ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. II parte
|
|
- Ilaria Ruggeri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE II parte 1
2 L AZIENDA: i caratteri distintivi 1) E una comunità di persone che assume la funzione di creare valore per soddisfare i bisogni umani 2) E un organismo, strutturato in più organi, che svolgono particolari attività coordinate tra loro 3) Attiva una serie di operazioni di gestione interna ed esterna 5) E depositaria di un autonomo potere decisionale, da cui discende una corrispondente responsabilità nell uso delle risorse disponibili 6) E riconosciuta dall ordinamento giuridico 7) Si avvale di un insieme unitario e coordinato di risorse, detto patrimonio 2
3 IL PATRIMONIO AZIENDALE 3
4 L AZIENDA E dotata di un suo patrimonio IL PATRIMONIO AZIENDALE E il complesso unitario e coordinato di risorse destinate allo svolgimento dell attività aziendale 4
5 IL PATRIMONIO AZIENDALE E l insieme unitario e coordinato di risorse destinate all esercizio dell attività aziendale. E un insieme coordinato di beni e di moneta destinato all esercizio dell attività economica. 5
6 IL PATRIMONIO AZIENDALE può essere definito: in senso qualitativo, tenendo conto delle caratteristiche funzionali degli elementi che lo costituiscono; in senso quantitativo, tenendo conto dello specifico valore degli elementi che lo costituiscono. 6
7 ASPETTO QUALITATIVO del patrimonio aziendale Significa indagare: 1) sull origine delle risorse finanziarie, di cui l azienda ha avuto la disponibilità per esercitare la propria attività economica (FONTI), 2) sulle diverse destinazioni di tali risorse (IMPIEGHI). 7
8 UGUAGLIANZA TRA IMPIEGHI E FONTI In ogni istante l ammontare dei mezzi disponibili, qualunque sia la loro origine (valore dei finanziamenti o capitale di funzionamento in senso finanziario), risulta uguale a quello degli investimenti realizzati (capitale di funzionamento in senso economico). IMPIEGHI (INVESTIM.) FONTI (FINANZIAM.) IM = FO (1.000) (1.000) 8
9 FONTI o FINANZIAMENTI Capitale di funzionamento in senso finanziario Fonte interna o Finanziamenti con vincolo di capitale Fonte esterna o Finanziamenti con vincolo di prestito Capitale proprio (o capitale di rischio) Capitale di prestito CRESCENTE ESIGIBILITA 9
10 FONTI o FINANZIAMENTI Capitale proprio Capitale di prestito Capitale di costituzione Suoi aumenti Debiti a lungo termine o di finanziamento Debiti a breve termine o di funzionamento Capitale permanente Debiti a breve termine 10
11 CAPITALE DI COSTITUZIONE E la dotazione iniziale che l imprenditore individuale assegna alla costituenda azienda, oppure, in caso di impresa societaria, è il valore globale dei conferimenti (in natura od in denaro) che i soci si impegnano ad effettuare. Il capitale proprio è il cap. di costituzione (o di dotazione) aumentato di nuovi apporti o di utili di periodo accantonati. 11
12 IL CAPITALE DI PRESTITO (o di credito) Sono risorse attinte da fonte esterna. Sono risorse acquisite con titolo/vincolo di prestito/credito. Sono finanziamenti durevoli (a lungo termine) o finanziamenti correnti (breve termine). Sussiste l obbligo alla loro restituzione ad una certa scadenza ed il creditore deve essere remunerato in misura predeterminata (attraverso l INTERESSE) 12
13 Debiti di finanziamento Debiti assistiti da qualsiasi tipo di garanzia reale Mutui e prestiti contratti e non assistiti da garanzia reale Mutui ipotecari anticipazioni o sovvenzioni garantite da titoli o da merci Fondo indennità e anzianità o denominazioni similari Prestiti obbligazionari 13
14 Fondo indennità ed anzianità del personale Recepisce gli accantonamenti annui per l indennità di anzianità e quiescenza dovuta al personale dipendente Prestiti obbligazionari Le Società per azioni possono finanziarsi tramite l emissione di obbligazioni (Titoli di credito) 14
15 Debiti di funzionamento Anticipi da clienti Debiti a breve termine verso Istituti di credito Debiti a breve termine verso i fornitori Debiti a breve termine verso Istituti previdenziali e assistenziali Debiti relativi all indennità di anzianità da liquidare.. 15
16 Anticipi da clienti Quando il cliente paga prima di avere ricevuto la merce e/o i servizi Debiti a breve termine verso Istituti previdenziali e assistenziali Riguarda i contributi dovuti e non ancora versati Debiti relativi all indennità di anzianità Quota TFR da liquidare entro l esercizio successivo 16
17 Capitale proprio Debiti di funzionamento Debiti di finanziamento Capitale di funzionamento 17
18 FONTI DELLE RISORSE D IMPRESA Capitale di Funzionamento in senso finanziario Fonti esterne Finanziamenti con vincolo di credito Fonti interne Finanziamenti con vincolo di capitale Capitale di prestito o di credito Capitale proprio Debiti contratti Capitale di costituzione Suoi aumenti Debiti di funzionamento Debiti di finanziamento Capitale di costituzione Nuovi confer. Utili a ris. Deb.camb. Prorog. di pag Capitale permanente 18
19 VOCE Provenienza Dotazione iniziale dell imprenditore Mutui bancari passivi Debiti verso fornitori Debiti verso Istituti previdenziali Nuovi apporti dell imprenditore Conferimenti iniziali dei soci Prestiti bancari Proroghe di pagamento ottenute Nuovi conferimenti da parte dei soci 19
20 Data OPERAZIONE Provenienza 1/1/2000 Costituzione dell azienda con una dotazione iniziale da parte dei soci pari ad Euro /1/2000 Accensione di un mutuo bancario passivo per Euro /2/2000 Concessione da parte di fornitori di proroghe di pagamento su acquisti di materie prime 20/7/2000 Nuovi conferimenti da parte dei soci per Euro /9/2000 Ottenimento di prestiti bancari per Euro /10/2000 Vengono stipulate cambiali passive per Euro Fonte interna Fonte esterna Fonte esterna Fonte interna Fonte esterna Fonte esterna 31/12/2000 Emissione di obbligazioni per Euro Fonte esterna 20
21 AUTOFINANZIAMENTO Le risorse disponibili possono essere classificate secondo l ottica della fonte di provenienza in: 1) risorse acquisite con vincolo di capitale 2) risorse acquisite con vincolo di credito 3) risorse acquisite da autofinanziamento 21
22 L AUTOFINANZIAMENTO È il risparmio accantonato dall agente economico e reinvestito nell attività esercitata È il processo attraverso il quale il risparmio accumulato dall azienda viene destinato all attività esercitata È uno strumento di arricchimento o di accrescimento 22
23 AUTOFINANZIAMENTO Autofinanziamento Riserve avanti bilancio (o da utili lordi) Riserve dopo bilancio (o da utili netti) Fondi ammortamento Fondi accantonamento Riserve di utili (legali, statutarie, volontarie) AUL = autofinanziamento lordo = AUN + riserve avanti bilancio AUN = autofinanziamento netto = riserve dopo bilancio 23
24 Ammortamento Rappresenta L utilità ceduta da un bene ad utilità pluriennale in un esercizio Ammortamento Es. Nel 2003 acquisto un macchinario = 100 euro Vita utile 5 anni Ammortamento in 5 anni Fdo Amm/to Il Fondo ammortamento mi consente di reintegrare il costo sostenuto per l acquisto di un bene o comunque di un diritto ad utilità pluriennale 24
25 Accantonamento per rischi ed oneri Viene effettuato per assicurarsi di fronte ad eventuali necessità future Accantonamento Fdo Acc/to
26 Riserve Avanti Bilancio Riserve Dopo Bilancio Provenienti da accantonamenti di utili netti. Prima della determinazione del risultato economico di periodo Costituiscono una logica e spesso obbligatoria destinazione del risultato economico di periodo Autofinanziamento netto Autofinanziamento lordo 26
27 Autofinanziamento lordo E l unico che fornisce una giusta informazione della possibilità di rinnovare e accrescere la propria struttura tecnico - produttiva In quanto L autofinanziamento netto risente fortemente delle politiche di ammortamento e di accantonamento per rischi e spese future adottate dagli specifici organismi aziendali 27
28 Autofinanziamento Riserve aventi Bilancio o da Utili lordi Fondi di ammortamento Fondi di accantonamento Riserve dopo Bilancio o da Utili netti Riserve di utili (legali, statutarie, volontarie) Autofinanziamento annuo Autofinanziamento iniziale Autofinanziamento finale 28
29 Soggetti interessati all Autofinanziamento 1. Proprietario individuale o societario 5. Creditori 2. Azionista 6. Collettività in genere 3. Dirigenti d impresa 7. Pubbliche Autorità 4. Maestranze 8. Organizzazioni sindacali 29
30 1. Proprietario individuale o societario L Autofinanziamento evita nuove erogazioni di mezzi finanziari per sopperire ad eventuali necessità aziendali a carattere strutturale, alleggerendo allo stesso tempo il Conto Economico degli oneri finanziari che devono essere sostenuti ogni qualvolta si acquisiscono capitali con vincolo di credito 2. Azionista L azionista mostra interesse a veder remunerato il suo impegno finanziario nella misura più alta possibile, ma non può disconoscere l effetto senz altro positivo che consegue all aumento del valore contabile dell azienda posseduta, allorchè L impresa cui partecipa autofinanzia nuovi investimenti che incrementano il suo attivo netto 30
31 3. Dirigenti d impresa Essendo strettamente legati alle sorti dell organismo economico di cui dirigono le vicende è loro specifico interesse che tale organismo si affranchi dai vincoli che lo legano ad economie esterne 4. Dipendenti L autofinanziamento costituisce la premessa per l effettiva sopravvivenza dello organismo economico in cui operano 5. Creditori Possono apprezzare l aumentato grado di solvibilità aziendale 31
32 ESERCIZIO 1 Voce di conto Riserva statutaria Mutui passivi Debiti verso fornitori Capitale sociale Nuovi apporti dei soci Riserva legale Debiti tributari Fondo ammortamento attrezzature Cambiali passive Dotazione iniziale dell imprenditore Capitale di costituzione Riserva volontaria Fonte (autofinanziamento, vincolo di prestito, vincolo di capitale) 32
33 L AUTOFINANZIAMENTO NETTO è: Il capitale apportato dall imprenditore Il complesso delle riserve avanti bilancio L insieme delle riserve da utili netti Si/No L insieme delle riserve legali, statutarie, volontarie I fondi rischi e spese future Il complesso delle riserve dopo bilancio Gli ulteriori apporti effettuati dai soci 33
34 Quali delle seguenti componenti fa parte dell autofinanziamento lordo? Risorse acquisite con vincolo di prestito Riserva volontaria Si/No Autofinanziamento netto Utile distribuito Utile accantonato in riserve Capitale proprio Risorse acquisite con vincolo di capitale Fondo ammortamento 34
35 Esercizio 2 Sulla base dei seguenti dati relativi all azienda ALFA, si proceda a calcolare l autofinanziamento netto al termine dell esercizio 2000: - Fondo ammortamento macchinari Euro 700; - Riserva legale Euro 250; - Fondo oscillazione titoli Euro 450; - Riserva volontaria Euro 350; - Fondo ammortamento impianti Euro 578; - Riserva statutaria Euro
36 Soluzione ES 2 L autofinanziamento netto è costituito dalle sole riserve dopo bilancio AUN = Riserva legale + Riserva statutaria + Riserva volontaria = =
37 Esercizio 3 L azienda ZETA s.r.l. alla fine dell esercizio 2000 presenta i seguenti dati: - Riserva legale Euro 120; - Fondo ammortamento attrezzature Euro 530; - Fondo oscillazione cambi Euro 432; - Riserva volontaria Euro Fondo ammortamento fabbricati Euro 740; - Riserva statutaria Euro 200. Sulla base delle informazioni precedenti, si proceda a calcolare l autofinanziamento lordo e l autofinanziamento netto. 37
38 Esercizio 4 In data 1/1/2000, l azienda VERDI registra i seguenti dati: - Totale riserve di utili = Euro 780; - Totale fondi ammortamento = Euro 530; - Totale fondi rischi ed oneri = Euro 230. Alla fine dell esercizio 2000, risulta, invece, quanto segue: - Totale riserve di utili = Euro 800; - Totale fondi ammortamento = Euro 590; - Totale fondi rischi ed oneri = Euro 270. Sulla base dei precedenti dati si proceda a calcolare l autofinanziamento annuo relativo all esercizio 2000, mettendo in evidenza le due diverse metodologie di calcolo. 38
39 Esercizio 5 L azienda alimentare ZUPPA s.p.a. alla fine degli esercizi 1999 e 2000 rileva dal lato delle Fonti del patrimonio aziendale i seguenti valori: Fonti al 31/12/1999 Fonti al 31/12/2000 Capitale sociale Euro 320 Capitale sociale Euro 320 Riserva legale Euro 130 Riserva legale Euro 130 Riserva statutaria Euro 150 Riserva statutaria Euro 160 Riserva volontaria Euro 100 Riserva volontaria Euro 110 Fondo inadempimento altrui su crediti Euro190 Fondo inadempimento altrui su crediti Euro 200 Fondo deperimento merci Euro 210 Fondo deperimento merci Euro 230 Fondo ammortamento impianti Euro 340 Fondo ammortamento impianti Euro 440 Mutui bancari passivi Euro 950 Mutui bancari passivi Euro 950 Debiti v/fornitori Euro 450 Debiti v/fornitori Euro 100 Sulla base dei dati a disposizione, si proceda a calcolare l autofinanziamento lordo annuo, mettendo in evidenza le due diverse metodologie di calcolo. 39
40 GLI IMPIEGHI o INVESTIMENTI Il concetto di investimento implica l acquisizione di beni (che forniranno dei servizi) o di diritti (che saranno goduti) in periodi successivi a quello della loro acquisizione. 40
41 GLI IMPIEGHI Immobilizzazioni Capitale di funzionamento in senso economico Disponibilità Liquidità 41
42 GLI IMPIEGHI Immob. Immateriali Immobilizzazioni Immob. Materiali Immob. Finanziarie Disponibilità Liquidità Disp. Economiche Disp. Finanziarie Liquidità immediate N.B.:Le disponibilità finanziarie vengono anche dette liquidità differite 42
43 I BENI Beni a fecondità ripetuta Beni pluriennali, a lento rigiro, durevoli Beni a fecondità semplice Beni annuali, a veloce rigiro, di attivazione 43
44 Beni a Fecondità ripetuta Vanno a costituire il Capitale fisso o strutturale Vengono detti Immobilizzazioni Le immobilizzazioni si dividono in: 1. materiali; 2. immateriali; 3. finanziarie. 44
45 1. Immobilizzazioni MATERIALI Sono fattori produttivi a fecondità ripetuta Esempi: TERRENI (civili ed industriali) FABBRICATI (civili, industriali, commerciali) IMPIANTI (generali o generici; specifici o industriali) AUTOMEZZI MOBILI ATTREZZATURE CREDITI PER ANTICIPI DI FORNITURE DI TALI BENI Non possono essere rimosse dall economia di una qualunque impresa, a meno di una loro sostituzione, senza compromettere la sua capacità produttiva o addirittura la realizzazione del processo tecnico di trasformazione 45
46 2. Immobilizzazioni IMMATERIALI Sono ad esempio: 1) DIRITTI riconosciuti e tutelati dal vigente ordinamento giuridico (brevetti, marchi, utilizzo delle opere di ingegno). 2) COSTI inerenti a particolari iniziative del vertice aziendale che hanno rilevanza per il Codice e la legge fiscale (Avviamento, Spese di impianto e di ampliamento, studio, ricerca, pubblicità, ). Sono dette senza valore nel senso che, pur essendo espresse in termini monetari, non hanno un mercato autonomo, cioè non possono essere vendute isolatamente Esse risultano di indubbio significato per l attività economica, tanto da trarne benefici per più periodi amministrativi, contribuendo ad 46 accrescere il valore globale dell organismo economico
47 AVVIAMENTO È la condizione per la quale l azienda è idonea a produrre profitti superiori a quelli definibili normali in relazione all attività svolta. È la maggiore energia a carattere economico-produttivo che l impresa acquistata possiede rispetto a quelle similari. 47
48 3. Immobilizzazioni FINANZIARIE Sono diritti a ricevere una somma di denaro per un arco di tempo pluriennale. Esempi: prestiti a rimborso pluriennale, partecipazioni (quote o azioni emesse da una data impresa societaria ed acquistate dall azienda considerata). 48
49 Beni a fecondità semplice (Impieghi che attivano la struttura) Disponibilità Disponibilità economiche Disponibilità finanziarie Liquidità immediate 49
50 Disponibilità economiche Beni a fecondità semplice, che cedono cioè la loro utilità in un solo atto produttivo ESEMPI Materie prime Materie accessorie Combustibili Prodotti fabbricati in attesa di vendita Prodotti in corso di lavorazione 50
51 Disponibilità finanziarie Proroghe nella riscossione dei mezzi monetari concesse ai clienti in virtù dei ricavi conseguiti con la vendita dei prodotti fabbricati o dei servizi resi Crediti commerciali Effetti o cambiali attive Crediti verso clienti Anticipi a fornitori 51
52 Liquidità immediate (capitale liquido) Denaro in cassa e valori ad esso assimilabili (assegni, vaglia postali Depositi a vista presso Banche e uffici postali) BOT 52
53 IMPIEGHI DI RISORSE A LIVELLO D IMPRESA Immobilizzaz. Immob. tecniche Immobilizz. materiali Immobilizz. Immateriali Capitale di Funzionamento in senso economico Disponibilità Liquidità Immob. finanziarie Disponib. economiche Disponib. finanziarie Liquid. immed. Immobilizz. finanziarie Disponib. economiche Disponib. finanziarie Liquidità immediate 53
54 Calcolare capitale fisso e di attivazione? - Crediti v/clienti = Merci in magazzino = Banca X c/c saldo attivo = Terreni = Macchinari = Valute estere = Marchi di fabbrica = B.T.P. = Partecipazioni = Brevetti = Cassa = Assegni bancari = Cambiali attive = Prodotti finiti = B.O.T. = Combustibili in magazzino =
55 Stato Patrimoniale al 31/12/xx IMPIEGHI Imm. immat Imm. mat FONTI Mezzi propri Imm. fin Dispon. econ Deb. oltre l anno Disp. fin. Disp. liq. Deb. entro l anno 55
56 Esercizio 6: aspetto qualitativo Tenendo presente l aspetto qualitativo del patrimonio aziendale, si proceda a collocare le seguenti voci negli opportuni aggregati patrimoniali, seguendo i criteri di crescente liquidità e crescente esigibilità - Debiti v/fornitori = Partecipazioni = Crediti v/clienti = B.O.T. = Telecom c/bollette = Mutui passivi = Fitti passivi = 50 - Capitale Sociale = Banca X c/c saldo attivo = Riserva legale = Dipendenti c/retribuzioni = Merci in magazzino = Salari e stipendi = Terreni = Ammortamento macchinari = 75 - Cassa = Macchinari = Marchi di fabbrica =
57 Soluzione Es 6: aspetto qualitativo Impieghi Fonti Immobilizzazioni Immateriali Mezzi propri Immobilizzazioni Materiali Debiti oltre l anno Immobilizzazioni Finanziarie Debiti entro l anno Disponibilità Economiche Disponibilità Finanziarie Liquidità immediate Totale Impieghi Totale Fonti 57
58 Il patrimonio aziendale come complesso di diritti ed obblighi I DIRITTI Diritti economici Diritti finanziari Immobilizzazioni (mater. ed immater.) Disponibilità economiche (rimanenze e risconti attivi) Immobilizzazioni finanziarie Costi ant.plur Costi ant. Disponibilità finanziarie e liquide 58
59 Il patrimonio aziendale come complesso di diritti ed obblighi GLI OBBLIGHI Obblighi economici Obblighi finanziari a medio lungo termine a breve termine esigibili a lungo ter. esigibili a breve ter. non esigibili rendite (o ricavi) anticipate pluriennali rendite ( ricavi) anticipate (risconti passivi) debiti di finanziamento debiti di funzionamento non esigibili 59
60 Stato Patrimoniale al 31/12/xx IMPIEGHI FONTI Beni Imm. mat Dispon. econ Settore economico Rend. plur. Risconti passivi Debiti economici Crediti economici Crediti finanziari Denaro Imm. immat Risconti attivi Imm. fin. Dispon. fin Dispon. Liq. Settore finanziario Debiti di fun. Debiti di fin. Mezzi propri Debiti finanziari esigibili Debiti finanziari non esigibili 60
61 Schema aspetto: aspetto qualitativo Impieghi Fonti Immobilizzazioni Immateriali Mezzi propri Immobilizzazioni Materiali Debiti oltre l anno Immobilizzazioni Finanziarie Debiti entro l anno Disponibilità Economiche Disponibilità Finanziarie Liquidità immediate Totale Impieghi Totale Fonti 61
62 Aspetto quantitativo del patrimonio aziendale Lo studio del patrimonio aziendale, sotto l aspetto quantitativo, verte sui valori attribuiti agli elementi patrimoniali consentendo di apprezzare il valore contabile del patrimonio 62
63 Aspetto qualitativo PATRIMONIO AZIENDALE Aspetto quantitativo Impieghi o Investimenti Immobilizzazioni Disponibilità Fonti o Finanziamenti Debiti esigibili Debiti entro l anno Debiti oltre l anno Debiti non esigibili Mezzi propri Attività Attivo fisso Attivo circolante Passività Passività esigibili Passività correnti Passività consolidate Passività non esigibili Patrimonio netto 63
64 Aspetto quantitativo del Capitale Complesso di valori impiegati nell attività d impresa Attività Investimenti realizzati Passività Finanziamenti durevoli e correnti 64
65 Passività Reali Fittizie Debiti a breve e a medio lungo termine Valore globale accantonamenti periodici Per prevenire rischi e spese future Passività fittizie Per prevenire rischi e spese future Fondi acc/ti Per reintegrare il costo sostenuto per l acquisizione di beni a fecondità ripetuta Fondi amm/ti PASSIVITA REALE Fondo indennità di anzianità dei dipendenti Debito maturato dall impresa nei confronti dei dipendenti 65
66 Fondi Accantonati Riserve Avanti Bilancio Sono Autofinanziamento Costituiscono un vincolo alla disponibilità dell attivo Costituiscono una rettifica degli impieghi 66
67 Passività Capitale netto Reali Fittizie Capitale netto correnti consolidate Riserve Avanti Bilancio Capitale netto 67
68 Composizione Attività Attività Reali Fittizie correnti consolidate Immobilizzaz. Immateriali 68
69 Stato Patrimoniale al 31/12/xx ATTIVO Attività fittizie Attività consolidate (o immobilizzate o fisse) Attività correnti (sia disponibili che liquide) PASSIVO Patrimonio netto Passività fittizie Passività consolidate Passività correnti 69
70 IL PATRIMONIO NETTO Considerando il patrimonio nel suo aspetto quantitativo: Se Tot. Attività > Tot. Passività Tot. Attività = Tot. Passività + P.N. e quindi Tot. Attività - Tot. Passività = P.N. Tot. Attività Tot. Passività P.N. 70
71 DEFICIT PATRIMONIALE Considerando il patrimonio nel suo aspetto quantitativo: Se Tot. Attività < Tot. Passività Tot. Attività + Def. patrim. = Tot. Passività Tot. Attività Deficit patrimoniale Tot. Passività 71
72 Attivo Schema aspetto quantitativo Passivo Attività fittizie Patrimonio Netto (PN) Attivo fisso Passività fittizie Passività consolidate Attivo circolante: - Attività correnti disponibili Passività correnti - Attività correnti liquide differite - Attività correnti liquide immediate Totale Attivo Totale Passivo 72
73 Esercizio 7: aspetto quantitativo Tenendo presente l aspetto quantitativo del patrimonio aziendale, si proceda a collocare le seguenti voci negli opportuni aggregati patrimoniali, seguendo i criteri di crescente liquidità e crescente esigibilità - Debiti v/fornitori = Partecipazioni = Crediti v/clienti = B.O.T. = Telecom c/bollette = Mutui passivi = Banca X c/c saldo attivo = Capitale Sociale = Dipendenti c/retribuzioni = Riserva legale = Macchinari = Merci in magazzino = Marchi di fabbrica = Terreni = Cassa =
74 Soluzione Es 7: aspetto quantitativo Attivo Passivo Attività fittizie Patrimonio Netto (PN) Attivo fisso Passività fittizie Passività consolidate Attivo circolante: - Attività correnti disponibili Passività correnti - Attività correnti liquide differite - Attività correnti liquide immediate Totale Attivo Totale Passivo 74
75 I MARGINI PATRIMONIALI Il termine margine sta per differenza tra due montanti I margini patrimoniali mettono in evidenza le relazioni esistenti tra gli aggregati patrimoniali presi in esame 75
76 I MARGINI PATRIMONIALI I principali margini patrimoniali sono: il Patrimonio Netto; il Capitale Circolante Netto; il Margine di Struttura; il Margine di Tesoreria. 76
77 IL PATRIMONIO NETTO Considerando il patrimonio nel suo aspetto quantitativo: Se Tot. Attività > Tot. Passività Tot. Attività = Tot. Passività + P.N. e quindi Tot. Attività - Tot. Passività = P.N. Tot. Attività Tot. Passività P.N. 77
78 DEFICIT PATRIMONIALE Considerando il patrimonio nel suo aspetto quantitativo: Se Tot. Attività < Tot. Passività Tot. Attività + Def. patrim. = Tot. Passività Tot. Attività Deficit patrimoniale Tot. Passività 78
79 IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO Attivo Circolante Capitale circolante netto Debiti a breve termine Dove: Attivo circolante = Disponibilità + Liquidità Capitale circolante netto = Attivo circolante - Debiti a breve termine 79
80 C.C.N. = Attivo Circolante - Debiti a breve termine Consente di apprezzare il grado di liquidità dell organismo economico, ovvero la sua capacità a far fronte a scadenze di pagamento molto prossime. E opportuno che sia > 0. 80
81 II prospettiva di determinazione del Capitale Circolante Immobilizzazioni Capitale permanente Capitale circolante netto Consente di apprezzare l efficiente copertura delle immobilizzazioni con risorse che permangono nell impresa illimitatamente o comunque per un lungo periodo di tempo 81
82 IL MARGINE DI STRUTTURA Due prospettive di determinazione: Prima prospettiva: Immobilizzazioni Capitale proprio Margine di struttura Margine di struttura = Immobilizzazioni - Capitale proprio 82
83 Prima prospettiva: Margine di struttura = Immobil. - Cap. proprio Consente di apprezzare la capacità dell azienda di finanziare le Immobilizzazioni attraverso capitale proprio. E opportuno che risulti > 0 83
84 IL MARGINE DI STRUTTURA Seconda prospettiva: Immobilizzazioni Capitale Permanente Margine di struttura Margine di struttura = Immobilizzazioni - Capitale permanente 84
85 Seconda prospettiva: Margine di struttura=immob. - Cap. permanente Consente di apprezzare in che misura le immobilizzazioni sono coperte a mezzo di risorse che permangono nell azienda per un lungo periodo di tempo. Secondo questa prospettiva è opportuno che il margine di struttura sia < 0. Secondo questa prospettiva il Margine di Struttura è uguale al Capitale Circolante Netto. 85
86 IL MARGINE DI TESORERIA Liquidità immediate e differite Margine di tesoreria Debiti a breve termine Margine di tesoreria = (Liquidità immediate + Liquidità differite) - Debiti a breve termine Esprime la capacità di far fronte ai debiti a breve tramite liquidità immediate e differite E opportuno che risulti > 0 86
87 MOTIVI DI UN MARGINE DI TESORERIA NEGATIVO Mancato autofinanziamento Impossibilità di ricorrere a risorse con vincoli di capitale Impossibilità di contrarre debiti a Medio lungo termine Crediti inesigibili Drastica riduzione dei mercati di vendita Tecnologie produttive obsolete 87
88 Es 9 Sulla base dei dati a disposizione si proceda a calcolare il margine di tesoreria, il margine di struttura ed il CCN: a) Banca c/c saldo attivo: 700 i) Prodotti in magazzino: 170 b)obbligazioni emesse: 1000 l) Cambiali passive: 80 c) B.O.T.: m) Lubrificanti in magazzino: 130 d) Crediti verso clienti 140 n) Capitale Sociale: e)impianti: o) Riserva legale: 800 f) Dipendenti c/retribuzioni: p) Riserva statutaria: 60 g) Cassa: 600 q)partecipazioni: h) Debiti verso fornitori: 500 r) Brevetti:
89 Es 10 Al termine dell esercizio 1999 l azienda viti-vinicola Rosso rileva le seguenti grandezze patrimoniali: a) Immobilizzazioni Immateriali = b) Immobilizzazioni Materiali = c) Immobilizzazioni Finanziarie = d) Disponibilità Economiche = e) Disponibilità Finanziarie = f) Disponibilità Liquide = 900 g) Mezzi Propri = h) Debiti oltre l anno= i) Debiti entro l anno = Si proceda a calcolare: l Attivo Fisso; il Capitale permanente; il Margine di struttura; il Margine di tesoreria; il Capitale circolante netto 89
90 Es 11 Aggregato patrimoniale (importi espressi in Euro) Impieghi Immobilizzazioni Disponibilità economiche Disponibilità finanziarie Liquidità Immediate Fonti Mezzi propri Debiti oltre l anno Debiti entro l anno
ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE II parte esercitazioni con soluzioni 1 Esercizio 2 Sulla base dei seguenti dati relativi all azienda ALFA, si proceda a calcolare l autofinanziamento netto al termine
DettagliConcetto di patrimonio
Concetto di patrimonio Il patrimonio o capitale si può definire, in prima approssimazione, come l insieme l dei beni a disposizione del soggetto aziendale in un determinato momento; in un accezione più
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliIL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE
IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) CREDITI V/S SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI C) ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO B) FONDI PER RISCHI
DettagliDott. Maurizio Massaro
Dott. Maurizio Massaro Ph. D. in Scienze Aziendali Ricercatore Universitario nell Università degli Studi di Udine 05, Ragioneria 1 La misurazione della performance economicofinanziaria. I sistemi fondati
DettagliEsercitazioni del corso di Ragioneria generale ed applicata Corso 50-99
Esercitazioni del corso di Ragioneria generale ed applicata Corso 50-99 ESERCITAZIONE N 2 ARGOMENTI CONSIDERATI: Fase di diritto e fase di fatto delle registrazioni contabili Registrazione dei finanziamenti
DettagliLa gestione finanziaria dell impresa
La gestione finanziaria dell impresa di Emanuele Perucci Traccia di economia aziendale Il candidato, dopo aver illustrato il problema della scelta delle fonti di finanziamento in relazione al fabbisogno
DettagliANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA
ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI
DettagliAttivo anno n+1 anno n Passivo anno n+1 anno n A) Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti. - - A) Patrimonio netto
ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Analisi di bilancio per indici di Lucia BARALE Materie: Economia aziendale (Classe 5 a IGEA) La verifica consente di valutare le conoscenze e le abilità acquisite dagli studenti sulla
DettagliCONTABILITA GENERALE
CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all
DettagliIL RENDICONTO FINANZIARIO
IL RENDICONTO FINANZIARIO Arezzo, 04 aprile 2014 1 IL RENDICONTO FINANZIARIO Resoconto di tutte le entrate ed uscite di denaro avvenuto in un certo periodo di tempo per effetto di: risultato della gestione;
DettagliCapitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA
Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,
DettagliCalcolo e commento dei principali indici di bilancio
Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 10 Calcolo e commento dei principali indici di bilancio Antonia Mente COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Interpretare i sistemi aziendali nei loro
DettagliI piani aziendali prevedono, per il primo semestre dell'esercizio 2007, di cedere il 75% del lotto di terreno ad uso civile.
NOTA DI RICLASSIFICAZIONE Come si evince dai prospetti di bilancio, l'azienda è proprietaria di un appezzamento di terreno: per il 50% è adibito ad uso industriale, mentre la restante parte ha destinazione
Dettagli11-09-2014 Ragioneria A.A. 2014/2015
1 ü Rigidità dello schema e sua struttura ü Attivo B) Immobilizzazioni ü Attivo C) Attivo circolante ü Attivo D) Ratei e risconti attivi ü Passivo A) Patrimonio netto ü Passivo B) Fondi per rischi e oneri
DettagliOrganizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia
Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Sistema di rilevazione: economicità, bilancio, indici di bilancio Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Agenda delle prossime lezioni Equilibrio
DettagliLa riclassificazione del bilancio di esercizio per le analisi economicofinanziarie
La riclassificazione del bilancio di esercizio per le analisi economicofinanziarie Corso di Economia Aziendale (esercitazioni) Dott. Sergio Paternostro Università degli Studi di Palermo Solvibilità aziendale
DettagliESERCITAZIONE N.1 MODELLO EQUILIBRIO MODELLO CONTABILE
ESERCITAZIONE N.1 MODELLO EQUILIBRIO MODELLO CONTABILE Dopo avere completato la tabella a doppia entrata e analizzato le variazioni coinvolte, si rilevino con scritture cronologiche e sistematiche in partita
DettagliL ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI
Salvatore Nucci, gennaio 2011 L ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI L analisi dei flussi finanziari ha la finalità di evidenziare e interpretare le variazioni intervenute nella situazione patrimoniale
DettagliAZIENDA AGRICOLA DIMOSTRATIVA SRL
AZIENDA AGRICOLA DIMOSTRATIVA SRL Sede in VIA PALLODOLA 23 SARZANA Codice Fiscale 00148620115 - Numero Rea P.I.: 00148620115 Capitale Sociale Euro 844.650 Bilancio al 31-12-2014 Gli importi presenti sono
DettagliSTATO PATRIMONIALE Riclassificazione Impieghi
STATO PATRIMONIALE Riclassificazione Impieghi IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Impianti e Macchinari 3.043 Attrezzature industriali 1.500 Automezzi 2.900 Fabbricati Industriali Mobili e Arredi 12.900 2.000 22.343
DettagliA) VALORE DELLA PRODUZIONE
CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE: 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni merci conto vendite - resi su vendite - ribassi e abbuoni passivi 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso
DettagliContiene le coperture finanziarie necessarie per l acquisizione delle risorse produttive, con l eventuale avanzo o disavanzo finanziario.
Il processo di formulazione del budget dell impresa si conclude con il consolidamento dei singoli budget settoriali in un unico bilancio previsionale (MASTER BUDGET), che si compone dei seguenti documenti
DettagliLa riclassificazione del bilancio di esercizio. Prof. Luigi Trojano
La riclassificazione del bilancio di esercizio Il Il bilancio Il sistema informativo di bilancio secondo la normativa vigente: stato patrimoniale; conto economico; nota integrativa. Requisiti fondamentali
DettagliSTATO PATRIMONIALE DELLA MALUCLA' & COMPANY AL 31-12-2005
STATO PATRIMONIALE DELLA MALUCLA' & COMPANY AL 31-12- STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI A) PATRIMONIO NETTO ANCORA DOVUTI (TOTALE) I - Capitale 18.000.000 Parte da
DettagliLa riclassificazione del bilancio di esercizio. Il bilancio pubblico. La fase della riclassificazione
La riclassificazione del bilancio di esercizio 1 Il bilancio pubblico Il sistema informativo di bilancio secondo la normativa vigente: stato patrimoniale; conto economico; nota integrativa. Requisiti fondamentali
DettagliCRITERI DI RICLASSIFICAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO PATRIMONIALE
CRITERI DI RICLASSIFICAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO PATRIMONIALE ATTIVITA : RAGGRUPPARE GLI ELEMENTI ATTIVI DEL CAPITALE IN RELAZIONE ALLA LORO ATTITUDINE A PROCURARE MEZZI DI PAGAMENTO, ATTRAVERSO LA
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliRiclassificazione del bilancio d esercizio
Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 9 Riclassificazione del bilancio d esercizio Marcella Givone COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Individuare e accedere alla normativa pubblicistica,
DettagliCONTABILITA GENERALE
CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 6 dicembre 2007 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1
DettagliII) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE
CONTABILITA GENERALE 20 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 1 dicembre 2005 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale
DettagliContabilità e bilancio (Equazione di Bilancio)
Contabilità e bilancio (Equazione di Bilancio) Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo Milano, Febbraio 2015 Equazione di bilancio (Destinazione) (Provenienza) 2 PREMESSA Per costituire e avviare un azienda
DettagliLA GESTIONE AZIENDALE
LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione
DettagliLEZIONE N. 2 LA DINAMICA DEI MEZZI
LEZIONE N. 2 LA DINAMICA DEI MEZZI FINALITA DELLA DINAMICA DEI MEZZI 1) Evidenziazione delle dinamiche economico-aziendali 2) Rappresentazione della composizione patrimoniale dell impresa 3) Determinazione
DettagliAnalisi di bilancio per indici
Analisi di bilancio per indici Al 31/12/n la Carrubba spa, svolgente attività industriale, presenta la seguente situazione contabile finale: SITUAZIONE PATRIMONIALE Software 20.000,00 Fondo ammortamento
DettagliPiano dei conti di un impresa industriale in forma di società per azioni Stato patrimoniale Conto economico
Piano dei conti di un impresa industriale in forma di società per azioni Stato patrimoniale Conto economico per la classe 4 a Istituti tecnici e Istituti professionali 01. Crediti verso soci per versamenti
DettagliINDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2
INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2 l) Le riserve di capitale: a) costituiscono autofinanziamento per l impresa b) derivano da sottovalutazione di elementi dell attivo c) costituiscono una
Dettagli6 La gestione. aziendale. 1 La gestione aziendale SCHEDA
SCHEDA 6 La gestione aziendale Gli obiettivi didattici Conoscere il concetto di gestione Conoscere fonti di finanziamento ed elementi del patrimonio Saper classificare le operazioni di gestione Saper classificare
DettagliPARTE SECONDA La gestione aziendale
PARTE SECONDA La gestione aziendale Di cosa parleremo In questo capitolo analizzeremo le diverse operazioni della gestione, che si distinguono in fatti esterni o di scambio e fatti interni o di produzione
DettagliLa riclassificazione dei prospetti di bilancio: il caso Cinque S.p.A.
La riclassificazione dei prospetti di bilancio: il caso Cinque S.p.A. Parte I La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Si proceda a collocare le voci sotto elencate riprese dal bilancio di esercizio
Dettagli7. CONTABILITA GENERALE
7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore
DettagliESERCITAZIONE DI PREPARAZIONE ALL ESAME SCRITTO. Data una SpA con le seguenti situazioni patrimoniali negli anni 2006 e 2007
ESERCITAZIONE DI PREPARAZIONE ALL ESAME SCRITTO Esercizio n 1: Data una SpA con le seguenti situazioni patrimoniali negli anni 2006 e 2007 STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2006 STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2007
DettagliL ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI
Prof. Luigi Trojano L ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI L analisi dei flussi finanziari ha la finalità di evidenziare e interpretare le variazioni intervenute nella situazione patrimoniale e finanziaria
DettagliTRACCIA SOLUZIONE ESAME DI CONTABILITA AZIENDALE E BILANCIO 21 LUGLIO 2006
TRACCIA SOLUZIONE ESAME DI CONTABILITA AZIENDALE E BILANCIO 21 LUGLIO 2006 a cura di Ericka Costa SCRITTURE IN P.D. 1. L utile dell esercizio precedente viene distribuito come segue: 7.000 tra i soci,
DettagliIntroduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione
Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la
DettagliLIQUIDITA' Nome del conto Natura Classificazione
Impresa individuale esercente attività mercantile Piano dei conti e prospetto di raccordo LIQUIDITA' Nome del conto Natura Classificazione P Banche c.c Fondi liquidi Attivo P c.c. postali Fondi liquidi
DettagliElaborazione del bilancio d esercizio
Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 7 Elaborazione del bilancio d esercizio Antonia Mente COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica
DettagliRagioneria Generale e Applicata. Esercitazione: La riclassificazione dei prospetti di bilancio
Esercitazione: La riclassificazione dei prospetti di bilancio 1 Parte I La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Si proceda a collocare le voci sotto elencate riprese dal bilancio di esercizio 2009
DettagliCommento al tema di Economia aziendale 2006
Commento al tema di Economia aziendale 2006 Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici Commerciali è incentrato sulla gestione finanziaria dell impresa ed è articolato in
Dettagli26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari
1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei
DettagliA) PREMI AL NETTO DELLA RIASSICURAZIONE - - Premi danni - Premi vita. B) SINISTRI NETTI PAGATI - Sinistri danni -Sinistri vita
A) PREMI AL NETTO DELLA RIASSICURAZIONE - - Premi danni - Premi vita B) SINISTRI NETTI PAGATI - Sinistri danni -Sinistri vita C) VARIAZIONE DELLE RISERVE TECNICHE -Riserve tecniche rami danni -Riserve
DettagliL ANALISI DI BILANCIO: Caso esemplificativo
L ANALISI DI BILANCIO: Caso esemplificativo Partendo dal bilancio di verifica della società TWENTY SpA si effettui un analisi delle tre dimensioni della: - Liquidità - Solidità - Redditività STATO PATRIMONIALE
DettagliBiblioteca di Economia aziendale. per il secondo biennio e il quinto anno. Istituti tecnici del settore economico
Biblioteca di Economia aziendale PIANO DEI CONTI DI UN IMPRESA INDUSTRIALE IN FORMA DI SOCIETÀ PER AZIONI Documento Piano dei conti BILANCIO DI UN IMPRESA INDUSTRIALE IN FORMA DI SOCIETÀ PER AZIONI STATO
DettagliINDICE. Pagina 1 di 11 Economia e gestione delle aziende ristorative 2 Selezione a cura di Marcello Sanci
INDICE LA GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE RISTORATIVE... 2 Il fabbisogno finanziario:concetto e problematiche... 3 Definizione di fabbisogno finanziario... 3 Le fonti di finanziamento... 3 Scelta tra
DettagliNUOVA RELAZIONE SULLA GESTIONE. Dott. Fabio CIGNA
NUOVA RELAZIONE SULLA GESTIONE INDICATORI FINANZIARI DI RISULTATO Dott. Fabio CIGNA Gli indicatori di risultato finanziari: Stato Patrimoniale e Conto Economico riclassificati Analisi degli indicatori
DettagliESAMI DI MATURITA 2011 SVOLGIMENTO SECONDA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE PER ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE I.G.E.A.
ESAMI DI MATURITA 2011 SVOLGIMENTO SECONDA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE PER ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE I.G.E.A. A cura di A.N.I.N.S.E.I. www.aninsei.it Soluzione a cura dei proff. Biscontin Franco e Carnio
Dettagli!"# $ "% $ &# * ' "&() * + ' &( ) " + ' &(), ""! - -. / "
!"# $ "% $ &# * ' "&() * + ' &( ) " + ' &(), ""! - -. / "!" #$% & ( '!"# &#!% $ "% "% # # ' "&() + ' *# *# &( ) + ' # # &() & ) ) )*+ *" ' "&() + ' *# &( ) + ' # &(), ""! - * &%,( -. *- / " ./ 0-1/1/ 1
DettagliEsame di Stato anno scolastico 2012/2013 Svolgimento Tema di Economia aziendale
Esame di Stato anno scolastico 2012/2013 Svolgimento Tema di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale (nell'indirizzo Giuridico Economico Aziendale) è incentrato
DettagliPROVA DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE Edmondo De Amicis Via C. Parenzo 16 ROVIGO Tel. 0425-21240 Fax 0425-422820 E-mail segreteria@itcrovigo.it Web www.itcrovigo.it C.F. 93028770290 C.M. ROIS008009
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliASSOCIAZIONE L.E.O. ONLUS Via Pietro Castelli n. 77-98100 Messina Codice Fiscale: 02956900837 Partita I.V.A.: 02956900837
ASSOCIAZIONE L.E.O. ONLUS Via Pietro Castelli n. 77 98100 Messina Codice Fiscale: 02956900837 Partita I.V.A.: 02956900837 SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2009 ATTIVO A) CREDITI VERSO ASSOCIATI PER
DettagliL analisi della struttura patrimoniale-finanziaria
focus modulo 3 lezione 23 La gestione Il patrimonio di funzionamento L analisi della struttura patrimoniale-finanziaria L azienda deve dotarsi di fonti di finanziamento idonee a coprire il fabbisogno finanziario
DettagliCash flow e capacità di rimborso
Cash flow e capacità di rimborso Descrizione 1. I fabbisogni finanziari I fabbisogni finanziari di una azienda sono determinati da: incremento delle attività; decremento delle passività. Appartiene alla
DettagliGestione e fabbisogno finanziario
Albez edutainment production Gestione e fabbisogno finanziario Classe IV ITC In questo modulo: Il fabbisogno finanziario La situazione finanziaria ottimale L interdipendenza tra fonti di finanziamento
DettagliIL BILANCIO DELLE AZIENDE NO-PROFIT
Master in Gestione ed innovazione nelle Amministrazioni Pubbliche Facoltà di Giurisprudenza di Verona IL BILANCIO DELLE AZIENDE NO-PROFIT Appunti delle lezioni Dott. Vinicio TREDICI Dipartimento di Scienze
Dettagli= 23) Utile (perdita) dell'esercizio / A) Patrimonio netto 0,93 % 1,55 % (40,00) %
ALBA S.R.L. Sede legale: VIA ROSA JEMMA N. 118 BATTIPAGLIA (SA) Iscritta al Registro Imprese di SALERNO C.F. e numero iscrizione 04863070654 Iscritta al R.E.A. di SALERNO n. 399875 Capitale Sociale sottoscritto
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliEsame di Stato anno scolastico 2011/2012 Svolgimento Tema di Economia aziendale
Esame di Stato anno scolastico 2011/2012 Svolgimento Tema di Economia aziendale Il tema assegnato per la seconda prova di Economia aziendale nell'indirizzo I.G.E.A. è incentrato sulla differenza tra reddito
DettagliATTIVO: A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata.
ATTIVO: A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata. B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria:
Dettagliprofessoressa: SPALLINI
ECONOMIA E COMMERCIO corso: E-N A cura di: Anna Rita GIANDOMENICO professoressa: SPALLINI BILANCIO DI ESERCIZIO: documento imposto all azienda per la rendicontazione di tipo fiscale, richiesto anche dalla
DettagliIpotesi su ulteriori costi relativi alla produzione ed alla gestione dell'azienda in generale
Presentare i budget settoriali, il budget economico ed il budget patrimoniale della azienda Alfa spa, impresa industriale, che si è costituita per produrre e vendere il prodotto X. con riferimento all'anno
DettagliAPI - AZIENDA PER IL PATRIMONIO IMMOBILIARE ROZZANO S.R.L. IN LIQUIDAZIONE
API - AZIENDA PER IL PATRIMONIO Società con Socio Unico Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte del Comune di Rozzano Sede in Piazza Foglia 1-20089 Rozzano ( Mi) Capitale sociale
DettagliATTIVO: struttura finanziaria
ATTIVO: Voci bilancio civilistico Riclassificazione SP secondo struttura finanziaria A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata - Quote non
DettagliG.IM S.r.l. con socio unico. Sede in Torino - Corso Dante 14. Capitale Sociale di 50.000 Euro i.v. Iscritta nel Registro delle Imprese di Torino
G.IM S.r.l. con socio unico Sede in Torino - Corso Dante 14 Capitale Sociale di 50.000 Euro i.v. Iscritta nel Registro delle Imprese di Torino al n. 08930370013 * * * BILANCIO AL 31/12/2012 S T A T O P
DettagliAnalisi per indici del bilancio dell esercizio 1995 della Fiat Auto S.p.A.
S&A Strumenti 1/97 93 Analisi per indici del bilancio dell esercizio 1995 della Fiat Auto S.p.A. di MARIAERSILIA LISI RICATTI Da Relazione e bilancio al 31 dicembre 1995 pubblicati dalla, si riportano
Dettagli- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -
71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso
DettagliAZIENDA MOBILITA' UFITANA S.P.A. A SOCIO UNICO
AZIENDA MOBILITA' UFITANA S.P.A. A SOCIO UNICO Sede in VIA TRIBUNALI SNC - 83031 ARIANO IRPINO (AV) Codice Fiscale 02318880644 - Numero Rea AVELLINO 150113 P.I.: 02318880644 Capitale Sociale Euro 1.067.566
DettagliSommario. Parte prima. Il modello di bilancio civilistico: aspetti economico-aziendali e giuridici. 1. Funzioni e principi del bilancio di esercizio
INDICE COMPLETO Sommario Parte prima Il modello di bilancio civilistico: aspetti economico-aziendali e giuridici 1. Funzioni e principi del bilancio di esercizio Funzioni del bilancio e principi di redazione
DettagliBILANCIO DI ESERCIZIO AL 30/09/2013
FONDAZIONE CARNEVALE VIAREGGIO PIAZZA MAZZINI 22-55049 VIAREGGIO (LU) Codice fiscale 01218810461 Partita iva 01218810461 Codice CCIAA LU Numero R.E.A. 126615 Capitale Sociale 0,00 non i.v. Forma giuridica
DettagliTEMI SPECIALI DI BILANCIO. Il rendiconto finanziario OIC 10
TEMI SPECIALI DI BILANCIO Il rendiconto finanziario OIC 10 Parma, 1 Ottobre 2014 1 Indice 1. Finalità del principio 3 2. Ambito di applicazione 4 3. Definizioni 5 4. Contenuto e struttura 6 5. Classificazione
DettagliContenuto tabellare della nota integrativa al bilancio d'esercizio
Tassonomia XBRL Principi Contabili Italiani Contenuto tabellare della nota integrativa al bilancio d'esercizio VERSIONE OTTOBRE 2014 Tavolo di lavoro società non quotate XBRL Italia Versione: 20141024-1
DettagliEsame di Stato anno scolastico 2013/2014 Svolgimento Tema di Economia aziendale
Esame di Stato anno scolastico 2013/2014 Svolgimento Tema di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale nell'indirizzo Giuridico Economico Aziendale è focalizzata
DettagliIl fabbisogno finanziario rappresenta la parte del fabbisogno monetario complessivo coperta dai debiti di finanziamento.
Il fabbisogno monetario In generale, il momento del sostenimento dei costi per l acquisizione dei fattori produttivi e la correlata uscita monetaria precedono il momento dell ottenimento del ricavo per
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliBiblioteca di Telepass + 2 o biennio TOMO a
UNITÀ B La gestione e i suoi risultati: il patrimonio e il reddito Biblioteca di Telepass + 2 o biennio TOMO a La gestione delle aziende di produzione: settori e profili di analisi Documento Esercizi Operazioni
DettagliANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione
DettagliRedazione della Situazione patrimoniale e analisi delle condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario
Cognome.. Nome..... Classe.... Data.... Esercitazione di laboratorio di Economia aziendale Redazione della Situazione patrimoniale e analisi delle condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario Esercitazione
DettagliAllegato 3 al Progetto di fusione. Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno S.p.A. Situazione Patrimoniale Ex art. 2501 quatercodice Civile
Allegato 3 al Progetto di fusione Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno S.p.A. Situazione Patrimoniale Ex art. 2501 quatercodice Civile PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA -
DettagliIl metodo della partita doppia
DISPENSA 4 Economia ed Organizzazione Aziendale Il metodo della partita doppia - Parte II - 1 La tecnica di redazione del bilancio Per la definizione delle varie voci di bilancio è necessario contabilizzare
DettagliFARMACIA LA STRUTTURA FINANZIARIA- ECONOMICA. di Ghelardi Sergio sergio@laboratoriofarmacia.it. Con il contributo di
FARMACIA LA STRUTTURA FINANZIARIA- ECONOMICA di Ghelardi Sergio sergio@laboratoriofarmacia.it Con il contributo di IL BILANCIO DELLA FARMACIA HA DUE DOCUMENTI >LO STATO PATRIMONIALE >IL CONTO ECONOMICO
DettagliCASINO' S.P.A. BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011
CASINO' S.P.A. BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 Sede legale: Corso degli Inglesi, 18 - Sanremo (Im) Capitale Sociale 120.000,00 i.v. Registro Imprese di Imperia 01297620088 - R.E.A. 114547 Codice fiscale 01297620088
DettagliABBANOA S.P.A. Bilancio al 31/12/2014. Stato patrimoniale attivo 31/12/2014 31/12/2013
ABBANOA S.P.A. Sede in VIA STRAULLU 35-08100 NUORO (NU) Capitale sociale Euro 236.275.415 interamente versati Iscritta al Registro Imprese di Nuoro al numero e codice fiscale 02934390929 Numero Repertorio
DettagliLA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO E IL PROCESSIO DI RIESPOSIZIONE DEI VALORI DI BILANCIO IN MODO PIÙ
LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO E IL PROCESSIO DI RIESPOSIZIONE DEI VALORI DI BILANCIO IN MODO PIÙ UTILE PER LE SUCCESSIVE ELABORAZIONI; NON MODIFICA LE SINTESI DEL BILANCIO (REDDITO D ESERCIZIO
DettagliEsercitazione sul bilancio. Vedere sussidio didattico sul bilancio
Esercitazione sul bilancio Vedere sussidio didattico sul bilancio LA SOCIETA ALFA FASI costituzione dell azienda; gestione dell azienda; determinazione dei risultati. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONCETTI
DettagliRilevazione delle operazioni tipiche di una s.p.a.
Esercitazioni svolte 2008 Scuola Duemila 91 Esercitazione n. 17 Rilevazione delle operazioni tipiche di una s.p.a. Obiettivi Saper fare: effettuare le procedure di calcolo relative alle operazioni tipiche
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliCASI PARTICOLARI UTILI PER LA RICLASSIFICAZIONE
CASI PARTICOLARI UTILI PER LA RICLASSIFICAZIONE ANTICIPI DA CLIENTI 1) ANTICIPI PER MERCI E/O MATERIE PRIME 2) ANTICIPI DA CLIENTI PER SERVIZI IN DIMINUZIONE DELLE DISPONIBILITA PASSIVO CORRENTE Nel caso
DettagliSTATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2014
STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2014 41 STATO PATRIMONIALE 2014 ATTIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLA PARTE GIA' RICHIAMATA B) IMMOBILIZZAZIONI
DettagliEsercitazione sul bilancio
Esercitazione sul bilancio 03 2012-2013 Vedere sussidio didattico sul bilancio LA SOCIETA ALFA FASI costituzione dell azienda; gestione dell azienda; determinazione dei risultati. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
DettagliInformazioni generali sull'impresa
Informazioni generali sull'impresa Denominazione Sede Codice fiscale Codice CCIAA Partita iva Numero REA Forma giuridica Capitale Sociale Settore attività prevalente (ATECO) Numero albo cooperative Appartenenza
Dettagli