Manuale Operativo. Manuale Operativo rev08 del 05/11

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1 Manuale Operativo

2 Sommario Manuale Operativo PARTE 1 - MANUALE DI MESSA IN OPERA 1.1. Pareti realizzate con pannello PSM Ancoraggio alla fondazione Stoccaggio in cantiere Identificazione degli elementi Montaggio dei pannelli Ulteriori indicazioni per la posa in opera Collocazione delle reti di rinforzo Installazione degli impianti 1.2. Applicazione del calcestruzzo proiettato 2.1 Premessa 2.2 Mix Design 2.3 Applicazione dello spritz beton 2.4 Maturazione dello spritz beton 2.5 Rifiniture 2.6 Altre indicazioni 2.7 Precauzioni 2.8 Fissare oggetti alle pareti 1.3 Pareti realizzate con pannello doppio PDM Fondazioni Montaggio pannelli doppi Posa dei rinforzi sui pannelli doppi Completamento dei pannelli Operazioni di getto 1.4 Solai con pannello PSS Montaggio pannello singolo per solai Completamento del pannello singolo solaio 1.5 Solai nervati con pannello solaio PSSG Solai nervati con pannello solaio PSSG Montaggio pannello per solai PSSG Completamento del pannello solaio PSSG Calcoli e verifiche del pannello solaio 1.6 Scale, pianerottoli e balconi Utilizzo del pannello scala e pianerottolo Montaggio di balconi 1.7 Tamponamenti e tramezzi Installazione dei pannelli Completamento in opera 1.8 Cappotti realizzati con pannello PST-C Messa in opera del pannello cappotto EMMEDUE PARTE 2. RIEPILOGO FASI OPERATIVE 2.1 pareti realizzate con pannello PSM 2.2 applicazione del calcestruzzo proiettato 2.3 pareti realizzate con pannello doppio PDM 2.4 solai con pannello PSS1 2.5 solai nervati con pannello solaio PSSG 2.6 scale, pianerottoli e balconi 2.7 tamponamenti e tramezzi 2.8 cappotti PARTE 3. DETTAGLI COSTRUTTIVI

3 Parte 1 MANUALE DI MESSA IN OPERA CAPITOLO 1.1 PARETI REALIZZATE CON PANNELLO PSM ANCORAGGIO ALLA FONDAZIONE L ancoraggio dei pannelli alla fondazione, deve essere realizzato prevedendo dei ferri di ripresa in numero, dimensione e lunghezza, funzione delle sollecitazioni presenti alla base del pannello (indicativamente ferri Ø 6-8 mm ogni cm per una lunghezza fuori trave di almeno 40 cm.) LO STOCCAGGIO IN CANTIERE All interno del cantiere deve essere predisposta un area, possibilmente coperta, per il deposito dei pannelli. E necessario che i pannelli vengano adagiati su una superficie piana, non cedevole, in modo da consentire lo stoccaggio degli stessi anche sovrapposti. Si consiglia di non posare gli elementi a diretto contatto con il terreno, ma sollevati al fine di evitare che si sporchino con possibili conseguenti problemi di a- derenza dell intonaco. Per lo stesso motivo si consiglia di proteggerli dalla pioggia. E necessario che i pannelli non vengano esposti al sole per periodi prolungati al fine di non indurre alterazioni dell aspetto superficiale del polistirene. Inoltre è necessario legare bene i pannelli al fine di garantire che non vengano accidentalmente mossi dal vento. Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 3

4 1.1.3 IDENTIFICAZIONE DEGLI ELEMENTI I pannelli arrivano in cantiere con una identificazione apposta in fabbrica che riporta l altezza degli elementi. Con i pannelli viene consegnato l abaco di montaggio che fornisce le indicazioni per la corretta posa degli elementi. L abaco, per ogni elevazione, riporta i prospetti dei vari allineamenti della struttura nonché la disposizione in pianta dei pannelli solaio. Vengono riportate inoltre le indicazioni circa i tagli da eseguire per ricavare elementi fuori misura (Fig. 1). Fig. 1 - Abaco di montaggio MONTAGGIO PANNELLI I pannelli vengono posti in opera collegando la rete metallica ai ferri di ripresa delle fondazioni, mediante legature con filo di ferro cotto. Per garantire la continuità tra gli elementi, i Pannelli EMMEDUE sono dotati, da entrambi i lati, di una rete di sormonta che permette di unire ciascun pannello alla rete del pannello adiacente. Prestare molta attenzione all allineamento ed alla verticalità dei pannelli. Eventuali fuori piombo, infatti, costituirebbero elementi di debolezza strutturale, mentre gli spazi vuoti tra le giunzioni potrebbero essere causa di ritiri differenziati dell intonaco e fonte di ponti termici. Eventuali aperture non considerate nell abaco, potranno sempre essere ricavate facilmente tagliando i pannelli al termine del montaggio. Il serraggio tra un pannello e quello adiacente può essere effettuato, oltre che mediante legature manuali, anche con l utilizzo di macchine pneumatiche commercializzate dalla EMMEDUE. Le unioni vengono effettuate lungo i fili di sormonta in ragione di una ogni 25 cm circa (una maglia ogni quattro). Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 4

5 1.1.5 ULTERIORI INDICAZIONI PER LA POSA IN OPERA Per la posa in opera dei pannelli è opportuno partire da uno spigolo del fabbricato e procedere realizzando le singole stanze di cui si compone l opera. Si sottolinea la necessità di procedere ad un accurato montaggio controllando scrupolosamente la planarità delle pareti e la verticalità degli spigoli mediante l utilizzo di un livello o del comune filo a piombo. Per garantire la planarità è consigliato far ricorso a profili scatolari in alluminio (da 4 m di lunghezza) e puntelli diagonali regolabili da ancorare saldamente a terra. In particolare, per normali interpiani, è sufficiente un solo scatolare da posizionare in prossimità della sommità dei pannelli e puntelli inclinati in ragione di uno ogni 3 m circa. E consigliabile disporre i puntelli diagonali su un unico lato in modo da liberare completamente l - altro e poter procedere più rapidamente alle operazioni di completamento con spritz beton. Solo dopo l applicazione della prima mano di spritz beton nella parte libera si procederà alla rimozione dei puntelli e all applicazione di spritz beton nel lato precedentemente occupato dai puntelli. Gli accorgimenti sopra riportati, permettono di e- vitare pericolose eccentricità ad opera finita. Inoltre, per riportare la parete finita in verticale, si andrebbe ad impiegare un eccesso di materiale di completamento con conseguenti aggravi di tempo e di prodotto COLLOCAZIONE DELLE RETI DI RINFORZO Reti angolari (RG1): Mediante la rete angolare RG1, si procede al rinforzo di tutti gli angoli esterni ed interni della costruzione, sia verticali che orizzontali, conferendo così continuità alla rete strutturale (vedi figura sotto). In corrispondenza di tutte le intersezioni tra pareti portanti, si devono inserire delle armature integrative, come da figura a lato. Reti piane (RG2): Tutti i vertici delle aperture devono essere rinforzati, sia sul lato interno sia sul lato esterno, con il posizionamento di una rete piana RG2 disposta a 4-5. Gli architravi, in funzione della loro geometria (altezza e lunghezza), potrebbero necessitare di armature integrative su ambo i lati, conformemente a quanto derivante dalle verifiche. Cap Pareti realizzate con pannello PSM SEZIONE ORIZZONTALE Pag. 5

6 Reti ad U (RU): Lungo il perimetro delle aperture di porte e finestre verranno disposte reti di rinforzo ad U o, in alternativa, doppie reti angolari RG1 a chiusura del pannello. Per l applicazione dei telai, è necessario asportare il polistirene in corrispondenza dei relativi punti del fissaggio al fine di consentire il corretto inserimento delle zanche metalliche all interno delle reti del pannello. Per particolari esigenze o tipologie di infissi, o per garantire l assenza di ponti termici lungo il perimetro dell apertura, non verranno disposte le reti di rinforzo (si vedano i particolari) Per edifici con pareti PDM Per edifici con pareti PSM INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI Le fasi di posa dei tubi flessibili e degli accessori per l impianto elettrico nonché il passaggio dei tubi rigidi per l impianto idro-termo-sanitario, vengono eseguite dopo il completo montaggio dei pannelli e prima del completamento con lo spritz beton. Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 6

7 Le tracce vengono ricavate direttamente nel polistirene usando preferibilmente un getto di aria calda piuttosto che fiamme libere. E opportuno eseguire con cura la formazione delle tracce al fine di non ridurre eccessivamente lo spessore di polistirene e garantire sempre la presenza dell isolante a parete per almeno 4 cm. Nei casi in cui, a seguito di sopravvenute esigenze, non fosse possibile inserire gli impianti all interno delle pareti, si dovranno realizzare dei cassonetti. Eventuali tagli sulla rete in corrispondenza di scatole elettriche o altri accessori di dimensioni superiori allo standard dovranno essere ripristinati, con reti piane di rinforzo tipo RG2, prima dell applicazione dello spritz beton. I tubi flessibili vengono fatti passare facilmente al di sotto della rete mentre, per quelli rigidi, potrebbe rendersi necessario il taglio della rete, che dovrà comunque essere successivamente ripristinata con la sovrapposizione e il fissaggio di una rete di rinforzo RG2 nella zona interessata. I tubi flessibili vengono fatti passare facilmente al di sotto della rete mentre, per quelli rigidi, potrebbe rendersi necessario il taglio della rete, che dovrà comunque essere successivamente ripristinata con la sovrapposizione e il fissaggio di una rete di rinforzo RG2 nella zona interessata. Nota: Le tubature in rame dovranno essere isolate dalla rete in acciaio mediante rivestimento con feltro, PVC o simili. Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 7

8 CAPITOLO 1.2 APPLICAZIONE DEL CALCESTRUZZO PROIETTATO (SPRITZ BETON) PREMESSA Il pannello singolo EMMEDUE utilizzato come elemento portante viene completato applicando su ciascun lato uno strato di spritz beton di sabbia e cemento per uno spessore medio di circa 4 cm. Il pannello così ottenuto formerà una lastra di calcestruzzo armato con un anima di polistirene espanso MIX DESIGN La miscela di cemento e sabbia dovrà essere dosata rispettando una proporzione volumetrica inerte/cemento di 4:1 circa. L inerte utilizzato, dovrà avere una granulometria compresa fra 0 e 6mm. In considerazione del rapporto inerte-cemento, del diametro massimo dell inerte e della lavorabilità dell impasto fresco, si deduce che è possibile dosare il calcestruzzo da utilizzare nel completamento dei pannelli EMMEDUE con circa 350 Kg di cemento per ogni m 3 di mescola. Pertanto, per ciascun metro cubo, le quantità orientative di ciascuno dei materiali che compongono la miscela sono le seguenti: Cemento : 350 Kg Sabbia : 1600 Kg Acqua : 160 litri Il contenuto d acqua potrà variare, in più o in meno, in funzione dell umidità dell inerte. Ad ogni modo la classe di lavorabilità, misurata con il cono di Abrams, dovrà essere S2 (abbassamento al cono 5 9 cm) APPLICAZIONE DELLO SPRITZ BETON SULLE PARETI Lo spritz beton deve essere applicato mediante apposite intonacatrici Emmedue o pompe a flusso continuo. La lavorabilità della miscela fresca e la pressione con cui questa viene spruzzata, sono importanti per ottenere la necessaria compattezza. Lo spessore finale di ciascun lato verrà ottenuto con almeno due applicazioni di cui la prima pari a circa 2 cm per ricoprire la rete metallica, mentre lo strato di intonaco finale liscio con sabbia fina, se richiesto, sarà al massimo di 5 mm. Si consiglia di evitare applicazioni eccessivamente estese. Cap Applicazione calcestruzzo proiettato Pag. 8

9 Una volta montati e allineati verticalmente i pannelli, collocate le reti di rinforzo, ricostituite le reti tagliate per l installazione degli impianti (per ottenere continuità nella struttura) e poste le armature di rinforzo, ove necessarie, si può dare avvio ai lavori di applicazione dello spritz beton. Su ciascun lato dei pannelli verticali viene spruzzato uno strato di spritz beton applicato per spessori non superiori a cm 2,5 per volta. La seconda mano può essere applicata dopo che la prima abbia iniziato la fase di presa. A maturazione avvenuta la miscela dovrà avere una resistenza caratteristica di almeno 25 MPa. In caso di pioggia è consigliabile interrompere i lavori e coprire quanto già realizzato per evitare possibili dilavamenti del materiale fresco. Lo spritz beton non deve essere applicato con temperature esterne inferiori a 4 C, mentre con temperature elevate (>30 C) e in presenza di ventilazione lo strato di spritz beton dovrà essere tenuto umido o protetto con materiali antievaporanti per almeno 3 giorni. Al fine di ottenere la perfetta planarità della parete finita, si devono preliminarmente disporre delle guide che potranno essere realizzate in opera, ad interasse di circa 1,5 m. o in alternativa ricorrendo a profili metallici avendo cura di rimuoverli a materiale fresco onde evitare la successiva formazione di cavillature dovute alla discontinuità di supporto. Poco dopo il completamento dello spritz beton è possibile rimuovere le guide; il giorno seguente verranno rimossi i puntelli utilizzati per allineare e collocare verticalmente i pannelli, lasciando solamente quelli utilizzati nei punti di debolezza (pannello tra due aperture, ecc.) fino a migliore maturazione del calcestruzzo. Cap Applicazione calcestruzzo proiettato Pag. 9

10 1.2.4 MATURAZIONE DELLO SPRITZ BETON Il corretto processo di maturazione dello spritz beton è essenziale per ottenere la necessaria resistenza strutturale degli elementi. Per evitare l evaporazione di umidità dallo spritz beton occorrerà applicare delle pellicole antievaporanti o, in alternativa, inumidire costantemente pareti e solai per almeno 3 giorni dall applicazione. Quanto sopra consente il verificarsi del naturale processo di idratazione del cemento, limitando i fenomeni dovuti al ritiro idraulico. Qualora si utilizzino pellicole antievaporanti, è importante verificare preventivamente eventuali problemi di aderenza per la successiva applicazione della finitura RIFINITURE Per scongiurare ed eventualmente ripristinare possibili fenomeni microfessurativi, l applicazione dell eventuale strato di finitura, deve avvenire solo a completa maturazione dello spritz beton ALTRE INDICAZIONI L impiego dell intonacatrice per l applicazione dello spritz beton ne aumenta la compattezza e l omogeneità riducendo il livello di ritiro e migliorandone le prestazioni strutturali, l impermeabilità e la resistenza all usura. Il polistirene non costituisce un rifiuto speciale e può essere smaltito nei cassonetti per la frazione plastica dei RSU. L acciaio può essere recuperato e conferito a centri di raccolta abilitati PRECAUZIONI: Evitare di caricare in maniera eccentrica la parete, intonacandola solo da un lato. Laddove,durante la messa in opera, il pannello non presentasse la rete di sormonta per effetto dei tagli, la continuità dovrà essere garantita con rete piana. L aggiunta di additivi plastificanti riduce, in generale, il rischio di fessurazione. L aggiunta di fibre polipropileniche riduce, in generale, il rischio di fessurazione. Le tinte o i rivestimenti ad elevata elasticità prevengono la comparsa di cavillature nell intonaco. Cap Applicazione calcestruzzo proiettato Pag. 10

11 1.2.8 FISSARE OGGETTI ALLE PARETI A. Oggetti leggeri: E possibile utilizzare perni o viti filettate lunghe circa mm, inserite nello spessore di betoncino (Fig. 1). B. Oggetti pesanti: (Scaffali, serbatoio WC, ecc.): si consiglia l impiego di perni in plastica con vite filettata lunghi 40 mm circa (Fig. 2). C. Oggetti molto pesanti: Durante la realizzazione, è possibile l inserimento di piedini metallici in t a s s e l l i d i intonaco oppure, una volta intonacato il pannello, si può collocare un perno filettato fissato con resina epossidica (Fig. 3). Cap Applicazione calcestruzzo proiettato Pag. 11

12 CAPITOLO 1.3 PARETI REALIZZATE CON PANNELLO DOPPIOPIO PDM Con i pannelli doppi, si possono realizzare le pareti portanti con eventuale armatura aggiuntiva da disporre preferibilmente a piè d opera. Le fasi preliminari sono simili a quelle previste per i pannelli singoli PSM cui si rimanda per tutte le indicazioni (stoccaggio, identificazione, conservazione, montaggio, etc). I pannelli doppi realizzano un sistema di casseforme permanenti (con funzione termoisolante) al cui interno, dopo il fissaggio, l allineamento e la posa in verticale dei pannelli, va gettato il calcestruzzo. Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 12

13 1.3.1 FONDAZIONI Le riprese dovranno essere posizionate avendo particolare cura nell allineamento visti i modesti spessori delle intercapedini dei pannelli doppi usualmente impiegati. Il numero, il diametro e la lunghezza delle barre di ripresa dipende dalle sollecitazioni alla base dei pannelli (come desunte dai calcoli). La distanza esterna dalle barre deve essere mantenuta con attenzione, per evitare problemi di inserimento dei pannelli (vedi disegno). E preferibile ricorrere a riprese chiuse in testa al fine di facilitare l ingresso dall alto dei pannelli. Le armature di ripresa, se correttamente disposte, sono di ausilio per tenere i pannelli bene allineati e verticali. Nel caso di pannelli contro terra o comunque sollecitati nel piano ortogonale le armature di ripresa dovranno tener conto, alla luce degli effettivi schemi statici, delle sollecitazioni derivanti. Alla base dei pannelli devono essere poste, saldamente fissate a terra, tavole di registro con lo scopo di assicurare l allineamento e di costituire un ausilio per il posizionamento di elementi di rinforzo. Distanza esterna barre di ripresa MONTAGGIO PANNELLI DOPPI Il montaggio dei pannelli dovrà avvenire solo dopo aver verificato la rispondenza degli elementi forniti alle indicazioni progettuali e all abaco di montaggio. Dovrà essere verificata che a seguito delle operazioni di movimentazione e stoccaggio non sia venuta meno l integrità dei pannelli, delle reti interne e la correttezza del loro posizionamento (distanza dalle lastre). I pannelli sono prodotti già forniti di armatura metallica; qualora fosse necessario integrare detta armatura, con riferimento al progetto della struttura, si consiglia di disporre dette armature a piè d opera assicurando i ferri aggiuntivi con legature alla base e alla testa del pannello. I ferri aggiuntivi devono essere posti all interno delle reti in modo da assicurare un idoneo copriferro. Tutte le operazioni devono essere seguite nel rispetto delle indicazioni del progettista e sotto il controllo del direttore dei lavori. Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 13

14 I pannelli dovranno essere posti in opera dall alto, in modo tale che le barre di ripresa vi si infilino all interno. La posa dei pannelli deve essere accompagnata dall inserimento delle staffe di collegamento, disposte secondo le indicazioni progettuali, che hanno la funzione di collegare un pannello con quello adiacente. A tale scopo, EMMEDUE realizza apposite staffe denominate SPD. In questa fase si deve prestare particolare attenzione all allineamento ed alla verticalità dei pannelli nonché alla perfetta adiacenza delle lastre di polistirene tra due pannelli consecutivi. Eventuali fuori piombo, infatti, costituirebbero elementi di debolezza strutturale mentre gli spazi vuoti tra le giunzioni potrebbero essere causa di ponti termici. Per garantire la continuità tra gli elementi, i pannelli EMMEDUE sono dotati, da entrambi i lati esterni, di una rete di sormonta che permette di unire ciascun pannello alla rete del pannello adiacente. Il serraggio tra un pannello e l altro può essere effettuato, oltre che mediante legature manuali, con macchine pneumatiche commercializzate dalla EMMEDUE. Le unioni vengono effettuate lungo i fili di sormonta in ragione di una ogni 25 cm circa (una maglia ogni quattro). Gli accorgimenti sopra riportati, a garanzia della perfetta verticalità dei pannelli, permettono di evitare pericolose eccentricità. Tale circostanza, se non tenuta sotto controllo, potrebbe avere ripercussioni sfavorevoli nel comportamento delle strutture per effetto delle a- zioni flettenti indotte (effetto P-Delta). Inoltre, per riportare la parete finita in verticale, si andrebbe ad impiegare un eccesso di intonaco di completamento con conseguenti aggravi di tempo e di prodotto. Nelle operazioni di montaggio si deve tener conto delle aperture da progetto secondo quanto indicato nell abaco montaggio. Si tenga presente come la eventuale modifica delle aperture o la necessità di ricavarne altre, oltre a costituire una modifica alle strutture, rappresenta un operazione che comporta implicazioni non banali. Per l inserimento di eventuali armature integrative nei sopra porta/finestra, è possibile sfruttare l appoggio dato dai connettori trasversali. Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 14

15 1.3.3 POSA DEI RINFORZI SUI PANNELLI DOPPI In corrispondenza di tutti gli incroci nonché in prossimità delle aperture e delle porzioni terminali delle pareti devono essere disposti adeguati rinforzi da realizzare con armature verticali. Le armature possono essere staffate (ed il tutto inserito all interno del pannello) o confinate con ferri ad U inseriti dall esterno. Deve essere in ogni modo assicurata la continuità delle pareti, anche in forma di articolazioni, nei confronti delle azioni taglianti come derivanti dalle analisi condotte sulla struttura. Oltre ai rinforzi, orizzontali e verticali, da disporre sui pannelli parete e/o pannelli trave dovranno essere disposte le tipologie di rinforzo normalmente utilizzate per le costruzioni con PSM (reti piane ed angolari). Fig.1-2: Dettaglio inserimento rinforzi in corrispondenza delle intersezioni e degli angoli tra PDME Fig.3: Dettaglio inserimento staffe di collegamento COMPLETAMENTO DEI PANNELLI PDM Prima delle operazioni di getto occorre assicurare che le pareti siano correttamente posizionate, perfettamente allineate, verticali ed efficacemente contrastate per fronteggiare al meglio le azioni dinamiche del getto di calcestruzzo. A questo proposito si fa presente che grazie ad una densità del polistirene di 30 kg/mc, il pannello PDM risulta già in grado di fronteggiare gran parte della spinta in fase di getto. Ulteriori rinforzi potranno essere realizzati con elementi irrigidenti posti, da ambo i lati, lungo lo sviluppo dei pannelli. E necessario pertanto disporre puntelli inclinati, da ambo i lati, che, oltre alla verticalità, garantiscano la stabilità durante le operazioni di getto. L interasse di tali elementi potrà essere di circa 3 m. Per gli irrigidimenti si potrà ricorrere a profili scatolari in alluminio, morali di legno, tavole, tra loro collegate mediante farfalle o cravatte metalliche, fili o tondini di ferro confinati da morsetti. Nel caso si utilizzino lastre o barre passanti il pannello, è buona norma rivestirle con guaine in plastica limitatamente alla parte a contatto con il getto al fine di poterle semplicemente sfilare a getto avvenuto ed evitare operazioni di taglio. Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 15

16 E importante che la prima fila di rinforzi coincida con la base dei pannelli dove maggiore è la spinta del getto. Per una altezza ordinaria (2,7 m) si potranno porre 4 file orizzontali di rinforzi posti alla base e, successivamente, a cm 40, 70, 100 dalle file precedenti. Solitamente il livello del getto non dovrà arrivare alla sommità dei pannelli ma risulterà più basso di circa 30 cm per dislocare i ferri di ripresa dei pannelli del livello successivo. Il riempimento verrà completato contestualmente al getto del solaio. Gli irrigidimenti dovranno essere collegati tra loro mediamente ogni 50 cm. In presenza di fermagetto si dovrà provvedere ad assicurare, ad interasse di circa 50 cm, la parte emergente del pannello alla rete e/o ai ferri superiori del solaio, per evitare danneggiamenti derivanti dalla spinta del calcestruzzo. In corrispondenza dei bordi dei pannelli si provvederà ad effettuare una chiusura con tavole e puntelli inclinati saldamente ancorati a terra. In modo simile si procederà in corrispondenza delle aperture (di porte e finestre) dove dovrà essere realizzato un coronamento contrastato da puntelli (orizzontali e verticali) disposti ogni cm 100 circa OPERAZIONI DI GETTO Si tralasciano le indicazioni, note ai tecnici, circa le corrette attività da eseguire nelle operazioni di getto e tutti i controlli da effettuare prima, durante e dopo le suddette operazioni. Si riportano invece gli ulteriori aspetti che, nell impiego dei pannelli EMMEDUE, devono essere tenuti in considerazione. Innanzi tutto occorrerà dettare prescrizioni sulle miscele che dovranno presentare un diametro massimo degli inerti minore di 12 mm, una lavorabilità elevata (S=5) e una resistenza meccanica solitamente maggiore di 25 Mpa e comunque corrispondente a quella prevista in progetto. Le operazioni di getto potranno essere eseguite o mediante secchi o con l ausilio di autopompa; in questo ultimo caso, per facilitare le operazioni, potrà essere preventivamente realizzato un idoneo tubo getto di sezione rettangolare in modo da convogliare al meglio il calcestruzzo all interno delle pareti evitando sprechi. Le operazioni di getto dovranno procedere con gradualità, riempiendo i pannelli non oltre cm alla volta e lasciando riposare per alcuni minuti il calcestruzzo e procedendo con il getto lungo tutte le pareti. La velocità del getto dovrà essere inferiore a 3m/h Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 16

17 CAPITOLO 1.4 SOLAI CON PANNELLO PSS MONTAGGIO PANNELLI SINGOLI PER SOLAI Di base valgono le stesse istruzioni relative alla collocazione di pannelli verticali, vale a dire che occorre procedere prima al corretto posizionamento degli elementi e successivamente alla loro unione (lungo le maglie di sormonta delle reti). Infine si procede alla connessione con le pareti mediante barre di acciaio e/o reti di rinforzo RG1. I pannelli, che si comportano come piastre, vengono disposti in modo che l onda corra lungo la luce minore dell area da coprire. I pannelli dovranno essere sorretti da tavole da ponte, poggiate su morali o puntelli metallici, poste ad interasse di circa 60 cm. Si dovrà fornire una contro freccia in ragione di 0,25 cm per ogni m di lunghezza di solaio COMPLETAMENTO DEL PANNELLO SINGOLO SOLAIO Terminata la fase di puntellatura del solaio, dopo aver applicato lo spritz beton sulle pareti, si procede con l applicazione della prima mano di betoncino all intradosso. Trascorse almeno 24 ore dalla posa del betoncino, si può procedere con il getto di calcestruzzo all intradosso del solaio. Durante le operazioni di getto, gli operatori dovranno avere cura di camminare esclusivamente sulle tavole da ponte poggianti sulle assi sottostanti. Il progettista dovrà preliminarmente verificare le armature dei solai che, qualora necessario, dovranno essere integrate con ferri aggiuntivi derivanti da calcoli strutturali. Dovrà essere utilizzato calcestruzzo con Rck 25 MPa, con diametro massimo dell inerte minore di 12 mm, lavorabilità S4, fino a formare una soletta superiore di spessore variabile da 4 a 6 cm. Una volta che la soletta di calcestruzzo avrà raggiunto la necessaria maturazione si rimuove, per gradi, la puntellatura partendo dal centro verso le estremità, in modo da trasferire gradatamente il carico al solaio. Successivamente si completa l applicazione dell intonaco (spritz beton nel caso di PSS1) all intradosso in corrispondenza delle fasce dove erano posizionati gli assi della puntellatura. La seconda mano di intonaco all intradosso del solaio viene eseguita come per le pareti. Cap Solai realizzati con pannello PSS1 Pag. 17

18 CAPITOLO 1.5 SOLAI CON PANNELLO PSSG SOLAI NERVATI CON PANNELLO SOLAIO PSSG Questa tipologia di pannello va ad integrare il campo di applicazione del pannello singolo ondulato PSS1, in quanto consente di coprire luci maggiori, fino a 8-9m. I pannelli si comportano come casseri con funzione di alleggerimento e originano elementi resistenti a comportamento monodirezionale da completare in opera con calcestruzzo che andrà a riempire i travetti e a formare una soletta superiore di spessore variabile da 4 a 6 cm a seconda delle circostanze (carichi, luci, etc). Dovrà essere utilizzato calcestruzzo con resistenza meccanica maggiore di 25 Mpa e comunque e comunque rispondente al progetto strutturale, con diametro massimo dell inerte minore di 12 mm MONTAGGIO PANNELLI SOLAIO PSSG I rinforzi presenti nel pannello permettono di disporre puntelli ed assi ogni 1,20-1,30 metri. L altezza dei puntelli al centro del solaio va aumentata in modo che i pannelli presentino una leggera controfreccia di circa 0,25 cm per ogni metro di luce. Le barre di armatura da disporre all intradosso dei travetti devono essere poste con il pannello a terra. I ferri potranno arrivare già sagomati e di lunghezza tale da potersi ancorare alle pareti COMPLETAMENTO PANNELLI SOLAIO PSSG Si rimanda alle indicazioni fornite per i pannelli singoli solaio, vale a dire che occorre procedere prima all unione dei singoli elementi e, successivamente, alla connessione con le pareti mediante barre di acciaio e/o reti di rinforzo. Le armature dei travetti, da disporre prima del getto, dovranno essere verificate per le particolari situazioni di carichi e sovraccarichi oltre che di eventuali sollecitazioni derivanti da sbalzi e/o solette. Oltre a queste armature negli appoggi sulle pareti dovranno essere collocate, prima dell applicazione dell intonaco, reti di rinforzo RG1. Effettuato il getto e rimossi, per gradi, i puntelli di sostegno (tempi disarmo secondo indicazioni D.L.), si procederà con le operazioni di intonacatura all intradosso. Cap Solai realizzati con pannello PSSG Pag. 18

19 1.5.4 CALCOLI E VERIFICHE DEL PANNELLO SOLAIO Qui di seguito sono riportati una serie di grafici e tabelle utili per il progetto dei solai. I calcoli e le verifiche sono state effettuate secondo la teoria degli stati limite. Per dimensionare i solai si rammenta che, secondo la normativa italiana, lo spessore minimo dovrà essere maggiore di 1/25 della luce di calcolo e in funzione dei carichi, in modo tale da avere deformazioni compatibili con le condizioni di esercizio del solaio. Momento e taglio resistente di un PSSG VERIFICHE AGLI STATI LIMITE Interasse travetti i = cm 56 Larghezza travetti = cm 10 Armatura ipotizzata: 2+2 Ø12/ travetto Cls Rck 30 Mpa TIPO DI SOLAIO ALTEZZA SO- LAIO Peso Proprio (senza intonaco) Momento limite Taglio limite del singolo travetto del singolo travetto pignatta caldana MRd+ MRd- VRd1 VRd2 Kg/mq h (cm) s (cm) (knm) (knm) (kn) (kn) PSSG ,2-10,4 10,8 56,4 PSSG , ,6 64,5 PSSG ,5-13,7 12,4 72,5 PSSG ,2-15,4 13,2 80,6 PSSG ,8-17,1 13,9 88,7 PSSG ,5-18,8 14,7 96,7 PSSG ,1-20,4 15,4 104,5 PSSG ,8-22, ,8 Grafico per il predimensionamento di massima di un solaio PSSG Il presente grafico rappresenta un mezzo per effettuare un immediato predimensionamento di massima q del solaio EMMEDUE. Il dimensionamento del solaio viene stimato in funzione della luce di calcolo e L dei carichi. Le diverse curve rappresentano le diverse sezioni del pannello PSSG in cui il primo numero identifica l altezza della pignatta in EPS ed il secondo lo spessore della soletta in calcestruzzo, considerando un armatura aggiunta di 2+2 Ø 12/ travetto. Cap Solai realizzati con pannello PSSG Pag. 19

20 CAPITOLO 1.6 SCALE PIANEROTTOLI E BALCONI UTILIZZO DEL PANNELLO SCALA E PIANEROTTOLO Il pannello scala è utilizzabile per la realizzazione di rampe di scale fino a 6 m. di luce libera (sovraccarico accidentale 400 kg/m 2 ). Una volta montato il pannello scala, collocati i tralicci di acciaio nelle cavità interne, e legato agli estremi della rete superiore del pannello, le cavità vengono riempite con calcestruzzo avente inerti di dimensione max < 12 mm e resistenza meccanica minima Rck 25 MPa e comunque determinata dal progettista. Il getto di calcestruzzo all interno delle nervature può essere effettuato previo idoneo puntellamento all intradosso da realizzare con tavoloni o morali in ragione di uno ogni cm. In seguito, si procede all applicazione dell intonaco all intradosso della rampa e poi a posa della malta all estradosso, con uno spessore medio di 2,5 cm, creando la base per l applicazione del rivestimento (marmo, ceramica, ecc.). Per luci superiori i 4 metri si consiglia di realizzare dei punti di continuità tra il travetto e la malta superiore di allettamento per la formazione della pedata, asportando piccole porzioni di polistirene in corrispondenza del raccordo tra alzata e pedata. Questo pannello permette la realizzazione di scale nelle normali dimensioni di utilizzo e si distingue per l estrema facilità di installazione e la particolare leggerezza strutturale FORMAZIONE DI BALCONI I balconi possono essere realizzati mediante pannelli solaio con eventuale integrazione di ferri d armatura ancorati al solaio stesso. Il numero ed il diametro di questi ferri, così come l altezza della soletta di calcestruzzo, è funzione della lunghezza degli sbalzi oltre che dei carichi e dei sovraccarichi da considerare nella ipotesi di calcolo. Solo dopo la completa maturazione del calcestruzzo si provvederà al disarmo e alla realizzazione dell intonaco all intradosso. Cap Scale, pianerottoli e balconi Pag. 20

21 CAPITOLO 1.7 PANNELLO SINGOLO PER TAMPONATURE O TRAMEZZI INSTALLAZIONE DEI PANNELLI Preliminarmente occorre effettuare il tracciamento dei tramezzi lungo tutti i lati delle pareti interessate, prestando particolare attenzione al rispetto della planarità ed alla verticalità. Il fissaggio del pannello può avvenire per mezzo di profili metallici a C, della larghezza pari allo spessore del pannello e fissati al supporto tramite chiodi a pressione, oppure mediante ferri di ripresa. In quest ultimo caso, i ferri di ripresa devono essere preliminarmente fissati alla parete di supporto per una profondità adeguata per mezzo di sigillante in resina epossidica e posti ad un interasse di circa 40 cm. Successivamente si provvederà a legare i ferri al perimetro del pannello, su entrambi i lati dello stesso. Le barre di ancoraggio potranno avere un diametro di circa 6 mm e una lunghezza di circa 50 cm. Le lunghezze di ancoraggio cosi come il diametro e interasse delle barre devono essere verificate con riferimento agli effettivi schemi statici e alle azioni agenti. Le presenti indicazioni dovranno essere verificate per particolari tipologie di tramezzo o di carichi ad esso applicati che esulano dai normali standard. Nel caso fosse necessario realizzare dei giunti, prima del montaggio dei pannelli, deve essere posata una membrana elastica o una striscia di polistirene di ampiezza maggiore dello spessore del pannello finito in modo che l intonaco non entri in contatto con l elemento con cui si vuole realizzare la sconnessione. In questo caso anche i ferri di ripresa verranno lasciati liberi all interno dei fori. I pannelli dovrebbero essere montati, preferibilmente, prima di eseguire il sottofondo e, nel caso in cui si utilizzino i ferri di ripresa, dopo aver posizionato le armature di attesa in corrispondenza di un lato del pannello ed aver praticato tutti i fori di ancoraggio dall altro lato. Successivamente al fissaggio del pannello ai ferri di ripresa da un lato, si procederà all ancoraggio delle riprese sull altro lato e al loro fissaggio alla parete. Per quanto riguarda la collocazione delle reti di rinforzo e l installazione degli impianti si rimanda ai paragrafi precedenti. Dovrà essere prestata particolare attenzione alla planarità e verticalità del pannello prima della successiva posa dell intonaco. Al fine di garantire la necessaria durabilità, si suggerisce per le pareti esterne, di ricorrere ad acciai zincati. Cap Tamponamenti e tramezzi con pannello PST Pag. 21

22 1.7.2 COMPLETAMENTO IN OPERA Per il completamento delle pareti si potrà utilizzare un qualsiasi intonaco a base cementizia, anche premiscelato, per uno spessore di 2-2,5 cm circa impiegando i normali accorgimenti tecnici per la posa e le indicazioni del fornitore. Per evitare fenomeni fessurativi si consiglia di l applicazione di un primo strato di intonaco di spessore tale da coprire appena la rete e il successivo strato finale non appena il primo strato abbia iniziato la presa. Si consiglia inoltre di applicare l eventuale strato di finitura a maturazione dell intonaco avvenuta. CAPITOLO 1.8 CAPPOTTI ISOLANTI REALIZZATI CON PANNELLO PST-C MESSA IN OPERA DEL PANNELLO CAPPOTTO EMMEDUE Il fissaggio dei pannelli avviene mediante l utilizzo di malta adesiva a base cementizia, applicando il collante a strisce e punti. Successivamente dovrà avvenire il fissaggio meccanico mediante tasselli ad avvitamento con chiodo in acciaio e testa in plastica, idonei al supporto su cui devono essere applicati, il cui chiodo avrà una lunghezza tale da penetrare nello strato portante per almeno 70mm. Il tassello dovrà sempre essere impiegato facendo ricorso alle specifiche del produttore. In tutti gli spigoli dovranno essere posizionate reti piane a 45 e comunque in tutti i casi in cui ci sia discontinuità della rete, la stessa dovrà essere ripristinata con fogli di rete piana. Analogamente laddove i pannelli siano sprovvisti di rete di sormonta. Per eseguire una corretta posa in opera si consiglia di evitare l applicazione con temperature inferiori a +5 C e superiori a +30 C, si dovrà sempre avere cura di pulire la superficie del supporto da eventuale sporco, polvere, parti incoerenti, ecc. e verificandone preventivamente la planarità. Trascorso il tempo di maturazione dell intonaco, si procede con l applicazione di un rasante, eventualmente impiegando anche una sottile rete in fibra di vetro o materiale plastico. Cap Tamponamenti e tramezzi con pannello PST Pag. 22

23 Parte 2 RIEPILOGO FASI OPERATIVE CAPITOLO 2.1 PARETI REALIZZATE CON PANNELLO SINGOLO PSM PRINCIPALI FASI OPERATIVE: PRINCIPALI FASI OPERATIVE: 1. Predisposizione ferri di ripresa in fondazione 2. Assemblaggio pannelli - collegamento dei pannelli ai ferri di ripresa - collegamento tra pannelli contigui - inserimento reti di rinforzo 3. Messa a piombo e puntellamento pareti 4. Posizionamento controtelai porte e finestre 5. Inserimento canalizzazioni impianti 6. Applicazione betoncino PREDISPOSIZIONE FERRI DI RIPRESA IN FONDAZIONE Dimensioni e armature delle fondazioni devono essere desunte dal calcolo strutturale. Per il corretto posizionamento dei pannelli è molto importante la regolarità dell estradosso della fondazione. METODO 1: POSIZIONAMENTO BARRE DI ANCORAGGIO PRIMA DEL GETTO DI CALCESTRUZZO NOTA BENE: Per il posizionamento corretto delle barre di ripresa considerare una distanza pari a : spessore pannello +2cm per diametro rete ø2,5 spessore pannello +3cm per diametro rete ø5 METODO 2: POSIZIONAMENTO BARRE DI ANCORAGGIO DOPO IL GETTO DI CALCESTRUZZO RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 23

24 RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM LE BARRE DEVONO ESSERE POSTE SU EN- TRAMBI I LATI MA CON PASSO SFALSATO 1. inserire le barre solo in un lato 2. posizionare il pannello 3. inserire le barre nell altro lato NOTA: ASSICURARSI DEL CORRETTO ALLINEA- MENTO DELLE BARRE DI RIPRESA Ferri di ripresa: numero, dimensione e lunghezza come da calcoli. Indicativamente: - acciaio B450C - diametro 6-8 mm - passo 30/40cm - altezza >40cm FISSAGGIO MEDIANTE RESINE EPOSSIDICHE ASSEMBLAGGIO ASSEMBLAGGIO PANNELLI Si può iniziare da un angolo ed avanzare da ambo i lati facendo attenzione agli squadri. Se si adotta questo metodo si deve procedere per singoli locali. Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 24

25 Oppure, quando ci sono muri molto lunghi, un altro modo di procedere consiste nel cominciare da una parete e continuare a collocare le pareti perpendicolari in un avanzamento frontale della costruzione. COLLEGAMENTO DEI PANNELLI AI FERRI DI RIPRESA RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 25

26 TAGLI Per l esecuzione di eventuali tagli previsti dall abaco di montaggio si utilizzano utensili quali cesoie e flessibili a disco RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM COLLEGAMENTO TRA PANNELLI CONTIGUI prima di applicare le graffe, assicurarsi che i pannelli siano perfettamente aderenti Graffatrice pneumatica Legatura preliminare in numero di 1/ml Legatura con graffe in numero di 1 ogni 4 maglie Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 26

27 PRE-ASSEMBLAGGIO E possibile pre-assemblare più pannelli consecutivi e posizionarli successivamente INSERIMENTO RETI DI RINFORZO VARI TIPI DI GRAFFATRICI MANUALI RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 27

28 2.1.3 MESSA A PIOMBO E PUNTELLAMENTO PARETI Prima di puntellare le pareti, assicurarsi che siano a piombo. RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM 1 puntello ogni 3 metri Si consiglia di puntellare nel lato interno, con usuali attrezzature da cantiere Puntello tenditore Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 28

29 2.1.4 POSIZIONAMENTO COTROTELAI PORTE E FINESTRE POSA RETI PIANE Posizionare le reti piane a 45, ad una distanza non superiore ad 1 cm rispetto agli spigoli delle aperture. Rimuovere localmente il polistirene per fissaggio zanca al controtelaio Rete piana a 45 Rete piana a 45 Per finestre e porte esterne, lasciare almeno 4cm di polistirene onde evitare ponti termici RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 29

30 2.1.5 INSERIMENTO CANALIZZAZIONI IMPIANTI Il polistirene deve essere squagliato mediante getto di aria calda. RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI PSM Quindi andranno posizionate le canalizzazioni. Rete piana di ripristino Se è necessario tagliare la rete, questa andrà ripristinata dopo l inserimento della canalizzazione, mediante una rete piana. Cap Pareti realizzate con pannello PSM Pag. 30

31 2.2.1 PRIMA DELL APPLICAZIONE DEL BETONCINO Collocando il puntellamento nel lato interno, è possibile intonacare rapidamente il lato esterno. Ricordarsi di collocare tutte le reti di rinforzo prima di intonacare CAPITOLO 2.2 APPLICAZIONE CALCESTRUZZO PROIETTATO POSIZIONAMENTO GUIDE Posizionare le guide per l intonacatura ad interasse di circa 1,5 metri Guide metalliche Cap Applicazione calcestruzzo proiettato NOTA: Si rammenta della necessità di avere pareti a piombo Verifica planarità della parete Pag. 31 RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE CALCESTRUZZO PROIETTATO

32 RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE CALCESTRUZZO PROIETTATO TIPOLOGIA DI BETONCINO Il betoncino da applicare è un intonaco che può essere sia preparato in opera che un premiscelato e che deve soddisfare le seguenti caratteristiche: BETONCINO PREPARATO IN OPERA Mix Design cemento tipo Portland sabbia con diametro 0-6 mm CEMENTO/SABBIA (in volume) = 1/4 ACQUA/CEMENTO (in peso) < 0,52 Eventuali additivi fluidificanti idrofobizzanti fibre di polipropilene BETONCINO PREMISCELATO Tipologia a base cementizia avente Rck > 25 MPa Il betoncino sarò applicato sulle pareti mediante due strati consecutivi, di cui il primo sufficiente a ricoprire la rete metallica. Utilizzo di pompa tipo Turbosol. Utilizzo di intonacatrice M2 Cap Applicazione calcestruzzo proiettato Pag. 32

33 2.2.4 ACCORGIMENTI VARI Iniziare ad intonacare sempre dal basso verso l alto. No!! Terminata la fase dell intonacatura, mantenere umida la parete per almeno 48 ore ed attendere almeno 28 giorni prima dell applicazione dell eventuale strato di finitura/ tinteggiatura. Lasciare dello spazio fra la guida e l intonaco No!! OK!! Fasce realizzate con l intonaco RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE CALCESTRUZZO PROIETTATO Cap Applicazione calcestruzzo proiettato Pag. 33

34 CAPITOLO 2.3 PARETI REALIZZATE CON PANNELLO DOPPIO RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI CON PDM PRINCIPALI FASI OPERATIVE: 1. Predisposizione ferri di ripresa in fondazione 2. Assemblaggio dei pannelli - fase preliminare - fase iniziale - collegamento tra pannelli contigui - integrazioni varie - taglio dei pannelli 3. Puntellamento pareti 4. Riempimento setto con calcestruzzo 5. Posa in opera pannello solaio M2 6. Fase impiantistica e applicazione intonaco PREDISPOSIZIONE FERRI DI RIPRESA IN FONDAZIONE Le barre di ancoraggio devono avere le seguenti caratteristiche: tipologia a forchetta arrotondata per favorire per favorire la posa dei pannelli diametro come da calcolo strutturale altezza come da calcolo strutturale passo come da calcolo strutturale larghezza pari allo spessore del setto di calcestruzzo meno 5 cm Dimensioni e armature delle fondazioni devono essere desunte dal calcolo strutturale. Per il corretto posizionamento dei pannelli è molto importante la regolarità dell estradosso della fondazione. Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 34

35 La larghezza misurata da esterno a esterno deve essere non superiore alla larghezza del setto diminuita di 5cm. Verificare il corretto allineamento dei ferri di ripresa che deve avere una tolleranza ammissibile di +/- 1 cm. Eventuali errori nell allineamento potrebbero causare difficoltà di posa del pannello ASSEMBLAGGIO DEI PANNELLI FASE PRELIMINARE Tracciare sul piano di fondazione almeno u- no dei fili esterni del pannello. Si consiglia il posizionamento di tavole guida. FASE INIZIALE Pannello 2 A questo punto si inseriscono le staffe integrative per collegare il pannello 3 con il pannello 1. Quindi si procede analogamente per il pannello successivo Tavole guida Iniziare l assemblaggio dei pannelli partendo preferibilmente da un angolo. Posizionati quindi i due pannelli 1 e 2 (che dovranno essere tagliati), si procederà alla posa del pannello 3. Pannello 1 Pannello 3 RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI CON PDM Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 35

36 Assicurarsi fin dall inizio della planarità delle pareti RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI CON PDM COLLEGAMENTO TRA PANNELLI CONTIGUI Legatura 1/ml NOTA BENE Inserire eventuali armature integrative verticali, come da calcolo strutturale, Collegare preliminarmente i pannelli fra di loro mediante filo cotto, prestando cura di eseguire la legatura in corrispondenza dei connettori Collegare successivamente con graffe in numero di 1 ogni 4 barre orizzontali, mediante graffatrice manuale o pneumatica. Per un corretto posizionamento dei pannelli fare riferimento all abaco di montaggio fornito dallo staff tecnico Emmedue Puntellare le pareti per contrastare l azione del vento Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 36

37 2.3.4 INTEGRAZIONI VARIE Reti piane Inserire staffe di collegamento e barre verticali ad ogni intersezione e angolo. Posizionare le reti piane a 45 negli spigoli delle aperture e le reti angolari in incroci e angoli TAGLIO PANNELLI Staffe e reti angolari Barre verticali Per l esecuzione di eventuali tagli previsti dall abaco di montaggio si utilizzano comuni flessibili con disco idoneo a tagliare l acciaio RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI CON PDM Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 37

38 RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI CON PDM FASI COSTRUTTIVE ANGOLO Taglio delle lastre interne, compresa la rete interna Φ5 mm Assemblaggio pannelli Unione mediante reti angolari Misura taglio lastra: larghezza setto + spessore lastra esterna FASI COSTRUTTIVE INTERSEZIONE Taglio delle lastra di polistirene Assemblaggio pannelli Unione mediante reti angolari Misura taglio lastra: larghezza setto ortogonale MESSA A PIOMBO E PUNTELLAMENTO PARETI Per ridurre i ponti termici è possibile circoscrivere tutto il perimetro delle aperture con lastre di polistirene dello spessore di 2-3 cm. Tali lastre, se intonacate, dovranno essere ricoperte di reti e comunque prima del getto predisporre sempre intelaiatura di chiusura tradizionale. 1. controllare la perfetta verticalità delle pareti 2. predisporre elementi di contrasto per la successiva fase di getto 3. puntellare le pareti Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 38

39 Intelaiatura di chiusura nelle aperture RIEMPIMENTO SETTO CON CALCESTRUZZO Per facilitare le operazioni di riempimento, ed evitare la segregazione del calcestruzzo, si consiglia di utilizzare un tubo getto di idonea sezione. Per il calcestruzzo si consigliano le seguenti caratteristiche: diametro massimo 12 mm consistenza S5 Rck > 25 MPa Il getto dovrà arrestarsi 30 cm sotto il livello dell intradosso del solaio, in modo da garantire l ancoraggio ai ferri di ripresa FASE IMPIANTISTICA E APPLICAZIONE INTONACO Per quanto concerne la fase impiantistica, si rimanda a quanto riportato ai capitoli 3.1 e 3.2 del presente manuale. RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE PARETI CON PDM Cap Pareti realizzate con pannello PDM Pag. 39

40 CAPITOLO 2.4 SOLAI REALIZZATI CON PANNELLO SINGOLO PSS MONTAGGIO SOLAIO PANNELLO SINGOLO PSS1 RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE SOLAI PSS1 L applicazione del pannello PSS1 è analoga a quella del pannello singolo. Il solaio viene connesso alle pareti tramite barre di acciaio e/o reti di rinforzo Tutte le connessioni con le pareti sono realizzate tramite reti piane o angolari e/o barre di acciaio. Collocare I pannelli su puntelli posti ad un interasse di circa 60cm Cap Solai realizzati con pannello PSS1 Pag. 40

41 CAPITOLO 2.5 SOLAI REALIZZATI CON PANNELLO PSSG MONTAGGIO PANNELLO SOLAIO PSSG Le fasi di installazione del pannello solaio PSSG su PSM: Nel caso di pannelli con rinforzo metallico per autoportanza, collocare gli elementi rompitratta ogni 1,2 RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE SOLAI PSSG Cap Solai realizzati con pannello PSSG Pag. 41

42 2.5.2 POSA IN OPERA PANNELLO SOLAIO M2 Per un corretto posizionamento dei pannelli fare riferimento all abaco di montaggio fornito dallo staff tecnico Emmedue RIEPILOGO PRINCIPALI FASI OPERATIVE SOLAI PSSG Posizionare il solaio sulla lastra interna del pannello doppio, a meno di fasce piene richieste dal calcolo strutturale Posizionare prima del getto del solaio, le barre di ripresa delle pareti Si consiglia l inserimento di ferri ad omega per garantire il necessario copriferro alle armature ed evitare lo schiacciamento localizzato del polistirene Cap Solai realizzati con pannello PSSG Pag. 42

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