Startup innovative. Bilancio di un anno di Governo, stato dell arte, iniziative recenti

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1 Startup innovative Bilancio di un anno di Governo, stato dell arte, iniziative recenti Roma, 13 marzo

2 1. Bilancio di un anno di Governo Il 4 ottobre 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge contenente Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (D.L. 179/2012). La sezione IX (articoli 25-32) del Decreto è dedicata alle misure specifiche per favorire la nascita e lo sviluppo delle startup innovative, che per la prima volta vengono riconosciute dalla legislazione italiana. L iter di conversione del Decreto Legge è stato completato dal Parlamento con l adozione della Legge n. 221 del 17 dicembre La nuova normativa offre un quadro di riferimento organico per favorire la nascita e la crescita di nuove imprese capaci di rinnovare tutti i settori produttivi, gettando le basi per una nuova primavera dell economia italiana. L obiettivo è quello di promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, e l occupazione, in particolare giovanile. La normativa si propone, inoltre, di diffondere una nuova cultura imprenditoriale, creare un ecosistema maggiormente incline all innovazione, così come di favorire una maggiore mobilità sociale e rendere l Italia una meta più attraente per talenti e capitali dall estero. La legge 221/2012 fornisce anzitutto una definizione di startup innovativa, per evidenziare che il target delle misure non include qualsiasi nuova impresa ma è incentrato su quelle il cui business è chiaramente legato all innovazione e alla tecnologia. Per beneficiare delle misure di sostegno, la startup deve presentare alcune caratteristiche, tra cui: essere operativa da meno di quattro anni; avere meno di 5 milioni di euro di fatturato; la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell Assemblea ordinaria dei soci deve essere detenuta da persone fisiche per i primi 24 mesi di operatività; non deve distribuire utili; deve avere come business esclusivo o prevalente l innovazione tecnologica. La startup soddisfa quest ultimo requisito se almeno il 20% delle proprie spese sono in R&S, oppure se almeno un terzo del team è composto di dottorandi o dottori di ricerca o da personale che ha svolto attività di ricerca per almeno tre anni, oppure se è proprietaria o depositaria o licenziataria di un brevetto. Le misure principali sono le seguenti: Per sostenere la costituzione e lo sviluppo di queste imprese, è prevista la riduzione di alcuni oneri per l iscrizione al Registro delle imprese e l esenzione dal diritto annuale, l eliminazione di alcuni vincoli civilistici in materia di obblighi di ricapitalizzazione in seguito a perdite, di flessibilità nell emissione di categorie di azioni con diritti diversificati, di possibilità di acquisire e offrire al pubblico quote della società. Sono infine state eliminate alcune penalizzazioni fiscali, disapplicando la normativa sulle società di comodo in perdita sistematica. Per il reperimento di risorse finanziarie, sono stati introdotti incentivi fiscali per privati cittadini e aziende che investono in startup innovative (meccanismo basato su deduzioni e detrazioni, con soglia massima di investimento). 2

3 Con l emanazione della normativa primaria che permette la costituzione di portali online per la raccolta di capitale diffuso (cd. crowdfunding) è stato introdotto un nuovo strumento finanziario che fa dell Italia un Paese pioniere in questo campo. Per quanto riguarda la disciplina dei rapporti di lavoro, la startup potrà assumere personale con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi e massima di 36 mesi. All interno di questo arco temporale, i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte. Dopo 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, e quindi fino ad arrivare complessivamente a 48 mesi. Dopo questo periodo, il collaboratore potrà continuare a lavorare in startup solo con un contratto a tempo indeterminato. È stata introdotta una defiscalizzazione molto ampia (anche contributiva) per i piani di incentivazione (stock options) e per l utilizzo del work for equity a beneficio di dipendenti, collaboratori, amministratori e fornitori della società, come ad esempio avvocati e commercialisti. È previsto inoltre un canale privilegiato per accedere al credito d imposta per l assunzione di personale altamente qualificato. Con l introduzione di una definizione di incubatore certificato di startup innovative, si mira a individuare quelle società che offrono con efficacia servizi di incubazione per il lancio sul mercato di idee imprenditoriali innovative potenzialmente di successo. Gli incubatori certificati possono beneficiare di alcuni degli strumenti e agevolazioni previsti per le startup. È previsto un accesso prioritario alle agevolazioni per le assunzioni di personale altamente qualificato (credito d imposta). Infine, è estesa agli incubatori la disciplina relativa all accesso gratuito e semplificato al Fondo centrale di garanzia. Per consentire all imprenditore di chiudere un impresa che non si è dimostrata valida e ripartire con altre iniziative sono anche state semplificate le procedure fallimentari. Le startup innovative sono state equiparate ai soggetti non fallibili, sottoponendole al regime del sovra-indebitamento allo scopo di consentire il loro accesso alle procedure semplificate per la composizione della crisi in continuità o ridurre i tempi per la liquidazione giudiziale evitando al contempo le conseguenze anche reputazionali del fallimento. Le norme sulle startup innovative sono ispirate al Rapporto Restart, Italia! elaborato dalla Task Force sulle startup istituita nell aprile 2012 dal Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e composta da dodici esperti provenienti dal mondo dell impresa, del venture capital, dell accademia, del giornalismo e della Pubblica Amministrazione. In seguito a un processo di gestazione che ha visto la partecipazione diffusa di centinaia di cittadini e attori interessati, il Rapporto Restart, Italia! è stato reso pubblico il 13 settembre 2012 e ha rappresentato la principale fonte di ispirazione e di proposte per la predisposizione del pacchetto normativo. 3

4 2. Stato dell arte A seguito della conversione in legge del decreto del Governo, a partire da gennaio il Ministero dello Sviluppo economico è stato impegnato nell emanazione di diversi regolamenti attuativi e di altri provvedimenti necessari per assicurare la piena attuazione delle nuove norme, e fare quindi in modo che le misure a favore delle startup innovative dispieghino tutto il loro potenziale a favore della crescita economica e dell occupazione. All 11 marzo 2013 risultavano iscritte presso il Registro delle imprese 307 startup innovative. Le prime cinque regioni per numero di startup registrate sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, mentre le province in cui la presenza di startup è più massiccia sono, nell ordine, Torino, Padova, Trento, Milano e Roma. Da questo primissimo bilancio risulta anche che startup innovative sono presenti in moltissimi ambiti merceologici. I settori economici prevalenti sono le attività manifatturiere (fabbricazione di computer e prodotti di elettronica, fabbricazione di macchinari ed apparecchiature), i servizi di informazione e comunicazione (produzione di software, consulenza informatica). Le Camere di Commercio hanno predisposto una guida online semplice e divulgativa (startup.registroimprese.it) recante informazioni utili sui requisiti, sui benefici e sulle modalità di registrazione delle startup innovative, e hanno lanciato ufficialmente il 13 marzo 2013 la sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative. Al fine di facilitare la trasformazione in startup innovative di quelle società in possesso dei requisiti ma già costituite alla data dell approvazione della Legge 221/2012, il Ministero dello Sviluppo economico ha confermato come la scadenza del 17 febbraio indicata in norma primaria sia da interpretare quale non perentoria, e che pertanto tali società possono iscriversi alla Sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle startup anche dopo tale data. Il Ministero sta inoltre provvedendo, in coordinamento con le altre amministrazioni direttamente interessate, a chiarire con una circolare esplicativa alcuni quesiti relativi alla definizione di startup. Certificazione degli incubatori di startup innovative. È stato firmato il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che individua i valori minimi dei requisiti e degli indicatori previsti ai fini dell autocertificazione degli incubatori di startup innovative da effettuare per l iscrizione nell apposita sezione speciale del Registro delle imprese. In vista della redazione del testo, il Ministero ha realizzato un indagine ricognitiva delle esperienze di incubazione d impresa presenti sul territorio nazionale. I requisiti riguardano la disponibilità da parte della società di adeguate strutture immobiliari, di attrezzature e di una struttura tecnico-manageriale di riconosciuta competenza, dall esistenza di regolari rapporti di collaborazione con università, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e partner finanziari, e, soprattutto, di un adeguata esperienza maturata nell attività di sostegno a startup innovative. 4

5 Accesso al Fondo Centrale di Garanzia. È in fase di predisposizione il decreto del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, che istituisce un canale agevolato di accesso al credito per le startup e per gli incubatori certificati, che potranno usufruire gratuitamente e con procedura semplificata del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese. Crowdfunding. Come previsto dalla legge 221/2012, la regolamentazione attuativa della disposizione relativa al crowdfunding spetta alla Consob. Il primo febbraio, quest ultima ha organizzato un confronto pubblico al fine di rendere aperto e partecipato il processo che porterà alla stesura del regolamento attuativo. In quell occasione, il Ministro dello Sviluppo economico ha scritto al presidente della Consob, raccomandando la necessità di evitare che le regole di condotta applicabili ai gestori di portali comportino oneri di compliance eccessivi, e di individuare con chiarezza una lista limitata di obblighi, prevalentemente informativi, ai quali i gestori dovranno ottemperare. L obiettivo è quello di consentire a questo strumento di diventare capillare e diffuso, incoraggiando il suo impiego anche da parte di tanti piccoli investitori. Incentivi fiscali. È in fase di predisposizione il decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico, che introduce agevolazioni fiscali a favore di chi investe nel capitale di startup innovative. Il Ministero dello Sviluppo economico ha già fatto pervenire al Ministero dell Economia e delle Finanze una prima bozza di decreto, elaborato in seguito ad una consultazione con alcune delle principali associazioni nazionali degli operatori del settore. Il provvedimento prevede che le persone fisiche abbiano diritto a una detrazione Irpef del 19% sulla somma investita per gli investimenti effettuati nel triennio , fino a un massimo di 500 mila euro. Le società giuridiche possono, invece, portare in deduzione dal reddito imponibile il 20% dell investimento, sempre che questo venga mantenuto per almeno due anni, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. Credito d imposta. È in corso la fase di concertazione tra il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero dell Economia e delle Finanze sulla predisposizione del decreto che introduce le disposizioni attuative dell articolo 24 del DL 83/2012, istituendo un contributo sotto forma di credito di imposta riservato a tutte le imprese che effettuano nuove assunzioni di profili altamente qualificati. La norma prevede un contributo del 35% sulle spese effettuate per le nuove assunzioni di personale, con un tetto massimo di 200 mila euro per impresa. La misura non ha alcun limite temporale di applicazione e risulta pertanto un intervento di carattere sistemico e permanente a sostegno del sistema produttivo. Ai fini della determinazione del credito d imposta annuale sono ammissibili tutte le spese di personale neo-assunto, relativamente ai dottori di ricerca. Sono inoltre ammesse le spese di personale in possesso di una laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo. Nel quadro di questa misura generale, è stata prevista a favore delle startup innovative e degli incubatori certificati un apposita riserva sul credito d imposta (di 2 milioni di euro), semplificando l iter procedurale per l ammissione al beneficio. 5

6 3. Iniziative recenti L azione del Governo a sostegno delle startup innovative non si esaurisce con la creazione di una nuova architettura normativa. Alcune linee di azione futura sono già state tracciate in queste settimane, e riguardano in particolare lo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale nelle università, il rafforzamento della dimensione internazionale, e la governance del progetto startup. Contamination Lab (CLab). L idea di creare nelle università dei luoghi d incontro per studenti di discipline e facoltà diverse che desiderano dare forma alle proprie idee imprenditoriali, denominati Contamination Lab (CLab), è stata lanciata nel rapporto Restart, Italia! elaborato dalla Task Force sulle startup istituita dal Ministro Passera. Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Ministero dello Sviluppo economico hanno ritenuto di dar seguito a questa proposta. Se da un lato, infatti, la normativa sulle startup è intervenuta sul lato dell offerta creando quel quadro di riferimento giuridico necessario per facilitare la costituzione e lo sviluppo di nuove imprese innovative, dall altro è ugualmente essenziale agire sul lato della domanda, per far maturare presso i cittadini in particolare i giovani la consapevolezza e la voglia di diventare imprenditori innovativi. L idea di fondo è pertanto quella di esporre gli studenti universitari ad un ambiente stimolante per lo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale. Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ha messo a disposizione un milione di euro per il progetto pilota che riguarda quattro regioni del Sud, e che porterà al lancio dei primi CLab presso le università di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Gruppo di lavoro con Israele. In occasione del vertice bilaterale con Israele tenutosi a Gerusalemme e Tel Aviv il 24 e 25 ottobre 2012, i due governi hanno firmato una dichiarazione congiunta mirante ad avviare forme di cooperazione rafforzata nel campo del trasferimento tecnologico, della formazione, degli investimenti e, in generale, della condivisione di esperienze tra le rispettive imprese attive sul fronte dell innovazione tecnologica. Con un approccio simile a quello adottato in occasione della costituzione della Task Force sulle startup innovative, il Ministro dello Sviluppo economico ha chiesto ad alcuni esperti (Elisabetta Epifori, Giulia Gregori, Stefano Parisi) di riconosciuta competenza di contribuire, insieme a rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, e della nuova Agenzia-ICE, al lavoro di riflessione e di formulazione di proposte di cooperazione sul lato italiano. I lavori del gruppo congiunto inizieranno non appena il Governo di Tel Aviv comunicherà i nomi dei componenti israeliani. Governance. Al fine di assicurare continuità all azione portata avanti sul fronte delle startup innovative, è stato creato un apposito ufficio che assumerà compiti di raccordo, iniziativa, informazione e assicurazione della regolare implementazione del pacchetto di misure a favore delle startup innovative. Il Ministro dello Sviluppo economico intende inoltre formulare al suo successore raccomandazioni sull importanza di continuare ad approfondire il lavoro futuro sul fronte delle startup innovative. 6

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