Le varianti agli strumenti urbanistici
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- Clementina Spada
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1 Le varianti agli strumenti urbanistici Cheti Pira Dipartimento Ingegneria di Ingegneria civile, ambientale e architettura Università degli Studi di Cagliari 1
2 Si verifica frequentemente, essendo, non prevista una validità temporale degli strumenti urbanistici(salvo quanto disposto per i vincoli con finalità espropriative) l esigenza della modifica degli stessi. Le motivazioni possono essere riconducibili a problematiche specifiche, variabili nel tempo o riconducibili a particolari esigenze socio economiche, in particolare in tema di opere pubbliche e di pubblica utilità. In tal senso appare incongruo procedere ad una integrale revisione degli strumenti urbanistici sia per la generalità del loro campo di interesse sia per le procedure di formazione e approvazione. Le varianti possono investire sia piani regolatori generali (piani urbanistici comunali), sia piani di scala sovracomunale che i piani attuativi. Questi ultimi sia per la generalità del loro contenuto prescrittivo(i piani di scala comunale), che per la precisione delle prescrizioni esecutive(i piani attuativi) sono più raramente oggetto di modifiche durante il loro corso di validità. Il metodo normale di modifica è effettuare una variante allo strumento urbanistico, tramite le stesse procedure che ne hanno portato l approvazione. Esigenze di celerità e immediatezza, hanno portato la legislazione a porre in essere procedure specifiche per approvare varianti agli strumenti urbanistici tese alla semplificazione. Il perché dell esigenza delle varianti 2
3 Le procedure straordinarie si distinguono in relazione alle diverse esigenze e producono dunque diversi effetti. Varianti conseguenti ad opere o interventi sovracomunali di interesse generale coinvolgenti più enti ed istituzioni pubbliche e/o private Si tratta di varianti che rispondono a un pubblico interesse di area vasta. Appartengono a questa categoria: l Intesa Stato-Regioni(art. 81 DPR 616/77), l Accordo di programma(art. 27 L. 142/90, gli strumenti della programmazione concertata (definiti dalla L.662/96: programmazione negoziata, l intesa istituzionale di programma, l accordo di programma quadro, il patto territoriale, il contratto di programma, il contratto d area). Illegislatorenonnehadefinitolaproceduradiformazioneenoncisonodelleprocedure concrete che ne possano descrivere gli aspetti operativi e sostanziali!!!! Le varianti con procedura straordinaria 3
4 Varianti per interventi complessi in aree del territorio comunale Appartengono a questa categoria i programmi integrati(art. 16 L. 179/92) e i programmi di recupero urbano(ex art.11, L. 493/93). Strumenti urbanistici aventi anche valenza di variante al piano regolatore Alcuni strumenti di pianificazione attuativa( il Piano per l edilizia economico e popolare, i Piani per l insediamenti produttivi, i Piani di recupero) possono in parte e, limitatamente ad alcuni aspetti modificare le previsioni del piano regolatore generale. Varianti al piano regolatore per opere pubbliche o localizzazioni di insediamenti di interesse collettivo o speciale Non è infrequente la necessità di realizzare opere pubbliche per le quali il piano regolatore generale non prevede idonea localizzazione (opere per l edilizia ospedaliera e universitaria, localizzazione di aree per auto demolitori, opere di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati, localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti). Le varianti con procedura straordinaria 4
5 Levariantiaipianiattuativisonopiùcomplesseinquantononsitrattadellamodificadiun piano regolatore generale che incide solo sugli interessi legittimi, ma di un piano corredato da una convenzione che fissa oneri a carico delle parti. Le modifiche ai piani attuatori potranno essere conseguenti a: - alle richieste dei privati proprietari e realizzatori del piano per motivate ragioni di migliori soluzioni tecniche; - alla richiesta motivata dalla pubblica amministrazione comunale per ragioni di pubblico o superiore interesse sopravvenuto; - all intervento di un autorità sovraordinata attraverso l imposizione di vincoli sovracomunali, motivati da interessi a forte valenza pubblica. Nel primo caso la richiesta dei privati dovrà essere migliorativa delle condizioni del piano (nell interesse dei privati), ma non deve essere peggiorativa del pubblico interesse che il piano si propone di perseguire, né dovrà comportare maggiori oneri a carico della pubblica amministrazione conseguenti all amministrazione del piano (per esempio per la gestione delle aree a standard) così come originariamente approvato. Le varianti ai piani attuativi 5
6 Le motivazioni in premessa spiegano perché le amministrazioni potranno concedere le varianti ai privati solo ripercorrendo la stessa procedura di approvazione del piano. Qualora il consenso non sia accordato l amministrazione può imporre la modifica del piano solo per ragioni sopravvenute di pubblico interesse e intervenendo previamente con una variante al piano regolatore generale che apporti le modifiche alle previsioni originarie per quell area. Poiché a questo punto si incide sui diritti già garantiti in sede contrattuale da una convenzione, i privati titolari di tali diritti potranno richiedere il risarcimento dei danni subiti in conseguenza delle modifiche apportate. Modifiche che, potrebbero comportare la riduzione o anche la totale cancellazione della possibilità edificatoria in conseguenza della variante al piano regolatore. Potrebbe anche verificarsi il caso di modifiche ai piani attuativi imposta da strumenti sovraordinati quali ad esempio, piani territoriali di coordinamento o piani paesistici, che potrebbero imporre il rispetto immediato di alcune prescrizioni intervenendo sui rapporti privatistici in genere. Le varianti ai piani attuativi 6
7 In quest ultimo caso si pongono dei problemi, dal punto di vista giuridico laddove esistano diritti già consolidati derivanti da convenzioni connesse a piani attuativi a approvati. Poiché a questo punto si incide sui diritti già garantiti in sede contrattuale da una convenzione, i privati titolari di tali diritti potranno richiedere il risarcimento dei danni subiti in conseguenza delle modifiche apportate. Modifiche che, potrebbero comportare la riduzione o anche la totale cancellazione della possibilità edificatoria in conseguenza della variante al piano regolatore. Tale richiesta di risarcimento danni non opera nei confronti dell amministrazione comunale in quanto non è da essa che proviene il comportamento lesivo degli interessi in campo. Diversoèilcasoincuiintervengaunanormadileggestataleoregionaleadisciplinareex novo alcuni ambiti territoriali per cui si imponga l adeguamento automatico degli atti amministrativi (piani attuativi) e relativi rapporti privatistici convenzionali già in essere. In questo caso non solo l adeguamento è dovuto ma non può dar luogo a risarcimento alcuno. Le varianti ai piani attuativi 7
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