possono pretendere di essere esonerati dalla spesa, la messa in opera di un impianto per l irrigazione automatica o l acquisto di un tosaerba, perché il giardino abbisogna, per sua stessa natura, di continue cure, così da poter essere mantenuto in uno stato quantomeno decoroso. Per quanto concerne i giardini di proprietà esclusiva, che in genere costituiscono pertinenze di unità immobiliari situate a piano terreno o rialzato, le spese per la loro manutenzione devono essere interamente sopportate dai condòmini che ne sono proprietari. Questi ultimi devono anche sostenere, relativamente al giardino, tutte le spese necessarie per mantenere il decoro dell edificio e, sempre limitatamente alla buona tenuta del giardino, sono obbligati a partecipare, in una misura da stabilirsi, caso per caso, con criterio equitativo, alle spese condominiali concernenti certi consumi (es. acqua) o servizi (es. custodia) o la manutenzione di impianti comuni. Grondaie e pluviali L art. 908 c.c. stabilisce che il proprietario deve costruire i tetti [v. Tetto] in maniera che le acque piovane scolino sul suo terreno e non può farle cadere nel fondo del vicino. Se esistono pubblici colatoi, egli deve provvedere affinché le acque piovane vi siano immesse con gronde o canali (Figg. 20 e 21). Fig. 20 Fig. 21 Canale di gronda orizzontale G Gronda o canale orizzontale di raccolta delle acque S Pluviale o canale verticale di scarico delle acque Gronda G Canale di gronda verticale S Gronda e pluviale Gronda di copertura a falde Nei fabbricati condominiali, la gronda comune destinata allo scarico delle acque piovane va utilizzata dai singoli condòmini nel rispetto degli altrui diritti e della sua destinazione. Pertanto è illegittimo, in quanto altera la destinazione d uso del bene comune, l utilizzo del condotto condominiale, da parte di un condòmino, per immettervi liquami. Non costituisce innovazione vietata [v. Innovazioni], ma mera modificazione del bene comune, e legittima in quanto tale, l allacciamento di una diramazione all impianto comune di scarico delle acque. Le spese per la manutenzione, riparazione e sostituzione delle gronde e dei plu-

14 Grondaie e pluviali 114 viali fanno carico a tutti i condòmini, in base alle rispettive quote millesimali [v. Tabelle millesimali]. Regime urbanistico L installazione di grondaie e/o la sostituzione di quelle preesistenti, come pure la riparazione o la sostituzione dei pluviali, costituiscono attività edilizia libera [v. ]. L installazione di nuovi pluviali, invece, è subordinata a segnalazione certificata di inizio attività [v. ].

Profili definitori. Interventi sulla facciata

Profili definitori. Interventi sulla facciata A. F Facciata dell edificio p. S. li La facciata (Fig. 13) è l involucro esterno e visibile dell edificio: essa è costituita dal muro perimetrale [v. Muro] con i suoi accessori di proprietà esclusiva (finestre,

Dettagli

Breve guida pratica al Condominio. Una micro società con le sue regole

Breve guida pratica al Condominio. Una micro società con le sue regole Breve guida pratica al Condominio Una micro società con le sue regole Quando nasce il condominio? Il condominio nell edificio nasce quando questo è diviso almeno in due proprietà esclusive appartenenti

Dettagli

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF 5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. In ogni caso, deve essere verificata la conformità

Dettagli

Esempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef

Esempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari Allargamento porte Allargamento porte e finestre esterne Allarme finestre esterne Ampliamento con formazione di volumi tecnici Apertura interna Ascensore

Dettagli

COSA SI PUO' DETRARRE

COSA SI PUO' DETRARRE COSA SI PUO' DETRARRE Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. In ogni caso, deve essere verificata la conformità alle normative edilizie locali. INTERVENTI

Dettagli

COMUNE DI DOLO Provincia di Venezia

COMUNE DI DOLO Provincia di Venezia COMUNE DI DOLO Provincia di Venezia REGOLAMENTO Variazioni ecografiche- numerazione civica esterna Numerazione civica interna Riferimenti normativi: Legge 24 dicembre 1954, n. 1228 artt. 9 e 10 D.P.R.

Dettagli

INSTALLAZIONE CONDIZIONATORE

INSTALLAZIONE CONDIZIONATORE ON-LINE - 1 - ON-LINE - 2 - QUESITO DELLA COMMITTENZA Buongiorno, La presente a chiedere cortesemente un 'informazione. Risiedo in una casa costituita da tre appartamenti disposti verticalmente e appartenenti

Dettagli

Detraibile. Installazione di macchinari esterni

Detraibile. Installazione di macchinari esterni INTERVENTI SULLE SINGOLE UNITA' IMMOBILIARI INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ Accorpamenti di locali o di altre unità Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche

Dettagli

COMUNE DI MORINO PROVINCIA DI L AQUILA REGOLAMENTO CONDOMINIALE

COMUNE DI MORINO PROVINCIA DI L AQUILA REGOLAMENTO CONDOMINIALE COMUNE DI MORINO PROVINCIA DI L AQUILA REGOLAMENTO CONDOMINIALE APPROVATO CON DELIBERA C.C. 13 DEL 26.01.2000 TITOLO I PREMESSE Art 1. Ambito di applicazione Il presente regolamento trova applicazione

Dettagli

N. 03/2014. 18 Ottobre 2014. RELATORE Avv. Simone Fadalti

N. 03/2014. 18 Ottobre 2014. RELATORE Avv. Simone Fadalti N. 03/2014 18 Ottobre 2014 RELATORE Avv. Simone Fadalti DEFINIZIONE Il lastrico solare è una struttura piana non circondata da soffitti o pareti, che non è situata a livello di altra porzione di piano

Dettagli

Quota a carico Inquilino. Spese sostenute per immobile locato. Quota a carico Proprietario. Legge di riferimento

Quota a carico Inquilino. Spese sostenute per immobile locato. Quota a carico Proprietario. Legge di riferimento Ripartizione delle spese Un problema fondamentale che interessa il rapporto di locazione è quello relativo alle spese condominiali da porre a carico dell inquilino piuttosto che del proprietario; troppo

Dettagli

Infiltrazioni di acqua nei condomini: chi deve risarcire il danno La legge è uguale per tutti.it

Infiltrazioni di acqua nei condomini: chi deve risarcire il danno La legge è uguale per tutti.it Infiltrazioni di acqua nei condomini: chi deve risarcire il danno La legge è uguale per tutti.it Redazione Macchie di umidità e infiltrazioni di acqua sono la principale causa dei litigi tra vicini di

Dettagli

DOMANDA PER NULLA OSTA

DOMANDA PER NULLA OSTA REVISIONE 05 - del 03.01.2012 Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n. 50 28922 VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente DOMANDA PER NULLA OSTA NUOVO ALLACCIAMENTO di scarichi civili alla

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

RISOLUZIONE N. 118/E

RISOLUZIONE N. 118/E RISOLUZIONE N. 118/E Direzione Centrale Normativa Roma, 30 dicembre 2014 OGGETTO: Imposte sui redditi - Spese sostenute per la redazione di un atto di vincolo unilaterale - Art. 16-bis del TUIR - Istanza

Dettagli

Il condominio e le barriere architettoniche

Il condominio e le barriere architettoniche Il condominio e le barriere architettoniche Aspetti legali e normativi Avv. Corrado Tarasconi Rimini 4 Dicembre 2007 I riferimenti normativi - Legge 9 gennaio 1989 n. 13 art. 2 - Legge 9 gennaio 1989 n.

Dettagli

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI a) Premessa L incentivo fiscale per il risparmio energetico introdotto con la Finanziaria 2007 è paragonabile per grandi linee

Dettagli

ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI

ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI NULLAOSTA ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ALLEGATO INFORMATIVO Area territoriale Saccisica ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI 1 RIFERIMENTI

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

Studio Rag. De Blasio Giuseppe Alessandro

Studio Rag. De Blasio Giuseppe Alessandro CONDOMINIO: L ATTRIBUZIONE DELLE SPESE Tipo di parte comune e opere necessarie Chi paga Tipo di ripartizione Strutture Muri maestri: struttura, intonaco esterno, coperture esterne, colonne, archi portici

Dettagli

Le agevolazioni fiscali per la tua casa

Le agevolazioni fiscali per la tua casa Nel primo video abbiamo parlato di: Introduzione alle agevolazioni fiscali In cosa consiste Chi può usufruirne Cumulabilità con altre agevolazioni Aliquota IVA applicabile 1 Cosa vediamo nel secondo video

Dettagli

Domande e risposte sulla legge 10/91

Domande e risposte sulla legge 10/91 Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio

Dettagli

Decoro architettonico del palazzo in condominio: cosa è legittimo e cosa no La legge per tutti.it

Decoro architettonico del palazzo in condominio: cosa è legittimo e cosa no La legge per tutti.it Decoro architettonico del palazzo in condominio: cosa è legittimo e cosa no La legge per tutti.it Redazione Tende e tendoni, antenne paraboliche, condizionatori, inferriate, doppi infissi, panni dai balconi,

Dettagli

Va osservato in primo luogo che nel caso in esame il riferimento è rappresentato dal fabbricato e non dai beni immobili in genere.

Va osservato in primo luogo che nel caso in esame il riferimento è rappresentato dal fabbricato e non dai beni immobili in genere. Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 147 08.05.2015 Manutenzione impianti relativi ad edifici I nodi applicativi del Reverse charge - C.M. 14/E/2015 Categoria: IVA Sottocategoria:

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA ESTRATTO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 13 DEL 05.05.1999 COME MODIFICATA DALLA D.C.C. N. 73 DEL 30.09.2010 E DALLA D.C.C. N. 5 DEL 15.03.2013 A IN RIFERIMENTO AL D.P.G.R. N. 373/98 IL CONSIGLIO

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

CESSAZIONE DEL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO. Il riscaldamento condominiale è da sempre sinonimo di lite tra condomini

CESSAZIONE DEL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO. Il riscaldamento condominiale è da sempre sinonimo di lite tra condomini CESSAZIONE DEL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO Il riscaldamento condominiale è da sempre sinonimo di lite tra condomini che non riescono ad avere la casa sufficientemente riscaldata o al contrario che si ritrovano

Dettagli

Quadro AC COMUNICAZIONE DELL AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

Quadro AC COMUNICAZIONE DELL AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO Quadro AC COMUNICAZIONE DELL AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO ADEMPIMENTO NOVITÀ 2015 SOGGETTI INTERESSATI COME SI COMPILA CASI PARTICOLARI Il Quadro AC deve essere utilizzato per comunicare i dati identificativi

Dettagli

COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3

COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3 COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3 SERVIZIO I URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA CRITERI E MODALITÀ DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 248/E

RISOLUZIONE N. 248/E RISOLUZIONE N. 248/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 giugno 2008 OGGETTO: Interpello -ART.11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Prova del valore normale nei trasferimenti immobiliari soggetti

Dettagli

STUDIO DOTT. BONVICINI Circolare n. 5 del 10 gennaio 2006

STUDIO DOTT. BONVICINI Circolare n. 5 del 10 gennaio 2006 STUDIO DOTT. BONVICINI Circolare n. 5 del 10 gennaio 2006 LA DETRAZIONE PER GLI INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO SALE AL 41% Riferimenti: Art. 1, Legge n. 449/97 Art. 1, comma 121, Legge

Dettagli

Pagina 1 di 6. Allegato A

Pagina 1 di 6. Allegato A Allegato A LIMITI E MODALITÀ APPLICATIVE DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAGLI ARTICOLI 2, 3 e 4 DELLA LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 08.07.2009 e smi Pagina 1 di 6 Limiti e modalità applicative per gli interventi

Dettagli

1. INSERIMENTO URBANISTICO

1. INSERIMENTO URBANISTICO A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Comune di Pomarance OPERE DI COLLETTAMENTO DELLA RETE FOGNARIA AL NUOVO DEPURATORE RELAZIONE INSERIMENTO URBANISTICO Data Aprile 2015 Codice PGI G089-0636-000 Codice Commessa

Dettagli

CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO

CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO SETTORE GESTIONE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Piazza Giovanni XXIII, n. 6 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE PREMESSA Ai

Dettagli

CONDOMINIO. Lite tra condominio e condomino: spese processuali, ripartizione. Nella lite tra condominio e condomino non trova applicazione, neppure in

CONDOMINIO. Lite tra condominio e condomino: spese processuali, ripartizione. Nella lite tra condominio e condomino non trova applicazione, neppure in CONDOMINIO Lite tra condominio e condomino: spese processuali, ripartizione Nella lite tra condominio e condomino non trova applicazione, neppure in via analogica, la disposizione dell art. 1132 c.c.,

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

RISOLUZIONE N. 25/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 25/E QUESITO RISOLUZIONE N. 25/E Direzione Centrale Normativa Roma, 6 marzo 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica - Centro di assistenza fiscale per gli artigiani e le piccole imprese Fornitura di beni significativi nell

Dettagli

RISOLUZIONE N. 74/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO

RISOLUZIONE N. 74/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO RISOLUZIONE N. 74/E Direzione Centrale Normativa Roma, 27 agosto 2015 OGGETTO: Interpello art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Condominio minimo - Detrazione spese per interventi edilizi - art. 16-bis

Dettagli

INOLTRA DOMANDA PER OTTENERE

INOLTRA DOMANDA PER OTTENERE modello 1 A.O Domanda per ottenere il Nulla Osta all allaccio in fognatura pubblica per lo scarico di reflui domestici provenienti da unità abitative residenziali modello (ai sensi dell art. 45 del D.Lgs.

Dettagli

Fabio Gelli. Associato U.N.A.I. Unione Nazionale Amministratori d Immobili

Fabio Gelli. Associato U.N.A.I. Unione Nazionale Amministratori d Immobili Fabio Gelli Associato U.N.A.I. Unione Nazionale Amministratori d Immobili Detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie RISPARMIO ENERGETICO nel condominio bonus dal 50

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

Interventi ammessi alla detrazione irpef del 36%

Interventi ammessi alla detrazione irpef del 36% CARTONGESSO CONTROSOFFITTI SISTEMI DI ISOLAMENTO TERMOACUSTICO TINTEGGIATURE Ufficio: Magazzino: Via Fistomba 8/II Cap. 35131 PADOVA Via Lisbona 8/A Cap. 35127 Z.I. PADOVA P. Iva : 02933440790 P. Iva.

Dettagli

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. La legittimazione passiva dell amministratore di condominio ha portata

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. La legittimazione passiva dell amministratore di condominio ha portata CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE Amministratore: legittimazione passiva La legittimazione passiva dell amministratore di condominio ha portata generale, in quanto estesa ad ogni interesse condominiale

Dettagli

RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS METANO AI SENSI DELLA DELIBERA A.E.E.G. 40/04

RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS METANO AI SENSI DELLA DELIBERA A.E.E.G. 40/04 RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS METANO AI SENSI DELLA DELIBERA A.E.E.G. 40/04 Per la parte Documentazione ALLEGATO A o C ALLEGATO B o D ALLEGATI TECNICI

Dettagli

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Recupera il. grazie al bonus fiscale

Recupera il. grazie al bonus fiscale WWW.PREZZIPORTEBLINDATE.IT Recupera il grazie al bonus fiscale Fino al SU PORTE BLINDATE, INFISSI E CASSEFORTI Fino al 31 Dicembre 2015 Agevolazioni fiscali Per lavori di ristrutturazione 50% Innalzamento

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA

IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA La soluzione dell impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica viene presa in considerazione da molte imprese agricole vuoi per la necessità di sostituire

Dettagli

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. È obbligatoria la canna fumaria esterna tanto per le caldaie individuali

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. È obbligatoria la canna fumaria esterna tanto per le caldaie individuali CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE Caldaie È obbligatoria la canna fumaria esterna tanto per le caldaie individuali quanto per quelle centralizzate. L obbligo dello sbocco sopra il tetto è escluso soltanto

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. Il creditore che individua beni riferibili al condominio può aggredirli

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. Il creditore che individua beni riferibili al condominio può aggredirli CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE Creditore: condomini morosi Il creditore che individua beni riferibili al condominio può aggredirli direttamente, senza che occorra procedere all escussione dei singoli

Dettagli

ITG A. POZZO LEZIONI DI ESTIMO. Tabelle millesimali di condominio. Classi 5^ LB-LC-SA Anno scolastico 2009/10. Prof. Romano Oss

ITG A. POZZO LEZIONI DI ESTIMO. Tabelle millesimali di condominio. Classi 5^ LB-LC-SA Anno scolastico 2009/10. Prof. Romano Oss ITG A. POZZO LEZIONI DI ESTIMO Tabelle millesimali di condominio Classi 5^ LB-LC-SA Anno scolastico 2009/0 Prof. Romano Oss Condominio: quando nello stesso fabbricato vi sono delle parti di proprietà individuale

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008

Dettagli

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Finalità Nelle more dell emanazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas di provvedimenti per la determinazione

Dettagli

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 1273 del 22 luglio 2008 e s.m.i. Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri SERVIZIO MOBILITA, STRADE, CENTRO STORICO E CIMITERI P.zza Mercatale, 31 59100 Prato Fax 0574.183.7368 www.comune.prato.it Orario di apertura al pubblico Lunedì 9.00 13.00 Giovedì 9.00-13.00 e 15.00-17.00

Dettagli

Premessa RISOLUZIONE N. 32/E. Roma, 4 aprile 2012

Premessa RISOLUZIONE N. 32/E. Roma, 4 aprile 2012 RISOLUZIONE N. 32/E Direzione Centrale Normativa Roma, 4 aprile 2012 OGGETTO: Trattamento fiscale della produzione di energia elettrica da parte dell ente pubblico mediante impianti fotovoltaici Scambio

Dettagli

Amministrazione Condomini. Ripartizione spese. Balconi Chi paga Tipo di ripartizione. Frontalini: per usura o vetustà dell'edificio Condominio al 100%

Amministrazione Condomini. Ripartizione spese. Balconi Chi paga Tipo di ripartizione. Frontalini: per usura o vetustà dell'edificio Condominio al 100% Amministrazione Condomini Ripartizione spese Balconi Chi paga Tipo di ripartizione Balconi sporgenti: manutenzione ordinaria struttura, pavimentazione, parapetti e ringhiere Proprietario singolo Balconi

Dettagli

COME SI RIPARTISCONO LE SPESE CONDOMINIALI. Abbaini e finestre (apertura) Singolo proprietario Millesimi di proprietà

COME SI RIPARTISCONO LE SPESE CONDOMINIALI. Abbaini e finestre (apertura) Singolo proprietario Millesimi di proprietà COME SI RIPARTISCONO LE SPESE CONDOMINIALI STRUTTURE CHI PAGA RIPARTIZIONE Abbaini e finestre (apertura) Singolo proprietario Antenna privata Proprietario Al 100% Antenna centralizzata In parti uguali

Dettagli

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA POSA DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI (da 1 a 5 Kwp) (approvato con deliberazione c.c. numero 21 del 30.06.2011) Pagina 1 di 5

Dettagli

Bonus mobili ed elettrodomestici

Bonus mobili ed elettrodomestici Dicembre 2013 Bonus mobili ed elettrodomestici Come e quando richiedere l agevolazione fiscale La detrazione Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Le agevolazioni fiscali per la tua casa. Quarto video

Le agevolazioni fiscali per la tua casa. Quarto video Quarto video 1 Nel primo video abbiamo parlato di: Le agevolazioni fiscali per la tua casa 1. introduzione alle agevolazioni fiscali; 2. in cosa consiste 3. chi può usufruirne, 4. cumulabilità con altre

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE

Dettagli

REGOLAMENTO ILLUMINAZIONE VOTIVA

REGOLAMENTO ILLUMINAZIONE VOTIVA REGOLAMENTO del Servizio di ILLUMINAZIONE VOTIVA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del 1 ART. 1 Oggetto del regolamento Il presente Regolamento disciplina il servizio di illuminazione

Dettagli

Mediamente per realizzare 1 kw di impianto fotovoltaico occorrono almeno 7 m2.

Mediamente per realizzare 1 kw di impianto fotovoltaico occorrono almeno 7 m2. Cos'è un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico è un impianto che consente la produzione di energia elettrica attraverso l energia solare, sfruttando le proprietà di materiali sensibili alla luce

Dettagli

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007. Futuro sostenibile SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA FOGNATURA NERA PLANIMETRIE E SEZIONI ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.dwg 1 24 Settembre 2014 Rev Data 301.17 E.T.R.A. S.p.A. - 36061 BASSANO

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Titolarità dei diritti sull

Dettagli

PROBLEMATICHE IN AMBITO CONDOMINIALE. Spese condominiali: comproprietari obbligati in solido

PROBLEMATICHE IN AMBITO CONDOMINIALE. Spese condominiali: comproprietari obbligati in solido PROBLEMATICHE IN AMBITO CONDOMINIALE Spese condominiali: comproprietari obbligati in solido I comproprietari di una unità immobiliare sono responsabili in solido nei riguardi del condominio, indipendentemente

Dettagli

Ufficio d Ambito di Brescia Pagina 1 di 5

Ufficio d Ambito di Brescia Pagina 1 di 5 RACCOMANDATA A.R. Al Gestore del servizio di Fognatura e Depurazione Via OGGETTO: Domanda di ammissione allo scarico di acque reflue domestiche in pubblica fognatura e/o allacciamento alla rete Il/La sottoscritto/a

Dettagli

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova)

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE Approvato con deliberazione C.C. n. 28 del 3 maggio 2011 ARTICOLO 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI COMUNALI

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI COMUNALI REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI COMUNALI CAPO I NORME GENERALI ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento disciplina il servizio per l illuminazione

Dettagli

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n.

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n. ALLEGATO 7 BIS ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE O DENUNCIA INIZIO ATTIVITA DICHIARAZIONE PER ADEMPIMENTI LEGGE N. 46/90 ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI SAN MARTI DI VENEZZE (RO)

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico Il Governo italiano ha presentato il 19 febbraio scorso il "Nuovo piano sull'efficienza energetica, sulle rinnovabili e sull'eco industria", con

Dettagli

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008 RISOLUZIONE N.350/E agosto Roma,07 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. IVA - Cessione di bene immobile a favore di un

Dettagli

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA (si veda anche la parte normativa, più sotto) Norme L. 11/11/2009 n. 19; L. 21/10/2010 n. 17 Aumenti massimi (salvo casi particolari) + 35% volume con

Dettagli

Città di Novate Milanese Provincia di Milano

Città di Novate Milanese Provincia di Milano PROTOCOLLO GENERALE PRATICA N RICHIESTA DI ATTESTAZIONE DELL IDONEITA DEL TITOLO AUTORIZZATIVO PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI FOTOVOLTAICI (ai sensi del DM 5 maggio 2011 - Incentivazione della produzione

Dettagli

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE

Dettagli

PROBLEMATICHE IN AMBITO CONDOMINIALE. Sono legittime le delibere assembleari dirette all approvazione del

PROBLEMATICHE IN AMBITO CONDOMINIALE. Sono legittime le delibere assembleari dirette all approvazione del PROBLEMATICHE IN AMBITO CONDOMINIALE Modifica del rendiconto consuntivo Sono legittime le delibere assembleari dirette all approvazione del consuntivo senza che abbiano prima analizzato la situazione finanziaria

Dettagli

Comune di Cecina: regolamento per l edilizia sostenibile

Comune di Cecina: regolamento per l edilizia sostenibile Comune di Cecina: regolamento per l edilizia sostenibile Indirizzi del settore energia nella provincia di Livorno Roberto Bianco 19 giugno 2007 1 Pianificazione energetica provinciale: di linee di indirizzo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

LEGGE FINANZIARIA 2007 AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO

LEGGE FINANZIARIA 2007 AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO LEGGE FINANZIARIA 2007 AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO Soggetti beneficiari Per gli interventi di cui all art. 1, commi da 2 a 5 del Decreto 19 febbraio 2007, la detrazione dall imposta

Dettagli

Roma, 28 gennaio 2009

Roma, 28 gennaio 2009 RISOLUZIONE N. 23/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 28 gennaio 2009 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 plusvalenza da cessione di immobile allo stato

Dettagli

RISOLUZIONE N. 22/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 22/E QUESITO RISOLUZIONE N. 22/E Direzione Centrale Normativa Roma, 2 aprile 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica. Applicabilità della detrazione fiscale del 36 per cento, prevista dall art. 16-bis del TUIR, alle spese

Dettagli

COMUNICAZIONE PER: ELIMINAZIONE FOSSA SETTICA/BIOLOGICA SOSTITUZIONE TUBAZIONE ALLACCIO PER ROTTURA O VETUSTA COMUNE DI. Residente a Prov.

COMUNICAZIONE PER: ELIMINAZIONE FOSSA SETTICA/BIOLOGICA SOSTITUZIONE TUBAZIONE ALLACCIO PER ROTTURA O VETUSTA COMUNE DI. Residente a Prov. COMUNICAZIONE PER: ELIMINAZIONE FOSSA SETTICA/BIOLOGICA SOSTITUZIONE TUBAZIONE ALLACCIO PER ROTTURA O VETUSTA COMUNE DI Sezione 1 DATI ANAGRAFICI TITOLARE DELLO SCARICO Il sottoscritto Cognome e Nome Codice

Dettagli

Le principali maggioranze assembleari

Le principali maggioranze assembleari AMMINISTRAZIONI IMMOBILIARI Gestioni e consulenze condominiali Dott. Rag. Roberto Attisano - Codice Fiscale TTSRRT82H22L117H - Cell. 333 9784125 E-mail: amministrazioniattisano@gmail.com - www.amministrazioni.altervista.org

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 52 del 29/09/2008

Dettagli

DIRITTO DI PARABOLA. Per installare una parabola

DIRITTO DI PARABOLA. Per installare una parabola DIRITTO DI PARABOLA Per installare una parabola non occorrono autorizzazioni La giurisprudenza ha affermato che il diritto alla installazione di antenne riconduce al diritto primario alla libera manifestazione

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

C H I E D E. di allacciare lo scarico delle acque reflue provenienti dal suddetto insediamento. nella fognatura pubblica di Via n.

C H I E D E. di allacciare lo scarico delle acque reflue provenienti dal suddetto insediamento. nella fognatura pubblica di Via n. MARCA DA BOLLO DA 14,62 SPETT. LE COMUNE DI CALUSCO D ADDA (BG) - Settore Tecnico OGGETTO: Richiesta di Autorizzazione all allacciamento alla fognatura pubblica D.Lgs n. 152 del 03.04.2006 e s.m.i. Regolamenti

Dettagli

Fiscalità degli immobili estranei al regime di impresa, arti e professioni Dott. Giovanni Picchi Dott. Domenico Ballor 1 I redditi diversi immobiliari L art. 67, comma 1, del TUIR prevede alcune fattispecie

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli