ACTA BIO MEDICA. Gastroenterologia: Case Reports sulle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali - XIII parte. Vol Quaderno II / 2009
|
|
- Giustina Lombardi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ISSN Vol Quaderno II / 2009 PUBLISHED FOUR-MONTHLY BY MATTIOLI 1885 ACTA BIO MEDICA Atenei parmensis founded 1887 OFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA QUADERNI POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (CONV IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB PARMA - FINITO DI STAMPARE NEL MAGGIO 2009 Now free on-line Gastroenterologia: Case Reports sulle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali - XIII parte Listed in: Index Medicus / Medline, Excerpta Medica / Embase
2 ACTA BIO MEDICA Atenei parmensis founded 1887 OFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA free on-line: EDITOR IN CHIEF Maurizio Vanelli - Parma, Italy DEPUTY EDITOR Cesare Bordi - Parma, Italy ASSOCIATE EDITORS Carlo Chezzi - Parma, Italy Roberto Delsignore - Parma, Italy Guglielmo Masotti - Parma, Italy Almerico Novarini - Parma, Italy Giacomo Rizzolatti - Parma, Italy Fernando Arevalo - Caracas, Venezuela Judy Aschner - Nashville, TN, USA Michael Aschner - Nashville, TN, USA Alberto Bacchi Modena - Parma, Italy Salvatore Bacciu - Parma, Italy Cesare Beghi - Parma, Italy Sergio Bernasconi - Parma, Italy Stefano Bettati - Parma, Italy Corrado Betterle - Padova, Italy Saverio Bettuzzi - Parma, Italy Giulio Bevilacqua - Parma, Italy Roberto Bolognesi - Parma, Italy Mauro Bonanini - Parma, Italy Antonio Bonati - Parma, Italy Antonio Bonetti - Parma, Italy Loris Borghi - Parma, Italy David A. Bushinsky, Rochester, NY, USA Carlo Buzio - Parma, Italy Ardeville Cabassi - Parma, Italy Anthony Capone Jr. - Detroit, MI, USA Francesco Ceccarelli - Parma, Italy Gian Paolo Ceda - Parma, Italy Franco Chiarelli - Chieti, Italy Giorgio Cocconi - Parma, Italy Marco Colonna - St. Louis, MO, USA Paolo Coruzzi - Parma, Italy Lucio Guido Maria Costa - Parma, Italy Cosimo Costantino - Parma, Italy Massimo De Filippo - Parma, Italy Filippo De Luca - Messina, Italy EDITORIAL BOARD Giuseppe De Panfilis - Parma, Italy Francesco Di Mario - Parma, Italy Guido Fanelli - Parma, Italy Vittorio Gallese - Parma, Italy Livio Garattini - Milano, Italy Mario J. Garcia - New York, NY, USA Gian Carlo Gazzola - Parma, Italy Dominique Gendrel - Paris, France Geoffrey L. Greene - Chicago, IL, USA Donald J. Hagler - Rochester, MINN, USA Rick Hippakka - Chicago, IL, USA Andrew R. Hoffman - Stanford, CA, USA Joachim Klosterkoetter - Colonia, Germany Ingrid Kreissig - Heidelberg, Germany Ronald M. Lechan - Boston, MA, USA Nicola Longo - Salt Lake City, UT, USA Wanyun Ma - Beijing, China Carlo Maggini - Parma, Italy Marcello Giuseppe Maggio - Parma, Italy Norman Maitland - York, United Kingdom Gian Camillo Manzoni - Parma, Italy James A. McCubrey - Greenville, NC, USA Mark Molitch - Chicago, IL, USA Antonio Mutti - Parma, Italy Giovanni Battista Nardelli - Parma, Italy Giuseppe Nuzzi - Parma, Italy Jose Luis Navia - Cleveland, OH, USA Dario Olivieri - Parma, Italy Donald Orlic - Bethesda, MD, USA Stefano Parmigiani - La Spezia, Italy Marc S. Penn - Cleveland, OH, USA Antonio Pezzarossa - Parma, Italy Silvia Pizzi - Parma, Italy Stephen M. Rao - Cleveland, OH, USA Vittorio Rizzoli - Parma, Italy Luigi Roncoroni - Parma, Italy Simone Cherchi Sanna - New York, NY, USA Leopoldo Sarli - Parma, Italy Mario Savi - Parma, Italy Robert S. Schwartz - Denver, Colorado, USA Anthony Seaton - Edinburgh, United Kingdom Mario Sianesi - Parma, Italy Carlo Signorelli - Parma, Italy Giovanni Soncini - Parma, Italy Nino Stocchetti - Milano, Italy Mario Strazzabosco - New Haven, CT, USA Maria Luisa Tanzi - Parma, Italy Maurizio Tonato - Perugia, Italy Roberto Toni - Parma, Italy Frederik H. Van Der Veen - Maastricht, The Netherlands Vincenzo Violi - Parma, Italy Raffaele Virdis - Parma, Italy Marco Vitale - Parma, Italy Pietro Vitali - Parma, Italy Richard Wallensten - Solna, Sweden Maurizio Zompatori - Bologna, Italy Ivana Zavaroni - Parma, Italy LINGUISTIC ADVISOR EDITORIAL OFFICE MANAGER PUBLISHER Rossana Di Marzio Natalie Cerioli Alessandro Corrà Mattioli 1885 SpA Casa Editrice Parma, Italy Mattioli 1885 SpA - Casa Editrice Società di Medicina e Strada di Lodesana, 649/sx, Loc. Vaio Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio Scienze Naturali Fidenza (PR), Italy Fidenza (PR), Italy Via Gramsci, 12 - Parma, Italy Tel Tel Tel./Fax Fax Fax edit@mattioli1885.com contact@actabiomedica.it
3 I S T R U Z I O N I P E R G L I A U T O R I Q UADERNI DI A CTA B IO M EDICA - GASTROENTEROLOGIA Acta Bio Medica è la rivista ufficiale della Società di Medicina e Scienze Naturali di Parma. I Quaderni di Acta Bio Medica dedicati alla Gastroenterologia pubblicano principalmente case-reports, saranno inserite occasionalmente reviews e lavori originali dedicati a quest area della Medicina. I dattiloscritti devono essere accompagnati da una richiesta di pubblicazione e da una dichiarazione firmata degli autori che l articolo non è stato inviato ad alcuna altra rivista, né che è stato accettato altrove per la pubblicazione. Tutti i lavori sono soggetti a revisione e si esortano gli autori ad essere concisi. I manoscritti dovranno essere inviati a: Dr.ssa Natalie Cerioli Quaderni Acta Bio Medica - Gastroenterologia c/o Mattioli 1885 S.p.A. Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio Fidenza nataliecerioli@mattioli1885.com Tel. 0524/ Fax 0524/ Il FRONTESPIZIO deve contenere: Un titolo informativo conciso Nome/i del/degli Autore/i Dipartimento o Istituto dove è stato condotto il lavoro Nome e indirizzo dell autore a cui deve essere inviata la corrispondenza relativa al manoscritto. Deve essere indicato inoltre numero di telefono, fax ed indirizzo Un running title di non più di 40 caratteri COME SCRIVERE UN CASE REPORT La caratteristica chiave del case report è quella di aiutare il lettore a riconoscere e a trattare un problema simile, se mai dovesse ripresentarsi. Utilizzare un linguaggio chiaro e senza ambiguità, per presentare il materiale in modo che il lettore abbia una chiara visione di: -cosa è successo al paziente -la cronologia di questi eventi -perché il trattamento è stato eseguito in base a quei determinati concetti. Cosa descrivere? Osservare e pensare alla pratica clinica, vi sono molti casi rari o insoliti che possono meritare una descrizione. La rarità non è però di per se stessa motivo sufficiente di pubblicazione, il caso deve essere speciale e avere un messaggio per il lettore; può servire a fornire la consapevolezza della condizione in modo tale che la diagnosi possa essere più facile in futuro o come una linea di trattamento possa essere più adatta di un altra. Il ruolo dei case report è di stabilire un specie di precedente giudiziario per malattie relativamente rare. Un altro gruppo è quello dei casi associati a condizioni inusuali, anche sconosciute, che possono avere priorità diverse nel loro trattamento. Come descrivere? Titolo: Il titolo dovrebbe essere corto, descrittivo e capace di attirare l attenzione. Se il titolo di un case report contiene troppi dati il lettore potrebbe avere la sensazione che esso abbia spiegato tutto quello che c è da sapere. Introduzione: Solitamente si tende a scrivere una breve storia della malattia, ma questo materiale può essere inserito nella discussione. Il report può cominciare semplicemente con la descrizione del caso. Descrizione del caso: Il report deve essere cronologico e descrivere adeguatamente la presentazione, i risultati dell esame clinico e quelli degli accertamenti prima di andare avanti e descrivere l evoluzione del paziente. La descrizione deve essere completa, accentuare le caratteristiche positive senza oscurarle in una massa di rilievi negativi. Considerare quali domande potrebbe fare un collega e assicurarsi che vi siano risposte chiare all interno del report. Le illustrazioni possono essere utili. Discussione del caso: Lo scopo principale della discussione è di spiegare come e perché sono state prese le decisioni e quale insegnamento è stato recepito da questa esperienza. Possono essere necessari alcuni riferimenti bibliografici ad altri casi, bisogna evitare tuttavia di produrre una review. Lo scopo deve essere di definire e dettagliare il messaggio per il lettore. Il case report renderà chiaro come un caso analogo dovrebbe essere trattato in futuro. REVIEWS- LAVORI ORIGINALI Articoli originali: comprendono lavori che offrono un contributo nuovo o frutto di una consistente esperienza, anche se non del tutto originale, in un determinato settore. Devono essere completi di Riassunto e suddivisi nelle seguenti parti: Introduzione, Obiettivi, Materiale e Metodi, Risultati, Discussione e Conclusioni. Nella sezione Obiettivo deve essere sintetizzato con chiarezza l obiettivo del lavoro, vale a dire l ipotesi che si è inteso verificare; nei Metodi va riportato il contesto in cui si è svolto lo studio (Ospedale, Centro Specialistico ), il numero e il tipo di soggetti analizzati, il disegno dello studio (randomizzato, in doppio cieco ), il tipo di trattamento e il tipo di analisi statistica impiegata. Nella sezione Risultati vanno riportati i risultati dello studio e dell analisi statistica. Nella sezione Conclusioni va riportato il significato dei risultati soprattutto in funzione delle implicazioni cliniche. Review: devono essere inerenti ad uno specifico argomento e permettere al lettore uno sguardo approfondito sul tema, offrendo una panoramica nazionale ed internazionale delle ultime novità in merito. L autore deve offrire un punto di vista personale basato su dati di letteratura ufficiali. Dovrà essere suddiviso in Introduzione, Discussione e Conclusione e completo di Riassunto. La bibliografia citata dovrà essere particolarmente ricca. ILLUSTRAZIONI. È responsabilità dell autore ottenere il permesso (dall autore e dal possessore dei diritti di copyright) di riprodurre illustrazioni, tabelle, ecc, da altre pubblicazioni. Stampe o radiografie devono essere chiare. Le TABELLE dovranno essere numerate consecutivamente con numeri romani contraddistinte da un titolo. Le VOCI BIBLIOGRAFICHE dovranno essere numerate secondo l ordine di citazione nel testo; quelle citate solamente nelle tabelle o nelle legende delle figure saranno numerate in accordo con la sequenza stabilita dalla loro prima identificazione nel testo. La lista delle voci bibliografiche deve riportare il cognome e l iniziale del nome degli Autori (saranno indicati tutti gli autori se presenti 6 o meno; quando presenti 7 nomi o più, indicare solo i primi 3 e aggiungere et al. ), il titolo del lavoro, il nome della rivista abbreviato in conformità dell Index Medicus, l anno di pubblicazione, il volume e la prima e l ultima pagina dell articolo, Esempio: Fraioli P., Montemurro L., Castrignano L., Rizzato G.: Retroperitoneal Involvement in Sarcoidosis. Sarcoidosis 1990; 7: Nel caso di un libro, si indicheranno nel medesimo modo il nome degli Autori, il titolo, il numero dell edizione, il nome dell Editore, il luogo di pubblicazione, il numero del volume e la pagina. Nessun addebito verrà effettuato per foto in bianco e nero. Comunicazioni personali non dovrebbero essere incluse in bibliografia ma possono essere citate nel testo tra parentesi. COPYRIGHT 2009 ACTA BIO MEDICA SOCIETÀ DI MEDICINA E SCIENZE NATURALI DI PARMA. La rivista è protetta da Copyright. I lavori pubblicati rimangono di proprietà della Rivista e possono essere riprodotti solo previa autorizzazione dell Editore citandone la fonte. Direttore Responsabile: M. Vanelli Registrazione del Tribunale di Parma n 253 del 21/7/1955 Finito di stampare: Maggio 2009 La banca dati viene conservata presso l editore, che ne è titolare. La rivista viene spedita in abbonamento; l indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato per l invio di questa o di altre pubblicazioni scientifiche. Ai sensi dell articolo 10, legge 675/96, è nel diritto del ricevente richiedere la cessazione dell invio e/o l aggiornamento dei dati in nostro possesso.
4 INDEX Quaderno II/2009 Mattioli 1885 spa - Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio Fidenza (Parma) tel 0524/ fax 0524/ DIREZIONE GENERALE Presidente Paolo Cioni DIREZIONE EDITORIALE Vice Presidente e Direttore Scientifico Federico Cioni Editing Staff Valeria Ceci Natalie Cerioli Cecilia Mutti Anna Scotti MARKETING E PUBBLICITÀ Vice Presidente e Direttore Sviluppo Massimo Radaelli Marketing Manager Luca Ranzato Segreteria Marketing Martine Brusini Resposabile Distribuzione Massimiliano Franzoni Responsabile Area ECM Simone Agnello Gastroenterologia: Case reports sulle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali - XIII parte 3 Foreword Abstracts 5 Dalla letteratura: Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa Case Reports 9 Cesare Cavaliere, Maria Chiara Frandina, Michele Middonno, Carlo Puglisi, Enrico Ciliberto Uso del beclometasone dipropionato nel trattamento della colite eosinofila con interessamento sieroso e di mucosa: un caso clinico 12 Agnese Gilli Descrizione di un caso clinico di colite linfocitaria associata a malattia di Behçet 19 Antonino Caruso, Perla Bertomoro, Roberta Caccaro, Matteo Martinato, Tiziana Slongo, Renata D Incà Beclometasone dipropionato nella malattia di Crohn ad attività lieve moderata 22 Donato Riccardi, Maria Chiara Benini, Arcangelo Sena Uso di beclometasone dipropionato in una paziente con morbo di Crohn intollerante a terapia steroidea sistemica EXECUTIVE COMMITEE OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA PRESIDENT Giorgio Valenti VICE-PRESIDENT Silvia Iaccarino PAST-PRESIDENT Renato Scandroglio GENERAL SECRETARY Almerico Novarini TREASURER Luigi Roncoroni MEMBERS Giorgio Zanzucchi Giorgio Cocconi Angelo Franzè Enrico Cabassi Patrizia Santi 25 Michele Cianciulli, Andrea Scapati, Cristina Caruso, Vittorio Donato Radiochemioterapia neoadiuvante con Tomoterapia Elicoidale in paziente affetto da carcinoma del retto insorto su rettocolite ulcerosa 29 Pietro Delia, Giovanna Messina, Giuseppe Sansotta, Pasquale Frosina, Valentino Donato, Costantino De Renzis Trattamento della proctite attinica in corso di radioterapia dello scavo pelvico. Nostra esperienza Inserto centrale staccabile Il Punto in breve
5 ACTA BIOMED 2009; 80; Quaderno II: 4 Mattioli 1885 F O R E W O R D Questo è il secondo numero del 2009 dei Quaderni di Gastroenterologia di Acta BioMedica, ormai una realtà nel panorama delle riviste di interesse medico-scientifico. I lettori continuano ad apprezzare la qualità dei casi pubblicati, dando soddisfazione a chi lavora per rendere questa rivista sempre migliore e nello stesso tempo spronando tutti noi a proseguire in questa avventura per l avvenire. In questo numero, abbiamo raccolto sei casi clinici molto interessanti per la gestione di problemi clinici rilevanti nella gestione quotidiana del paziente gastroenterologico, in cui il beclometasone dipropionato si è dimostrato molto efficace. I casi vanno dall utilizzo del beclometasone in due pazienti con malattia di Crohn ileo-colica di cui uno intollerante alla terapia steroidea convenzionale e l altro steroido-dipendente, in cui il farmaco ha portato ad induzione di remissione prolungata e a miglioramento del quadro endoscopico, a due casi di colite microscopica, una eosinofila, l altra linfocitica, trattate con successo con beclometasone dipropionato fino all utilizzo efficace del farmaco nella prevenzione della colite attinica in corso di radioterapia, un problema molto importante e di difficile gestione per un gastroenterologo. Questo fascicolo si apre con alcune pagine dedicate alla letteratura internazionale, da cui abbiamo estratto e tradotto alcuni abstract relativi al morbo di Crohn e alla Colite Ulcerosa. Con l augurio di essere riusciti a mantenere vivo il Vostro interesse, Vi auguriamo buona lettura e Vi diamo appuntamento al nuovo Quaderno. Dott. Silvio Danese Divisione di Gastroenterologia Istituto Clinico Humanitas IRCCS in Gastroenterologia, Milano
6 ACTA BIOMED 2009; 80; Quaderno di Gastroenterologia II: 5-8 MATTIOLI 1885 A B S T R A C T S Dalla letteratura: Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa A cura della Redazione Mattioli 1885 MORBO DI CROHN Storia naturale ed evoluzione clinica della malattia di Crohn lungo un periodo di due decadi Freeman HJ. Department of Medicine, University of British Columbia, Vancouver, British Columbia. La malattia di Crohn è una patologia infiammatoria eterogenea caratterizzata da complicanze stenosanti o perforanti. Le informazioni sulla storia naturale sono limitate. Nel presente studio, sono stati osservati in modo continuativo da un unico medico, per almeno 20 anni, 150 pazienti (81 femmine, 69 maschi) con malattia di Crohn di lunga durata. Dati retrospettivi aggiuntivi sono stati ottenuti estendendo lo studio per un periodo superiore a 40 anni; allo stato attuale 13 pazienti sono morti, nella maggior parte dei casi a seguito di una neoplasia avanzata. Per valutare l espressione della malattia sono state utilizzate le caratteristiche cliniche fenotipiche definite dalla classificazione di Vienna del 1998 per la malattia di Crohn. Sono stati inclusi come parametri l età alla diagnosi, la localizzazione e il comportamento della malattia al momento della diagnosi o a 10 o 20 anni dalla diagnosi. Nella maggior parte dei pazienti la malattia è stata diagnosticata prima dell età dei 40 anni (94%) con localizzazione ileo-colica (65,3%). Al momento della diagnosi, sia nelle femmine che nei maschi, la malattia viene sempre classificata come patologia infiammatoria (non-stenosante, non- penetrante ); tuttavia, nel corso della malattia, particolarmente nella prima decade, diminuisce il numero dei pazienti con malattia infiammatoria ed aumenta quello con malattia penetrante. Inoltre, alcuni dei pazienti con malattia stenosante alla fine hanno sviluppato malattia penetrante. La malattia localizzata unicamente alla zona dell ileo presentava più spesso complicanze dovute a stenosi, mentre la localizzazione ileo-colica solitamente presentava complicanze penetranti. Questo scostamento nel comportamento della patologia indica che la malattia di Crohn è un processo dinamico che si evolve fenotipicamente e che progredisce nel tempo. J Clin Gastroenterol 2003 Sep; 37 (3): Permeabilità intestinale nei pazienti con malattia di Crohn e nei loro parenti di primo grado Secondulfo M, de Magistris L, Fiandra R, Caserta L, Belletta M, Tartaglione MT, Riegler G, Biagi F, Corazza GR, Carratu R. Gastroenterology Unit, SUN - Second University of Naples, Italy. Background: Gli studi familiari hanno indicato che un alterata permeabilità intestinale riveste un ruolo nella genesi della malattia di Crohn. Scopo: Scopo del presente studio è stato di indagare una possibile alterazione genetica della barriera mucosa nella ma-
7 6 Abstracts lattia di Crohn. Soggetti: Sono stati studiati 16 pazienti con malattia di Crohn e 26 parenti di primo grado loro conviventi. Metodi: Per indagare la permeabilità intestinale, è stato eseguito un test Cellobiose/Mannitolo su entrambi i gruppi. Risultati: Nei due gruppi abbiamo trovato valori di permeabilità intestinale media maggiori e statisticamente differenti di quelli ottenuti in 32 soggetti di controllo sani e in 5 famiglie di controllo sane. Sei (37,5%) pazienti con malattia di Crohn e 3 (11,5%) dei loro parenti di primo grado, hanno mostrato valori di permeabilità intestinale individuale aumentati. L alterazione della permeabilità intestinale nei pazienti con malattia di Crohn non era correlata a sesso, età, attività della malattia, localizzazione, durata, trattamento, né alla positività degli anticorpi sierici anti-saccharomyces cerevisiae in uno studio pilota condotto in 7 pazienti con malattia di Crohn; i valori di anticorpi anti-saccharomyces cerevisiae erano negativi in tutti i 10 parenti di primo grado indagati. Conclusioni: Questi risultati dimostrano l aumento di IP nel 37% nei pazienti e nell 11% dei loro parenti. Saranno necessarie indagini più estese sulla correlazione tra alterazioni degli ASCA e IP sia nei pazienti con malattia di Crohn che nei loro parenti. Dig Liver Dis 2001 Nov; 33 (8): Radiologia con mezzo di contrasto, TAC ed ecografia nell identificazione delle fistole interne e degli ascessi intraddominali della malattia di Crohn: uno studio prospettico comparativo Maconi G, Sampietro GM, Parente F, Pompili G, Russo A, Cristaldi M, Arborio G, Ardizzone S, Matacena G, Taschieri AM, Bianchi Porro G. Department of Gastroenterology, L. Sacco University Hospital, Milan, Italy. Obiettivo: È estremamente importante una valutazione accurata delle complicanze intestinali della malattia di Crohn (CD), sia nella pratica clinica che nelle sperimentazioni. L accuratezza delle diagnosi radiografiche ed ecografiche delle fistole interne e degli ascessi complicanti il CD è ancora dibattuta e richiede ulteriori indagini. Abbiamo confrontato l ecografia (US) e la radiografia con contrasto per identificare le fistole intestinali e gli ascessi complicanti il CD. Metodi: È stato eseguito uno studio prospettico su 625 pazienti consecutivi con CD che hanno subito una valutazione completa del tratto intestinale attraverso la colonscopia e il clisma con bario a doppio contrasto, l enteroclisi del piccolo intestino e l ecografia addominale (US). Nei casi di grave CD, con sospetto clinico di complicanze settiche, è stata eseguita anche la tomografia computerizzata (CT). L accuratezza di US, radiografia con bario e CT nell identificare le fistole interne e gli ascessi è stata valutata in confronto ai risultati intraoperatori di 128 pazienti consecutivi, sottopostisi ad intervento subito dopo le indagini diagnostiche. Risultati: Le fistole interne e gli ascessi intraddominali sono stati identificati durante l intervento in 56 (43,7%) e 26 (20,3%) pazienti, rispettivamente. L accuratezza diagnostica della US e degli studi radiografici nel determinare le fistole interne è stato paragonabile (85,2% vs 84,8%), con sensibilità del 71,4% per US e 69,6% per gli studi radiografici, e la specificità del 95,8% per entrambi. La combinazione delle tecniche radiografiche e della US ha migliorato in modo significativo l accuratezza diagnostica per l identificazione delle fistole interne. Nei casi gravi di CD con sospetto clinico di complicanze settiche come masse addominali o la febbre, l accuratezza di US, studi con bario e CT è stata del 88,5%, 80,3% e 77%, rispettivamente (p=ns). La presenza di ascessi è stata correttamente identificata in 90,9% dei casi per mezzo della US e nel 86,4% per mezzo della CT (p=ns), sebbene l accuratezza sia stata maggiore per la CT (91,8%) che per la US (86,9%) a causa dei falsi positivi negli studi US. Conclusioni: Nonostante il fatto che la radiologia con bario sia diffusamente considerata il metodo di scelta nell identificazione delle fistole interne, l accuratezza non è però soddisfacente. Un accuratezza comparabile è stata riscontrata per US e CT. La combinazione di bario e studi US, o del solo uso di US in più pazienti CD con malattia più grave, può efficacemente identificare le fistole molto interne e gli ascessi. Am J Gastroenterol 2003 Jul; 98(7):
8 Abstracts 7 Differenziazione sierologica delle malattie infiammatorie intestinali Conrad K, Schmechta H, Klafki A, Lobeck G, Uhlig HH, Gerdi S, Henker J. Institute of Immunology, Medical Faculty of the Technical University Dresden, Germany. k_conrad@rcs.urz.tudresden.de Obiettivo: Al fine di accorciare le procedure diagnostiche sono necessari semplici test sierologici con un alto valore diagnostico per la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Lo scopo di questo studio è stato quindi valutare il valore diagnostico di un dosaggio recentemente sviluppato per la determinazione degli anticorpi per il mannano di Saccharomyces cerevisiae in combinazione con gli anticorpi per antigeni del pancreas esocrino, cellule caliciformi, neutrofili umani e transglutaminasi tissutale. Metodi: Sono stati testati i sieri di 112 pazienti con malattia di Crohn (82 casi confermati e 30 sospetti), 65 pazienti con colite ulcerosa, 13 pazienti con colite indeterminata, 212 pazienti con altre malattie e 250 donatori di sangue sani, per gli anticorpi IgA e IgG al mannano di S. cerevisiae e IgA alla transglutaminasi tissutale con il dosaggio immunoenzimatico. Gli anticorpi IgA endomisiali e gli anticorpi per gli antigeni del pancreas esocrino, cellule caliciformi e neutrofili umani sono stati determinati con l immunofluorescenza indiretta. La sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo degli anticorpi al mannano di S. cerevisiae e le combinazioni di differenti anticorpi sono stati determinati relativamente alla diagnosi della malattia di Crohn e della colite ulcerosa. Risultati: Gli anticorpi al mannano di S. cerevisiae sono stati identificati nel 50% dei pazienti con malattia di Crohn confermata e nel 27% dei pazienti sospetti. Tra i pazienti che non avevano la malattia di Crohn solo quelli sofferenti di intolleranza al glutine e di cirrosi biliare primaria hanno esibito anticorpi al mannano di S. cerevisiae (14%, 6%). Riguardo alla positività anticorpale, anticorpi al mannano di S. cerevisiae e/o anticorpi contro antigeni del pancreas esocrino combinata alla negatività anticorpale degli anticorpi transglutaminasi tissutale ha prodotto una sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo del 60%, 100%, 100% e 90%, rispettivamente, riguardo alla diagnosi della malattia di Crohn. Conclusioni: La determinazione degli anticorpi al mannano di S. cerevisiae come nuovo marker per la malattia di Crohn è utile per la diagnosi differenziale della malattia infiammatoria intestinale. In combinazione con altri marker sierologici noti, gli anticorpi contro il mannano di S. cerevisiae migliorano considerevolmente il loro valore predittivo diagnostico. Eur J Gastroenterol Hepatol 2002 Feb; 14 (2): COLITE ULCEROSA Sopravvivenza e cause di morte nei pazienti italiani con colice ulcerosa. Uno studio GISC nazionale Viscido A, Bagnardi V, Sturniolo GC, Annese V, Frieri G, D Arienzo A, Papi C, Riegler G, Corrao G, Caprilli R; GISC: Italian Group for the Study of the Colon and Rectum. GI Unit, Department of Clinical Sciences, University La Sapienza of Rome, Italy. angviscido@yahoo.it Background: La percentuali di morti nei pazienti con colice ulcerosa sono cambiate nelle ultime decadi. Studi recenti indicano che la mortalità cumulativa a lungo termine è confrontabile con quella della popolazione generale e quelle morti possono dipendere da cause non strettamente correlate alle malattie del colon. Scopo: Valutare la percentuale generale e da cause specifiche di morte in un ampio gruppo di pazienti italiani con colice ulcerosa. Metodi: Sono stati seguiti in 20 unità di gastroenterologia italiane, dal momento della diagnosi fino al 1997, un totale di pazienti, nei quali è stata diagnosticata colice ulcerosa dal 1964 al 1995 in modo consecutivo. Sono stati calcolati i Rapporti di Mortalità Standardizzata e i Rapporti di Sopravvivenza Relativa. Risultati: La mortalità complessiva dei pazienti con colice ulcerosa è stata paragonabile a quella della popolazione generale con 93 morti osservate versus le 92.1 attese (rapporto di mortalità standardizzata, 1.0; 95% intervallo di attendibilità, ). È stata osservata una mortalità significativamente più alta nei pazienti d età inferiore a 30 an-
9 8 Abstracts ni alla diagnosi (rapporto di mortalità standardizzata, 2.7; 95% intervallo di attendibilità, ), ed in quelli diagnosticati prima del 1974 (rapporto di mortalità standardizzata, 2.7; 95% intervallo di attendibilità, ). La proctocolite e le complicazioni chirurgiche sono state descritte in 11 e 5 casi, rispettivamente. Un significativo eccesso di morti è stato osservato per il tumore del colon-retto (colon: rapporto di mortalità standardizzata, 3.0; 95% intervallo di attendibilità, ; retto: rapporto di mortalità standardizzata, 4.4; 95% intervallo di attendibilità, ) e per neoplasie emolinfopoietiche (rapporto di mortalità standardizzata, 2.8; 95% intervallo di attendibilità, ), in particulare mieloma multiplo e linfoma non-hodgkin. È stato osservato un significativo deficit delle morti per neoplasie del sistema respiratorio (rapporto di mortalità standardizzata, 0.3; 95% intervallo di attendibilità, ). Conclusioni: Questo studio conferma che, anche in Italia, la mortalità dei pazienti con colice ulcerosa è paragonabile a quella della popolazione generale. Solo il 12% delle morti sono state causate dalla colice ulcerosa, mentre il 10% delle morti è stato attribuito a tumore del colon-retto. Le morti da tumore colorettale sono insorte 9 anni circa dopo la diagnosi di colice ulcerosa, indicando che il rischio neoplastico non è limitato ai pazienti con colite di vecchia data. Per le cause non legate alla colite, c è stato un eccesso di morti dovute a tumori del sistema emolinfopoietico. Dig Liver Dis Nov;33(8): Parametri clinici, biologici e istologici come indicatori di recidiva nella colite ulcerosa Background e scopi: La colite ulcerosa (UC) è una malattia infiammatoria intestinale cronica recidivante. Abbiamo mirato a stabilire se i parametri clinici, biologici e istologici nella UC inattiva possono indicare il momento della recidiva clinica. Metodi: Sono stati seguiti per 1 anno, o per periodi più brevi in caso di comparsa di recidiva, 74 pazienti con UC inattiva clinicamente ed endoscopicamente determinata. Sono stati misurati all inizio i dati sierici relativi a velocità di eritro-sedimentazione; proteina C-reattiva, interleuchina (IL)-1beta, IL-6 e IL-15, anticorpi citoplasmici antineutrofili e sono stati prelevati i campioni bioptici rettali all inizio, dopo 6 e 12 mesi, e/o alla comparsa della recidiva. È stata eseguita l analisi multivariata di sopravvivenza per stabilire gli indicatori indipendenti di recidiva clinica. Risultati: Hanno avuto recidive 27 pazienti (19/42 donne; 8/32 uomini). L analisi di regressione multivariata di Cox ha mantenuto un età più giovane (P = 0,003; rapporto di rischio, 0,4 per decade), un numero maggiore di precedenti recidive nelle donne (P < 0,001; rapporto di rischio, 1,6 per recidiva precedente) e plasmocitosi basale (P = 0,003; rapporto di rischio, 4,5) nei campioni di biopsia rettale come indici predittivi di un più breve tempo di recidiva clinica. Le curve di sopravvivenza di Kaplan- Meier hanno mostrato che il gruppo di anni d età e le donne con più di 5 anni dalla precedente recidiva sono quelli con il tempo di recidiva più breve. Conclusioni: L età più giovane, recidive precedenti multiple (per le donne) e plasmocitosi basale nei campioni di biopsia rettale, sono stati indici predittivi indipendenti di recidiva precoce. Questi risultati possono aiutare ad identificare i pazienti con UC inattiva che necessitano di una terapia medica di mantenimento ottimale. Gastroenterology Jan;120(1): Bitton A, Peppercorn MA, Antonioli DA, Niles JL, Shah S, Bousvaros A, Ransil B, Wild G, Cohen A, Edwardes MD, Stevens AC. Gastroenterology Division, Beth Israel Deaconess Medical Center, Boston, Massachusetts, USA. alain.bitton@muhc. mcgill.ca
10 ACTA BIOMED 2009; 80; Quaderno di Gastroenterologia II: 9-11 MATTIOLI 1885 C A S E R E P O R T Uso del beclometasone dipropionato nel trattamento della colite eosinofila con interessamento sieroso e di mucosa: un caso clinico Cesare Cavaliere, Maria Chiara Frandina, Michele Middonno, Carlo Puglisi, Enrico Ciliberto U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ASP di Crotone, Crotone Descrizione del caso Dolore addominale e diarrea persistente (6 8 ev/die con feci liquide, anche notturne), sono questi i sintomi che, nel marzo 2007, spinsero la paziente R. M.S. di anni 42, ad eseguire visita ambulatoriale presso la nostra U.O. di Gastroenterologia. Tale sintomatologia era presente da circa 5 mesi e non aveva tratto beneficio dall assunzione di terapia antispastica (octatropina metilbromuro/diazepam 1 cpr per 3/die per 4 settimane). Le analisi ematochimiche routinarie, eseguite nell aprile 2007 e comprendenti anche esami completi delle feci (chimico fisico, parassitologico, batteriologico e ricerca S. O.) su tre campioni consecutivi, non avevano evidenziato nulla di patologico, ad esclusione di un discreto aumento degli eosinofili sierici (1200/uL). La paziente appariva in discreto stato di benessere, ma l esame obbiettivo addominale evidenziò la presenza di versamento ascitico. I successivi esami a cui fu sottoposta: - Eco addomino-pelvica ed intestinale: versamento libero in addome - EGDS + bx gastriche e duodenali: esame macroscopicamente negativo con istologico negativo - Colonscopia con ileoscopia retrograda + campionamento bioptico: esame macroscopicamente negativo con istologia compatibile con colite eosinofila ( edema e lieve flogosi cronica erosiva, ricca in granulociti eosinofili: circa 50 per un campo a forte ingrandimento ). - Paracentesi diagnostica: essudato sterile con elevata concentrazione di eosinofili - Endoscopia capsulare del tenue: negativa per patologia - Esami ematochimici: marcata eosinofilia sierica (2200/uL) e l esclusione di altre cause note di infiltrazione eosinofila della mucosa dell apparato digerente (farmaci, infestazioni parassitarie, linfomi), permisero di porre diagnosi di gastroenterite eosinofila con coinvolgimento della tonaca mucosa e della sierosa. La paziente eseguì quindi terapia con steroidi (prednisone 25 mg/die per 4 settimane e successivo tapering), con immediato beneficio clinico, riassorbimento del versamento ascitico (controllo ecografico a distanza di 4 settimane), e normalizzazione della conta degli eosinofili sierici (720/uL a distanza di 6 settimane). Nell agosto del 2008 la paziente ha ripresentato la stessa sintomatologia (dolore addominale e diarrea). Per tale motivo è stata sottoposta ad - Esami ematochimici: marcata eosinofilia sierica (2500/uL) - Ecografia addominale: versamento libero in addome e nello scavo del Douglas - Colonscopia con ileoscopia retrograda + campionamento bioptico: esame macroscopicamente negativo, con esame istologico positivo per infiltrazione eosinofila a livello del colon, con diagnosi di gastroenterite eosinofila recidiva. A questo punto, veniva informata la paziente della necessità di eseguire nuovo ciclo di terapia con glu-
11 10 C. Cavaliere, M.C. Frandina, M. Middonno, C. Puglisi, E. Ciliberto cocorticoidi, ottenendo da parte della stessa un netto rifiuto (effetti collaterali sperimentati nel precedente trattamento). In considerazione della non disponibilità ad eseguire terapia con steroidi tradizionali, la paziente fu messa in terapia con: - Beclometasone dipropionato 10 mg/die - Sodio cromoglicato 200 mg per 3/die Dopo 10 giorni la sintomatologia era completamente regredita e l ecografia, eseguita in 14a giornata dall inizio della terapia, evidenziava il completo riassorbimento del versamento ascitico, tanto da spingerci a sospendere, in relazione anche alla poca compliance della paziente, l assunzione del sodio cromoglicato. L esame emocromocitometrico, eseguito dopo 6 settimane di terapia con beclometasone dipropionato, evidenziava ancora una modica ipereosinofilia (1020/uL). La paziente ha assunto terapia con beclometasone dipropionato a dosaggio di 10 mg/die per complessive 8 settimane quando, dopo aver eseguito nuovamente eco addome, es. emocromocitometrico e colonscopia con ileoscopia e campionamento bioptico (esami risultati tutti negativi per patologia), il dosaggio è stato ridotto a 5 mg/die e proseguito per altre 8 settimane. Nel Dicembre 2008, dopo 4 mesi complessivi, stante il permanere del benessere clinico e la ripetuta negatività di eco addome ed es. emocromocitometrico, veniva sospesa anche la terapia con beclometasone dipropionato. A distanza di circa 3 mesi, la paziente continua ad essere asintomatica ed es. emocromocitometrico ed eco addome, ripetuti nel febbraio u.s., si mantengono negativi per patologia. Discussione La gastroenterite eosinofila è una patologia rara, anche se verosimilmente sottostimata, la cui eziologia e patogenesi sono ancora misconosciute. È caratterizzata da eosinofilia tissutale, che può coinvolgere i diversi strati della parete e tutti i segmenti del tratto gastrointestinale (dall esofago al retto). Per tale motivo la sintomatologia può essere diversa, ed i sintomi possono comprendere: il dolore addominale, la diarrea, la nausea, il vomito, il calo ponderale, l anemia sideropenica, il malassorbimento e la protidodispersione, tipici della forma prevalente della malattia con infiltrazione della mucosa (e della sottomucosa), ma anche l ostruzione (tipica della infiltrazione della tonaca muscolare) e l ascite eosinofila (presente nella malattia a localizzazione sierosa). Il caso clinico di cui noi ci siamo occupati, presentava un concomitante coinvolgimento della mucosa e della sierosa, con infiltrazione di mucosa documentata a livello del colon. L anamnesi negativa per assunzione di farmaci, la negatività ripetuta del parassitologico fecale, gli esame sierologici, l ecografia addomino pelvica - intestinale e lo studio endoscopico del piccolo intestino con video capsula avevano permesso, nel corso della prima diagnosi (marzo 2007), di escludere le altre cause di eosinofilia periferica e/o tissutale. Gli steroidi sono considerati i farmaci di riferimento nella gastroenterite eosinofila ad interessamento sieroso (1) e la maggior parte dei pazienti rispondono in maniera eclatante, ma circa il 15% di essi recidiva dopo sospensione della terapia. Nel nostro caso, alla ripresa di malattia, ci siamo ritrovati con un netto rifiuto da parte della paziente a ricominciare la terapia con glucocorticoidi classici. Il beclometasone dipropionato è uno steroide di sintesi a rapida metabolizzazione epatica, la cui somministrazione è raramente gravata da effetti collaterali sistemici (2). In letteratura (3, 4) sono inoltre riportati casi che rispondono alla somministrazione di sodio cromoglicato, farmaco anch esso considerato assolutamente sicuro. Nel caso clinico in discussione, l impossibilità di riutilizzare lo steroide classico e la nota efficacia del beclometasone dipropionato nelle malattie infiammatorie croniche (in particolare RCU), associata alle caratteristiche farmacocinetiche, ci hanno spinto, in accordo con la paziente, a sperimentare questa nuova associazione terapeutica: - Beclometasone Dipropionato 10 mg/die - Sodio cromoglicato 200 mg per 3/die La rapida risposta clinica e strumentale, associata alla lunga persistenza della remissione, ci spinge a
12 Uso del beclometasone dipropionato nel trattamento della colite eosinofila con interessamento sieroso e di mucosa 11 pensare che il beclometasone dipropionato potrebbe rappresentare un nuovo, sicuro ed efficace trattamento della gastroenterite eosinofila. Bibliografia 1. Talley NJ, Shorter RG, Phillips SF, et al. Eosinophilic gastroenteritis: a clinicopathological study of patients with disease of the mucosae, muscle layer, and subserosal tissues. Gut 1990; 31: Rizzello F, Giochetti P, D Arienzo A, et al. Oral beclometasone dipropionate in the treatment of active ulcerative colitis: a double - blind placebo controlled study. Aliment Pharmacol Ther 2002; 16 (6): Van Dellen RG, Lewis JC. Oral administration of cromolyn in a patient with protein-losing enteropathy, food allergy, and eosinophilic gastroenteritis. Mayo Clin Proc 1994; 69: Perez-Millian A, Martin Lorente JL, Lopez-Morante A, et al. Subserosal Eosinophilic gastroenteritis treated efficaciously with sodium cromoglycate. Dig Dis Sci 1997; 42: 342. Indirizzo per la corrispondenza: Dott. Cesare Cavaliere cesarecav@virgilio.it
13 ACTA BIOMED 2009; 80; Quaderno di Gastroenterologia II: MATTIOLI 1885 C A S E R E P O R T Descrizione di un caso clinico di colite linfocitica associata a malattia di Behçet Agnese Gilli Unità Operativa Dipertimentale di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Universitario - Cagliari Con il termine di coliti microscopiche si intendono due forme idiopatiche appartenenti alla categoria delle malattie infiammatorie croniche intestinali: colite linfocitica e collagenosica. La diagnosi di queste due forme è basata su una ben precisa definizione istologica in associazione con un quadro clinico dominato dalla diarrea acquosa e dal un quadro endoscopico macroscopicamente normale (1). Il termine di colite collagenosica venne utilizzato per la prima volta da Lindstrom nel 1976 (2) mentre quello di colite linfocitica venne coniato da Lanzeby nel 1989 (3). Per quanto riguarda le manifestazioni cliniche, hanno come sintomo cardine la diarrea acquosa che può essere cronica, intermittente o recidivante, l incidenza notturna della diarrea permette di distinguere queste forme dalla sindrome del colon irritabile; sintomi che possono essere associati sono il dolore addominale, la nausea, il vomito, l anoressia e il calo ponderale (4). Gli esami di laboratorio sono generalmente normali fatta eccezione per un modico incremento della VES e per la presenza di linfociti all esame chimico-fisico delle feci, raramente si osserva ipokaliemia, ipoalbuminemia e altri segni di malassorbimento (5-7). Dal punto di vista endoscopico non si osservano alterazioni della mucosa mentre dal punto di vista istologico la colite linfocitica è caratterizzata da un incremento dell infiltrato linfocitico intraepiteliale mentre nella colite collagenosica a tale infiltrato si aggiunge l ispessimento della banda di collagene sub epiteliale. La colite linfocitica ha uguale incidenza nei due sessi (5, 8), colpisce prevalentemente l età adulta ed è localizzata generalmente al colon; la sua incidenza è stata stimata intorno al 3.1 per abitanti (9). Numerose sono le patologie autoimmuni che si associano a tale patologia che infatti mostra spesso un alterazione del panel degli autoanticorpi e un incremento dei livelli di Immunoglobuline circolanti. L ipotesi eziologica attualmente più accreditata è che si tratti di una risposta immune errata a diversi insulti esterni siano essi fattori dietetici, fattori batterici o farmaci (tra cui FANS (10), lansoprazolo, ticlopidina, ranitidina e carbamazepina), questi ultimi in particolare potrebbero agire anche determinando un danno diretto a carico della mucosa successivamente sede dell infiammazione cronica. Caso Clinico Aprile 2007 Si presenta alla nostra osservazione una paziente di 75 anni che da un numero imprecisato di anni lamenta episodi recidivanti di aftosi del cavo orale caratterizzata dalla presenza di afte confluenti che potevano raggiungere il numero di 8-10 simultaneamente. All anamnesi familiare non si segnalavano patologie autoimmuni né gastrointestinali, mentre all anamnesi patologica remota emerge una poliartrosi con frequenti episodi artritici sovrapposti, uveite anteriore circa 20 anni prima, isteroannessiectomia per fibromatosi uterina e ipertensione arteriosa ben controllata dalla terapia con sartanici.
14 Descrizione di un caso clinico di colite linfocitica associata a malattia di Behçet 13 Dal punto di vita clinico la paziente riferisce saltuari episodi di dolore addominale di tipo crampiforme e alvo alterno, artralgie diffuse e aftosi della mucosa vaginale che sarebbe regredita dopo l intervento di isteroannessiectomia (circa 25 anni prima). Vengono prescritti i seguenti esami: screening sierologico per malattia celiaca negativo, marcatori tumorali negativi, sideremia, ferritina, folati e vitamina B12 nella norma, VES 30, PCR negativa, emocromo nella norma, ricerca del sangue occulto nelle feci negativa, ormoni tiroidei nella norma, elettroforesi delle siero proteine mostrava lieve ipergammaglobulinemia, ANA positivi 1:640 con pattern finemente punteggiato, anti- DNA negativi, poli-ena negativi, lieve incremento delle IgG. Per tale motivo al secondo controllo ambulatoriale viene effettuato pathergy test risultato positivo e dopo aver consultato la specialista reumatologo viene posta diagnosi di morbo di Behçet, trattato con Metilprednisolone 16 mg con scomparsa delle afte orali. Giugno 2007 A seguito di un episodio artritico a carico delle articolazioni di ginocchia e caviglie con marcata impotenza funzionale viene prescritta terapia antinfiammatoria con ketoprofene 1 fl/die im per 10 giorni seguita dalla terapia orale condotta per circa 20 giorni quando sarebbe comparsa diarrea acquosa caratterizzata da 8-10 evac/die anche notturne senza sangue ma con muco associate a urgenza, dolori addominali diffusi di tipo crampiforme che non regredivano con l evacuazione. La paziente viene trattata dal Curante con rifaximina e loperamide con modesto beneficio. Luglio 2007 La paziente si reca pertanto in Pronto Soccorso riferendo, oltre la sintomatologia descritta, calo ponderale di circa 4 Kg imputabile alla riduzione dell introito alimentare in quanto quest ultima determinava un miglioramento del quadro clinico. Gli esami ematochimici eseguiti risultavano nella norma tranne VES 40, ricerca sangue occulto negativa, esami parassitologici delle feci negativi, coprocolture e ricerca Clostridium difficile negativa. Colonscopia esplorativa negativa. Nell ipotesi di una reazione avversa alla terapia protratta con FANS la paziente viene dimessa con una terapia a base di probiotici e divieto assoluto all uso di FANS. Ottobre 2007 Dopo un periodo di relativo benessere durato circa un mese e mezzo, la paziente giunge presso il nostro ambulatorio riferendo dalla fine di settembre la comparsa di dolore addominale crampiforme localizzato ai quadranti inferiori dell addome associato a 4-7 evac/die di feci liquide senza sangue né muco anche notturne, calo ponderale di circa 2 Kg, astenia marcata e ricomparsa delle afte a livello del cavo orale. Gli esami bioumorali mostravano modesta riduzione dei livelli di Hgb rispetto ai precedenti controlli, lieve ipoalbuminemia, VES 35, PCR negativa, esame chimico-fisico delle feci dimostrava la presenza di abbondante quantità di leucociti, mentre gli esami parassitologico, ricerca sangue occulto, copro colture e ricerca di C. difficile risultarono essere negative. Pertanto viene eseguita una colonscopia che mostra un quadro endoscopico normale e vengono effettuate biopsie random su tutto il colon. In attesa del referto istologico, alla paziente viene prescritta una terapia a base di mesalazina 800 mg 5 cp/die con immediato beneficio sulla sintomatologia addominale ma sospesa circa due settiamane dopo per la comparsa di una reazione orticarioide estesa a tutto il soma. L esame istologico parlava di abbondante infiltrato infiammatorio cronico intraepiteliale in tutti i segmenti biopsiati con prevalenza della componente linfocitaria, che all immunoistochimca mostrava positività per CD3. Viene impostata terapia medica a base di beclometasone dipropionato alla dose di 10 mg/die con rapido miglioramento della sintomatologia nel giro di 15 giorni. Dopo circa 2 mesi (Gennaio 2008) nei quali la paziente riferisce relativo benessere con alvo regolare, assenza di dolore addominale e recupero ponderale si decide di ridurre il dosaggio del farmaco a 5 mg/die.
15 14 A. Gilli Marzo 2008 Nonostante l assenza di effetti collaterali derivanti all uso del farmaco si decide, considerata la durata del trattamento, di interrompere il farmaco. Settembre 2008 Per la ricomparsa della sintomatologia intestinale viene intrapresa nuovamente terapia con beclometasone dipropionato alla dose di 5 mg/die per un mese con beneficio. Discussione In questo caso clinico si può osservare come la colite linfocitica sia spesso un entità di difficile individuazione e questo determina spesso un notevole ritardo diagnostico che può causare, soprattutto in soggetti anziani e spesso affetti da patologie concomitanti, uno scadimento delle condizioni cliniche generali. Inoltre si può mettere in evidenza un apparente stretta correlazione con l utilizzo di FANS i quali, probabilmente per un danno diretto sulla mucosa, determinano l insorgere di questo tipo di patologia cronica che non è possibile risolvere con il solo allontanamento del fattore tossico scatenante. Nel nostro caso clinico, nell ipotesi di una flogosi mucosale a carico del colon, è stata inizialmente impostata una terapia a base di mesalazina, che può essere considerata il farmaco antinfiammatorio intestinale per eccellenza e ha pertanto un razionale nell arginare un processo infiammatorio di grado moderato sia esso acuto o cronico. Tuttavia, a seguito di una reazione di ipersensibilità nei confronti del farmaco, e in considerazione del fatto che la paziente per la sua patologia di base già praticava una terapia con metilprednisolone, seppure a basso dosaggio, è stata impostata una terapia con beclometasone dipropionato alla dose di 10 mg/die. La nostra scelta è stata dettata dalle seguenti considerazioni: il beclometasone dipropionato è uno steroide a rapida metabolizzazione epatica e pertanto con un buon profilo di sicurezza anche nel lungo periodo, si caratterizza per avere una distribuzione a livello del colon abbastanza omogenea e una maggiore biodisponibilità rispetto ad altri steroidi quali ad esempio la budesonide. Considerati i buoni risultati ottenuti nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali, in particolar modo nella colite ulcerosa, la buona tollerabilità e le caratteristiche farmacocinetiche del farmaco si può affermare che il beclometasone dipropionato potrebbe essere considerato un farmaco di scelta per questo sottotipo particolare di malattie infiammatorie croniche intestinali. Bibliografia 1. Tagkalidis p, Bhathal P, Gibson P Microscopic colitis ; Journal of Gastroenterology and Hepatology 2002; 17: Lindström CG. Collagenous colitis with watery diarrhea - a new entity? Pathol Eur 1976; 11: Lazenby AJ, Yardley JH, Giardiello FM, Jessurun J, Bayless TM. Lymphocytic (microscopic) colitis: a comparative histopathologic study with particular reference to collagenous colitis. Hum Pathol 1989; 20: Bohr J,Tysk C, Eriksson S, Abrahamsson H, Järnerot G. Collagenous colitis: a retrospective study of clinical presentation and treatment in 163 patients. Gut 1996; 39: Baert F, Wouters K, D Haens G et al. Lymphocytic colitis: a distinct clinical entity? A clinicopathological confrontation of lymphocytic and collagenous colitis. Gut 1999; 45: Wang KK, Perrault J, Carpenter HA, Schroeder KW, Tremaine WJ. Collagenous colitis: a clinicopathologic correlation [published erratum appears in Mayo Clin. Proc. 1988, March; 63 (3): 308] Mayo Clin Proc 1987; 62: Jessurun J, Yardley JH, Giardiello FM, Hamilton SR, Bayless TM. Chronic colitis with thickening of the subepithelial collagen layer (collagenous colitis): histopathologic findings in 15 patients. Hum Pathol 1987; 18: Giardiello FM, Lazenby AJ, Bayless TM et al. Lymphocytic (microscopic) colitis. Clinicopathologic study of 18 patients and comparison to collagenous colitis. Dig Dis Sci. 1989; 34: Fernández-Bañares F, Salas A, Forné M, Esteve M, Espinós J, Viver JM. Incidence of collagenous and lymphocytic colitis: a 5-year population-based study. Am. J. Gastroenterol 1999; 94: Riddell RH,Tanaka M, Mazzoleni G. Non-steroidal antiinflammatory drugs as a possible cause of collagenous colitis: a case-control study. Gut 1992; 33: Indirizzo per la corrispondenza: Dott.ssa Agnese Gilli agnesegilli@alice.it
Che cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliDELIBERAZIONE N. 227/2015 ADOTTATA IN DATA 12/02/2015 IL DIRETTORE GENERALE
DELIBERAZIONE N. 227/2015 ADOTTATA IN DATA 12/02/2015 OGGETTO: Integrazione del bando di ricerca contributi da privati n. 16 con il progetto P16-03.23 Follow-up clinico ed endoscopico nei pazienti con
DettagliImagine of the colon f r. izzello rizzello
Imagine of the colon f. rizzello 1 passo: quadro clinico Sintomi funzionali Stipsi Sintomi regionali dolore da rallentato transito organica da defecazione ostruita Diarrea acuta (< 2-3 sett) cronica (>
DettagliSTUDI SU MATERIALE GENETICO
Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliPSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA
PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,
DettagliPolipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.
Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliL Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.
DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più
DettagliLA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008
LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato
DettagliIntestinale dalla fisiologia alla patologia
ilruolo delmicrobiota Intestinale dalla fisiologia alla patologia Con il supporto non condizionato di Bari, 13 Dicembre 2014 Sheraton Nicolaus Hotel CORSO INTERATTIVO ECM RAZIONALE SCIENTIFICO Negli ultimi
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliCosa è il cancro colorettale
Cosa è il cancro colorettale La maggioranza dei cancri colorettali si sviluppa da un ingrossamento non-maligno nel grosso intestino conosciuta come adenoma. Nelle prime fasi, gli adenomi assomigliano a
DettagliI dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.
LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di
DettagliTEST HELICOBACTER PYLORI CARD
Cod. ID: Data: Paziente: TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Test rapido one step per la diagnosi qualitativa dell antigene di Helicobacter pylori nelle feci HELICOBACTER PYLORI COS E TEST Helicobacter pylori
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA
AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA PERCORSO DIAGNOSTICO DELLA MALATTIA CELIACA Redazione Elaborazione Verifica Approvazione Gruppo di lavoro Verifica clinica: Giorno 01.03.2012 Marzo 2012 Microbiologia e Virologia
DettagliLegga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliLa sindrome dell intestino irritabile post-infettiva
La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliDocumento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici
Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative
DettagliSegnaliamo le sospette reazioni avverse! Come fare?
La Farmacovigilanza. Perché, quando e come segnalare le Reazioni Avverse da Farmaci Segnaliamo le sospette reazioni avverse! Come fare? Dr. Michele Conti Regione Lazio Farmacista collaboratore di Farmacovigilanza
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliL EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08
1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della
DettagliSTUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono?
STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica, o studio clinico controllato, (in inglese: clinical trial), un esperimento scientifico che genera dati
DettagliMedici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?
RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliInterventi di screening per i tumori intestinali in Galles
Interventi di screening per i tumori intestinali in Galles 3 www.bowelscreeningwales.org.uk Interventi di screening per i tumori intestinali in Galles Perché è consigliato effettuare lo screening per i
DettagliLettere di una madre al proprio figlio
A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più
DettagliSCREENING DI IPERCOAGULABILITÀ
SCREENING DI IPERCOAGULABILITÀ COME STRUMENTO INNOVATIVO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO, LA DIAGNOSI E LA PROGNOSI DEL TUMORE PROGETTO AIRC 5XMILLE 2011-2014 (+2 ANNI EVENTUALI) LO STUDIO L Associazione
DettagliTrials clinici. Disegni di studio
Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series
DettagliOsservazioni su Report di un caso di ADK POLMONARE con metastasi linfonodali,, epatiche ed ossee
Osservazioni su Report di un caso di ADK POLMONARE con metastasi linfonodali,, epatiche ed ossee dott. Mauro Madarena Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini (Roma) Paziente di sesso maschile, anni 52,
DettagliCaratteristiche dell indagine
L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende
DettagliANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009
ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza
DettagliAMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
DettagliANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH)
1 ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH) Gentile Signora/e, Gioia Jacopini*, Paola Zinzi**, Antonio Frustaci*, Dario Salmaso* *Istituto di
DettagliEsercitazione di gruppo
12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto
DettagliANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE
6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliLa frazione dei guariti dal cancro
13-15 Aprile 2016 Reggio Children c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi REGGIO EMILIA La frazione dei guariti dal cancro Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto Luigino Dal Maso, Centro Riferimento
DettagliI processi decisionali all interno delle coppie
9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE
A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright
DettagliStudio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.
Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliIn collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
"Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
DettagliBocca e Cuore ooklets
Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari
DettagliSTRUTTURA DEL PROGETTO
BACKGROUND La definizione di artrite reumatoide è spesso imprecisa soprattutto nelle fasi iniziali di malattia, ma tale termine è sovente utilizzato per descrivere una poliartrite simmetrica ed erosiva
DettagliL.I.L.T. Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Bologna
L.I.L.T. Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Bologna un po di storia la sezione di Bologna 1922 il 25 febbraio nasce a Bologna la Federazione Italiana per la lotta contro
DettagliSindrome dell intestine irritabile (IBS): Ruolo del farmacista nell inquadramento del paziente ed opzioni terapeutiche di Sua competenza
Pesaro, 20 Marzo 2015 Sindrome dell intestine irritabile (IBS): Ruolo del farmacista nell inquadramento del paziente ed opzioni terapeutiche di Sua competenza Dott. Andrea Lisotti UOC Gastroenterologia
DettagliValutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia
Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione ubicato nei comuni di Castenaso e Granarolo dell Emilia Il contributo dell Azienda USL di Bologna Dr. Paolo Pandolfi Dipartimento
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliUNITA OPERATIVA GASTROENTEROLOGIA
pag. 7 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA SCHEDA INFORMATIVA UNITA OPERATIVE CLINICHE UNITA OPERATIVA GASTROENTEROLOGIA PRESIDIO OSPEDALE POLICLINICO MA 28 Rev. 3 del 01/06/08 Ultimo aggiornamento
DettagliIL DOLORE ADDOMINALE VISTO DAL PEDIATRA. Dott. Renata Auricchio Dipartimento di Pediatria Università Federico II Napoli
IL DOLORE ADDOMINALE VISTO DAL PEDIATRA Dott. Renata Auricchio Dipartimento di Pediatria Università Federico II Napoli Agadir, 18 25 luglio 2008 Aniello (8 anni) Dall età di 6 anni Aniello riferisce ripetuti
DettagliCancro del Colon-Retto
Cancro del Colon-Retto Prevenzione, Screening e Sorveglianza Dott. Marco La Torre Dipartimento di Chirurgia Generale Azienda Ospedaliera Sant Andrea Epidemiologia Il carcinoma colon- rettale (CCR) è al
DettagliI DISTURBI DELLA TI ROIDE
OSPEDALE San Martino UNITA OPERATIVA DI MEDICINA INTERNA Direttore dott. Efisio Chessa I DISTURBI DELLA TI ROIDE Informazioni e consigli per i pazienti e i familiari dei pazienti Che cosè La tiroide è
DettagliIl mieloma multiplo La terapia
MIELOMA MULTIPLO Il mieloma multiplo è una malattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo di linfociti e di plasmacellule che, direttamente o indirettamente, possono
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliQuando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013
Quando il dolore è ancora un problema XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Marta Gentili vivere senza dolore onlus In Italia, nel 2012, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore
DettagliAPPROCCIO RADIOTERAPICO
Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine
DettagliLA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO
LA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO Accuratezza degli studi Miettinen, nel 1985, afferma che : la accuratezza di uno studio epidemiologico consiste nel grado di - assenza di errori
DettagliScritto da Giovanni Creton Domenica 27 Febbraio 2011 17:32 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Marzo 2011 19:43
E evidente che lo screening per un tumore può diagnosticare la malattia molto precocemente, ma nel caso del tumore alla prostata il ricorso al test del PSA può creare dati incerti e rischi sanitari in
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliRisultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara
Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara Aldo De Togni direttore Unità Operativa Organizzazione Oncologica Dipartimento di Sanità Pubblica Il tumore del colon-retto è un
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliPOLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia
POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità
DettagliCAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI
VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita
DettagliFebbre Ricorrente Associata a NLRP12
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12
DettagliL'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO
L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO Latina, 26 Maggio 2012 Dott.ssa Federica Sebastiani Dipartimento di Oncologia.
DettagliConoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria. Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord
Conoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord Qualche numero Sul territorio nazionale: Incidenza CRC: 52.000 nuovi casi diagnosticati
DettagliANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
DettagliPROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
FAQ lattosio PAZIENTE 1) Quali sono i sintomi dell'intolleranza al lattosio? Generalmente i sintomi sono di tipo intestinale e compaiono da pochi minuti a 1 2 ore dopo l'ingestione di cibi contenenti lattosio.
DettagliPROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliLE BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLA RICERCA FARMACEUTICA LE CONOSCENZE E GLI ORIENTAMENTI DEGLI ITALIANI E DEI GIOVANI
GfK Group e gli orientamenti degli italiani e dei giovani LE BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLA RICERCA FARMACEUTICA LE CONOSCENZE E GLI ORIENTAMENTI DEGLI ITALIANI E DEI GIOVANI Roma, Isabella Cecchini Direttore
DettagliGUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa
DettagliIl Pap test di triage
La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage
DettagliChe cos è la fibrosi cistica
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliSERVIZIO DI REUMATOLOGIA
SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,
DettagliLa malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
DettagliCasa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice
Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliLa TC. e il mezzo di. contrasto
Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 La TC e il mezzo di contrasto INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL6-0 03/10/2011 INDICE Che cosa è la TAC o meglio la TC? 4 Tutti possono essere
DettagliCriteri di selezione del collettivo e definizioni
Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione
DettagliCOME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini
COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.
DettagliMALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA
MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza
DettagliNumero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL
Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno
DettagliIgiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli
Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliDermatite eczematosa cronica delle mani
Dermatite eczematosa cronica delle mani Paolo Daniele Pigatto, Agostina Legori I.R.C.C.S. Ospedale Galeazzi, Dipartimento di Tecnologie per la Salute, Milano Presentazione del caso Una paziente di 65 anni
DettagliLa Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova
La Cartella Infermieristica Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 17 gennaio 1997 n 70 Codice deontologico/ patto
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI
DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo scopo di informarla
DettagliIL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A
IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione
DettagliFS procedura d esame
FS procedura d esame Preparazione Clistere (33 ml) auto-somministrato a domicilio 2 ore prima dell esame esame e ritirato gratuitamente in farmacia Esame eseguito in servizi di endoscopia ospedalieri Invio
DettagliDONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE
DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non
DettagliObiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie
Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
DettagliONCOVIEW 2012. Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti
ONCOVIEW 2012 Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti ONCOVIEW - COME SI COLLABORA Lo studio ONCOVIEW ha l obiettivo di fornire un quadro esaustivo ed approfondito delle terapie farmacologiche
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
Dettagli