EUROPA E TERRITORI: MODELLI DI GOVERNANCE, STRUMENTI E POLICY Executive summary
|
|
- Fabriciano Quarta
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Borse di studio del Consiglio regionale della Lombardia per attività di ricerca EUROPA E TERRITORI: MODELLI DI GOVERNANCE, STRUMENTI E POLICY Executive summary Claudia Bianca Ceffa Giugno
2 Tema LE REGIONI NELL ATTUALE CONTESTO DELL UNIONE EUROPEA Dalla cecità comunitaria al riconoscimento delle Regioni quale «terzo livello europeo di governo» nella prospettiva della multilevel governance Le Regioni non solo come destinatarie passive della normativa di origine europea ma anche e soprattutto quali attori del processo politico-decisionale europeo ed enti destinati a realizzare azioni concrete di sviluppo territoriale La cooperazione territoriale europea come strumento per il recupero del protagonismo regionale per: a) soddisfare il bisogno di una governance più inclusiva degli enti locali e regionali nella definizione e attuazione delle politiche Ue b) intervenire efficacemente sulle specifiche esigenze territoriali 2
3 Obiettivi Approfondire quali sono gli strumenti di governance più adeguati per valorizzare e potenziare il ruolo europeo del Consiglio regionale di Regione Lombardia al fine di: inserirsi fattivamente nel processo di costruzione dell ordinamento europeo incrementare il livello partecipativo alla formazione e all attuazione del diritto europeo attraverso una più consapevole partecipazione alla fase ascendente sfruttare le opportunità fornite dalla politica di coesione per sostenere i territori 3
4 Metodo Analisi della dottrina Monitoraggio delle attività nazionali (Consiglio regionale) ed europee (Comitato delle Regioni e CALRE) Benchmarking con esperienze nazionali ed europee di cooperazione territoriale Interviste a policy maker e stakeholder 4
5 Rapporto di ricerca - Struttura Introduzione 1. La rilevanza delle Regioni nell Unione europea 2. La dimensione europea dei Parlamenti regionali italiani e il caso Regione Lombardia 3. Gli strumenti di governance a disposizione delle Regioni per l obiettivo della coesione territoriale Conclusioni Appendice - Monitoraggio sulla partecipazione alla fase ascendente del diritto comunitario da parte del Consiglio regionale di Regione Lombardia (aprile aprile 2016) 5
6 Regioni e Unione europea In origine la cecità regionale delle istituzioni Ue ha coinvolto le Regioni solo come destinatarie passive delle politiche comunitarie Con la nascita della politica di coesione europea le Regioni hanno conosciuto un nuovo «terreno di conquista» delle proprie istanze e un occasione per emanciparsi dagli Stati centrali. a) Atto Unico Europeo (1986) b) Trattato di Maastricht (1992) - nascita del Comitato delle Regioni c) Trattati di Amsterdam (1997), Nizza (2000), Lisbona (2009) Nuova interazione delle Regioni con la Ue fondata su circuiti: formali (CdR, CALRE,REG LEG, Delegazioni regionali) informali (dialogo strutturato, attività di lobbying) 6
7 Europa e Parlamenti regionali Fase ascendente secondo la normativa italiana (leggi n.131/2003 e n. 234/2012): diretta: presenza delle Regioni nelle sedi Ue indiretta: contributo alla formazione della posizione nazionale Canali di partecipazione delle Regioni alla fase ascendente: formali: dialogo politico, controllo di sussidiarietà, osservazioni informali: scambio di informazioni e best practice 7
8 Il caso Regione Lombardia Partecipazione del Consiglio regionale alla fase ascendente: Sessione europea annuale Esame dell attività normativa e delle singole iniziative di provenienza comunitaria per la produzione di osservazioni di merito e di verifica del principio di sussidiarietà - informazione qualificata e tempestiva; - accesso autonomo alla piattaforma EXTRANET-L Raccordo tra Consiglio regionale e Giunta regionale 11 Risoluzioni adottate durante la X legislatura: risultati in linea con le Regioni italiane più attive sul versante della partecipazione alla fase ascendente 8
9 Regioni e coesione territoriale Negli ultimi 20 anni svolta territoriale delle politiche comunitarie: il territorio è il nuovo criterio guida per l orientamento delle politiche regionali La politica di coesione con il suo approccio «place based» coinvolge in primis le Regioni per effettuare interventi pubblici basati su una profonda conoscenza dei territori La politica di coesione come soluzione per contrastare il senso di estraneità provato dai cittadini e restituire l immagine di un Europa ancora attenta ai bisogni delle popolazioni e agli squilibri dei territori Strumento privilegiato della politica di coesione è la cooperazione territoriale europea (CTE) nelle sue diverse forme: transfrontaliera, interregionale, transnazionale 9
10 Regioni e coesione territoriale Strumenti della cooperazione territoriale con propria disciplina: Unione europea - Gruppi Europei di Interesse Economico (GEIE) - Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (GECT) Consiglio d Europa Convenzione Quadro di Madrid (1980) - Gruppo Euroregionale di Cooperazione (GEC) Strumenti senza disciplina giuridica ad hoc: - Euroregioni - Comunità di lavoro - Associazioni 10
11 GECT e nuovi strumenti/ 1 Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) Reg. 1082/2006, modificato dal Reg. UE 1302/2013 È uno strumento che semplifica l implementazione dei progetti congiunti Ha il vantaggio di poter essere usato da tutte le autorità regionali e locali degli Stati membri Ue senza la necessità di un preventivo accordo ratificato dallo Stato centrale. Principali motivazioni per la costituzione di un GECT: politiche: visibilità europea e rappresentanza dei membri pratiche: continuità della cooperazione e crescita dei progetti giuridiche: responsabilità e garanzia legale 11
12 GECT e nuovi strumenti/ 2 Nuovi strumenti a sostegno della politica di coesione per lo sviluppo territoriale integrato ( ): - Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) - Investimenti Territoriali Integrati (ITI) - Piani d azione congiunti (JAP) 12
13 Strategie macroregionali Le macroregioni si inseriscono nel tema della politica di coesione comunitaria in quanto iniziative per realizzare l obiettivo della cooperazione territoriale europea Quadro integrato che, attraverso il coordinamento delle politiche pertinenti, permette di identificare i bisogni dei territori e di rispondervi con le risorse disponibili Strategie attive: - Regione del Mar Baltico - Regione Danubiana - Regione Adriatico Ionica - Regione Alpina 13
14 Regione Lombardia e la Cooperazione Territoriale Europea (CTE) Organismi di cooperazione transfrontaliera: Regio Insubrica Cooperazione comunitaria: programma di cooperazione Italia- Svizzera (Interreg A) Prospettive in materia di GECT: - possibilità di adesione al GECT Alleanza Interregionale per il Corridoio Reno-Alpino - trasformazione della Comunità di lavoro Regio Insubrica Strategie macroregionali: EUSALP 14
15 Indicazioni di policy per il Consiglio regionale Molteplicità di sfide riconducibili a tre ambiti di operatività del Consiglio regionale che rappresentano altrettante opportunità di efficace interazione con l Unione europea Visibilità Policy making Politica di coesione 15
16 1. Visibilità e partecipazione Partecipazione sistematica ai canali di coinvolgimento del Comitato delle Regioni (Piattaforme e REGPEX) Partecipazione alle associazioni regionali (CALRE, REG LEG) Partecipazione al dialogo strutturato con la Commissione europea Adesione a incontri e occasioni di confronto (Open Days) Valorizzare potenziale operativo della Delegazione regionale a Bruxelles Contatti periodici con le istituzioni comunitarie 16
17 2. Policy making e partecipazione alla fase ascendente del diritto UE Rafforzare le relazioni interregionali ed europee Incrementare la collaborazione con la 14ª Commissione permanente del Senato della Repubblica Maggiore capacity building dell amministrazione regionale Tavoli di sintesi tecnica tra Giunta e Consiglio regionale Investire sulla preparazione dei consiglieri-senatori (Senato post riforma) sui temi europei 17
18 3. Politica di coesione - sostegno ai territori Proseguire e promuovere l attività di conoscenza reciproca tra Regione Lombardia e la Svizzera nel solco del Programma Interreg Italia-Svizzera Implementare le forme di cooperazione già avviate Promuovere percorsi di consultazioni aperte e mirate ai cittadini Mantenere l alto livello di commitment politico della Strategia EUSALP attraverso azioni di supporto del Consiglio regionale alla Strategia 18
19 Il progetto di ricerca è stato realizzato nell ambito del programma di Borse di studio del Consiglio regionale della Lombardia per attività di ricerca (Convenzione tra il Consiglio regionale della Lombardia ed Éupolis Lombardia per l assegnazione di borse di studio promosse dal Consiglio regionale ai sensi dell art. 6 della l.r. 16/2013). Borsista: Claudia Bianca Ceffa Borsa nr. 3 Area Istituzionale Ambito Relazioni esterne Referente Consiglio regionale: Isabella Molina Tutor scientifico Éupolis Lombardia: Sabrina Bandera 19
Piano delle ricerche del Consiglio regionale LOMBARDIA ED EUROPA
Piano delle ricerche del Consiglio regionale 2013-2014 Sessione IV LOMBARDIA ED EUROPA Seduta congiunta Commissione I Programmazione e Bilancio Commissione speciale Rapporti tra Lombardia, Confederazione
DettagliEUSALP. Strategia dell Unione Europea per la Macroregione Alpina. Presidente Regione Lombardia On. Roberto Maroni
EUSALP Strategia dell Unione Europea per la Macroregione Alpina Presidente Regione Lombardia On. Roberto Maroni Parlamento Europeo Bruxelles, 14 Ottobre 2015 EUSALP = Macroregione Alpina Area = 450.000
DettagliLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA NELLA GOVERNANCE DELL'UNIONE EUROPEA
PUBBLICAZIONI DEL DIPARTIMENTO DI TEORIA DELLO STATO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" Biblioteca di Diritto Internazionale TOMASO PERASSI MICHELE MORELLI N. 27 LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
DettagliLa partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia ai processi normativi dell'unione Europea
IL CONSIGLIO REGIONALE IN EUROPA La partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia ai processi normativi dell'unione Europea Ufficio Relazioni Internazionali, Istituzionali e Territoriali U.S.S.
DettagliIl modello di legge comunitaria dell Emilia-Romagna
Il modello di legge comunitaria dell Emilia-Romagna Regione Emilia-Romagna Roma, 27 settembre 2012 1 Scopo: Principali caratteristiche del modello adottato dalla Regione Emilia-Romagna per l'attuazione
DettagliLa partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia ai processi normativi dell'unione Europea
IL CONSIGLIO REGIONALE IN EUROPA La partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia ai processi normativi dell'unione Europea Servizio Comunicazione, Relazioni esterne e stampa Ufficio Relazioni
DettagliAntenne Europee: il ruolo degli Uffici di Bruxelles
Antenne Europee: il ruolo degli Uffici di Bruxelles Giornata Informativa- Progetto Mattone Internazionale Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi 21 Dicembre 2011 Sabrina Montante e Daniela Negri Staff
DettagliRegione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles
Regione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona Unione Europea in sintesi 2 1952 Comunità europea del carbone e dell acciaio 1958 Trattati di Roma: Comunità economica europea Comunità
DettagliInfoday Programma Spazio Alpino 2014-2020
Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Il Programma e le sue Priorità Milano 04 marzo 2016 Leonardo La Rocca Italian National Contact Point This programme is co- financed by the European Regional Development
DettagliInfo Day. da INTERREG IVC a INTERREG EUROPE
Info Day da INTERREG IVC a INTERREG EUROPE Regione Lazio Piazza Oderico da Pordenone 15 - Sala Tirreno Monica Bellisario Agenzia per la Coesione Territoriale - Ex Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione
DettagliSESTA CONFERENZA SULLA SUSSIDIARIETA Il controllo di sussidiarietà dopo Lisbona: esperienze e prospettive. 18 Dicembre 2013 Berlino - Germania
SESTA CONFERENZA SULLA SUSSIDIARIETA Il controllo di sussidiarietà dopo Lisbona: esperienze e prospettive 18 Dicembre 2013 Berlino - Germania Il coinvolgimento delle Assemblee regionali nel controllo del
Dettaglia cura di Min. Plen. Massimo Gaiani
La formazione della posizione italiana nel CIACE: ruolo e contributo delle Regioni a cura di Min. Plen. Massimo Gaiani Coordinatore dell Ufficio di Segreteria del CIACE 1 Organi competenti alla formazione
DettagliAndrea Ciaffi
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA REGIONI E AIUTI DI STATO: UN OPPORTUNITÀ PER LE ISTITUZIONI E PER LE IMPRESE ALL AVVIO DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 I rapporti tra Stato e Regioni alla luce
DettagliPiano di comunicazione Anno 2016 POR FSE
ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione Generale Piano di
DettagliProposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA Bruxelles, 21.4.2017 JOIN(2017) 14 final 2017/0084 (NLE) Proposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
DettagliCONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/080/CR11/C3
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/080/CR11/C3 Organizzazione del Gruppo per la strategia Macroregionale Adriatico-Ionica (EUSAIR/Italia) della Conferenza delle Regioni e delle Province
DettagliURBACT III. Lo stato di attuazione dei programmi di cooperazione territoriale Milano, 19 Gennaio 2017 Palazzo Lombardia - Sala Biagi
URBACT III Lo stato di attuazione dei programmi di cooperazione territoriale 2014-2020 Milano, 19 Gennaio 2017 Palazzo Lombardia - Sala Biagi 2 PROGRAMMI CTE A PARTECIPAZIONE ITALIANA 3 I PROGRAMMI CTE
DettagliFORMAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE. La cooperazione amministrativa in Europa
FORMAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE La cooperazione amministrativa in Europa Indice 1. Scenario di riferimento 2. Obiettivi didattici 3. I destinatari 4. Coordinamento scientifico 5. Programma di dettaglio
DettagliPILASTRI DELLA POLITICA
PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del
600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013
DettagliAVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA CREAZIONE DEL GRUPPO DI AZIONE LOCALE NEL SETTORE DELLA PESCA (FLAG) "CILENTO MARE BLU"
AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA CREAZIONE DEL GRUPPO DI AZIONE LOCALE NEL SETTORE DELLA PESCA (FLAG) "CILENTO MARE BLU" NELPERIODO DI RIFERIMENTO 2014-2020 A VALERE SULLE RISORSE
DettagliIl ruolo di Regione Lombardia nel processo di lobbying e nella definizione dei contenuti di Horizon2020
Il ruolo di Regione Lombardia nel processo di lobbying e nella definizione dei contenuti di Horizon2020 La mission istituzionale della Delegazione di Bruxelles Esprimere istituzionalmente gli interessi
DettagliProgramma di Networking INTERACT (Good Governance of Territorial Cooperation Programmes) Cura del Documento: Giuseppe Gargano
Programma di Networking INTERACT (Good Governance of Territorial Cooperation Programmes) Cura del Documento: Giuseppe Gargano Tipologia di cooperazione Area eleggibile Flessibilità geografica Obiettivo
Dettagli&223(5$=,21(75$16)5217$/,(5$,17(55(*,,,$ *5(&,$,7$/,$
35272&2//2',,17(6$ 75$ LE PREFETTURE (PROVINCE) DI ACHAIA, AETOLOAKARNANIA, ARTA, BARI, BRINDISI, CORFU, ILIA, IOANNINA, CEFALONIA, LECCE, LEFKADA, PREVEZA, THESPROTIA, ZANTE &223(5$=,21(75$16)5217$/,(5$,17(55(*,,,$
DettagliRELAZIONE SULL ATTUAZIONE DELLE DELIBERAZIONI APPROVATE IL 29 MAGGIO 2002
SEDUTA CONGIUNTA DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DI TIROLO- ALTO ADIGE/SÜDTIROL-TRENTINO RELAZIONE SULL ATTUAZIONE DELLE DELIBERAZIONI APPROVATE IL 29 MAGGIO 2002 Deliberazioni n. 1 e n. 2 : Ratifica del Protocollo
DettagliCAPO I. Disposizioni generali. Art. 1. Finalità
Disegno di legge concernente Norme sulla partecipazione della Regione Autonoma della Sardegna ai processi decisionali dell Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari. CAPO
Dettagli«Lo stato dell arte di Eusalp: gli obiettivi, il Piano d Azione, la Governance» Stefano Sisto
PER GLI STATI MEMBRI LA STRATEGIA E LE REGIONI MACROREGIONALE ALPINA EUSALP: UNA SFIDA COMUNE PER GLI STATI MEMBRI E LE REGIONI «Lo stato dell arte di Eusalp: gli obiettivi, il Piano d Azione, la Governance»
DettagliIl Parlamento italiano
Renzo Dickmann Il Parlamento italiano seconda edizione Jovene editore INDICE Premessa... p. XI CAPITOLO PRIMO INTRODUZIONE 1. Sul metodo...» 1 2. Sul merito...» 2 CAPITOLO SECONDO LE FONTI DEL DIRITTO
DettagliPROGRAMMA DI COOPERAZIONE INTERREG V A ITALIA SVIZZERA CCI 2014TC16RFCB035 INDICATORI DI OUTPUT. F01 Indicatori di Output 1
PROGRAMMA DI COOPERAZIONE INTERREG V A ITALIA SVIZZERA CCI 2014TC16RFCB035 INDICATORI DI OUTPUT F01 Indicatori di Output 1 Priorità d investimento Numero di imprese che ricevono un sostegno ( Comune da
DettagliCDR 4 Politiche Europee
CDR 4 Politiche Europee MISSIONE 001 Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri Programma 003 Presidenza del Consiglio dei ministri 1. Mission Il Centro di
DettagliAssociazione. Arco Adriatico Ionico
Associazione Arco Adriatico Ionico Associazione Arco Adriatico Ionico Fondata dalle Province di: Pesaro Urbino Macerata Ancona Ascoli Piceno Teramo Pescara - Chieti Campobasso Foggia Bari Brindisi Lecce
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624
100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.
DettagliKA 3 Support for policy reform
KA 3 Support for policy reform Seminario di formazione Torino 10/11 giugno 2014 KA 3 Supporto per la riforma di politiche Conoscenza nei settori di istruzione, formazione, gioventù Iniziative di prospettiva
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct CRIE Centro di eccellenza Jean Monnet 13 marzo 2013 LE ISTITUZIONI E GLI ORGANI DELL UNIONE EUROPEA Federica Di Sarcina CRIE Centro
DettagliAccordo di Collaborazione per la Promozione di Eventi e Attività di Formazione, Studio e Ricerca
Accordo di Collaborazione per la Promozione di Eventi e Attività di Formazione, Studio e Ricerca Pescara, 28 maggio 2013 Accordo di Collaborazione per la Promozione di Eventi e Attività di Formazione,
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI L Autorità di regolazione dei trasporti (di seguito: ART ) e l Autorità per le garanzie
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA IX LEGISLATURA ASSEMBLEA LEGISLATIVA I COMMISSIONE PERMANENTE "BILANCIO AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI"
Atti assembleari IX LEGISLATURA Commissioni PROGETTI DI LEGGE E DI REGOLAMENTO ATTI E RELAZIONI DI COMPETENZA DELL ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONE EMILIA-ROMAGNA IX LEGISLATURA ASSEMBLEA LEGISLATIVA I COMMISSIONE
DettagliCOS E LA STRATEGIA UE 2020
strategia EUROPA2020 in pillole Cos è la strategia UE 2020 Tre priorità Cinque obiettivi Sette iniziative faro Il nuovo Piano nazionale di riforme La nuova struttura Le scadenze Le sanzioni Europa 2020
DettagliPROGRAMMAZIONE REGIONALE DELLE POLITICHE E SDGS
PROGRAMMAZIONE REGIONALE DELLE POLITICHE E SDGS Sabrina Bandera, Antonio Dal Bianco XXXVIII Conferenza scientifica annuale AISRe Cagliari 20-22 settembre 2017 Indice L Agenda 2030 delle Nazioni Unite L
DettagliREGIONE SICILIANA PRESIDENZA L UFFICIO DI BRUXELLES
REGIONE SICILIANA PRESIDENZA L UFFICIO DI BRUXELLES Una posizione strategica L Ufficio di Bruxelles fa parte della Presidenza della Regione Siciliana e rappresenta il ponte di collegamento tra l Amministrazione
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 9.12.2015 C(2015) 9108 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 9.12.2015 che approva determinati elementi del programma di cooperazione "(Interreg V-A) Italia-Svizzera"
DettagliEUROPA 2020 ed enti locali: i programmi della Cooperazione Territoriale e il programma INTERREG ITALIA-CROAZIA
CANTIERI EUROPA 2020 EUROPA 2020 ED ENTI LOCALI EUROPA 2020 ed enti locali: i programmi della Cooperazione Territoriale e il programma INTERREG ITALIA-CROAZIA Giovedì 1 dicembre 2016 Marco MARINUZZI Sede
DettagliIl programma settoriale LEONARDO DA VINCI e SECTOR SKILLS ALLIANCES (Erasmus for All)
FORUM DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2012 Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI e SECTOR SKILLS ALLIANCES (Erasmus for All) Relatore: Rossano Arenare Obiettivi del programma Oltre agli obiettivi del
DettagliI Rapporti della Regione con l Unione Europea
I Rapporti della Regione con l Unione Europea Avv. Maria Antonietta Greco Dott. Marcello Chizzolini I.I.S. ALGAROTTI Palazzo Balbi Unità Organizzativa Riforme istituzionali e processi di delega L Unione
DettagliSezione I AUSTRIA HEINZ SCHÄFFER LA PARTECIPAZIONE DEI LÄNDER AUSTRIACI ALLA FORMAZIONE DELLA VOLONTÀ DELL UNIONE EUROPEA
INDICE-SOMMARIO Prefazione di ANTONIO D ATENA... XI Sezione I AUSTRIA HEINZ SCHÄFFER LA PARTECIPAZIONE DEI LÄNDER AUSTRIACI ALLA FORMAZIONE DELLA VOLONTÀ DELL UNIONE EUROPEA Premessa... 3 1. La collaborazione
DettagliEconomia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo
Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Renato Galliano Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo LA MISSIONE Marketing territoriale promozione
DettagliAntonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O
Antonella Colombo Responsabile Area Progettazione ed Eventi Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como Como Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg
DettagliProgetto Pilota Riordino degli usi civici
Progetto Pilota Riordino degli usi civici Descrizione del Processo Partecipativo per l attuazione del Progetto Pilota Lanusei, 25 settembre Rafforzare l azione regionale e locale per lo sviluppo STAR Luglio
DettagliITALIA - AUSTRIA. Programma di cooperazione territoriale europea Italia - Austria Dettagli. Area di cooperazione
N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O ITALIA - AUSTRIA Programma di cooperazione territoriale europea Italia - Austria 2014-2020 Dettagli Il Programma di cooperazione transnazionale Italia - Austria
DettagliProtocollo di Collaborazione Trilaterale
Protocollo di Collaborazione Trilaterale tra Land Carinzia (Repubblica d Austria) Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Repubblica Italiana) e Regione Veneto (Repubblica Italiana) La Regione Autonoma
DettagliLinee Guida in materia di inclusione sociale a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria
COMMISSIONE NAZIONALE CONSULTIVA E DI COORDINAMENTO PER I RAPPORTI CON LE REGIONI, GLI ENTI LOCALI ED IL VOLONTARIATO Ufficio per i rapporti con le Regioni, gli Enti Locali ed il Terzo settore - D.A.P.
DettagliCBET. Nome del progetto : Cross Border Energy Trainings
Nome del progetto : CBET Cross Border Energy Trainings - Ente accreditato dalla Regione Piemonte Macrotipologie MB MC tad - tfad Certificato di Accreditamento N 081/001 - - Ente abilitato dalla Regione
DettagliLa Regione Umbria e i rapporti internazionali per la salute
Dott. Emilio Duca Direttore regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza Progetto Mattone Internazionale L Europa e la Salute: opportunità e prospettive Perugia, 24 gennaio 2012 Modifica
DettagliLa governance territoriale GIORNATE DEL TERRITORIO 1^ GIORNATA: 2 MARZO 2016
La governance territoriale GIORNATE DEL TERRITORIO 1^ GIORNATA: 2 MARZO 2016 I temi della prima giornata 3 temi di discussione sulla «Governance Territoriale» 1. L architettura istituzionale e il coordinamento
DettagliIl programma URBACT III 2014/2020
Il programma URBACT III 2014/2020 URBACT è il principale programma di sostegno alle amministrazioni locali europee che dal 2002 favorisce lo sviluppo urbano sostenibile e integrato in tutti i paesi dell
DettagliCoalizione Nazionale per le Competenze Digitali piano di azione
Coalizione Nazionale per le Competenze Digitali piano di azione versione in consultazione Premessa Il documento «Crescita Digitale» è in fase di definizione finale, dopo essere stato in consultazione pubblica
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,
DettagliIl trattato di Lisbona in sintesi
Il trattato di Lisbona in sintesi Il 1 dicembre 2009 il trattato di Lisbona è entrato in vigore 1. Un Europa più democratica e trasparente, che rafforza il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti
DettagliALLEANZA ITALIANA PER LE MALATTIE RARE
ALLEANZA ITALIANA PER LE MALATTIE RARE MEMORANDUM D'INTESA tra L INTERGRUPPO PARLAMENTARE PER LE MALATTIE RARE e OSSERVATORIO FARMACI ORFANI PER LA COLLABORAZIONE NELL AMBITO DELLE MALATTIE RARE L INTERGRUPPO
DettagliPolitiche giovanili e Piani Locali Giovani
Politiche giovanili e Piani Locali Giovani FORMAZIONE AI COORDINATORI DEI SUB PIANI LOCALI GIOVANI DELLA PROVINCIA DI TORINO MAGGIO 2010 Paolo Paroni Sussidio n. 2 Le nuove politiche per la gioventù La
DettagliIl contesto politico e le sfide europee: Istituzioni e processi decisionali
Il contesto politico e le sfide europee: Istituzioni e processi decisionali Il sistema istituzionale dell UE Banca Centrale Europea Consiglio: Consiglio Europeo Consiglio dei Ministri Corte di Giustizia
DettagliStato di attuazione dell Obiettivo CTE e del Programma
Stato di attuazione dell Obiettivo CTE e del Programma Torino 11 maggio 2017 Viviana Russo This programme is co- financed by the European Regional Development Fund. Il quadro di riferimento 19 PROGRAMMI
DettagliPROGRAMMA INTERREG CBC GRECIA ITALIA
PROGRAMMA INTERREG CBC GRECIA ITALIA IL PROGRAMMA Il Programma Interreg Grecia Italia 2014-2020 è un programma bilaterale di cooperazione transfrontaliera, co-finanziato dall Unione Europea attraverso
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.
SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra Regione Toscana Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale e Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.10 sono
DettagliPROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA Italia-Albania-Montenegro
N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA Italia-Albania-Montenegro 2014-2020 Dettagli Il Programma Interreg IPA II Italia Albania Montenegro è il nuovo e unico
DettagliInvestimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico
Abteilung Europa Amt für europäische Integration Ripartizione Europa Ufficio per l integrazione europea Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR 2014-2020 Contesto programmatico La
DettagliI valori e principi sui quali si fonda l Unione europea
I valori e principi sui quali si fonda l Unione europea Un patrimonio «spirituale e morale» di VALORI COMUNI agli Stati membri (art. 2 TUE e Carta) «I popoli d Europa, nel creare tra loro un unione sempre
DettagliVerso una strategia macroregionale dell'ue per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale nel bacino del Mediterraneo
LA STRATEGIA EUROPEA La Conferenza Euro-mediterranea di Barcellona (2-3 aprile 2012): definire gli obiettivi e i principali elementi di una agenda a medio-lungo termine; promuovere un processo di coordinamento
DettagliLe proposte per la riforma delle autonomie locali in Lombardia
Applicazione della legislazione in materia di unione/fusione di Comuni: esperienze a confronto giovedì 5 maggio 2016// Centro Studi PIM - Villa Scheibler Le proposte per la riforma delle autonomie locali
DettagliREGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 AVVISO PUBBLICO Misura 19 SOSTEGNO ALLO SVILUPPO LOCALE LEADER Sottomisura 19.1 Sottomisura 19.2 Sottomisura 19.3 Sottomisura 19.4 Sostegno preparatorio
DettagliADOTTIAMO UN CONSIGLIERE REGIONALE? NO PREGO, NOI CONSIGLIERI ADOTTIAMO I GIOVANI!
ADOTTIAMO UN CONSIGLIERE REGIONALE? NO PREGO, NOI CONSIGLIERI ADOTTIAMO I GIOVANI! I GIOVANI ADOTTANO LA POLITICA? La naturale ricerca della propria AFFERMAZIONE PERSONALE e le attese di PROTAGONISMO
DettagliIL TRATTATO DI LISBONA: Che cosa è e che cosa cambia nell Unione Europea
IL TRATTATO DI LISBONA: Che cosa è e che cosa cambia nell Unione Europea Elettra Crocetti- Europe Direct Vallée d Aoste E un trattato che modifica ed integra, senza sostituire: Il Trattato di Nizza (2001)
DettagliLEZIONE TERZA L ORDINAMENTO ITALIANO
LEZIONE TERZA L ORDINAMENTO ITALIANO 1 Il principio della pluralità delle fonti Le fonti di produzione producono il diritto oggettivo, fanno nascere nuove norme giuridiche. Possono essere: INTERNE (emanate
DettagliLa casa della conoscenza
Assemblea plenaria Commissione degli utenti dell informazione statistica XI Conferenza nazionale di statistica La casa della conoscenza Patrizia Cacioli La Conferenza nazionale di statistica Istituita
DettagliLa Provincia in Europa: una progettualità di Sistema
La Provincia in Europa: una progettualità di Sistema Le 3 macro-progettualità di riferimento 1. Rilancio della presenza e partecipazione della Provincia in Europa 1. Sportello unitario: coordinamento e
DettagliCORSO DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO COMUNITARIO ED EUROPEO
Iscritta presso il Ministero della Giustizia al n. 234 del Registro degli Organismi di Mediazione CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO COMUNITARIO ED EUROPEO DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Direzione scientifica:
Dettaglisociosanitaria sociosanitaria
Bozza di linee guida del Piano sociale regionale 2016-2018 Assetti istituzionali e di integrazione Gli assetti istituzionali e di integrazione PUNTO DI PARTENZA: riconoscimento e promozione del valore
DettagliElementi di diritto dell'unione Europea
Ugo Draetta PROFESSORE ORDINARIO DI DIRUTO INPTCRNAZIONALE E DELL'UNIONE EUROPEA UNIVERSITÀ CATTOLICA DI MILANO A 388292 Elementi di diritto dell'unione Europea Parte istituzionale Ordinamento e struttura
DettagliLA RETE GIUDIZIARIA EUROPEA IN MATERIA CIVILE E COMMERCIALE
LA RETE GIUDIZIARIA EUROPEA IN MATERIA CIVILE E COMMERCIALE Che cosa è la Rete Giudiziaria Europea in materia civile e commerciale? La Rete Giudiziaria Europea in materia civile e commerciale (RGE) è uno
DettagliDalla strategia della Macroregione Adriatico - Ionica ai programmi di cooperazione territoriale ITA/HR e AI
Dalla strategia della Macroregione Adriatico - Ionica ai programmi di cooperazione territoriale ITA/HR e AI Ravenna, 9 Luglio 2014 Stefania Leoni Servizio Intese Istituzionali e Programmi Speciali d Area
DettagliLa Cooperazione in Europa
CONGRESSO PROVINCIALE LEGACOOP DI IMPERIA: La cooperazione e le cooperative nell Euroregione Alpi Mediterraneo Ventimiglia, 10 febbraio 2011 La Cooperazione in Europa Stefania Marcone Responsabile Ufficio
DettagliINDICE CAPITOLO I L IMMIGRAZIONE NEL TRATTATO DI ROMA
VII Abbreviazioni.... XIII Introduzione... 1 CAPITOLO I L IMMIGRAZIONE NEL TRATTATO DI ROMA 1. Individuazione delle fonti della politica migratoria nel Trattato di Roma. Assenza di disposizioni specifiche
DettagliInterreg Adrion al via il primo bando!
La Newsletter di UPEL Bandi e finanziamenti europei A cura di Unione Provinciale Enti Locali Newsletter n. 2 18 febbraio 2016 http://www.upel.va.it Interreg Adrion al via il primo bando! Il programma ADRION
DettagliElisa Carboni Cristiana Verde. Governance e partecipazione: I processi partecipativi
2 marzo 2016 Cagliari Elisa Carboni Cristiana Verde Governance e partecipazione: Cosa sono? Come nascono? In quali ambiti? Quali metodologie? Quali ruoli? Quali risultati? o decisionali inclusivi Cosa
DettagliPROTOCOLLO D INTESA REGIONE MARCHE REGIONE TOSCANA REGIONE UMBRIA
PROTOCOLLO D INTESA fra REGIONE MARCHE via Gentile da Fabriano n. 9, Ancona in persona del presidente dott. Luca Ceriscioli REGIONE TOSCANA piazza Duomo n. 10, Firenze in persona del presidente dott. Enrico
Dettaglisottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio 2014
CIVITER l Italia di mezzo Civitavecchia Viterbo Terni Rieti le politiche di sviluppo territoriale integrato e il corridoio nord dell area metropolitana romana sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio
DettagliATTIVITA CONGIUNTE GOVERNO REGIONI IN MATERIA DI ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI ANNUALITA
17/56/CR09/C11 ATTIVITA CONGIUNTE GOVERNO REGIONI IN MATERIA DI ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI ANNUALITA 2017-2018 Documenti di riferimento per le azioni congiunte: Documento conclusivo della Cabina di
DettagliTavolo di partenariato dei programmi CTE
Tavolo di partenariato dei programmi CTE 2014-2020 Secondo incontro dedicato ai programmi Cooperazione transnazionale MED Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia Cooperazione interregionale Interreg
DettagliProgramma di attività di SERVIZIO COORDINAMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE, PROGRAMMAZIONE, COOPERAZIONE, VALUTAZIONE
Programma di attività di SERVIZIO COORDINAMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE, PROGRAMMAZIONE, COOPERAZIONE, VALUTAZIONE Versione: 1/2017 (10/07/2017) Stato: Approvato Responsabile: BRANCALEONI CATERINA Email:
DettagliUfficio Scolastico Provinciale
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DIPENDENZA GIOVANILE DA SOSTANZE STUPEFACENTI VENEZIA, Premesso che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti sta assumendo,
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliGABINETTO IL DIRETTORE GENERALE
IL DIRETTORE GENERALE VISTO il Regolamento (CE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 (recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale
DettagliGOVERNO O GOVERNANCE PER LE POLITICHE SOCIALI? Opportunità e fatiche della programmazione partecipata
GOVERNO O GOVERNANCE PER LE POLITICHE SOCIALI? Opportunità e fatiche della programmazione partecipata prof. MARCO BURGALASSI facoltà di Scienze della Formazione Università di Roma Tre LA STRUTTURA DELL
DettagliOrganizzazione dello Stato
Organizzazione dello Stato Circuito della decisione politica: comprende gli organi che determinano l indirizzo politico Circuito delle garanzie: comprende organi indipendenti dal potere politico e sprovvisti
DettagliNEU NOUVEAU NUOVO NOVO
Tagung der Alpenkonferenz Réunion de la Conférence alpine NEU NOUVEAU NUOVO NOVO 08.11.2006 IX Sessione della Conferenza delle Alpi Zasedanje Alpske konference TOP / POJ / ODG / TDR 10 IT OL: DE AGENDA
Dettaglila L.R. 21 aprile 1999, n.3 Riforma del sistema regionale e locale capo III: Istruzione e formazione professionale;
ALLEGATO ALLA D.C. N. 81 DEL 27.11.2002 PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI BOLOGNA, I COMUNI E LE ISTITUZIONI SCOLATICHE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA
DettagliBOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO
BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI L'anno, il giorno La Regione Toscana TRA E Parti sociali. PREMESSO - Che
DettagliPrimo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925.
Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n. 2277 del 1925. Istituzione dell Opera Nazionale Maternità e Infanzia, obiettivo primario la difesa e il potenziamento
Dettagli