GRUPPO DI LAVORO NUTRIA

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1 Università di Pavia Dipartimento di Biologia Animale Via Taramelli Pavia Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Multifunzionalità e sostenibilità del territorio Via F. Filzi 22, Milano GRUPPO DI LAVORO NUTRIA Claudio Prigioni 14 Dicembre 2010

2 eradicata presente Distribuzione della Nutria in Europa

3 In Italia la Nutria è stata importata negli anni 30, allo scopo di allevamento quale animale da pelliccia. A partire soprattutto dagli anni '60 ha colonizzato gli ambienti fluviali L areale Lareale italiano è stimato in circa , 000 quello lombardo in ha (16,3%), pari a circa il 47% della superficie regionale. Distribuzione della Nutria in Lombardia Distribuzione della Nutria in Lombardia (Prigioni et al, Atlante dei Mammiferi della Lombardia)

4 Trend delle popolazioni Nonostante che in America settentrionale e in Europa siano attivi programmi di controllo, l areale e la densità della specie sono aumentati in diversi paesi. Danni In Italia, i danni causati all economia agricola e alle arginature dei corsi idrici sono tendenzialmente in aumento.

5 Panzacchi et al Wildlife Biology

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8 Aspetti sanitari La Nutria può essere potenziale portatrice di 16 zoonosi di tipo virale, batterico o parassitario. Il rischio di contagio per l uomo è, in Italia, estremamente ridotto, in quanto la maggior parte di queste malattie è stata descritta solo in paesi esteri o riguarda infezioni sperimentali. Leptospirosi: Una percentuale di animali (10-60%) mostra positività anticorpale è esposta all infezione (probabilmente a causa del contatto con il Ratto Rattus norvegicus) Isolamento estremamente raro di Leptospire da rene ed urina portatrice secondaria ed occasionale di leptospirosi.

9 GESTIONE INTERVENTI DI PREVENZIONE: recinzioni interrate per proteggere le coltivazioni (in aree ristrette); protezione argini con reti metalliche ancorate al suolo). PRELIEVI: abbattimento con fucile (incentivi ai cacciatori per capo abbattuto, Luisiana USA) e trappolaggio; sterilizzazione chirurgica (sperimentazione in corso, area urbana e suburbana di Buccinasco, MI). USO DI SOSTANZE CHIMICHE: in Francia e Stati Uniti vengono utilizzate sostanze tossiche somministrate con esche (carote e patate).

10 PROPOSTE FINALIZZATE AL COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI CONTROLLO DELLA NUTRIA SUL TERRITORIO LOMBARDO La riunione del Gruppo di lavoro Nutria, tenutasi il , ha consentito di avere un quadro generale degli interventi di controllo in corso nelle diverse province interessate. Dalla disamina dei dati disponibili e dagli interventi dei referenti provinciali è emersa chiaramente la necessità di coordinare e valutare l efficacia delle azioni di controllo della specie in relazione alle risorse economiche disponibili. In altri termini, si rende necessario una corretta valutazione del rapporto costi-benefici. A tale scopo è importante una raccolta sistematica dei dati di cattura ed abbattimento, distribuiti secondo le diverse tipologie dei corpi idrici frequentati dalla nutria, al fine di valutare in termini oggettivi lo sforzo profuso per il contenimento della specie. OBIETTIVO PRINCIPALE: Isolamento delle popolazioni di Nutria, prerequisito i fondamentale per favorire l eradicazione (passaggio da un areale continuo ad un areale frazionato e disgiunto)

11 RACCOLTA DATI Sono quindi proposte due schede di raccolta dati da utilizzarsi per ciascuna zona campionata, riguardanti, da un lato, gli abbattimenti con sparo e, dall altro, le catture con le gabbie trappola (in entrambi i casi i dati ottenuti saranno tabulati da ciascuna provincia in un database in excel ). I dati raccolti consentiranno di calcolare: l indice cinegetico di abbattimento che terrà conto: a) ) dell area campionata, valeadire della lunghezza e larghezza (valori medi) dei corsi idrici investigati (rogge, canili, fiumi) o della superficie delle zone umide, b) del numero di operatori addetti al controllo (n. di fucili) e c) del tempo dedicato al controllo in una determinata zona. I dati saranno quindi riferiti ad ogni singolo intervento di controllo in una determinata zona (identificata da un toponimo e dal relativo comune), effettuato durante le ore serali/notturne con l utilizzo di un autovettura e di un eventuale fonte luminosa. l indice di cattura mediante trappolaggio, definito it sulla base di: a) ) numero delle trappole posizionate lungo uno o più corsi idrici limitrofi di lunghezza e larghezza noti (valori medi stimati ad occhio) o in una zona umida di superficie nota, b) durata in giorni di attività delle trappole, c) numero di animali catturati per giorno di attività, ripartiti possibilmente in giovani ed adulti (maschi e femmine). QUESTI INDICI SONO UNA MISURA INDIRETTA SIA DELL ABBONDANZA RELATIVA DELLA SPECIE SIA DELL EFFICACIA EFFICACIA DEGLI INTERVENTI DI CONTROLLO. ESSI SARANNO ABBINATI AI DATI RACCOLTI DALLE PROVINCIE SUI DANNI CAUSATI DALLA NUTRIA ALL ECONOMIA AGRICOLA.

12 Allegato 1 Direzione Generale Agricoltura Milano SCHEDA DI RACCOLTA DEI DATI DI CATTURA DELLA NUTRIA MEDIANTE TRAPPOLE Referente e mail Zona di cattura (indicare un toponimo) Comune di Allego mappa della zona oggetto di controllo: SI NO Corpo idrico investigato: canale roggia fiume lunghezza in m:. larghezza media in m:.. Zona umida investigata (specificare la superficie in m 2 ):. Numero di trappole utilizzate:. distanza media tra le trappole in m:.. Periodo di attività delle trappole (gg/m/anno): dal. al.. N. totale di animali catturati: di cui giovani e adulti (maschi femmine ) Catture giornaliere nel periodo considerato Data N. totale giovani adulti maschi femmine

13 Allegato 2 Direzione Generale Agricoltura Milano SCHEDA DI RACCOLTA DEI DATI DI ABBATTIMENTO DELLA NUTRIA CON SPARO Referente e mail Data dell intervento (giorno/mese/anno) Inizio intervento ora.. fine intervento ora....n. totale ore.. N. di operatori con fucile: Zona di controllo (indicare un toponimo) Comune di Allego mappa della zona oggetto di controllo: SI NO Corpo idrico investigato: canale roggia fiume lunghezza in m:. larghezza media in m:.. Zona umida investigata (specificare la superficie in m 2 ):. Altro (specificare tipologia e area in m 2 ):. N. totale t di animali abbattuti: ti di cui giovani i e adulti (maschi femmine ) Eventuali osservazioni (esempio, animali avvistati ma non abbattuti, animali trovati morti)

14 Allegato 3 Direzione Generale Agricoltura Milano STIMA DEI DANNI CAUSATI DALLA NUTRIA ANNO AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA.(PROVINCIA DI.) Perito addetto agli accertamenti: e mail:. Data della perizia (giorno/mese/anno) Zona di accertamento danni (indicare untoponimo). Comune di Coltura danneggiata:. Superficie danneggiata in m 2. Danni arrecati alle rive dei corpi idrici: canale roggia fiume Lunghezza in m delle rive danneggiate: o superficie in m 2 danneggiata.. Indennizzo richiesto in : Indennizzo pagato in : Eventuali osservazioni

15 PROGRAMMA OPERATIVO DEGLI INTERVENTI

16 INDIVIDUAZIONE AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO Indice di abbondanza relativa (I.A.) della popolazione valutata mediante conteggio del n. di scivoli/100 m di corso idrico Stima della consistenza della specie per zona: ( ) Nutrie/100 m = I.A. - 0,2205 larghezza canale + 2,2873 Entità dei danni causati dalla specie alle coltivazioni e alle arginature Disponibilità dei proprietari o conduttori a collaborare SPECIFICHE SUL TRAPPOLAGGIO Autunno/inverno Almeno 20 trappole per zona Funzionamento delle trappole fino a esaurimento catture, comunque non oltre 2 mesi; poi spostamento delle trappole RIPARTIZIONE FINANZIARIA DEI FONDI REGIONALI Definizione di nuovi criteri

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