Qualità ambientale nei sistemi produttivi e successo competitivo per le imprese: dalla logica APEA alle Eco-aree produttive.

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1 Qualità ambientale nei sistemi produttivi e successo competitivo per le imprese: dalla logica APEA alle Eco-aree produttive Virginia Lopez Monfalcone, sabato 18 aprile 2015

2 APEA (Aree produttive ecologicamente attrezzate) - Riferimento normativo (decreto Bassanini): art. 26 D.Lgs. 112/98 - Quindi un area dotata delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell ambiente ECO-AREE PRODUTTIVE, aventi la finalità di: - promozione e sviluppo delle attività del settore industriale, artigianale e dei servizi (anche aree commerciali, poli di ricerca, incubatori aziende ); - gestione collettiva dei processi e delle tecnologie, in modo tale da garantire prestazioni ambientali elevate; - miglioramento della competitività e dell innovazione in chiave green dei sistemi produttivi e dell insediamento nel loro insieme.

3 Il progetto LIFE+ ETA-BETA (Environmental Technologies Adopted by small business operating in Entrepreneurial Territorial Areas) ha promosso lo sviluppo di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA), consolidando il cosiddetto "approccio ETA-BETA. Sono state implementate 7 eco-aree: Darsena Pagliari (SP), Pertite (SV), I Macrolotto Prato, Portovesme (CA), Orosei (NU), Incubatore LIB Sesto San Giovanni (MI), Geolit (Andalusia, Spagna) Nell ambito delle iniziative promosse dal Programma Operativo Nazionale Governance Azioni di Sistema (Ministero dell ambiente), denominate PON-GAS, sono stati realizzati 4 studi di fattibilità per altrettante Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA), una per ognuna delle Regioni dell Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) Corigliano Calabro Matese - Caserta Modica - Ragusa Modugno - Bari

4 Il progetto ETA-BETA ha promosso lo sviluppo di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) sulla base di una linea guida denominata "approccio ETA-BETA. L approccio permette ai vari attori di un area produttiva la pianificazione efficiente, la condivisione e l ottimizzazione delle risorse locali, principalmente i servizi e le infrastrutture. Si prevede l istituzione di un Soggetto Gestore unico dell'area che promuova la cooperazione tra le imprese nel tentativo di ridurre l impatto ambientale, di utilizzare in modo efficiente le risorse (informazione, energia, infrastrutture), e contribuisca all implementazione di tecnologie ambientali e allo sviluppo sostenibile dell area, con l'obiettivo di aumentare la competitività economica delle imprese e migliorare la qualità ambientale. SOGGETTO GESTORE PIANO AZIONE PER L ECO-INNOVAZIONE LIFE09 ENV IT ETA-BETA, Implementazione di Tecnologie Ambientali nelle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) Beneficiario coordinatore: Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli SpA, subentrata da Ambiente Italia Srl nell ultima fase Beneficiari Associati: Ambiente Italia (IT), Regione Autonoma della Sardegna (IT), Liguria Ricerche (IT), Instituto Andaluz de Tecnologia - IAT (ES), Regione Emilia-Romagna (IT), CONSER (IT) Durata: dal 01/09/2010 al 30/04/2013 Budget complessivo: ,00 - Contributo LIFE: ,00

5 Area produttiva nuova o esistente Controllo e monitoraggio Impronta ambientale e certificazioni Mobilità sostenibile Zero emissioni Tecnologie ambientali innovative Efficienza uso risorse Marketing area Benessere sociale Analisi e studio di fattibilità Valutazione caratteristiche area (dismissione e bonifica) Progettazione SOGGETTO GESTORE Gestione rifiuti Gestione risorsa idrica Gestione energetica Progettazione sostenibile comune: PIANO AZIONE PER L ECO-INNOVAZIONE

6 gestione unitaria dei servizi economico-produttivi, con un aumento dell efficienza e una riduzione dei costi; realizzazione di infrastrutture ambientali innovative di area, attraverso l utilizzo delle migliori tecniche disponibili; gestione collettiva degli spazi e degli impianti tecnologici a servizio dell area, attraverso un soggetto gestore unico; creazione di sinergie tra le unità produttive insediate nell area, che permettano l attivazione di nuovi servizi quali gestione energetica, della sicurezza, della mobilità, ecc.; possibilità di applicare semplificazioni amministrative in adempimento ai requisiti normativi per l ambiente e la sicurezza; incrementare la competitività territoriale dell area e delle imprese insediate sulla base di soluzioni innovative, servizi di ricerca e sviluppo, miglioramento della qualità ambientale.

7 smart area distretti sostenibili low carbon economy ECO-AREE PRODUTTIVE greenindustrial parks ecoinnovation parks simbiosi industriale Progettare gli insediamenti produttivi in funzione di obiettivi di ELEVATA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: risparmio delle risorse, riduzione delle emissioni di carbonio, sviluppo di tecnologie ambientali innovative, soluzioni di green marketing dei prodotti delle imprese e del territorio.

8 Il modello ETA BETA tende a preparare le aree produttive all inevitabile processo di adattamento alla crisi economica attuale, basato su una trasformazione dei bisogni della società, del modo di fare impresa (dall efficienza alla SIMBIOSI INDUSTRIALE)

9 SISTEMA CIRCOLARE: SIMBIOSI SISTEMA TRADIZIONALE Scambi non solo all interno delle aree produttive ma anche con altre eco-aree e con il contesto territoriale (es. città). Si allarga il campo di applicazione, non solo l area produttiva ma TUTTO IL TERRITORIO. Fonte immagini: progetto Green Simbiosi Industriale, Unioncamere Emilia Romagna e Aster

10 Titolo progetto Supporto Attività Il caso "scuola" di Kalundborg (Danimarca) Il modello a rete inglese del NISP Progetto «Green - Simbiosi Industriale» Progetto europeo EPIC 2020 Progetto «GREEN SIMBIOSI INDUSTRIALE» - Complessa rete di scambi di materiali ed energia che coinvolgono soggetti presenti entro i confini comunali di Kalundborg, dal UK ENEA EU Intelligent Energy Europe ENEA, Unioncamere Emilia Romagna, Aster Il Programma Nazionale di Simbiosi Industriale (NISP) della Gran Bretagna avviato nel Piattaforma web di simbiosi industriale in Sicilia (avviata nel maggio 2011 e che durerà fino al giugno 2015) Realizzare la simbiosi industriale tra porto e città per sfruttare e valorizzare le risorse bioenegetiche inutilizzate (Mantova) Modelli di gestione integrata, sostenibile e innovativa delle aree produttive: filiere per il trattamento e la valorizzazione di biomassa da scarti agro-industriali (Emilia Romagna)

11 Nell'ambito della strategia Europa 2020, l UE ritiene che la transizione verso un economia circolare sia di fondamentale importanza per il raggiungimento di una maggiore efficienza complessiva delle risorse e per la competitività delle imprese, tenuto conto dell alta incidenza che le materie prime hanno sui costi complessivi dell'industria manifatturiera. PROGRAMMI EUROPEI DI FINANZIAMENTO Horizon "Interventi per il clima, ambiente, efficienza delle risorse e materie prime" : sostegno alla creazione di un'economia circolare, dalla ricerca alle iniziative commerciali, al coordinamento e alla costituzione di reti. Programma LIFE, Premi europei per la promozione d'impresa, formazione Programma di eccellenza dei cluster (COSME ): sostegno all'adozione di nuovi modelli di uso efficiente delle risorse e dell'energia e di modelli di business circolari. Fondi UE (FESR, FEASR, FEAMP): priorità a investimenti su efficienza energetica, fonti di energia rinnovabili e gestione efficiente delle risorse. Natural Capital Financing Facility (NCFF): fondi della Banca Europea per gli Investimenti per la promozione di servizi ecosistemici e interventi di adattamento ai cambiamenti climatici. Private Finance for Energy Efficiency (PF4EE): finanziamento privato a piccoli investimenti di efficientamento che utilizzano i risparmi energetici conseguiti per rimborsare il prestito iniziale.

12 GRAZIE Virginia Lopez

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