Variabili: i] velocità ii] esito finale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Variabili: i] velocità ii] esito finale"

Transcript

1 L'INTERLINGUA Acquisizione di lingue seconde L1 prima lingua, lingua madre, lingua nativa L2 lingua d arrivo; qualunque lingua venga imparata dopo che la L1 si è STABILIZZATA Interlingue (o varietà di apprendimento): produzioni linguistiche di un apprendente, vale a dire di un parlante che sta affrontando lo studio di una lingua straniera. Due possibili concezioni: a) le interlingue sono una varietà parziale e provvisoria della lingua di arrivo: NO!!!!! b) le interlingue sono sistemi linguistici naturali, autonomi e internamente coerenti (anche se in continua evoluzione); sono in buona parte indipendenti da L1 ed L2 (alcune regole coincidono con quelle della L2; altre sono riconducibili alla L1; altre ancora sono indipendenti da entrambe); il percorso acquisizionale è in larga parte comune a tutti gli apprendenti, a prescindere dalla L1 Variabili: i] velocità ii] esito finale

2 L1 prima lingua, lingua madre, lingua nativa interlingua L2 lingua d arrivo; qualunque lingua venga imparata dopo che la L1 si è stabilizzata (quindi non sono comprese le situazioni in cui l apprendimento delle due lingue avviene contestualmente)

3 Interlingue iniziali (prebasiche( prebasiche): tendenzialmente isolanti, a prescindere dalla caratterizzazione morfologica di L1 e L2. Principali caratteristiche formali: i] formule fisse: segmenti di produzione linguistica memorizzati senza la percezione dei confini interni (quindi sono percepiti dall apprendente come monomorfemici): - formule interattive (es. come ti chiami?, per piacere, grazie mille, va bene, tocca a te) - domande (es. che cos è?) - risposte (es. non so) - ordini e richieste (es. dimmi, guarda) - formule presentative (es. ecco qua; questo qui) ii] le parole esibiscono minima o nulla flessione morfologica FORMA BASICA: ad esempio un unica forma per l intero paradigma verbale; es. io mangia, tu mangia ; io vuoi, tu vuoi ) iii] scarsità di parole funzionali - mancanza della copula - mancanza di articoli e preposizioni

4 iv] (poche) parole analizzate: - sollecitare l attenzione (es. guarda, ecco) - regolare l interazione (ciao, aspetta, aiuto) - riferirsi a oggetti/eventi (questo, quello) - descrivere/valutare (bello, brutto, buono) v] dal punto di vista formale: - spesso è impossibile definirne la classe sintattica (es. coinvòlgio (< coinvolgere) nome o verbo?) - esibiscono minima o nulla flessione morfologica - uso di parole funzionali in contesti atipici (es. guarda di finito; questo mio di X ) - negazione espressa con una particella invariabile (es. no io freddo, no mangia) - parole disposte in sequenza in base a principi pragmatici-semanticidiscorsivi (vs. sintattici: accordi a senso)

5 Interlingue intermedie (basiche( basiche): tendenzialmente agglutinanti Interlingue avanzate (postbasiche( postbasiche): tendenzialmente agglutinanti se la L2 è agglutinante o fusive se la L2 è fusiva) Universali e acquisizione Gli universali implicazionali rappresentano dei promettenti strumenti di previsione a supporto degli studi sull acquisizione di lingue seconde Se genere implica numero, allora a) le strategie finalizzate all espressione della categoria del numero debbano essere apprese (e dunque insegnate) prima di quelle destinate all espressione del genere o contemporaneamente ad esse. b) gli errori commessi nell assegnazione del numero dovrebbero essere meno numerosi di quelli commessi nell assegnazione del genere

6 Errori nell assegnazione del genere: a) errori di assegnazione: il voce, il città, il stanza, il suo moglie, il mia donna b) errori di accordo (dovuti a rianalisi della terminazione del nome): le neve, le lavatrice, la problema, gli crisi c) ipercorrettismi: la madla (cioè la madre) Errori nell assegnazione del numero: rarissimi a) tutti persone, tutti giorni, tanti personi b) due cucchiaio, dodici ora, tre fratello, molti forchetta (da M. Chini / S. Ferrarsi (2003), Morfologia del nome, in Giacalone Ramat (a cura di), Verso l italiano, Roma, Carocci, pp )

7 Sequenze di apprendimento Ipotesi: l apprendimento (nei contesti naturali) procede secondo sequenze precise ed indipendenti dai condizionamenti della L1 Es. sistema TAM (tempo aspetto - modo) 1 stadio: nessuna strategia morfologica per esprimere relazioni di tempo; l apprendente usa una forma unica del verbo (forma basica; es. io mangia carne, io no capisci italiano); 2 stadio: compare l opposizione morfologica tra azioni passate/concluse e azioni presenti/continuate; per l espressione delle prime viene utilizzata la marca to del participio passato (es. io mangiato carne, guarda di finito); 3 stadio: compare l opposizione tra eventi passati di natura puntuale ed eventi passati di natura durativa; per indicare questi ultimi viene utilizzato l imperfetto

8 4 stadio: compare la distinzione tra fattualità (cioè che è presentato come vero, come un fatto) e non fattualità (ciò che è presentato come possibile, ipotetico e desiderato); per esprimere questa opposizione vengono utilizzati futuro e condizionale; sono successivamente viene acquisito il congiuntivo; questo livello indica il raggiungimento di un elevata competenza della L2. Sequenza di acquisizione della temporalità: 1) assenza di temporalità > un unica forma per l intero paradigma 2) passato vs. presente > participio passato 3) passato puntuale vs. durativo > imperfetto 4) fattualità vs. non fattualità > futuro-condizionale-congiuntivo

Le lingue dei segni: luoghi comuni

Le lingue dei segni: luoghi comuni Le lingue dei segni: luoghi comuni La modalità visivo-gestuale non può sostituire in modo completo quella acustico-vocale (le lingue parlate e quelle segnate sviluppano le stesse aree cerebrali) La lingua

Dettagli

Corso propedeutico Ditals 1

Corso propedeutico Ditals 1 Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza. Terza edizione. Convenzione di Sovvenzione n. 2012/FEI/PROG-104481 CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E83D13000880007 Corso propedeutico Ditals

Dettagli

Lezioni Didattica delle lingue moderne. Terminologia, acquisizione e interlingua

Lezioni Didattica delle lingue moderne. Terminologia, acquisizione e interlingua Lezioni Didattica delle lingue moderne Terminologia, acquisizione e interlingua Acquisizione e apprendimento Linguistica acquisizionale: perché importante per la glottodidattica? Terminologia Lingua materna

Dettagli

Lezioni Didattica delle lingue moderne. Terminologia, acquisizione e interlingua

Lezioni Didattica delle lingue moderne. Terminologia, acquisizione e interlingua Lezioni Didattica delle lingue moderne Terminologia, acquisizione e interlingua Acquisizione e apprendimento Terminologia Lingua materna (L1) Seconda lingua (o terza, quarta) (L2) Acquisizione vs apprendimento

Dettagli

Apprendere una seconda lingua

Apprendere una seconda lingua Apprendere una seconda lingua I bisogni linguistici degli alunni immigrati Acquisire l'italiano Mantenere la lingua materna Mantenere la lingua materna Facilita l'acquisizione della seconda lingua Facilita

Dettagli

L'ASSEGNAZIONE DEL GENERE IN ITALIANO

L'ASSEGNAZIONE DEL GENERE IN ITALIANO L'ASSEGNAZIONE DEL GENERE IN ITALIANO a) criteri semantici: solo per i nomi che designano esseri animati (umani e animali) in cui la distinzione tra l esemplare di sesso maschile e quello di sesso femminile

Dettagli

Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI

Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Uno spunto per iniziare: le pietre nel barattolo. Una storia tradizionale racconta di un giovane che si recò un giorno

Dettagli

Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza

Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-101909 - CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E82I12000230007 Corso propedeutico Ditals 2 Fondazione

Dettagli

1. La linguistica acquisizionale: l apprendimento di L2

1. La linguistica acquisizionale: l apprendimento di L2 Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2009 / 2010 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia / Dr.ssa Manana Topadze (giorgio.arcodia@unimib.it / manana.topadze@isw.unibe.ch)

Dettagli

Corso per alfabetizzatori Didattica dell italiano L2 in contesto scolastico CTI Ambito 6 Rilevare le competenze dell allievo straniero

Corso per alfabetizzatori Didattica dell italiano L2 in contesto scolastico CTI Ambito 6 Rilevare le competenze dell allievo straniero Corso per alfabetizzatori Didattica dell italiano L2 in contesto scolastico CTI Ambito 6 Rilevare le competenze dell allievo straniero Chiara Ghezzi CTI della bassa pianura bergamasca (Ambito 6 di Treviglio

Dettagli

Lezioni Didattica delle lingue moderne

Lezioni Didattica delle lingue moderne Lezioni Didattica delle lingue moderne OCI 6 CFU corso primo semestre ORARIO lunedì 10-12 aula C martedì 8-10 aula C Elisabetta Bonvino elisabetta.bonvino@uniroma3.it Pagina personale dipartimento di Lingue,

Dettagli

Osservare la competenza linguistica Dal concetto di interlingua all analisi degli errori Trento, 20 e 21 marzo 2009

Osservare la competenza linguistica Dal concetto di interlingua all analisi degli errori Trento, 20 e 21 marzo 2009 Osservare la competenza linguistica Dal concetto di interlingua all analisi degli errori Trento, 20 e 21 marzo 2009 Elena Nuzzo Università di Modena e Reggio Emilia Centro d Italiano per Stranieri - Università

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA CARPI 4. RESPONSABILE PROGETTO INSEGNANTE : Spagnol Paola

DIREZIONE DIDATTICA CARPI 4. RESPONSABILE PROGETTO INSEGNANTE : Spagnol Paola DIREZIONE DIDATTICA CARPI 4 RESPONSABILE PROGETTO INSEGNANTE : Spagnol Paola Introduzione Nell anno scolastico 09/10, durante le ore di utilizzo assegnate per attività di Italiano come L2 presso la scuola

Dettagli

Didattica delle lingue moderne LM. Elena Nuzzo

Didattica delle lingue moderne LM. Elena Nuzzo Didattica delle lingue moderne LM ì Elena Nuzzo Video: il ruolo della lingua materna Le sequenze evolutive Tu, gli apprenden2 sviluppano la lingua rispe5ando le stesse sequenze, anche se con tempi e risulta2

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

Dall apprendimento alla didattica

Dall apprendimento alla didattica Dall apprendimento alla didattica l apprendimento sarebbe dato dalla trasformazione di una prestazione da controllata in automatica, attraverso la conversione di conoscenze dichiarative o esplicite in

Dettagli

Italiano e dialetto nella lingua degli immigrati. Lezione del 27 novembre 2014

Italiano e dialetto nella lingua degli immigrati. Lezione del 27 novembre 2014 Italiano e dialetto nella lingua degli immigrati Lezione del 27 novembre 2014 Finora si è parlato dell uso del dialetto da parte degli italiani Ma come si pongono di fronte ai dialetti gli stranieri che

Dettagli

Lezioni Didattica delle lingue moderne

Lezioni Didattica delle lingue moderne Lezioni Didattica delle lingue moderne LL 12 CFU corso annuale ORARIO lunedì 12-14 aula C martedì 12-14 aula B Elisabetta Bonvino elisabetta.bonvino@uniroma3.it Pagina personale dipartimento di Lingue,

Dettagli

Schede di rilevamento del comportamento linguistico e relazionale

Schede di rilevamento del comportamento linguistico e relazionale ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE GIANNI RODARI L AQUILA Schede di rilevamento del comportamento linguistico e relazionale Progetto intercultura:alunne-alunni non italofone-i Scuola primaria di classe. Alunna-o..

Dettagli

Alcuni suggerimenti per il processo di prima e seconda alfabetizzazione

Alcuni suggerimenti per il processo di prima e seconda alfabetizzazione ITALIANO L2 Alcuni suggerimenti per il processo di prima e seconda alfabetizzazione 1. Definire il significato di interlingua, lingua per comunicare e lingua per lo studio 2. Definire il ruolo della grammatica

Dettagli

Il programma profondo dello studente L interlingua (1 parte)

Il programma profondo dello studente L interlingua (1 parte) L apprendimento dell italiano L2 Il programma profondo dello studente L interlingua (1 parte) Giuseppe Faso Analisi di brani (1): Li Li, cinese, in Italia da due mesi Una bambino e e lui papà vado a lago

Dettagli

Una finestra sull italiano. Roma 5 marzo 2016

Una finestra sull italiano. Roma 5 marzo 2016 Una finestra sull italiano Roma 5 marzo 2016 Dibattito sull insegnamento della grammatica Al lettore ignaro del dibattito che ha attraversato la glottodidattica negli ultimi decenni, il fatto che l insegnamento

Dettagli

IL PREDICATO NOMINALE. Daniela Notarbartolo

IL PREDICATO NOMINALE. Daniela Notarbartolo IL PREDICATO NOMINALE Daniela Notarbartolo Definizione? Le definizioni dovrebbero essere univoche e permettere di distinguere i fenomeni in modo certo. Invece tutte le definizioni di predicato nominale

Dettagli

Traccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa. Usa il linguaggio verbale sì no. Usa il corpo per esprimere le sue emozioni sì no

Traccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa. Usa il linguaggio verbale sì no. Usa il corpo per esprimere le sue emozioni sì no Traccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa a cura di Francesco De Renzo (Facoltà di Studi Orientali, Sapienza-Università di Roma) Comunicazione Interazione In che modo comunica e interagisce:

Dettagli

ALLEGATO AL CURRICOLO DI ISTITUTO ITALIANO L2. Dalle linee guida CILS Livello A1

ALLEGATO AL CURRICOLO DI ISTITUTO ITALIANO L2. Dalle linee guida CILS Livello A1 ALLEGATO AL CURRICOLO DI ISTITUTO ITALIANO L2 Dalle linee guida CILS Livello A1 È il livello di avvio del processo di apprendimento dell italiano. Verifica la capacità di comprendere brevi testi e utilizzare

Dettagli

Insegnare l'italiano come L2: quali suggerimenti dalla linguistica?

Insegnare l'italiano come L2: quali suggerimenti dalla linguistica? Insegnare l'italiano come L2: quali suggerimenti dalla linguistica? Maria G. Lo Duca (Università degli studi di Padova) Premessa Cercherò di parlare di questo tema non già in astratto, ma in concreto,

Dettagli

Ordini e sequenze di acquisizione

Ordini e sequenze di acquisizione Metodi di analisi linguistica, aa. 2015/16 G. Bernini 5. Ordini e sequenze di acquisizione A. Introduzione (1) Ordini di acquisizione: graduale accumulo di caratteristiche, ricorrente in più apprendenti

Dettagli

VERBO IN BASE ALLA CONIUGAZIONE IN BASE AL GENERE IN BASE FORMA. FINITO (sono 4) IN BASE AL MODO (sono 7) INDEFINITO (sono 3) RISPETTO ALLA PERSONA

VERBO IN BASE ALLA CONIUGAZIONE IN BASE AL GENERE IN BASE FORMA. FINITO (sono 4) IN BASE AL MODO (sono 7) INDEFINITO (sono 3) RISPETTO ALLA PERSONA Il VERBO è quella parte variabile del discorso che indica un azione, un attività o uno stato. Il verbo è la parte più importante, infatti senza il verbo non sarebbe possibile esprimere un pensiero e quindi

Dettagli

L ITALIANO SCRITTO DEGLI APPRENDENTI SINOFONI: UNA PROPOSTA DI ANALISI DEGLI ERRORI

L ITALIANO SCRITTO DEGLI APPRENDENTI SINOFONI: UNA PROPOSTA DI ANALISI DEGLI ERRORI ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE Corso di Laurea Magistrale in Lingua e Cultura Italiane per Stranieri L ITALIANO SCRITTO DEGLI

Dettagli

Questi studi sull acquisizione servono alla glottodidattica?

Questi studi sull acquisizione servono alla glottodidattica? Teoria e pratica Questi studi sull acquisizione servono alla glottodidattica? Prima risposta La glottodidattica attinge alla linguistica acquisizionale Che fornisce conoscenze riguardanti sulle regolarità,

Dettagli

L INTERLINGUA SCRITTA DEGLI ADULTI. UNO STUDIO PRESSO IL CTP DI RAGUSA

L INTERLINGUA SCRITTA DEGLI ADULTI. UNO STUDIO PRESSO IL CTP DI RAGUSA L INTERLINGUA SCRITTA DEGLI ADULTI. UNO STUDIO PRESSO IL CTP DI RAGUSA Irene Pistorio ABSTRACT Studiare l interlingua è soprattutto approcciarsi alla realtà degli apprendenti tralasciando l ottica critica

Dettagli

Analisi grammaticale

Analisi grammaticale Analisi grammaticale Grammatica II C - Settembre 2006 1 nome articolo aggettivo pronome verbo Le nove parti del discorso VARIABILI INVARIABILI queste parti si flettono (declinazione) secondo il e il si

Dettagli

Linguis'ca acquisizionale: lo studio dell apprendimento linguis'co

Linguis'ca acquisizionale: lo studio dell apprendimento linguis'co Linguis'ca acquisizionale: lo studio dell apprendimento linguis'co Sommario Introduzione: linguis'ca acquisizionale e glo8odida9ca 1. Le produzioni dell apprendente 2. Dal prodo8o ai processi: interferenza

Dettagli

MORFOLOGIA ITALIANA seconda edizione riveduta ed aggiornata I N D I C E

MORFOLOGIA ITALIANA seconda edizione riveduta ed aggiornata I N D I C E I N D I C E Introduzione... 1. Il verbo... 1.1. Classificazione... 1.1.1. Il significato e la funzione dei verbi... 1.1.2. Il genere dei verbi: verbi transitivi e verbi intransitivi... 1.1.3. La forma

Dettagli

Insegnare italiano L2: la sintassi

Insegnare italiano L2: la sintassi L apprendimento dell italiano L2 Insegnare italiano L2: la sintassi Cecilia Andorno Una domanda preliminare, anzi due Che cosa bisogna insegnare? ovvero: 1. Che cosa c è da imparare? 2. Che cosa sa (già)

Dettagli

PROVISIONAL **SUBJECT TO MODIFICATION**

PROVISIONAL **SUBJECT TO MODIFICATION** HARVARD UNIVERSITY ITALIAN S-52: FOOD FOR THOUGHT CORSO INTERMEDIO ABRUZZO, ITALY: SUMMER 2009 INSTRUCTOR: PAOLA DE SANTO DESANTO@FAS.HARVARD.EDU SETTIMANA 1: PANE e PIZZA / Mondo del lavoro 28 giugno

Dettagli

Nome. Articolo. Aggettivo. Variabili. Pronome. Parti del discorso. Verbo. Avverbio. Preposizione. Invariabili. Congiunzione.

Nome. Articolo. Aggettivo. Variabili. Pronome. Parti del discorso. Verbo. Avverbio. Preposizione. Invariabili. Congiunzione. Nome Articolo Variabili Aggettivo Pronome Parti del discorso Verbo Avverbio Invariabili Preposizione Congiunzione Interiezione IL VERBO (dal latino verbum = parola) Parte variabile del discorso Esprime

Dettagli

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.

Dettagli

DIDATTICA DELLE LINGUE MODERNE LM. Elena Nuzzo

DIDATTICA DELLE LINGUE MODERNE LM. Elena Nuzzo DIDATTICA DELLE LINGUE MODERNE LM Elena Nuzzo Limiti delle sequenze acquisizionali Due problemi fondamentali per l insegnante: 1. Le sequenze riguardano pochi fenomeni. 2. Le esigenze didattiche possono

Dettagli

Indice. Gioco, Caffè culturale, Bilancio. Facciamo il punto (I) pagg

Indice. Gioco, Caffè culturale, Bilancio. Facciamo il punto (I) pagg Indice 1. Primi contatti pagg. 8 15 salutare, chiedere il nome; presentarsi; chiedere e indicare la provenienza; congedarsi i pronomi soggetto: io, tu, Lei; essere, avere, chiamarsi (al singolare); l articolo

Dettagli

STUDIARE IN ITALIANO L2

STUDIARE IN ITALIANO L2 STUDIARE IN ITALIANO L2 Metodologie ed attività per supportare l apprendimento Cristina ONESTI (Università di Torino) 9-10-11 novembre 2015 Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri

Dettagli

LE RICADUTE DIDATTICHE DELLE RICERCHE SULL INTERLINGUA di Gabriele Pallotti 1

LE RICADUTE DIDATTICHE DELLE RICERCHE SULL INTERLINGUA di Gabriele Pallotti 1 In E. Jafrancesco (a cura di) L acquisizione dell italiano L2 da parte di immigrati adulti. Atene: Edilingua, (2005) pp. 43-59. LE RICADUTE DIDATTICHE DELLE RICERCHE SULL INTERLINGUA di Gabriele Pallotti

Dettagli

CONSIDERAZIONI SULL ACQUISIZIONE DEI TEMPI VERBALI

CONSIDERAZIONI SULL ACQUISIZIONE DEI TEMPI VERBALI CONSIDERAZIONI SULL ACQUISIZIONE DEI TEMPI VERBALI DELL ITALIANO DA PARTE DI APPRENDENTI SINOFONI Francesco Crippa 1 1. INTRODUZIONE Una delle maggiori difficoltà per chi studia l italiano come lingua

Dettagli

prima lingua, lingua madre, lingua nativa

prima lingua, lingua madre, lingua nativa L1 prima lingua, lingua madre, lingua nativa L2 lingua d arrivo; qualunque lingua venga imparata dopo che la L1 si è STABILIZZATA L1 vs. L2 a) Si impara la L2 dopo la L1 b) Si conosce la L2 meno bene della

Dettagli

Test di Livello lingua Italiana

Test di Livello lingua Italiana Test di Livello lingua Italiana NOME COGNOME... DATA... Indicare con una x la risposta corretta: 1. Piacere! Il mio nome è Anna. Come chiami, tu? # ti sei VALUTAZIONE:... DOCENTE:... 2. Io abito Pordenone.

Dettagli

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ISTITUTO : Maffeo Pantaleoni, via Brigida Postorino, 27, 00044 Frascati (Roma) ANNO SCOLASTICO 2016-2017 INDIRIZZO : servizi commerciali CLASSE I SEZIONE

Dettagli

1. La linguistica acquisizionale: la nozione di L2

1. La linguistica acquisizionale: la nozione di L2 Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2011 / 2012 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. La linguistica acquisizionale: la nozione di L2

Dettagli

Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO

Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO 1) Commentare i seguenti dati linguistici: Questa è la mia amica Questa è la mia amica che ho conosciuto al bar Questa è la mia amica

Dettagli

I Disturbi Specifici di Linguaggio. Percorsi Evolutivi Dei DSL

I Disturbi Specifici di Linguaggio. Percorsi Evolutivi Dei DSL I Disturbi Specifici di Linguaggio Percorsi Evolutivi Dei DSL Il motore dell apprendimento linguistico, come acquisizione di un sistema basato su molte competenze, è il seguente: utilizzare come risolutive

Dettagli

ITALIANO COMMERCIALE. Brno 2012

ITALIANO COMMERCIALE. Brno 2012 ITALIANO COMMERCIALE Brno 2012 Differenza fra scritto e parlato PARLATO Spontaneo Personale Si utilizzano elementi paralinguistici Si utilizzano elementi non verbali SCRITTO Non è spontaneo È meno personale

Dettagli

LATINO A COLORI MATERIALI PER IL DOCENTE

LATINO A COLORI MATERIALI PER IL DOCENTE Gian Biagio Conte LATINO A COLORI MATERIALI PER IL DOCENTE a cura di Laura Perrotta 2009 by Mondadori Education S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati Progettazione e redazione Impaginazione Rilettura

Dettagli

Criteri di valutazione delle prove di produzione orale

Criteri di valutazione delle prove di produzione orale Criteri di valutazione delle prove di produzione orale Le prove di produzione orale vengono esaminate e valutate in loco dalle Commissioni d esame autorizzate presso i Centri certificatori; le valutazioni

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO Docenti Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto Insegnamento LINGUISTICA GENERALE Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia 1.1. Alfabeti e corrispondenza biunivoca;

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà MATEMATICA Le difficoltà presenti nelle classi coinvolgono molti bambini/ragazzi (le insegnanti ne segnalano in media almeno 5 per classe in difficoltà)

Dettagli

LE ESPRESSIONI. Espressioni

LE ESPRESSIONI. Espressioni VI LE ESPRESSIONI Le difficoltà di alcuni bambini nel leggere derivano dalla scarsa confidenza col fare ipotesi su quanto è implicito in ciò che leggono. Insegnare ai bambini a contare sulla propria conoscenza

Dettagli

Comunicare e parlare

Comunicare e parlare Comunicare e parlare Fasi dello sviluppo lessicale Fase I Fase II 12-16 mesi circa 17-24 mesi circa L ampiezza del vocabolario si attesta in media sulle 50 parole Maggiore rapidità nell acquisire nuove

Dettagli

La lingua degli apprendenti dal punto di vista delle varietà di apprendimento.

La lingua degli apprendenti dal punto di vista delle varietà di apprendimento. (manoscritto poi pubblicato in F.Bosc, C. Marello, S. Mosca (a cura di), Saperi per insegnare. Formare insegnanti di italiano a stranieri. Un'esperienza di collaborazione fra università e scuola, Torino,

Dettagli

Sviluppo del linguaggio MG Baglietto

Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Neuropsichiatria Infantile Istituto G. Gaslini Genova Componenti del Linguaggio 1) Componente fonologica: uso dei suoni, delle vocali e delle consonanti La FONOLOGIA

Dettagli

Elementi di logica. SCOPO: introdurre nozioni di logica & vocabolario per una corretta interpretazione delle dimostrazioni.

Elementi di logica. SCOPO: introdurre nozioni di logica & vocabolario per una corretta interpretazione delle dimostrazioni. Elementi di logica SCOPO: introdurre nozioni di logica & vocabolario per una corretta interpretazione delle dimostrazioni. Quantificatori: elementi fondamentali del linguaggio matematico. quantificatore

Dettagli

UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione

UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione CPIA PALERMO 2 PROGETTAZIONE PER UNITA DI APPRENDIMENTO PERCORSO DI ISTRUZIONE DI I LIVELLO - SECONDO PERIODO DIDATTICO a.s. 2016/2017 ASSE DEI LINGUAGGI (ITALIANO) UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01:

Dettagli

La tipologia e gli universali

La tipologia e gli universali La tipologia e gli universali La tipologia studia la variazione interlinguistica; la ricerca sugli universali si occupa di ciò che è comune a tutte le lingue, cioè delle proprietà rispetto alle quali non

Dettagli

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Ai fini dell'esame non è necessario studiare le slides contrassegnate dal

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe: 1LC (IV Ginnasio) Disciplina: LATINO Docente: TONELLI NADIA Indirizzo: CLASSICO Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture Nozioni di fonetica Flocchini-Guidotti

Dettagli

Garanzia Giovani Campania

Garanzia Giovani Campania Garanzia Giovani Campania OFFERTA FORMATIVA GRATUITA per COLLABORATORE POLIVALENTE NELLE STRUTTURE RICETTIVE E RISTORATIVE T I M E V I S I O N S C A R L C o r s o A. d e G a s p e r i, 1 6 9 C a s t e

Dettagli

Morfologia della LIS

Morfologia della LIS Morfologia della LIS La LIS possiede meccanismi morfologici attraverso i quali le parole possono essere modificate DERIVAZIONE: aggiungendo un suffisso ad un segno si modifica il suo significato. In LIS

Dettagli

Didattica delle lingue moderne LM

Didattica delle lingue moderne LM Didattica delle lingue moderne LM 2014/15 Elena Nuzzo calame, to bade ghe? calame, na badi ro calame, na badi ro calame, to badu gu? to badu gu? to bade ghe???? Come imparo la L2? ricevo input (ascoltando,

Dettagli

PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE I F sc.og Anno Scolastico 2016/2017

PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE I F sc.og Anno Scolastico 2016/2017 Docente: Gabriella Greco MODULO 1: Riflessione sulla lingua PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE I F sc.og Anno Scolastico 2016/2017 Conoscere ed applicare lo schema della comunicazione Conoscere ed applicare

Dettagli

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni

Dettagli

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano Linguistica generale a.a.2014-2015 Federica Da Milano La sintassi: frasi e enunciati La frase intesa come modulo di un testo è chiamata enunciato, per differenziarla dalla frase intesa come costruzione

Dettagli

5 Motivazioni funzionali

5 Motivazioni funzionali Sonia Cristofaro - Glottologia - a.a 2009-10 1 5 Motivazioni funzionali [Materiale di riferimento per questa parte: Croft 1990: capp. 3 (traduzione italiana in Cristofaro and Ramat 1999: cap.1) e 4; Cristofaro

Dettagli

Organizzazione Aziendale

Organizzazione Aziendale Organizzazione Aziendale Capitolo 9, Comunicazione, di Luigi Proserpio Definizione Si definisce «comunicazione» un processo di scambio intenzionale e razionale di informazioni tra due o più soggetti, per

Dettagli

Liceo Statale Jacopone da Todi Largo Martino I, 1 - Via Roma 13 Todi (PG) NUCLEI FONDANTI

Liceo Statale Jacopone da Todi Largo Martino I, 1 - Via Roma 13 Todi (PG) NUCLEI FONDANTI Liceo Statale Jacopone da Todi Largo Martino I, 1 - Via Roma 13 Todi (PG) NUCLEI FONDANTI PER LE DISCIPLINE LINGUA E CULTURA GRECA E LINGUA E CULTURA LATINA (INDIRIZZO CLASSICO BIENNIO) LINGUA E CULTURA

Dettagli

Il codice linguistico

Il codice linguistico Laboratorio Linguistico Il Testo narrativo Il codice linguistico www.nicolanapolitano.altervista.org App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Le funzioni e la

Dettagli

Insegnare la grammatica italiana con i task

Insegnare la grammatica italiana con i task XVI Convegno Nazionale GISCEL Padova, 4-6 marzo 2010 Insegnare la grammatica italiana con i task Stefania Ferrari, Elena Nuzzo Università di Modena e Reggio Emilia Università di Verona Osserviamo che molte

Dettagli

1. Dalla linguistica acquisizionale alla didattica acquisizionale

1. Dalla linguistica acquisizionale alla didattica acquisizionale Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2010 / 2011 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. Dalla linguistica acquisizionale alla didattica

Dettagli

Communication is key Nome Cognome

Communication is key Nome Cognome Communication is key Nome Cognome Benvenuto! Imparare una nuova lingua ti permetterà di comunicare con moltissime persone! Conoscerai una nuova cultura e avrai l occasione di divertirti Non ti proponiamo

Dettagli

Riconoscere le caratteristiche dei vari testi letterari. Produrre un semplice testo letterario-narrativo.

Riconoscere le caratteristiche dei vari testi letterari. Produrre un semplice testo letterario-narrativo. Curricolo annuale: ITALIANO Classe: TERZA Anno scolastico 2013/14 Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento: Conoscenze ed abilità Competenze per livello * 1. Il Romanticismo: vari generi letterari

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio

Lo sviluppo del linguaggio dalla fisiologia alla patologia Segnali di Rischio del DSA Lo sviluppo del linguaggio QUESTIONARIO Pre-requisiti del linguaggio orale Prime parole Prime frasi Completamento produzione frasale Completamento

Dettagli

ISTITUTO LAURA BASSI - Bologna LICEO LINGUISTICO. Riconoscere la situazione di comunicazione ( chi, dove e quando) Comprendere il messaggio globale

ISTITUTO LAURA BASSI - Bologna LICEO LINGUISTICO. Riconoscere la situazione di comunicazione ( chi, dove e quando) Comprendere il messaggio globale Classe 1^ - FRANCESE (seconda lingua) OBIETTIVI Comprensione orale ISTITUTO LAURA BASSI - Bologna LICEO LINGUISTICO Riconoscere la situazione di comunicazione ( chi, dove e quando) Comprendere il messaggio

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO DI LETTERE LICEO LINGUISTICO PRIMO ANNO A.S. 2015/2016 MATERIA: LATINO

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO DI LETTERE LICEO LINGUISTICO PRIMO ANNO A.S. 2015/2016 MATERIA: LATINO PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO DI LETTERE LICEO LINGUISTICO PRIMO ANNO A.S. 2015/2016 MATERIA: LATINO Obiettivi Contenuti Tempi Metodo d insegnamento Strumenti di verifica Strumenti per il recupero Finalità

Dettagli

1) Sebbene tu non sia molto studioso, hai una spiccata intelligenza.

1) Sebbene tu non sia molto studioso, hai una spiccata intelligenza. ESERCIZIO N. 3: SVOLGIMENTO DELL ANALISI GRAMMATICALE 1) Sebbene tu non sia molto studioso, hai una spiccata intelligenza. Sebbene: congiunzione concessiva. Tu: pronome personale soggetto di seconda persona

Dettagli

Il latino pompeiano: quando la diacronia spiega la sincronia

Il latino pompeiano: quando la diacronia spiega la sincronia Il latino pompeiano: quando la diacronia spiega la sincronia P. Ramat (1984): L importanza di un esame delle iscrizioni pompeiane dal punto di vista linguistico è evidente: abbiamo a che fare con uno dei

Dettagli

Istituto Comprensivo

Istituto Comprensivo CURRICOLO DELLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA CLASSE I - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RICEZIONE ORALE (ASCOLTO) Comprendere frasi semplici, brevi registrazioni trattanti argomenti con significati molto

Dettagli

12. Valutare l interlingua di studenti cinesi

12. Valutare l interlingua di studenti cinesi Elena Nuzzo (Università di Verona) 12. Valutare l interlingua di studenti cinesi 12.0 Introduzione Quando ci si pone l obiettivo di valutare il livello d interlingua di un apprendente occorre innanzitutto

Dettagli

Ballata della speranza

Ballata della speranza Ballata della speranza Tempo del primo avvento tempo del secondo avvento sempre tempo d avvento: esistenza, condizione d esilio e di rimpianto. Anche il grano attende anche l albero attende attendono anche

Dettagli

ESERCIZIO N. 1: SVOLGIMENTO DELL ANALISI LOGICA E GRAMMATICALE. 1) Il mio vicino di casa ha fatto i bagagli ed è partito per Parigi.

ESERCIZIO N. 1: SVOLGIMENTO DELL ANALISI LOGICA E GRAMMATICALE. 1) Il mio vicino di casa ha fatto i bagagli ed è partito per Parigi. ESERCIZIO N. 1: SVOLGIMENTO DELL E GRAMMATICALE Fai l analisi logica delle seguenti frasi. 1) Il mio vicino di casa ha fatto i bagagli ed è partito per Parigi. Il mio vicino: soggetto + attributo. Di casa:

Dettagli

2 Ascolta tutta la conversazione e verifica le risposte al punto 1.

2 Ascolta tutta la conversazione e verifica le risposte al punto 1. 1 Ascolta e rispondi alle domande. 12 1. Chi sono le persone che parlano? a. Madre e figlio. b. Fratello e sorella. c. Marito e moglie. 2. Qual è l argomento della conversazione? a. Lasciare la vecchia

Dettagli

COMPITI PER LE VACANZE

COMPITI PER LE VACANZE I.T.C.S. ERASMO DA ROTTERDAM Liceo Artistico indirizzo Grafica - Liceo delle Scienze Umane opz. Economico sociale ITI Informatica e telecomunicazioni - ITI Costruzioni, ambiente e territorio Via Varalli,

Dettagli

Dida%ca delle lingue moderne (OCI)

Dida%ca delle lingue moderne (OCI) Dida%ca delle lingue moderne (OCI) Anno accademico 2017/18 Prof. Elena Nuzzo Calendario delle lezioni 1. 4 ocobre 2. 5 ocobre 3. 11 ocobre 4. 18 ocobre 5. 19 ocobre 6. 25 ocobre 7. 26 ocobre 8. 8 novembre

Dettagli

L apprendimento dell italiano L2. Insegnare l italiano. Giuseppe Faso

L apprendimento dell italiano L2. Insegnare l italiano. Giuseppe Faso L apprendimento dell italiano L2 Insegnare l italiano Giuseppe Faso premessa La scuola italiana si è già trovata di fronte a difficoltà di inserimento attribuite alla diversità culturale Educazione linguistica:

Dettagli

Il ruolo dell insegnamento nell emergere della competenza metalinguistica. Fabiana Rosi - Università di Pavia

Il ruolo dell insegnamento nell emergere della competenza metalinguistica. Fabiana Rosi - Università di Pavia Il ruolo dell insegnamento nell emergere della competenza metalinguistica Fabiana Rosi - Università di Pavia Domande di ricerca Che tipo di rappresentazione delle strutture della lingua target e di competenza

Dettagli

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) MATERIA: TEDESCO 2^ lingua CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI: MARKETING RELAZIONI INTERNAZIONALI AMMINISTRAZIONE FINANZA E Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Dettagli

Insegnare la pragmatica in (italiano) L2

Insegnare la pragmatica in (italiano) L2 Insegnare la pragmatica in (italiano) L2 indice O Che cosa c è da imparare O Perché è opportuno insegnare la pragmatica O Perché insegnare la pragmatica è più complicato che insegnare la grammatica 2 I

Dettagli

CORSO DI PROGRAMMAZIONE

CORSO DI PROGRAMMAZIONE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE G. M. ANGIOY SASSARI CORSO DI PROGRAMMAZIONE INTRODUZIONE ALLE ISTRUZIONI ITERATIVE DISPENSA 03.01 03-01_Iterazioni_[ver_15] Questa dispensa è rilasciata sotto la licenza Creative

Dettagli

Curricolo di Lingua Inglese. Programmazione di Classe Prima. TEMPI D ATTUAZIONE DELL INTERVENTO: Interventi di un ora, una volta settimanali.

Curricolo di Lingua Inglese. Programmazione di Classe Prima. TEMPI D ATTUAZIONE DELL INTERVENTO: Interventi di un ora, una volta settimanali. Curricolo di Lingua Inglese Programmazione di Classe Prima TEMPI D ATTUAZIONE DELL INTERVENTO: Interventi di un ora, una volta settimanali. Scelta/approntamento del materiale utile ai fini linguistici

Dettagli

IL martedi 28 november 2006, il ministro della cultura egiziano ha inaugurato il

IL martedi 28 november 2006, il ministro della cultura egiziano ha inaugurato il [ I ] A ) Leggi il seguente testo : Prova scritta 3 IL martedi 28 november 2006, il ministro della cultura egiziano ha inaugurato il Festival Internazionale del cinema del Cairo al teatro grande dell'

Dettagli

RELAZIONE FINALE DOCENTE a.s. 2011/ 2012

RELAZIONE FINALE DOCENTE a.s. 2011/ 2012 Prof. Mulinacci Beatrice Docente di LETTERE nella classe 1CIT 1. TITOLO LA MORFOLOGIA E LA SINTASSI DELLA FRASE SEMPLICE U. 1 Ortografia U. 2 Il verbo U. 3 Articolo, nome, aggettivo e pronome U. 4 Avverbio,

Dettagli

Narrazione e intercultura

Narrazione e intercultura Narrazione e intercultura Luana Cosenza Università per Stranieri di Siena La classe multiculturale come laboratorio di scambio tra culture Un gruppo interculturale adotta un approccio interculturale quando:

Dettagli

Comunicare e parlare

Comunicare e parlare Lo sviluppo del lessico Fase I Fase II 12-16 mesi circa 17-22 mesi circa L ampiezza del vocabolario si attesta in media sulle 10 parole Maggiore rapidità nell acquisire nuove parole Può assumere la forma

Dettagli

Struttura interna dei costituenti e proprietà formali della struttura ad albero

Struttura interna dei costituenti e proprietà formali della struttura ad albero Struttura interna dei costituenti e proprietà formali della struttura ad albero Alle etichette che indicano, nel diagramma ad albero, i vari costituenti, si dà il nome di nodi. I nodi non terminali possono

Dettagli