Seminario Finanza Alternativa per lo sviluppo d'impresa

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1 Seminario Finanza Alternativa per lo sviluppo d'impresa Lezione 3: Minibond Dott. Maurizio Napoli Responsabile Advisory & Corporate Finance Banca Finnat Dott. Angelo De Marco - Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat Roma, 6 dicembre 2016

2 Agenda I Minibond: principali caratteristiche dello strumento i. Principali caratteristiche e vantaggi ii. ExtraMot Pro: il mercato dei Minibond II Minibond: analisi preliminari della società emittente i. Analisi emittente ii. Analisi emittente: focus dati storici 2 2

3 Minibond Normativa di riferimento Nel contesto di riferimento degli ultimi anni, le istituzioni (BCE, Governo, Enti istituzionali), sempre più sensibili alla tematica del credit rationing, hanno ricercato soluzioni e misure di intervento finalizzate a rilanciare le economie più colpite dal credit crunch Al riguardo, il Governo Italiano ha riformato la normativa, introducendo nuove misure (Decreto Crescita - D.L. n. 83/2012, conv. Legge 134/2012 e Decreto Crescita bis - D.L. n. 179/2012, conv. Legge 221/2012) finalizzate a dotare le imprese non quotate di strumenti di finanziamento alternativi al sistema bancario Inoltre, nell ambito degli interventi per l avvio del piano Destinazione Italia, è stato emanato il Decreto Legge del 23 dicembre 2013, n. 145 (conv. Legge 9/2014), che all articolo 12 reca Misure per favorire il credito alla piccola e media impresa Inoltre, nell ambito delle disposizioni introdotte dal Decreto Competitività, Decreto Legge del 24 giugno 2014, n. 91 (conv. Legge 116/2014), gli articoli 21 e 22 recano Misure a favore dell emissione di obbligazioni societarie e Misure a favore del credito alle imprese In particolare, i nuovi strumenti di debito introdotti da questi interventi sono: Cambiali finanziarie Minibond / obbligazioni titoli di debito a breve termine con durata tra 1 e 36 mesi dalla data di emissione, destinati a finanziare prevalentemente la gestione del circolante aziendale (crediti e magazzino). titoli di debito a medio-lungo termine con durata non inferiore a 36 mesi, destinati a piani di sviluppo o ad operazioni di investimento straordinarie. Tali strumenti posso altresì prevedere clausole di partecipazione e subordinazione. 3 3

4 Minibond Principali caratteristiche (1/3) Con particolare riferimento ai minibond, di seguito si illustrano le principali caratteristiche del nuovo strumento a disposizione delle imprese: Caratteristiche Descrizione Soggetti emittenti Potenziali soggetti emittenti di tale strumento sono le grandi, medie e piccole società di capitali italiane non quotate. Sottoscrittori Potenziali sottoscrittori di minibond sono gli investitori professionali. Tipologia di emissione I minibond possono essere quotati (ExtraMot Pro/sistemi multilaterali di negoziazione) o non quotati. Strumenti quotati Strumenti liberamente trasferibili e liquidabili sul mercato finanziario; Negoziabilità e certezza nel valore dell investimento, attraverso la formazione del prezzo; Visibilità dello strumento ad un ampio network di investitori professionali, che accedono al mercato finanziario e investono su strumenti quotati. Strumenti non quotati Minori costi e adempimenti amministrativi/informativi legati alla mancanza di un processo di quotazione e/o di negoziazione; Maggiore riservatezza rapporti emittente/sottoscrittore. 4 4

5 Minibond Principali caratteristiche (2/3) Caratteristiche Profilo civilistico Normativa fiscale Descrizione Eliminazione dei limiti quantitativi previsti all articolo 2412 del codice civile, che impedivano alle società per azioni non quotate di emettere obbligazioni per un ammontare superiore al doppio della somma del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili, nel caso in cui l eccedenza del suddetto limite sia sottoscritta da investitori soggetti a vigilanza prudenziale o che i titoli siano quotati su mercati regolamentati. Inoltre, è stata disciplinata la possibilità da parte di società non quotate di emettere obbligazioni che prevedano clausole di partecipazione agli utili e di postergazione dei diritti dei sottoscrittori delle obbligazioni subordinate rispetto agli altri creditori dell emittente. L intervento del legislatore è finalizzato all allineamento della normativa fiscale dei titoli di debito quotati emessi da società non quotate con quelli emessi da società quotate. Strumenti quotati Emittente: integrale deducibilità interessi corrisposti nel limite del 30% dell EBITDA; deducibilità delle spese di emissione, nell esercizio in cui sono sostenute; Investitore: esenzione applicazione ritenuta alla fonte 26% su interessi (investitori c.d. lordisti ). Strumenti non quotati Emittente: deducibilità interessi corrisposti nella misura del tasso unico di riferimento aumentato dei 2/3 (Legge 549/95 articolo 3, comma 115); integrale deducibilità degli interessi corrisposti nel limite del 30% dell'ebitda se sottoscritti da investitori qualificati ai sensi art.100 Dlgs n.58/1998, TUF; Investitore: ritenuta alla fonte pari al 26%; esenzione dalla ritenuta se interessi corrisposti a organismi di investimento collettivo in valori mobiliari o società di cartolarizzazione che impiegano oltre il 50% del proprio patrimonio nella sottoscrizione di minibond e le cui quote siano detenute esclusivamente da investitori qualificati 5 5

6 Minibond Principali caratteristiche (3/3) Caratteristiche Descrizione Normativa fiscale Strumenti non quotati (segue) - Investitore: esenzione dalla ritenuta del 26% se i titoli emessi sono sottoscritti da investitori qualificati. A tutti gli investitori qualificati non residenti in Italia e non inscritti nella White List è applicata l imposta sostitutiva ex Decreto Legislativo 1 Aprile 1996 n

7 Minibond Investitori qualificati Ai sensi del rimando operato dall art. 100 del d.lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) all Allegato n. 3 del Regolamento Intermediari Consob, sono definiti investitori qualificati coloro che posseggono l esperienza,la conoscenza e la competenza necessaria per prendere le proprie decisioni in materia di investimenti e per valutare correttamente i rischi che in tal modo possono assumersi. Si distinguono 2 tipologie di investitori qualificati: Qualificati di diritto 1. Soggetti che sono tenuti ad essere autorizzati o regolamentati per operare nei mercati finanziari, quali: Banche e imprese di investimento Assicurazioni e fondi pensione Organismi di investimento collettivo Negoziatori per conto proprio di merci e strumenti di derivato su merci agenti di cambio 2. Imprese di grandi dimensioni che presentano almeno due dei seguenti requisiti dimensionali: Tot bilancio: Euro 20M Fatturato netto: Euro 40M Mezzi propri: Euro 2M 3. Investitori istituzionali la cui attività principale è investire in strumenti finanziari, compresi gli enti dediti alla cartolarizzazione Qualificati su richiesta Devono essere soddisfatti almeno due dei seguenti requisiti: L investitore ha effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato con una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti Il valore del portafoglio degli strumenti finanziari, inclusi i depositi in contante, deve superare Euro L investitore lavora o ha lavorato nel settore finanziario per almeno due anni in una posizione professionale che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti 7 7

8 Minibond Principali elementi di appetibilità Performance sopra media mercato di riferimento Gruppo internazionalizzato Piano strategico di crescita in corso Programma di investimenti dettagliato PRINCIPALI CARATTERISTICHE EMITTENTE Rapporti di partenariato con clienti e fornitori Clienti di primario standing Previsione flussi/redditività operativa futura positivi Prodotti ad elevato livello tecnologico e qualitativo 8 8

9 Minibond Vantaggi per la società emittente Tipologia Vantaggi operativi/investimenti Vantaggi Patrimoniali/finanziari Vantaggi Economici Altri vantaggi Descrizione Possibilità di finanziare processi di crescita e di sviluppo attraverso investimenti di natura commerciale, strutturale/produttiva, acquisizioni societarie, processi di internazionalizzazione; Collegamento fra investimento realizzato/finanziato e garanzia sullo strumento emesso. Attivazione di un canale di finanziamento alternativo rispetto a quello del credito bancario e diversificazione delle fonti di finanziamento, con effetto diretto sui costi delle risorse finanziarie; Coerenza fra fabbisogno dell investimento (prevalentemente di medio/lungo termine) e durata dell emissione dello strumento (orizzonte 7/10 anni); Possibilità di definire clausole di subordinazione del rimborso dello strumento emesso, anche in relazione a finanziamenti preesistenti; Possibilità di definire un adeguato timing di rimborso del capitale ottenuto collegandolo alle effettive disponibilità/necessità di cassa. Possibilità di definire clausole di partecipazione ai risultati economici-aziendali, adeguando la struttura degli interessi corrisposti sullo strumento emesso ad effettivi risultati aziendali raggiunti; Integrale deducibilità degli oneri finanziari, nel caso lo strumento emesso sia quotato o nel caso, anche qualora non sia quotato, sia sottoscritto da investitori qualificati; Possibilità di dedurre integralmente nell esercizio di emissione le spese sostenute per la strutturazione/quotazione (eventuale) dello strumento emesso. Effetti sullo standing dell azienda, maggiore accessibilità e rapporti con il mercato finanziario, miglioramento del know-how tecnico/finanziario aziendale, maggiore flessibilità nei processi di finanziamento della crescita societaria. 9 9

10 Minibond Il giudizio di rating (1/2) Il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l agenzia di rating, sulle capacità di una società di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori Per emettere il giudizio sulla qualità del debito di una società, l agenzia di rating avvia una procedura che prevede l analisi delle caratteristiche qualitative e quantitative della società in questione Determinazione rating Fattori quantitativi Analisi di bilancio Analisi redditività aziendale e analisi flussi di cassa Remunerazione del capitale Confronto competitor e analisi di mercato Fattori qualitativi Affidabilità e capacità del management Credibilità obiettivi della società in esame Le agenzie di rating dividono le obbligazioni in due grandi categorie: Investment grade Speculative grade Investimento relativamente sicuro sul quale possono indirizzare i propri capitali anche gli investitori istituzionali come le grandi banche d affari. Investimento con una rischiosità particolarmente elevata che offre una remunerazione altrettanto elevata

11 Minibond Il giudizio di rating (2/2) Nell ambito del processo di emissione dei minibond, il legislatore non ha ritenuto necessario rendere obbligatorio il giudizio di rating del titolo di debito Tuttavia, le emissioni che ad oggi sono state realizzate sul segmento ExtraMot Pro di Borsa Italiana, sono state quasi tutte accompagnate da un giudizio di rating del titolo di debito oggetto di quotazione. Ciò in quanto, un titolo di debito accompagnato da un giudizio circa la capacità della società emittente di rimborsarlo, se positivo, permetterà alla stessa di attrarre un maggior numero di sottoscrittori Inoltre, il rating rappresenta uno strumento di trasparenza e comunicazione finanziaria e di miglioramento della capacità negoziale, in grado di offrire all entità valutata la possibilità di assicurarsi condizioni più in linea con la propria affidabilità 11 11

12 Minibond ExtraMot Pro ExtraMot Pro è il segmento professionale del mercato degli strumenti finanziari di debito delle società italiane, nato a febbraio 2013 e gestito da Borsa Italiana, per offrire alle PMI un mercato nazionale in cui cogliere le opportunità derivanti dal nuovo quadro normativo. Il quadro regolamentare, più snello ed economico, prevede che gli unici requisiti per le società, sono l aver pubblicato il bilancio degli ultimi due esercizi, di cui l ultimo sottoposto a revisione contabile e l aver messo a disposizione un documento informativo con alcune informazioni essenziali. Non è richiesta la pubblicazione di un prospetto di quotazione ai sensi della Direttiva Prospetti. Successivamente alla quotazione è richiesta la pubblicazione di bilanci annuali revisionati, dei giudizi di rating se pubblici. Caratteristiche Descrizione Requisiti di quotazione Strumenti di debito liberamente trasferibili o liquidabili Pubblicazione da parte dell emittente del bilancio degli ultimi due esercizi, di cui almeno l ultimo sottoposto a revisione contabile Pubblicazione di un documento di ammissione Requisiti informativi Pubblicazione da parte dell emittente del bilancio sottoposto a revisione Comunicazione del rating dello strumento qualora esistente Informativa price sensitive (approvazione dati contabili, modifica dei diritti dei portatori degli strumenti) Informativa di carattere tecnico (cedole, date pagamento interessi, ammortamento, scadenze anticipate) 12 12

13 Minibond ExtraMot Pro: focus emissioni 50Mln A fine aprile 2016, si registrano 131 emissioni di strumenti di debito quotati sul mercato ExtraMot Pro di ammontare inferiore o uguale a Euro 50 Mln, per un controvalore totale pari a circa Euro 1.042,1 Mln. Di seguito si riportano le principali statistiche relative alle emissioni di strumenti di debito quotati su ExtraMot Pro di importo inferiore o uguale a Euro 50 Mln: Numero emissioni: 131* Ammontare emissioni: Euro 1.042,1 Mln Media emissioni: 7,9 Mln Durata media: 4,5 anni Rendimento medio: 5,5% Totale emissioni ExtraMot Pro 14,3% Emissioni > 50 Mln Emissioni < 50 Mln 85,7% Fonte: elaborazioni Banca Finnat su dati Borsa Italiana al 26/04/2016 * Tale numero non tiene conto delle emissioni di 8 minibond da parte delle società facenti parte del Consorzio Vivere Acqua, che sono state considerate quale entità unica e pertanto escluse, in quanto il totale dell ammontare collocato supera Euro 50 Mln. Fonte: elaborazioni Banca Finnat su dati Borsa Italiana al 26/04/

14 Minibond ExtraMot Pro: breakdown emissioni 50 Mln (1/2) Tipologia strumento Numero di emissioni Controvalore Metodo di rimborso (minibond) Numero di emissioni Controvalore 16,8% 5,8% 52,3% 47,7% 40,4% 59,6% 83,2% 94,2% Minibond Cambiali Minibond Cambiali Bullet Amortizing Bullet Amortizing Fonte: elaborazioni Banca Finnat su dati Borsa Italiana al 26/04/2016 Fonte: elaborazioni Banca Finnat su dati Borsa Italiana al 26/04/2016 Si rileva una forte prevalenza di emissioni di minibond (109 emissioni) rispetto alle cambiali finanziarie (22 emissioni); Tale dato, in termini di controvalore delle emissioni, registra un peso ancora maggiore dei minibond sul totale dei titoli di debito quotati (94,2%). Si evidenzia una maggiore preferenza di rimborso in modalità Amortizing dei minibond (52,3%); viceversa si evidenzia che in termini di controvalore prevale il rimborso a scadenza (59,6%)

15 Minibond ExtraMot Pro: breakdown emissioni 50 Mln (2/2) Controvalore 60,9% Rated 39,1% Not Rated Rating (minibond) 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Fonte: elaborazioni Banca Finnat su dati Borsa Italiana al 26/04/2016 Andamento ricorso al rating Nel periodo considerato, poco meno del 40% delle emissioni, in termini di controvalore, sono dotate di giudizio di rating; Tuttavia, si osserva che le emissioni con rating, in termini di controvalore, sono incrementate dal 24% sul totale nel 2013, al 40% sul totale nel Al primo trimestre 2016 non risultano,ancora, emissioni con rating. 75,9% 24,1% 55,1% 59,7% 44,9% 40,3% 100% I trim 2016 Rated Not Rated Andamento Not Rated 11,0% 4,6% 20,2% 30,3% 17,4% Settore (minibond) Numero di emissioni Altro Energia & Multiutilities Ingegneria Servizi finanziari 3,7% 12,8% Edilizia Industriale IT 6,3% 3,3% 22,0% 30,5% Fonte: elaborazioni Banca Finnat su dati Borsa Italiana al 26/04/2016 Controvalore 8,2% 7,0% 22,6% Le emissioni, in termini di numero, hanno riguardato principalmente i settori Industriale, in particolare alimentare e automotive (33 emissioni) ed il settore Servizi finanziari (22 emissioni); In termini di controvalore delle emissioni è il settore Industriale che presenta il maggior importo, pari a circa Euro 299,2 Mln. Altro Energia & Multiutilities Ingegneria Servizi finanziari Edilizia Industriale IT 15 15

16 Agenda I Minibond: principali caratteristiche dello strumento i. Principali caratteristiche e vantaggi ii. ExtraMot Pro: il mercato dei Minibond II Minibond: analisi preliminari della società emittente i. Analisi emittente ii. Analisi emittente: focus aspetti finanziari 16 16

17 Minibond Analisi dell'emittente Come nell'ambito del processo di quotazione su AIM Italia, ed più in generale nell'ambito di ogni operazione straordinaria d'impresa, la fase di due diligence/analisi, più o meno approfondita della società coinvolta, assume un rilievo notevole per lo svolgimento dell'intero processo. Pertanto, anche nell'ambito del processo di emissione di un minibond si rende necessario svolgerà un'analisi della società emittente al fine di massimizzare la trasparenza nei confronti dei potenziali investitori e, nel caso di quotazione del minibond sul mercato ExtraMot Pro, per assolvere a specifiche richieste della società di gestione del mercato (Borsa Italiana). Ambito Analisi Finanziaria Aspetti legali e fiscali Attività Professionisti coinvolti Analisi storica di bilancio e dei principali indici economici e finanziari nonché dei dati prospettici con focus sulla struttura finanziaria Advisor finanziario/revisore Analisi legale e fiscale dell'area finance con focus su contratti di indebitamento finanziario, garanzie assunte ed eventuali contributi e/o agevolazioni statali Primario Studio Legale Inoltre, può risultare utile procedere all'asseverazione del business plan dell'emittente, da parte di un esperto indipendente (società di revisione), che "conforta" il rimborso del prestito obbligazionario da emettere, oppure nel caso di particolari tematiche legate ad esempio alla tecnologia dell'emittente, può risultare utile lo svolgimento di due diligence tecniche sul prodotto realizzato o sul progetto da finanziare con le risorse da raccogliere con l'emissione

18 Minibond Analisi dell'emittente: aspetti finanziari Nell'ambito del processo di emissione di un minibond l'analisi finanziaria sui dati storici e prospettici dell'emittente, svolta con finalità differenti da parte dell'advisor finanziario e dal revisore, assume un ruolo molto importante e propedeutico per la buona riuscita dell'attività di collocamento del prestito obbligazionario. Ambito Analisi Dati storici Business plan Attività Analisi dei Bilanci della società emittente, nella prassi con riferimento agli ultimi 3 anni di attività della stessa, con focus sulle dinamiche relative alla redditività aziendale e alle dinamiche relative al capitale circolante e all'indebitamento finanziario. Ciò con l'obiettivo di individuare eventuali criticità finanziarie dell'emittente che devono essere comunicate ai potenziali investitori L'analisi del business plan da parte dell'advisor ha come obiettivo verificare gli effettivi flussi di cassa futuri stimati dal management dell'emittente al fine di poterlo assistere nella strutturazione e definizione delle caratteristiche dello strumento finanziario. L'analisi da parte del revisore avviene in un momento successivo ed è finalizzata all'asseverazione delle ipotesi alla base del business plan Nell'ambito dell'analisi dei dati storici, qualora lo strumento dovesse essere quotato sul mercato ExtraMot Pro, dovrà prevedere la necessaria certificazione dei bilanci da parte di un revisore come da Regolamento del mercato stesso. Tuttavia, ai fini di una migliore riuscita del collocamento, la revisione è consigliata anche nei casi di strumento non quotato. In tale contesto, anche l'asseverazione del business plan, ancorché non obbligatoria, rappresenta un ulteriore elemento a supporto del buon esito dell'operazione di emissione di un minibond

19 Minibond Analisi dell'emittente: introduzione L'analisi dei dati storici dell'emittente ha come obiettivo quello di individuare eventuali criticità che hanno caratterizzato il passato della società e che potrebbero avere dei riflessi sull'attività futura della stessa. L'emittente in questione offre servizi di comunicazione multicanale automatizzata in modalità cloud e soluzioni per la telemetria e i pagamenti cashless dedicate al settore delle vending machine. La Società opera attraverso 2 business unit: BU CUSTOMER Piattaforma per servizi di customer care (welcome call, info attivazione e assistenza) e reminder collection (reminder scadenze, credit reminder), customer satisfaction, marketing & sales BU PAY Sistema per gestione di distributori automatici e attivazione servizi di pagamento e ricarica tramite carta di credito. I servizi sono attivati attraverso l'installazione di un box interno alla vending machine Attraverso le risorse provenienti dal collocamento, l'emittente ha intenzione di investire per la creazione di 2 ulteriori business unit: BU VOICE Piattaforma per la gestione in modalità cloud di tutti i flussi di chiamata in entrata ed in uscita di un call center. Prodotto venduto attraverso una partnership con operatori di telefonia BU E-COMMERCE Piattaforma che mette a disposizione dei visitatori di un sito web un canale di comunicazione diretto tramite telefono con lo staff aziendale. Specifico per i servizi di e-commerce 19 19

20 Minibond Analisi dell'emittente: dati storici (1/4) L'analisi dei dati storici dell'emittente ha come obiettivo quello di individuare eventuali criticità che hanno caratterizzato il passato della società e che potrebbero avere dei riflessi sull'attività futura della stessa. CONTO ECONOMICO (Euro/000) 2013A 2014A 2015A Ricavi Costo del venduto (861) (576) (1.027) Margine di contribuzione Margine di contribuzione (% su ricavi) 83% 88% 81% Personale (2.096) (1.768) (1.802) Viaggi e trasferte (105) (115) (129) G&A (565) (608) (663) Marketing (53) (91) (39) Servizi (742) (663) (680) Altri costi (144) (142) (450) Provvigioni (5) 0 (10) Costi operativi (3.709) (3.388) (3.773) Costi operativi (% su ricavi) 71% 73% 70% Costi capitalizzati Altri oneri e proventi operativi (38) (109) (101) EBITDA EBITDA % 24% 28% 26% Ammortamenti e svalutazioni (696) (759) (937) EBIT EBIT % 10% 11% 9% Nel triennio di riferimento si evidenzia lo sviluppo della business unit Pay, i cui ricavi sono cresciuti da Euro 0,4M nel 2013 a Euro 1,2M nel I ricavi derivanti dall area Customer hanno invece registrato un decremento passando da Euro 4,8M nel 2013 a Euro 4,2M nel I costi operativi risultano sostanzialmente costanti e pari al 70% dei ricavi totali. Gli oneri capitalizzati includono i costi per il personale e per consulenze software finalizzati allo sviluppo della piattaforma tecnologica di proprietà. L EBITDA si attesta mediamente a Euro 1,3M nel triennio di riferimento. Proventi / (oneri) finanziari (206) (162) (162) Proventi / (oneri) straordinari Risultato ante imposte Imposte di esercizio (202) (214) (203) Risultato netto

21 Minibond Analisi dell'emittente: dati storici (2/4) Risultati economici (Euro M) 6 5 4,9 5,3 5,6 5,2 4,7 5,4 4 3,6 3 2,3 2, ,7 0,7 0,9 1,3 1,4 1,3 1,2 1,3 1, Ricavi EBITDA Ricavi (Euro M) Margine di contribuzione (Euro M) 6 5,2 5, ,4 4,7 0,7 1, ,3 0,2 4,1 4,4 0,5 0, ,8 4,0 4,1 2 4,1 3,6 3, A 2014A 2015E Customer Pay A 2014A 2015E Customer Pay 21 21

22 Minibond Analisi dell'emittente: dati storici (3/4) STATO PATRIMONIALE (Euro/000) 2013A 2014A 2015A Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Immobilizzazioni nette Rimanenze Crediti v/ clienti Crediti tributari Imposte anticipate Altri crediti Ratei e risconti attivi Debiti verso fornitori (972) (999) (888) Debiti tributari (378) (620) (728) Altri debiti (180) (327) (80) Ratei e risconti passivi (242) (368) (355) Capitale circolante netto Fondo TFR (367) (508) (560) Fondi per rischi e oneri (8) 0 0 Capitale investito netto Debiti verso banche (Disponibilità liquide) (1.568) (998) (1.030) Posizione finanziaria netta Capitale sociale Riserva legale Altre riserve Utili / (perdite) portati a nuovo Utile / (perdita) d'esercizio Patrimonio netto PFN e Patrimonio netto Le immobilizzazione nette al includono: (i) immobilizzazioni immateriali per Euro 3,0M circa costituite principalmente dai costi di ricerca e sviluppo relativi alle piattaforme tecnologiche di proprietà; (ii) immobilizzazioni materiali per Euro 0,7M rappresentate da hardware, reti e sistemi di raffreddamento; (iii) immobilizzazioni finanziarie per Euro 1,3M di cui Euro 0,9M relativi alla partecipazione in Pinco S.r.l. (100%) ed Euro 0,2M relativi alla partecipazione in Pallino S.r.l. (80%). Gli altri crediti sono rappresentati principalmente da crediti verso società controllate. Per quanto riguarda il capitale circolante, si evidenzia che l incasso dei crediti commerciali avviene mediamente a circa 130 giorni mentre la dilazione media dei pagamenti nei confronti dei fornitori è pari a circa 85 giorni. I debiti verso banche includono debiti a breve per Euro 1,1M e finanziamenti a m/l termine per Euro 2,9M. Le disponibilità liquide risultano mediamente superiori a Euro 1M, in considerazione anche dei criteri di gestione della tesoreria da parte della Società. La società ha distribuito dividendi per Euro 150K nel 2013, Euro 150K nel 2014 ed Euro 90K nel

23 Minibond Analisi dell'emittente: dati storici (4/4) 7,0 CIN - Capitale investito netto (Euro M) gg 250 Andamento Capitale Cirolante 227 6,0 5,0 4, ,0 2,0 1,0 0,0 6,2 6,2 5,7 2013A 2014A 2015A DIO DSO DPO 15 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 PFN (Euro M) 3,5 2,9 3,0 2013A 2014A 2015A 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0-1,5 1,7 2,9 2,9 2014A Breakdown PFN (Euro M) 1,1-1,0-1,0 2015A Linee autoliquidanti e fidi in c/c Finanziamenti a m/l termine Disponibilità liquide 23 23

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