4.4 Le industrie alimentari

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1 4.4 Le industrie alimentari In seguito alla nuova classificazione delle attività economiche (Ateco 2007), adottata a partire dal 2008, si sono create nuove divisioni nelle attività manifatturiere al fine di meglio rappresentare settori innovativi o che hanno aumentato la propria rilevanza economica o sociale. In particolare, nel settore alimentare, tali scissioni hanno comportato la distinzione tra industria alimentare e quella delle bevande. In questo ultimo settore sono comprese molte attività che utilizzano materie prime di origine extra-agricola (bibite analcoliche, acque minerali in bottiglia), pertanto si consideri questo aspetto nella lettura delle analisi che seguono. Nel 2011 risultano iscritte nei registri delle Camere di Commercio delle Marche imprese manifatturiere delle quali il 7,8% (1.880 unità) appartiene al comparto delle industrie alimentari e delle bevande. Di queste la quasi totalità (91,1%) sono attive mentre, nel settore manifatturiero nel suo complesso, la percentuale delle imprese attive sulle iscritte scende all 87,2%. Il settore alimentare e delle bevande rappresenta all interno delle attività manifatturiere marchigiane il quarto comparto per numero di imprese dopo la fabbricazione degli articoli in pelle, prodotti in metallo e abbigliamento. Rispetto al 2009 il numero delle imprese alimentari e delle bevande marchigiane crescono dello 0,5%, valore in linea rispetto alla media italiana (0,3%). Nell industria manifatturiera regionale, per contro, si registra una flessione del -1,9% (-2,8% a livello italiano). Figura Variazioni delle imprese alimentari marchigiane. Anno ! " # $ % & 164

2 Anche il bilancio tra iscrizioni e cessazioni delle imprese iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio ha fatto segnare nell ultimo triennio un saldo negativo. Nel periodo in termini percentuali, il bilancio tra imprese nate e morte si traduce in un tasso di decrescita nel settore alimentare marchigiano pari a -6,3% (-8,4% a livello italiano). Disaggregando i dati a livello territoriale in tutte le province, ad eccezione di quella di Pesaro Urbino dove si verifica un calo del -5,8%, il numero di imprese alimentari e delle bevande nell ultimo triennio crescono in particolar modo quella di Macerata (2,7%) e Ancona (2,6%). Riguardo alle forme giuridiche assunte dalle aziende alimentari e delle bevande regionali le più diffuse sono le società di persone (40,0% del totale) e le imprese individuali (39,6%). Seguono con un peso del 17,5% le società di capitali, mentre le altre forme giuridiche rappresentano soltanto il 3% del totale (Figura 4.4.2). A livello italiano, per contro, prevalgono nel comparto alimentare e delle bevande le imprese individuali (46,4%) seguite dalle società di persone (30,6%). Figura Ripartizione delle imprese alimentari marchigiane per forma giuridica. Anno 2011 F 1, 5 + G ( 5 ; + H 4 ' ( ) * +, -. * ) / 0 *, / 1 * : ; < = > <? < A B < C D E ' ( ) * +, -. * ( Nel periodo sono, in termini assoluti, le società di capitali a presentare la crescita maggiore (+28 unità), seguite dalle altre forme giuridiche (+7 unità). Per contro le società di persone e le ditte individuali evidenziano entrambe una diminuzione rispettivamente di 11 e 12 unità. Tali dati segnalano come il comparto alimentare e delle bevande marchigiano 165

3 sembra rispondere all attuale periodo di crisi attraverso una tendenza a rafforzare le strutture societarie. All interno dell industria alimentare e delle bevande nelle Marche, così come a livello nazionale, le imprese artigiane occupano un posto di rilievo, rappresentando il 76,3% delle aziende del settore. Tale valore è superiore di 6 punti percentuali rispetto all incidenza degli artigiani nel comparto manifatturiero. Passando all analisi dei singoli comparti in cui viene suddivisa dalla classificazione ATECO 2007 l industria alimentare (Figura 4.4.3), si evidenzia che, nel 2011, così come a livello italiano, l aggregato più numeroso, con un peso del 62,7%, è quello della Produzione di prodotti da forno e farinacei, seguito dal comparto della carne (12,8%) 83. Figura Peso dei singoli comparti dell industria alimentare e delle bevande marchigiana. Anno 2011 Q R S T U V W X Y W Z [ \ ] ^ [ _ \ \ ` Z a b W c [ ` X X b d ` \ \ b W [ ] e Y ` X W ` [ b ] f [ ` g ` c a b W h a b i W g \ ` j b ] g W ` g b i ` a b k S l m l n n o m R p l S T l U p R S o T R q U o r s n S o t S l m l n n o R s o u U T n R S o I J K I J L I J M I J N I J O I J P I J v w x y z { } w ~ w 83 Nel settore Produzione di prodotti da forno e farinacei ricadono le voci Produzione di pane e pasticceria fresca, paste alimentari, cuscus e prodotti farinacei simili, fette biscottate e di biscotti e produzione di prodotti di pasticceria conservati. 166

4 Successivamente, al fine di verificare le specializzazioni dei singoli territori provinciali nei diversi comparti dell alimentare e nel settore delle bevande, si è calcolato l indice di specializzazione 84. Le province di Ancona e Fermo, come riportato nella Tabella 4.4.1, presentano una specializzazione nel comparto carne. In quello della lavorazione del pesce risulta solo il territorio dell ascolano a essere specializzata in questo specifico settore, seguito dal pesarese. Queste ultime due province presentano anche una specializzazione nel settore della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi. La provincia di Ascoli Piceno risulta, inoltre, insieme con quella di Macerata e Fermo, specializzata nella fabbricazione di oli e grassi vegetali e animali. I comparti dell industria lattiero-casearia, lavorazione delle granaglie e produzione di prodotti per l'alimentazione degli animali sono concentrati prevalentemente nella provincia di Macerata. Infine, la sola provincia di Fermo risulta specializzata nel settore delle bevande. Rispetto al 2009 non si verificano variazioni di rilievo ad eccezione di una maggiore specializzazione nella produzione del pesce nella provincia di Pesaro Urbino e di altri prodotti alimentari in quella di Ascoli Piceno. Tabella Indici di specializzazione delle province marchigiane nei singoli comparti nel 2011 ƒ ˆ Š Œ Ž Œ Œ Ž Ž Œ Œ Ž Ž Œ Ž š ˆ Œ Ž œ Œ Ž Œ Ž ž Ÿ ˆ ž Ž Ž Œ Œ œ Œ Œ ˆ ž ˆ ˆ ž Ž Ž Œ Ž Ž ˆ Š ˆ Ÿ ž Ž Œ Œ Œ Ž Ž ž Š ˆ ž Š ˆ Š ž ˆ ž Ž Œ Ž Œ Ž Ž Œ Œ ˆ ž ˆ Š Œ Ž Œ Œ Œ Ž Ž Œ Ž ž ž ˆ ž Š ˆ ž Œ Ž Ž Œ Œ Œ Ž ª «ˆ Š Ž Œ Ž Ž Œ Focalizzando l analisi sulle caratteristiche strutturali delle singole categorie che compongono l industria alimentare si rileva che nel settore della carne 84 L indice di specializzazione permette di evidenziare l importanza che ogni settore riveste a livello territoriale in termine di imprese rispetto al corrispondente peso che il comparto assume a livello regionale. E calcolato come rapporto tra le imprese di ogni singolo comparto e il totale delle imprese agroalimentari situate nelle diverse province, a sua volta diviso per lo stesso rapporto elaborato a livello regionale. Un valore dell indice superiore all unità indica una specializzazione provinciale nel corrispondente comparto. 167

5 operano nelle Marche 209 imprese, valore in crescita di un +1,5% rispetto al A livello italiano nello stesso periodo l industria della carne registra, per contro, una lieve contrazione (-0,6%). Articolando il dato complessivo nelle voci che compongono il comparto, come evidenziato nella Tabella in appendice, risulta che prevalentemente le imprese ricadono nell ambito della produzione di prodotti a base di carne (76 unità), seguiti dalle aziende che operano nella produzione, lavorazione e conservazione di carne, esclusi i volatili (54 unità). A livello territoriale (Figura 4.4.4) le imprese operanti nell industria della carne sono maggiormente diffuse nella provincia di Ancona (26,8%), Pesaro-Urbino (20,1%) e Macerata (19,6%). Rispetto a quanto rilevato nel 2009 crescono le imprese operanti in questo settore in tutti i territori provinciali ad eccezione di quello di Macerata, dove si registra una contrazione del -6,8%. Figura Imprese nell industria della carne, per provincia nel ³ ± ± ± ² ± ² ± ¹ º» ¼ ½ º ¾ À» Á À » À ¹ à ¹  º ¹ Ä ¹ Á » Å Â À» Æ º Ç» µ µ µ Nell industria del pesce, secondo quanto riportato nei registri camerali, operano nelle Marche 46 imprese. Rispetto al 2009 il settore registra un calo di 4 unità (-8,0%). Anche a livello italiano nel comparto si verifica una contrazione, ma ad un tasso inferiore a quello delle Marche (-2,2%). Disaggregando i dati a livello provinciale, così come evidenziato dalla Figura 4.4.5, risulta che più della metà delle imprese operanti nel comparto pesce sono situate nella provincia di Ascoli Piceno (54,3%) e in quella di Pesaro 168

6 É È Þ Urbino (23,9%). Dal confronto con i dati rilevati nel 2009, si evidenzia una crescita del numero delle imprese solo nella provincia di Pesaro Urbino (+10%), mentre in quella di Ascoli Piceno si verifica una diminuzione del -16,7%. Figura Imprese nell industria del pesce, per provincia nel Î Ï Í Ë Ì É Ì Ë Ê É Ê Ë Ñ Ò Ó Ô Õ Ö Ø Õ Ù Ú Û Ö Ü Û Ý Ö Û Ô Ô Ý Ò Õ Ô ß Ô Ü Ó Ý Ö à Ú Ñ Ú Ý Ò Û Ö á Ò Õ â Ö Ì Ë Ë Ð Ì Ë Ê Ë Ì Ë Ê Ê Nel comparto ortofrutticolo sono attive nelle Marche 41 imprese, che principalmente (56,1%) operano nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi 85. Nel triennio rispetto agli anni precedenti, caratterizzati da un ridimensionamento del comparto, si registra un inversione di tendenza testimoniata da una crescita delle imprese del 5,1%. Tale incremento è stato determinato solo nella categoria produzione di succhi di frutta e di ortaggi poiché in quello della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi n.c.a. si registra anche nell ultimo triennio una diminuzione di imprese. In controtendenza rispetto alla realtà marchigiana in Italia, nello stesso periodo, le imprese ortofrutticole diminuiscono del -1,2%. Dall analisi dei dati a livello provinciale si sottolinea che principalmente le aziende del comparto ortofrutticolo sono localizzate nel pesarese (34,1%), nell ascolano (29,3%) e nel maceratese (24,4%). La provincia di Fermo, con una sola azienda, è la meno attiva in questo specifico comparto. Rispetto al 2009 nelle province di Ancona (33,3%) e Macerata (25,0%) si 85 Nel 2011 non sono operative nel territorio marchigiano aziende nella lavorazione e conservazione delle patate. 169

7 ç æ å ä ã ü verifica una crescita delle imprese ortofrutticole operanti nel proprio territorio, mentre in quella di Pesaro Urbino una riduzione del -12,5% (Figura 4.4.6). Figura Imprese nell industria ortofrutticola, per provincia nel ê ë è æ è é è ä è ã ï ð ñ ò ó ô õ ö ó ø ù ô ú ù û ô ù ò ò û ð ó ò ý ò þ ÿ ð ó ô ì í í î ì í ê í ì í ê ê Nell industria degli oli e dei grassi marchigiana sono attive 112 aziende tutte operanti nella produzione di oli e grassi grezzi e raffinati86. Nell ultimo triennio si assiste ad un leggero calo del numero di imprese operanti nel territorio marchigiano pari a -1,8% (-2,9% a livello italiano), segnale di una stabilizzazione del processo di ristrutturazione che da alcuni decenni sta vivendo il settore. Dall analisi della distribuzione sul territorio marchigiano emerge che esse si concentrano prevalentemente nella provincia di Macerata (30,4%) e in quella di Ascoli Piceno (22,3%). Nel periodo solo nelle province di Macerata e Fermo si registra una lieve contrazione delle imprese operanti nel settore e situate nei loro territori; in tutte le altre province il loro numero rimane invariato. 86 Nella classificazione ATECO 2007 il settore si articola in due voci: produzione di margarina e di grassi commestibili simili e produzione di oli e grassi. Nelle Marche non risultano nel 2011 aziende operanti nella prima voce. 170

8 Figura Imprese nell industria di oli e grassi vegetali e animali, per provincia nel ! Nell industria lattiero casearia marchigiana sono attive 29 imprese la maggioranza delle quali operanti nel comparto del trattamento igienico, conservazione e trasformazione del latte 87. Sono, infatti, solo quattro le imprese che nel 2011 operano nella fabbricazione di gelati senza vendita diretta al pubblico. Il comparto continua a registrare leggeri segnali di crescita evidenziando anche nell ultimo triennio un incremento delle imprese nel settore lattierocaseario del 20,8%. Anche a livello italiano si verifica nello stesso periodo, anche se a tassi minori, un aumento del numero delle aziende operanti nel settore (3,3%). Disaggregando il dato regionale per singola provincia si evidenzia come in quella di Macerata opera il 37,5% delle imprese lattiero-caseario della regione, seguita da Pesaro Urbino e Ancona (rispettivamente 25,0% e 20,0%). Nel periodo , ad eccezione delle province di Ascoli Piceno e Fermo dove il numero delle imprese rimane stabile, si assiste a una lieve crescita in tutte le altre province (Figura 4.4.8). 87 Nella nuova classificazione ATECO 2007 la voce produzione di gelati comprende solo la produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico. 171

9 ) ( $ ' & % # " Figura Imprese nell industria lattiero-casearia, per provincia nel *, * * * + -. / : ; 9 < = 0 >. 1 0? / > 2 A 6-6 >. 7 2 B. 1 C 2, + + ), + * +, + * * Per quanto concerne l industria delle granaglie si rileva che, nel 2011, sono attive nel territorio marchigiano 62 imprese tutte appartenenti alla voce lavorazione delle granaglie poiché dai dati camerali non risultano, nel territorio regionale, aziende operanti nella Fabbricazione di prodotti amidacei (Tabella 4.4.2). Il settore nelle Marche, anche nell ultimo triennio, continua a registrare una contrazione di imprese (-10,1%), a un tasso più elevato di quello nazionale (- 1,9%). A livello territoriale le imprese operanti nel settore della lavorazione delle granaglie e dei prodotti amidacei sono maggiormente presenti nella provincia di Macerata (35,5%), seguita da quella di Ancona (25,8%). Per contro è nella provincia di Fermo (9,7%) e Ascoli Piceno (12,9%) dove minore è l incidenza delle aziende ricadenti in questo specifico comparto. La ristrutturazione che ha subito il settore nell ultimo triennio ha interessato, seppure con percentuali diverse, tutte le province marchigiane ad eccezione di quelle di Ascoli Piceno e Fermo dove il numero delle imprese rimane invariato. 172

10 E D Z Figura Imprese nell industria della lavorazione delle granaglie e di prodotti amidacei, per provincia nel H D G E G D F E M N O P Q R S T X W Y R W P P Y N Q P [ P Q U V W R F D X O Y R \ V M V Y N W R ] N Q ^ R I J J K I J L J I J L L Nell industria di alimenti per animali, sempre nel 2011, risultano attive nel territorio regionale 30 imprese, la maggior parte delle quali ricadono nel comparto della produzione di mangimi per animali da allevamento. Dal confronto dei dati rilevati nel 2009 non si evidenziano variazioni nel numero delle imprese, mentre a livello italiano si registra un calo del -2,8%. In realtà analizzando le variazioni avvenute nei singoli sottocomparti in cui viene suddiviso il settore degli alimenti per animali, la crescita del numero di imprese registrata nella Fabbricazione di prodotti per l'alimentazione degli animali domestici compensa la diminuzione di quelle operanti nella Fabbricazione di prodotti per l'alimentazione degli animali da allevamento. A livello territoriale è nella provincia di Macerata che ricade la maggioranza delle aziende operanti nel settore (43,3%), seguita da quella di Ancona (23,3%). Nel periodo nella provincia di Fermo il numero delle imprese del settore rimane invariato, mentre in quelle di Macerata diminuisce del -7,1%. Nelle province di Ancona e Pesaro Urbino si assiste a una crescita di aziende in questo comparto rispettivamente del 16,7% e 25,0%. Si sottolinea infine che nella provincia di Ascoli Piceno dal 2011 non vi sono più imprese operanti nel comparto dei prodotti per l alimentazione degli animali. 173

11 a c b ` _ q u s Figura Imprese nell industria dei prodotti per l alimentazione degli animali, per provincia nel d b d a d ` d _ f g h i j k l m j n o p k p r k p i i r g j i t i v w x y z { z w } x ~ g j k ` e ` _ d _ ` _ d d Al 2011 risultano operative nell industria delle bevande 72 imprese. All interno del settore un ruolo preminente è svolto dalla categoria Fabbricazione di vino di uve (non di produzione propria) le quali rappresentano il 61,1% del totale. A questa segue, con un peso del 15,3%, quella della produzione di bevande alcoliche distillate. Dal confronto dei dati rilevati nel 2009 si evidenzia un incremento del numero delle aziende nel settore comparto bevande del 46,9%, mentre a livello italiano diminuiscono lievemente (-0,2%). Articolando l analisi a livello territoriale le province che presentano una maggiore incidenza di imprese nel settore sono quelle di Ancona (38,9%) e Ascoli Piceno (25,0%). Rispetto al 2009 tutte le province registrano un incremento del numero di imprese ad eccezione di quella di Pesaro Urbino dove si assiste a una leggera diminuzione del 1,1%. Si sottolinea il notevole incremento registrato nella provincia di Ascoli Piceno dove, nel periodo in esame, le aziende operanti nel settore crescono di ben tredici unità. 174

12 ƒ Figura Imprese nell industria delle bevande, per provincia nel ƒ ˆ Š Œ Ž Œ Œ Š Š ˆ Š Š š œ ž Ÿ ˆ Œ Dalle analisi precedenti emerge come la crisi globale fa sentire i suoi effetti anche sul tessuto imprenditoriale marchigiano, il quale nell ultimo triennio continua a contrarsi anche se a livelli inferiori a quelli medi italiani. In questo contesto l andamento del comparto alimentare nelle Marche sembra mostrare segnali di maggiore tenuta, poiché il numero delle imprese operanti nel settore rimane pressoché immutato. Anche rispetto ai valori medi italiani il sistema produttivo alimentare marchigiano nel periodo in esame registra risultati migliori. Ulteriore conferma l abbiamo dal saldo negativo tra cessazioni e nuove iscrizioni al registro delle imprese: da tre anni le ultime sono inferiori alle prime registrando complessivamente un tasso di decrescita inferiore di ben 2,1 punti percentuali di quello medio italiano. 175

13 Riferimenti e fonti [1] Agriventure (Agricoltura Agroindustria Agribusiness), Il settore agroalimentare: congiuntura e prospettive, Intesa San Paolo Servizio Studi e Ricerche, Marzo 2012 [2] Banca d Italia, La grande distribuzione organizzata e l industria alimentare in Italia, Questioni di economia e Finanza n. 119, Marzo 2012 [3] Camera di Commercio di Ancona (2012), Ufficio statistica, banca dati Stockview [4] Confindustria Marche Centro Studi (2011), Rapporto 2010 sull industria Marchigiana, Rapporto n. 18 [5] INEA (2011), Annuario dell agricoltura italiana, Volume LXIV, 2010, INEA, Roma [6] ISMEA (2010), La competitività dell agroalimentare italiano. Check-up 2010 [7] Unioncamere (2011), Sistema Informativo Excelsior, 176

14 Appendice statistica Tabella Imprese attive nell industria alimentare e delle bevande nelle Marche suddivise per classe e categoria economica 88 ª «± ² ³ µ ² ¹ ¹ ¹ º» ¼ ½ ¾ À ¼ Á Â Ã Ä Å Æ ¼» Å Ç Â È ¼ Á É Â» Æ Å À ¼ Á  ½ À È Å» Á   ½ À Ê» ¼ ½ ¼ Ë Ë À Å Ì Å É Â ½ À È Å» Á Â Í Î Ï Í Ð Ð Í Î Ñ Ò Ó Ô Õ Ö Ø Ô Ù Ú Û Ü Ý Þ Ô Ó Ý Ø Ô Ù Ú Ú ß Ô Ù à Ú Ó Þ Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø ß Ý Ó Ù Ú Û Ú à ß Ü Ö à Ø Ø Þ Ô Ü Ý á Ø Ü Ø â ã â ã â ä Ò Ó Ô Õ Ö Ø Ô Ù Ú Û Ü Ý Þ Ô Ó Ý Ø Ô Ù Ú Ú ß Ô Ù à Ú Ó Þ Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø ß Ý Ó Ù Ú Õ Ø Þ Ô Ü Ý á Ø Ü Ø ä â ä Ò Ó Ô Õ Ö Ø Ô Ù Ú Õ Ø å Ó Ô Õ Ô á á Ø Ý æ Ý à Ú Õ Ø ß Ý Ó Ù Ú ã ç ã ç ã è é Å Æ ¼» Å À ¼ Á Â Â È ¼ Á É Â» Æ Å À ¼ Á  ½ À Ê Â É È Â Â ½ À Ê» ¼ ½ ¼ Ë Ë À Å Ì Å É Â ½ À Ê Â É È Â ê Î ë ì ë Ï é Å Æ ¼» Å À ¼ Á Â Â È ¼ Á É Â» Æ Å À ¼ Á  ½ À í» ¾ Ë Ë Å Â ¼» Ë Å î î À ï Ñ ï ì ë Ð Ò Ó Ô Õ Ö Ø Ô Ù Ú Õ Ø à Ö ß ß ð Ø Õ Ø ñ Ó Ö á á Ý Ú Õ Ø Ô Ó á Ý ò ò Ø ä ä è ó Ý Þ Ô Ó Ý Ø Ô Ù Ú Ú ß Ô Ù à Ú Ó Þ Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø ñ Ó Ö á á Ý Ú Ô Ó á Ý ò ò Ø Ù ô ß ô Ý ô õ â õ õ õ ö Å Ì Ì» À È Å À ¼ Á  ½ À ¼ Ä À Â î» Å É É À Æ Â î Â Ë Å Ä À  ŠÁ À ø Å Ä À Ð Ð ë Ð Ð Í Ð Ð Í Ò Ó Ô Õ Ö Ø Ô Ù Ú Õ Ø Ô Ü Ø Ú ò Ó Ý à à Ø ò Ó Ú Ø Ú Ó Ý ñ ñ Ø Ù Ý á Ø ù ö ù õ ù ä ú Á ½ ¾ É Ë» À Å Ä Å Ë Ë À » ¼ û È Å É Â Å» À Å Í ë Í ü Í Ñ ý Ó Ý á á Ý þ Ú Ù á Ô Ø ò Ø Ú Ù Ø ß Ô Û ß Ô Ù à Ú Ó Þ Ý Ø Ô Ù Ú Ú á Ó Ý à ñ Ô Ó þ Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ú Ü Ü Ý á á Ú õ ä õ è õ â ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø ò Ú Ü Ý á Ø ä é Å Æ ¼» Å À ¼ Á  ½ Â Ä Ä Â î» Å Á Å î Ä À   ½ À Ê» ¼ ½ ¼ Ë Ë À Å ø À ½ Å È Â À Ï Ñ Ï ï Ï Í ó Ý Þ Ô Ó Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ú Ü Ü Ú ò Ó Ý Ù Ý ò Ü Ø Ú è ç è õ è ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø å Ó Ô Õ Ô á á Ø Ý þ Ø Õ Ý ß Ú Ø Å Ì Ì» À È Å À ¼ Á  ½ À Ê» ¼ ½ ¼ Ë Ë À Ê Â» Ä Å Ä À ø  Á Ë Å À ¼ Á  ½  î Ä À Å Á À ø Å Ä À ï Î ï Ð ï Î ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø å Ó Ô Õ Ô á á Ø å Ú Ó Ü Ý Ü Ø þ Ú Ù á Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ú ò Ü Ø Ý Ù Ø þ Ý Ü Ø Õ Ý Ý Ü Ü Ú Þ ô õ ù ç ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø å Ó Ô Õ Ô á á Ø å Ú Ó Ü Ý Ü Ø þ Ú Ù á Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ú ò Ü Ø Ý Ù Ø þ Ý Ü Ø Õ Ô þ Ú à á Ø ß Ø õ ä ä Å Ì Ì» À È Å À ¼ Á  ½ À Ê» ¼ ½ ¼ Ë Ë À ½ À Ê Å Á Â Ë Ë Â» À Å Â ½ À Ê Å É Ë À È È Â» À Å í» Â É È Å ë ë ì ë ë ï ë ë Ï ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø ñ Ú á á Ú æ Ø à ß Ô á á Ý á Ú Û Õ Ø æ Ø à ß Ô á á Ø Û Õ Ø å Ó Ô Õ Ô á á Ø ß Ô Ù à Ú Ó Þ Ý á Ø õ ö õ õ ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø ß Ý ß Ý Ô Û ß Ø Ô ß ß Ô Ü Ý á Ô Û ß Ý Ó Ý þ Ú Ü Ü Ú Ú ß Ô Ù ñ Ú á á Ú Ó Ø Ú ä ä ã ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø å Ý à á Ú Ý Ü Ø þ Ú Ù á Ý Ó Ø Û Õ Ø ß Ö à ß Ö à Ú Õ Ø å Ó Ô Õ ô ñ Ý Ó Ø Ù Ý ß Ú Ø à Ø þ Ø Ü Ø ö â è ö â ä ö â ö ó Ý Þ Ô Ó Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ú Ü á Ú Ú Õ Ú Ü ß Ý ñ ñ Ú ö ö õ ö ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø ß Ô Ù Õ Ø þ Ú Ù á Ø Ú à å Ú Ø Ú õ ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø å Ó Ú å Ý Ó Ý á Ø Ô þ Ô ò Ú Ù Ú Ø Ý á Ø Ú Õ Ø Ý Ü Ø þ Ú Ù á Ø Õ Ø Ú á Ú á Ø ß Ø ã è ç ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø Ý Ü á Ó Ø å Ó Ô Õ Ô á á Ø Ý Ü Ø þ Ú Ù á Ý Ó Ø Ù ô ß ô Ý ô ç ù ù ú Á ½ ¾ É Ë» À Å ½ Â Ä Ä Â Ì Â Æ Å Á ½  ë Ñ ü Î ü Í ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø æ Ú Þ Ý Ù Õ Ú Ý Ü ß Ô Ü Ø ß ð Ú Õ Ø à á Ø Ü Ü Ý á Ú ÿ Ý æ æ Ó Ø ß Ý Ø Ô Ù Ú Õ Ø Þ Ø Ù Ô Õ Ø Ö Þ Ú Ù Ô Ù Õ Ø å Ó Ô Õ Ö Ø Ô Ù Ú å Ó Ô å Ó Ø Ý õ ö ä ä ä ä Ò Ó Ô Õ Ö Ø Ô Ù Ú Õ Ø Ý Ü á Ó Ú æ Ú Þ Ý Ù Õ Ú ñ Ú Ó þ Ú Ù á Ý á Ú Ù Ô Ù Õ Ø à á Ø Ü Ü Ý á Ú 88 In alcuni casi il numero totale delle imprese del comparto riportato nella banca dati di Stockview è superiore a quello per ciascuna sottocategoria in cui si suddivide il comparto stesso, poiché a volte al momento dell iscrizione alcune imprese sono state solo attribuite genericamente al comparto e non alle differenti sottocategorie di appartenenza. 177

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