Asteraceae. Poaceae. Il polline. Plantago

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1 Asteraceae Poaceae Il polline Plantago

2 Definizione Il granulo pollinico è la microspora delle Gimnosperme e delle Angiosperme la cui funzione è la fecondazione. Le dimensioni dei granuli maturi sono molto variabili, da 10 a 200 micron. Il granulo pollinico o microspora ha parete spessa, formata in prevalenza da sostanze altamente resistenti agli agenti chimici e fisici: le sporopollenine, polimeri di carotenoidi. (da Wikipedia) Polline di Cichorioideae

3 La PALINOLOGIA è la disciplina che studia i granuli pollinici. Può essere applicata nei campi più disparati (interdisciplinare) sia attraverso lo studio di pollini attuali che fossilizzati. Pollini attuali: -Allergologia (medicina) -Melissopalinologia (mieli) -Impollinazione (funzionalità) -Previsione di raccolta (vino) Pollini fossili: -Paleobotanica -Paleoclimatologia -Ricostruzione di paleoambienti e paleopaesaggi in contesti naturali o archeologici -Palinostratigrafia

4 I vantaggi dell analisi pollinica: Il polline viene prodotto in grandi quantità dalle piante superiori Viene disperso anche a grandi distanze dall acqua e dal vento La sua membrana di sporopollenina è molto resistente Si conserva in diversi tipi di ambiente La sua variabilità morfologica consente di associarlo alla pianta produttrice

5 La variabilità morfologica del polline consente di attribuire il granulo alla pianta che lo ha prodotto Tricolpato reticolato Stefanocolpato reticolato Monoporato Brassicaceae Triporato Periporato rugulato Ocimum basilicum Tricolpato scabro Poaceae Tricolporato scabro Betula Plantago Tricolporato spinoso Quercus Inaperturato reticolato Fagus Asteroideae Artemisia Cyperaceae

6 La pioggia pollinica si deposita in un bacino e viene inglobata nei sedimenti Prateria Abetina Foresta decidua Macchia mediterranea

7 Gli svantaggi dell analisi pollinica: La determinazione si ferma a livello di genere per gli alberi e a livello di famiglia per le erbe La preparazione dei campioni in laboratorio è lunga e costosa L analisi al microscopio è lunga e faticosa Non è sempre possibile ottenere analisi quantitativamente significative Gli ambienti ossidanti non conservano il polline

8 Laboratorio Alcune fasi del trattamento dei campioni Frantumazione Pesatura Acido cloridrico a freddo al 20 %

9 Acido fluoridrico al 39% Acido cloridrico a caldo Acetolisi

10 Centrifuga Micropipetta Filtro ad ultrasuoni

11 Campioni di sedimento vengono trattati in laboratorio e il residuo montato su vetrini per l osservazione al microscopio Vetrino portaoggetti Microscopio ottico Immagine del vetrino ingrandita al microscopio

12 Il polline come indicatore paleoclimatico. Presupposti: Lo spettro pollinico rispecchia la vegetazione che lo ha prodotto: esiste cioè una relazione nota fra la pioggia pollinica e la vegetazione Taxa sovrarappresentati: grandi produttori (anemogame) e grandi dispersori (es. Pinus) Taxa sottorappresentati: scarsa produzione e polline pesante (entomogame), cattivi dispersori (es. Abies) La distribuzione della vegetazione è influenzata dal clima e dalla fisiografia della regione

13 Quali sono i migliori indicatori paleoclimatici? Indicatori caldi: AP Quercus Elementi mediterranei Indicatori di umidità atmosferica: Abies Hedera Tsuga Cedrus Indicatori freddo-aridi: NAP Artemisia Elementi della steppa Indicatori di umidità edafica: Alnus Populus Salix Corylus Cyperaceae Felci (spore)

14 Il diagramma pollinico: come si legge Quercus AP Pinus Artemisia NAP

15 Il clima della Terra negli ultimi 2.6 milioni di anni è stato caratterizzato dall alternanza di periodi freddi (glaciali) e caldi (interglaciali). La Terra durante un glaciale La Terra durante un interglaciale

16 Glaciali (clima freddo e arido) Negli ultimi 2.6 milioni di anni (Quaternario) si assiste ad un progressivo raffreddamento: i glaciali diventano sempre più freddi, gli interglaciali sempre meno caldi. In Italia meridionale questa ciclicità climatica si traduce in una alternanza di tipi di vegetazione molto differenti. + freddo Oggi Durante gli interglaciali si sviluppano estese foreste mentre durante i glaciali le foreste sono ridotte e impoverite. Nel corso del Quaternario il clima rigido dei glaciali ha provocato la scomparsa degli elementi più termofili dalla flora italiana. Molti di questi elementi hanno oggi una distribuzione subtropicale. Interglaciali (clima caldo e umido) + caldo

17 Quercus deciduo Zelkova Acer Quercus ilex Paesaggio di clima caldo umido tipico di una fase interglaciale

18 Poaceae Cichorioideae Chenopodiaceae Artemisia Asteroideae Plantago Paesaggio aperto tipico di un periodo glaciale

19 Carote di sedimento

20

21 Le navi di Piazza Municipio

22 dragaggi Disegno di Leonardo da Vinci di macchina cavafango particolari dei solchi

23 Piazza Municipio. Il porto di Neapolis

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