Fluorescent DNA probe. heat. Chromosomal DNA. Annealing: probe/dna
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- Stefania Teresa Mariotti
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1 Istituto di Anatomia e Istologia Patologica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Sassari La aplicación en diagnóstico del FISH: aspectos técnicos y modalidad de empleo La Habana - CUBA mayo 2004
2 Fluorescent in situ hybridization (F.I.S.H.) FISH is a technique that combines the traditional fluorescence microscopy with molecular biology methods (in situ hybridization)
3 Fluorescent DNA probe heat Chromosomal DNA Annealing: probe/dna
4 FISH: advantages vs other molecular techniques Visual control and morphology partially preserved Fast (24 hrs at maximum) Minor lab equipments Large number of probes and kits are now commercially available
5 Molecular abnormalities detectable by FISH Amplifications Deletions Traslocations
6 Sonde / Probes Alfoidi sequenze centromeriche altamente ripetute specifiche per cromosoma (CEP). 750 kb riconoscere e/o enumerare uno specifico cromosoma
7 Sonde / Probes Painting intero cromosoma o di grosse porzioni di esso (per es: braccio lungo o corto) studio e identificazione di rimaneggiamenti cromosomici complessi Telomeriche specifiche per sequenze cromosomiche terminali < 100kb
8 Sonde / Probes Sequenza unica consentono di studiare le modificazioni di un locus specifico (delezioni, amplificazioni, traslocazioni) 500bp / centinaia Kb sequenze altamente specifiche per il sito di ibridazione
9 FISH: Materiali 1) Vetrini silanizzati o a carica positiva 2) Piastra riscaldata ( C) 3) Vetrini coprioggetto (22mmx22mm) 4) Micropipette con puntali monouso 5) Timer 6) Microtomo 7) Cilindri graduati J Nath, K Jhonson Fluorescent in situ hybridization (FISH): DNA probe production and hybridization criteria. Biotech Histochem 1997
10 FISH: Materiali phmetro Bagni termostatati (37Cº e 82 Cº) Camera di ibridazione umidificata (HYBRITE) Coplin jars Microscopio a fluorescenza dotato di filtri dedicati J Nath, K Jhonson Fluorescent in situ hybridization (FISH): DNA probe production and hybridization criteria. Biotech Histochem 1997
11 FISH: allestimento dei preparati Preparazione dei vetrini Deparaffinazione Pretrattamento Trattamento con proteasi Post-fissazione Ibridazione Valutazione al microscopio a fluorescenza
12 Paraffin removal Lipid removal Protein digestion µ Xylene bath Detergent bath Proteinase K Pronase etc + + Probe incubation + + Washing Fluorescence microscope Humid chamber Controlled T
13 Preparazione dei vetrini da campioni fissati in formalina ed inclusi in paraffina. Tagliare sezioni dello spessore di 3-5 µm utilizzando un microtomo Porre le sezioni in un bagno protein free a 40 C Montare le sezioni sul vetrino silanizzato Asciugare i vetrini all aria Porre i vetrini in stufa a C overnight (deparaffinazione)
14 Pretrattamento dei vetrini: Deparaffinazione Immergere i vetrini in toluene (agente deparaffinante) per 10 min a temperatura ambiente. Tale operazione va eseguita due volte, cambiando ad ogni passaggio la soluzione. Deidratare i vetrini in EtOH al 100% per 5 min a temperatura ambiente. Ripetere per due volte. Asciugare i vetrini all aria o ponendoli su una piastra riscaldata a C. Porre i vetrini in soluzione di pretrattamento a 80 C per 30 minuti.
15 Incomplete paraffin removal
16 Pretrattamento dei vetrini: trattamento in soluzione di proteasi Immergere i vetrini in soluzione di proteasi a 37 C per minuti. Immergere i vetrini in Wash Buffer per 5 minuti. Tale operazione va ripetuta due volte. Asciugare i vetrini a C per 2-5 minuti.
17 Digestion There is not a common protocol!! time varies depending on different tissues Breast, prostate: 25 min Lymph node: min Pleura, peritoneum: 30 min Lung: min Citology (voided urine): 15 min
18 Poor digestion
19 Same case - optimal digestion
20 Pretrattamento dei vetrini: post-fissazione Immergere i vetrini in formalina neutra tamponata a temperatura ambiente per 10 min. La formalina neutra tamponata permette di mantenere la morfologia tissutale. Una eccessiva fissazione può determinare la formazione di legami che riducono l accessibilita della sonda al target. Immergere i vetrini in wash buffer per 5 min. L operazione deve essere eseguita due volte. Asciugare i vetrini su una piastra calda a C per 2-5 min.
21 Ibridazione Applicare la sonda sull area selezionata sul vetrino Porre un vetrino coprioggetto sull area selezionata e sigillare accuratamente con del mastice Bolle di aria possono interferire con l ibridazione Porre il vetrino nella camera di ibridazione deumidificata (HYBRITE )
22 Parametri che influenzano l ibridazione Temperatura : la temperatura di massima velocità di ibridazione è di 25 C. ph : in un range tra 5-9 la velocità di ibridazione è indipendente dal ph.
23 Parametri che influenzano l ibridazione Solventi organici : riducono la stabilità termica delle doppie eliche e permettono la denaturazione a temperature più basse (ad es: formammide). Cationi monovalenti (Na+) : interagiscono elettrostaticamente con il DNA a livello dei gruppi fosfato (la repulsione fra le due catene diminuisce con l aumentare della concentrazione salina)
24 Parametri che influenzano l ibridazione Concentrazione della sonda (rapporto diretto). Lunghezza della sonda : la velocità di rinaturazione è proporzionale al quadrato della lunghezza del frammento. Contenuto in G-C : la stabilità dell ibrido è direttamente proporzionale alla percentuale di G-C.
25 Lavaggi post-ibridazione Riscaldare in bagno termostatato a 72 ºC la soluzione di lavaggio post-ibridazione (2xSSC/0,3% NP-40) Rimuovere delicatamente il mastice dal vetrino Immergere i vetrini nella soluzione di lavaggio post- ibridazione a temperatura ambiente Dopo avere rimosso il vetrino coprioggetto, immergere i vetrini nella soluzione di lavaggio postibridazione a 72 ºC Asciugare i vetrini all aria in ambiente privo di luce. Applicare 10 µl di controcolorante DAPI sull area target ed applicare un coprioggetto
26 Valutazione del segnale Occorre valutare l adeguatezza del preparato utilizzando i seguenti parametri: Intensità del segnale della sonda: il segnale deve essere chiaro, distinto e facilmente valutabile. Segnale di fondo: deve essere omogeneamente scuro.
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28 Valutazione del segnale Utilizzare l obiettivo 25X per identificare l area di interesse Evitare le aree dove predomina la necrosi e dove i bordi nucleari sono indistinti Non considerare i segnali con intensità debole o le aree con segnale di fondo eccessivo
29 Suggerimenti e precauzioni In genere è opportuno processare non piu di otto vetrini, con un controllo positivo. Il vetrino di controllo deve essere processato contemporaneamente agli altri casi per poter valutare la corretta esecuzione e per valutare l accuratezza del segnale. Per poter identificare correttamente l area bersaglio, è bene disporre dello stesso caso di una sezione colorata con E/E.
30 Fish Applications Breast Prostate Lymph nodes Bladder Colon
31 Molecular abnormalities detectable by FISH Amplifications Deletions Traslocations
32 Amplificazione Evento mutazionale che comporta l aumento del numero di copie di un determinato gene con conseguente aumento di attività del prodotto da esso codificato Principale meccanismo di attivazione degli oncogeni
33 Carcinoma della mammella: valutazione dello stato di HER-2/Neu Her 2/neu/c-erbB-2 appartiene alla famiglia dei recettori per i fattori di crescita. E un componente della via di trasduzione del segnale coinvolto nella crescita cellulare. La sua localizzazione extra-cellulare lo rende un possibile bersaglio farmacologico.
34 HER-2/Neu
35 Iperespressione/Amplificazione di Her2/neu: Rilevanza clinica Her-2/neu risulta amplificato/iperespresso nel 20-30% dei casi di carcinoma mammario. L amplificazione/iperespressione di HER2 è un evento precoce nello sviluppo del carcinoma della mammella. L amplificazione è fattore prognostico negativo in termini di OS e DFS (rischio 5,5; Press MF et al. J Clin Oncol, 1997); è marcatore di recidiva precoce (rischio 3,1).
36 Iperespressione/Amplificazione di Her2/neu: Rilevanza clinica Si correla positivamente con la risposta alla terapia antiblastica (taxani e antracicline) e negativamente con quella ormonale (tamoxifene) L iperespressione condiziona la somministrazione dell anticorpo monoclonale ricombinante rhumab-her2 (Trastuzumab) in associazione con le tradizionali terapie.
37 Iperespressione/Amplificazione di Her2/neu: Effetti in vitro Capacità trasformante. Chemioresistenza a farmaci antiblastici. Paclitaxel, Docetaxel Aumento o conferimento di capacità metastatica.
38 Valutazione dello stato di HER2/neu Attualmente sono disponibili numerosi sistemi per valutare lo stato di HER2/neu (Southern Blot, Dot Blot, PCR quantitativa). I più frequentemente utilizzati sono la dimostrazione dell iperespressione di HER2 mediante indagine immunoistochimica (IHC) e dell amplificazione mediante ibridazione in situ fluorescente (FISH). Currently, no single assay is globally accepted as the gold standard for HER 2 testing., Bilous et al,mod Pathol 2003
39 Valutazione dello stato di HER2/neu I campioni sono inizialmente testati mediante IHC. I campioni con intensa positività per Her-2 (IHC 3+) sono elegibili per la terapia con Herceptin. I campioni IHC 2+ devono essere ritestati con altro metodo, preferibilmente con indagine FISH. Bilous M et al Current perspectives on HER2 testing: a review of national testing guidelines Mod Pathol 2003.
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42 HER2/NEU EXPRESSION IHC - HercepTest 2+ 3+
43 Vysis (PathVysion) - Dakocytomation HER-2/DNA probes Permettono di valutare l amplificazione del gene HER-2 mediante FISH. Entrambe le metodiche prevedono l utilizzo di due sonde a DNA marcate con sostanze fluorescenti: HER-2 che identifica l intero gene HER-2 marcato con Spectrum Orange CEP 17 è marcato con Spectrum Green e si ibridizza con il DNA alfa-satellite localizzato in corrispondenza del centromero del cromosoma 17 (17p11.1-q11.1)
44 HER-2/NEU - FISH
45 HER2/NEU AMPLIFICATION Low Level High Level
46 Valutazione amplificazione HER 2 mediante FISH Amplificazione: Her-2/CEP 17 >2,2 Borderline: Her-2/CEP Non amplificato: Her-2/CEP 17 < 1.8 Zarbo, Hammond Conference summary, strategic science symposium. Arch Pathol Lab Med 2003
47 Molecular abnormalities detectable by FISH Amplifications Deletions Traslocations
48 P53 deletion
49 Molecular abnormalities detectable by FISH Amplifications Deletions Traslocations
50 sottrazione del proto-oncogene oncogene traslocato ai normali meccanismi di regolazione TRASLOCAZIONE CROMOSOMICA costituzione di un trascritto di fusione che porta alla sintesi di proteine chimeriche
51 Il meccanismo della traslocazione cromosomica è frequente nelle neoplasie del sistema emolinfopoietico: Leucemia Mieloide Cronica Linfoma di Burkitt t(9;22) t(8;14), t(8;22) Linfoma anaplastico a grandi cellule t(2;5) Linfoma mantellare Linfoma MALT Linfoma follicolare t(11;14) t(11;18), t(1;14) t(14;18)
52 LINFOMA FOLLICOLARE t(14;18)(q32;q21) la traslocazione comporta lo spostamento del gene BCL-2 (18q21) in corrispondenza del locus delle catene pesanti immunoglobuliniche (14q32) con conseguente iperespressione della BCL-2
53 T(14;18)(q32;q21) Iperespressione di bcl-2 Inibizione dell apoptosi Ulteriori alterazioni geniche Espansione clonale Stimolazione antigenica Trasformazione neoplastica
54 Il riconoscimento della iperespressione della BCL-2 e l identificazione della traslocazione t(14; 18) sono criteri di notevole importanza nella diagnosi differenziale in alcune forme di linfoma
55 Diffuse Large B-Cell Lymphomas Germinal centre B-like DLBCL Activated B-like DLBCL Alizadeh AA et al. Nature 403: , 2000
56 bcl-2 Gascoyne RD et al. Prognostic significance of bcl-2 protein expression and bcl-2 gene rearrangement in diffuse aggressive non-hodgkin,s Lymphoma. Blood 90: , 1997
57 F I S H Sonde per il cromosoma 18 (Orange) e per il cromosoma 14 (Green), complementari alle sequenze geniche ricercate con le quali formano degli ibridi visualizzabili al microscopio a fluorescenza.
58 BCL-2 FISH
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60 F I S H Visualizzazione al microscopio a fluorescenza Obiettivo 100 x ad immersione con filtro triplo Conta dei segnali di ibridazione in 200 nuclei integri Identificazione dei segnali di co-localizzazione Acquisizione dell Immagine Processazione ed analisi dell immagine Espressione in % del rapporto tra n di nuclei con segnali di co-localizzazione e n di nuclei totali
61 Il meccanismo della traslocazione cromosomica è frequente nelle neoplasie del sistema emolinfopoietico: Leucemia Mieloide Cronica Linfoma di Burkitt t(9;22) t(8;14), t(8;22) Linfoma anaplastico a grandi cellule t(2;5) Linfoma mantellare Linfoma MALT Linfoma follicolare t(11;14) t(11;18), t(1;14) t(14;18)
62 LARGE CELL LYMPHOMA CD30+ ALK Chromosome 2 breakpoint Separation of probes due to the chromosomal break
63 Valutazione dello stato di HER2/neu: Analisi quantitativa dell amplificazione di Her2 Dakocytomation
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