2.5 Cembrano- Maissana (SP)

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1 2.5 Cembrano- Maissana (SP) Dati generali Il sito di Cembrano, localizzato in un area dove affiorano gli argilloscisti del Super Gruppo della Val di Vara (Fig.193), risulta rappresentato da alcuni corpi di frana indipendenti che si sviluppano a partire dalla sommità di un duomo collinare verso valle nelle varie direzioni. L attività (non è stata eseguita nel 2013 per l assenza di consistenti spostamenti rilevati dalla strumentazione installata) è proseguita dal 2009 al Le installazioni presenti (Fig.194) ricadono quindi all interno di corpi di frana multipli che si sviluppano a partire dalla sommità del rilievo collinare, su cui si trova il centro abitato, e censiti nell Inventario dei fenomeni franosi (Progetto IFFI) come segue: Inclinometri: S4 e S5 Tipo Stato Colamento lento Attivo/riattivato/sospeso Identificativo Area [mq] Inclinometri: (S6) Tipo Stato Complesso Quiescente generico Identificativo Area [mq] Di seguito si riassume l attività di monitoraggio del Data Attività Strumentazione Sistema di misura 17/06/ lettura di esercizio sulle guide A1/A3 e sequenza di letture A1B1/A3B3 Inclinometri S1. S4, S5, S6 Piezometri P5 Sonda servoaccelerometrica biax. S Tab Misure effettuate nel 2015 nel sito di Cembrano

2 Fig Stralcio Carta Geologica Regionale (CARG) sc.1: S1 P5 S6 P1 S5 S3 S4 Fig Posizione degli inclinometri S1. S4, S5, S6 e piezometri S3, P5 ( P1 risulta inutilizzabile) all interno del corpo di frana

3 2.5.2 Analisi dei dati inclinometrici Inclinometro S4 (8.5 m) versante sud del centro abitato La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura effettuata. L'elaborazione differenziale integrale dal basso non ha evidenziato movimenti sostanziali e complessivamente i valori misurati pari a circa 6 mm rientrano in valore assoluto all interno di valori strumentali. Infatti anche dall elaborazione differenziale locale si può osservare come tali deboli movimenti siano localizzati nei primi due metri di coltre mentre lungo tutto l asse del tubo inclinometrico non si rilevano altre deformazioni, fermo restando la limitata profondità di installazione della tubazione (Figg.195 e 196). Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S4

4 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro S4

5 Inclinometro S1 (8.5 m) centro abitato La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura effettuata. L'elaborazione differenziale integrale dal basso non ha evidenziato alcuno spostamento. Le deformate integrali non mostrano anomalie di particolare entità e i dati rilevati potrebbero complessivamente rientrare nel campo strumentale. L elaborazione locale non evidenzia picchi di particolare deformazione lungo tutto l asse del tubo inclinometrico (Fig. 197). Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S1.

6 Inclinometro S5 (8 m) versante nord del centro abitato La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nel ciclo di letture effettuate. L'elaborazione differenziale integrale dal basso ha evidenziato uno spostamento massimo di circa 42 mm e una direzione generale di movimento verso S, concorde con l orientazione del versante. Le deformate integrali non mostrano anomalie di particolare entità in profondità mentre in superficie a circa 2m si assiste a una serie di incrementi dello spostamento: tale situazione è confermata dall elaborazione locale che mostra un innalzamento dei valori in superficie con un massimo fino a 16mm con un ulteriore incremento dell ultima lettura (Figg. 198 e 199). Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S5

7 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro S5

8 Inclinometro S6 (17 m) versante ovest del centro abitato La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura effettuata. L'elaborazione differenziale integrale dal basso ha evidenziato uno spostamento globale pari a circa 12mm e una direzione generale di movimento verso W-SW, coerente con l orientazione del pendio. Il piano di taglio, peraltro non rilevato nettamente fino al 2011, è stato osservato in lentissima deformazione dal 2012 e infine documentato con la lettura del 2014 piuttosto in superficie. L elaborazione locale ha evidenziato il massimo della deformazione a 5m di profondità con 3mm di spostamento (Figg.200 e 201). Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S6

9 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro S6

10 2.5.3 Conclusioni L alto morfologico su cui si è sviluppato l abitato di Cembrano è caratterizzato da un complesso roccioso attribuibile alla formazione degli Argilloscisti a Palombini. I cicli di letture fino al 2011 avevano rilevato la presenza di movimenti nel primo strato superficiale, a profondità non superiori a 2m, in direzione S nella zona orientale del centro abitato, mentre la parte occidentale non aveva fatto registrare spostamenti. In tale zona con la lettura del 2012 e le successive del 2014 e 2015 si è osservata una deformazione superficiale in evoluzione a circa 5m di profondità con verso di movimento W-SW. Gli inclinometri ubicati nei due pendii sarebbero quindi interessati da movimenti superficiali della coltre, con spostamenti massimi rilevati nella zona orientale fino a 42mm in 5 anni di monitoraggio (Figg.202 e 203). Fig.202 Aree in frana che si diramano sui versanti sottostanti all abitato di Cembrano

11 Fig.203- DTM dell orografia del pendio su cui sono installati gli strumenti di misura Per quanto riguarda l idrogeologia si registra la presenza di una falda di versante presente nel sottosuolo quasi in superficie, a profondità variabili in funzione della topografia tra -4 e -2m, con oscillazioni del livello freatimetrico comprese in 1-2m e determinando quindi uno stato di quasi saturazione della coltre di versante. Il grafico seguente (Fig. 204) evidenzia inoltre come la velocità delle deformazioni sia attribuibile effettivamente a movimenti reali per la zona ove risulta ubicato S5, mentre i valori rilevati negli altri inclinometri sono al di sotto dell incertezza strumentale. Un discorso a parte merita S6 che sembra aver individuato nelle ultime letture un piano di taglio in deformazione. Si evidenzia per S5 una velocità non costante con una accelerazione importante nel periodo , intervallato da una breve pausa, e seguita da una decelerazione fino ad agosto Il successivo intervallo di tempo, essendo particolarmente ampio, non consente una valutazione su accelerazioni e pause ma soltanto il computo totale della deformazione, il cui trend nel periodo risulta in linea con quanto rilevato negli anni precedenti. Quindi per quanto riguarda lo stato di attività dei versanti in oggetto, per la parte orientale del versante si è osservata una velocità media di circa 7mm/anno, mentre la zona occidentale che sembrava confermare uno stato di quiescenza, così come definito in IFFI, con l ultima lettura sembra essere in movimento.

12 Fig Velocità delle deformazioni e soggiacenza della falda Nel mese di luglio 2011 nella zona ove è installato l inclinometro S6 (zona occidentale) è stata eseguita una prova sismica con una stesa strumentata di 45 metri di lunghezza e 3 metri di distanza intergeofonica che ha consentito di indagare i primi 24 metri di sottosuolo (Fig.205). Ad una profondità di circa 20 metri si individua la transizione al substrato roccioso mentre nei primi 20 metri la stratigrafia del versante presenta una struttura complessa. I primi 2-4 metri sono attribuibili al suolo e ai depositi superficiali, al di sotto dei depositi più superficiali la tomografia sismica ha individuato elementi disarticolati caratterizzati da velocità delle onde P variabili ed attribuibili a blocchi di roccia immersi in una matrice più tenera. Tra le profondità di 14 e 18 metri la sezione presenta una inversione di velocità delle onde P, attribuibile ad un orizzonte meno competente. I dubbi circa la lunghezza adeguata dell inclinometro S6 (17m) nel rilievo delle deformazioni sembrano quindi trovare conferma dalla presenza di un basamento stabile a non meno di 20m e quindi l assenza di deformazioni rilevata dal monitoraggio inclinometrico potrebbe essere dovuta ad un fenomeno di traslazione dovuto ad una installazione non sufficientemente profonda.

13 Cembrano S6, 35 WET iterations, RMS error 1.5 %, 1D-Gradient smooth initial model, Version Fig Sezione sismica tomografica del pendio in frana nella zona occidentale: si osserva la presenza di un accumulo franoso di quasi 20m, il basamento disgregato (giallo) e stabile (rosso) intorno a 20m. Dall osservazione della Fig.206, in cui le precipitazioni sono state rapportate alle letture di S5, maggiormente rappresentative dello scollamento superficiale, si rileva una evoluzione della deformazione dipendente dalla piovosità, con lo sviluppo di periodi in accelerazione e decelerazione. In particolare fino al 2012 la pulsazione è avvenuta in un regime pluviometrico con piogge distribuite che si alternano a periodi modesti come apporti ma in ogni caso collegati alla velocità dello scorrimento. Gli anni successivi 2013 e 2014 sono caratterizzati da una distribuzione disomogenea delle piogge spesso localizzate in pochi mesi: in particolare la cumulata marzo 2013 (540mm), gennaio e febbraio 2014 (580mm e 448mm) e novembre 2014 (543mm) sono collegate a spostamenti in incremento ma in decremento nell ultima lettura. Si può osservare inoltre nell ultimo periodo una presenza costante di eventi estremi, che in pochi giorni possono produrre quantitativi di pioggia di oltre 400mm come nel caso del mese di marzo 2013 ove il quantitativo mensile è caduto nella quasi totalità in 10gg: tali eventi coincidono temporalmente con il grande spostamento , mentre nel caso della cumulata di novembre 2014 non si sono registrati eventi estremi e spostamenti.

14 Fig. 206 Andamento pluviometrico mensile, eventi estremi (stazione CEMBR) e letture inclinometriche (S5) I dati interferometrici (desunti dal sito Ambiente in Liguria della Regione Liguria) evidenziano nel periodo (ERS) spostamenti annuali dei PS inferiori al mm/anno mentre nel periodo si sono registrati valori massimi compresi tra 2 e 5mm/anno. Ad oggi non sembrano essere presenti particolari deformazioni attive sui pendii, ad eccezione della zona orientale, tenendo ben presente che la lunghezza degli inclinometri potrebbe non essere sufficiente per definire con chiarezza lo stato tensionale.

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