L esperienza in campo di un gestore del servizio idrico integrato a seguito del terremoto dell Emilia del maggio 2012

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1 L esperienza in campo di un gestore del servizio idrico integrato a seguito del terremoto dell Emilia del maggio 2012 Claudio Anzalone Hera S.p.A. - Rimini, 7 novembre

2 Gruppo HERA: servizio idrico integrato 2

3 Le aree gestionali interessate dal sisma: Ferrara e Modena 3

4 Area ferrarese: le zone più colpite Ferrara Danni principali alle infrastrutture idriche a: Sant Agostino (in particolare capoluogo e frazione San Carlo) Mirabello Bondeno (in particolare frazione Scortichino) Cento 4

5 Area modenese: le zone più colpite Danni principali alle infrastrutture idriche a: Spilamberto Castelfranco Emilia Castelfranco E. 5

6 Le verifiche In eventi di questo tipo è fondamentale programmare rapidamente le attività operative: rilocazione del personale, primi interventi di sicurezza, fuori servizio impianti, riassetti della rete, progettazione ed esecuzione degli interventi manutentivi. A tal fine risulta essenziale eseguire efficaci verifiche strutturali speditive, specialmente per gli impianti critici/strategici. 6

7 Le tipologie di intervento Sedi operative Verifica dello stato di agibilità. Nei casi più rilevanti sopralluoghi congiunti con Protezione Civile, Vigili del Fuoco e consulenti strutturisti. Impianti acquedotto e fognari-depurativi Verifiche delle condizioni di sicurezza statica di manufatti e opere in elevazione. Particolare attenzione dedicata ai serbatoi pensili dell'acquedotto. Nei casi più rilevanti sopralluoghi congiunti con Protezione Civile e Vigili del Fuoco. In alcuni casi effettuata verifica speditiva ai sensi del comma 8 dell'art. 3 del DL 74/2012 finalizzata all'ottenimento del certificato di agibilità sismica provvisoria. In alcuni casi verifica strutturale per l'agibilità sismica definitiva. Consolidamento o demolizione di serbatoi pensili e sostituzione della loro funzionalità idraulica (booster di rete e sistemi di regolazione della pressione). 7

8 Le tipologie di intervento Reti acquedotto Effettuate numerose riparazione di rotture della rete distributrice. Riscontrate frequenze decisamente superiori ai valori storici specialmente in area ferrarese. Reti fognarie Eseguite verifiche video-ispettive e attività di spurgo di alcuni tratti. Particolarmente interessata la rete di Sant'Agostino San Carlo ove si è manifestato, in maniera più rilevante, il fenomeno della liquefazione ed emersione delle sabbie. 8

9 Rotture di rete in area ferrarese Riparazioni sulla rete di adduzione e distribuzione idrica effettuate in conseguenza agli eventi sismici Riparazioni rotture maggio-agosto 2012 Più del doppio dei valori medi storici. In questi Comuni le reti sono costituite in gran parte da condotte posate negli anni 70 che sono risultate piuttosto vulnerabili alle sollecitazioni sismiche. Il 40% circa delle reti di distribuzione è in fibrocemento. 0 Bondeno Cento Ferrara Mirabello Sant'Agostino San Carlo Vigarano Mainarda Totale Voghiera 9

10 Danni ai serbatoi pensili Diversi serbatoi pensili sono stati danneggiati dal sisma, anche se non ci sono stati crolli in corso d'evento. In particolare è stato necessario procedere alla demolizione dei serbatoi di: San Vito (Spilamberto); Muzzacorona (Castelfranco Emilia); Vigarano Mainarda. E' stato necessario effettuare interventi di consolidamento e manutenzione straordinaria nei serbatoi di: Coccola (Spilamberto); Bondeno; San Carlo (Sant'Agostino); San Martino (Ferrara). Ispezione del serbatoio di Coccola 10

11 Demolizione pensile di Muzzacorona (Castelfranco Emilia) 11

12 Demolizione pensile di S. Vito (Spilamberto) 12

13 Elementi di rilievo (1/3) Il sisma non ha danneggiato in maniera sensibile le sedi operative Hera: ciò ha consentito una operatività pressoché normale (uso di logistica, sistemi di comunicazione, mezzi, attrezzature). I sistemi di telecontrollo hanno funzionato regolarmente. Il call center tecnico è riuscito ad assorbire piuttosto bene il carico straordinario (circa + 15%) in ricezione e dispacciamento. Di estrema importanza si è rivelata la capacità di eseguire efficaci verifiche speditive sulle infrastrutture colpite, specialmente quelle critiche/strategiche. 13

14 Elementi di rilievo (2/3) Le infrastrutture civili che hanno evidenziato più danni sono stati i serbatoi pensili più vetusti. Altri impianti d'acquedotto hanno registrato danni modesti, tali comunque da non pregiudicarne la funzionalità. Soprattutto nell'area ferrarese si sono registrate numerose rotture sulla rete di distribuzione dell'acquedotto. Non si sono rilevati problemi strutturali importanti né sulle reti fognarie che è stato possibile indagare né sugli impianti fognariodepurativi. 14

15 Elementi di rilievo (3/3) L'entità dei disservizi è stata tutto sommato minima e limitato il tempo di ripristino delle condizioni di normale erogazione dei servizi. Si è registrata grande disponibilità e collaborazione da parte della cittadinanza e dei soggetti istituzionali coinvolti (Comuni, Regione, Protezione Civile, Vigili del Fuoco). Grande disponibilità e collaborazione anche da parte di professionisti ed imprese coinvolti nelle attività di ricognizione, progettazione, esecuzione delle opere. I due ultimi elementi sono risultati essenziali per superare i momenti critici e minimizzare i disservizi alla popolazione. 15

16 Credits La documentazione tecnica e fotografica utilizzata è stata fornita dai colleghi Luca Levoni e Francesco Ruggeri, all'epoca del sisma Responsabili Reti delle strutture operative territoriali di Modena e Ferrara. Le foto riportate nelle slides 13, 14, 15 e 16 sono di Andrea Carrubba. Andrea ha vissuto per quasi due mesi, dal 22 maggio 2012 in poi, nei campi d'accoglienza insieme agli sfollati e ai volontari, visitando ogni giorno i paesi colpiti. 16

17 Grazie per l'attenzione Claudio Anzalone 17

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