EpiComNews Notiziario a cura del Servizio Epidemiologia e Comunicazione Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Cesena

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1 n. 8 maggio 26 EpiComNews Notiziario a cura del Servizio Epidemiologia e Comunicazione Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Cesena EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFETTIVE NEL TERRITORIO DELL'AZIENDA U.S.L. DI CESENA La presente pubblicazione viene inviata a tutti i medici insieme al nuovo modulo di notifica delle malattie infettive e relative informazioni per una corretta compilazione cosi come previsto dal DGR 7/2/ sul Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale. Questo documento integra e non sostituisce la normativa precedente in materia di segnalazione di patologie di tipo infettivo. Il nuovo sistema prevede una duplice modalità di segnalazione: 1) immediata (entro 12 ore massimo) per: - patologie già comprese nella classe prima - patologie suscettibili di interventi immediati (Morbillo, Epatite A, Epatite B, Tossinfezioni alimentari) -nuove malattie emergenti o correlate al bioterrorismo (SARS, Malattia di Creuztfeld- Jacobs, Antrace) 2) per via ordinaria (entro 48 ore massimo) per le altre malattie La nuova scheda di segnalazione di caso di malattia infettiva prevede, inoltre, che il medico indichi se l infezione si è verificata nel corso dell assistenza sanitaria e se esistono casi potenzialmente correlati. Queste semplici informazioni permetteranno al RAPPORTO - Dipartimento di Sanità Pubblica di identificare tempestivamente eventuali focolai epidemici sorti nella popolazione, nelle comunità e soprattutto nel corso dell attività di assistenza sanitaria. In quest ultimo caso infatti è più frequente l isolamento di ceppi microbici caratterizzati da spiccata resistenza. Come nelle versioni precedenti del rapporto si segnalano insieme ai dati relativi al numero di notifiche per singola patologia, le strategie attuali di profilassi e prevenzione adottate dalla nostra AUSL. Le notifiche pervenute al Servizio di Igiene Pubblica nel periodo - sono state suddivise per distretto di domicilio dei malati. Infine per alcune malattie infettive i dati di incidenza nella AUSL di Cesena sono stati confrontati con l andamento regionale. Per il confronto si è scelto di utilizzare i tassi grezzi e non standardizzati in quanto la distribuzione per fasce di età delle due popolazioni è praticamente sovrapponibile Fonti dei dati riportati sono le notifiche pervenute al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, le statistiche del Servizio Materno Infantile e le informazioni messe a disposizione dal Servizio di Malattie Infettive dell Ospedale Bufalini. RIEPILOGO GENERALE Nel periodo - sono stati complessivamente segnalati al Servizio di Igiene Pubblica 3.71 casi di malattia infettiva: virus della varicella (2.5 casi) e streptococco B emolitico di gruppo A (378 casi) sono gli agenti eziologici più frequentemente riscontrati: l andamento annuale delle segnalazioni (1.276 nel, nel 24 e 613 nel ) è fortemente influenzato dal livello di notifica di queste 2 patologie. Rispetto al triennio precedente si è registrata una sensibile riduzione dei casi segnalati di parotite, pertosse, rosolia, epatite A e B (correlata all elevata copertura vaccinale per queste patologie), scarlattina e salmonellosi minorii. Per la prevenzione di queste ultime viene ogni anno riproposta l ordinanza di divieto di utilizzo di uova fresche nella ristorazione pubblica e nelle mense collettive. Sono invece in aumento le segnalazioni di casi di tubercolosi, sifilide, meningite pneumococcica. Si evidenzia la presenza di alcuni casi affetti da malattie raramente riscontrate in precedenza (tularemia, schistosomiasi, amebiasi). L incidenza delle altre patologie è risultata essere sostanzialmente sovrapponibile a quella degli anni precedenti. 1

2 MALATTIE TIPICHE DELL ETA INFANTILE La varicella (2.5 casi contro i del triennio precedente) e la scarlattina (378 casi contro 322 del periodo 2/2), pur con andamenti fortemente fluttuanti negli anni, rimangono le malattie infettive più frequentemente riscontrate. La varicella è una malattia tipica dell età infantile, ma occorre ricordare che nell adulto gravità e letalità della malattia sono nettamente superiori a quelle dell infanzia. Nel periodo esaminato nella AUSL di Cesena sono stati 124 i casi segnalati in soggetti con più di 18 anni. Al fine di evitare che coperture non ottimali possano determinare uno spostamento del pool dei suscettibili dall età infantile a quella adulta, non è consigliata la somministrazione universale del vaccino a tutti i nuovi nati, ma solo a particolari categorie a rischio (immunodepressi, soggetti suscettibili conviventi di immunodepressi, donne suscettibili in età fertile, personale sanitario). Inoltre dal è stata avviata nella nostra Azienda una campagna di vaccinazione anti-varicella con chiamata attiva di tutti i soggetti non immuni di 14 anni. La scarlattina, altra malattia tipica dell età infantile (negli ultimi 3 anni è stato segnalato 1 solo caso in un soggetto con più di 18 anni), presenta tassi di incidenza costantemente elevati dovuti in parte all assenza di una profilassi specifica. Per quanto riguarda le altre patologie tipiche dell età pediatrica (rosolia, parotite, morbillo, pertosse) si registra, oramai da alcuni anni, la tendenza alla costante riduzione dei casi segnalati, sulla quale ha verosimilmente influito il livello di copertura vaccinale oramai assestato a valori vicini al 95% per morbillo, parotite e rosolia (per le quali si utilizza dal il vaccino combinato con lo schema a 2 dosi) e al 97% per la pertosse. I casi segnalati di morbillo sono stati in tutto 8 nel periodo -, analogamente al triennio precedente. Tutti i casi si sono verificati nel, 5 di questi nello stesso periodo e nella stessa zona. I casi di rosolia segnalati sono stati in tutto 13 (contro i 36 del triennio precedente), di cui 12, tra marzo e maggio del nel comune di Cesenatico in soggetti di anni. Anche i casi di parotite epidemica sono in netto decremento dopo l ultimo picco del 1998: sono stati 25 i casi nel triennio /5 (contro i 54 del 2/2), di cui 3 in soggetti di età superiore ai 14 anni. Parotite Epidemica e Rosolia notifiche/1. ab. notifiche/1. ab Per quanto riguarda la pertosse sono in tutto 2 le notifiche pervenute nel periodo /5 contro le 38 del triennio precedente. Tutti i casi hanno riguardato soggetti di età -12 anni notifiche/1. ab. Morbillo Pertosse 1a campagna vaccinale Parotite Epidemica Vaccino MPR Rosolia % copertura a vacc. a 12 mesi 2 Incidenza Copertura Vaccinale

3 EPATITI VIRALI Il nuovo sistema di segnalazione rapida delle malattie infettive prevede che per tutti i casi di epatite virale A e B vi debba essere la segnalazione immediata da parte del medico notificante. I casi di epatiti virali segnalati sono stati 3 contro i 47 casi del triennio precedente. I casi di epatite A denunciati sono stati 7 (15 nel triennio precedente), di cui 3 in soggetti di età inferiore ai 18 anni. Per quanto riguarda le misure di profilassi va ricordato che la tempestiva segnalazione di un caso di epatite A consente sia di avviare le adeguate misure di profilassi per conviventi e contatti, sia di somministrare tempestivamente il vaccino (entro 7 giorni dal contatto), evitando così la progressione della malattia. I casi di epatite B segnalati sono stati 21 contro i 31 del triennio precedente. Tutte le segnalazioni hanno riguardato soggetti tra i 28 e i 57 anni di età. Dall introduzione, nel, della vaccinazione universale obbligatoria si osserva una riduzione dell incidenza delle epatiti B a livello regionale. Nella nostra azienda l andamento dell incidenza sembra rispecchiare il trend regionale, pur con le ampie fluttuazioni dovute all esiguo numero di casi segnalati. TUBERCOLOSI Negli ultimi 3 anni sono stati notificati 8 casi di tubercolosi (contro i 51 del triennio precedente): 67 di tubercolosi polmonare e 13 extrapolmonare. Il 6% dei casi ha interessato soggetti nella fascia d età anni, il 33% soggetti sopra ai 65 anni ed il 7% bambini sotto ai 14 anni. Sono stati identificati 6 focolai epidemici, occorsi tutti in ambito familiare, tranne uno che si è verificato in quello lavorativo. L incremento dell incidenza dei casi di TBC riscontrato da alcuni anni a questa parte è probabilmente determinato da diversi fattori: aumentata incidenza di TBC extrapolmonare nella popolazione generale, aumento della durata media della vita con slatentizzazione in età avanzata di casi rimasti silenti per lunghi anni, aumentata sensibilità dei medici a notificare i casi extrapolmonari. Inoltre l elevata percentuale di casi in soggetti stranieri (31, 5% del totale delle notifiche) è spia di un problema a carattere sociale legato alle precarie condizioni igieniche e al sovraffollamento delle abitazioni nel quale molti immigrati vivono. TUBERCOLOSI notifiche/1. ab. EPATITE B Vaccinazione Obbligatoria Cesena Emilia Romagna 21 notifiche/1. ab Cesena Emilia-Romagna Infine sono stati segnalati in tutto 2 casi di Epatite C come nel triennio precedente. 3

4 MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE MALATTIE TRASMISSIBILI CON GLI ALIMENTI (MTA) Tra le malattie a trasmissione sessuale è in ascesa l incidenza dei casi di sifilide. Sono stati infatti 26 i casi segnalati (2 nel triennio precedente), 18 dei quali diagnosticati allo stadio di sifilide primaria o secondaria, quando è possibile il contagio. La maggior parte delle notifiche (77%) ha riguardato soggetti di sesso maschile. Va segnalata, viceversa, l assenza di notifiche per blenorragia che evidenzia, data la modalità di trasmissione sostanzialmente sovrapponibile a quella della sifilide, un probabile problema di sottonotifica. Negli ultimi anni si sta assistendo ad un cambiamento del profilo epidemiologico dell infezione da HIV e dell AIDS: sia a livello regionale che locale si sta verificando una riduzione dell incidenza di casi di AIDS conclamata ed un aumento della sopravvivenza dei malati grazie alla diffusione di nuove terapie che riducono il rischio di sviluppo di patologie. Tuttavia la riduzione dei casi di AIDS non è assolutamente attribuibile ad una riduzione delle infezioni da HIV che al contrario sembrano essere stabilizzate, se non addirittura in aumento. Secondo le informazioni fornite dal Day Hospital infettivologico dell Ospedale Bufalini sarebbero circa 2 le nuove diagnosi di HIV nel e 1 nei soli primi 4 mesi del 26. Particolarmente rilevanti risultano le considerazioni inerenti le modalità di trasmissione: la trasmissione per contatto eterosessuale (6% dei casi di AIDS tra le donne residenti in Regione e 35% degli uomini) ha assunto un rilievo molto significativo sottolineando l impossibilità di abbassare la guardia in merito a questa infezione. notifiche/1. abitanti 1 Le salmonellosi non tifoidee o minori sono in assoluto l agente eziologico più frequentemente responsabili di episodi epidemici di MTA. Tra il e il sono stati in tutto 88 i casi segnalati (21 in meno rispetto al triennio precedente). In generale negli ultimi 15 anni, se si eccettuano due picchi epidemici nel 97 e nel 99, l incidenza di questa patologia risulta essere nel nostro territorio più bassa rispetto a quella regionale. Salmonellosi minori Occorre ricordare che in base al nuovo sistema di notifica tutte le tossinfezioni alimentari (anche solo sospette) vanno immediatamente segnalate da parte del medico. Anche in questo caso la segnalazione tempestiva consente di identificare eventuali episodi epidemici Nel triennio /5 sono stati in tutto 5 i focolai di tossinfezione alimentare identificati nella nostra ASL (4 nel periodo precedente). Uno dei focolai è stato determinato dalla salmonella paratyphi di gruppo A, malattia caratterizzata da potenziale gravità e per la quale l uomo rappresenta l unico serbatoio del microrganismo Focolai epidemici di tossinfezione alimentare Anno Agente Casi Comunità Veicolo Distretto Salmonella thyphimurium 2 Ristorazione Pizza Valle Savio Non identific. 13 Ristorazione N.I. Rubicone Non identific. 4 Ristorazione N.I. 24 Non identific. 3 Famiglia Cozze Salmonella paratyphi A Cesena Emilia Romagna 21 Valle Savio Valle Savio 7 Ristorazione N.I. Rubicone 4

5 Tra le altre patologie trasmissibili con gli alimenti si segnalano alcuni casi singoli di patologie solitamente non notificate nella nostra zona: amebiasi, infestazione da tenia solium e giardiasi. Si tratta di malattie che si trasmettono in genere con ingestione di acqua contaminata con le feci (amebiasi, giardiasi) o con assunzione di cibi consumati crudi o poco cotti (teniasi). PATOLOGIE TRASMISSIBILI PER CONTATTO DIRETTO Nel triennio /5 sono stati denunciati 19 casi di pediculosi: in ben il 97% dei casi si è trattato di pediculosi del capo in bambini e ragazzi in età scolare. I dati pervenuti non consentono di ricostruire la presenza di eventuali focolai epidemici che però, in base alla natura della patologia, appaiono estremamente probabili specie in ambito familiare e scolastico. Le misure di profilassi prevedono l allontanamento dalla collettività fino a 24 ore dopo il trattamento specifico e la riammissione con certificato del medico curante. I casi di scabbia notificati sono stati 39, in leggero aumento rispetto al triennio precedente (33casi); i focolai identificati sono stati 8, uno dei quali in una casa di riposo per anziani. Il 49% dei casi ha riguardato soggetti sotto ai 18 anni. Il 4% dei casi è stato a carico di soggetti di nazionalità non italiana; a tal proposito va però sottolineato che da alcuni anni a questa parte la scabbia, cosi come la pediculosi, non sono più considerate malattie tipiche delle basse classi sociali, essendo diventate praticamente ubiquitarie. I casi di dermatofitosi denunciati sono stati in totale 2 (16 nel triennio precedente): 7 di tinea capitis, tutti in bambini sotto ai 12 anni (per questa non sono previste misure restrittive, purchè si segua un adeguata terapia e l intervento di educazione sanitaria), 1 di tinea corporis e 3 di tinea in altre sedi (per queste è previsto l allontanamento da palestre e piscine per tutta la durata del trattamento). MALATTIE TRASMISSIBILI ATTRAVERSO LA PUNTURA DI ZECCHE O INSETTI Nel nostro territorio vivono molti tipi di zecche, piccoli animali invertebrati di colore blu scuro che per sopravvivere hanno necessità di cibarsi di sangue. Tra le malattie trasmesse da zecche le più rilevanti sono la malattia di Lyme (5 casi denunciati nel /5 contro i 7 del triennio precedente) e la rickettsiosi (3 casi nel periodo / contro i 2 del periodo precedente). Va segnalato inoltre un caso di tularemia (malattia con numerose vie di trasmissione tra cui la principale è la puntura di zecche) in un addetto al trasporto di animali. Si ricorda che per prevenire il morso di zecca occorre utilizzare alcune precauzioni (non addentrarsi nell erba alta senza proteggere le gambe, evitare di coricarsi o sedersi direttamente sul terreno) specie se ci si reca tra i boschi nel periodo maggio-ottobre quando è più alta la probabilità di essere punti. Molto più drammatica per gravità e rilevanza in termini di Sanità pubblica è la Malaria dovuta alla trasmissione nel sangue del plasmodio in seguito alla puntura da zanzara anopheles. Tutti e 6 i casi notificati (7 nel triennio 2/2) sono di importazione e riguardano soggetti che si sono recati in aree endemiche o per motivi di lavoro o perché cittadini extracomunitari (4 casi) ritornati per le vacanze nel loro paese di origine. Tutti i casi hanno dichiarato di non aver fatto la profilassi o di averla fatta in modo incompleto. Questo dato suggerisce la necessità di adottare adeguate strategie di informazione sanitaria, specie tra gli extracomunitari, per favorire un migliore utilizzo dell Ambulatorio dedicato alla Medicina dei Viaggi (TEL ). MALATTIE DOVUTE AD ESPOSIZONE DI CARATTERE AMBIENTALE E stato notificato 1 solo caso di tetano, verificatosi nel in una donna di 83 anni che ha contratto l infezione facendo attività di giardinaggio (3 i casi nel triennio precedente). Nell ottobre 22 nella nostra AUSL è stata avviata una campagna vaccinale con chiamata diretta di tutti i residenti al 65 e al 75 anno 5

6 di età, che ha registrato tassi di adesione pari a circa il 25%. Nonostante il numero estremamente limitato di casi di tetano occorre sottolinare che la gravità di questa patologia e il notevole impatto sull assistenza sanitaria, che anche un singolo caso di tetano comporta, sono motivazioni sufficienti per non abbassare la guardia e continuare con le politiche di prevenzione fin qui adottate. Tra i cittadini domiciliati nella AUSL è stato notificato 1 caso di legionellosi; sono stati però 2 i focolai epidemici identificati nel in 2 alberghi della riviera che hanno interessato 6 soggetti non residenti. In seguito a questi episodi è stato attivato un sistema di autocontrollo delle strutture ricettive che prevede l utilizzo di un registro della manutenzione degli impianti idro-potabili. E stato inoltre denunciato 1 caso di schistosomiasi in un cittadino extracomunitario che ha probabilmente contratto la malattia nel paese di origine manifestando i sintomi dopo il ritorno in Italia. La schistosomiasi si trasmette per lo più attraverso il contatto della cute lesionata con acqua contaminata dalle forme larvali MENINGITI Durante i 3 anni della rilevazione sono stati notificati 38 casi di meningite (24 nel triennio precedente), 17 dei quali di natura batterica (9 nel 24). In tutti i casi si è trattato di episodi isolati e non sono stati notificati focolai epidemici. Le classi di età più a rischio si sono confermate essere quella infantile (5 casi in bambini al di sotto dei 3 anni) e anziana ( 4 casi in soggetti con più di 65 anni). L aumento dei casi notificati di meningite batterica può essere in parte attribuito al costante miglioramento della capacità diagnostica e di notifica delle strutture sanitarie con conseguente riduzione del livello di sottonotifica Tra le forme batteriche sicuramente quella che desta maggiori preoccupazioni, sia per la severità della prognosi che per il pericolo di diffusione epidemica, è la meningite da meningococco della quale sono stati notificati 3 casi nel triennio /5 (1 in meno rispetto al triennio precedente): due da sierotipo B in un uomo di ventuno anni e in una bambina di 1 anno e uno da sierotipo C, per il quale esiste un vaccino specifico, in un bambino di pochi mesi. In sensibile aumento sono invece rispetto al triennio precedente i casi di meningite pneumocococcica (7 casi contro i 3 del triennio precedente). 2 dei 7 casi hanno riguardato bambini al di sotto dei 2 anni, 1 un anziano di 86 anni. Dei restanti 7 casi di meningite batterica, un caso è stato di meningite da streptococco agalactiae in una donna di 81 anni, un altro di meningite da listeria monocytogenes in una donna di 55 anni; gli altri cinque casi in cui non è specificato l agente eziologico hanno riguardato: un bambino di 3 anni e quattro donne, due delle quali con più di 65 anni. VACCINAZIONE ANTIINFLUENZALE E ANTIPNEUMOCOCCICA A partire dalla stagione si è registrato un costante aumento dell attività vaccinale per la prevenzione dell influenza. Nella Stagione -26 la copertura è stata del 73%. L impegno è di giungere quanto prima al 75 % della popolazione anziana; nelle persone sotto i 65 anni affette da almeno una patologia cronica si stima, a livello aziendale, una copertura pari al 22%, dato notevolmente migliorabile nel prossime stagioni (Studio Passi, ). La vaccinazione antipneumococcica, è offerta dalla stagione 22- a tutti gli ultra 65enni. Da quella data sono state somministrate quasi 6 dosi di vaccino con una copertura stimata del 15% circa. Si ricorda infine che dal 26 la vaccinazione antipneumococcica con vaccino eptavalente è offerta a tutti i nuovi nati /97 Tasso di copertura vaccinale(%) per influenza nella popolazione di età >=65 anni 97/98 98/99 99/ /1 1/2 2/3 3/4 4/5 6 Cesena Emilia-Romagna

7 Principali malattie infettive notificate-periodo -. AUSL di CESENA 24 Cesena- Valle Savio Rubicone Totale Cesena- Valle Savio Rubicone Totale Cesena- Valle Savio Rubicone Totale n t* n t* n t* n t* n t* n t* n t* n t* n t* Amebiasi 1,9 / / 1,5 / / / / / / / / / / / / Ascaridiasi / / / / / / / / / / / / 1,9 / / 1,5 Dermatofitosi/Tigna / / 5 6,6 5 2,7 4 3,6 6 7,8 1 5,3 2 1,8 3 3,8 5 2,6 Epatite A 3 2,7 / / 3 1,6 / / / / / / 3 2,7 1 1,3 4 2,1 Epatite B 6 5,4 1 1,3 7 3,7 8 7,2 / / 8 4,2 6 5,3 / / 6 3,1 Epatiti Non A Non B 1,9 / / 1,5 1,9 / / 1,5 / / / / / / Eritema infettivo-v malattia / / / / / / / / / / / / 3 2,7 / / 3 1,6 Giardiasi / / / / / / 1,9 / / 1,5 / / 1 1,3 1,5 Infestazione da Tenia Solium / / 1 1,3 1,5 / / / / / / / / / / / / Legionellosi / / / / / / 1,9 / / 1,5 / / / / / / Malaria 2 1,8 / / 2 1,1 2 1,8 1 1,3 3 1,6 / / 1 1,3 1,5 Malattia citomegalica 1,9 / / 1,5 / / / / / / / / / / / / Malattia di Lyme / / / / / / 4 3,6 / / 4 2,1 1,9 / / 1,5 Meningite Meningococcica 1,9 1,9 2 1,1 1,9 / / 1,5 / / / / / / Meningite Pneumococcica 3 2,7 / / 3 1,6 2 1,8 / / 2 1,1 1,9 1 1,3 2 1, Meningite Batterica 3 2,7 / / 3 1,6 / / 1 1,3 1,5 3 2,7 / / 3 1,6 Meningite Virale 1,9 / / 1,5 / / 1 1,3 1,5 / / 1 1,3 1,5 Meningite Non purulenta / / / / / / 2 1,8 1 1,3 3 1,6 2 1,8 1 1,3 3 1,6 Micobatteriosi non tubercolare / / 1 1,3 1,5 1,9 2 2,6 3 1,6 3 2,7 / / 3 1,6 Mononucleosi 12 1,9 7 9,2 19 1,2 6 5,4 1 1,3 7 3,7 5 4,4 4 5,1 9 4,7 Morbillo 5 4,5 3 3,9 8 4,2 / / / / / / / / / / / / Parotite epidemica 9 8,1 4 5,3 13 6,9 7 6,3 1 1,3 8 4,2 1,9 3 3,8 4 2,1 Pediculosi e ftiriasi 24 21, ,7 39 2,9 45 4, , 79 41, , , ,6 Pertosse 1,9 3 3,9 4 2,1 2 1,8 8 1,4 1 5,2 1,9 5 6,3 6 3,1 Rickettsiosi 2 1,8 / / 2 1,1 / / / / / / 1,9 / / 1,5 Rosolia / / 1 1,3 1,5 / / / / / / / / 12 15,2 12 6,2 Salmonellosi non Tifoidee 21 19, 14 18, ,6 2 18, 6 7, , ,9 8 1, ,9 Scabbia 6 5,4 6 7,9 12 6,4 8 7,2 2 2,6 1 5,3 1 8,9 7 8,9 17 8,9 Scarlattina , , 19 1, , , ,3 5 44, , 65 33,5 Schistosomiasi / / / / / / / / / / / / 1,9 / / 1,5 Sifilide 1 9, / / 1 5,3 7 6,3 1 1,3 8 4,2 6 5,3 2 2,5 8 4,1 Tubercolosi polmonare 2 18, , , ,7 6 7,8 19 1,1 1 8,9 4 5,1 14 7,3 Tubercolosi extrapolmonare 2 1,8 2 2,6 4 2,1 3 2,7 2 2,6 5 2,7 2 1,8 2 2,5 4 2,1 Tularemia / / / / / / / / / / / / / / 1 1,3 1,5 Varicella , , , , , , , , ,3 Tasso grezzo: n notifiche /1. domiciliati 7

8 OBIETTIVI DI POLITICA VACCINALE REGIONALE Mantenere e consolidare i livelli di copertura raggiunti nell infanzia - Eliminazione del morbillo e della rosolia congenita - Introduzione di nuove vaccinazioni (antipneumococco e antimeningococco di gruppo C) - Ottimizzare l offerta vaccinale per le persone a rischio aumentato (antiinfluenzale, antivaricella,antipneumococco, antimeningococco, anti Hib) - Ottimizzare il funzionamento delle anagrafi vaccinali in tutte le AUSL della Regione - Formazione degli operatori coinvolti Siti consultati: Redazione a cura del Servizio Igiene e Sanità Pubblica e del Servizio di Epidemiologia e Comunicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl di Cesena Nunzio Molino (Servizio Epidemiologia e Comunicazione) Elizabeth Bakken (Borsista Servizio Epidemiologia e Comunicazione) Antonella Bazzocchi (Servizio Epidemiologia e Comunicazione) Nicoletta Bertozzi (Servizio Epidemiologia e Comunicazione) Barbara Bondi (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) Marinella Franceschini (Servizio Epidemiologia e Comunicazione) Elena Prati (Università degli Studi di Bologna) Francesca Righi (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) Patrizia Vitali (Servizio Epidemiologia e Comunicazione) Mauro Palazzi (Direttore Servizio Epidemiologia e Comunicazione) Si ringraziano l Unità Operativa di Malattie Infettive dell Ospedale Bufalini di Cesena, l Unità Operativa di Pediatria di Comunità e tutti i medici che segnalando le malattie infettive osservate durante l attività clinica quotidiana hanno permesso la raccolta e l elaborazione epidemiologica dei dati Maggio 26 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio di Epidemiologia e Comunicazione Via M. Moretti,99 - Cesena 547/ Per ulteriori informazioni o per ricevere copie della presente pubblicazione contattare Marinella Franceschini o Antonella Bazzocchi allo (mfranceschini@ausl-cesena.emr.it) 8

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