1 POLITICA PULITA Impegni dei nostri candidati in caso di elezione Fuori i soldi dalla politica comunale... 2

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2 Indice 1 POLITICA PULITA Impegni dei nostri candidati in caso di elezione Fuori i soldi dalla politica comunale TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA DEL CO- MUNE Partecipazione dei cittadini Trasparenza Servizi ai cittadini Organizzazione del Comune IL BILANCIO DI GRUGLIASCO 6 4 ACQUA PUBBLICA 7 5 AMBIENTE E RIFIUTI Ambiente Rifiuti URBANISTICA E TERRITORIO 11 7 ENERGIA 13 8 MOBILITÀ SOSTENIBILE Trasporto pubblico (sub)urbano Trasporto ferroviario Mobilità ciclabile Mobilità privata Trasporto delle merci LAVORO, INNOVAZIONE, IMPRESA 17 II

3 10 COMMERCIO CULTURA, TURISMO E SPORT Cultura Turismo Sport SCUOLA SERVIZI PER I GIOVANI Educazione alla cittadinanza Sostegno all inserimento lavorativo e sociale Attività culturali, sportive e artistiche Prevenzione delle dipendenze SERVIZI PER ANZIANI E CATEGORIE DEBOLI SICUREZZA COMUNITÀ e SOLIDARIETÀ TUTELA DEGLI ANIMALI DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ 32 III

4 Capitolo 1 POLITICA PULITA I nostri candidati: (I) sono tutti incensurati. (II) non hanno tessere di partito. (III) non fanno politica per professione. (IV) non sono mai stati eletti prima da nessuna parte. (V) faranno massimo due mandati in politica in tutta la loro vita. 1.1 Impegni dei nostri candidati in caso di elezione (a) Rifiutare qualsiasi rimborso elettorale o finanziamento occulto delle spese di partito. (b) Rendicontare pubblicamente l uso di qualsiasi fondo pubblico avuto per svolgere l incarico che ricoprono (es. spese d ufficio, rimborsi spese ecc.). (c) Tagliarsi lo stipendio a massimo 1700 euro al mese, anche se sindaco o assessore, destinando il resto a progetti benefici per i cittadini. item Dedicare all incarico il tempo necessario per essere presente con regolarità e svolgere bene il lavoro per cui si è stati eletti. (d) Rifiutare i doppi incarichi elettivi - ognuno deve essere eletto in un posto soltanto, e fare bene quel lavoro lì. (e) Consultare pubblicamente ogni anno i cittadini per chiedere se stanno facendo bene o se devono dimettersi. 1

5 1 POLITICA PULITA (f) Decidere online con i simpatizzanti le posizioni da prendere in Consiglio Comunale. (g) Portare avanti le posizioni del Movimento e dei suoi elettori e non le proprie idee. l eletto rappresenta gli elettori e non se stesso. 1.2 Fuori i soldi dalla politica comunale (a) Taglio a 2500 euro netti mensili per i compensi di tutte le cariche politiche del Comune di Grugliasco, compreso il sindaco e gli assessori. (b) Divieto del doppio gettone di presenza per le riunioni serali che sforano oltre la mezzanotte. (c) Vincolo del gettone di presenza alla effettiva partecipazione almeno al 70% della seduta (non firmo e me ne vado ). (d) Limite di euro lordi annui per gli stipendi dei dirigenti comunali e per tutte le altre posizioni lavorative, comprensivi di tutte le voci (bonus, premi...), tagliando quelli più alti alla prima occasione. (e) Inserimento nei contratti di tutti i dirigenti comunali di una parte dello stipendio pari ad almeno il 50% legata ai risultati in termini di qualità dei servizi al cittadino. (f) Divieto di assunzione in Comune o di ingaggio come consulenti di parenti e coniugi di politici comunali, nazionali e regionali fino al terzo grado. (g) Maggiore diffusione dell elenco di tutti i consulenti del Comune con i relativi compensi. (h) Verifica dell effettiva utilità di ciascuna società e fondazione partecipata e chiusura di quelle create soltanto per moltiplicare le poltrone. 2

6 Capitolo 2 TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA DEL COMUNE 2.1 Partecipazione dei cittadini (a) Introduzione (previa modifica dell art.16 dello Statuto comunale) e uso regolare di referendum deliberativi senza quorum, utilizzando le regole esistenti per i referendum consultivi, per permettere ai cittadini di decidere direttamente su specifiche questioni, utilizzando Internet per renderli economicamente sostenibili. (b) Adozione del metodo del bilancio partecipativo, permettendo ai cittadini di scegliere tramite pubbliche consultazioni a quali servizi o progetti dedicare il 5% del bilancio comunale. (c) Elezione del difensore civico da parte di tutti i cittadini, con effettivi poteri di rappresentanza e sanzione dei comportamenti scorretti del Comune. (d) Istituzione di un assessorato specifico per la partecipazione dei cittadini. 2.2 Trasparenza (a) Trasparenza totale del bilancio e delle spese del Comune, permettendo di sapere effettivamente come vengono spesi i soldi dei cittadini fino all ultima fattura. (b) Accesso informatico libero ai dati e agli atti dell amministrazione comunale, utilizzando standard e formati aperti, e condividendo con licenze libere il codice del 3

7 2 TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA DEL COMUNE software realizzato per conto del Comune, le mappe, il materiale multimediale e altri prodotti intellettuali realizzati con i soldi dei cittadini. (c) Realizzazione di un notiziario/newsletter di zona (sia cartaceo che che diffuso tramite bacheche e pannelli elettronici) che permetta ai cittadini interessati di essere avvisati per tempo delle attività comunali (cantieri...) e delle discussioni in corso che riguardano la specifica zona in cui abitano, vivono, lavorano. (d) Trasmissione in diretta streaming più disponibilità della registrazione in differita del Consiglio Comunale e di tutti gli incontri delle commissioni, con possibilità da parte dei consiglieri e del pubblico di registrare e trasmettere proprie riprese. 2.3 Servizi ai cittadini (a) Progetti di alfabetizzazione informatica per anziani, disabili e altri cittadini che ne avessero bisogno, in modo da facilitare l accesso alle informazioni, la richiesta di documenti e la velocizzazione delle loro pratiche. (b) Progetti civici di formazione su democrazia partecipata, per permettere ai cittadini di conoscere questi temi, svolti in biblioteca e tenuti da volontari o dipendenti comunali. (c) Creazione di sportelli unici medici-finanziari-sociali-amministrativi, accessibili di persona, per telefono, tramite servizi di telefonia via Internet e tramite Web, che risolvano i problemi burocratici che subiscono i cittadini tutti i giorni. (d) Obbligo (effettivamente rispettato) per tutti gli uffici comunali di fornire una prima risposta alle dei cittadini entro due giorni lavorativi. (e) Obbligo di sportello telefonico a tariffazione urbana per tutti i servizi gestiti o appaltati dal Comune (niente numerazioni tipo 899 da un euro al minuto). (f) Controllo partecipativo della qualità dei servizi comunali tramite questionari di valutazione della soddisfazione dei cittadini (eventualmente online per ridurre i costi). (g) Introduzione definitiva e generalizzata della carta d identità elettronica per ridurre l impegno burocratico dell amministrazione, permettendone l uso certificato per scaricare documentazione, inviare richieste, partecipare a consultazioni e referendum. 4

8 2 TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA DEL COMUNE (h) Permettere a ogni cittadino di registrare la propria presso il Comune (anche non certificata) per ricevere avvisi informali in tempo reale sul suo territorio (traffico, cantieri...), sui temi che gli interessano (discussioni, proposte di delibera...) e sulle pratiche che lo riguardano (multe, certificati, richieste di atti...). 2.4 Organizzazione del Comune (a) Blocco delle consulenze ovunque possibile e valorizzazione delle professionalità presenti nell organico del Comune. (b) Disponibilità comunale per i dipendenti interessati di svolgere le proprie mansioni attraverso telelavoro ove possibile. (c) Investimento nella formazione continua e nella crescita professionale dei dipendenti del Comune. (d) Valutazione sistematica degli effettivi carichi di lavoro in ogni ufficio comunale, spostando poi le persone da dove non servono a dove servono. (e) Lotta concreta contro l assenteismo. 5

9 Capitolo 3 IL BILANCIO DI GRUGLIASCO (a) Maggiore trasparenza, facilitazione dell accesso ai dettagli dei dati riportati sul bilancio e produzione di un documento di consuntivo che sia comprensibile a cittadini attivi interessati. (b) Rafforzamento di strumenti di meritocrazia e di premio alle buone prestazioni, per incentivare un costante miglioramento del servizio offerto ai cittadini. (c) Lotta all evasione sulla tassa dei rifiuti tramite invio automatico da parte dell agenzia delle entrate, in seguito alla registrazione del contratto di affitto, del bollettino per il pagamento della tassa rifiuti anche in caso di domicilio e non solo di residenza. (d) Verifica dei requisiti per le agevolazioni sulla prima casa e segnalazione degli alloggi apparentemente sfitti alle autorità competenti. (e) Introduzione di cittadini controllori nei CDA delle partecipate comunali e obbligo, in visione di spese e opere importanti, di consulta con i cittadini tramite assemblea pubblica e consultazioni online. (f) Riduzione dei costi informatici e telematici tramite l utilizzo di software libero e di sistemi di telefonia via Internet negli uffici comunali. (g) Riduzione dei costi energetici tramite un apposito progetto di riduzione degli sprechi negli edifici comunali (luci accese di notte, riscaldamento troppo elevato, scarso sfruttamento della luce naturale, illuminazione ad elevato consumo...). (h) Riduzione delle spese correnti per consulenze esterne tramite un migliore impiego delle risorse umane interne, con ricorso ad esterni solo in caso di effettiva incapacità di adempiere all incarico. 6

10 Capitolo 4 ACQUA PUBBLICA (a) Tutela e sovranità pubblica del ciclo dell acqua, evitando qualsiasi privatizzazione di Smat e dell acquedotto, che vanno gestiti come enti speciali di diritto pubblico. (b) Acqua pubblica certificata e monitorata: Pubblicazione delle analisi mensili delle acque di falda e dei pozzi di captazione (Smat mette a disposizione i dati di prelievo ai toretti cittadini senza specificare la data di analisi). (c) Un punto SMAT in ogni borgata di Grugliasco: Installazione di punti di distribuzione di acqua fresca gratuita, liscia o gassata a prezzo popolare (fontane leggere) al prezzo di 5 centesimi a litro. (d) Ulteriore diffusione delle fontane pubbliche n particolare nelle aree a grande frequentazione pedonale e ciclabile, con pubblicazione di una mappa aggiornata sul sito del Comune. (e) Riduzione degli sprechi d acqua nella rete di distribuzione e presso l utente finale. (f) Acqua pubblica in caraffa nei locali: Incentivazione per i locali pubblici all utilizzo di acqua di rubinetto disincentivando la vendita in bottiglia. (g) Introduzione di direttive affinché si distribuisca, in via preferenziale, acqua in bottiglie di vetro con vuoto a rendere. 7

11 Capitolo 5 AMBIENTE E RIFIUTI 5.1 Ambiente (a) Riduzione dell inquinamento in città riducendo il traffico veicolare, incentivando l uso delle biciclette e mezzi pubblici, incentivando l abolizione degli impianti di riscaldamento obsoleti e lavando le strade più trafficate. (b) Protezione di giardini e piazze alberate da ulteriori abbattimenti e cementificazioni. (c) Nelle zone di grandi interventi edilizi, già effettuati o approvati, realizzazione delle zone verdi e dei servizi. (d) Incentivazione di centri di educazione ambientale convenzionati con le scuole. (e) Riduzione dell inquinamento elettromagnetico impedendo il proliferare selvaggio di antenne di comunicazione(telefonia) sui tetti delle case e riduzione del numero attuale di antenne predisposte, imponendo l uso di un unica antenna per tutti i gestori (non una antenna per singolo gestore). (f) Lotta all inquinamento luminoso evitando la diffusione dell illuminazione pubblica e privata verso il cielo. (g) Lotta all inquinamento acustico volontario ed involontario prodotto dai veicoli attraverso l utilizzo di asfalto fonoassorbente e drenante, oltre a maggiori controlli delle forze preposte anche in orari notturni. 8

12 5 AMBIENTE E RIFIUTI 5.2 Rifiuti (a) Adozione di politiche di prevenzione e riduzione dei rifiuti prodotti, con adesione alla Campagna Europea meno 100kg/abitante/anno ed introduzione progressiva della tariffa puntuale sull indifferenziato prodotto. (b) Riduzione degli imballaggi puntando alla loro eliminazione mediante incentivazione della diffusione dei distributori automatici alla spina e dei negozi leggeri. (c) Incentivazione delle campagne di raccolta di indumenti e scarpe con la collaborazione di cooperative sociali. (d) Incentivazione ai condomini ricicloni tramite una riduzione sulla tariffa rifiuti. Questo fondo verrà finanziato anche dai proventi delle sanzioni applicata ai condomini non virtuosi. (e) Controllo a campione da parti di ispettori della qualità del rifiuto differenziato prodotto dai condomini, parallelamente alla formazione di amministratori di condominio o caposcala sulle tipologie di rifiuto ammissibili. (f) Trasformazione degli ecovolontari in pubblici ufficiali(come avviene con i guardiacaccia volontari) a seguito di specifico corso comunale con esame finale di verifica dell idoneità. (g) Sponsorizzazione ed incentivo al micro-compostaggio per abitazioni e condomini con adeguato spazio verde. (h) Creazione di laboratori per la riparazione e il riuso gestiti da associazioni e volontari. (i) Incentivazione ai centri commerciali che realizzano una monetizzazione del materiale proveniente da rifiuto. (j) Utilizzo di stoviglie lavabili in tutte le mense cittadine. (k) Obbligo di mettere cestini di recupero carta nei punti di distribuzione per chiunque distribuisca giornali, volantini e materiali cartacei sul suolo pubblico. (l) Obbligo per tutti gli esercizi pubblici che distribuiscono cibo di strada di ridurre i rifiuti generati e favorirne il riciclo: fornire cestini differenziati per materiale, richiedere ai clienti di differenziare il rifiuto, evitare l uso di imballaggi e supporti inutili, servirsi di materiale lavabile e riutilizzabile ovunque possibile, oppure utilizzare materiale biodegradabile o facilmente riciclabile. 9

13 5 AMBIENTE E RIFIUTI (m) Controllo della differenziazione dei rifiuti dei mercati, dei negozi, di uffici e fabbriche. Facendo rispettare il vincolo a differenziare i rifiuti. (n) Incentivo agli asili nido che intendono utilizzare pannolini lavabili al posto di quelli usa e getta contestualmente all appalto di sterilizzazione degli stessi affidato ad aziende specializzate. (o) Attivazione di corsi al riciclo, al riuso e alla corretta differenziazione dei rifiuti mediante corsi nelle scuole con dimostrazioni pratiche. (p) Estensione della raccolta differenziata porta a porta entro il con l obiettivo di raggiungere almeno il 70% di raccolta differenziata. (q) Adozione degli strumenti tecnici necessari al passaggio da tassa (TARSU) a tariffa puntuale(tia), per poter pagare lo smaltimento dei rifiuti in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato conferito (fatte salve agevolazioni per le famiglie meno abbienti), premiando chi genera meno rifiuti. (r) Costruzione di un impianto di preselezione con linee automatiche e manuali del rifiuto indifferenziato per estrarre materie riciclabili e rimuovere materiale pericoloso illecitamente inserto nei cassonetti e destinato alla combustione nell inceneritore di Torino (Gerbido). (s) Promozione di controlli periodici sui materiali di combustione delle industrie presenti nel Comune di Grugliasco. 10

14 Capitolo 6 URBANISTICA E TERRITORIO (a) Rovesciamento delle priorità urbanistiche: prima i servizi ai cittadini e la qualità della vita, e non le esigenze dei costruttori e degli investitori immobiliari. (b) Stop al consumo del territorio e a ulteriori cementificazioni favorendo invece il recupero e il restauro del patrimonio edilizio esistente, e comunque costruendo sulle aree da riqualificare e non su aree verdi, agricole o poco densamente abitate. (c) Abbandono dell idea che l unica riqualificazione possibile per le aree in disuso sia costruirci sopra centri commerciali, e riconsiderazione dei progetti avviati. (d) Mitigazione dell impatto visivo del terrapieno dei bastioni del quartiere Il borgo tramite l utilizzo di specie vegetali adatte magari suggerite dalla facoltà di Agraria poco distante. (e) Creazione di punti di luce (finestre, cancellate) verso il parco Culturale Le Serre, per permettere dall esterno la visione dell area verde. (f) Adozione di pratiche di urbanistica dal basso con la partecipazione dei cittadini. (g) Riduzione obbligatoria del consumo energetico delle nuove costruzioni rendendo vincolante come valore minimo il raggiungimento della classe A di efficienza energetica. (h) Piano di diagnosi energetica di tutti gli edifici esistenti, con conseguenti progetti di miglioramento dell efficienza energetica. (i) Valutazione obbligatoria del grado di recupero delle acque piovane di ogni nuova costruzione, con vincoli per limitare o eliminare del tutto l impermeabilizzazione dei suoli che causa l ingrossamento dei fiumi e fa aumentare il pericolo di piene. 11

15 6 URBANISTICA E TERRITORIO (j) Aumento della qualità delle aree verdi create durante le riconversioni urbanistiche, tramite indici legati alla capacità di produrre ossigeno e alle possibilità d uso da parte dei cittadini. (k) Aumento delle aree pedonali anche nelle borgate periferiche, assicurando ad ogni cittadino almeno un mq di area pedonale nel suo quartiere e creando un collegamento ciclabile che colleghi queste isole pedonali. l obiettivo è di fornire un centro pedonale a ogni quartiere, in cui attirare la vita sociale della zona. (l) Monitoraggio delle relazioni sociali cittadine come guida per i piani urbanistici: le azioni quotidiane dei cittadini grugliaschesi determinano una rete di relazioni tra la viabilità, la necessità di servizi e la progettazione degli stessi. (m) Nuovo piano energetico e nuovo regolamento edilizio comunale per rendere applicabili tutte le misure sopra descritte. (n) Analisi e rivalutazione di tutte le varianti urbanistiche degli ultimi anni analizzandone la sostenibilità ambientale senza forzature e contrastando le speculazioni edilizie. (o) Recupero degli edifici pubblici e privati lasciati in stato di abbandono, destinandoli a funzioni sociali fino a che il proprietario non ne proponga e garantisca un uso adeguato. (p) Incentivazione all utilizzo di materiale riciclato certificato per i lavori di ristrutturazione di edifici. (q) Opposizione alla costruzione di edifici sopra i 6 piani fuori terra per preservare il paesaggio della città. (r) Rinuncia alla costruzione di nuovi edifici nella piazza Matteotti con il pretesto della riqualificazione, proponendo una ripavimentazione e rimessa in sesto degli edifici esistenti ed ampliamento dell area a verde. 12

16 Capitolo 7 ENERGIA (a) Promuovere e incentivare l autosufficienza energetica del parco edilizio esistente Interventi strutturali per la diffusione delle fonti rinnovabili di energia e della micro-produzione combinata di energia elettrica e calore. (b) Pubblicazione online delle certificazioni energetiche degli edifici e loro confronto con i dati reali di consumo, evidenziando automaticamente quelli che consumano più del dichiarato e facendo partire richieste di intervento per riportarli al valore dichiarato. (c) Pubblicazione di un piano di riduzione programmata dei consumi energetici e di un piano per l utilizzo di energie rinnovabili degli edifici del Comune e dei risultati ottenuti. (d) Incentivazione comunale alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato e alla certificazione energetica, riducendo gli oneri e le imposte comunali ai cittadini che dimostrano una riduzione efficace dei consumi energetici degli edifici, facilitando l accesso a credito agevolato e contribuendo direttamente al costo della certificazione energetica. (e) Riduzione al 25% degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per tutti gli edifici di nuova costruzione o ristrutturati che attraverso l utilizzo di fonti rinnovabili di energia e soluzioni costruttive tecnologicamente avanzate garantiscono bilanci energetici positivi (edifici ad energia positiva). (f) Risparmio energetico nella pubblica illuminazione, adottando gruppi semaforici a led. 13

17 Capitolo 8 MOBILITÀ SOSTENIBILE 8.1 Trasporto pubblico (sub)urbano (a) Tessera elettronica di mobilità cittadina valida per pagare qualsiasi mezzo di spostamento (bus, metro, bike sharing, car sharing, taxi) con credito prepagato o con addebito su conto corrente, incentivando l uso dei mezzi pubblici grazie alla semplificazione del pagamento. (b) Abolizione della tariffa suburbana e creazione del biglietto unico metropolitano. (c) Sperimentazione della linea 76 circolare a servizio gratuito allo scopo di incentivare l utilizzo della metropolitana senza l ausilio dell auto. In questa maniera anche il collegamento con la borgata paradiso verrebbe incentivato. (d) Trasporti pubblici puliti: adeguamento del parco veicoli esistenti a sistemi meno inquinanti tipo metano o emissioni zero (Green Public Procurement). (e) Revisione della rete del servizio pubblico di superficie al fine di ottenere migliore efficienza, più passaggio in vie di larghezza adeguata e maggiore densità abitativa. (f) Servizi pubblici integrati nelle ore notturne: potenziamento della rete notturna, specie in occasione di manifestazioni che prevedano un grande afflusso di persone. (g) Istallazione di monitor alle fermate dei bus per visualizzare l orario dei passaggi. 14

18 8 MOBILITÀ SOSTENIBILE 8.2 Trasporto ferroviario (a) Cancellazione del progetto del TAV Torino-Lione, opera inutile che genera costi elevati a fronte dei benefici minimi, liberando così ingenti risorse nazionali per il trasporto metropolitano. (b) Promuovere l utilizzo della fermata ferroviaria di Grugliasco e valutarne la reale utilità per non rallentare inutilmente il transito ferroviario sulla linea Torino- Modane. 8.3 Mobilità ciclabile (a) Sviluppo della rete ciclabile secondo standard di mobilità moderna, provvedendo ad una politica meno autocentrica, per incentivare il pendolarismo in bicicletta ed il trasporto intermodale (bici+metro, bici+treno, bici+bus) uscendo dalla mentalità di boom economico che vede la bicicletta relegata a mezzo ludico. Questo da realizzarsi attraverso creazione di percorsi scorrevoli e protetti lungo i grandi assi di scorrimento e misure di traffic calming nelle strette vie grugliaschesi. (b) Abbattimento delle barriere architettoniche e messa in sicurezza dei percorsi esistenti, per il corretto transito sulle piste (slalom, paletti, scalini, chiusini affioranti, buche, segnaletica irregolare, ecc). (c) Pianificazione metropolitana della rete ciclabile, collegando Torino e gli altri comuni della cintura ovest. (d) Installazione di cartelli visibili in prossimità degli attraversamenti ciclabili che ricordino il corretto comportamento da tenere in prossimità dell intersezione. (e) Aumento dei controlli contro la sosta sulle piste ciclabili. (f) Finanziamento delle rastrelliere per bici per i condomini che ne fanno richiesta. (g) Istituzione di parcheggi e rastrelliere sicure per le bici private nelle aree di grande afflusso. (h) Incentivi comunali all acquisto di biciclette tradizionali ed elettriche, escludendo mezzi a valenza prettamente sportiva (MTB e bici da corsa/pista). (i) Creazione di coperture nei parcheggi di bike sharing, eventualmente vendendo piccoli spazi pubblicitari. 15

19 8 MOBILITÀ SOSTENIBILE (j) Predisposizione ai semafori di una zona anteriore specifica per le bici (sull esempio svedese) per evitare l inalazione dei gas di scarico durante le soste ai semafori. (k) Obbligo di valutazione dell impatto dei cantieri sulla mobilità ciclistica predisponendo passaggi alternativi per tutta la durata dei lavori. 8.4 Mobilità privata (a) Promozione del car sharing di auto (eventualmente elettriche) come modo per avere un auto piccola e non inquinante solo quando serve, permettendo alle famiglie di rinunciare ad almeno un auto, con un risparmio significativo ( euro annui) sul bilancio familiare, estendendo il servizio alle borgate. (b) Modulazione intelligente dei limiti di velocità portandoli a 70 km/h sui viali di scorrimento protetti ma riducendoli a 30 km/h (zone 30 ) in tutte le vie residenziali. l obiettivo è di far scorrere il traffico dove deve scorrere, riducendo l inquinamento e le code, ma di ridurre la pericolosità, il rumore e l inquinamento nelle zone densamente abitate. (c) Estensione progressiva della pedonalizzazione del centro, estendendo alle vie attigue a via Lupo il divieto di transito agli autoveicoli. (d) Piano di disincentivazione e progressiva eliminazione dalla città delle auto inutilmente ingombranti, pericolose e inquinanti (grosse cilindrate ed in particolare ad alimentazione diesel) entro il (e) Piano per la sosta notturna dei veicoli di grandi dimensioni (camper, furgoni, camion...) evitando che occupino spazio nelle vie residenziali e concentrandoli in zone protette dove la carenza di parcheggi è inferiore. (f) Promozione della figura del mobility manager aziendale, facendo rispettare le leggi che lo prevedono. (g) Piano di contrasto specifico per la maleducazione stradale dove il comportamento di un singolo genera grandi disagi a tutti (sosta in doppia fila, sosta alle fermate dei bus e sugli scivoli, sosta su marciapiedi e piste ciclabili). 8.5 Trasporto delle merci (a) Realizzazione di maggiori aree di carico/scarico merci in prossimità di attività commerciali così da non dover costringere i vettori privati a commettere infrazioni e comportamenti scorretti nella sosta. 16

20 Capitolo 9 LAVORO, INNOVAZIONE, IMPRESA (a) Piano strategico cittadino per promuovere la riconversione della città verso settori industriali innovativi e in crescita, in particolare le nuove tecnologie energetiche e ambientali, e per facilitare l innovazione di prodotto rendendo i tradizionali settori dell industria torinese (meccanica, automobile, informatica...) moderni e sostenibili. (b) Lavori verdi: creazione di nuovi posti di lavoro grazie alla green economy (raccolta porta a porta, centri di trattamento di rifiuti a freddo, interventi di efficienza energetica, eco-design). (c) Incentivo per la creazione di un centro per l impiego creando una connessione diretta con i job placement universitari, e favorire la ricerca attiva del lavoro: informazioni su opportunità di lavoro a livello comunale, stesura curricula vitae, promozione e riconversione dei lavoratori e della formazione dei giovani verso i settori a maggior crescita. (d) Incentivazione partnership tra imprese locali e università su progetti di ricerca e sviluppo, fondamentali per consentire la creazione di nuovi posti di lavoro. (e) Sviluppo delle relazioni tra scuola superiore, università e impresa con stage mirati e collaborazioni in modo da favorire l ingresso nel mercato del lavoro dei giovani. (f) Valorizzazione e crescita delle iniziative per attirare investimenti dall estero, in cambio di impegni solidi e garantiti da penali sulla continuità della creazione di posti di lavoro qualificati a Grugliasco, evitando nuovi casi Motorola. 17

21 9 LAVORO, INNOVAZIONE, IMPRESA (g) Servizio WI-FI pubblico gratuito e realmente funzionante a bassa emissione (minore di 0.6 V/m come in Liechtenstein), con garanzia di neutralità della rete, almeno nelle piazze, nei parchi, nei principali luoghi pubblici e negli uffici comunali, e in prospettiva promozione di reti wireless ubique anche tramite condivisione dal basso della connettività privata. (h) Creazione di punti pubblici di telelavoro, telecentri nelle aree industriali dismesse o negli edifici comunali vuoti e avvio di un programma di sperimentazione del telelavoro con le aziende del territorio. (i) Locazione agevolata a ore di locali comunali per giovani professionisti abilitati per consentire loro di iniziare ad esercitare la professione con i pochi clienti iniziali. (j) Locazione agevolata di locali comunali in disuso per nuove attività, imprese e negozi aperte da giovani. (k) Piano di mobilità comunale finalizzato alla ridistribuzione del personale delle grosse aziende (Comune, Poste, ASL, ecc.) assegnando, a parità di mansione, la sede decentrata più vicina all abitazione del dipendente. (l) Definizione di un piano di sostegno al reddito per lavoratori precari, disoccupati, in mobilità, o in CIG a zero ore, e per il lavoro femminile, in cambio di attività lavorative comunali (piedibus, aiuto a invalidi e anziani, etc.). (m) Imporre per delibera la trasparenza all interno della filiera degli appalti pubblici per consentire l emersione del lavoro in nero e precario. 18

22 Capitolo 10 COMMERCIO (a) Promozione di un economia etica e solidale all interno del territorio grugliaschese con particolare attenzione alle realtà che perseguono la filiera corta. (b) Campagna di comunicazione a sostegno di prodotti stagionali offerti da produttori locali, prodotti tipici del territorio locale, prodotti sfusi (mercati aperti rionali), in cambio dell offerta di questi prodotti a prezzi accessibili. (c) Destinazione di locali comuni in ciascuna borgata ai Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) per la distribuzione degli ordini collettivi, il miglioramento dell accesso e della partecipazione locale a spazi di scambio solidale tra cittadini (baratti, donazioni, riutilizzo), e a spazi informativi per aziende certificate bio-europea. (d) Incentivi alle Zone last minute all interno di supermercati e locali commerciali per prodotti prossimi alla scadenza a prezzi ribassati. 19

23 Capitolo 11 CULTURA, TURISMO E SPORT 11.1 Cultura (a) Sviluppo e creazione di eventi che introducano l istruzione e la cultura in strada, nelle scuole e sul territorio, rendendola il più possibile accessibile ai cittadini, e promuovendo le iniziative innovative, d avanguardia, capillari e mirate a coinvolgere le fasce di popolazione normalmente meno raggiunte dalle iniziative culturali. (b) Passaggio progressivo al concetto di mecenatismo economico : il Comune finanzia l avvio di nuovi progetti e istituzioni culturali, che però devono essere in grado di mantenersi da sole dopo massimo due anni di investimento. (c) Proseguimento dei piani di promozione dei giovani artisti, compresi spazi ed eventi per la promozione e la vendita delle loro opere. (d) Promozione di una base di cultura libera tramite l uso delle licenze Creative Commons Turismo (a) Sviluppo del turismo congressuale ristrutturando e offrendo strutture a prezzi di favore per i primi anni. (b) Scambi di progetti di gestioni turistiche con paesi e città straniere per favorire reciprocamente il turismo. 20

24 11 CULTURA, TURISMO E SPORT 11.3 Sport (a) Riconoscimento del fatto che il ruolo del Comune nello sport è primariamente quello di favorire la pratica sportiva di base, prima che di sostenere lo sport professionistico. (b) Introduzione di un sistema di valutazione dell uso degli impianti sportivi e ricreativi comunali dati in concessione, con possibilità di annullamento della concessione in caso di mancata valorizzazione o speculazioni. (c) Rendere gli impianti sportivi redditizi per il Comune (salvo le attività assistenziali) utilizzando tariffe di mercato e controllando meglio la gestione degli stessi. (d) Consulenza di allenamento gratuita negli impianti comunali per i principali sport che aiutano la salute (es. corsa, camminata, ciclismo, nuoto...), mettendo a disposizione gratuita dei cittadini degli allenatori competenti e certificati che possano indicare il modo migliore per avvicinarsi a un attività sportiva amatoriale in tutta sicurezza. 21

25 Capitolo 12 SCUOLA (a) Investimento per più posti negli asili e sviluppo dei micro-nidi familiari e aziendali, data la grossa difficoltà di accesso all asilo da parte delle famiglie e la frequente distanza dal posto di lavoro, con l obiettivo di garantire un posto in asilo a tutti, anche alle famiglie presunte ricche. (b) Organizzazione e sostegno di pedibus (accompagnamento a piedi strutturato dei bambini sul percorso casa-scuola) per tutte le scuole elementari comunali, anche in sinergia con associazioni ed anziani del quartiere sul modello nonno civico. (c) Insegnamento ai bambini dell utilizzo sicuro e consapevole delle reti informatiche e di risorse come il software libero e, per comunicare e creare liberamente in rete. (d) Valorizzazione dell educazione fisica fin dalle scuole elementari, mens sana in corpore sano, trattandosi di un reale investimento sul futuro in termini di salute, di socializzazione e di cultura. Promozione delle collaborazioni delle scuole con le società sportive. (e) Avvio di laboratori di educazione alimentare aperti a bambini e genitori, promuovendo la partecipazione di entrambe le parti al fine di arginare la piaga dell obesità infantile e di promuovere stili di vita sani. (f) Creazione nelle scuole di nuovi laboratori informatici tramite progetti che riutilizzino macchine donate dei cittadini e rivitalizzate attraverso l applicazione di software libero, ottenendo il duplice effetto di ridurre i rifiuti elettronici e diffondere la conoscenza di sistemi operativi non proprietari. (g) Promozione della teledidattica per le scuole, l università e la formazione continua (tramite accordi con le varie istituzioni educative) per facilitare l ascolto ed il 22

26 12 SCUOLA riascolto delle lezioni senza essere necessariamente presenti in aula, con condivisione universale e gratuita a tutta la cittadinanza del patrimonio di conoscenza contenuto nelle lezioni, tramite un apposito servizio comunale. (h) Avvio sperimentale di strategie di digitalizzazione della didattica attraverso e- book e lavagne elettroniche per ridurre il costo dei testi, eliminare il peso del loro trasporto e migliorare l interazione e l efficacia della didattica. (i) Sfruttamento più esteso degli edifici scolastici favorendo l apertura pomeridiana delle strutture per realizzare corsi tenuti da associazioni di volontariato, quali alfabetizzazione informatica, italiano per stranieri, gruppi di studio, corsi di ballo o ginnastica, realizzando dunque punti di aggregazione per i giovani. (j) Richiesta al governo di escludere dal patto di stabilità le spese comunali per la scuola primaria in modo da permettere al Comune di investire in questo settore senza eccessivi vincoli finanziari. 23

27 Capitolo 13 SERVIZI PER I GIOVANI 13.1 Educazione alla cittadinanza (a) Ampliamento dei momenti destinati all educazione civica nell ambito scolastico di ogni ordine e grado e con attività concrete sul territorio. (b) Garanzia, tramite attività dentro e fuori le scuole, del fatto che i giovani ricevano una adeguata educazione su vari temi di rilevanza civile, come il rispetto dell ambiente, la sana alimentazione, l affettività e la sessualità. (c) Promozione del rapporto con le istituzioni e della partecipazione alla discussione politica educando i giovani a interessarsi della cosa pubblica. (d) Organizzazione a intervalli regolari di una consultazione generale dei giovani della città per chiedere a loro quali sono le esigenze, le necessità, le priorità. (e) Educazione alla tolleranza reciproca e lotta ai fenomeni di bullismo Sostegno all inserimento lavorativo e sociale (a) Promozione di momenti e servizi di supporto all orientamento scolastico, universitario e professionale. (b) Offerta di possibilità di formazione continua ai giovani in cerca di lavoro, che non riescono a trovarlo o che lo perdono. (c) Garanzia di una adeguata assistenza ai giovani precari e disoccupati in termini di accesso ai servizi comunali e alle relative opportunità di sostegno e riqualificazione. 24

28 13 SERVIZI PER I GIOVANI (d) Realizzazione di borse di studio per lavorare presso le biblioteche o altri locali pubblici di interesse socio-culturale in cambio del pagamento della retta e delle spese universitarie o di altri servizi di formazione. (e) Promozione del servizio civile europeo, nazionale e comunale. (f) Sostegno economico ai giovani lavoratori per lasciare la casa familiare. (g) Piano di borse di studio e prestiti d onore comunali per l alta formazione per permettere ai giovani più meritevoli della città di conseguire all estero le specializzazioni e i master più prestigiosi Attività culturali, sportive e artistiche (a) Organizzazione sistematica di centri pubblici per i giovani, destinando locali comunali (es. locali in disuso, vecchie scuole...) ad attività artistiche, musicali, creative e culturali dei giovani torinesi dove proporre idee innovative creare dibattiti, workshop ed esprimere le proprie abilità. (b) Possibilità di ottenere gratuitamente il certificato di sana e robusta costituzione per svolgere attività non agonistiche. (c) Promozione di gemellaggi, scambi giovanili e viaggi di studio comunitari ed extracomunitari Prevenzione delle dipendenze (a) Prevenzione dei rischi connessi al consumo di tabacco, droghe e alcool tramite attività scolastiche ed extrascolastiche di comunicazione e discussione tra pari e con esperti. (b) Realizzazione di punti informativi nei locali durante il fine settimana. (c) Realizzazione di sportelli d ascolto nelle borgate per disagi di varia natura. 25

29 Capitolo 14 SERVIZI PER ANZIANI E CATEGORIE DEBOLI (a) Realizzazione di un piano strategico per l edilizia popolare e agevolata che parta dall esigenza di riutilizzare il vasto patrimonio sfitto della città per offrire abitazioni a prezzi sostenibili, sia in termini di case popolari vere e proprie, sia i termini di agevolazioni sul mutuo per chi vuole comprare la prima casa con un reddito medio-basso. (b) Promozione delle strutture di co-housing per dare maggiore sostegno alle famiglie con necessità di assistenza di anziani in famiglia e per creare rapporti di collaborazione tra single anziani e single giovani. (c) Potenziamento di una rete di centri diurni per anziani come luogo di socializzazione, di mantenimento delle autonomie e delle capacità funzionali, ma anche come servizio di sostituzione rispetto al carico di cura famigliare per gli anziani. (d) Ampliamento e organizzazione delle opportunità di volontariato civico per gli anziani in attività utili alla collettività, dalla sorveglianza del traffico davanti alle scuole alla manutenzione di spazi verdi e locali civici. (e) Realizzazione di opportunità di tutoraggio sociale degli anziani verso i giovani e gli adolescenti, con l utilizzo di locali decentrati nei quartieri. (f) Promozione di attività fisiche dolci per gli anziani negli impianti sportivi comunali. (g) Promozione di opportunità di formazione continua per gli anziani, compresa l alfabetizzazione informatica e l educazione all uso delle nuove forme di partecipazione e di interazione con il Comune, contrastando l analfabetismo di ritorno. 26

30 14 SERVIZI PER ANZIANI E CATEGORIE DEBOLI (h) Piano di mobilità per i disabili, invertendo il trend di tagli ai buoni taxi e ai finanziamenti per la mobilità. (i) Nucleo specifico di pronto intervento di polizia urbana per gli impedimenti e gli abusi relativi alla mobilità dei disabili e delle altre categorie svantaggiate. (j) Rispetto degli obblighi di predisposizione di percorsi per ipovedenti e altri percorsi facilitati, ad esempio tramite percorsi tattili o marcati a infrarosso. (k) Controllo dell effettiva accessibilità dei siti Web comunali secondo le leggi nazionali in materia. 27

31 Capitolo 15 SICUREZZA (a) Promozione di voucher per taxi notturni a tariffe agevolate per le fasce più deboli (anziani, donne, etc.). (b) Diffusione di colonnine di richiesta soccorso nei parchi, alle fermate dell autobus, nelle zone notturne. (c) Campagna di educazione, dissuasione e repressione del fenomeno della guida in stato di ebbrezza, specie tra i giovani. (d) Riduzione della velocità e della circolazione delle auto al di fuori dalle strade di scorrimento. (e) Campagna di educazione contro il fenomeno degli incidenti domestici. (f) Promozione di controlli più stretti sulla sicurezza del lavoro da parte delle autorità preposte. (g) Adozione della responsabilità personale come principio fondamentale, pretendendo da ognuno il rispetto della legge e delle regole come pre-requisito per ottenere l assistenza e il supporto economico del Comune. 28

32 Capitolo 16 COMUNITÀ e SOLIDARIETÀ (a) Piano organico di lotta alla povertà crescente. (b) Adozione sistematica e obbligatoria di pratiche di redistribuzione ai bisognosi del cibo e dei beni sprecati o in eccesso. (c) Creazione di un sito comunale per il baratto e la donazione di oggetti di seconda mano e di spazi fisici a supporto di tali attività nelle borgate. (d) Promozione del co-housing (appartamenti nello stesso palazzo con servizi condivisi) tra giovani single e anziani soli in modo da aiutarsi reciprocamente (gli anziani possono aiutare i giovani con le incombenze che non riescono a svolgere e i giovani possono prendersi cura degli anziani). (e) Adozione e promozione della festa dei vicini a livello comunale. (f) Promozione tra i cittadini e nelle scuole della storia e della cultura grugliaschese e difesa dall estinzione della lingua piemontese. (g) Promozione di luoghi di culto dignitosi per tutte le religioni praticate in città. (h) Lotta al videopoker e al gioco d azzardo ovunque possibile, vietandone l installazione e la promozione. (i) Realizzazione di punti di aggregazione di quartiere per favorire lo stare insieme. (j) Riqualificazione partecipata della città affidando la manutenzione di verde e spazi pubblici a disoccupati, pensionati, gruppi di cittadini e finanziando le spese di progetti di abbellimento svolti da volontari. 29

33 Capitolo 17 TUTELA DEGLI ANIMALI (a) Incremento delle aree per cani e manutenzione di quelle già esistenti, garantendo la disponibilità di sacchetti compostabili e cestini per le deiezioni. (b) Tutela delle colonie feline riconoscendo e la figura del gattaro e le sue attività, e destinando risorse alla sterilizzazione dei gatti liberi. (c) Realizzazione di campagne informative riguardanti la realtà delle colonie feline e dei canili con lo scopo di incentivare il volontariato verso queste attività e l adozione degli animali. (d) Realizzazione di corsi di formazione per i volontari o aspiranti volontari dei canili pubblici per far loro acquisire le competenze necessarie alla gestione dei cani e delle varie situazioni che si presentano nei canili. (e) Campagne di affidamento dei cani potenzialmente pericolosi, con specifici corsi dedicati a chi è intenzionato ad adottarli. (f) Divieto di spettacoli ed intrattenimenti con l utilizzo di animali vietando anche l uso di animali come vincita o premio. (g) Divieto dell uso di prodotti testati su animali come clausola nei contratti di fornitura al Comune. (h) Disponibilità di menu vegani e vegetariani nelle mense comunali. (i) Promozione di progetti didattici nelle scuole sulla tutela e sul rispetto degli animali in collaborazione con le associazioni animaliste. (j) Tutela dei pipistrelli tramite l introduzione di bat-box in luoghi idonei al fine di contrastare il fenomeno delle zanzare. 30

34 17 TUTELA DEGLI ANIMALI (k) Potenziamento dell Ufficio Tutela Animali del Comune, e istituzione di una Sala Operativa di pronto intervento formata dal personale della Polizia Municipale specializzato in normative di tutela degli animali. (l) Controlli più stretti e campagne educative sul rispetto delle regole di igiene relative agli animali negli ambienti pubblici (escrementi lasciati per strada). (m) Tutela di tutte le specie di fauna selvatica presenti nel territorio comunale. (n) Promozione di pratiche alternative alla sperimentazione sugli animali attraverso borse di studio riservate ai ricercatori antivivisezionisti, rendendo i risultati di pubblico dominio. (o) Realizzazione di una campagna informativa, rivolta ai cittadini e agli operatori del settore, per far conoscere il nuovo Regolamento di tutela degli animali e di conseguenza farlo applicare anche con la collaborazione delle associazioni animaliste. (p) Impegno a un maggiore coinvolgimento della Consulta Animalista per quanto riguarda le proposte riguardanti la tutela degli animali. 31

35 Capitolo 18 DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ (a) riconoscimento di famiglia anagrafica basata di vincoli affettivi: Certificato di famiglia anagrafica basata sul vincolo affettivo. (b) registrazione del testamento biologico: istituzione del Registro dei testamenti biologici. (c) introduzione della Sala del commiato per i funerali laici. (d) Impegno al fine di combattere ogni forma di discriminazione in materia di razza o di origine etnica, di religione o di convinzioni personali, di disabilità, di età di sesso e di orientamento sessuale. (e) Riconoscimento del fatto che in qualsiasi decisione amministrativa si nascondono questioni di genere e di non discriminazione che vanno valutate preventivamente con attenzione. (f) Riconoscimento nelle nostre azioni politiche dei valori di autodeterminazione, laicità, antirazzismo e lotta ai totalitarismi. (g) Riconoscimento del diritto all autodeterminazione su di sé e sul proprio corpo, che in concreto significa esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere, essere liberi di amare e di scegliere come e con chi vivere, scegliere liberamente se essere o non essere genitori, scegliere come affrontare la malattia ed anche la morte. (h) Riconoscimento del diritto a scegliere il luogo dove vivere, alla libertà di movimento e a non essere discriminati sulla base della provenienza geografica. 32

36 18 DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ (i) Riconoscimento del diritto alla salute indipendentemente dalle proprie condizioni legali e amministrative. (j) Riconoscimento del diritto ad una istruzione e ad una formazione pubbliche e laiche per rimuovere le diseguaglianze. (k) Riconoscimento del diritto al lavoro e alla dignità di tutti i lavori senza discriminazioni e ricatti. (l) Riconoscimento del diritto di usufruire dei beni comuni e di contribuire alle decisioni sulla loro gestione. (m) Impegno al fine di introdurre la quota del 30% di manager donna all interno delle società controllate dal comune di Grugliasco. (n) Impegno nel cercare di attribuire ruoli pubblici visibili a donne e ad esponenti di minoranze etniche e sociali per contribuire alla creazione di modelli che incentivino le donne e le minoranze a partecipare più attivamente alla vita pubblica della città. 33

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