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1 Project Management Institute (PMI) ROME ITALY CHAPTER SPECIAL EVENT ROMA, 3 LUGLIO 2014 Università degli Studi Roma Tre - Via Silvio D'Amico 77, Roma Facoltà di Economia "Federico Caffè" - AULA MAGNA COSTRUIAMO IL FUTURO! Il Project Management per Edilizia e Infrastrutture Component ID Number: C126 Course Number: sponsor dell evento: con il patrocinio di: Education Hour: 7 PDU s

2 ROMA, 3 LUGLIO 2014 Università degli Studi Roma Tre - Via Silvio D'Amico 77, Roma Facoltà di Economia "Federico Caffè" - AULA MAGNA COSTRUIAMO IL FUTURO! IIl l Prrojjecctt Managementt perr Edilizzi ia e IInffrrassttrrutttturre Component ID Number: C126 Course Number: Education Hour: 7 PDU s Registrazione e Welcome Introduzione della giornata Sergio Gerosa PMP, Dir. Programmi e Sviluppo Professionale PMI Rome Italy Le infrastrutture produttive per lo sviluppo territoriale Antonio Martini, Direttore della Divisione "Programmazione e Gestione delle Risorse Finanziarie" del Ministero dello Sviluppo Economico La visione del PMI : Construction Extension al PMBOK Leonardo Bonamoneta PMP, PMC Engineering Project Management e Opere Pubbliche: obblighi e necessità Mario Monaco, Direttore Ufficio Strade 1 della Provincia Autonoma di Trento Autore del libro Project Management e Opere Pubbliche - Istruzioni per l'uso Project Management: un approccio strutturato al successo Marco Irace, Senior Partner Sillogica Networking Coffee Il BIM come strumento di implementazione strategica del progetto esecutivo: il restauro del Teatro Lirico di Milano Gianni Utica, Prof. Dipartimento ABC del Politecnico di Milano Cost Planning & Control alla luce del BIM nelle Imprese di Costruzioni Antonio Ortenzi, Construction Management Consultant e fondatore di Cost Control Il Controllo Industriale e la Programmazione Lavori. Sicoin & Primavera, una soluzione integrata per l Edilizia e le Infrastrutture Massimo Alfonsi, Responsabile Commerciale ASA Industry in Corvallis Romano Spano, Progettista Sistemi Informatici e Amministratore Unico in Sonap Networking Lunch Ruoli a confronto: RUP o PM? Pier Luigi Guida PMP & PgMP, Dirigente Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Non solo EPPM: una proposta di piattaforma integrata Umberto Poggi d Angelo, Responsabile Produzione ASA Industry in Corvallis Pianificazione e controllo della progettazione stradale in Anas Marco Negri PMP, Responsabile Unità Sistemi Tecnici in Anas Risk Management: perché prevenire è meglio di curare Jennifer Hoffman, Corporate Risk Management Director in Astaldi Il project management nell insegnamento universitario in Italia Pietro D. Patrone, Prof. Real Estate e Project Mngt. alla Scuola Politecnica di Genova Conclusioni della giornata Chiusura Per partecipare è necessario registrarsi online su questo link Il costo dell evento è di soli 20,00 + Iva 22% ( 24,40).

3 SPECIAL EVENT ROMA, 3 LUGLIO 2014 Università degli Studi Roma Tre - Via Silvio D'Amico 77, Roma Facoltà di Economia "Federico Caffè" - AULA MAGNA E con grande piacere che vi presentiamo i contenuti dello Special Event dedicato al Project Management per Edilizia e Infrastrutture, che abbiamo voluto chiamare, a titolo ben augurante, Costruiamo il Futuro. La giornata sarà aperta dal Direttore Programmi e Sviluppo Professionale del Chapter Sergio Gerosa che illustrerà le ragioni che hanno spinto il PMI Rome Italy Chapter ad organizzare questo ambizioso seminario e le tante iniziative che il Chapter sta portando avanti in questi mesi a supporto dello sviluppo e diffusione del Project Management nel settore delle Infrastrutture e dell Edilizia. Subito dopo l introduzione, sarà Antonio Martini, Direttore della Divisione "Programmazione e Gestione delle Risorse Finanziarie" del Ministero dello Sviluppo Economico, a parlarci dei progetti con finanziamenti europei, che tanta importanza hanno anche nel campo delle Infrastrutture. Sarà poi Leonardo Bonamoneta, di PMC Engineering, ad avviare la discussione della giornata illustrandoci qualche interessante dato sulla situazione attuale del settore delle costruzioni in Italia. Dati che dimostrano l urgenza di una riforma copernicana del settore, e la necessità di aggiornare l attuale processo produttivo implementando anche nel nostro paese le tecniche di Project Management praticate con successo a livello internazionale. Leonardo si soffermerà anche a parlare del contributo del PMI nel settore delle costruzioni, illustrando i contenuti principali dello Standard internazionale Construction Extension to the PMBOK Guide pubblicato nel Sarà illustrato inoltre come tale standard si rapporti agli altri Standard PMI (PMBOK, Practice standard for Work Breakdown Structure, Practice standard for Scheduling, Practice Standard for Project Estimating, Practice Standard for Earned Value Management, ecc. Saranno analizzati poi i principali stakeholders nel settore delle costruzioni di opere pubbliche, per arrivare ad individuare i loro obiettivi comuni: un linguaggio comune basato su WBS, CPM, EVM e reporting per garantire trasparenza nella programmazione e affidamento delle opere; professionalità nel progettare, dirigere e controllare i lavori in corso d opera, nonché efficienza nella loro realizzazione per minimizzare tempi e costi; migliorare la qualità e garantire informazioni tempestive per intervenire in tempo utile con azioni correttive. Il successivo intervento, di Mario Monaco, Direttore Ufficio Strade 1 della Provincia Autonoma di Trento e autore del libro Project Management e Opere Pubbliche - Istruzioni per l'uso, partirà proprio da tali considerazioni per affrontare più in dettaglio il tema del Project Management nelle Opere Pubbliche, passandone in rassegna molteplici aspetti, quali: - i soggetti operativi del relativo processo realizzativo: il committente, il professionista, l impresa; - i linguaggi dei soggetti quali espressione delle proprie competenze specialistiche; - la legge sui Lavori Pubblici (LL.PP.), come riferimento per un linguaggio comune; - le fasi del ciclo di vita dell Opera Pubblica. - i vincoli dell Opera Pubblica in termini di tempi, costi e qualità. - il Project Management come elemento di organizzazione delle competenze specialistiche per generare il linguaggio comune di cui sopra; Il tutto per arrivare a comprendere come l applicazione del Project Management sia, di fatto, un obbligo di legge, analizzando il parallelismo tra ciò che la legge chiede in termini di requisiti dell opera, e ciò che il Project Management fornisce in termini di conoscenze per il rispetto dei requisiti di legge. Illustrando come il committente dell opera, nella figura del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), sia regista del processo realizzativo dell opera e primo soggetto a operare, per legge, utilizzando le pratiche di Project Manage-

4 ment. E come la fase di redazione del progetto tecnico faccia da incubatrice degli strumenti operativi di Project Management. A seguire sarà poi Marco Irace, Senior Partner Sillogica, a condurci ad una disamina delle motivazioni che da sempre hanno ostacolato l affermarsi, nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture, di modelli gestionali informati alle teorie ed alle best practice del Project Management. Una volta diagnosticato nitidamente il problema, i rimedi appaiono in modo più chiaro e definito, in specie per quanto attiene al governo delle variabili di maggior pregio in un progetto: i tempi che si accrescono ed i margini che si dissipano! E i rimedi, al solito, interessano gli uomini (le architetture organizzative), gli strumenti (i modelli gestionali) ed i computer (i tool informatici); e come ebbe a dire un tale di nome Einstein parlando delle virtù degli uomini e dei loro computer: l insieme dei due costituisce una forza incalcolabile. Dopo la pausa di networking, sarà il turno di Gianni Utica, Professore del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano, a condurci sul terreno di un caso pratico. Nel progetto di conservazione e riuso del Teatro Lirico di Milano trovano per la prima volta applicazione tecniche avanzate di analisi e gestione dei progetti, che prevedono l adozione di un codice di comunicazione finalizzato alla redazione dell intera documentazione progettuale per un progetto esecutivo, attraverso l utilizzo del BIM in combinazione con un analisi strutturata del progetto (tramite la Work Breakdown Structure). Il risultato ottenuto ha evidenziato come tale procedimento consenta il perfezionamento di un orizzonte informativo in grado di garantire coerenza, efficacia ed efficienza a tutta la documentazione di progetto. Il modello procedurale consente inoltre retro-azioni di verifica e assestamento garantite dal forte legame che si viene a creare tra tutte le entità che appartengono all ambiente gestionale in cui il progetto risulta collocato in ragione degli strumenti che vengono adottati: BIM e WBS. L utilizzo di un CAD BIM associato allo strumento della WBS consente d integrare l informazione geometrica che trova rappresentazione nel modello tridimensionale, con i dati caratterizzanti le scelte progettuali, in modo tale che tutti i documenti del progetto possano disporre del medesimo quadro informativo cui attingere in tutte le sue fasi di progetto Nell intervento successivo, di Antonio Ortenzi, Construction Management Consultant e fondatore di Cost Control, si esporranno i vantaggi che il BIM comporta nell esecuzione dei lavori da parte dei Soggetti Economici. Si evidenzierà l importanza dell uso di un linguaggio unico tra Stazione Appaltante, Progettisti e Soggetti Economici, facendo un focus sul 4D (tempi) e 5D (costi) e di come i 3 dati più importanti per le imprese esecutrici (prezzo di ricavo, costo ed utile) siano in tempo reale, sempre sotto controllo nelle fasi di preventivazione, gestione dei cambi del progetto tecnico (perizie di variante), monitoraggio e controllo (analisi top down ed Earned Value). Con i dati che confluiscono, fin dall inizio del progetto, in maniera parametrica, si può facilmente ipotizzare, nello scenario migliore e più affascinante, di avere delle Lesson Learned visuali oltre che economico/manageriali. Concludendo con uno sguardo al futuro, sulle nuove professionalità e/o sull importanza della riqualificazione delle figure tecnico/manageriali esistenti, attraverso il Project Management. A chiudere l intensa mattinata saranno poi Massimo Alfonsi, Responsabile Commerciale ASA Industry in Corvallis, e Romano Spano, Progettista Sistemi Informatici e Amministratore Unico in Sonap. Le esperienze di Corvallis come player IT di riferimento per il Project Portfolio Management e di Sonap nella progettazione di sistemi gestionali integrati basati sui principi della Contabilità Industriale e del Controllo di Gestione, permettono di offrire una piattaforma operativa pronta all utilizzo che non richiede alcuna predisposizione e personalizzazione, ma necessita solamente della disponibilità degli addetti ai lavori e del loro sapere professionale. Un sistema che fa della vita del Cantiere il principale riferimento, consentendo di coniugare le necessità operative delle persone con l interesse economico-produttivo dell Impresa. La soluzione ideale a portata di mano per essere consapevolmente protagonisti di un nuovo stile aziendale.

5 Dopo pranzo ritorneremo con Pier Luigi Guida, Dirigente Rete Ferroviaria Italiana (RFI), sul tema del ruolo di Responsabile Unico del Procedimento (RUP), introdotto nell intervento della mattina di Mario Monaco. Nonostante restino ancora dubbi sull identificazione del RUP con la figura del Project Manager, è indubbio che tale coincidenza esiste, alla luce della lettura del Codice dei Contratti e relativo Regolamento di attuazione, e delle indicazioni ormai date in materia in letteratura nonché in altre espressioni istituzionali fra cui AVCP. Questioni di lessico e di specifiche esigenze di requisiti normativi, devono essere ormai superati in ottica di linguaggio comune e moderno, identificando una volta per tutte il ruolo di Project Manager con la figura di Responsabile Unico del Procedimento, quando lo stesso procedimento si identifichi a tutti gli effetti come un progetto di opera pubblica o altra realizzazione di sistema che abbia le caratteristiche di progetto. E d altra parte vero che non tutti i Project Manager pubblici debbano essere RUP, per essere riconosciuti come PM. Si richiamano i problemi di linguaggio e altre superficiali assunzioni che ancora stentano a identificare nel responsabile di progetti pubblici il vero e proprio Project Manager dell organizzazione cliente, in analogia ai concetti già ampiamente diffusi in altri paesi. Con Umberto Poggi d Angelo, Responsabile Produzione ASA Industry in Corvallis, torneremo invece a parlare di strumenti avanzati di Project Management con una proposta di piattaforma integrata EPPM. La consapevolezza dell evoluzione del mercato, che negli ultimi quindici anni ha spostato l attenzione da modelli semplici e focalizzati sul singolo progetto a iniziative sempre più complesse, rende evidente quanto l adozione di una piattaforma integrata di pianificazione e controllo possa offrire a un organizzazione, proiettata all innovazione, un reale vantaggio nella gestione all around dei propri progetti. L utilizzo di un sistema integrato evoluto rende più efficace la gestione del progetto grazie alla possibilità di recepire i contributi degli attori coinvolti (planner, engineering department, supplier, partner, cliente finale, ecc.) e di consentire loro di collaborare proattivamente dalla pianificazione all esecuzione del progetto. I nuovi sistemi e la loro integrazione, non solo abbracciano la multi-dimensione delle iniziative ma rispondono a essa offrendo una piattaforma unica di informazione, controllo, condivisione e collaborazione tra quanti svolgono un ruolo importante all interno dei progetti. Nell intervento successivo, Marco Negri, Responsabile Unità Sistemi Tecnici in Anas, presenterà il sistema di pianificazione, monitoraggio e controllo della progettazione utilizzato in Anas. Il sistema, realizzato per la Direzione Centrale Progettazione, consente la pianificazione e la consuntivazione delle ore e dei costi per ciascuna commessa di progettazione, la riprevisione periodica, nonché la pianificazione ed il monitoraggio dei cronoprogrammi relativi alle commesse (i.e. attività e risorse). Il sistema si compone di un applicazione di Enterprise Project Management dedicata all archiviazione e gestione dei cronoprogrammi dei progetti e di un applicazione di timesheet dedicata alla consuntivazione delle ore spese dalle risorse sui progetti e sulle cosiddette macro-attività non legate a progetti. Seguirà l intervento di Jennifer Hoffman, Direttore Corporate Risk Management in Astaldi che partirà dall illustrazione dei motivi che hanno spinto il Gruppo Astaldi a dotarsi di un servizio di Corporate Risk Management (CRM): la creazione di un processo sistematico e condiviso di gestione dei rischi/opportunità derivanti dal proprio business e l importanza di adottare un linguaggio comune a tutta l azienda che sia, allo stesso tempo, coerente con le best practice internazionali. Il focus della presentazione riguarderà il modo in cui il servizio CRM ha sviluppato una metodologia di gestione di rischi/opportunità sia ad alto livello (Enterprise Risk Management - ERM), coinvolgendo il top management, sia a livello di singolo progetto (Project Risk Management - PRM), diffondendo la cultura del Risk Management in tutte le aree, paesi, commesse in cui l azienda opera. Verranno descritte le attività più importanti svolte dal servizio per lo sviluppo di un processo di ERM e l impostazione di una procedura ad hoc, come mezzo per supportare il top management nelle decisioni strategiche e nella definizione degli obiettivi futuri. Relativamente al PRM, verrà descritto il processo implementato per l identificazione, classificazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei rischi/opportunità in tutti i progetti, anch esso contenuto e condiviso tramite una procedura interna. L intervento si chiuderà infine con un cenno ai supporti informatici di cui Astaldi si è dotata per fornire analisi tempestive e risultati affidabili.

6 Chiuderà la serie delle presentazioni pomeridiane il Pietro D. Patrone, Professore di Real Estate e Project Management alla Scuola Politecnica di Genova. È fuori di ogni ragionevole dubbio che l introduzione alla filosofia del PM dovrebbe trovare il suo terreno di coltura (e la sua cultura) in ambito universitario nelle Scuole politecniche di recente costituzione (ex Facoltà di Ingegneria e di Architettura), sia per le lauree magistrali, sia per i bienni di completamento delle triennali. È ben vero, infatti, che tale disciplina non può essere appresa con sostenibile completezza solo tramite l insegnamento teorico, per quanto esteso e dettagliato, e richiede un congruo periodo applicativo. E altrettanto vero che difficilmente (a parte rarissimi casi) si possa formare un PM con la sola esperienza pratica e senza una solida base teorica (non a caso gli Enti di certificazione richiedono un determinato cumulo di crediti acquisiti per l accesso ai corsi preparatori alla certificazione). L intervento illustrerà lo stato attuale della dottrina del PM in ambito universitario Italiano e quanto si è riusciti a fare per la diffusione del PM in alcune sedi universitarie, con i risultati conseguiti, sia in termini di tesi di laurea sia in termini di ricerca, sempre applicata rigorosamente ai processi edilizi (Manuale di Construction Management per il CNR, 1991). E specialmente parleremo dei metodi per il suo inserimento istituzionale nei programmi di studio, la cui necessità appare del tutto evidente dai recenti eventi di cronaca. Verrà anche fatto un cenno alle applicazioni professionali per grandi interventi edilizi, terrestri e marittimi di medium e long term. Insomma, un programma ricco e appassionante che non mancherà di darci tanti stimoli di approfondimento su come il Project Management possa essere anche al servizio del mondo dell Edilizia e delle Infrastrutture e di un futuro migliore per il nostro paese. Vi aspettiamo! Il Comitato Direttivo del PMI Rome Italy Chapter

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