1. Premessa. 2. Finalità ed obiettivi

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1 Allegato B REGOLAMENTO PER LA PREDISPOSIZIONE E PER IL FINANZIAMENTO DELLE IMPEGNATIVE DI CURA DOMICILIARE PER PERSONE CON GRAVE DISABILITÀ PSICHICA ED INTELLETTIVA (ICDp) 1. Premessa La normativa nazionale (Legge n.328/2000 e il successivo Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali) prevede, con riferimento alla condizione di non autosufficienza, l individuazione di tutte le soluzioni atte a sostenere i nuclei familiari nella gestione a domicilio dei propri congiunti disabili per evitare il ricorso all istituzionalizzazione. La Regione Veneto (con la Legge Regionale n. 30/2009) ha istituito il fondo regionale per la non autosufficienza al fine di assicurare alle persone non autosufficienti un sistema di assistenza e di protezione nonchè di tutelare le famiglie e i soggetti che le assistono. A carico del fondo sono compresi i contributi economici destinati alle persone assistite a domicilio. Successivamente la Regione (con Delibera di Giunta n. 1338/2013) ha riprogrammato le prestazioni in materia di domiciliarità istituendo l Impegnativa di Cura Domiciliare (ICD) allo scopo di riunire in un unico contesto l insieme degli interventi volti al sostegno domiciliare delle persone non autosufficienti (ulteriori indicazioni sono contenute nel Decreto di Giunta Regionale n. 173/2013)..L ICD viene strutturata in cinque categorie per la risposta a diverse tipologie di bisogno, tra queste vi è l ICDp destinata a persone con grave disabilità psichica ed intellettiva, che sostituisce i precedenti interventi di Aiuto Personale (di cui comunque conserva le caratteristiche principali). 2. Finalità ed obiettivi Questa tipologia di ICD riunisce gli interventi già erogati per la promozione personale e gli interventi di aiuto personale definiti dalla DGR 1859/2006. Si tratta di una forma di aiuto che trova riferimento all art. 9 della L. 104/92, che definisce il servizio di aiuto personale finalizzato a facilitare l autosufficienza e le possibilità di integrazione delle persone in temporanea o permanente grave limitazione dell autonomia, non superabile attraverso la fornitura di sussidi 1

2 tecnici, informatici, protesi e altre forme di sostegno rivolte a facilitare l autosufficienza e le possibilità di integrazione dei cittadini stessi. Gli obiettivi del servizio di aiuto personale sono: Il conseguimento del massimo grado di autonomia delle persone con disabilità mediante l attuazione di interventi socio-educativi ed assistenziali che devono integrarsi, in un progetto unitario, con gli interventi riabilitativi La permanenza nel proprio nucleo abitativo e familiare. 3. Tipologia d interventi Gli interventi possono riguardare diversi ambiti di vita della persona, quali: Interventi domiciliari di assistenza e sostegno alla persona (ADL, assistenza nelle attività della vita quotidiana; iadl, assistenza nelle attività strumentali della vita quotidiana) 1 Interventi educativi e di integrazione sociale Sono escluse dai contributi le prestazioni riguardanti l accoglienza residenziale, anche per brevi periodi, o il costo dell inserimento in strutture diurne. 4. Destinatari dell ICDp Sono destinatari degli interventi sopra riportati le persone di età compresa tra i 3 e i 64 anni: con disabilità psichica ed intellettiva; in possesso della certificazione di invalidità civile e di handicap grave (ai sensi dell art. 3, comma 3 della Legge 104/92). 5. Modalità di accesso Sono soggetti titolati a presentare la domanda: la persona interessata o legale rappresentante (genitore, tutore, curatore, amministratore di sostegno) un familiare, anche non convivente, della persona interessata una persona, preferibilmente convivente, di cui il servizio sociale accerti che provvede effettivamente a garantire adeguata assistenza alla persona non autosufficiente. 1 L ADL (Activities of Daily Living) e iadl (Instrumental Activities of Daily Living) sono due scale di misurazione: la prima relativa all assistenza nelle attività della vita quotidiana (fare il bagno, vestirsi, toilette, spostarsi, continenza di feci e urine, alimentazione), la seconda relativa assistenza nelle attività strumentali della vita quotidiana (usare il telefono, fare la spesa, prepararsi il cibo, governo della casa, fare il bucato, mezzi di trasporto, assunzione farmaci, uso del denaro). 2

3 La persona interessata presenta la richiesta al Punto Unico del Distretto Socio Sanitario di residenza (vedasi alla voce Servizi territoriali si possono trovare i numeri di telefono, indirizzi e orari dei singoli distretti), utilizzando il modulo previsto (allegato n.1, DGRV 1338/2013). Il modulo di domanda contiene l eventuale delega alla riscossione : la riscossione del beneficio, se erogato in forma di contributo economico, può essere delegata solo al legale rappresentante (tutore, curatore, amministratore di sostegno). Alla richiesta deve essere allegato: - certificazione ISEE per prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria (riferimento DPCM 159/2013 e Circolare Inps 171/2014). Se il disabile è minorenne va richiesto l ISEE per prestazioni agevolate rivolte a minorenni. 2 (Con Decreto regionale 173/2013 è stata momentaneamente sospesa la soglia di accesso ISEE, poiché non si conoscono gli effetti dell introduzione del nuovo ISEE) Certificato di stato di handicap grave (articolo 3, comma 3, L 104/92) Certificato di invalidità Modulo del progetto personalizzato. La domanda di ICD, la contestuale autorizzazione al trattamento dei dati personali e l ICD stessa qualora attribuita, restano valide sino a quando: - la persona che l ha presentata, o la persona nel cui interesse è stata presentata, chiede di ritirare la domanda - la persona non autosufficiente si trasferisce in altra Regione, è deceduta o è divenuta titolare di impegnativa di residenzialità. In caso di trasferimento ad altra ULSS per cambio di residenza, l ICD è mantenuta sino alla scadenza a carico dell ULSS di provenienza. 6. Il Progetto Assistenziale Individuale Il nucleo centrale dell impegnativa di cura domiciliare è costituito dal progetto personalizzato, che il soggetto interessato alla fruizione dell ICDp presenta a corredo della domanda, utilizzando modello di progetto allegato (allegato B1 ) al presente regolamento con l indicazione di: - dati anagrafici - descrizione del nucleo familiare 2 Sono previste modalità differenziate di calcolo di tale indicatore in ragione della diversa situazione familiare del minorenne beneficiario della prestazione. Se i genitori sono coniugati tra loro l ISEE minorenni coincide con l ISEE ordinario Se i genitori non sono coniugati tra di loro ed uno di essi non è presente nel nucleo familiare si applicano le regole particolari descritte all art. 7 della Circolare Inps n. 171/2014 3

4 - descrizione della situazione abitativa - situazione assistenziale attuale (servizi di cui usufruisce) - descrizione degli obiettivi che si intendono perseguire (il conseguimento del massimo grado di autonomia delle persone con disabilità mediante l attuazione di interventi socioeducativi ed assistenziali, permanenza nel proprio nucleo abitativo e familiare) - le prestazioni previste e le modalità di gestione (utilizzo di personale di centri di servizio per persone non autosufficienti, da comuni o da enti del Terzo settore di cui all art. 5 della Legge 328/2000 o di altri soggetti autorizzati scelti dalla persona con disabilità o attraverso personale privato) - preventivo ore mensili - la durata del progetto - l entità del contributo mensile proposto - firma del richiedente. 7. Soggetti erogatori L attribuzione dell ICDp viene effettuata con l erogazione di un contributo economico. E coinvolto il seguente personale: operatori socio-sanitari, educatori professionali, altri operatori. Nel servizio di aiuto alla persona l operatore svolge prestazioni volte a far superare alle persona disabili le difficoltà connesse all autonomo svolgimento dei fondamentali atti di vita quotidiana e a favorire processi di integrazione nell ambiente sociale lì dove non è possibile che questo avvenga con sussidi tecnici. Per l anno 2015, come previsto dalla Delibera di Giunta n. 1338/2013, il 20% del numero delle ICDp assegnate all A.ULSS 16 viene convertita dall Azienda stessa in servizi erogati in convenzione da centri di servizio per persone non autosuffcienti, da Comuni o da Enti del terzo Settore di cui all art. 5 della Legge 328/ Istruttoria della domanda Sulla base della domanda, corredata dai documenti indicati all articolo 5, il Direttore del Distretto convoca, entro 30 giorni dalla data della richiesta, l UVMD per la dovuta valutazione. Si precisa che l UVMD è composta dal Medico di Medicina Generale, dall Assistente Sociale dell U.O.Disabili Adulti dell A.Ulss e dall Assistente Sociale del Comune (per le situazioni di disabili maggiorenni), da una figura educativa o sociale dei servizi dell Area Minori dell A. Ulss o dei Servizi Convenzionati o del Comune (per le situazioni di disabili minorenni). 4

5 L UVMD utilizza la SvaMDi e, per l attribuzione del punteggio, considera le parti qui di seguito specificate: * per gli adulti: - tutti i 45 domini delle Funzioni corporee ad eccezione del b650 - funzioni mestruali della Situazione Sanitaria della SVaMDi (punteggio del qualificatore da 0 a 4) (punteggio massimo 180) - tutti i domini della Scheda Attività e partecipazione della SVaMDi (punteggio della capacità da 0 a 4) (punteggio massimo 220) - la Situazione familiare e abitativa della Valutazione Sociale (punteggio massimo 15) (Allegato B2 ).. La somma dei punteggi relativi alle singole succitate valutazioni costituisce il Punteggio totale valutazione disabilità (Pval)(punteggio massimo 415). * per i minori - tutti i 45 domini delle Funzioni corporee ad eccezione del b650 - funzioni mestruali della Situazione Sanitaria della SVaMDi (punteggio del qualificatore da 0 a 4) (punteggio massimo 180) - alcuni domini della Scheda Attività e partecipazione della SVaMDi relativi all Apprendimento e applicazione della conoscenza (d110, d115, d120, d175), Compiti e richieste generali (d210, d250), Comunicazione (d310, d315, d33o, d335), Mobilità (d410 e d450), Cura della propria persona (d520, d530, d540, d550, d560, d571), Interazioni e relazioni interpersonali (d710, d720) (punteggio della capacità da 0 a 4) (punteggio massimo 80) - la Situazione familiare e abitativa della Valutazione Sociale (punteggio massimo 15). La somma dei punteggi relativi alle singole succitate valutazioni costituisce il Punteggio totale valutazione disabilità (Pval)(punteggio massimo 275). Si specificano qui di seguito i professionisti coinvolti nella compilazione delle schede: - per i disabili minorenni: * il Pediatra o lo specialista che ha in carico la persona (o, in subordina, del medico di distretto, qualora conosca la persona da valutare) compila la Situazione Sanitaria della SVaMDi * le figure educative e/o sociali afferenti al/ai Servizi dell Area Minori che hanno in carico la situazione compilano la Scheda Attività e partecipazione e la Valutazione Sociale della SVaMDi - per i disabili maggiorenni: 5

6 * il Medico di Medicina Generale o lo specialista che ha in carico la persona (o, in subordina, del medico di distretto, qualora conosca la persona da valutare) compila la Situazione Sanitaria della SVaMDi * l educatore dell U.O.Dis.A. compila la Scheda Attività e partecipazione della SVaMDi * l Assistente Sociale dell U.O.Dis.A. compila la valutazione sociale * l educatore dell U.O.Dis.A. compila la Scheda Attività e partecipazione della SVaMDi L UVMD provvede alla valutazione del progetto individualizzato concordandolo, se possibile con l'interessato, con i familiari e con i servizi distrettuali competenti (età evolutiva ed adulta) L UVMD, inoltre, definisce il responsabile del caso (case manager), generalmente individuato nell Assistente Sociale di riferimento, con il compito di monitorare e verificare con la persona interessata, in itinere, l attuazione del progetto personalizzato di assistenza. La Struttura Complessa Attività Delegate, tramite l U.O.Dis.A. e a seguito delle UVMD, aggiorna mensilmente la graduatoria e procede trimestralmente alla liquidazione del finanziamento compatibilmente con le risorse messe a disposizione per le ICDfp. 9. Definizione della Graduatoria Qualora la domanda ICDp sia ritenuta idonea, l'uvmd nel compilare il modulo (allegati B3 se il disabile è minore, B4 se il disabile è maggiorenne, al presente regolamento) definisce il punteggio totale per l inserimento in graduatoria dato da questa somma: - punteggio totale valutazione disabilità, dato dalla somma dei punteggi SVaMDi, (denominato Pval). Si precisa quanto segue relativamente al punteggio Pval: è il punteggio della valutazione e deve essere espresso in sessantesimi (per gli adulti: punteggio totale X 60 /415; per i minori: punteggio totale X 60 /275) Il punteggio totale va ridotto nel caso di frequenza di un Centro Diurno (con costi a carico dell A. Ulss), con le seguenti % di abbattimento: Frequenza centro diurno % abbattimento 1 giorno 15 2 giorni 30 3 giorni 45 4 giorni 60 5 giorni 75 6

7 - Punteggio ISEE (calcolato secondo la seguente formula, stabilita dalla Regione con D.G.R.V. n. 1338/2013: /ISEE X 10). Il punteggio ISEE è calcolato come rapporto tra il valore (valore fisso) e il valore di ISEE. Tale valore, determinato in maniera da attribuire un maggior punteggio agli utenti con ISEE basso, va espresso in un range rapportabile per ordine di grandezza con il valore della valutazione: perciò qualora l ISEE sia uguale o inferiore a va usato come divisore il valore Per valori ISEE uguali o superiori a va usato come divisore il valore A parità di punteggio, la priorità viene definita sulla base della data di presentazione della domanda. precisamente: Il punteggio totale (Pval + punteggio ISEE) determina l ammontare del contributo, più Punteggi Entità contributo La valutazione ha validità annuale. La ri-valutazione qualora riscontri il mantenimento dei requisiti minimi di accesso all ICDp, comporta la conferma dell ICdp per pari periodo, senza la reimmissione in graduatoria. Il contributo assegnato e non speso è oggetto di valutazione per un eventuale ridefinizione della quantificazione economica del contributo stesso. 10. Rendiconto La persona rendiconta le spese sostenute con autocertificazione, integrata, su richiesta, dalla documentazione attestante la spesa sostenuta. La persona interessata è, pertanto, tenuta a conservare tutta la documentazione e ad esibirla in caso di controlli (che verranno effettuati a campione) da parte del personale incaricato. 11. Controlli Viene identificato un responsabile del caso (case manager) con il compito di verificare in itinere il progetto concordato. Il responsabile del caso, nell ambito delle sue funzioni, controlla 7

8 l attuazione del programma personalizzato di assistenza e verifica l espletamento degli impegni assunti dalla famiglia con i tempi e le modalità previste dal programma assistenziale. Le modalità di verifica devono prevedere la partecipazione del cittadino disabile e/o dei suoi familiari. 12. Revoca del progetto e del finanziamento Al verificarsi delle sotto elencate inadempienze, gli Enti Gestori sono tenuti a contestare le stesse per iscritto al titolare di progetto ed eventuale amministratore di sostegno, assegnando un termine per la loro giustificazione. Le inadempienze che possono determinare la revoca del finanziamento del progetto sono: destinazione delle risorse economiche a scopi diversi da quelli definiti nel presente regolamento; inadempienze agli obblighi assunti con gli Enti gestori; documentazione di spesa non pertinente; indisponibilità alle verifiche. Nota transitoria Viene garantita continuità ai progetti già avviati negli anni precedenti e in corso. Per l anno 2015 si considera la seguente tabella relativa alla % di abbattimento del punteggio: Frequenza centro diurno % abbattimento 1 giorno 10 2 giorni 20 3 giorni 30 4 giorni 40 5 giorni 50 Dall anno 2016, anche per i progetti già avviati negli anni precedenti e in corso, si considera la tabella contenuta nel succitato art. 8. ALLEGATI: - B1 : modello di progetto - B2 : sintesi punteggi sociali - B3 e B4 : modelli di sintesi punteggi UVMD 8

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