Milano 23 novembre 2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Milano 23 novembre 2011"

Transcript

1 ORBIT - Open Day Milano 23 novembre 2011 Carlo Loveri

2 Agenda Benvenuto Business Continuity & Disaster Recovery Management: Cenni; Standards di riferimento; Best practices. Carlo Loveri CEO esolutions Europe BC & DR Management: Considerazioni sul ROI; ORBIT la governance del processo di Business Continuity; ORBIT : Benchmarketing e Compliance agli standards. ORBIT Mobile Crisis Management ORBIT Demo. Edoardo Mauri Software Factory Manager esolutions Europe Domande e risposte Aperitivo e chiusura.

3 esolutions Europe Società di consulenza fondata nel 2000: Con una crescita continua di fatturato Con importanti clienti e progetti 25 persone (partners, dipendenti e collaboratori esterni) da febbraio 2011 fa parte di Circa 300 collaboratori 2 sedi (Milano e Roma) Circa 12 M fatturato Associata al Consorzio ABILab Certificazioni BS25999 Associata ad ANSSAIF Certificazioni ITIL IBM Business Partner Certificazioni CISM /CISA Certificazioni CBCP DRI

4 ORBIT - Open Day Introduzione alla Business Continuity This document cannot be reproduced or utilized without a written authorization by esolutions Europe S.r.l.

5 Business Continuity Qualche definizione Per business continuity si intende la capacità dell'azienda di continuare ad esercitare il proprio business a fronte di eventi catastrofici che possono colpirla. Il Piano di continuità del business (BCP) contiene informazioni riguardo le azioni da intraprendere in caso di incidente, chi è coinvolto nell attività e come deve essere contattato. Il piano riflette la posizione dell organizzazione e degli stakeholders Business Continuity Management is an holistic management process that identifies potential impacts that threaten an organization and provides a framework for building resilience and the capability for an effective response that safeguards Processo olistico di management che individua le potenziali minacce alle quali è esposta l organizzazione e gli impatti che esse possono causare sul business nel caso in cui si manifestassero; fornisce un framework per la costruzione della resilienza dell organizzazione che abbia capacità di un effettiva risposta per la salvaguardia degli interessi dei suoi stakeholder chiave, della reputazione dell organizzazione, del brand e delle attività con le quali crea valore.

6 Business Continuity vs Disaster Recovery E sufficiente avere dei piani di disaster recovery per avere una copertura dei rischi? per rispondere a questa domanda bisogna capire quali sono le risorse critiche da considerare per definire i piani di emergenza Business Continuity Management Disaster Recovery Management

7 Business Continuity vs Disaster Recovery Questi sono i rischi che impattano sulle risorse critiche e quindi sul business (qualche esempio) Siti Rischi Meteorologici Rischi vulcanici Rischi di Ordine Pubblico Rischi di mancanza del personale Risorse Umane Rischi ambientali Interruzione apparati (non S. I.) Rischi idrogeologici Rischi di incendio Rischi ambientali e sanitari Rischi trasporti Sis. Informativi Interruzione trasporto valori Malfunzionamento grave Sist. e Reti Infrastruttura Interruzione servizi amministrativi Perdita o corruzione dei dati Altri Servizi Perdita di doc. per allagamento-incendio Perdita di doc. per frode interna Interruzione erogazione gas Interruzione energia elettrica Interruzione erogazione acqua Razionamento Combustibili Blocco Applicazioni Attacchi esterni tramite reti telem Documentazione Perdita di doc. per furto Interruzione Telecomunicazioni Interruzione Condizionamento Frode grave con perdita di dati

8 Business Continuity vs Disaster Recovery Questi sono i rischi che impattano sulle risorse critiche e quindi sul business (qualche esempio) Quali sono i rischi coperti da un Piano di Disaster Recovery? Siti Rischi Meteorologici Rischi vulcanici Rischi di Ordine Pubblico Rischi di mancanza del personale Risorse Umane Sis. Informativi Infrastruttura Altri Servizi Documentazione Rischi Rischi Rischi di ambientali idrogeologici incendio Quindi un progetto di Business Continuity e molto piu vasto e articolato di un progetto di disaster recovery, anzi il piano di disaster recovery e un sottoinsieme del progetto di business continuity Interruzione apparati (non S. I.) Interruzione trasporto valori Interruzione servizi amministrativi Perdita di doc. per allagamento-incendio Interruzione erogazione gas Interruzione erogazione acqua Perdita di doc. Interruzione Razionamento per frode interna energia elettrica Combustibili Perdita di doc. per furto Interruzione Telecomunicazioni Interruzione Condizionamento Rischi ambientali e sanitari Rischi trasporti Malfunzionamento grave Sist. e Reti Perdita o corruzione dei dati Blocco Applicazioni Attacchi esterni tramite reti telem Frode grave con perdita di dati??

9 L evoluzione storica del concetto di Business Continuity TECNOLOGIA BUSINESS EXECUTIVE MANAGEMENT Processi Disaster Recovery Business Continuity Crisis Management ATTIVITA Back up dati/mirroring on line Trading room attrezzate Recovery desks IT Back up Il Business partecipa più attivamente ai test, riflette sui processi critici e sulle risorse più a rischio Ogni linea di business inceste nella Business Continuity Durante la crisi il Management segue un preciso protocollo coordinato dal gruppo di «Crisis Management» Le decisioni di invocare le procedure di Business Continuity vengono prese più rapidamente. Focus su sicurezza delle persone METODOLOGIE Duplicazione CED grandi aziende Affitto locali CED piccole/medie Archiviazione nastri in luoghi remoti Investimenti in telecomunicazioni Business Impact Analysis Definizione di RTO (Recovery Time Objective) Definizione di RPO (Recovery Point Objective) Piani di Business Continuity «Calling Trees» e piani di evacuazione Piani di crisi con distribuzione delle attività di management Test con simulazione di scenari di crisi Crisi di zona

10 ORBIT - Open Day Business Continuity Riferimenti Normativi Standards Best Practices This document cannot be reproduced or utilized without a written authorization by esolutions Europe S.r.l.

11 Riferimenti normativi Italia Basilea 2 Basilea 3 Business Continuity & Operational Risk Normativa Banca d Italia 2004 Business Continuity Plan Disaster Recovery Plan Testing & Exercising Fornitori critici Crisis Management Banche ISVAP Regolamento n Gestione dei controlli interni Controllo dei rischi Salvaguarda del patrimonio Solvency 2 Written policies in relation to at least risk management Ensure continuity and regularity Development of contingency plans Assicurazioni CONSOB Comunicazione Maggio 2007 Business Continuity per gli intermediari finanziari Finanza Confindustria (Raccomandazi one) Linee guida BCP Linee guida DRP Industria

12 Il nuovo CAD articolo 50-bis E obbligatorio per le Pubbliche Amministrazioni italiane la definizione di : UN PIANO DI CONTINUITÀ OPERATIVA che fissa gli obiettivi e i principi da perseguire, descrive le procedure per la gestione della continuità operativa, anche affidate a soggetti esterni. Il piano tiene conto delle potenziali criticità relative a risorse umane, strutturali, tecnologiche e contiene idonee misure preventive. Le amministrazioni pubbliche verificano la funzionalità del piano di continuità operativa con cadenza biennale; UN PIANO DI DISASTER RECOVERY che costituisce parte integrante di quello di continuità operativa e stabilisce le misure tecniche e organizzative per garantire il funzionamento dei centri di elaborazione dati e delle procedure informatiche rilevanti in siti alternativi a quelli di produzione. DigitPA, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, definisce le linee guida per le soluzioni tecniche idonee a garantire la salvaguardia dei dati e delle applicazioni informatiche, verifica annualmente il costante aggiornamento dei piani di disaster recovery delle amministrazioni interessate e ne informa annualmente il Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione. entro 15 mesi dalla data di entrata in vigore del D. Lgs 235/2010 (Gazzetta Ufficiale N. 6 del 10 Gennaio 2011)

13 Riferimenti normativi - Italia Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche D.Lgs. 231/01 Sicurezza sul posto di lavoro D.Lgs. 81/2008 Codice in materia di protezione dei dati personali D.Lgs. n. 196 una analisi dei rischi, una analisi degli impatti e opportuni piani di mitigazione e di continuità dei processi correlati Richiedono

14 Riferimenti normativi Europa Direttiva Europea 2008/114/CE Protezione delle infrastrutture critiche MACROAREE il sistema elettrico ed energetico, Le reti di comunicazione, le reti le infrastrutture di trasporto persone e merci (aereo, navale, ferroviario e stradale), il sistema sanitario, i circuiti economico finanziari, le reti a supporto del Governo, delle Regioni ed enti locali, quelle per la gestione delle emergenze, SERVIZI ESSENZIALI PER il benessere della popolazione la sicurezza nazionale, il buon funzionamento del Paese e la sua crescita economica.

15 Riferimenti normativi iternazionali Sarbanes Oxley Act RICHIEDE una analisi ed una comprensione dei rischi che possono impattare il processo di «Reporting Finnanziario» SUGGERISCE ma non impone la redazione di un opportuno BCP che rifletta tali rischi e ne gestisca la mitigazione

16 Standards BS25999 BS «Code of practice for BCM» (2006) BS «Specification for BCM» (2007) (PDCA) Sostituisce PAS56 Definisce il BCM Lifecycle Focus on BCM management Understanding the organization Determining BCM Strategies Developing and implementing a BCM response Exercising, maintenance, audit and self assessment of the BCM

17 Standard BS 25999

18 Standards Altri standards NFPA (National Fire Protection Agency) (agg. 2007) In cooperazione con la FEMA (Federal Emergency Management Agency e IAEM (International Association of Emergency Managers) Focus su gestione integrata della gestione delle emergenze e dei disastri dal punto di vista «governativo» e «territoriale» NIST SP (National Institute of Standards and Technologies) «Good Practice» Focus sui sistemi IT e non sui processi di business

19 Altri standards ISO/IEC e BS Focus su «plan and implement an ICT continuity strategy PAS 77 Focus su «IT Service Continuity Management ISO Societal security Preparedness and Continuity Management Systems Requirements Focus su «Societal Continuity» Sostiuirà BS

20 Standards Altri standards ISO/IEC e BS Focus su «plan and implement an ICT continuity strategy PAS 77 Focus su «IT Service Continuity Management ISO Societal security Preparedness and Continuity Management Systems Requirements Focus su «Societal Continuity» Sostiuirà BS

21 Best Practices Altri standards BCI Business Continuity Institute DRI Disaster Recovery Institute Certificazioni professionali Code of Professional Practice Essenzialmente simili Presenti in Italia direttamente o tramite partner che erogano corsi ed esami di certificazione

22 Il Processo di Business Continuity Management

23 Processo BCM gli step principali Mappatura dei processi aziendali Definizione del perimetro (valutazione iniziiale impatti) Business Impact Analysis Creazione dei Piani Operativi di Continuità per i Processi di Business e per le Componenti Tecnologiche Redazione del BCP e del DRP Gestione del Piano dei Test Gestione della Crisi e degli Incidenti

24 Quanto spesso cambia l azienda?

25 Processo BCM La gestione degli aggiornamenti Aggiornamenti continui endogeni al processo di Business Continuity Mappatura dei processi aziendali Definizione del perimetro (valutazione iniziiale impatti) Business Impact Analysis Creazione dei Piani Operativi di Continuità per i Processi di Business e per le Componenti Tecnologiche Redazione del BCP e del DRP Gestione del Piano dei Test Gestione della Crisi e degli Incidenti Aggiornamenti continui esogeni al processo di Business Continuity

26 Processo BCM: i punti di attenzione Essere sicuri che a fronte di un evento critico il BCP sia l immagine efficace delle azioni da intraprendere Gestire gli aggiornamenti BCP Avere un efficace piano dei test Gestire gli eventuali EFFETTI DOMINO Avere gli strumenti e le procedure adeguate per la gestione della crisi e dei test

27 L'effetto domino gli oggetti logici Mappatura Processi end to end Processi in input ad altri processi BIA Analisi della criticità degli input ad un processo e del tempo massimo di resistenza in assenza di tali input Piani operativi Indisponibilità risorse critiche Indisponibilità di input critico Monitoring Azioni dei piani operativi di ripristino Tempo trascorso VS RTO Alerting su processi dipendenti all approssimarsi del RTO Perimetro Estensione del perimetro in funzione del tempo Innalzamento del livello di crisi Messaging integrato

28 ORBIT - Open Day Business Continuity e considerazioni sul ROI This document cannot be reproduced or utilized without a written authorization by esolutions Europe S.r.l.

29 Business Continuity e ROI Chi si occupa di Business Continuity deve spesso rispondere alla fatidica domanda: Quale è il ROI di un progetto di Business Continuity e Disaster Recovery? E come si calcola? La formula classica per il calcolo: ROI% = ((Benefits Costs) / Costs) X 100

30 La formula è applicabile Purtroppo la risposta non può essere positiva. Posso quantificare i COSTI NON posso quantificare i BENEFITS anche perché difficilmente ho a disposizioni serie storiche Un effettivo ritorno lo si può misurare EVENTUALMENTE solo come "saving" dopo un eventuale impatto. In alternativa il ROI può essere quantificato pari al risparmio delle eventuali coperture assicurative.

31 Un approccio innovativo Processo di Business Continuity Management come un tool "marketing". Come un una "suprema" garanzia della resilienza e della affidabilità dell'azienda nei confronti dei propri clienti ed in generale di tutti i propri stakeholders.

32 Efficienza ed efficacia In ogni caso una governance Efficiente Efficace Di tutto il processo di BCM è determinante affinché il progetto abbia una aspettativa di ROI positivo. Un tool integrato è quindi sostanziale al raggiungimento di un tale obiettivo.

33 Uso di un tool Effetti sul processo BCM NON DISGIUNTO STRUTTURATO NON RIDONDANTE un tool BCM facilita il flusso di lavoro e il livello di collaborazione fra le risorse potenzialmente convolte in una situazione di crisi che, altrimenti, potrebbe risultare difficile da gestire in modo efficiente. un tool BCM costituisce un eccellente supporto alla costruzione di template operativi per i piani di Business Continuity e Disaster Recovery. Ciò consente di standardizzare i vari elementi del piano di BC/DR garantendo nel contempo la flessibilità dei contenuti di dettaglio. gli oggetti creati con un tool BCM sono riutilizzabili e replicabili. Il Business Continuity Plan ne risulterà snello e privo di ridondanze inutili.

34 Uso di un tool Effetti sul processo BCM FLESSIBILE Un tool BCM è in grado di fornire una vista multidimensionale delle relazioni fra gli elementi e le entità (business e tecnologiche) di una organizzazione aziendale evidenziandone i rischi interdipendenti e gli eventuali effetti domino a seguito di un impatto. AUTOMATIZZATO L uso di un database relazionale assicura che la modifica e l aggiornamento di un singolo elemento (es. numero di telefono) venga propagata direttamente e automaticamente in tutte le parti del piano che fanno riferimento a quell elemento. Ciò elimina il rischio di avere un piano di Business Continuity e Disaster Recovery non coerente. NON SOGGETTIVO Un tool BCM può contribuire a creare e monitorare il processo di Governance della gestione della Business Continuity e Disaster Recovery aziendale (incluso, ad esempio, i modelli di BCP, BIA, raccolta dei dati, generazione di Piano, autorizzazioni di accesso, etc.).

35 Uso di un tool Effetti sul processo BCM PRODUTTIVO Un tool BCM può supportare l esecuzione dei test e delle simulazioni di un piano di BC/DR riducendo sensibilmente i costi di pianificazione, esecuzione e analisi posttest. ECONOMICO Un tool BCM consente risparmi tangibili e quantificabili riducendo l impegno di risorse necessarie per la logistica, amministrazione e gestione del programma di BC/DR con effetti estremamente positivi sul ROI complessivo.

36 BIA BCP Tradizionale vs ORBIT Raccolta dati per la BIA Tradizionale Interviste di persona con questionari ai responsabili di processo ORBIT Raccolta dati via internet /intranet direttamente immessi dai responsabili di processo Immissione dati Riordino, assemblaggio, verifica dei dati e loro immissione su supporto I dati sono già stati immessi nella fase precedente Aggiornamento dati della BIA Redazione dei Piani Operativi Redazione BCP Revisione/redazione nuovi questionari per catturare le eventuali variazioni Rilettura dei questionari. Immissione dei dati. Redazione manuale analizzando direttamente i dati BIA a video o su report cartaceo Scrittura manuale delle diverse parti del BCP: risultanze BIA, misure di continuità, procedure, liste di contatto, etc. Raccolta dati via internet /intranet direttamente immessi dai responsabili di processo Redazione guidata sulla scorta dei dati BIA resi automaticamente disponibili dall applicativo Redazione automatica del Piano sulla base dei dati disponibili nella BIA e nella sezione di Design (Piani Operativi) Reportistica Alta Direzione Redazione manuale dei report da presentare all Alta Direzione. Redazione automatica dei report per l Alta Direzione.

37 Costi di Progetto BIA + BCP Tradizionale ORBIT Raccolta dati per la BIA 6 EU 2 EU Immissione dati 1 EU 0 EU Aggiornamento dati della BIA 6 EU 2 EU Redazione dei Piani Operativi 4 EU 2 EU Redazione BCP 6 EU 1 EU EU: Effort Unit Somma FTE, Licenze, Logistica, etc. Grande banca (2000 sportelli): 1EU = 75K Reportistica Alta Direzione 2 EU 1 EU 25 EU 8 EU

38 Testimonianza del Cliente Tradizionale ORBIT Raccolta dati per la BIA Immissione dati Aggiornamento dati della BIA Redazione dei Piani Operativi Redazione BCP Reportistica Alta Direzione Queste fasi di implementazione del BCP, sviluppate e gestite con l ausilio di una soluzione informatica innovativa risultano sensibilmente più efficienti. Itempi di redazione del BCP e di implementazione della reportistica sono notevolmente ridotti rispetto ad un progetto senza questi strumenti

39 Test & Exercising Tradizionale vs ORBIT Tradizionale ORBIT Preparazione del test Redazione manuale su supporti diversi (fogli word, excel, etc.) di tutte le specifiche necessarie per il test Redazione guidata, effettuata mediante specifico applicativo delle specifiche di predisposizione del test Sviluppo/ Monitoraggio del test Fasi che richiedono il monitoraggio sul posto di ciascuna attività e la loro registrazione/descrizione con supporti diversi. Fasi che possono essere seguite anche a distanza. Gli attori coinvolti nella prova, all avvio/fine di ogni attività attivano una check list sulla intranet Raccolta e analisi documenti La documentazione prodotta in fase di monitoraggio necessita di essere decodificata, e analizzata, per produrre i report e le relazioni finali. La documentazione è già disponibile sotto forma di log delle attività svolte dai vari attori, come risultato delle check list (chi ha fatto che cosa, dove, a che ora, etc.) Redazione verbali e relazioni Sulla scorta delle analisi vengono redatti manualmente i report e le relazioni conclusive Sulla scorta della documentazione disponibile vengono redatti, solo in parte manualmente, i report e le relazioni conclusive

40 Costi di Progetto Gestione dei Test Tradizionale ORBIT Preparazione del test 2 EU 1EU Sviluppo/ Monitoraggio del test 2 EU 1 EU Raccolta e analisi documenti 2 EU 1 EU Redazione verbali e relazioni 4 EU 1 EU EU: Effort Unit Somma FTE, Licenze, Logistica, etc. Grande banca (2000 sportelli): 1EU = 75K EU: Effort Unit 10 EU 4 EU

41 Costi Totali di Progetto BIA + BCP + Test Excel DBAccess ORBIT Costi di progetto BIA / BCP 25 EU 8 EU Costi di progetto Gestione dei test 10 EU 4 EU Totale EU 1230 EU circa 1/3 delle risorse EU: Effort Unit Somma FTE, Licenze, Logistica, etc. Grande banca (2000 sportelli): 1EU = 75K EU: Effort Unit

42 Costi totali del progetto Titolo del grafico Totale BIA/BCP TEST anno (Trad.) 2 anno (Trad.) 3 anno (Trad.) 1 anno (ORBIT) 2 anno (ORBIT) 3 anno (ORBIT) EU: Effort Unit Somma FTE, Licenze, Logistica, etc. Grande banca (2000 sportelli): 1EU = 75K

43 Costi totali del progetto BIA/BCP TEST anno (Trad.) 2 anno (Trad.) 3 anno (Trad.) 8 1 anno (ORBIT) anno (ORBIT) 3 anno (ORBIT) EU: Effort Unit Somma FTE, Licenze, Logistica, etc. Grande banca (2000 sportelli): 1EU = 75K

44 Processo BCM: la «governance» Mappatura dei processi aziendali Definizione del perimetro (valutazione iniziiale impatti) Scegliere uno strumento dedicato per la gestione del processo BCM Business Impact Analysis Creazione dei Piani Operativi di Continuità per i Processi di Business e per le Componenti Tecnologiche Redazione del BCP e del DRP Gestione del Piano dei Test Gestione della Crisi e degli Incidenti

45 Business Continuity Governance: ORBIT This document cannot be reproduced or utilized without a written authorization by esolutions Europe S.r.l.

46 Il Prodotto

47 Cosa è ORBIT ORBIT è la soluzione leader in Italia di GRC (Governance, Risk and Compliance) per la gestione completa del processo di Business Continuity (BCM)e Disaster Recovery Planning (DRP): raccolta, analisi e gestione della mole di dati che deve essere censita per rispondere alle esigenze di un progetto di BCMS conforme agli standard internazionali (BS 25999); riduzione al minimo dei costi generali di progetto; organizzazione del modello aziendale secondo le necessità dell'azienda con opzioni multisocietà, multigruppo, multilingua e multigergo; sviluppata in ottica web, offre la possibilità di interfacciamento al Single Sign On e ad altri repository di dati delle Aziende; in grado di adattare la propria struttura ai rapidi cambiamenti del mondo economico e tecnologico personalizzabile per rispondere nel miglior modo alle diverse esigenze del business. Business Continuity Planning Incident Management Emergency Management Crisis Management Risk Assessment Disaster Recovery Planning

48 Cosa è ORBIT

49 Un progetto di Business Continuity Mappatura dei processi aziendali Definizione del perimetro (valutazione iniziiale impatti) Business Impact Analysis Creazione dei Piani Operativi di Continuità per i Processi di Business e per le Componenti Tecnologiche Redazione del BCP e del DRP Gestione del Piano dei Test Gestione della Crisi e degli Incidenti Moduli BIA/BCP, DR Moduli Piani Operativi, Storici, Test, Crisi, Incident, Flussi, BC Monitor, Mobile

50 Le principali referenze di ORBIT

51 I moduli

52 ORBIT Modulo DR ORBIT DR è totalmente compatibile ed integrabile con altri moduli di ORBIT: Modulo per la Gestione della Crisi; Modulo per la Gestione dei Test; Modulo di Integrazione tra Business Continuity e Disaster Recovery Messaging e Backup (BC2); ORBIT DR è interfacciabile con sistemi di Configuration Management (CMDB) Condivisione delle configurazione tecniche delle apparecchiature e delle applicazioni IT. Integrazione con sistemi di Incident

53 ORBIT BC DR I vantaggi di un approccio integrato Benefici attesi Business Continuity (BCP Test Plan) Disaster Recovery (DRP) Informatizzare il processo di manutenzione e aggiornamento Omogeneizzare gli RTO / RPO dei processi e delle apparecchiature Gestire la mitigazione del rischio Gestire test congiunti di BC e DR Gestire la crisi in maniera integrata

54 ORBIT I layers applicativi

55 ORBIT Le piattaforme tecnologiche

56 ORBIT I servizi correlati e le attività progettuali iniziali LDAP Active Directory SSO RACF Etc. Attività progettuale iniziale Attività progettuale iniziale Parametrizzazione Impostazioni BIA/BCP Look&feel Questionari HR Tassonomie processi Terze parti Sistemi Applicativi Siti Infrastrutture Attrezzature specifiche Attività progettuale iniziale Attività progettuale iniziale Normalizzazione dati Import massivo Verifica

57 Le certificazioni professionali

58 Le Certificazioni ORBIT Foundation (OF) ORBIT Certified Functional Analyst (OCFA) ORBIT Certified System Analyst (OCSA) ORBIT Master Project Manager (OMPM)

59 Le Certificazioni professionali Descrizione Codice Prerequisiti Durata corso ORBIT Foundation OF Conoscenza generale delle problematiche di BCM e DRM ORBIT Certified Functional Analyst OCFA Conoscenza approfondita delle problematiche di BCM e DRM Conoscenza generale degli standard e delle best practices in materia di BC Almeno 3 anni di esperienza nella BC ORBIT Certified System Analyst OCSA Conoscenza delle piattaforme tecnologiche di riferimento per ORBIT (AS, DB, OS) Conoscenza dei linguaggi Java, JSP, Javascript, Ajax, HTML Almeno 3 anni di esperienza come System Analyst ORBIT Master Project Manager OMPM Conoscenza approfondita delle problematiche di BCM e DRM Conoscenza generale degli standard e delle best practices in materia di BC Almeno 5 anni di esperienza nella BC Almeno 3 anni di esperienza come Project Manager 2 giornate + esame (4H) 5 giornate + esame (4H) 2 giornate + esame (4H) 3 giornate + esame (4H)

60 ORBIT - Open Day Compliance e Benchmarketing This document cannot be reproduced or utilized without a written authorization by esolutions Europe S.r.l.

61 Compliance agli standards BS25999 Tutte le clausole della norma hanno una evidenza funzionale in ORBIT (vedi Compliance Matrix) Il ciclo PDCA è attuato dalla sequenza dei moduli: BIA/BCP e DR Test & Exercising Storici Flussi ed interfacce

62 Compliance agli standards ABILab ORBIT gestisce la tassonomia ABILAB ed è conforme a tutte le linee guida ABILab in materia di BC

63 Il nuovo CAD articolo 50-bis E obbligatorio per le Pubbliche Amministrazioni italiane la definizione di : UN PIANO DI CONTINUITÀ OPERATIVA che fissa gli obiettivi e i principi da perseguire, descrive le procedure per la gestione della continuità operativa, anche affidate a soggetti esterni. Il piano tiene conto delle potenziali criticità relative a risorse umane, strutturali, tecnologiche e contiene idonee misure preventive. Le amministrazioni pubbliche verificano la funzionalità del piano di continuità operativa con cadenza biennale; UN PIANO DI DISASTER RECOVERY che costituisce parte integrante di quello di continuità operativa e stabilisce le misure tecniche e organizzative per garantire il funzionamento dei centri di elaborazione dati e delle procedure informatiche rilevanti in siti alternativi a quelli di produzione. DigitPA, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, definisce le linee guida per le soluzioni tecniche idonee a garantire la salvaguardia dei dati e delle applicazioni informatiche, verifica annualmente il costante aggiornamento dei piani di disaster recovery delle amministrazioni interessate e ne informa annualmente il Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione. entro 15 mesi dalla data di entrata in vigore del D. Lgs 235/2010 (Gazzetta Ufficiale N. 6 del 10 Gennaio 2011)

64 Orbit CAD compliance Piano di Business Continuity Le PA predispongono i piani di emergenza in grado di assicurare la continuità delle operazioni indispensabili per il servizio e il ritorno alla normale operatività. ORBIT è la soluzione leader in Italia di GRC (Governance, Risk and Compliance) per la gestione completa del processo di Business Continuity (BCM)e Disaster Recovery Planning (DRP). ORBIT supporta e guida la preparazione e la gestione e la manutenzione del piano di Continuità Operativa e di Disaster Recovery, di tutte le procedure ordinarie e straordinarie per la gestione di una emergenza e per il relativo ritorno alla normalità. ORBIT gestisce la raccolta, l analisi e la gestione della mole di dati che deve essere censita per rispondere alle esigenze di un progetto di BC/DR. ORBIT è conforme ai principali standard internazionali (BS25999, ITILI, etc.) ed alle più diffuse metodologie (DRI, BCI) in materia di Business Continuity e Disaster Recovery. Il Piano di Business Continuity fissa gli obiettivi e i principi da perseguire. ORBIT consente il disegno di soluzioni e procedure standard per la definizione di linee guida e di policy da adottare nelle varie componenti della governance del processo di BC/DR. L utilizzo della piattaforma ORBIT può costituire l elemento base dell approccio metodologico alla Business Continuity. Descrive le procedure per la gestione della Continuità Operativa, anche affidate a soggetti esterni. Le procedure operative di emergenza gestite da ORBIT sono costituite da oggetti che possono essere utilizzati ricorsivamente (in parte o interamente) da tutti gli attori del processo di BC/DR. In particolare i soggetti esterni possono essere mappati ed inventariati nel sistema oltre che essere assegnatari o attori di procedure e piani di emergenza. Il sottosistema inventariale costituisce la base relazionale della infrastruttura di ORBIT. In tale sottosistema gli elementi sono trattati con un concetto di Role Based. Un soggetto esterno è un componente del sistema inventariale con un ruolo definito e specifico. Tutti gli elementi di ORBIT sono accessibili in funzione di un sistema ACL (Access Control List) basato sui ruoli degli utenti e sulla loro assegnazione gerarchica agli elementi stessi. Il sottosistema interno che gestisce il workflow garantisce per ogni elemento e per ogni procedura la separation of duty fra gli utenti.

65 Orbit CAD compliance Piano di Business Continuity Tiene conto delle potenziali criticità relative a risorse umane, a risorse strutturali. E risorse tecnologiche ORBIT consente la valutazione della criticità di ogni risorsa presente nel sistema. La criticità, a seconda dell approccio metodologico prescelto, può essere valorizzata con un metodo quantitativo o qualitativo e può essere soggetta ad una valutazione del livello di rischio e vulnerabilità. In particolare il calcolo del rischio espositivo di una generica risorsa è conforme alle classiche metodologie mediante la mappatura e l assegnazione delle minacce, delle vulnerabilità, probabilità di accadimento e misure mitigative. Il modulo Risk Assessment di ORBIT consente una analisi dettagliata del livello di rischio aggregato e disaggregato di ogni risorsa e più in generale di tutta la struttura aziendale. ORBIT utilizza Il concetto esteso di risorsa. Il sottosistema inventariale tratta in maniera equipollente le risorse umane, i siti, le infrastrutture, le componenti IT, la documentazione, etc. Contiene idonee misure preventive. ORBIT consente la preparazione, la redazione ed il controllo di misure preventive o di mitigazione. Una tale misura può essere assegnata d una risorsa specifica, ad un processo aziendale, ad una terza parte, etc. Le misure preventive costituiscono poi uno degli elementi del piano di Continuità Operativa e di Disaster Recovery e sono soggette poi a tutti i sottocomponenti di ORBIT (workflow, reportistica, testing, etc.). ORBIT consente di assegnare un livello di mitigazione ad una misura preventiva su una determinata risorsa per abbassarne il livello di rischio complessivo al fine di eventuali risparmi sulla totalità del piano di Continuità Operativa e di Disaster Recovery. Consente la verifica delle funzionalità del piano di Continuità Operativa con cadenza biennale. Il modulo Testing/Exercising di ORBIT consente la definizione puntuale di un piano dei test e di verifica di ogni singola procedura di emergenza nei confronti. ORBIT consente di corredare l esito del test con un insieme di procedure ed azioni correttive da assegnare a soggetti interni e/o esterni per il miglioramento delle procedure testate. La reportistica e la navigazione dei dati del test possono costituire l impianto delle evidenze per eventuali attività di Audit interni o esterni. Il modulo Testing/Exercising in associazione alla struttura di tipo check list delle procedure di emergenza, di mitigazione e preparatori consente di navigare in maniera interattiva fra le risultanze di ogni singolo test mediante un apposito cruscotto di controllo. Tale cruscotto evidenzia inoltre tutte le dipendenze di un elemento (processo, unità organizzativa, apparecchiatura hardware, componente software) e gli eventuali effetti domino relativi a tali interdipendenze

GL Solutions. da febbraio 2011 GL Group S.p.A. si espande: Circa 150 collaboratori 2 sedi (Milano e Roma) Circa 12 M fatturato

GL Solutions. da febbraio 2011 GL Group S.p.A. si espande: Circa 150 collaboratori 2 sedi (Milano e Roma) Circa 12 M fatturato ORBIT Overview GL Solutions da febbraio 2011 GL Group S.p.A. si espande: Circa 150 collaboratori 2 sedi (Milano e Roma) Circa 12 M fatturato Associata al Consorzio ABILab Certificazioni BS25999 IBM Business

Dettagli

Business Continuity Governance: ORBIT per il nuovo CAD

Business Continuity Governance: ORBIT per il nuovo CAD Business Continuity Governance: ORBIT per il nuovo CAD Il nuovo CAD articolo 50-bis E obbligatorio per le Pubbliche Amministrazioni italiane la definizione di : UN PIANO DI CONTINUITÀ OPERATIVA che fissa

Dettagli

Continuità operativa e disaster recovery nella pubblica amministrazione

Continuità operativa e disaster recovery nella pubblica amministrazione Continuità operativa e disaster recovery nella pubblica amministrazione DEFINIZIONI Linee Guida per il DR delle PA, DigitPA 2011 Continuità Operativa (CO) Continuità Operativa: l insieme delle attività

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

La Certificazione ISO/IEC 27001. Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni

La Certificazione ISO/IEC 27001. Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni 2015 Summary Chi siamo Il modello operativo di Quality Solutions Introduzione alla ISO 27001 La metodologia Quality Solutions Focus on: «L analisi

Dettagli

Per una migliore qualità della vita CERTIQUALITY. La certificazione strumento di Business Continuity: gli standard ISO 27001 e ISO 22301

Per una migliore qualità della vita CERTIQUALITY. La certificazione strumento di Business Continuity: gli standard ISO 27001 e ISO 22301 Per una migliore qualità della vita CERTIQUALITY La certificazione strumento di Business Continuity: gli standard ISO 27001 e ISO 22301 CHI SIAMO Certiquality è una società la cui attività è orientata

Dettagli

Gestione Operativa e Supporto

Gestione Operativa e Supporto Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria GESTIONE DEI SISTEMI ICT Paolo Salvaneschi A6_1 V1.0 Gestione Operativa e Supporto Il contenuto del documento è liberamente utilizzabile dagli studenti, per

Dettagli

PROFILO AZIENDALE NET STUDIO 2015

PROFILO AZIENDALE NET STUDIO 2015 PROFILO AZIENDALE NET STUDIO 2015 NET STUDIO 2015 Net Studio è un azienda che ha sede in Toscana ma opera in tutta Italia e in altri paesi Europei per realizzare attività di Consulenza, System Integration,

Dettagli

Associazione Italiana Information Systems Auditors

Associazione Italiana Information Systems Auditors Associazione Italiana Information Systems Auditors Agenda AIEA - ruolo ed obiettivi ISACA - struttura e finalità La certificazione CISA La certificazione CISM 2 A I E A Costituita a Milano nel 1979 Finalità:

Dettagli

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES 1 CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT Il corso è finalizzato a illustrare in dettaglio le competenze richieste al Business Continuity Manager per guidare un progetto BCM e/o gestire

Dettagli

L obiettivo che si pone è di operare nei molteplici campi dell informatica aziendale, ponendosi come partner di riferimento per l utenza aziendale.

L obiettivo che si pone è di operare nei molteplici campi dell informatica aziendale, ponendosi come partner di riferimento per l utenza aziendale. E una realtà nelle tecnologie informatiche dal 1990. Dalla nascita del nucleo iniziale, con le attività di assistenza tecnica e di formazione, alla realtà attuale, di specialisti a tutto campo nei servizi

Dettagli

Processi e Risk Assessment nel Gruppo Reale Mutua 23/05/2013

Processi e Risk Assessment nel Gruppo Reale Mutua 23/05/2013 Processi e Risk Assessment nel Gruppo Reale Mutua 23/05/2013 Agenda 1. Il Gruppo Reale Mutua 2. Il progetto BPM 3. Il processo di Control Risk Self Assessment 4. Le sfide del futuro Il Gruppo Reale Mutua

Dettagli

EasyGov Solutions Srl. Start-up del Politecnico di Milano

EasyGov Solutions Srl. Start-up del Politecnico di Milano EasyGov Solutions Srl Start-up del Politecnico di Milano Continuità Operativa ICT e Disaster Recovery 2 Il contesto - 1 Continuità operativa Generale Persone, Impianti, Infrastrutture, documenti, norme,

Dettagli

Company Management System Il Sistema di Governo della Sicurezza delle Informazioni di SIA-SSB

Company Management System Il Sistema di Governo della Sicurezza delle Informazioni di SIA-SSB Company Management System Il Sistema di Governo della Sicurezza delle Informazioni di SIA-SSB Codice documento: Classificazione: 1-CMS-2010-005-01 Società Progetto/Servizio Anno N. Doc Versione Pubblico

Dettagli

PROFILO AZIENDALE 2011

PROFILO AZIENDALE 2011 PROFILO AZIENDALE 2011 NET STUDIO Net Studio è un azienda che ha sede in Toscana ma opera in tutta Italia e in altri paesi Europei per realizzare attività di Consulenza, System Integration, Application

Dettagli

Sicurezza, Rischio e Business Continuity Quali sinergie?

Sicurezza, Rischio e Business Continuity Quali sinergie? Sicurezza, Rischio e Business Continuity Quali sinergie? ABI Banche e Sicurezza 2016 John Ramaioli Milano, 27 maggio 2016 Agenda Ø Il contesto normativo ed organizzativo Ø Possibili sinergie Ø Considerazioni

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

La sicurezza nella società digitale e nuovi modelli d uso ICT per la Pubblica Amministrazione

La sicurezza nella società digitale e nuovi modelli d uso ICT per la Pubblica Amministrazione La sicurezza nella società digitale e nuovi modelli d uso ICT per la Pubblica Amministrazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Massimiliano D Angelo Forum PA, 30 maggio 2013 1 I numeri

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

Università di Macerata Facoltà di Economia

Università di Macerata Facoltà di Economia Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia Obiettivo della lezione ERM - Enterprise Risk Manangement Per eventuali comunicazioni:

Dettagli

Vision strategica della BCM

Vision strategica della BCM Vision strategica della BCM BCM Ticino Day 2015 Lugano 18 settembre 2015 Susanna Buson Business Continuity Manager and Advisor CBCP, MBCI Agenda Business Continuity vs Business Resilience Business Continuity

Dettagli

La Guida ANFIA sul BCM Una presentazione in 7 punti. M. Terzago, SKF Group, Coordinatore GdL ANFIA G. Celeri, Marsh Risk Consulting, Membro GdL ANFIA

La Guida ANFIA sul BCM Una presentazione in 7 punti. M. Terzago, SKF Group, Coordinatore GdL ANFIA G. Celeri, Marsh Risk Consulting, Membro GdL ANFIA La Guida ANFIA sul BCM Una presentazione in 7 punti M. Terzago, SKF Group, Coordinatore GdL ANFIA G. Celeri, Marsh Risk Consulting, Membro GdL ANFIA Milano, 15 Giugno, 2015 1) PERCHÈ QUESTA NUOVA GUIDA

Dettagli

Il modello di ottimizzazione SAM

Il modello di ottimizzazione SAM Il modello di ottimizzazione control, optimize, grow Il modello di ottimizzazione Il modello di ottimizzazione è allineato con il modello di ottimizzazione dell infrastruttura e fornisce un framework per

Dettagli

Continuità operativa - FAQ

Continuità operativa - FAQ Continuità operativa - FAQ Cosa è la Continuità Operativa? La continuità operativa è l insieme di attività volte a minimizzare gli effetti distruttivi, o comunque dannosi, di un evento che ha colpito un

Dettagli

La Certificazione ISO 9001:2008. Il Sistema di Gestione della Qualità

La Certificazione ISO 9001:2008. Il Sistema di Gestione della Qualità Il Sistema di Gestione della Qualità 2015 Summary Chi siamo Il modello operativo di Quality Solutions Introduzione La gestione del progetto Le interfacce La Certificazione 9001:2008 Referenze 2 Chi siamo

Dettagli

SACE BT realizza su tecnologia Microsoft la piattaforma di gestione delle polizze

SACE BT realizza su tecnologia Microsoft la piattaforma di gestione delle polizze Caso di successo Microsoft Integration SACE BT SACE BT realizza su tecnologia Microsoft la piattaforma di gestione delle polizze Informazioni generali Settore Istituzioni finanziarie Il Cliente Il Gruppo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

ALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE

ALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE ALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE INDICE Direttore di Filiale... 3 Modulo Famiglie... 4 Coordinatore Famiglie... 4 Assistente alla Clientela... 5 Gestore Famiglie... 6 Ausiliario... 7 Modulo Personal

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

Allegato. Servizio Hosting Virtual DataCenter di Regione Lombardia. per l ENTE UCL Asta del Serio

Allegato. Servizio Hosting Virtual DataCenter di Regione Lombardia. per l ENTE UCL Asta del Serio Allegato Servizio Hosting Virtual DataCenter di Regione Lombardia per l ENTE UCL Asta del Serio Contesto Il percorso condotto da Regione Lombardia (RL) per la razionalizzazione dei CED degli ENTI si inserisce

Dettagli

OHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro

OHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI OHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro Pagina 1 di 6 INTRODUZIONE L attenzione alla sicurezza e alla salute sui luoghi di lavoro (SSL)

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Business Process Management

Business Process Management Business Process Management Comprendere, gestire, organizzare e migliorare i processi di business Caso di studio a cura della dott. Danzi Francesca e della prof. Cecilia Rossignoli 1 Business process Un

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8 Ogni organizzazione possiede un sistema di regole che la caratterizzano e che ne assicurano il funzionamento. Le regole sono l insieme coordinato delle norme che stabiliscono come deve o dovrebbe funzionare

Dettagli

Progetto SAP. Analisi preliminare processi e base dati

Progetto SAP. Analisi preliminare processi e base dati Progetto SAP Analisi preliminare processi e base dati Progetto SAP Agenda Obiettivo dell intervento Condivisione fasi progettuali Analisi base dati sistema legacy Schema dei processi aziendali Descrizione

Dettagli

SERVIZI PMI. Project management outsourcing. Business Impact Analysis (BIA) Disaster Recovery Plan Design (DRP)

SERVIZI PMI. Project management outsourcing. Business Impact Analysis (BIA) Disaster Recovery Plan Design (DRP) SERVIZI PMI Project management outsourcing La vita (dell IT) è quella cosa che succede mentre siamo impegnati a fare tutt altro e quindi spesso capita di dover implementare una nuova piattaforma applicativa,

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

Un metodo per garantire la continuità produttiva ed aumentare la resilienza dell impresa

Un metodo per garantire la continuità produttiva ed aumentare la resilienza dell impresa RISK MANAGEMENT & BUSINESS CONTINUITY Business Continuity per le imprese Un metodo per garantire la continuità produttiva ed aumentare la resilienza dell impresa PER LE IMPRESE VISITA IL SITO: www.exsafe.it

Dettagli

La continuità operativa in azienda: concetti base e l esempio di Vimercate Paolo Colombo Responsabile Sicurezza Sistemi Informativi Azienda

La continuità operativa in azienda: concetti base e l esempio di Vimercate Paolo Colombo Responsabile Sicurezza Sistemi Informativi Azienda La continuità operativa in azienda: concetti base e l esempio di Vimercate Paolo Colombo Responsabile Sicurezza Sistemi Informativi Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate Cosa è la continuità operativa

Dettagli

Direzione Centrale Sistemi Informativi

Direzione Centrale Sistemi Informativi Direzione Centrale Sistemi Informativi Missione Contribuire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, alla definizione della strategia ICT del Gruppo, con proposta al Chief Operating Officer

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione

Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione Esempio strutturato di SICUREZZA ORGANIZZATIVA Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione Pubblicazione del Comitato

Dettagli

Incentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management

Incentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management Incentive & Performance Management La soluzione per informatizzare e gestire il processo di Performance Management Il contesto di riferimento La performance, e di conseguenza la sua gestione, sono elementi

Dettagli

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali Gianfranco Barbieri Senior Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Presidente dell Associazione Culturale Economia e Finanza gianfranco.barbieri@barbierieassociati.it

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

La certificazione CISM

La certificazione CISM La certificazione CISM Firenze, 19 maggio 2005 Daniele Chieregato Agenda Ruolo del Security Manager Certificati CISM Domini Requisiti Ruolo del Security Manager La gestione della Sicurezza Informatica

Dettagli

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Modello dei controlli di secondo e terzo livello Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

Convegno APB. Business Continuity: perchè un grande gruppo bancario italiano ha deciso di usare una soluzione informatica innovativa?

Convegno APB. Business Continuity: perchè un grande gruppo bancario italiano ha deciso di usare una soluzione informatica innovativa? Convegno APB Business Continuity: perchè un grande gruppo bancario italiano ha deciso di usare una soluzione informatica innovativa? Milano, 4 Aprile 2006 Roberto Perego Partner - esolutions Europe Agenda

Dettagli

Implementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231

Implementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231 RISK MANAGEMENT & BUSINESS CONTINUITY Il Risk Management a supporto dell O.d.V. Implementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231 PER L ORGANISMO DI VIGILANZA

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

Chi siamo e le nostre aree di competenza

Chi siamo e le nostre aree di competenza Chi siamo e le nostre aree di competenza Telco e Unified Communication Software as a Service e Business Intelligence Infrastrutture digitali Smartcom è il primo business integrator europeo di servizi ICT

Dettagli

CERTIQUALITY. Gli standard ISO 31000 per il RiskManagement ed ISO 22301 per la certificazione dei Sistemi di Gestione della Business Continuity

CERTIQUALITY. Gli standard ISO 31000 per il RiskManagement ed ISO 22301 per la certificazione dei Sistemi di Gestione della Business Continuity Per una migliore qualità della vita CERTIQUALITY Gli standard ISO 31000 per il RiskManagement ed ISO 22301 per la certificazione dei Sistemi di Gestione della Business Continuity Dott. Nicola Gatta Direzione

Dettagli

JOB - Amministrazione del personale. La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe.

JOB - Amministrazione del personale. La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe. JOB - Amministrazione del personale La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe. 1 La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe JOB è il risultato delle competenze maturate da Sistemi

Dettagli

Configuration Management

Configuration Management Configuration Management Obiettivi Obiettivo del Configuration Management è di fornire un modello logico dell infrastruttura informatica identificando, controllando, mantenendo e verificando le versioni

Dettagli

L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza

L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza Forum P.A. 24 maggio 2007 Missione e Organizzazione Le competenze

Dettagli

Change Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input. Funzioni

Change Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input. Funzioni Change Management Obiettivi Obiettivo del Change Management è di assicurarsi che si utilizzino procedure e metodi standardizzati per una gestione efficiente ed efficace di tutti i cambiamenti, con lo scopo

Dettagli

Gestione della Sicurezza Informatica

Gestione della Sicurezza Informatica Gestione della Sicurezza Informatica La sicurezza informatica è composta da un organizzativinsieme di misure di tipo: tecnologico o normativo La politica di sicurezza si concretizza nella stesura di un

Dettagli

1. LE MINACCE ALLA SICUREZZA AZIENDALE 2. IL RISCHIO E LA SUA GESTIONE. Sommario

1. LE MINACCE ALLA SICUREZZA AZIENDALE 2. IL RISCHIO E LA SUA GESTIONE. Sommario 1. LE MINACCE ALLA SICUREZZA AZIENDALE 1.1 Introduzione... 19 1.2 Sviluppo tecnologico delle minacce... 19 1.2.1 Outsourcing e re-engineering... 23 1.3 Profili delle minacce... 23 1.3.1 Furto... 24 1.3.2

Dettagli

ESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile

ESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile ESSERE O APPARIRE Le assicurazioni nell immaginario giovanile Agenda_ INTRODUZIONE AL SETTORE ASSICURATIVO La Compagnia di Assicurazioni Il ciclo produttivo Chi gestisce tutto questo Le opportunità di

Dettagli

22 novembre 2010. Università degli Studi de L Aquila

22 novembre 2010. Università degli Studi de L Aquila 22 novembre 2010 Cronoprogramma dell iniziativa 6Aprile 2009: dopo la notte del sisma Unicredit riattiva i propri p servizi in giornata, informa i clienti e assiste i propri dipendenti Estate 2009: con

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

lem logic enterprise manager

lem logic enterprise manager logic enterprise manager lem lem Logic Enterprise Manager Grazie all esperienza decennale in sistemi gestionali, Logic offre una soluzione modulare altamente configurabile pensata per la gestione delle

Dettagli

La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati

La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati Affidabilità nel servizio precisione negli strumenti Chanda LPR Chanda LPR è una piattaforma

Dettagli

Ministero dell economia e delle finanze Dipartimento per le politiche fiscali Ufficio coordinamento tecnologie informatiche Mariano Lupo

Ministero dell economia e delle finanze Dipartimento per le politiche fiscali Ufficio coordinamento tecnologie informatiche Mariano Lupo Continuità operativa e Disaster recovery Ministero dell economia e delle finanze Dipartimento per le politiche fiscali Ufficio coordinamento tecnologie informatiche Mariano Lupo Alcuni concetti Gestione

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute

Dettagli

BUSINESS CONTINUITY CAPABILITY: LE PERSONE AL CENTRO DEL PROCESSO DECISIONALE, OVVERO CULTURA, CONSAPEVOLEZZA E RESPONSABILITÀ

BUSINESS CONTINUITY CAPABILITY: LE PERSONE AL CENTRO DEL PROCESSO DECISIONALE, OVVERO CULTURA, CONSAPEVOLEZZA E RESPONSABILITÀ BUSINESS CONTINUITY CAPABILITY: LE PERSONE AL CENTRO DEL PROCESSO DECISIONALE, OVVERO CULTURA, CONSAPEVOLEZZA E RESPONSABILITÀ Angela Pietrantoni Managing Director cienze per la sicurezza consulting Garantire

Dettagli

<Insert Picture Here> Il contributo dei sistemi di Identity nella mitigazione del rischio legato all esternalizzazione di servizi Stefano Vaglietti

<Insert Picture Here> Il contributo dei sistemi di Identity nella mitigazione del rischio legato all esternalizzazione di servizi Stefano Vaglietti Il contributo dei sistemi di Identity nella mitigazione del rischio legato all esternalizzazione di servizi Stefano Vaglietti Agenda Presentazioni Identity & Access Management Il

Dettagli

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE

Dettagli

Esternalizzazione della Funzione Compliance

Esternalizzazione della Funzione Compliance Esternalizzazione della Funzione Compliance Supporto professionale agli intermediari oggetto della normativa di Banca d Italia in materia di rischio di non conformità Maggio 2012 Labet S.r.l. Confidenziale

Dettagli

Ciclo di vita dimensionale

Ciclo di vita dimensionale aprile 2012 1 Il ciclo di vita dimensionale Business Dimensional Lifecycle, chiamato anche Kimball Lifecycle descrive il framework complessivo che lega le diverse attività dello sviluppo di un sistema

Dettagli

CONSIP SpA. Gara per l affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT)

CONSIP SpA. Gara per l affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT) CONSIP S.p.A. Allegato 6 Capitolato tecnico Capitolato relativo all affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT) Capitolato Tecnico

Dettagli

e dei costi della logistica, su sportelli, filiali e uffici di direzione.

e dei costi della logistica, su sportelli, filiali e uffici di direzione. Sistemi di monitoraggio e controllo dei processi Sistemi di monitoraggio e controllo dei processi e dei costi della logistica, su sportelli, filiali e uffici di direzione. Interventi di Business Value

Dettagli

Presentazione aziendale. soluzioni, servizi, consulenza

Presentazione aziendale. soluzioni, servizi, consulenza Presentazione aziendale soluzioni, servizi, consulenza 2015 1 Offriamo SOLUZIONI SERVIZI CONSULENZA SOLUZIONI Vecomp Software è un partner che offre «soluzioni» in ambito informatico. In un mondo sempre

Dettagli

Le attività OASI per la sicurezza dei dati e dei sistemi, e per la compliance alle normative. Servizi Consulenza Formazione Prodotti

Le attività OASI per la sicurezza dei dati e dei sistemi, e per la compliance alle normative. Servizi Consulenza Formazione Prodotti Le attività OASI per la sicurezza dei dati e dei sistemi, e per la compliance alle normative Servizi Consulenza Formazione Prodotti L impostazione dei servizi offerti Le Banche e le altre imprese, sono

Dettagli

BUSINESS RISK CONSULTING RISK. DISPUTES. STRATEGY.

BUSINESS RISK CONSULTING RISK. DISPUTES. STRATEGY. BUSINESS RISK CONSULTING RISK. DISPUTES. STRATEGY. BUSINESS RISK CONSULTING PROCESS OPTIMIZATION Mappatura as is dei processi, definizione dello stato to be, gap analysis, definizione ed implementazione

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

IT Governance: scelte e soluzioni. Cesare Gallotti, Indipendent Consultant Roma, 18 novembre 2010

IT Governance: scelte e soluzioni. Cesare Gallotti, Indipendent Consultant Roma, 18 novembre 2010 IT Governance: scelte e soluzioni Cesare Gallotti, Indipendent Consultant Roma, 18 novembre 2010 Agenda 1. Presentazione 2. IT Governance 3. I quadri di riferimento 4. Le attività di controllo 5. Privacy

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Incident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC. Fabio Civita. Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S.

Incident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC. Fabio Civita. Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S. Il braccio destro per il business. Incident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S.Spirito in Sassia Il braccio destro per il business.

Dettagli

CERTIQUALITY. La Gestione della Business Continuity : gli standard ISO 31000 ed ISO 22301. P e r u n a m i g l i o r e q u a l i t à d e l l a v i t a

CERTIQUALITY. La Gestione della Business Continuity : gli standard ISO 31000 ed ISO 22301. P e r u n a m i g l i o r e q u a l i t à d e l l a v i t a P e r u n a m i g l i o r e q u a l i t à d e l l a v i t a CERTIQUALITY La Gestione della Business Continuity : gli standard ISO 31000 ed ISO 22301 Dott. Nicola Gatta Direzione Marketing & Industry Management

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

SOGEI E L AGENZIA DEL TERRITORIO

SOGEI E L AGENZIA DEL TERRITORIO SOGEI E L AGENZIA DEL TERRITORIO CHI SIAMO Sogei è la società di ICT, a capitale interamente pubblico, partner tecnologico del Ministero dell Economia e delle Finanze italiano. Progettiamo, realizziamo,

Dettagli

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment

Dettagli

IS Governance. Francesco Clabot Consulenza di processo. francesco.clabot@netcom-srl.it

IS Governance. Francesco Clabot Consulenza di processo. francesco.clabot@netcom-srl.it IS Governance Francesco Clabot Consulenza di processo francesco.clabot@netcom-srl.it 1 Fondamenti di ISO 20000 per la Gestione dei Servizi Informatici - La Norma - 2 Introduzione Che cosa è una norma?

Dettagli

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente Alberto ANDREANI v.le Mameli, 72 int. 201/C 61100 PESARO Tel. 0721.403718 E.Mail:andreani@pesaro.com Definizione L insieme del personale, delle responsabilità,

Dettagli

IL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering.

IL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering. Production Engineering Research WorkGROUP IL MODELLO SCOR Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale Università di Palermo Agenda

Dettagli

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience. LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è

Dettagli

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

SoftwareSirio Modelli di Board

SoftwareSirio Modelli di Board SoftwareSirio Modelli di Board Business Intelligence e Performance Management vendite logistica e acquisti commesse scadenziari riclassificazione di bilancio Sirio informatica e sistemi SpA Sirio informatica

Dettagli

ANMIL Progetto Security Bologna 22 ottobre 2014 L ingegneria dei Servizi Integrati di Security a supporto del Security Manager

ANMIL Progetto Security Bologna 22 ottobre 2014 L ingegneria dei Servizi Integrati di Security a supporto del Security Manager ANMIL Progetto Security Bologna 22 ottobre 2014 L ingegneria dei Servizi Integrati di Security a supporto del Security Manager Raffaele Rocco A.D. - AICOM Spa 1 PRESENTAZIONE di AICOM Spa AICOM Società

Dettagli

Titolo: La Sicurezza dei Cittadini nelle Aree Metropolitane

Titolo: La Sicurezza dei Cittadini nelle Aree Metropolitane Titolo: La Sicurezza dei Cittadini nelle Aree Metropolitane L esperienza di ATM Il Sistema di Sicurezza nell ambito del Trasporto Pubblico Locale Claudio Pantaleo Direttore Sistemi e Tecnologie Protezione

Dettagli

G.Pietro Trovesi Sistema di gestione per la Sicurezza delle Informazioni

G.Pietro Trovesi Sistema di gestione per la Sicurezza delle Informazioni G.Pietro Trovesi Sistema di gestione per la Sicurezza delle Informazioni Ente di normazione per le Tecnologie Informatiche e loro applicazioni Ente federato all UNI studiare ed elaborare norme nazionali,

Dettagli

Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti

Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Umberto Chiminazzo Direttore Generale Certiquality

Dettagli

Innovation Technology

Innovation Technology Innovation Technology Una naturale passione per Un partner tecnologico che lavora a fianco dei propri clienti per studiare nuove soluzioni e migliorare l integrazione di quelle esistenti. l innovazione.

Dettagli

COMPETENZE IN ESITO (5 ANNO) ABILITA' CONOSCENZE

COMPETENZE IN ESITO (5 ANNO) ABILITA' CONOSCENZE MAPPA DELLE COMPETENZE a.s. 2014-2015 CODICE ASSE: tecnico-professionale QUINTO ANNO PT1 scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; Progettare e realizzare applicazioni

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli