Project Community Prevention and Early Prevention. L esperienza di Termini Imerese Sicilia

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1 Project Community Prevention and Early Prevention L esperienza di Termini Imerese Sicilia

2 IL CONTESTO Come previsto dal Progetto l analisi territoriale che qui viene presentata riguarda alcune zone urbane della città di Palermo e di Termini Imerese a forte svantaggio economico e culturale, considerate a rischio di devianza. Queste zone sono rappresentate dai quartieri di: - Falsomiele - Pallavicino - Sferracavallo - Marinella - Villagrazia - Altarello

3 IL CONTESTO le fasi della ricerca La prima fase una ricerca di tipo quantitativo La seconda fase un approccio qualitativo/conoscitivo delle strutture che erogano servizi socio-assistenziali

4 ESITI della FASE QUANTITATIVA 1. Incremento del 35% di reati commessi da minori 2. Reati riguardanti il patrimonio e la persona 3. Drop-out in continua crescita (circa il 25% dei minori residenti non va a scuola o ha abbandonato) 4. Famiglie disaggregate = aumento di separazioni e divorzi

5 ESITI della FASE QUALITATIVA L analisi territoriale a carattere qualitativo è mossa dalla consapevolezza che l ambiente non è dato solo dalla concretezza geometrica dello spazio fisico ma anche dagli spazi che assumono senso attraverso il vissuto degli abitanti che vi risiedono, dalle relazioni che lo connotano, dalla coesione sociale che nell ambiente stesso si struttura.

6 ESITI della FASE QUALITATIVA 1. Assenza di spazi di aggregazione giovanile; 2. Servizi di assistenza socioassistenziale assenti o troppo burocratizzati 3. Quartieri dormitorio dove non c è alternativa di pensiero 4. scollegamento netto tra la parte adulta ed i giovani.

7 ESITI della FASE QUALITATIVA 1. la mancanza di progettualità, la droga e la mancanza di strutture aggregative tutte e tre interrelate in maniera pericolosa 2. assenza in alcuni quartieri di un posto di polizia, una guardia medica, la delegazione di quartiere, un centro sociale

8 FATTORI DI RISCHIO - il degrado abitativo, economico e culturale - l assenza di un mercato forte (banche, terziario, grande distribuzione organizzata) - il sentimento o senso di appartenenza forte - l assenza di progettualità tra i giovani - l uso di sostanze stupefacenti tra i giovani - la specificità territoriale - l assenza di diritti di cittadinanza - il disagio evolutivo - la percezione di barriere spaziali

9 ESPERIENZE TERRITORIALI 1. Progetto g.zen.net 2. Il baco e la farfalla 3. Servizio Educativa Domiciliare Comune di Palermo.

10 FINALITA della FORMAZIONE 1. prevenire e/o riparare dinamiche relazionali alterate 2. promuovere percorsi educativi innovativi 3. valorizzare le capacità progettuali del minore, della famiglia, del territorio 4. facilitare la comunicazione sia intrafamiliare che a livello territoriale

11 Prevenire e/o riparare dinamiche relazionali alterate applicazione di strumenti/azioni per la ri-formulazione delle modalità relazionali ritenute inadeguate FRA MINORE ADULTI SIGNIFICATIVI IL PROPRIO TERRITORIO

12 Promuovere percorsi educativi innovativi l operatività si lega e si fonda prevalentemente attraverso MODELLI DI INTERVENTO PERSONALIZZATI INTEGRATI INFORMALITA e CREATIVITA

13 Valorizzare le capacità progettuali del minore, della famiglia, del territorio RI-APPROPRIARSI DEL PROPRIO TERRITORIO MINORE per favorire nuovi percorsi verso l autostima personale nuove modalità relazionali con gli adulti di riferimento

14 Valorizzare le capacità progettuali del minore, della famiglia, del territorio FAMIGLIA per favorire ADEGUATO RUOLO GENITORIALE NUOVI LEGAMI FAMILIARI APPARTENENZA AL PROPRIO TERRITORIO

15 Valorizzare le capacità progettuali del minore, della famiglia, del territorio nuovi legami sociali TERRITORIO per promuovere rete di prossimità sociale sensibilità verso le situazioni di disagio

16 Facilitare la comunicazione sia intrafamiliare che a livello territoriale UN PROGETTO DI MENTORING favorisce ASSOCIAZIONISMO COMUNITA SERVIZI SOCIO-SANITARI MINORE SCUOLA FAMIGLIA

17 SPERIMENTAZIONE MENTORING INTERVENTO PER IL MINORE E FAMIGLIA COLLEGAMENTO CON I SERVIZI SOCIO-SANITARI PONTE CON LE AGENZIE EDUCATIVE DEL TERRITORIO POLITICHE SOCIALI PRATICHE D INTERVENTO

18 PROSPETTIVE MENTORING USCIRE polarità persona/utente e servizio ENTRARE Continuum tra Persona comunità quartiere volontariato - servizi

19 GRAZIE per l attenzione

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