RAPPORTO MALATTIE INFETTIVE 1999 RIEPILOGO QUINQUENNIO
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- Serafino Gustavo Landi
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1 Data: Settembre 2000 Anno 1, Numero 1 RAPPORTO MALATTIE INFETTIVE 1999 RIEPILOGO QUINQUENNIO SOMMARIO: Premessa 1 Salmonellosi minori 4 Pertosse 4 P REMESSA Scarlattina 5 Varicella 5 Morbillo 6 Rosolia 6 Parotite epidemica 6 Epatiti acute virali 7 Tubercolosi 7 Malaria 8 Meningiti 8 Vaccinazioni antiinfluenzali 8 Viene esaminato l andamento delle malattie infettive occorse in cittadini residenti nell ASL 22 della Regione Veneto: nella tavola n.1 le malattie infettive sono suddivise per classi d età dei soggetti affetti dalla patologia, mentre nella tavola n.2 vengono rappresentate per mese di insorgenza. Si coglie inoltre l occasione per una a- nalisi dell andamento delle malattie infettive in questo ultimo quinquennio Per quanto riguarda le malattie di 1º classe, nel quinquennio citato, sono stati notificati un caso di botulismo e due casi di tetano; questi ultimi occorsi entrambi in soggetti anziani con stato vaccinale sconosciuto. A tal proposito si sottolinea che la totalità dei casi di tetano notificati nella Regione Veneto nel periodo per i quali èstato possibile ricostruire la storia vaccinale (53 su 57) non risultava vaccinato. In particolare emerge l interessamento dominante delle classi di età più avanzate e del sesso femminile come effetto della scarsa copertura vaccinale di queste fasce di popolazione. Questi dati sottolineano l importanza di attivare iniziative volte a garantire una copertura ad anziani e donne non immuni come è ribadito nella Circolare del Ministero della Sanità n.16 del 96. La stessa Circolare sottolinea inoltre che per i soggetti che abbiano eseguito un ciclo vaccinale completo a qualunque distanza di tempo, non vi è la necessità di ricominciare il ciclo ex novo, ma si effettua solo una dose di richiamo. Nell ambito delle malattie di classe II e III si riportano le seguenti considerazioni relativamente a quelle notificate con maggior frequenza. Via Ospedale, Villafranca di Verona Tel.: Fax: gblengio@ulss22.ven.it
2 Pagina 2 S.I.S.P. Dipartimento di Prevenzione Tavola n. 1: principali malattie infettive notificate nell ASL n. 22 per classi di età nell anno 1999 CLASSE DI ETA SALMONELLE MINORI PERTOSSE SCARLATTINA VARICELLA MORBILLO ROSOLIA PAROTITE TBC EPATITI MALARIA MENINGITI BATTERICHE TOTALE TOTALE Tavola n. 2: principali malattie infettive notificate nell ASL n. 22 per mese nell anno 1999 MESE SALMONELLE MINORI PERTOSSE SCARLATTINA VARICELLA MORBILLO ROSOLIA PAROTITE TBC EPATITI MALARIA MENINGITI BATTERICHE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE TOTALE TOTALE
3 Anno 1, Numero 1 Pagina 3 Tavola n. 3: principali malattie infettive notificate nell ASL n. 22 per classi di età negli anni CLASSE DI ETA SALMONELLE MINORI PERTOSSE SCARLATTINA VARICELLA MORBILLO ROSOLIA PAROTITE ³ TOTALE Fig. n. 1: Principali malattie infettive notificate nell'asl 22 nel periodo salmonelle minori pertosse scarlattina varicella morbillo rosolia parotite tbc epatiti
4 Pagina 4 S.I.S.P. Dipartimento di Prevenzione S ALMONELLOSI MINORI La classe di età maggiormente interessata rimane quella compresa tra 0 e 4 anni. In questi ultimi anni la morbosità per salmonellosi si è stabilizzata a livelli elevati su tutto il territorio nazionale. In questa ASL il numero di malattie notificate nel quinquennio considerato èstato di 494 casi, di cui 75 nel corso del 1999 (incidenza di 30.9 x ab.), con un incidenza superiore alla media del Nord Italia, ma che tuttavia èin netta fase calante negli ultimi due anni. La classe di età maggiormente interessata rimane quella compresa tra 0 e 4 anni. I casi con evidenza clinica della malattia continuano ad essere, come confermato anche dal Centro Enterobatteri Patogeni del Veneto, per lo più casi isolati e non riconducibili a focolai epidemici. P ERTOSSE Confermata l efficacia dell azione vaccinale antipertosse: minor interessamento della prima fascia di età (0-4 aa) con spostamento alla fascia superiore (5-9 aa). L attesa epidemia di pertosse ha prodotto solo 97 casi di pertosse nel 1998 e 35 nel 1999; questo grazie al buon livello di copertura vaccinale raggiunto (superiore al 95% ai 24 mesi). Va peraltro sottolineato che si assiste, seppur gradualmente, ad un minor interessamento della prima fascia di età (0-4 aa) con spostamento alla fascia superiore (5-9 aa), confermando così l efficacia dell azione vaccinale; si ricorda comunque che nei soggetti vaccinati permane una discreta suscettibilità al germe diffuso nell ambiente. Figura n.2: copertura vaccinale antipertosse dei nati dal 1990 al 1997 copertura vaccinale 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 54,70% 64,65% 70,90% 75,64% 80,45% 88,91% 93,44% 95,52% 20,00% 10,00% 0,00% anno
5 Anno 1, Numero 1 Pagina 5 S CARLATTINA La scarlattina continua a mantenersi su livelli di morbosità medioelevati. L intervento di Sanità Pubblica mirato ad eseguire, in comunità chiuse o semichiuse, il tampone faringeo per la ricerca dello Streptococco beta emolitico non sembra essere efficace per prevenire la diffusione della malattia, in quanto gli interventi terapeutici che ne conseguono, oltre che le eventuali misure contumaciali, risultano spesso tardivi. Verrebbero inoltre evidenziati dei portatori asintomatici, nei quali non appare tuttavia giustificata l esecuzione di un trattamento antimicrobico, in quanto gli stessi sembrano avere uno scarso ruolo nella diffusione del germe; non presentano inoltre un aumentato rischio di complicanze e l eradicazione del germe da questi soggetti appare molto difficoltosa. Ciò premesso ed alla luce di quanto indicato dalla Circolare ministeriale n. 13/98, relativa alle misure contumaciali per esigenze profilattiche, laddove si prevede per la scarlattina un isolamento domiciliare per 48 ore dall inizio di adeguata terapia antimicrobica, appare importante verificare, prima della riammissione scolastica dei bambini affetti da scarlattina, la reale efficacia del trattamento instaurato. Appare opportuno venga i- noltre periodicamente controllato con antibiogramma l eventuale resistenza dello streptococco ad alcuni antibiotici. Ancora livelli di morbosità medio-elevati. V ARICELLA Continuano su livelli elevati le segnalazioni di casi di varicella, che sono superiori alla media nazionale. La classe di età maggiormente colpita èrisultata quella 0-4 anni, ma segnalazioni sono presenti in tutte le classi di età. Nel corso del 1999 le segnalazioni sono state 743, con un incidenza di 305 x ab. Le segnalazioni sono superiori alla media nazionale.
6 Pagina 6 S.I.S.P. Dipartimento di Prevenzione M ORBILLO Il tasso di copertura vaccinale a 24 mesi èdi poco inferiore al 92%. L obiettivo però rimane la vaccinazione del 95% dei nuovi nati. munque la vaccinazione del 95% dei nuovi nati.segnalazioni di morbillo continuano ad interessare anche le fasce di età adulta, età nelle quali più frequentemente compaiono complicanze anche gravi; è pertanto raccomandata la vaccinazione antimorbillo nella popolazione adulta che non Solo 2 sono state le notifiche di morbillo nel corso del 1999, risultando complessivamente 489 nel quinquennio Il tasso di copertura vaccinale a 24 mesi èdi poco inferiore al 92% e costituisce quindi una buona protezione delle prime età, anche se l obiettivo rimane cosia stata vaccinata o che non abbia un ricordo certo di morbillo. Si raccomanda infine che la vaccinazione dei bambini dal XII al XV mese di vita non venga posticipata se non per fondati motivi. R OSOLIA L attuale copertura vaccinale ai 24 mesi di vita, maggiore del 90%, porterà verosimilmente ad un allungamento del periodo interepidemico. L epidemia di rosolia è stata registrata nel corso del L attuale copertura vaccinale ai 24 mesi di vita, maggiore del 90%, porterà verosimilmente ad un allungamento del periodo interepidemico. Pochi i casi segnalati nel corso del 1999 che èstato anno interepidemico; dei 6 casi registrati, 2 sono occorsi in femmine minori di 15 mesi. Numerosi in questi anni i casi registrati in donne di età superiore ai 19 anni: è pertanto necessaria una attenta azione di sorveglianza mirata a verificare che per ogni donna in età fertile che a qualsiasi titolo si presenti all osservazione medica venga valutato, se non precedentemente controllato, lo stato di immunizzazione; a tal proposito si ricorda che sarà necessario eseguire il test sierologico, non essendo infatti attendibile il ricordo a- namnestico di malattia. In caso il titolo anticorpale riscontrato non risultasse protettivo sarà necessario consigliare la somministrazione del vaccino. PAROTITE EPIDEMICA Nonostante l elevato tasso di copertura vaccinale (superiore al 90% a 24 mesi) sono numerosi i casi registrati nel Continuano numerose le segnalazioni di casi di parotite epidemica; l ondata epidemica è stata registrata, come in tutta l Italia Settentrionale, a cavallo tra gli anni 1995 e Nonostante l elevato tasso di copertura vaccinale (superiore al 90% a 24 mesi) sono numerosi i casi registrati nel 1999, facendo emergere quindi dubbi sulla reale efficacia del vaccino utilizzato in questa ASL (ceppo Rubini). Si segnala tuttavia che l incidenza di casi di parotite occorsi è sovrapponibile a quella registrata nelle altre ASL del Veneto, dove vengono utilizzati anche ceppi di vaccino diversi.
7 Anno 1, Numero 1 Pagina 7 E PATITI VIRALI ACUTE Solo 7 i casi registrati nel corso del 1999, di cui 2 di tipo A, 4 di tipo B e 1 di tipo C. I pochi casi segnalati nel corso di questi 5 anni (complessivamente 64) non permettono di evidenziare alcun particolare andamento. L analisi delle schede epidemiologiche relative ai casi di epatiti virali di tipo B indicano come sia ancora scarsamente diffusa la pratica della vaccinazione ai conviventi dei soggetti HbsAg positivi: risulta quindi importante proporre attivamente sia il controllo dell immunità che l eventuale vaccinazione di tutti questi soggetti a rischio. I pochi casi segnalati nel corso di questi 5 anni (complessivamente 64) non permettono di evidenziare alcun particolare andamento. T UBERCOLOSI Questa malattia pare segnare, su tutto il territorio nazionale, a partire dalla metà degli anni 80, una ripresa che, pur restando tutto sommato entro valori ancora contenuti, è nondimeno meritevole di attenzione. L Indice Tubercolinico rilevato negli alunni delle classi III media nel 1999 èstato di 0.38, rimanendo pertanto al di sotto dell 1% di cutipositività a 14 anni, indicato dall OMS come indice di basso livello endemico. Nel corso del 1999 sono stati registrati 24 casi di tubercolosi, di cui 14 polmonari e 10 e- xtrapolmonari. L età media dei pazienti è stata di 56.9 anni (mediana 59.5), con un incidenza globale di 9.9 casi x ab. 5 i casi verificati in immigrati. Nel grafico che segue si può vedere come gli immigrati rappresentino in questi anni una percentuale che varia dal 17 al 23% circa dei casi complessivi. In costante aumento le segnalazioni di tubercolosi extrapolmonare: tra le ipotesi circa le cause di questo incremento devono essere indicate l affinamento dei metodi diagnostici ed una maggiore attenzione al problema con conseguente minore sottonotifica. Pur restando entro valori contenuti, pare esserci una ripresa di tale malattia su tutto il territorio nazionale. Figura n.3: Percentuale di casi di Tubercolosi notificati nel periodo in cittadini residenti ed extracomunitari 100,0% 90,0% 20,7% 20,0% 23,3% 17,2% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 79,3% 80,0% 76,7% 82,8% extracomunitari residenti 30,0% 20,0% 10,0% 0,0%
8 Pagina 8 S.I.S.P. Dipartimento di Prevenzione M ALARIA 18 casi nel 1999, tutti di importazione. Sono stati 18 i casi di malaria segnalati lo scorso anno, tutti d importazione, per lo più in extracomunitari di ritorno dai paesi d origine. M ENINGITI La vaccinazione si è dimostrata efficace nel prevenire le forme invasive dell infezione pneumococcica negli anziani e soggetti a rischio. Sono state 10 le meningiti batteriche registrate nel corso del 1999: per 7 di queste l agente e- ziologico è stato lo Streptococcus Pneumoniae. Tale dato èin linea con quanto rilevato a livello regionale: la meningite da pneumococco costituisce infatti di gran lunga la prima causa di meningite nella nostra regione. Dato che la vaccinazione si è dimostrata efficace nel prevenire le forme invasive dell infezione pneumococcica negli anziani e nei soggetti a rischio, si ritiene necessario intraprendere delle iniziative per la protezione di coloro che possono bene- ficiarne. A tal proposito la Regione Veneto invita a proporre la vaccinazione antipneumococcica come livello uniforme di assistenza a partire dal 2001 per i settantenni ed i gruppi ad altissimo rischio come gli splenectomizzati. V ACCINAZIONE ANTI-INFLUENZALE In aumento la percentuale di anziani vaccinati nel corso delle annuali campagne antinfluenzali. Ottimo risultato èstato ottenuto anche tra i residenti delle Case di Riposo dove sono stati vaccinati il 96.8% degli anziani. Scarsa rimane invece l accettazione della vaccinazione del personale ivi operante (14.4%). In aumento la percentuale di anziani vaccinati nel corso delle annuali campagne antinfluenzali. Si è infatti passati dal 32.5% di ultrasessantacinquenni vaccinati nella campagna al 50.7% della campagna A tal proposito si raccomanda a tutti i medici che a qualsiasi titolo eseguano vaccinazioni antinfluenzali di volerle cortesemente segnalare allo scrivente Servizio attraverso gli appositi moduli, peraltro di semplice compilazione, che vengono inviati all inizio della campagna. Questo permette allo scrivente un controllo rapido e puntuale del numero di vaccinazioni eseguite e delle categorie alle quali le stesse vengono somministrate, evitando il rischio di non poter mettere in evidenza una così grossa mole di attività svolta. Le dosi di vaccino messe a disposizione dall Azienda sono stata più di , che, sommate a quelle che alcuni cittadini hanno direttamente acquistato in farmacia, hanno portato alla vaccinazione di perlomeno il 50.7% della popolazione oltre i 65 anni di età. Il perlomeno è d obbligo in quanto non tutte la vaccinazioni eseguite risultano segnalate (specie quelle
9 Anno 1, Numero 1 Pagina 9 acquistate privatamente in quanto spesso autosomministrate) e pertanto il numero di anziani vaccinati è senza dubbio maggiore. A tal proposito si rappresenta che una stima eseguita dalla Regione Veneto, sulla base di dati forniti dagli Ordini dei Farmacisti, attribuiva il 9.7 alla percentuale di dosi di vaccino acquistate direttamente dai cittadini nelle farmacie. Ottimo risultato è stato ottenuto anche tra i residenti delle Case di Riposo dove sono stati vaccinati il 96.8% degli anziani. Scarsa rimane invece l accettazione della vaccinazione del personale ivi operante (14.4%) a cui non èforse ancora pervenuto chiaramente il messaggio della necessità di vaccinarsi non tanto per una protezione di se stessi, quanto per non essere veicolo di trasmissione dell influenza verso i loro assistiti, che, in quanto anziani, possono avere una bassa risposta alla vaccinazione. Sarà pertanto necessario predisporre prima dell inizio della nuova campagna una informazione più puntuale e precisa verso questa categoria e verso tutti coloro che assistono pazienti o conviventi ad alto rischio (anziani, cardiopatici, immunodepressi, ecc.). Figura n.4: Copertura vaccinale antinfluenzale negli anziani nel periodo ,0% 50,7% 50,0% 40,0% 32,5% 39,8% 37,3% 41,5% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0%
10 Via Ospedale, Villafranca di Verona Tel.: Fax: gblengio@ulss22.ven.it
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