CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1207
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1 REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1207 I COMMISSIONE CONSILIARE "PROGRAMMAZIONE E BILANCIO" PROGETTO DI LEGGE n. 43 d'iniziativa della Giunta regionale Rendiconto generale per l esercizio finanziario 2012 approvato nella seduta del 10 luglio 2013 RELATORE: Consigliere Alessandro COLUCCI Pagine n. CODICE REC/0043/CD1
2 Attraverso il rendiconto Generale sono dimostrati i risultati finali della gestione del bilancio regionale; esso comprende il conto finanziario relativo alla gestione del bilancio ed il conto generale del patrimonio. Il conto del bilancio espone le risultanze della gestione delle entrate e delle spese secondo la stessa struttura del bilancio di previsione. Esso è costruito, ai fini della valutazione delle politiche regionali in modo da consentire la valutazione economica e finanziaria delle risultanze di entrata e di spesa in relazione agli obiettivi stabiliti, agli indicatori di efficacia e di efficienza. Il conto generale del patrimonio deve indicare in termini di valori aggiornati alla data di chiusura dell esercizio cui il conto si riferisce: a) le attività e le passività finanziarie; b) i beni mobili ed immobili; c) ogni altra attività e passività, nonché le poste rettificative. Entrando nel merito del documento oggi in discussione, ossia il Rendiconto generale dell eseercizio 2012, si osserva come esso chiuda con un avanzo di amministrazione di 3.8 miliardi (nel ,9 miliardi). Alla competenza 2013 sono state reiscritte economie relative a risorse con specifico vincolo di destinazione per 5.3 miliardi (nel miliardi). Il saldo finanziario netto dell esercizio 2012 ammonta, dunque, a milioni (nel milioni) a fronte di una previsione di milioni. Il saldo finanziario netto è dovuto al finanziamento degli investimenti senza aver fatto ricorso a debito. Proprio per questo il disavanzo non deve essere inteso in senso negativo ma anzi sottende virtuosità. Il disavanzo di gestione è in miglioramento di circa 314 milioni rispetto alla gestione 2011; l andamento in controtendenza del saldo finanziario è in continuità rispetto alla gestione 2011 (-10,5 milioni rispetto al 2010) denotando la qualità gestionale e la solidità finanziaria di regione Lombardia soprattutto in un momento di forte difficoltà economica per il territorio. L avanzo di amministrazione è stato determinato per milioni (nel milioni) dalla gestione di competenza e per 129,7 milioni (rispetto ai 48,5 milioni del 2011) dalla gestione residua. 2
3 Scomponendo le gestioni 2012 in: risorse sostanzialmente autonome (senza sanità) e risorse vincolate, è evidente come la gestione vincolata ha chiuso con un avanzo di 91,5 milioni, mentre la gestione autonoma con un disavanzo complessivo di milioni. Al termine dell esercizio, il saldo della gestione autonoma di parte corrente (risparmio pubblico) è migliorato assestandosi a 666 milioni (nel milioni) a fronte di una previsione finale di 42 milioni. Il mantenimento di un consistente equilibrio economico positivo da una parte è sintomatico della capacità di contenere i costi di funzionamento, dall altra permette di liberare risorse da destinare a spese di investimento senza, pertanto, ricorrere all indebitamento. La capacità di autofinanziamento degli investimenti regionali, al termine della gestione 2012, è stata dunque del 100%. In particolare i 614 milioni di impegni per investimenti autonomi sono stati finanziati per il 69% da eccedenza di entrate correnti sulla relativa spesa corrente (risparmio pubblico), per il 24% da entrate in capitale, la restante parte da quote d avanzo accertato negli esercizi precedenti. In sintesi si può concludere che regione Lombardia nel 2012 è riuscita ad autofinanziarsi completamente gli investimenti e contestualmente ad abbattere il disavanzo pregresso all inizio dell esercizio di 314 milioni. Per il 2012 il grado di autonomia finanziaria è quantificato nel 15,6%. L autonomia finanziaria rappresenta il rapporto tra le risorse sostanzialmente autonome (e cioè senza le risorse per la sanità) e il totale entrate regionali (al netto delle Partite di Giro). Alla luce del sistema di finanza regionale contemplato dal D.Lgs. n.56/2000, infatti, le risorse da destinate alla sanità figurano come autonome ma in realtà presentano un preciso vincolo di destinazione. Anche per l esercizio 2012 Regione Lombardia ha assicurato il rispetto del patto di stabilità interno con una percentuale di raggiungimento del 100% sull obiettivo annuale di cassa e dell 81,1% sull obiettivo di competenza. Considerando la competenza a fronte di un obiettivo programmatico di milioni sono stati impegnati milioni con una percentuale dell 81,1%; considerando invece la cassa, a fronte di 3
4 un obiettivo programmatico milioni i pagamenti effettivi sono stati pari a milioni con una percentuale del 100%. Il risultato di competenza risulta essere inferiore all obiettivo programmatico previsto, per motivi tecnici legati all applicazione delle nuove regole previste per l armonizzazione dei bilanci delle pubbliche amministrazioni (d.lgs.118/2011). Tale risultato è ancor più lusinghiero considerando che sono stati garantiti gli investimenti. Analizzando gli aspetti contabili, la gestione si è conclusa con la contabilizzazione di accertamenti per circa 23,1 miliardi dei quali il 84% (19,5 miliardi) realizzati nell esercizio dell attività tributaria propria (titolo I). L autonomia fiscale di regione Lombardia è stata (a consuntivo) del 88% in linea con la previsione fatta a bilancio a conferma della prudenzialità con la quale si imposta il bilancio di previsione. Le riscossioni complessive ammontano a 24,4 miliardi dei quali circa il 87% incassato sulla gestione tributaria. Importante fattore che ha qualificato la gestione 2012 sono stati gli introiti riguardanti i recuperi da evasione tributaria (principalmente IRAP e Tassa auto ) che hanno anche permesso di liberare spazi ai fini del patto di stabilità permettendo di effettuare ulteriori spese per investimenti sul territorio. La gestione 2012 ha chiuso con uno stock di residui attivi di circa 19,1 miliardi che rappresenta il dato migliore dalla gestione Analizzando la spesa nel corso del 2012 sono stati impegnati 23,4 miliardi che rappresentano l 84% degli stanziamenti assestati al netto dei fondi; i pagamenti complessivi sono stati pari a 26,7 miliardi ottenendo un tasso di smaltimento dei residui passivi del 60% (in pratica rispetto alla gestione 2011 il tasso di accumulazione dei residui è stato del 60% al termine della gestione 2012). La gestione 2012 chiude con uno stock di residui passivi di 2,3 miliardi che rappresenta il miglior risultato dalla gestione Quanto alla sperimentazione contabile e il riaccertamento dei residui, L art. 14 DPCM 28/12/2011 stabilisce che nel primo esercizio di sperimentazione gli enti di cui all articolo 3 che adottano la contabilità finanziaria provvedono al riaccertamento dei propri residui attivi e 4
5 passivi ; Lo stock dei residui passivi oggetto di riaccertamento e dunque analizzati- ammonta a circa 782 milioni di euro (248 milioni riferiti alla gestione vincolata e 534 milioni riferiti alle gestione autonoma). Rispetto ai 782 milioni complessivi sono stati riaccertati alle competenza 2013/2014 e 2015 circa 102 milioni la restante parte è stata pagata entro il 31/12/2012 ovvero economizzata dando cosi piena attuazione al prescritto obbligo del riaccertamento. Riguardo al debito, al 31/12/2012 il debito residuo (stock residuo del debito) è pari a 2 miliardi (al netto dell accantonamento al sinking fund) rispetto ai 2,2 miliardi dell esercizio precedente (2011). Anche per il 2012 Regione Lombardia non ha contratto debito. Il rapporto debito autonomo/entrate correnti si è assestato al 10,1%. Al termine dell esercizio l incidenza degli oneri finanziari per l ammortamento del debito residuo sulle entrate correnti si è mantenuto a livelli molto bassi pari allo 1% quasi invariata rispetto al La sintesi tra la gestione delle entrate e quella delle spese ha di fatto determinato un saldo positivo di cassa (a fine esercizio) di 722 milioni premiando gli sforzi gestionali nella gestione e nel monitoraggio dei flussi di cassa. La costante attenzione rivolta alla gestione di cassa ha, anche per quest esercizio, permesso di non contrarre debito ne di ricorrere ad anticipazioni di tesoreria per colmare scompensi di liquidità permettendo nel contempo di tenere fede al pagamento dei fornitori (anche della sanità) in tempi ristrettissimi. In merito alla gestione dei residui perenti, al termine della gestione 2012 lo stock dei residui perenti è quantificata in 238 milioni (315 nel 2011). A fronte di questo stock il livello di copertura assicurato in bilancio 2013 (pre assestato) è del 89%, superiore rispetto al 70% consigliato dalla Corte dei Conti. Nel corso della gestione 2012 sono stati pagati su impegni perenti per circa 49 milioni e sono stati cancellati debiti (a seguito di prescrizioni o di insussistenza dell obbligazione) per circa 27 milioni. In ultimo il risultato patrimoniale dell esercizio 2012 è quantificato in un passivo netto di 1,08 miliardi che rappresenta un dato di sintesi ottenuto dal saldo algebrico tra: le attività (patrimoniali e finanziarie), determinate in 24,6 miliardi; le passività (patrimoniali e finanziarie), determinate in 25,7 miliardi. 5
6 Rispetto all esercizio 2011 il saldo patrimoniale ha subito una variazione positiva di 794 milioni. Il miglioramento è da attribuire ad un decremento delle passività complessive (patrimoniali e finanziarie) e al miglioramento della gestione finanziaria complessiva che si è conclusa come ricordato- con un abbattimento del disavanzo di 314 milioni. Nel complesso la gestione patrimoniale è stata caratterizzata (a titolo principale) dai seguenti fattori: L incremento delle dotazioni patrimoniali attive a seguito dell acquisizione di partecipazioni azionarie in AREXPO S.p.A. e a seguito dell aumento di capitale gratuito di FNM S.p.A.; Il decremento dello stock di residui perenti; Il miglioramento della gestione finanziaria e la riduzione del disavanzo regionale. Il decremento dello stock finale dei residui passivi contabilizzati tra le passività finanziarie; Il decremento della quota in ammortamento del debito (-6%). 6
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