La valutazione della formula imprenditoriale
|
|
- Adelina Adamo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La valutazione della formula imprenditoriale Come si apprezza e si analizza il grado di successo di un impresa A cura di : Ddr Fabio Forlani
2 Premessa Nel governo strategico delle imprese la valutazione della formula imprenditoriale occupa una posizione centrale. La gestione strategica si distingue da quella operativa perché in luogo di assumere come data l impostazione imprenditoriale e di occuparsi di farla funzionare nel modo più efficiente, la mette in discussione e ne cura se del caso il cambiamento. Qualsiasi attività di gestione strategica prende l avvio dal cercare di capire quale è l attuale impostazione imprenditoriale, di giudicarne la validità e di individuare, almeno nelle loro linee di fondo, le eventuali necessità di rinnovamento della stessa. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 2
3 Cos è una formula imprenditoriale [Coda, 1984] La f.i. è la risultante delle scelte di fondo riguardanti: i mercati cui è indirizzata la propria offerta e, più in generale, il sistema competitivo in cui è inserita; i prodotti offerti con tutti gli elementi configuranti l offerta o sistema di prodotto dell impresa; la struttura che consente all impresa di presentarsi al mercato con quella certa offerta e agli attori sociali con quella certa proposta progettuale; il sistema degli attori sociali, a cui chiede contributi e consensi, con le loro aspettative nei riguardi dell impresa e il loro potere d influire sulla vita della stessa; le prospettive offerte/contributi richiesti agli attori sociali; 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 3
4 Gli elementi della formula imprenditoriale Sistema competitivo Sistema attori sociali Sistema di prodotto Struttura Prospettive offerte / contributi richiesti 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 4
5 Il sistema competitivo Concetto della concorrenza allargata alla Porter [Valdani, 1995] Fornitori Minaccia di nuovi ingressi Potere negoziale dei fornitori Minaccia di prodotti sostituti Concorrenti potenziali entranti Concorrenti attuali del settore Manovre concorrenziali per conquistare posizioni di dominio tra i concorrenti attuali Concorrenti indiretti succedanei/funzionali Potere negoziale dei clienti Acquirenti Potere contrattuale del sistema distributivo Intermediari 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 5
6 Sistema di prodotto Per il potenziale acquirente il prodotto è un insieme composito di valori soddisfatti [Levitt, 1985]. Il suo acquisto è correlato al soddisfacimento di un sistema di aspettative che può essere più o meno complesso. La prestazione da offrire va definita in funzione di tali aspettative e non in base a parametri tecnici o merceologici che rispondono all ottica del produttore [Cozzi e Ferrero, 2000]. Devono essere considerate tutte le componenti tangibili e intangibili della prestazione complessivamente offerta dall impresa che possono influire sul valore ad essa attribuito dall acquirente. Possibile classificazione dei prodotti offerti: materie prime, beni, servizi, esperienze, trasformazioni [Pine e Gilmore, 2000]. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 6
7 La struttura (organizzazione, risorse, capacità) Il termine struttura è usato nell accezione ampia, in modo tale da comprendere la struttura organizzativa e i sistemi operativi (sono i meccanismi che consentono alla struttura di operare: sistema di programmazione e controllo, sistema di gestione del personale (selezione,inserimento, formazione, remunerazione, carriera)), i sistemi di leadership, ed inoltre tutte le risorse - umane, materiali o fisiche, finanziarie, immateriali - costituenti il patrimonio tecnologico, commerciale, direzionale ed economicofinanziario dell impresa. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 7
8 La cultura organizzativa Il concetto di cultura organizzativa descrive una serie di norme più o meno comuni e di valori condivisi dalle persone che fanno parte dell organizzazione. La cultura spiega perché le persone fanno certe cose, pensano in modo simile e sono sensibili a obiettivi e a procedure simili per il semplice fatto che sono membri della stessa organizzazione. La cultura esistente in un azienda è il risultato della sua storia organizzativa e fornisce all organizzazione stabilità, significato e prevedibilità. Una cultura aziendale definita e forte rende le persone, che agiscono nell organizzazione, in grado di agire in modo coerente alle differenti azioni. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 8
9 Sistema degli attori sociali Si fa riferimento a tutti i detentori di interessi coinvolti dall esercizio dell impresa estranei al sistema competitivo (stakeholders). Fra i principali attori sociali si evidenziano: lavoratori, managers, azionisti, banche e creditori, collettività locale, sistema scolastico, ecc. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 9
10 Sistema delle prospettive offerte e dei contributi richiesti Si fa riferimento alla proposta progettuale o al sistema di proposte progettuali, che l impresa (più o meno esplicitamente) rivolge al sistema degli attori sociali. Con riferimento alle forze economiche e sociali coinvolte o da coinvolgere si devono analizzare le relazioni con i sub-sistemi aziendali (lavoratori, managers, ecc.) e con i sovra-sistemi aziendali (azionisti, creditori, collettività locale, ecc.), evidenziandone le prospettive offerte e i contributi o consensi richiesti [Golinelli, 2000 e 2002]; 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 10
11 Gli elementi della formula imprenditoriale Sistema competitivo Sistema attori sociali Arena competitiva Contesto sociale Sistema di prodotto Struttura Prospettive offerte / contributi richiesti 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 11
12 L arena competitiva Il primo sottoinsieme esprime il modo di essere dell impresa in una certa arena competitiva (l impostazione con la quale essa è presente in un settore di attività economica). Rappresenta la collocazione e la strategia competitiva dell impresa. Il contesto sociale Il secondo sottoinsieme esprime il modo d essere dell impresa nel sistema di forze economiche, politiche e sociali in cui cerca risorse e consensi. Rappresenta la collocazione e la strategia sociale dell impresa. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 12
13 La formula imprenditoriale La f.i. assume la configurazione di due sottoinsiemi a forma circolare, entrambi facenti perno e ruotanti intorno alla struttura, che, mentre sintetizza la storia passata dell impresa, ne rappresenta la capacità propositiva nei riguardi sia del sistema competitivo sia delle altre forze sociali, cui dà i suoi contributi, ricevendone impulsi, risorse e collaborazioni. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 13
14 Formula competitiva La strategia competitiva ha l obiettivo di ottenere vantaggi competitivi sui concorrenti, che assicurino una soddisfacente redditività nel tempo ed il conseguimento degli obiettivi stabiliti dall impresa. Fattori determinanti la redditività a medio termine di un impresa: L attrattività del settore La capacità competitiva dell impresa La strategia deve innanzi tutto definire i mercati in cui operare ed i vantaggi competitivi da acquisire 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 14
15 Sistema competitivo (segue) L attrattività del settore E definita dall intensità della competizione tra le forze competitive e determina il profitto potenziale del complesso delle imprese del settore [Porter, 1982] La capacità competitiva Determina la quota di valore (creato nel settore) di cui l impresa può appropriarsi [Porter, 1987; Day, 1992] Per ottenere nel lungo termine risultati superiori alla media del settore un impresa deve acquisire un vantaggio competitivo sostenibile nei confronti dei concorrenti 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 15
16 Capacità distintive e vantaggi competitivi Un impresa possiede un vantaggio competitivo quando dispone di capacità (o competenze) distintive, in grado di garantire un differenziale superiore ai concorrenti tra il valore di scambio conseguibile (prezzo max accettato dai clienti) ed i costi totali che sostiene per il suddetto prodotto offerto. Le basi su cui può fondarsi l esistenza di un vantaggio competitivo sono due (valore creato, costi sostenuti): l offerta di un valore percepito (dai clienti) superiore a parità di costi con i concorrenti [differenziazione] l offerta di un valore percepito (dai clienti) uguale ai concorrenti, realizzato con costi inferiori [leadership di costo] 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 16
17 Capacità distintive e vantaggi competitivi (segue) Per ottenere un vantaggio competitivo l impresa deve possedere delle capacità distintive supportate da adeguate risorse. Esse rappresentano le fonti del vantaggio competitivo. Risorse Valorizzate Capacita distintive Vantaggio competitivo Le capacità dell impresa sono rappresentate da ciò che essa è in grado di fare utilizzando congiuntamente le risorse possedute [Grant, 1994]. Le capacità sono determinate dall abilità sviluppata dall impresa di utilizzare in modo integrato le risorse, possedute o accessibili, dell intera catena del valore per raggiungere determinati risultati. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 17
18 Le risorse Le risorse costituiscono gli input immessi nel sistema produttivo, le componenti base utilizzate per sviluppare e concretizzare le capacità. Le risorse possono essere classificate in [Grant, 1994] : Risorse finanziarie (flussi di cassa, capacità di indebitamento, capacità di nuovo capitale netto, ecc.) Risorse materiali (fabbricati, impianti e macchinari, scorte, ecc.) Risorse umane (livello di competenze professionali e manageriali) Risorse organizzative (strutture e sistemi operativi specifici per la gestione del personale, la distribuzione e la vendita dei prodotti, ecc.) Risorse tecnologiche (brevetti, tecnologie di prodotto e di processo, ecc.) Risorse immateriali e di immagine (immagine di marca, fedeltà della clientela, relazionali con stakeholder, conoscenza tacita e codificata, ecc.) 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 18
19 I fattori critici di successo L importanza delle singole capacità e risorse dipende dalla loro corrispondenza con fattori critici di successo. I fattori critici di successo sono rappresentati dalle capacità e dalle risorse che esercitano l influenza più rilevante sul successo di mercato (es. prezzo, prodotto, distribuzione, comunicazione, rapporto con i fornitori, immagine di marca, ecc.). Solo se è riferito a fattori critici di successo il possesso di capacità e risorse distintive può determinare un vantaggio competitivo significativo. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 19
20 Vantaggio competitivo difendibile Il vantaggio competitivo deve essere difendibile e durevole nel tempo. La difendibilità del Vantaggio Competitivo dipende dalle caratteristiche delle risorse e dalle capacità: Durata: rapidità con cui si consumano o divengono obsolete; Imitabilità: possibilità per i concorrenti di poterle imitare; Trasferibilità: possibilità per i concorrenti di poterle acquisire sul mercato; Riproducibilità: possibilità per i concorrenti di poterle sviluppare autonomamente al loro interno; 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 20
21 Risorse e Capacità Durature e difficilmente imitabili, riproducibili, trasferibili Competenze distintive durevoli Successo competitivo durevole 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 21
22 Casa contraddistingue una formula imprenditoriale di successo La f.i. adottata per competere nel campo di attività economica prescelto presenta, rispetto ai sistemi di prodotto delle imprese rivali, dei chiari vantaggi concorrenziali o competitivi, funzionali a specifici bisogni o fattori critici di successo del mercato. I vantaggi concorrenziali sono consentiti da una struttura che, se posta a confronto con quella delle rivali, presenta delle inconfondibili competenze distintive. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 22
23 Segue: cosa contraddistingue una formula imprenditoriale di successo Nelle f.i. di successo sia il sistema di prodotto che la struttura sono internamente coerenti; Il sistema di prodotto si adatta bene sia alle caratteristiche della struttura (di cui sfrutta i punti di forza), sia alle caratteristiche del sistema competitivo (di cui ne cogli le opportunità); La struttura è ben dimensionata in rapporto alla dimensione del mercato (o segmento o nicchia) di riferimento ed ha il grado di flessibilità/rigidità necessario per competervi validamente; Tutti gli elementi della formula competitiva presentano un elevato grado di consonanza [Golinelli, 2000] 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 23
24 L idea imprenditoriale L Idea imprenditoriale [Normann, 1979] è il risultato di una sintesi imprenditoriale, spesso intuitiva, tra un bisogno percepito e una possibilità intravista di soddisfarlo economicamente. L idea deve essere consonante con le linee evolutive di fondo dell ambiente e del settore, ancorché in certi casi possa apparire controcorrente poiché fortemente innovativa o sintonizzata con valori sociali condivisi solo da minoranze; La f.i. nasce sovente come il prodotto di un processo di apprendimento imprenditoriale, che, almeno a partire da un certo punto in poi, si localizza intorno ad una valida intuizione imprenditoriale.tale intuizione è una visione anticipatrice o embrione della formula competitiva di successo; 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 24
25 La coerenza degli elementi della formula competitiva intorno ad un idea centrale intrinsecamente valida è alla base del successo competitivo e del successo economico e finanziario: Capacità e risorse distintive Fattori critici di successo Vantaggio concorrenziale duraturo Dominanza dell impresa sul mercato (o segmento o nicchia) 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 25
26 Formula sociale La proposta che l impresa rivolge agli attori sociali o stakeholder (azionisti, lavoratori, ecc.) cui si chiedono risorse e consensi deve contraddistinguersi per certi vantaggi differenziali. In modo che venga percepita, da coloro che vi aderiscono, come capace di soddisfare le loro aspettative meglio di altre eventuali proposte; La struttura delle f.i. di successo si contraddistingue per una cultura aziendale forte, fatta di valori condivisi: Continuità Autonomia Economicità Socialità 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 26
27 Lo scambio sociale SI VANTAGGIO A NO GIOCO A SOMMA POSITIVA > 0 GIOCO A SOMMA ZERO = 0 GIOCO A SOMMA ZERO = 0 GIOCO A SOMMA NEGATIVA < 0 SI VANTAGGIO B NO 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 27
28 Le leggi fondamentali della stupidità umana di Carlo M. Cipolla + Intelligente Bandito A Autore dell azione - Sprovveduto Stupido + B - Subisce l azione 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 28
29 Segue: Formula sociale Una cultura forte è una potente forza motivazionale, che induce dedizione al bene inteso come interesse aziendale ed è alla base di un successo duraturo e quindi anche della capacità di attrarre le risorse e collaborazioni necessarie. Cultura aziendale forte Aspettative di fondo Vantaggi differenziali Consenso Coesione Fiducia Soddisfazione Una cultura forte ma conservatrice può essere un freno all innovazione, soprattutto in periodi di forte cambiamento delle aspettative sociali marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 29
30 Formula imprenditoriale sovraordinata La coerenza degli elementi della formula imprenditoriale intorno ad un idea centrale intrinsecamente valida è alla base anche del successo economico e finanziario: Capacità della f.i. di creare CONSONANZA e di soddisfare in modo sistemico le necessità del mercato, del contesto sociale e i vincoli della struttura Dominanza Coesione Fiducia Soddisfazione Economicità Successo economico e finanziario (Adempie al suo ruolo sociale di centro produttore di ricchezza) 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 30
31 Fonte: Coda V., 1984 Sistema competitivo Sistema attori sociali Sistema di prodotto Fattori critici di successo Struttura Aspettative di fondo Prospettive offerte / contributi richieste Vantaggi concorrenziali Competenze distintive CONSONANZA Cultura aziendale forte Vantaggi differenziali Dominanza Coesione Fiducia Soddisfazione Economicità 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 31
32 Come si valuta una formula imprenditoriale: Come si colloca l impresa rispetto alle tipiche dimensioni del successo imprenditoriale? Dimensione competitiva Dimensione economica (reddituale) e finanziaria Dimensione sociale Posta una collocazione ottimale, si prospettano minacce capaci di scardinare le basi del successo? Posta una collocazione sfavorevole, quali necessità d innovazione imprenditoriale ne discendono? 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 32
33 Segue: Come si valuta una formula imprenditoriale Una F.I. é valida se l impresa è posizionata favorevolmente rispetto alle tre dimensioni del successo e se non è minacciata da minacce che ne richiedano un cambiamento radicale. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 33
34 Valutazione della f. i. Dimensione competitiva Le informazioni, anche indiziarie, da valutare sono quelle concernenti le quote di mercato assolute e relative, il grado di copertura del mercato, il livello qualitativo della clientela, soddisfazione dei consumatori (fedeltà), ecc.; Tali informazioni esprimono i risultati del gioco competitivo e non i fattori causanti. ( Questi, che possono essere colti spostando l indagine sui differenziali concorrenziali e sulle competenze distintive proprie di ciascun competitore, vanno presi in esame in un momento successivo, quando ci si interroga sul perché del successo o dell insuccesso); 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 34
35 Valutazione della f. i. Dimensione economica e finanziaria complessiva La dimensione reddituale a livello d impresa è espressa dalla redditività netta dei mezzi propri (ROE), per una valutazione economica e finanziaria più completa (indebitamento, ecc...) è però consigliabile ricorrere a metodologie più evolute, ad es. scorring [Pencarelli, 2001] ; Dimensione economica (reddituale) Il giudizio deve incentrarsi sulla redditività operativa dei mezzi investiti (ROI) e non sulla redditività netta sui mezzi propri; Quando non è possibile utilizzare il ROI si possono utilizzare altri indicatori ad esso connesso: margini di contribuzione, coefficienti di rigiro del circolante, il fatturato per addetto, ecc. 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 35
36 Valutazione della f. i. Dimensione sociale Tale dimensione ha manifestazione nei livelli di soddisfazione degli attori sociali legati alle sorti dell impresa (in particolare lavoratori e azionisti) e nella capacità che l impresa ha di attrarre a sé le risorse, le collaborazioni e i consensi che le sono necessari (Es. fedeltà dei dipendenti, clima interno, conflitti, ecc.) 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 36
37 Circuiti di successo caratterizzanti il funzionamento di una f.i. pienamente valida Si può asserire che una f.i. valida è orientata a perseguire simultaneamente e congiuntamente il successo sul piano competitivo, su quello sociale e su quello reddituale e tende ad attivare dei circuiti di successo autoalimentantisi che intersecano questi diversi piani. Successo competitivo Successo sociale Successo economicofinanziario 04 marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 37
38 Fonti bibliografiche: Abell D. Business e scelte aziendali, Ipsoa, Milano, Coda V., Sviluppo e Organizzazione n 82, Marzo-Aprile Cipolla C. M., Allegro ma non troppo, Il Mulino, Bologna, Cozzi G. e Ferrero G., Marketing, G.Giampichelli editore, Torino, Day G.S., Strategie peri mercati. Processi per la creazione del valore, Etas Libri, Milano, Grant R.M., L analisi strategica nella gestione aziendale, Il Mulino, Bologna, Golinelli G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa, Cedam, Padova, Golinelli G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa III, Cedam, Padova, Levitt T, Marketing imagination, Sperling & Kupfer, Normann R.,Le condizioni di sviluppo dell impresa, Etas Libri, Milano, Porter M. E., La strategia competitiva. Analisi per le decisioni, Ed. Compositori, Bologna, Porter M. E., Il vantaggio competitivo, Ed Comunità, Pencarelli T., Piccola impresa alleanze strategiche ed integrazione europea, ASPI/INS-EDIT, Genova, Pencarelli T., Marketing e performance nell industria turistica, QuattroVenti, Urbino, Valdani E., Marketing Strategico. Un impresa proattiva per sviluppare capacità market driving e valore, Etas Libri, Milano, marzo 2008 Ddr Fabio Forlani 38
I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino
2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del
DettagliIL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004
Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliPROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1
PROGETTO D IMPRESA Guida alla Compilazione del Business Plan 1 1 Il seguente format si ispira al modello di Business Plan proposto dal progetto Mambo del Comune di Bologna. INDICE DEL BUSINESS PLAN 1.
DettagliLEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing
LEZIONE N. 1 Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali
DettagliCorso di Marketing Industriale
U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Marketing Industriale Prof. Ferruccio Piazzoni L analisi di competitività dei segmenti I Mktg-L06 SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA CONCORRENZA
DettagliCrescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali
Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali Antonio Catalani Indice Le tipologie di azienda: il prodotto, il mercato e le risorse la
DettagliIl Marketing Concetti Introduttivi
Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali del
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliCorso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.
Analisi di Settore Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Il settore è il luogo economico delle imprese che esercitano reciprocamente la concorrenza (Guido, 2000). Il confine settoriale è definito
DettagliInformation summary: Il Marketing Strategico
Information summary: Il Marketing Strategico - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliPIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM
PIANO DI LAVORO Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING Classe 5 Sezione CLM MODULI DURATA (IN ORE) L ambiente economico competitivo dell impresa 25 Il marketing operativo 30 Il piano di marketing
DettagliCapitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1
Capitolo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Capitolo 1- slide 1 Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore Obiettivi
DettagliCAPITOLO 5 Le Risorse e le Competenze come base della strategia
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo FACOLTÀ DI ECONOMIA CAPITOLO 5 Le Risorse e le Competenze come base della strategia Robert M. Grant Presentazione di: Radi Davide SCOPO DEL CAPITOLO: Valutare
DettagliIl valore della comunicazione d impresa. Renato Fiocca Incontri AISM - settembre 2001
Il valore della comunicazione d impresa Renato Fiocca Incontri AISM - settembre 2001 Il ruolo della comunicazione aziendale L azienda nel suo normale operare entra in relazione con moltissimi pubblici
DettagliLE DECISIONI STRATEGICHE DI ACQUISIZIONE- CESSIONE AZIENDALE
LE DECISIONI STRATEGICHE DI ACQUISIZIONE- CESSIONE AZIENDALE Prof. Massimo Saita Direttore Istituto Economia, Amministrazione e Politica Aziendale Università degli Studi di Milano Bicocca Professore ordinario
DettagliLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario
DettagliSERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER
TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto
DettagliGUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni
GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliCorso di. Analisi e contabilità dei costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE
DettagliLe idee per il tuo futuro: un business possibile!
Le idee per il tuo futuro: un business possibile! Antonio Usai ausai@uniss.it Marketing strategico e sviluppo nuovi prodotti Dipartimenti di scienze economiche e aziendali Università degli Studi di Sassari
DettagliIntroduzione al Marketing II. Marketing e Tecniche di Accesso al Mercato Farmaceutico 1
Introduzione al Marketing II Marketing e Tecniche di Accesso al Mercato Farmaceutico 1 Livelli di Marketing Marketing Strategico Analisi strategica Segmentazione, Targeting, Posizionamento Marketing Tattico
DettagliCorso di Marketing Industriale
U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo
DettagliTecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente
Tecniche di Marketing Progetto F.I.S.I.Agri 7 e 13 dicembre 2007 Luisa Baldeschi Parola chiave: Formula imprenditoriale La formula imprenditoriale è il cuore della pianificazione strategica La coerenza
DettagliLezione 1 Impresa e scelte strategiche
Lezione 1 Impresa e scelte strategiche Economia e Organizzazione Aziendale Modulo 3 - La strategia aziendale Unità didattica 1 - Strategia: contenuti, oggetti, finalità Antonio Dallara Caratteristiche
DettagliViene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
BUSINESS PLAN Un business plan o (piano di business, o progetto d'impresa) è una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un'attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliDenominazione/Ragione sociale impresa:..
ALLEGATO 3 PROJECT PLAN (La domanda di agevolazione non corredata del presente Allegato non sarà presa in considerazione. Il presente Allegato deve essere compilato in ogni sua parte) 1. Beneficiario Denominazione/Ragione
DettagliINCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ
INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione
DettagliLE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG
LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DI MTKG È LA SEQUENZA LOGICA DI ATTIVITÀ CHE CONSENTE DI: Stabilire gli obiettivi di mtkg, Formulare
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE
LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE Schema legami fra strumenti di gestione r.u. e strategie/obiettivi aziendali ECOSISTEMA AMBIENTALE AZIENDALE Economico; Politico;
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliLa valutazione delle immobilizzazioni immateriali
CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione
DettagliIl marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa
Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa Obiettivi della lezione Il marketing nell organizzazione e nella pianificazione d impresa Gli strumenti di analisi strategica Competitività
DettagliAlcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup)
Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup) L'idea Imprenditoriale e Le Persone Il Prodotto/Servizio Il Piano Di Marketing Il Piano Di Produzione Gli Aspetti Economico-Finanziari L'
DettagliGli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale
Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne
DettagliBusiness plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:
Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliIntroduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione
Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la
DettagliCosti unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180
SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema
DettagliCapitolo XVII. La gestione del processo innovativo
Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
DettagliIL MARKETING STRATEGICO
Una strategia è un insieme di decisioni preparate in anticipo con lo scopo di rispondere efficacemente e rapidamente alle minacce e opportunità esterne, così come agli elementi di forza e di debolezza
DettagliLezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri
Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda
DettagliLe politiche di marketing nell industria turistica. Marketing mix e marketing relazionale totale
Le politiche di marketing nell industria turistica. Marketing mix e marketing relazionale totale Lingue e Cultura per l Impresa Economia e Gestione delle Imprese Turistiche A.A. 2007-2008 Ddr Fabio Forlani
Dettagli1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale
Indice degli argomenti Convegno Qualità Ambientale e Marketing Territoriale Reggio Emilia, 22 Aprile 2009 Ambiente come strategia del marketing 1. Il fine del sistema 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile
DettagliConcetti di Marketing nel turismo
Lezione n. 1 Concetti di Marketing nel turismo Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Obiettivi del corso Fornire un quadro concettuale di riferimento per la creazione di
DettagliDOMANDA DI PARTECIPAZIONE
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE Il presente Allegato è parte integrante del bando di concorso Giovani e Idee di Impresa 3 e non può essere modificato nella composizione delle sue parti. Ogni componente del gruppo
DettagliPrincipi di marketing
Principi di marketing Corso di Gestione e Marketing delle Imprese Editoriali (A Z) Prof.ssa Fabiola Sfodera Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione Anno Accademico 2013/2014 1 L utilità
DettagliSubsistema Gestionale: definizione
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Anno Accademico 2014/2015 IL SUBSISTEMA GESTIONALE NELL INDIVIDUAZIONE DEI SUOI COLLEGATI ASPETTI E DEI RELATIVI MODELLI RAPPRESENTATIVI (CAP. 4) Unit 3 Slide 3.2.1 Lezioni
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliIndice. Prefazione alla seconda edizione. Ringraziamenti dell Editore
Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XXI XXII Capitolo 1 Elementi di economia e organizzazione aziendale 1 1.1 La natura e il fine economici dell impresa 1 1.1.1
DettagliMisurare il ROI della Formazione
Misurare il ROI della Formazione - Guida del Partecipante- Vietata ogni riproduzione Il valore di un idea sta nel metterla in pratica OLYMPOS Group - Via XXV aprile, 40 Brembate di Sopra (BG) Tel. 03519965309
DettagliAppendice 2 Piano di business preliminare
Appendice 2 Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliConcetto di patrimonio
Concetto di patrimonio Il patrimonio o capitale si può definire, in prima approssimazione, come l insieme l dei beni a disposizione del soggetto aziendale in un determinato momento; in un accezione più
DettagliANALISI DI SETTORE. Robert M. Grant
ANALISI DI SETTORE Robert M. Grant Prof. T. Pencarelli Spagnoletti Massimo indice 1. Analisi ambientale e settoriale 2. Analisi dell attrattività del settore 3. Previsione della redditività settoriale
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliLA NATURA E LE FONTI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO. CAPITOLO SETTIMO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1
LA NATURA E LE FONTI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO CAPITOLO SETTIMO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 IL VANTAGGIO COMPETITIVO E la capacità dell impresa
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliL analisi Competitiva
L analisi Alessandro De Nisco Università del Sannio COSA E L ANALISI COMPETITIVA? Affinchè l impresa possa svolgere con successo la propria attività, è fondamentale che essa svolga un monitoraggio costante
DettagliLA CREAZIONE DI VALORE PER L IMPRESA. L ottica tradizionale
LA CREAZIONE DI VALORE PER L IMPRESA L ottica tradizionale 1 L impresa si trova al centro di una complessa catena di giudizi di valore: Clienti Costo Qualità dei prodotti Fornitori Dipendenti Sopravvivenza
DettagliTorreBar S.p.A. Svolgimento
TorreBar S.p.A. Svolgimento 2. Partendo dalle informazioni sopra esposte, si costruisca la mappa strategica specificando le relazioni di causa effetto tra le diverse prospettive della BSC. Azioni Crescita
DettagliCap.4 La comunicazione economico-finanziaria. Corso di Comunicazione d impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.
Cap.4 La comunicazione economico-finanziaria Corso di Comunicazione d impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it Comunicazione economicofinanziaria: obiettivi Rafforzare le
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
Dettagliprofilo dna team clienti
CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo
DettagliAssessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica
Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE
Dettaglidott.ssa Sofia Conterno
Rafforzamento delle competenze sui modelli organizzativi di gestione del personale dott.ssa Sofia Conterno Prima parte LA LEADERSHIP SITUAZIONALE LA LEADERSHIP EFFICACE UN LEADER EFFICACE HA SVILUPPATO
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliMarketing relazionale. Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006
Marketing relazionale Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006 1. Gli obiettivi Gli obiettivi della presentazione sono volti a definire: 1. I presupposti del marketing relazionale 2. Le caratteristiche principali
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliPROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO
PROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO PIANO DI LAVORO PIANIFICAZIONE, FINANZA E CONTROLLO 5 AL PROF.SSA MARILINA SABA a.s 2010/2011 Moduli UNITA ORARIE 1. Il controllo della gestione
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliSchema per la redazione di un business plan high tech
Schema per la redazione di un business plan high tech 1. Sintesi dell idea 2. Assessment dei fattori di rischio dell iniziativa 3. Strategia competitiva 3.1 Fonti del vantaggio competitivo 3.2 Posizionamento
Dettaglinuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard
nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard Prospettiva conoscenza e competenze Prospettiva dei processi Prospettiva dei clienti Prospettiva economico finanziaria le relazioni causa-effetto
DettagliSupporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta
Supporto all avvio di progetti imprenditoriali GAL media Valle d Aosta Questo manuale è parte del progetto LEADER Agir pour l innovation rurale Scopo del manuale Sostenere le neo imprese rurali o le imprese
DettagliBelowthebiz idee in rete
Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato
DettagliRestaurant Manager Academy
Restaurant Manager Academy 1 La conoscenza non ha valore se non la metti in pratica L Accademia Un percorso formativo indispensabile per l attività di un imprenditore nel settore della ristorazione e dell
DettagliPiano di business preliminare
Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio
DettagliIL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale
DettagliRelationship. Customer. Management. Che cos'è CRM? CRM non è un prodotto o un servizio. Tanto meno è un applicativo software.
Customer Relationship Management Che cos'è CRM? CRM non è un prodotto o un servizio. Tanto meno è un applicativo software. 2 CRM è una strategia competitiva,, basata sulla capacità di mantenersi costantemente
DettagliL IMPRESA NELL AMBIENTE
L IMPRESA NELL AMBIENTE General environment P Settore e mercati del settore (task environment) D O ORGANIZZAZIONI OVUNQUE E SISTEMI OVUNQUE General environment 2 SETTORE, MERCATI E IMPRESA L ambiente viene
DettagliL asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget»
Authorized and regulated by the Financial Services Authority L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Il processo di investimento
DettagliCriteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma
Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma Aprile 2005 Definire un nuovo prodotto: Metterne a fuoco il concept, ovvero
DettagliEconomia aziendale - introduzione-
Economia aziendale - introduzione- Economia aziendale scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende (Zappa 1927) mira a dare norme e precetti per la razionale
DettagliFacoltà di Scienze Politiche e di Scienze della Comunicazione. Corso di laurea in Economia e Metodi Quantitativi per le Aziende
Facoltà di Scienze Politiche e di Scienze della Comunicazione Marketing MARKETING DEL Corso di laurea in Economia e Metodi Quantitativi per le Aziende TURISMO II MODULO STATISTICA ECONOMICA E MARKETING
Dettagli1. Analisi dei concorrenti L ambiente economico di un impresa è una determinante relativamente poco importante della sua redditività.
SEGMENTAZIONE MERCATO SEGMENTAZIONE DEL MERCATO 1. Analisi dei concorrenti L ambiente economico di un impresa è una determinante relativamente poco importante della sua redditività. Le determinanti delle
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliSTRATEGIE D IMPRESA. Guida alla studio del libro di testo (Fontana Caroli) per gli studenti frequentanti (in sequenza)
STRATEGIE D IMPRESA Guida alla studio del libro di testo (Fontana Caroli) per gli studenti frequentanti (in sequenza) Cap. 5.1 e Cap. 5.2 (da indicazioni precedenti) segue Cap. 4.2 + 6.5 Cap. 5.3 (esclusi
DettagliBUSINESS PLAN BUSINESS PLAN DI PER APERTURA PIZZERIA
BUSINESS PLAN DI PER APERTURA PIZZERIA 1 SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE: Tale sintesi dovrebbe dare al lettore una chiara idea del progetto imprenditoriale e dell opportunità di business che questo
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
Dettagli