CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI PER USO ZOOTECNICO

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1 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI PER USO ZOOTECNICO FORAGGI FRESCHI PRATI PASCOLO ERBAI Monofiti Oligofiti Polifiti CONSERVATI ESSICCATI INSILATI VEGETALI Energetici (cereali) Proteici Legumi (farine d estrazione, Panelli ) CONCENTRATI Sottoprodotti lattiero caseari ANIMALE Sottoprodotti della macellazione

2 MANGIMI I diversi prodotti di origine vegetale o animale allo stato naturale, freschi o conservati, nonché i derivati della loro trasformazione industriale, come pure le sostanze organiche o inorganiche, comprendenti o no additivi, destinati ad essere impiegati per l alimentazione degli animali per via orale, direttamente come tali o previa trasformazione, per la preparazione di mangimi composti oppure come supporto delle premiscele.

3 RAZIONE GIORNALIERA La quantità totale di mangimi, sulla base di un tasso di umidità del 12%, necessaria in media al giorno ad un animale di una specie, di una categoria di età e di un rendimento determinato, per soddisfare a tutti i suoi bisogni.

4 MANGIMI SEMPLICI Sono costituiti dalle sole materie prime coltivate ed utilizzate direttamente all interno dell azienda zootecnica oppure acquistati dal mangimificio per miscelarle in azienda al momento della preparazione del carro MANGIMI COMPOSTI Vengono ottenuti dalle miscele di una o più materie prime (mangimi semplici) eventualmente additivati da uno o più integratori destinati all alimentazione degli animali per via orale, sotto forma di completi o di mangimi complementari.

5 MANGIMI COMPLETI Le miscele di materie prime per mangimi, (mangimi composti) che, da soli grazie alla loro composizione sono sufficienti o ad assicurare una razione giornaliera. MANGIMI COMPLEMENTARI Le miscele di materie prime per mangimi che contengono tassi elevati di alcune sostanze e che, per la loro composizione, assicurano la razione giornaliera soltanto se sono associati ad altri mangimi.

6 MANGIMI MINERALI I mangimi complementari costituiti principalmente da minerali e contenenti almeno il 40% di cenere greggia. MANGIMI MELASSATI I mangimi complementari preparati a base di melasso e contenenti almeno il 14% di zuccheri totali espressi in saccarosio.

7 MANGIMI D ALLATTAMENTO I mangimi composti somministrati allo stato secco o diluiti in una determinata quantità di liquido, destinati all alimentazione dei giovani animali come complemento o in sostituzione del latte materno postcolostrale o destinati a vitelli da macellazione. Mangimi contenenti premiscele per alimenti medicamentosi. MANGIMI MEDICATI

8 MANGIMI ENERGETICI GRANELLA DI CEREALI CEREALI in senso generale alcune Graminacee coltivate per produrre la granella (SEME O CHICCO) BOTANICA: la granella è una cariosside, nuda o rivestita da un involucro (glume e glumelle) COMPOSIZIONE CHIMICA: generalmente povere di sostanze azotate ma largamente dotate di amido e altri carboidrati

9 I MANGIMI ENERGETICI Caratterizzati da elevato contenuto in glucidi o lipidi e da una percentuale di proteine relativamente modesta Cereali e loro sottoprodotti elevato contenuto in amido (45-70%) modesto contenuto in proteine (7-15%) Tuberi e Radici Sottoprodotti industriali industria saccarifera (melassi, polpe di bietola) grassi e olii

10 CEREALI Frumento tenero (Triticum aestivum) Frumento duro (Triticum durum) Mais (Zea mays) Orzo (Hordheum vulgare, H. disticum) Triticale (ibrido frumento x segale) Riso (Oryza sativa) Avena (Avena sativa) Sorgo (Sorghum vulgare) Segale (Secale cereale) Miglio (Panicum miliaceum) Panico (Setaria italica) Grano saraceno (Polygonum fagopirum)

11 I CEREALI SI CARATTERIZZANO Elevato apporto energetico Modesto apporto proteico Proteina corente di AA esenziali Basso contenuto lipidico Elevato gradi di insaturazione degli acidi grassi Basso contenuto di fibra Scarso apporto di calcio Aumento apporto fosforo Fosforo poco disponibile (FITATI)

12 CEREALI Caratteristiche produttive Produzione media /ha (t/ha) Frumento tenero 4,5-7 Mais 8-10 Orzo 3,5-5,5 Triticale 4,5-6,5 Avena (Avena sativa) 3-4 Sorgo (Sorghum vulgare) 6-8 Segale (Secale cereale) 2,5-4

13 CEREALI Fasi di sviluppo Germinazione Emergenza Accestimento Levata Botticella Spigatura Fioritura Maturazione Lattea Cerosa Fisiologica

14 CEREALI Caratteristiche di composizione della granella sulla sostanza secca (umidità 11-14%, valori indicativi) Proteina greggia Lipidi greggi Fibra greggia Ceneri gregge NDF Amido Frumento tenero Mais , Orzo pesante vestito Triticale ,3 62 Avena vestita Sorgo 11,5 3,7 2,7 1,5 10,5 70 Segale 10,4 2,9 2 2,

15 Grano (Graminacee) Farro (Graminacee)

16 Il grano in sintesi Semina: autunno-invervo; kg seme per ha; 3-5 cm di profondità; bine (12-15 cm) fra loro separate da cm Raccolta: giugno-luglio Produzione: 4,5-8,5 ton ha granella e 4,5 ton paglia come foraggio verde ton ha al 30% di s.s. 5-6 ton\ha come fieno (in botticella) Peso specifico: duro; teneri;resa in farina circa 80% Terreno: molto adattabile a diversi terreni (ph ottimale) Clima: preferibili quelli temperati e freddi abbastanza sensibile alla disponibilità di acqua teme il caldo umido (muffe) o il caldo accentuato

17 OBIETTIVI DI SELEZIONE DEL GRANO 1. Resistenzaall allettamento(<taglia,>elasticità, resistenza 2. Resistenza al freddo 3. Resistenza alla siccità 4. Resistenza a malattie fungine, a insetti, predatori, ecc. 5. Resistenza meccanica della spiga per < perdite raccolta 6. >quantità per ha 7. > qualità

18 STRUTTURA DELLA CARIOSSIDE DI FRUMENTO COMPOSIZIONE DELLA CARIOSSIDE DI GRANO E DELLE SUE REGIONI ANATOMICHE (valori medi - g/100g di sostanza secca) Regione anatomica della cariosside Percentuale della cariosside Amido e altri carboidrati Proteine Lipidi Cellulosa Emicellulosa Pentosani Sostanze minerali % % % % % Tegumenti Strato aleuronico Germe Endosperma

19 MANGIMI PROTEICI Semi di proteoleaginose soia, arachide, colza, girasole, lino, ecc. Sottoprodotti industria estrazione dell olio panelli (residuo ottenuto dalla spremitura meccanica) farine estrazione (residuo dell estrazione con solventi) non decorticata decorticata (< fibra > proteine e > digeribilità) I semi e le f.e. sono spesso trattati termicamente per (vedi TECNICHE MANGIMISTICHE) distruggere i fattori antinutrizionali (> digeribilità) modificare le caratteristiche delle proteine (>by-pass) recuperare i solventi (nel caso delle f.e.)

20 RESIDUI DELL INDUSTRIA OLEARIA PRESSA IDRAULICA PRESSA CONTINUA PANELLO /EXPELLER Ottenuti dopo la spremitura dei semi oleaginosi con presse meccaniche Hanno uno spessore di circa 5cm e presentano un elevato contenmuto in grasso residuo PANELLO>EXPELLER

21 RESIDUI DELL INDUSTRIA OLEARIA FARINA D ESTRAZIONE Estrazione dell olio con un solvente chimico Alimento quasi privo di grasso (0.5-1%) Elevato contenuto proteico Privi di vitamine liposolubili Buon contenuto in minerali (fitati)

22 FARINA DI ESTRAZIONE DI SOIA È LA PIÙ DIFFUSA E COMPLETA FONTE PROTEICA DI ORIGINE VEGETALE. Il contenuto in fattori antitripsici per quanto riguarda il seme integrale crudo varia da 21,1 mg/g a 31,1 mg/g. Tali fattori antinutritivi sono termolabili, è necessario quindi, onde evitare una riduzione della disponibilità di proteina, sottoporre il prodotto ad un trattamento termico (tostatura). Si può considerare sufficiente un trattamento della durata di 3-5 min, che determini una temperatura del prodotto di 125 C. è considerato accettabile un contenuto in fattori antitripsici compreso tra 5,3 mg/g e 18,6 mg/g. Una riduzione della disponibilità di proteina è determinata anche da un trattamento termico eccessivamente spinto che ne può causare la denaturazione. Arginina, metionina, cistina ed isoleucina sono gli amminoacidi che risentono maggiormente di una tostatura troppo spinta. La farina d estrazione ha in genere colore giallastro tendente qualche volta al bruno. Una colorazione troppo scura è indice di inquinamento con impurità o con farine meno pregiate, oppure deriva da un trattamento termico troppo spinto.

23 COMPOSIZIONE CHIMICA Il contenuto proteico della farina d estrazione di soia è pari a circa il 44% sul prodotto tal quale. Esiste inoltre la farina d estrazione proteica, con un contenuto in proteine pari a circa il 50%.Tale prodotto deriva da soia decorticata, infatti il contenuto in fibra grezza è del 5,6%, mentre per la farina d estrazione al 44% il contenuto in fibra grezza è del 7,4%. In virtù dell elevato valore biologico della sua proteina (68,6), la soia è considerata il prodotto che più si avvicina alle farine animali. Particolarmente elevato è il contenuto in lisina, metionina cistina e triptofano. Il contenuto in grassi è pari a circa l 1,2%. Gli acidi grassi maggiormente rappresentati sono l acido linoleico, oleico e palmitico. Per quanto riguarda il contenuto in macroelementi si evidenzia una marcata carenza di calcio, mentre risulta elevato il contenuto in fosforo e composti fosforati (lecitina). Gli oligoelementi maggiormente rappresentati sono zolfo, ferro, zinco e manganese. Considerando il contenuto vitaminico, risulta elevato il tenore in colina e niacina, mentre risulta trascurabile il contenuto in vitamina B 1, B6 e vitamina E.

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25 BUCCETTE DI SOIA Corteccia rimossa durante la decorticazione dei semi di soia. La fibra è costituita principalmente da cellulosio molto digeribile. Deve essere indicato il contenuto di fibra grezza e ceneri Usi: ruminanti. Poichè è un prodotto molto fibroso ma con una fibra molto digeribile può entrare nella razione di tutte le categorie in particolare di quelle da latte senza limiti d impiego; suini. Possono essere utilizzate non oltre il 15% della razione; volatili.

26 PANELLO DI SOIA SS 89,0 PG 45,5 LG 3,8 FG 6,0 Cen. 6,0 EI 30,0 Amido (Pol.) 3,0 NDF 13,5 ADF 8,0 ADL 0,7

27 MANGIMI PROTEICI Sottoprodotti dell industria dell alcool distiller, trebbie birra, ecc. (secchi o umidi) Sottoprodotti dell industria dell amido semola glutinata o corn gluten feed Sottoprodotti dell industria molitoria germe Sottoprodotti della pesca e dei macelli ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

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30 Prodotti della lavorazione del mais Cariossidi Macinazione grossolana Acqua Decantazione Germe di mais Panello e/o F.E. Olio Rimacinazione e filtrazione Filtrato Residuo Amido Glutine Crusca Glucosio e destrine

31 CARATTERISTICHE COMPOSITIVE E NUTRIZIONALI DEI SOTTOPRODOTTI DEL MAIS Parametro Semola glutinata Germe Glutine Panello Germe F.E. Sost. secca % Proteina grezza % t.q lisina % t.q. 0,69 0,71 0,77 0,96 0,35 metionina % t.q. 0,39 0,28 1,02 0,37 0,2 triptofano % t.q. 0,16 0,15 0,21 0,21 1,8 Lipidi grezzi % t.q Fibra grezza % t.q. 8,3 5,9 4,0 10,6 10,5 Ceneri % t.q. 5,4 6,9 2,8 2,4 2,9 Calcio % t.q. 0,28-0,15 0,06 0,09 Fosforo % t.q. 0,70-0,43 0,45 0,5 E.D. suini Kcal/ kg

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34 Caratteristiche chimiche: Sostanza secca 86-90% Proteina grezza 9,5-11% Lipidi grezzi 2,6-3,2% Fibra grezza 1,7-2,6% Ceneri 1,5-3,0% Estrattivi inazotati 66-71% Amido % SORGO (Sorghum vulgare) La pianta è di origine tropicale e sub-tropicale ed è particolarmente adattata ai climi che si caratterizzano per avere estati calde e piovose. E' più esigente del mais nei confronti della temperatura e più resistente di questo alla siccità. Ha una notevole adattabilità ai terreni più diversi, pur prediligendo quelli sciolti e profondi. Vengono coltivate soprattutto le "varietà da granella" rispetto a quelle "zuccherine" che possono contenere, nei culmi, fino al 15% di saccarosio. Queste ultime possono venire vantaggiosamente impiegate come foraggio, verde o insilato. La produzione di granella (cariossidi) può raggiungere gli q/ha. Le cariossidi contengono tannini in quantità variabile a seconda della varietà: essa è trascurabile in quelle a cariosside bianca, ma può raggiungere valori del 5-8% nelle varietà colorate. La presenza di tannini, rendendo le cariossidi meno gradite agli uccello granivori riduce le perdite colturali dovute a questi animali. D'altra parte, legandosi ad alcuni principi alimentari, quali le proteine, ne riduce la solubilità e, conseguentemente, l'utilizzazione digestiva da parte degli animali da reddito ed in particolare dei monogastrici. Calcio 0,02-0,04% Fosforo 0,25-0,38% N.B.: Il sorgo contiene durrina (glucoside cianogenetico) la cui concentrazione diminuisce avvicinandosi la maturità della pianta.

35 Trattamenti tecnologici più comuni cui sono sottoposti i mangimi Molitura: realizzata con molini di diversa concezione, è il trattamento più diffuso; Maggiore è la granulometria minore sarà la digeribilità nel monogastrico e la velocità di fermentazione nel rumine. Le varietà farinose sono più semplici da macinare e la granulometria è più uniforme e fine. Fioccatura: la granella viene vaporizzata a C per alcuni minuti; viene passata attraverso rulli che le laminano a 0,5 mm ed essiccati; il processo costa ma il valore nutritivo aumenta del 5-10% stante la parziale gelatinizzazione dello amido. A livello ruminale il trattamento termico aumenta la fermentescibilità dei CHO e riduce la solubilità delle proteine. Micronizzazione ed estrusione: trattamenti più costosi che consentono risultati superiori a quelli della fioccatura ma, spesso, i costi non sono giustificati per i cereali.

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