COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIETARI 4

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1 Bilancio 2014

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3 COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIETARI 4 RELAZIONE SULLA GESTIONE 7 Il contesto economico e di mercato 8 La dinamica della gestione 10 L attività industriale 12 La gestione patrimoniale e finanziaria 25 I mezzi patrimoniali ed il margine di solvibilità 32 Il sistema di governo e di gestione dei rischi 32 L organizzazione della Compagnia 41 I rapporti con la Controllante ed altre imprese del Gruppo 47 Altre informazioni 48 Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell esercizio 53 Evoluzione prevedibile della gestione 54 La proposta all Assemblea 55 PROSPETTI CONTABILI 57 Stato Patrimoniale 60 Conto Economico 74 NOTA INTEGRATIVA 85 Parte A: Criteri di valutazione 87 Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Conto Economico 92 Parte C: Altre Informazioni 121 ALLEGATI AL BILANCIO 129 3

4 Collegio Sindacale 1 Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Stefano Dell Atti Marco De Iapinis Simona Arduini Franco Pichiorri Teresa Naddeo Società di revisione 2 BDO SpA (1) Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sono stati nominati dall Assemblea degli azionisti del 4 agosto 2014, durano in carica per tre esercizi e scadranno alla data di approvazione del bilancio dell esercizio Il Consiglio di Amministrazione nell adunanza del 5 agosto 2014 ha nominato l Amministratore Delegato. (2) Incarico conferito dall Assemblea degli azionisti il 29 aprile Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

5 Luigi Calabria Maria Bianca Farina Consiglio di Amministrazione 1 Presidente Amministratore Delegato Consiglieri Luigi Calabria Maria Bianca Farina Antonio Nervi Pasquale Marchese Bianca Maria Martinelli Dario Frigerio Salvatore Militello Composizione degli Organi Societari 5

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8 CONSIDERAZIONI GENERALI Egregi Signori, Anche nel corso del 2014 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita si è mossa secondo le seguenti priorità strategiche ed industriali: Consolidare e rafforzare il posizionamento della Compagnia nel mercato Vita e Previdenza, con un focus particolare nel comparto della previdenza complementare e dei nuovi bisogni emergenti (welfare e longevità in primis). Crescere nel business Danni con l obiettivo di posizionare la controllata Poste Assicura in un ruolo di maggior rilievo nel mercato di riferimento. I risultati commerciali di Poste Vita appaiono estremamente soddisfacenti, con una produzione complessiva pari ad 15,4 miliardi di Euro (+17% rispetto allo stesso periodo del 2013). L attività commerciale, grazie anche ad una costante focalizzazione sui prodotti, al potenziamento del supporto alla rete distributiva oltre ad un crescente grado di fidelizzazione della nostra clientela, è stata indirizzata pressoché esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d investimento e risparmio di Ramo I (prodotti tradizionali con gestione separata), con una raccolta di circa 14,7 miliardi di Euro (+13% rispetto al 31 dicembre 2013), mentre marginale è la contribuzione derivante dal collocamento di prodotti di Ramo III. Alla raccolta complessiva hanno altresì contribuito circa 0,7 miliardi di Euro afferenti a prodotti di Ramo V. Nel corso del periodo la Compagnia ha, inoltre, consolidato la propria leadership assoluta anche nel mercato della previdenza, con un livello complessivo di adesioni a Postaprevidenza Valore che ha superato complessivamente le 711 mila adesioni (oltre 86 mila le nuove adesioni nel corso del periodo). Positivi sono stati anche i risultati afferenti la vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute stand alone (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 26 mila nuove polizze vendute nel corso del periodo, mentre circa 123 mila sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, ma in bundle agli impegni finanziari conseguenti a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane. Per quanto attiene la gestione finanziaria, nel corso del periodo è proseguita una strategia di gestione degli investimenti collegati alle gestioni separate finalizzata a contemperare l esigenza di correlare in misura sempre maggiore gli investimenti con la struttura degli impegni nei confronti degli assicurati ed, al tempo stesso, mantenere un portafoglio in grado di garantire una continuità nei rendimenti in linea con quelli di mercato. Le scelte di investimento sono state improntate ad obiettivi di massima prudenza con un portafoglio investito prevalentemente in titoli di stato italiani ed in obbligazioni corporate di buono standing. La Compagnia ha altresì avviato nel corso del II semestre 2014, un processo di diversificazione degli investimenti, mantenendo comunque una moderata propensione al rischio, attraverso l acquisto di un fondo multiasset aperto armonizzato di tipo UCITS. Ampiamente positivi sia i rendimenti conseguiti nelle gestioni separate (oltre il 4% per la gestione PostaValorePiù e oltre il 5% per la gestione PostaPrevidenza) sia i risultati conseguiti dalla gestione del patrimonio libero, anche grazie al realizzo di plusvalenze realizzate nel corso del periodo. Con riferimento agli aspetti di carattere organizzativo, nel corso del 2014 è proseguito il processo di continuo rafforzamento quali-quantitativo dell organico della Società a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, così come sono proseguite le numerose attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. In particolare, la Compagnia ha avviato tutte le attività funzionali al rispetto dei requisiti della normativa Solvency II prevista per il 2016, incluso l adeguamento del proprio modello di Governance ed il proprio assetto organizzativo ed operativo, allo 8 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

9 titolotitototototototototo Considerazioni generali scopo di rafforzare i propri processi decisionali e ottimizzare i processi di gestione del rischio, al fine di incrementare e salvaguardare la creazione di valore. Inoltre, tenuto conto che nel maggio 2015 avrà inizio la fase preliminare della direttiva Solvency II, durante la quale le imprese assicurative dovranno attuare i primi adempimenti previsti dalla nuova regolamentazione la Compagnia ha condotto una rilevante progettualità, con risvolti organizzativi ed informatici, finalizzata a raggiungere gli obiettivi definiti dalla normativa sin dalla fase preliminare. Infine, a fine 2014, è stata avviata l attività progettuale finalizzata alla realizzazione ed implementazione di un più evoluto sistema amministrativo-contabile integrato che permetta di gestire in modo più efficiente ed automatizzato i processi relativi alla produzione dei dati e di tutta la documentazione connessa agli adempimenti obbligatori, garantendo al contempo completezza, accuratezza e qualità dei dati. L incidenza dei costi amministrativi anche nel 2014 continua comunque a mantenersi su livelli di gran lunga inferiori rispetto alla media di mercato (0,4% dei premi emessi e 0,1% delle riserve). In relazione a quanto esposto, il risultato lordo di periodo ammonta a 485,4 milioni di Euro, in crescita di 10,4 milioni di Euro rispetto ai 475,0 milioni di Euro del Occorre poi rilevare che alla formazione del risultato netto di periodo del 2014 pari 293,5 milioni di Euro (238,2 milioni di Euro 2013), ha inciso positivamente anche il minor carico fiscale complessivo rispetto all esercizio precedente in conseguenza delle novità fiscali introdotte a fine 2013 che hanno generato, nell esercizio fiscale 2013, un maggior onere fiscale di circa 49,3 milioni di Euro. Relativamente ai mezzi patrimoniali, si rappresenta che in data 30 maggio 2014 è stata perfezionata l emissione di un prestito subordinato emesso dalla Compagnia per un nozionale complessivo 750 milioni di Euro, interamente collocato presso investitori istituzionali. Tale operazione si inquadra in un complessivo rafforzamento dei mezzi patrimoniali della Compagnia tenuto conto, in particolare, delle previsioni di crescita attese e dell obiettivo di mantenere un solvency ratio di circa il 120% fino all entrata in vigore dei nuovi requisiti patrimoniali previsti dalla normativa Solvency II fissata per il Inoltre, in data 11 dicembre 2014 l Assemblea ha deliberato la distribuzione di riserve di utili di esercizi precedenti verso l azionista unico Poste Italiane, per 80 milioni di Euro. Il solvency ratio, tenuto conto altresì della proposta di distribuzione dell utile di periodo per 100 milioni di Euro, risulta alla fine del 2014, pari a 1,23. Per quanto attiene, infine, l andamento economico della controllata Poste Assicura, si segnala che nel corso dell esercizio sono stati collocati complessivamente circa 347 mila nuovi contratti con premi contabilizzati complessivamente pari a 86,8 milioni di Euro (68,3 milioni di Euro nel corso dello stesso periodo del 2013). Tale dinamica accompagnata da un positivo andamento della gestione finanziaria, ha consentito il conseguimento di un risultato netto positivo per circa 6,9 milioni di Euro. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

10 PRINCIPALI INDICATORI GESTIONALI Si riporta di seguito un prospetto di sintesi dei principali KPI nonché gli schemi di Con to Economico e Stato Patrimoniali riclassificati: (dati in milioni di euro) KPI Gestionali 31/12/14 31/12/13 Variazione ROE 2 11,1% 10,6% 0,49% Solvency ratio 1,23% 1,20% 0,03% Incidenza riscatti su riserve 3,69% 4,25% (0,57%) Incidenza costi 1 su riserve 0,08% 0,08% Incidenza costi 1 su premi 0,38% 0,37% 0,01% Nota: (1) I costi di funzionamento includono sia i costi afferenti l attività di liquidazione del portafoglio che di gestione degli investimenti (2) Il ROE è stato calcolato come rapporto tra il risultato netto di periodo e la semisomma del patrimonio netto dell esercizio corrente. 10 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

11 Principali Indicatori Gestionali Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

12 (dati in milioni di euro) STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO 31/12/14 31/12/13 Variazione ATTIVO Partecipazioni 208,6 235,5 26,9 (11,4%) Investimenti di Classe C , , ,9 23,8% Investimenti di Classe D 8.600, ,1 (706,2) (7,6%) Disponibilità liquide 650,9 792,4 (141,5) (17,9%) Ratei attivi su titoli 722,7 659,2 63,5 9,6% Totale Investimenti Finanziari , , ,9 18,7% Attività materiali 4,2 2,9 1,2 41,8% Attività immateriali 57,3 49,2 8,1 16,5% Crediti diversi e altri elementi dell'attivo 2.032, ,1 794,6 64,2% Totale Attivo , , ,9 19,6% PASSIVO Patrimonio Netto 2.760, ,3 213,5 8,4% Prestiti Subordinati 1.290,0 540,0 750,0 138,9% Totale Mezzi patrimoniali disponibili 4.050, ,3 963,5 31,2% Riserve tecniche di Classe C , , ,9 23,5% Riserve tecniche di Classe D 8.503, ,2 (686,7) (7,5%) Fondi Rischi ed Oneri 12,4 10,6 1,7 16,5% Debiti diversi ed altre passività 541,7 520,3 21,4) 4,1% Totale Passivo , , ,9 19,6% (dati in milioni di euro) CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31/12/14 31/12/13 Variazione Premi netti Vita , , ,1 17,1% Premi netti Danni 1,0 1,8 (0,8) (44,7%) Oneri netti relativi a sinistri (5.524,8) (5.187,9) (366,9) 6,5% Variazione delle riserve (12.233,2) (10.074,0) (2.159,2) 21,4% Proventi finanziari netti Classe C 2.727, ,0 480,5 21,4% di cui riprese / rettifiche nette di valore (12,9) (3,6) (9,3) 260,5% Proventi finanziari netti Classe D 536,8 714,7 (177,9) (24,9%) Provvigioni (327,5) (294,6) (32,9) 11,2% Altre spese di gestione (59,3) (48,4) (11,0) 22,7% Altri proventi / Oneri tecnici (31,3) (25,6) (5,7) 22,2% (-) Quota dell'utile trasferita al conto non tecnico (146,7) (116,8) (29,9) 25,6% (+) Quota dell'utile trasferita dal conto non tecnico 0,0 0,0 (0,0) (50,6%) Risultato del conto tecnico 358,8 377,7 (18,8) (5,0%) di cui Risultato del conto tecnico dei rami vita 358,6 376,4 (17,8) (4,7%) di cui Risultato del conto tecnico dei rami danni 0,3 1,3 (1,0) (79,7%) Altri proventi netti non tecnico 122,6 106,5 16,1 15,1% Gestione straordinaria 4,0 (9,2) 13,2 (142,9%) Utile lordo ante imposte 485,4 475,0 10,4 2,2% Carico Fiscale (191,9) (236,7) 44,9 (19,0%) Utile netto 293,5 238,2 55,3 23,2% 12 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

13 Il contesto economico e di mercato IL CONTESTO ECONOMICO E DI MERCATO Nel corso del 2014, la crescita economica mondiale è stata moderata e incerta per effetto di un andamento non omogeneo tra le principali economie nazionali. L attività economica ha accelerato nettamente negli Stati Uniti, ma contemporaneamente ha continuato a persistere la debolezza economica dell Area Euro e del Giappone, l economia cinese ha rallentato e quella russa ha subito una brusca frenata. La forte caduta del prezzo del petrolio, in atto dalla metà del 2014, a sua volta, ha determinato globalmente una brusca caduta dei prezzi al consumo. L'economia statunitense chiude il 2014 con una crescita del 2,4%, la più alta negli ultimi 5 anni. Dopo la crescita economica negativa del primo trimestre (-2,1% su base trimestrale), dovuta all intenso freddo che ha caratterizzato l inverno nordamericano, l economia statunitense ha poi recuperato e accelerato vistosamente nel secondo e terzo trimestre dell anno (con una crescita trimestrale rispettivamente del +4,6% e del +5,0%), grazie all aumento dei consumi delle famiglie, per poi rallentare nell ultimo quarto dell anno (+2,2% su base trimestrale) a causa del calo delle esportazioni, favorito dal rafforzamento del dollaro e dalla minore competitività delle merci statunitensi. Il Giappone sta uscendo dalla recessione, ma ad un ritmo inferiore alle aspettative, evidenziando perduranti difficoltà, da parte del Governo, nel rilanciare la terza economia mondiale. Il Prodotto Interno Lordo reale (di seguito PIL) del quarto trimestre 2014 è moderatamente cresciuto del +0,6% su base trimestrale e l intero 2014 si chiude con un PIL del +0,03%. Nel Regno Unito, il 2014 si chiude con una crescita del PIL pari a +2,6%. Nonostante il rallentamento della crescita economica osservato nel corso degli ultimi due trimestri dell anno, quella del 2014 rappresenta la performance migliore dal 2008, guidata dalla ripresa della domanda interna grazie al miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro e sul mercato del credito. Dopo due anni di crescita economica negativa, il PIL dell Area Euro chiude il 2014 con una performance positiva, pari a +0,9%. Tra le economie core, la crescita è rimasta modesta in Francia (+0,4% da +0,2% del 2013), mentre è più che raddoppiata in Germania (+1,6% da +0,4% del 2013). Tra i Paesi periferici, l Italia è l unico a chiudere l anno con una crescita economica negativa (Italia -0,4%, Portogallo +0,9%, Spagna +1,4%, Grecia +0,7%). Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

14 Per effetto del calo dei prezzi energetici e della persistente debolezza dei consumi, nel corso dell anno, la disinflazione (ossia l aumento decrescente dei prezzi al consumo) è andata progressivamente accentuandosi, trasformandosi in deflazione (ossia in una crescita negativa dei prezzi al consumo) a fine anno quando l indice di riferimento, l Eurozone Harmonized Index Consumer Price All Items, ha evidenziato una crescita annua negativa pari al -0,6%. La crescita annua dell indice core, ossia quello che misura l inflazione depurata delle sue componenti più volatili (prezzi dell energia e prezzi alimentari), si è, invece, stabilizzato tra +0,7% e +1,0%, come illustrato di seguito: In Italia, il ciclo economico continua a risentire sia della debolezza degli investimenti, sia della lenta ripresa dei consumi delle famiglie. La crescita economica continua ad essere sostenuta dalle esportazioni, che stanno beneficiando della una crescente competitività delle merci, prodotta dal deprezzamento del cambio. Prosegue, sebbene in maniera progressivamente più moderata, rispetto al periodo , la contrazione dei prestiti alle imprese, che continua a risentire, dal lato della domanda, della debolezza degli investimenti e, dal lato dell offerta, della persistente rischiosità dei potenziali debitori. Sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione ha continuato a salire, raggiungendo il 12,9% nel mese di dicembre, sospinto da un incremento dell offerta di lavoro specialmente tra le fasce di età più giovani. Infine, in linea con il resto dell Area Euro, nel corso dell anno, i prezzi al consumo sono sensibilmente scesi, facendo registrare, in alcuni mesi, una crescita annua negativa nella seconda metà dell anno. In tale contesto, si è arrestata la caduta del PIL su base trimestrale, anche se il 2014 si chiude con una contrazione paro a -0,4%. Rimane, tuttavia, ancora negativa rispetto al corrispondente trimestre dell'anno precedente, la crescita economica annua. Le proiezioni dei principali organismi internazionali, per il biennio , prefigurano un graduale ritorno alla crescita nel 2015 e una espansione più robusta nel Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

15 Il contesto economico e di mercato La dinamica delle economie emergenti è andata indebolendosi. Tra i Paesi del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), la crescita economica è stata robusta in India, ma ha rallentato in Cina, pur rimanendo sopra il 7%, ha ristagnato in Brasile (dove è diventata negativa nel secondo trimestre dell anno), è andata rapidamente deteriorandosi in Russia, gravata dalle sanzioni imposte dall Occidente alla fine di luglio, dalla brusca caduta del prezzo del greggio e dal crollo del rublo. In particolare, per effetto sia del deprezzamento della valuta che del rincaro dei generi alimentari, dovuto alle sanzioni, l inflazione annua russa è bruscamente salita dal 6,1% di gennaio all 11,4% di dicembre. Per quanto concerne la politica monetaria delle principali Banche Centrali occidentali, mentre negli Stati Uniti e nel Regno Unito le aspettative appaiono impostate in direzione di un rialzo del costo del denaro, in Giappone e nell Area Euro lo stimolo monetario è aumentato. Ad ottobre 2014, la Federal Reserve ha interrotto, come atteso, il programma di acquisto di MBS (Mortgage Backed Securities) e di obbligazioni del Tesoro facendo capire che la normalizzazione della politica monetaria è, al momento, un processo irreversibile. Tuttavia, nonostante il continuo declino del tasso di disoccupazione, la Federal Reserve ha dichiarato che continuerà a muoversi con grande cautela, grazie all assenza di rischi dal lato dell inflazione, prima di aumentare il costo del denaro. Al momento, i mercati finanziari collocano un primo aumento del costo del denaro tra giugno e agosto Nell Area Euro, la Banca Centrale Europea ha risposto al deterioramento della crescita economica e al peggioramento del contesto disinflattivo/deflattivo, continuando a garantire condizioni di politica monetaria estremamente accomodanti : nel mese di giugno sono state avviate, a tassi di interesse estremamente vantaggiosi per le banche, operazioni di rifinanziamento a lungo termine a favore di imprese e famiglie (Target Long Term Refinancing Operation TLTRO), il costo denaro e il tasso sui depositi applicato alle banche, nella riunione di settembre, sono stati portati rispettivamente allo 0,05% e al -0,20% (dallo 0,25% e dallo 0,00% di inizio anno), ad ottobre sono stati lanciati un programma di acquisto di ABS (Asset Backet Securities Purchase Programme) e di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bonds Purchase Programme) ed, infine, è stato progressivamente preparato il terreno alla realizzazione di un programma di acquisti di titoli di Stato (Quantitative Easing), la cui partenze partenza si è concretizzata a partire dal 9 marzo 2015, e che fino al settembre 2016 inietterà sui mercati 60 miliardi di Euro. L accelerazione dell economia statunitense e la lenta ripresa dell Area Euro, previste per il 2015, dovrebbero confermare lo scenario di decoupling, in atto, tra la politica monetaria della Federal Reserve da un lato e quella della Banca Centrale Europea dall altro. Nei Paesi emergenti, gli orientamenti monetari sono apparsi divergenti. In particolare, la politica monetaria delle Banche Centrali è stata accomodante in India e Cina (dove tuttavia continua l azione di vigilanza, per limitare la leva finanziaria e ridimensionare il sistema bancario c.d. ombra ), ma restrittiva in Brasile e Russia (dove le autorità di politica monetaria, per fronteggiare la salita dei prezzi al consumo e frenare il deflusso di capitali, hanno alzato il costo del denaro di 115 punti base). Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

16 DINAMICA DEI MERCATI FINANZIARI Nel corso del 2014, i rendimenti dei titoli di Stato delle economie avanzate sono scesi, sia per l abbondante liquidità in circolazione, sia per la conseguente ricerca di elevati ritorni da parte degli investitori, sia per effetto del calo delle aspettative di inflazione. Alla fine dell anno, il rendimento decennale governativo di Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Giappone si collocava rispettivamente a 2,17%, 0,54%, 1,75% e 0,33%. Il rendimento medio aggregato dell intera Area Euro è sceso dal 2,43% di inizio anno all 1,26% di fine Nell Area Euro, complici anche gli effetti del Quantitative Easing da parte della Banca Centrale Europea, i rendimenti c.d. core sono scesi sui minimi storici e in alcuni casi (ad es. Germania e Finlandia), quelli a breve scadenza, sono diventati negativi. Tra i Paesi periferici (Italia, Spagna e Portogallo) abbiamo assistito ad un forte appiattimento delle curve e ad un restringimento degli spread rispetto ai titoli di Stato tedeschi. Nel complesso, tale tendenza non ha particolarmente risentito né delle vicende geopolitiche né delle elezioni politiche in Grecia, che solo per temporanei intervalli di tempo hanno portato gli investitori a rivolgersi verso titoli di Stato più sicuri considerati come beni rifugio. Per quanto, più specificatamente, riguarda i titoli di Stato italiani, il 2014 si chiude come un anno estremamente positivo, sia per la Repubblica Italiana, grazie al vistoso calo del costo dell indebitamento, sia per gli investitori, in termini di performance sulle emissioni detenute in portafoglio. Rispetto al 2013, infatti, non è solo proseguito, ma si è anche consolidato, il calo dei rendimenti dei titoli di Stati italiani determinato da un contesto macroeconomico di bassa crescita economica e aspettative di inflazione in calo, dalla ricerca di elevati rendimenti, da un miglioramento della percezione del rischio di credito dell Italia e da una presenza più decisa degli investitori esteri. In tale contesto, il declassamento del rating del debito pubblico italiano da parte di Standard & Poor s, avvenuto il 5 dicembre, ha influenzato solo marginalmente lo spread tra Italia e Germania. A fine 2014, lo spread decennale tra Italia e Germania era pari a 134 punti base rispetto ai 210 punti base di fine 2013, come illustrato nel grafico seguente: 16 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

17 Il contesto economico di mercato Nonostante alcuni momenti di discontinuità, dettati da ragioni politico-finanziarie, la riduzione dei rendimenti è stata sostanzialmente continua in tutto l anno e si è concretizzata in un appiattimento della curva dei rendimenti, dovuto ad una discesa dei rendimenti decisamente più intensa sulle scadenze medio-lunghe (con riduzioni tra i 150 e 250 punti base). Meno marcato è stato il calo dei rendimenti a più breve scadenza (tra 50 e 100 punti base), visto che, su questa parte della curva, i rendimenti erano già scesi molto a partire nel periodo Tutte le principali scadenze (2,5,10 e 30 anni) hanno fatto registrare minimi storici assoluti dalla nascita dell EMU, come rappresentato dal grafico seguente: Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

18 Il premio per il rischio delle obbligazioni societarie investment grade, quelle emesse da società con elevato merito di credito per i titoli denominati in euro è sceso di circa 20 punti base tornando così sui livelli di novembre Nel comparto high yield, le obbligazioni emesse da società con basso merito di credito, gli spread creditizi hanno registrato consistenti rialzi nella seconda parte dell anno, per le emissioni in dollari, principalmente a causa di quelle emesse da società del settore energetico, che hanno risentito del calo dei prezzi del petrolio. Per quanto concerne i mercati azionari, il 2014 ha visto salire tutti i principali indici delle economie avanzate, in un contesto in cui la volatilità, nonostante i rialzi di inizio settembre e di fine dicembre, nel complesso è rimasta sostanzialmente invariata rispetto a fine Chiudono positive anche le Borse periferiche di Spagna (IBEX 50 Index: +11%.) e Italia (FTSE MIB: +16%) nonostante il calo dei prezzi di fine anno dovuto all incertezza politica in Grecia. Riguardo i mercati emergenti, nella secondo semestre dell anno, i flussi di capitale verso tale asset hanno registrato una contrazione sia nel settore azionario che, in misura minore, in quello obbligazionario, con conseguente indebolimento delle valute locali nei confronti del dollaro statunitense, aumento di volatilità sui mercati azionari e degli spread sovrani, per effetto sia della crisi russa, sia del calo del petrolio sia delle prospettive macroeconomiche. Particolarmente colpiti sono stati gli assets e la valuta dei Paesi esportatori di petrolio. 18 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

19 Il contesto economico di mercato L ANDAMENTO DEL MERCATO ASSICURATIVO Il 2014 rappresenta l anno record del mercato assicurativo vita in Italia. Pur in assenza di dati ufficiali definitivi possiamo stimare per la chiusura di esercizio un fatturato complessivo di circa 116 miliardi; una crescita di oltre 28 miliardi di Euro in valore assoluto rispetto al 2013 pari a circa + 32% in termini percentuali. Tale dato comprende anche la raccolta premi di compagnie straniere, sia appartenenti all UE che al di fuori di tale perimetro, ed anche circa 11 miliardi di premi di annualità successive, cioè nuovi premi emessi nel 2014 riferiti però a contratti sottoscritti negli anni passati. Il trend di raccolta della sola nuova produzione che da sola raggiunge i 106 miliardi di Euro con un incremento pari al 44.4%, è sostanzialmente sostenuto dalla vendita di prodotti a Premio Unico che con circa 100 miliardi di Euro di raccolta e con un incremento del 48% circa rappresentano quasi il 95% del fatturato. La crescita delle forme assicurative a premio ricorrente è invece più contenuta sebbene anch essa consistente, circa il + 20%. Il traino del mercato assicurativo è dunque prevalentemente sostenuto dalla richiesta di prodotti assicurativi d investimento particolarmente d appeal per il mercato nazionale a causa del perdurare di un contesto macroeconomico che vede l offerta dei tradizionali strumenti di investimento degli italiani, i titoli di stato, spiazzati dai loro bassi tassi d interesse. Il Ramo I spiega circa il 63% della raccolta complessiva, il 33% è spiegato dal Ramo III ed il rimanente 3% dal Ramo V. La crescita percentuale del Ramo I e del Ramo III è stata sostanzialmente eguale circa il + 45% - mentre il Ramo V è cresciuto del 115% circa, spinto dalla raccolta di polizze di capitalizzazione legate alle gestioni separate vendute su segmenti di clientela corporate e private che ha riscoperto questa forma assicurativa quale strumento importante per la stabilizzazione dei loro portafogli d investimento. Dei circa 35 miliardi di raccolta complessiva del Ramo III, poco meno della metà della quale è spiegata dalla raccolta di imprese estere. L intera raccolta di Ramo III è di tipo unit linked e la stragrande percentuale di queste, l 85%, è relativa a forme unit linked classiche, mentre il restante 15% sono forme del tipo protetto o garantito. In termini di struttura di offerta, valutata in termini di nuovi contratti venduti, complessivamente arrivati a circa 3,8 milioni, si registra un incremento del peso dei nuovi contratti assicurativi del tipo di investimento che, con una crescita relativa del 21%, rappresentano ormai circa i ¾ del totale dei contratti venduti in Italia nel Buona la crescita dei contratti di rischio, + 10% d incremento e un peso del 17% del totale, mentre ancora scarsa è la raccolta di nuovi piani previdenziali che segnano solo +4% di crescita ed una incidenza di appena l 8%; ancora pressoché irrilevante la raccolta del Ramo IV che anche quest anno non superano complessivamente i contratti venduti. Dal punto di vista delle forme di offerta, i contratti a premio unico spiegano circa il 97% del totale come logica conseguenza della progressiva finanziarizzazione dell offerta vita nel 2014; il loro premio medio sale peraltro a circa Euro, ben il 20% in più rispetto al precedente esercizio. Dal punto di vista della distribuzione, le imprese estere, che distribuiscono prevalentemente attraverso il canale bancario e dei promotori finanziari, sono cresciute del 34% in termini di nuova produzione e spiegano all incirca il 15% del totale, sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. Il canale bancario incrementa del 51,7% ed incrementa di 2 punti percentuali il proprio peso che sfiora oggi, sempre in termini di nuova produzione, il 61% circa del totale. I promotori finanziari realizzano nel 2014 il più alto incremento del mercato, quasi il 60%, ed il loro peso complessivo sale al 12% circa. Scende invece il peso del canale agenti che, anche includendo l ottima performance delle agenzie in economia (+46%), con un +26% circa complessivo cresce meno del mercato e vede quindi ridursi la propria quota al 12% circa. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

20 LA DINAMICA DELLA GESTIONE Come indicato in precedenza, l esercizio 2014 si chiude con un risultato di periodo lordo pari a 485,4 milioni di Euro rispetto a 475,0 milioni di Euro del Occorre poi rilevare che alla formazione del risultato netto di periodo, pari a 293,5 migliaia di Euro (238,2 migliaia di Euro nel 2013) ha inciso positivamente anche il minor carico fiscale complessivo rispetto all esercizio precedente che, si ricorda, è stato gravato da un imposta straordinaria (addizionale IRES) di circa 49,3 milioni di Euro. Gestione Vita Con riferimento all andamento produttivo e di portafoglio, come indicato in precedenza, nel corso del 2014 i premi di competenza, al netto della quota in riassicurazione, raggiungono a fine anno un importo di milioni di Euro, in crescita del 17,1% rispetto a milioni di Euro del Tali risultati consentono alla Compagnia di consolidare il trend di crescita dell ultimo quadriennio; a causa dei consistenti recuperi del mercato si ipotizza una diminuzione della quota di mercato. La variazione delle riserve tecniche, complessivamente pari a milioni di Euro ( milioni di Euro nel 2013), si riferisce principalmente al corrispondente incremento delle passività assicurative per effetto delle menzionate dinamiche commerciali e dei positivi risultati derivanti dalla gestione degli investimenti. Gli oneri relativi ai sinistri per prestazioni assicurative alla clientela sono risultati nel corso del periodo complessivamente pari a circa milioni di Euro, comprensive di scadenze di polizze per circa 2,3 miliardi di Euro. L incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali si attesta intorno al 4,4%, in linea rispetto al 4,3% del 2013 e ampiamente inferiore rispetto al dato medio di mercato. Per l attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all intermediario Poste Italiane provvigioni complessivamente pari a circa 335 milioni di Euro (309 milioni di Euro al 31 dicembre 2013), con una competenza economica pari a 327 milioni di Euro (295 milioni di Euro al 31 dicembre 2013). Le altre spese di gestione (al netto dei costi afferenti l attività di liquidazione dei sinistri e di gestione degli investimenti) ammontano complessivamente a 59,3 milioni di Euro, con un incremento del 23% rispetto ai 48,4 milioni di Euro del 2013 per effetto sia del rafforzamento dell organico che dei costi sostenuti nel corso dell esercizio correlati ad importanti progetti informatici finalizzati ad una rivisitazione funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. L incidenza dei complessivi costi di funzionamento sia sui premi che sulle riserve medie si mantiene comunque in linea con il 2013 e al di sotto dei livelli espressi dal mercato. I proventi netti derivanti dagli investimenti, ammontano con riferimento ai valori attribuibili alla Classe C a 2.727,5 milioni di Euro in crescita rispetto ai 2.247,0 milioni di Euro del 2013, per effetto di maggiori plusvalenze realizzate, nel corso del periodo su posizioni di medio termine in portafoglio. I risultati finanziari degli investimenti di Classe D mostrano un saldo positivo complessivamente pari a 537 milioni di Euro (715 milioni al 31 dicembre 2013). Il decremento rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2013, è connesso al rimborso nel corso del periodo di attivi posti a coperta dei prodotti di Index- Unit linked, giunti alla loro naturale scadenza. La valutazione delle controllate e consociate alla corrispondente frazione di patrimonio netto, esprime proventi netti per circa 6,9 milioni di Euro riferiti alla quota di competenza del risultato di periodo. I proventi netti relativi al conto non tecnico, rcomplessivamente pari a 122,6 milioni di Euro (106,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2013), si riferiscono principalmente alla quota di utile trasferita dal conto tecnico, agli interessi attivi sui conti correnti bancari e postali al netto degli interessi passivi corrisposti sui prestiti subordinati sottoscritti dalla Capogruppo e sul prestito obbligazionario emesso dalla Compagnia nel mese di maggio Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

21 La dinamica della gestione Gestione Danni Nel mese di settembre 2014, in una logica di razionalizzazione e ottimizzazione delle attività e per conseguire le opportune sinergie all interno del Gruppo assicurativo, è stata perfezionata l operazione di cessione a titolo oneroso del portafoglio danni alla controllata Poste Assicura, afferente i prodotti assicurativi danni destinati al mercato retail. Il valore complessivo del portafoglio è stato determinato in 292 mila euro oltre l IVA. I premi di competenza sono risultati pari a 1,0 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 1,8 milioni di Euro dello scorso esercizio, per effetto della cessione a titolo oneroso del portafoglio danni alla controllata Poste Assicura, come descritto in precedenza. Gli oneri per sinistri al netto delle cessioni in riassicurazione risultano pari a 397 migliaia di Euro (355 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013). Alla luce di quanto esposto, il risultato del conto tecnico, al netto del lavoro ceduto, evidenzia un risultato positivo per circa 0,3 milioni di Euro (1,3 milioni di Euro nel 2013). Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

22 L ATTIVITÀ INDUSTRIALE Come indicato in precedenza, stante il contesto economico in cui la Compagnia ha operato, i risultati commerciali conseguiti, con una produzione complessiva pari ad ,6 milioni di Euro (+17,1% rispetto al 2013) sono assolutamente eccellenti. (dati in milioni di euro) Premi dell'esercizio Variazione Ramo I , , , ,9 12,9% Ramo III 17,1 79, ,8 (62,0) (78,4%) Ramo IV 1,4 0,8 0,1 0,6 78% Ramo V 697,5 62,9 26,5 634, ,6% Premi dell'esercizio lordi "vita" , , , ,0 17,1% Premi ceduti (12,1) (11,1) (9,1) (1,0) 9,1% Premi dell'esercizio netti "vita" , , , ,0 17,1% Premi Infortuni e Malattie 1,6 3,1 3,2 (1,5) (48,5%) Premi ceduti in riassicurazione (0,6) (1,3) (1,2) 0,7 53,3% Variazione della riserva premi 0,0 0,0 0,1 (0,0) (29,5%) Variazione della riserva premi a carico riass. (0,0) (0,0) (0,0) 0,0 (76,2%) Premi dell'esercizio netti "danni" 1,0 1,8 2,0 (0,8) (44,7%) Totale Premi netti dell'esercizio , , , ,2 17,1% La composizione dei premi lordi vita risulta la seguente: (dati in milioni di euro) Composizione premi lordi "vita" Variazione Premi periodici 1.111,9 814,8 297,1 36,5% - di cui prima annualità 436,74 305,4 131,3 43,0% - di cui annualità successive 675,15 509,5 165,6 32,5% Premi unici , , ,0 15,9% Totale , , ,0 17,1% Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della nuova produzione, complessivamente pari a milioni di Euro, in crescita del 17,9% rispetto ai milioni di Euro del Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

23 L attività industriale (dati in milioni di euro) Nuova produzione Variazione Ramo I , , ,7 13,6% Ramo III 17,1 79,28 (62,0) (78,4%) Ramo IV 1,1 0,7 0,3 46,6% Ramo V 686,5 62,9 623,5 991,0% Totale , , ,5 17,9% L attività commerciale, nel corso dell esercizio, rispondendo alla ricerca di sicurezza della nostra clientela, è stata indirizzata quasi esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d investimento e risparmio di Ramo I (prodotti tradizionali con gestione separata). La Compagnia ha, inoltre, consolidato la propria leadership assoluta anche nel mercato della previdenza, con un livello complessivo di adesioni a Postaprevidenza Valore che ha superato le unità (oltre nel solo 2013), collocando il fondo pensione della Compagnia al primo posto nella graduatoria per adesioni complessive in portafoglio tra tutti i fondi pensione operanti in Italia. Positivi sono stati anche i risultati afferenti la vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute stand alone (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre nuove polizze vendute nell anno, mentre circa sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, ma in bundle agli impegni finanziari conseguenti a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane. Alla data del 31 dicembre 2014 il numero dei contratti in portafoglio ammonta a circa 5,9 milioni con un incremento complessivo del 10,9% rispetto al 2013 (pari a 5,3 milioni) Portafoglio contratti Consistenze Nuovi Liquidazioni Consistenze al contratti e decadenze al Prodotti di Investimento Tradizionali ( ) Prodotti di Investimento - Multi Ramo (2) Prodotti di Investimento - Linked (98.971) Unit linked (20.146) Index linked (78.825) Prodotti Previdenza (5.465) Prodotti di Protezione (60.945) Totale ( ) Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

24 GLI ONERI RELATIVI AI SINISTRI Gli oneri relativi ai sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione, per prestazioni assicurative sono risultati nel corso dell esercizio complessivamente pari 5.524,8 milioni di Euro rispetto ai 5.187,9 milioni di Euro del (dati in milioni di euro) Oneri relativi ai sinistri Variazione Somme pagate di competenza 5.522, ,6 338,7 6,5% Ramo I 4.257, ,6 320,4 8,1% Ramo III 1.229, ,3 5,3 0,4% Ramo V 35,2 21,4 13,8 64,7% Rami Danni 0,5 1,3 (0,8) (65,0%) Spese di liquidazione 8,2 7,8 0,4 5,7% Quote a carico riassicuratori VITA (5,7) (2,7) (3,0) 112,7% Quote a carico riassicuratori DANNI (0,1) (0,8) 0,7 (88,0%) Totale Oneri relativi ai sinistri al netto cessioni in riassicurazione 5.524, ,9 336,8 6,5% Per quanto attiene ai riscatti, il dato ammonta complessivamente a circa 2.396,6 milioni di Euro, in linea rispetto al dato del 2013 (2.349,6 milioni di Euro); l incidenza sulle riserve iniziali è pari a circa il 4,4%, in linea con il dato del 2013 pari al 4,3%, del precedente esercizio, è comunque inferiore rispetto ai livelli di mercato. La tabella seguente illustra la distribuzione delle liquidazioni per tipologia: (dati in milioni di euro) Composizione oneri relativi ai sinistri per causale Variazione Somme pagate di competenza 5.522, ,6 338,7 6,5% Sinistri 789,7 677,3 112,3 16,6% Riscatti 2.396, ,6 47,0 2,0% Scadenze periodiche 2.123, ,8 284,2 15,4% Cedole 211,5 315,4 (103,9) (32,9%) Altro 0,1 0,2 (0,1) (38,6%) Ramo Danni 0,5 1,3 (0,8) (63,9%) Spese di liquidazione 8,2 7,8 0,4 5,7% Quote a carico riassicuratori VITA (5,7) (2,6) (3,0) 112,7% Quote a carico riassicuratori DANNI (0,1) (0,8) 0,7 (88,0%) Totale Oneri relativi ai sinistri al netto cessioni in riass , ,9 336,8 6,5% LA POLITICA RIASSICURATIVA Nel corso del 2014, sono state sostanzialmente mantenute inalterate le politiche riassicurative adottate negli anni passati, e sono pertanto proseguiti gli effetti dei trattati in corso afferenti le polizze TCM. I premi ceduti in riassicurazione ammontano per i Rami Vita a 12,1 milioni di Euro mentre per i Rami Danni a 0,6 milioni di Euro. I sinistri in riassicurazione ammontano per i rami vita a 5,7 milioni di Euro mentre per i Rami Danni a 0,1 milioni di Euro 24 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

25 L attività industriale RECLAMI Nel corso del 2014, la Compagnia ha ricevuto nuovi reclami, mentre quelli del 2013 sono stati pari a L incidenza dei reclami sul numero dei contratti in essere al 31 dicembre 2014 ( ) è pari allo 0,02% (0,03% nel 2013). Il tempo medio di evasione dei reclami nell anno è stato pari a circa 25 giorni (18 giorni nel 2013). Relativamente al prodotto PIP, la Compagnia ha ricevuto, nel corso del 2014, 471 reclami. L incidenza percentuale dei reclami sul numero dei contratti in essere alla data del 31 dicembre 2014 ( ), è pari allo 0,008 % (0,01% nel 2013). Il tempo medio di evasione è stato pari a circa 26 giorni (18 giorni nel 2013). LE RISERVE TECNICHE In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali, le riserve tecniche, calcolate analiticamente per ogni contratto, in osservanza alle leggi e ai regolamenti in materia e sulla base di appropriate assunzioni attuariali, sono risultate complessivamente pari a ,9 milioni di Euro, registrando una crescita di circa il 19,1% rispetto ai ,7 milioni di Euro di fine (dati in milioni di euro) Riserve 31/12/14 31/12/13 Variazione Riserve Matematiche , , ,0 23,3% Riserva premi 2,3 3,3 (0,9) (28,7%) Riserva per somme da pagare 474,7 229,3 245,4 107,0% Riserve per partecipazioni agli utili 0,4-0,4 n.s Altre Riserve 82,2 72,2 10,0 13,8% Totale Riserve rami vita Classe C , , ,8 23,5% Riserva premi - 0,2 (0,2) (100,0%) Riserva sinistri - 0,7 (0,7) (100,0%) Riserve di perequazione - - 0,0 n.s. Altre Riserve Tecniche - 0,1 (0,1) (100,0%) Totale Riserve rami danni - 0,9 (0,9) (100,0%) Riserve rami vita Classe D 8.503, ,2 (686,7) (7,5%) Totale Riserve Tecniche , , ,2 19,1% In particolare, le riserve dei rami vita di classe C ammontano complessivamente a milioni di Euro con un incremento del 23,5% circa rispetto al dato di fine 2013 e con un incidenza sulle riserve complessive dell 89,1%. Tali poste sono costituite per far fronte a tutti gli impegni della Compagnia ed includono la riserva matematica (68.638,8 milioni di Euro), la riserva per somme da pagare (474,7 milioni di Euro) nonché le riserve tecniche diverse (82,2 milioni di Euro), relative alle riserve per spese di gestione. La riserva matematica relativa a ciascun contratto non risulta mai inferiore al corrispondente valore di riscatto. Le riserve tecniche costituite a fronte di prodotti di Ramo III ammontano complessivamente a 8.503,5 milioni di Euro. I principi di calcolo, le valutazioni operate e l attestazione della congruità delle riserve tecniche risultano dalla relazione dell Attuario Incaricato, come previsto dai regolamenti vigenti. Con riferimento ai rami danni, si rileva che nel mese di settembre 2014, in una logica di razionalizzazione/ottimizzazione delle attività e per conseguire le opportune sinergie all interno del gruppo assicurativo, si è perfezionata l operazione di cessione a titolo oneroso del portafoglio danni alla controllata Poste Assicura SpA, afferente i prodotti assicurativi destinati al mercato retail. Operazione che ha dato luogo al trasferimento delle riserve tecniche afferenti a tali contratti. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

26 LA STRUTTURA DISTRIBUTIVA Per il collocamento dei propri prodotti, Poste Vita si avvale degli Uffici Postali della Capogruppo Poste Italiane S.p.A. - Società con socio unico - Patrimonio BancoPosta, società regolarmente iscritta alla lettera D del registro unico degli intermediari assicurativi di cui al Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006, la cui convenzione è stata prorogata fino al mese di marzo 2019 con previsione di eventuale tacito rinnovo alla scadenza. La rete di vendita di Poste Italiane S.p.A. è costituita da oltre Uffici Postali presenti sul territorio nazionale. I contratti assicurativi vengono sottoscritti all interno degli Uffici Postali da personale qualificato e debitamente formato. Per l attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all intermediario Poste Italiane provvigioni complessivamente pari a circa 335 milioni di Euro (309 milioni di Euro al 31 dicembre 2013), con una competenza economica pari a 327 milioni di Euro (295 milioni di Euro al 31 dicembre 2013). L attività di formazione della rete del personale abilitato alla vendita dei prodotti è proseguita in conformità alle linee guida previste dalla normativa. I programmi di aggiornamento professionale per l intero primo semestre 2014, hanno riguardato sia le novità di prodotto, sia i moduli di carattere tecnico assicurativo e previdenziale. Questi ultimi sono nati con la finalità di sviluppare la professionalità degli addetti all intermediazione, non solo in termini di specifiche competenze in relazione al prodotto offerto, ma anche con riferimento a tematiche più generali di welfare e di definizione dei bisogni della clientela. Ogni iniziativa di formazione è progettata, convalidata ed erogata ai primi riferimenti della formazione di Poste Italiane S.p.A. a cura del competente ufficio di Poste Vita S.p.A., compagnia capogruppo del Gruppo assicurativo Poste Vita (in alcuni casi con il supporto di società di formazione esterne, specializzate nel settore assicurativo). In aggiunta la Compagnia ha potenziato il proprio modello di servizio a supporto della clientela in logica multicanale, attraverso il potenziamento del proprio sito web con servizi di consulenza alla clientela, il rilascio di un area riservata per i clienti in portafoglio ed il potenziamento del call center accessibile tramite numero verde. Il modello di servizio multicanale è sviluppato anche a supporto della rete distributiva, in sinergia e ad integrazione con il ruolo centrale degli Uffici Postali nel rapporto con la clientela. 26 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

27 La gestione patrimoniale e finanziaria LA GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA Gli investimenti finanziari e le disponibilità liquide ammontano complessivamente a ,6 milioni in crescita, stante le dinamiche commerciali e l evoluzione dei mercati finanziari, del 18,7% rispetto ai ,8 milioni di Euro del (dati in milioni di euro) Investimenti finanziari 31/12/14 31/12/13 Variazione Partecipazioni 208,6 235,5 (26,9) (11,4%) Azioni e quote 7,78 5,0 2,8 55,6% Quote di fondi comuni di investimento 3.245, , ,4 114,7% Titoli di Stato , , ,0 27,8% Obbligazioni Corporate , ,0 (356,2) (3,1%) Investimenti Finanziari di classe C , , ,0 23,8% Disponibilità liquide 650,9 792,6 (141,6) (17,9%) Ratei attivi su titoli 722,7 659,2 63,5 9,6% Investimenti e disponibilità liquide di Classe C , , ,8 23,1% Investimenti di Classe D 8.600, ,1 (706,1) (7,6%) Totale Investimenti Finanziari , , ,9 18,7% Le strategie e le linee guida degli investimenti vengono definite dal Consiglio di Amministrazione con apposite delibere quadro, con le quali vengono individuate sia le caratteristiche essenziali, in termini qualitativi e quantitativi, dei comparti di investimento ad utilizzo durevole e non durevole, sia le strategie per l operatività in strumenti derivati. Il processo di investimento prevede altresì un sistema di governance, che include anche organismi collegiali (Comitato Investimenti e Comitato Rischi). Relativamente all operatività in strumenti derivati, alla data del 31 dicembre 2014 gli unici strumenti derivati in portafoglio si riferiscono ai Warrant a copertura della componente indicizzata di alcuni prodotti di Ramo III. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre

28 INVESTIMENTI DI CLASSE C Gli attivi finanziari detenuti dalla Compagnia attengono prevalentemente agli investimenti effettuati, a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati e relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile, la cui prestazione assicurata è parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi all interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni Separate). Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza compreso tra lo 0% e l 1,5%. In virtù delle menzionate dinamiche commerciali e dei proventi conseguiti, gli investimenti finanziari di classe C sono cresciuti complessivamente dai ,4 milioni di Euro di inizio anno agli attuali ,4 milioni di Euro. Per quanto attiene le politiche di investimento adottate nel corso del 2014, la Compagnia ha mantenuto una strategia di gestione degli investimenti collegati alle gestioni separate finalizzata a contemperare l esigenza di correlare in misura sempre maggiore gli investimenti con la struttura degli impegni nei confronti degli assicurati ed, al tempo stesso, mantenere un portafoglio in grado di garantire una continuità nei rendimenti anche in linea con quelli dei principali competitors. Le scelte di investimento sono state improntate ad obiettivi di massima prudenza con un portafoglio investito prevalentemente in titoli di stato italiani ed in obbligazioni corporate di buono standing. Più nel dettaglio, gli acquisti hanno riguardato principalmente titoli governativi italiani, anche nella componente indicizzata all inflazione. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla selezione e diversificazione del portafoglio in titoli obbligazionari non governativi. In un ottica di diversificazione del rischio per settore, per meglio sfruttare le opportunità di rendimento offerte sia dall andamento della crescita economica che dalla pendenza delle curve di credito societario, è stato aumentato sia il peso degli emittenti bancari e finanziari che quello degli emittenti industriali. La Compagnia ha altresì avviato nel corso del II semestre 2014, un processo di diversificazione degli investimenti, mantenendo comunque una moderata propensione al rischio, attraverso l acquisto di un fondo multiasset aperto armonizzato di tipo UCITS. Il portafoglio è investito prevalentemente in titoli di Stato (79% del totale) ed in obbligazioni corporate (16% del totale); una parte residua del portafoglio (circa il 5% del totale) è composta da quote di OICVM e in misura marginale da azioni. Inoltre, così come si evince dalla tabella seguente, la percentuale degli investimenti destinati al comparto immobilizzato, è passata dal 56% del 2013 all attuale 51%. (dati in milioni di euro) Investimenti finanziari di Classe C 31/12/14 31/12/13 Variazione Val.bilancio Incidenza % Val.bilancio Incidenza % Investimenti nel "comparto olante" ,1 49,4% ,7 43,7% 9.882,4 40,0% Azioni e quote 7,8 0,0% 5,0 0,0% 2,8 55,6% Quote di fondi comuni di investimento 945,7 1,4% 1.012,3 1,8% (66,6) (6,6%) Titoli di Stato ,1 34,7% ,1 27,3% 8.909,9 57,8% Obbligazioni Corporate 9.315,6 13,3% 8.279,3 14,6% 1.036,3 12,5% Investimenti nel "comparto obilizzato" ,3 50,6% ,7 56,3% 3.593,6 11,3% Azioni e quote 0,0 0,0% 0,0 0,0% - n.s. Quote di fondi comuni di investimento 2.299,3 3,3% 499,3 0,9% 1.800,0 360,5% Titoli di Stato ,8 44,7% ,7 49,7% 3.186,1 11,3% Obbligazioni Corporate 1.846,1 2,6% 3.238,7 5,7% (1.392,6) (43,0%) Totale Investimenti Finanziari di classe C ,4 100% ,4 100% ,0 23,8% I proventi netti derivanti dagli investimenti, conseguiti nel corso dell esercizio 2014 ammontano, escludendo la componente valutativa, complessivamente a 2.740,4 milioni di Euro, in crescita di circa 490 milioni di Euro rispetto al dato dello stesso periodo del 2013 in virtù principalmente della crescita delle masse gestite e di maggiori plusvalenze realizzate nel corso del periodo su posizioni di medio termine in portafoglio al fine di assicurare continuità ai rendimenti delle gestioni separate in un contesto di mercato caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse. 28 Gruppo Poste Italiane Poste Vita 2014

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

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