Rapporto 2005 Commissione interministeriale permanente per l impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate

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1 20 i Quaderni Rapporto 2005 Commissione interministeriale ICT disabili 20 gennaio 2006 via Isonzo, 21/b Roma tel numero 20 - gennaio 2006 Rapporto 2005 Commissione interministeriale permanente per l impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate

2 Commissione interministeriale permanente per l impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate La Commissione interministeriale permanente per l impiego delle tecnologie dell informazione e della comunicazione a favore delle categorie deboli o svantaggiate è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l innovazione e le tecnologie con decreto interministeriale del 25 luglio L atto istitutivo porta la firma dei Ministri Lucio Stanca, Stefania Prestigiacomo, Rocco Buttiglione, Roberto Maroni, Girolamo Sirchia, Letizia Moratti e Maurizio Gasparri. La Commissione è così composta: Pierluigi Ridolfi con funzioni di Presidente Daniela Battisti rappresentante del Ministro per l innovazione e le tecnologie Elisabetta Guidi rappresentante del Ministro per le pari opportunità Armanda Bianchi Conti rappresentante del Ministro delle politiche comunitarie Giovanni Daverio rappresentante del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Walter Bergamaschi rappresentante del Ministro della salute Mariolina Moioli rappresentante del Ministro dell istruzione, università e ricerca Gianluca Petrillo rappresentante del Ministro delle comunicazioni I

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4 20 gennaio 2006 i Quaderni sommario i Quaderni n. 20 gennaio 2006 Supplemento al n. 9/2006 del periodico InnovAzione Registrato al Tribunale di Roma n. 523/2003 del 15 dicembre 2003 Direttore responsabile Franco Tallarita (tallarita@cnipa.it) Responsabile redazionale Gabriele Bocchetta (bocchetta@cnipa.it) Quaderno a cura di Celestino Grassi Segreteria Tecnico-Scientifica della Commissione Redazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Via Isonzo, 21b Roma Tel I Quaderni del Cnipa sono pubblicati all indirizzo: Stampa: Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo S.p.A. - Roma IL RAPPORTO 2005 DELLA COMMISSIONE INTERMINISTERIALE PERMANENTE PER L IMPIEGO DELLE ICT A FAVORE DELLE CATEGORIE DEBOLI O SVANTAGGIATE INTRODUZIONE 2. LE ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE 3. LE ATTIVITÀ DELLE AMMINISTRAZIONI PRESENTI NELLA COMMISSIONE 3.1 INNOVAZIONE E TECNOLOGIE ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA SALUTE LAVORO E POLITICHE SOCIALI PARI OPPORTUNITÀ COMUNICAZIONI ALTRI INTERVENTI DA SEGNALARE 4.1 INPS INAIL ABI ASPHI FEDERCOMIN UIC SOGEI TEMATICHE EMERGENTI 5.1 E-LEARNING DISPLAY DIGITALI TELECOMANDI E TELEFONI PORTATILI DIGITALE TERRESTRE 49

5 53 ALLEGATI ALLEGATO 1: I DECRETI CORRELATI ALLA LEGGE N. 4 DEL 9 GENNAIO ALLEGATO 2: STATISTICHE ISTAT SULLA DISABILITÀ 87 ALLEGATO 3: RELAZIONE SULL EDITORIA ACCESSIBILE 89 ALLEGATO 4: IL PREMIO PA APERTA ALLEGATO 5: COMUNICATO STAMPA UWEM 101

6 Questo Rapporto, espressamente previsto nel Decreto interministeriale istitutivo della Commissione interministeriale permanente per l impiego delle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione (ICT) a favore delle categorie deboli o svantaggiate, è stato redatto da Celestino Grassi e si è avvalso dei contributi forniti da: Domenico Gargani Antonio Ciocca Cristina Tamburini Danilo Massi Elisabetta Guidi Gianluca Petrillo Umberto Del Vedovo Giuseppe Mazzetti Bianca Maria Cammino Andrea Magalotti Fabrizio Bianchi Orlando Paladino Antonio De Vanna Steven Sintini Innovazione e tecnologie Istruzione, università e ricerca Salute Lavoro e politiche sociali Pari opportunità Comunicazioni Inps Inail Associazione Bancaria Italiana ASPHI Federcomin Unione Italiana Ciechi CNIPA CNIPA V

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8 Il Rapporto 2005

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10 1. Introduzione In linea con quanto prescritto dall art. 5 del Decreto istitutivo della Commissione interministeriale permanente per l impiego delle tecnologie dell informazione e della comunicazione in favore delle categorie deboli o svantaggiate, spesso definita più sinteticamente come Commissione ICT Disabili, questo Rapporto, giunto nel 2005 alla sua seconda edizione, si propone in primo luogo di presentare un sintetico quadro sulle attività svolte e sulla situazione in essere. Alla panoramica sul lavoro dell anno si aggiungono considerazioni e suggerimenti relativi alle azioni necessarie per il miglior conseguimento degli obiettivi, coerenti con lo scenario nazionale ed internazionale. Il Rapporto 2005 può quindi essere letto sia come una sorta di resoconto sulle iniziative più salienti intraprese nel periodo, sia come ipotesi di un piano di lavoro espresso dalle esperienze acquisite e dalle condizioni al contorno. L obiettivo primario rimane quello di portare all attenzione del livello politico i risultati di quanto deciso in passato, le situazioni presenti, le alternative future. Va però tenuto presente che il Rapporto si propone anche un altro obiettivo, non meno importante: quello di costituire veicolo di informazione e strumento di sensibilizzazione per i diversi operatori del settore, ovvero per quanti sono direttamente interessati alle concrete realizzazioni dell ICT e alle sue implicazioni a favore delle categorie più esposte. Ciò premesso, occorre ricordare che la Commissione ICT disabili si avvale di una specifica Segreteria Tecnico Scientifica alla quale è demandato il compito di assicurarle il necessario supporto specialistico, anche giuridico, per le proprie scelte decisionali. La suddetta Segreteria, costituita presso il Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), comprende attualmente una sessantina di esperti suddivisi nei seguenti nove Gruppi di lavoro: 1) Metodologia 2) Regole tecniche 3) Relazioni esterne 4) Assistenza e monitoraggio 5) Libri di testo e materiali didattici 6) Sito Pubbliaccesso 7) Osservatorio tecnologico 8) Formazione 9) Coordinamento e nuova normativa Si è ritenuto opportuno, per maggior chiarezza di esposizione, presentare le attività della Commissione, quando intesa come organo collegiale, secondo la stessa articolazione dei 3

11 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI Gruppi di lavoro afferenti alla suddetta Segreteria. Le iniziative e le politiche di inclusione che i singoli Ministri componenti la Commissione hanno promosso autonomamente sono invece presentate in una distinta sezione e raggruppate per singola Amministrazione. Due distinti capitoli tratteggiano gli interventi più interessanti promossi da altri Enti ed Organizzazioni nazionali in termini di politiche di inclusione attraverso le ICT e le principali nuove tematiche emergenti. Gli allegati comprendono alcuni documenti utili per una miglior comprensione dello scenario di riferimento. 4

12 2. Le attività della Commissione L effettiva operatività della legge Stanca ha contribuito ad innalzare il livello di interesse che la circonda. Il tema dell inclusione delle categorie deboli ha caratterizzato numerosi convegni ed iniziative ed è stato più volte ripreso dagli organi di informazione. Ciò comporta, in termini operativi, che occorre pianificare per la Commissione e per la Segreteria Tecnico Scientifica, così come per i Ministeri coinvolti ed il CNIPA, più onerosi compiti di consulenza, formazione, informazione, vigilanza. È infatti ragionevole attendersi che non solo le Amministrazioni centrali, ma anche quelle territoriali, nel perseguire i propri obiettivi di accessibilità informatica, ed in senso più generale di non discriminazione, si rivolgeranno alla Commissione per ottenerne supporto e indirizzo. Con ogni probabilità singoli cittadini ed operatori del settore segnaleranno eventuali inadempienze sollecitando un intervento diretto. L esperienza insegna che i soggetti privati, come già successo in precedenti occasioni riguardanti la loro immagine sul mercato, tenderanno a rivolgersi ai centri competenti dell Ente normatore per ottenere delucidazioni e chiarimenti onde adeguarsi ai nuovi standard di qualità. Tutto questo in un intensificato interscambio tecnico e normativo con gli organismi internazionali, in particolare con l Unione europea. La Commissione, per quanto possibile, ha operato tenendo ben presente queste linee di tendenza che riguardano peraltro solo una delle molteplici aree di intervento attraverso le quali le ICT possono agevolare il quotidiano vivere delle categorie svantaggiate. È opportuno ricordare infatti che, anche se in questa fase le attività sembrano concentrarsi prevalentemente sulle problematiche indirizzate dalla legge n. 4 del 2004, esistono numerosi altri filoni applicativi che la Commissione intende affrontare nel prossimo futuro quali quelli rappresentati nelle tematiche emergenti. 2.1 GRUPPO DI LAVORO: METODOLOGIA Gli studi condotti da questo Gruppo, per quanto attiene al segmento Valutazione, sono confluiti nel Decreto ministeriale delle Regole tecniche che, dopo il positivo esame della Commissione europea ai sensi della direttiva 98/34/CE, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2005 n Per quanto concerne il segmento Progettazione e realizzazione i risultati sono stati resi disponibili tramite la pubblicazione di Quaderni ed Opuscoli e sul sito È da notare che le soluzioni adottate sono frutto di un paziente lavoro di mediazione tra le diverse componenti sociali; l aver conciliato le esigenze rappresentate dalle volontà politiche, dalle associazioni di categoria dei disabili, dall industria ICT, dagli uffici di standardizzazione e dagli esperti in un contesto di vincoli tecnici e legali è un risultato di notevole valore. 5

13 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI È stato studiato come realizzare strumenti che facilitino il compito degli specialisti web. Al momento sono stati posti allo studio due diversi prodotti software: uno mirato alla comprensibilità semantica dei testi ed alla verifica dei criteri di redazione delle pagine web; l altro finalizzato alla verifica, dal punto di vista tecnico, del livello di accessibilità effettivamente realizzato. In entrambi i casi si è deciso di tener conto di studi ed esperienze già in corso presso altre pubbliche amministrazioni: in particolare risultano molto interessanti quelle condotte dal Ministero delle comunicazioni e dalla Fondazione Ugo Bordoni per la messa a punto del modulo Torquemada GRUPPO DI LAVORO: REGOLE TECNICHE Gli studi e gli approfondimenti condotti da questo Gruppo di lavoro hanno portato alla definizione dei requisiti di accessibilità per i siti web e per le applicazioni basate su tecnologie Internet, nonché per i Personal Computer di tipo desktop e portatili, per l ambiente operativo, le applicazioni e i prodotti a scaffale. Tali requisiti sono stati formalizzati nel citato Decreto ministeriale 8 agosto 2005 n Essi sono stati fissati facendo riferimento ai più diffusi standard internazionali e sulla base delle esperienze e delle strategie dichiarate dall Unione europea e dagli Stati Uniti. Sono allo studio gli ulteriori requisiti di accessibilità previsti dalla legge Stanca e dal suo Regolamento d attuazione a cominciare dagli schemi tecnici delle norme di accessibilità riguardanti il materiale formativo e didattico delle scuole di ogni ordine e grado e le opere multimediali. Sono compresi i prodotti hardware (HW) e software (SW) che rientrano nella vasta categoria di beni e servizi informatici cui fa riferimento l articolo 4 commi 1, 3 della suddetta legge e quelli che, più genericamente, rientrano nella predisposizione e nell adeguamento delle postazioni di lavoro, ivi compreso il telelavoro, di cui all articolo 4, commi 3 e 4 della legge medesima. I lavori procedono sempre con la dovuta attenzione alla ricerca del consenso delle diverse componenti tecniche e sociali coinvolte. 2.3 GRUPPO DI LAVORO: RELAZIONI ESTERNE 6 1 Questo Gruppo si è mosso su tre filoni di attività: uno editoriale, uno convegnistico, uno di relazioni con il pubblico. Per quanto concerne il primo segmento sono stati pubblicati nell anno il Quaderno n. 3, dedicato alla prima relazione annuale della Commissione ICT Disabili, il Quaderno n. 4 e diversi opuscoli in versione bilingue italiano-inglese concernenti la legge Stanca. Al fine di promuovere obiettivi e risultati dell accessibilità è stato stampato un calendario da tavolo 2005 che riporta realizzazioni di eccellenza ( best practices ); il successo dell iniziativa ne ha suggerito una rinnovata edizione per il Sono inoltre stati redatti diversi articoli a carattere informativo e divulgativo finalizzati alla pubblicazione su giornali, riviste e siti web. Per quanto concerne le attività convegnistiche è stata assicurata la partecipazione a oltre venti convegni, tra i quali quelli della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell Handicap) a Paestum, dell Ufficio italiano del W3C (World Wide Web Consortium) a Le caratteristiche di Torquemada sono state illustrate nel Quaderno n. 3 della Commissione ICT disabili.

14 L E ATTIVITÀ DELLA C OMMISSIONE Torino e Roma, dell IWA (International Webmasters Association) a Venezia, del Cnr a Firenze e La Maddalena, del CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) a Bruxelles, dell Unione Italiana Ciechi a Tirrenia, del Miur-Ufficio regionale scolastico Lombardia a Milano, dei Giuristi telematici a Roma, della Facoltà di Medicina dell Università di Roma La Sapienza. Nel novembre 2005, MIT e CNIPA hanno partecipato, presso la Fiera di Genova, al Convegno Handyted con 10 relazioni ufficiali. Di grande impegno e ricaduta in termini di immagine la presenza congiunta MIT/CNIPA con apposito padiglione a Bologna in occasione di Handimatica, organizzata da ASPHI, e a Roma per Forum PA In quest ultimo evento, oltre alle applicazioni a disposizione del pubblico nello stand istituzionale, è stato fornito il supporto organizzativo e tecnico alla terza edizione del Premio PA Aperta conclusosi con il Convegno dell 11 maggio 2. Altrettanto apprezzato dal pubblico e dai media il Convegno La cultura dell inclusione organizzato direttamente dalla Commissione il 16 giugno presso l Auditorium Inail di Roma con il coordinamento di relatori e contenuti da parte della Segreteria Tecnico Scientifica. Da ricordare, infine, la costante funzione di back-office per le richieste che dall utenza (aziende, cittadini, Enti, Associazioni ) vengono rivolte al Ministro per l innovazione e le tecnologie (MIT) in tema di ICT e disabilità. Al momento, per il prossimo anno, sono già previsti due nuovi numeri della Collana Quaderni, tre opuscoli di tipo divulgativo, la partecipazione ad almeno quindici Seminari/Convegni, la tradizionale presenza a Forum PA, la quarta edizione del premio PA Aperta. 2.4 GRUPPO DI LAVORO: ASSISTENZA E MONITORAGGIO In aggiunta al supporto per i siti istituzionali del CNIPA e del MIT, è stata fornita assistenza sulle problematiche dell accessibilità a numerose altre Amministrazioni. Tra queste, spiccano la Camera dei Deputati, l Arma dei Carabinieri, l Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS), la Regione Campania. La strategia di intervento prevede un coinvolgimento diretto MIT/CNIPA per quanto riguarda le Amministrazioni centrali ed eventuali forme di indirizzo, formazione, consulenza, nel rispetto delle autonomie, per le Amministrazioni territoriali. Per quanto concerne i privati, la gestione del logo 3 sarà coordinata dal CNIPA attraverso una rete di valutatori opportunamente selezionati, così come previsto dal DPR n. 75 del 2005 e successiva delibera CNIPA n. 25 del 15 settembre Sono stati individuati i punti essenziali per un efficace azione di monitoraggio sull implementazione dell accessibilità riferita ad applicazioni basate su tecnologie Internet. Al riguardo, particolarmente oneroso risulterà il coinvolgimento del CNIPA per le attività connesse alla vigilanza sull applicazione della legge da parte delle amministrazioni statali (art. 7, comma 1 della legge n. 4 del 2004 e art. 9 comma 2 del DPR n. 75 del 2005) e alla gestione delle richieste di utilizzo del logo da parte dei privati (art. 4, comma 3 del DPR n. 75 del 2005). 2 Il Premio PA Aperta intende porre all attenzione di un più vasto pubblico le iniziative di inclusione più interessanti realizzate da strutture pubbliche col supporto delle ICT. Nella Sezione Allegati sono riportati i premiati, con i relativi dati di sintesi dell edizione I progetti relativi alle edizioni 2003 e 2004 sono anch essi consultabili sul sito 3 Il logo attestante il requisito di accessibilità è descritto nell art. 5 del DPR dell 1 marzo 2005, n I testi del DPR e delle Deliberazione CNIPA sono riportati nella sezione Allegati. 7

15 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI Dovrà essere meglio definita, per una successiva ufficializzazione, la procedura per richieste di assistenza o di valutazioni da parte non solo delle pubbliche amministrazioni, ma anche di quelle organizzazioni che erogano servizi a vasta clientela (es.: Associazione Bancaria Italiana-ABI). 2.5 GRUPPO DI LAVORO: LIBRI DI TESTO E MATERIALI DIDATTICI Il Gruppo ha fornito supporto al Miur e alla Commissione permanente per i diritti d autore, trasmettendo una dettagliata relazione sui problemi dell accessibilità informatica riferita ai libri di testo 5. Ha inoltre raccomandato, nel corso di numerose riunioni, il ricorso a soluzioni graduali e condivise, viste le difficoltà della materia trattata. Il tema si presenta infatti di particolare delicatezza per le preoccupazioni che l uso diffuso del supporto informatico solleva presso gli editori scolastici proprio per quanto concerne la protezione del diritto d autore. Con tali premesse il Miur e l Associazione Italiana Editori (AIE) hanno definito alcune prime iniziative volte a fornire tempestivamente libri di testo in versione elettronica adeguata alle necessità degli studenti disabili. Nel frattempo è stata fornita consulenza su alcuni specifici progetti, già finanziati, concernenti l utilizzo nelle scuole di un informatica accessibile. In questa ottica, essendo già disponibili diverse realizzazioni per alunni disabili, la Segreteria Tecnico Scientifica ha effettuato anche delle visite a scopo informativo. Sono risultate particolarmente interessanti le esperienze condotte presso la Biblioteca italiana per i ciechi Regina Margherita di Monza, centrate sulla trasposizione di testi scolastici per i disabili della vista, e le attività didattiche per allievi sordomuti messe a punto dall Istituto statale Antonio Magarotto di Roma. È in corso la definizione di un piano d azione per l attuazione dell articolo 5 della legge n. 4 del 2004 come specificato dall articolo 2, comma 2 del DPR n. 75 del GRUPPO DI LAVORO: SITO PUBBLIACCESSO Completata l organizzazione logica dei contenuti e della struttura, il sito raccoglie costantemente tutti gli aggiornamenti e gli approfondimenti legali e tecnici, per ora riferiti prevalentemente all accessibilità informatica. In particolare sono illustrati con molta evidenza la normativa e gli studi dei vari gruppi di lavoro, sollecitando il contributo di quanti desiderino portare osservazioni e proposte costruttive. È stata altresì popolata una sezione in lingua inglese contenente norme e documenti di riferimento. Il sito continuerà a svolgere la sua funzione di informazione (norme, convegni, articoli, corsi di formazione, ecc.), e costituirà il punto di riferimento per la gestione del logo di accessibilità (art.7 del DM 8 luglio 2005). 2.7 GRUPPO DI LAVORO: OSSERVATORIO TECNOLOGICO 8 5 Questo team ha definito la procedura per l esame delle richieste di presentazione di nuovi prodotti HW e SW ed ha messo a punto il conseguente piano di lavoro. A tale riguardo La relazione è riportata in questo Rapporto nella sezione Allegati.

16 L E ATTIVITÀ DELLA C OMMISSIONE ha individuato due obiettivi principali: seguire l evoluzione tecnologica, soprattutto degli ausili, e segnalare le migliori applicazioni (best practices) realizzate. In estrema sintesi ci si propone di creare un archivio di riferimento (data base) che diventi non solo un centro di riferimento delle esperienze, ma anche un punto di verifica e di confronto tra nuovi prodotti, requisiti di accessibilità e richieste di tecnologie assistive. In tale contesto, bisogna considerare l importante ruolo svolto dai privati, dalle case produttrici di software, dai progettisti di programmi per la realizzazione facilitata di applicazioni basate su tecnologie Internet. Per seguire l evoluzione dei relativi prodotti, sarà necessario che il CNIPA individui risorse dedicate, ricorrendo eventualmente a qualificate professionalità esterne. Tra queste, si ritengono particolarmente indicate, anche per la lunga esperienza nel settore, quelle del GLIC (Gruppo di Lavoro Interregionale Centri ausili elettronici ed informatici per disabili), dell Istituto David Chiossone di Genova e quelle della Fondazione ASPHI. Queste strutture, o altre similari in alternativa, avrebbero il compito di esaminare criticamente le prestazioni dei principali ausili disponibili, aggiornando gli utenti sia sulle caratteristiche tecnologiche sia sugli ambiti di applicazione più confacenti. Anche in questo caso le informazioni, oltre che con pubblicazioni cartacee, sarebbero rese disponibili via Internet con periodiche comunicazioni. 2.8 GRUPPO DI LAVORO: FORMAZIONE Sono stati messi a punto i contenuti in tema di accessibilità dei moduli formativi destinati a responsabili dei siti, nonché a tecnici e redattori. Le strategie connesse sono state illustrate nel corso di più seminari diretti ai rappresentanti dei CRC (Centri Regionali di Competenza) 6 e alle Amministrazioni centrali. Gli stessi princìpi sono stati alla base del corso di formazione organizzato, col contributo CNIPA, dalla Regione Emilia-Romagna. Numerose versioni del corso sull accessibilità, dirette sia agli sviluppatori sia ai redattori di siti web, sono state tenute e sono attualmente in erogazione da parte del CNIPA. Le attività in piano prevedono interventi finalizzati alla diffusione di una cultura omogenea in quelle realtà dove sono già state condotte lodevoli, ancorché autonome, esperienze di accessibilità. Ci si riferisce in particolare a scuole ed aggregazioni di Comuni o di Enti locali presenti in alcune regioni. In questi casi tramite l amministrazione centrale o tramite la Conferenza Unificata e/o i CRC, occorrerà portare avanti iniziative di coordinamento nei confronti degli addetti allo sviluppo dei siti affinché si riferiscano all accessibilità e alle sue tematiche in maniera uniforme. Occorre, inoltre, far fronte ai seguenti impegni: integrazione dei contenuti dei corsi per dipendenti pubblici; definizione, di concerto con il Dipartimento della funzione pubblica, dei contenuti tecnici dei moduli sulle problematiche relative all accessibilità ed alle tecnologie assistive nei programmi di formazione del personale (ex art. 7, lettera h e art. 8, comma 1 della legge n. 4 del 2004); 6 I CRC per l e-government e la Società dell informazione sono una rete di strutture territoriali che, grazie ad un accordo tra MIT e singole Regioni, supportano le Amministrazioni locali nella diffusione delle nuove tecnologie sul loro territorio. Sono strutture fortemente operative, attivate da gruppi locali, detti Team di progetto, di funzionari e dirigenti di diversi livelli di governo, affiancati da personale messo a disposizione sia dal Formez su incarico del MIT sia, eventualmente, da società convenzionate su incarico delle Regioni. 9

17 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI definizione degli obiettivi di accessibilità nello sviluppo dei sistemi informatici pubblici (ex art. 7, lettera h, della legge n. 4 del 2004). 2.9 GRUPPO DI LAVORO: COORDINAMENTO E NUOVA NORMATIVA È stato fornito supporto tecnico all Ufficio legislativo MIT per la redazione sia dello schema di Regolamento d attuazione della legge Stanca sia del Decreto ministeriale delle Regole tecniche. Sono stati altresì determinati ed inseriti nel DM gli importi massimi dovuti dai soggetti privati come corrispettivo per l attività svolta dai valutatori, l entità del rimborso delle spese amministrative sostenute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (PdCM) per il rilascio ed la gestione del logo, e sono state definite le specifiche tecniche per la sussistenza dei requisiti per l ammissione all elenco dei valutatori. Sono state definite, con deliberazione CNIPA 15 settembre 2005 n. 25, le modalità tecniche per la tenuta dell elenco dei valutatori, mentre è già operativa la Commissione che esamina le richieste di iscrizione al suddetto elenco. Alle citate attività occorre aggiungerne altre, derivanti dalla legge Stanca e fatte proprie dalla Commissione, che al momento risultano appena abbozzate ma che a breve dovranno essere oggetto di forte implementazione. A tale proposito si ricorda che, per l attuazione della legge in oggetto, occorre che: a) la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l innovazione e le tecnologie (DIT) e Centro nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA) promuovano, di concerto con il Ministero del lavoro, iniziative e programmi per migliorare e diffondere l impiego delle tecnologie assistive e l accessibilità; b) la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l innovazione e le tecnologie (DIT), attraverso il CNIPA, con tutte le Amministrazioni interessate, ivi comprese le amministrazioni locali, promuovano l erogazione di finanziamenti per diffondere le tecnologie assistive tra i disabili e sostenere progetti di ricerca nel campo delle ICT per la vita indipendente e le pari opportunità; c) venga coinvolto il Dipartimento per la funzione pubblica sia per la definizione degli obiettivi di accessibilità delle pubbliche amministrazioni nello sviluppo dei sistemi informatici, sia per l adeguamento dei contenuti dei corsi di aggiornamento organizzati dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione in tema di accessibilità e tecnologie assistive; d) vengano inserite tra le materie di studio fondamentali, nei corsi di aggiornamento professionale dei dipendenti pubblici, le problematiche relative all accessibilità e alle tecnologie assistive. 10 Date queste premesse, appare evidente che il piano di lavoro che ne consegue richiede non solo l individuazione di ben definite risorse professionali all interno di ciascuna Amministrazione interessata ma anche la responsabile attenzione degli adeguati livelli direzionali.

18 3. Principali attività delle Amministrazioni presenti nella Commissione 3.1 INNOVAZIONE E TECNOLOGIE Il Ministro per l innovazione e le tecnologie ha sempre interpretato le nuove tecnologie come un opportunità per un più generale processo di inclusione, tanto da farne uno dei punti qualificanti della propria azione di Governo. Tale visione nasce dalla constatazione che lo sviluppo dei Personal Computer e delle reti informatiche ha consentito a più ampie fasce di cittadini informazioni e servizi precedentemente non disponibili. Le ICT consentirebbero il superamento dei limiti strutturali e fisici che ancora emarginano una parte consistente della popolazione (in primo luogo le categorie deboli come disabili, anziani, immigrati, analfabeti informatici) rendendo possibile un integrazione e una partecipazione maggiori di tutti i cittadini alla vita sociale del Paese. Allo stesso tempo, tuttavia, l esperienza insegna che questi risultati possono essere ritenuti soddisfacenti solo se l utilizzo dei sistemi informatici tiene conto, sin dal momento della loro progettazione, delle esigenze specifiche delle categorie svantaggiate, evitando che l evoluzione tecnologica rischi paradossalmente di diventare un ostacolo o una barriera virtuale al coinvolgimento ed all integrazione di molti individui, accentuando divari già esistenti. È in questa cornice che si collocano sia la legge Stanca sia una serie di altre iniziative promosse direttamente dal Ministro. ATTIVITÀ INTERNAZIONALI Tra le attività a livello internazionale vanno segnalate la partecipazione alla Conferenza Politiche e legislazione in favore dell accessibilità, tenutasi a Parigi il 31 gennaio 2005 presso la Città delle scienze e dell industria, centrata sulla ricognizione della normativa e delle politiche attuate sinora dai diversi Paesi europei in merito all accessibilità delle tecnologie dell informazione e della comunicazione, e la partecipazione al Seminario di Bruxelles, organizzato dal Comitato Europeo di Normalizzazione. Un esempio molto interessante di collaborazione con paesi stranieri è rappresentato dal progetto RINATI (Riqualificazione e Integrazione Non-vedenti Attraverso Tecnologie Informatiche), messo a punto con la Fondazione ASPHI e proposto al Governo russo. Esso è rivolto al VOS, la locale organizzazione non governativa dei disabili della vista, che comprende circa assistiti e 190 imprese associate. Tali imprese sono l unica fonte di finanziamento per i bisogni sociali dei non vedenti e gli amministratori di queste aziende devono provvedere alle necessità di lavoro, di assistenza sanitaria e di vita dei disabili impiegati, mentre i profitti vengono gestiti dal VOS per assistere i disabili disoccupati. Il progetto ipotizza la costituzione di un Servizio educativo permanente basato su tre centri (Mosca, Novgorod, Samara) dedicati alla riqualificazione dei disabili come programma- 11

19 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI tori ed operatori informatici, riqualificazione resasi urgente con il passaggio da un economia di stato ad un economia di mercato. PROGETTO E-INCLUSION L iniziativa si propone di favorire, grazie all impiego delle nuove tecnologie, l integrazione e l inclusione nella vita scolastica degli studenti svantaggiati o stranieri, con particolare attenzione per gli alunni affetti da disabilità cognitive. L intervento, oltre ad essere in linea con le direttive UE contenute nel Piano di Azione eeurope 2005, è un esempio di attuazione concreta della legge Stanca, perché le soluzioni tecnologiche e i relativi supporti hardware e software da impiegare nelle iniziative devono essere conformi alla normativa di riferimento sull accessibilità. Nel caso specifico possono partecipare al Progetto le scuole primarie e secondarie di primo grado delle Regioni definite di Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, Abruzzo e Molise). Le linee di intervento del Progetto e-inclusion si propongono di: favorire la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica; promuovere l inclusione degli studenti svantaggiati e incentivarne l integrazione sociale con gli altri studenti; accrescere l interesse per le tecnologie assistive e informatiche, agevolando la nascita e lo sviluppo di una cultura verso le innovazioni tecnologiche e il loro impiego a supporto delle attività scolastiche presso la dirigenza scolastica, il corpo docente (in particolare presso gli insegnanti di sostegno) e le famiglie degli studenti svantaggiati; aumentare l autonomia degli studenti svantaggiati, focalizzando le iniziative progettuali sia sull analisi delle difficoltà della persona, sia, soprattutto, sull analisi delle sue potenzialità al fine di accrescerne l autonomia tramite l impiego delle tecnologie assistive ed informatiche; migliorare il processo di apprendimento degli studenti svantaggiati, attraverso la definizione di percorsi formativi, anche sperimentali, che prevedano l utilizzo integrato delle tecnologie assistive e informatiche nel processo didattico; favorire l individuazione precoce delle disabilità attraverso tecnologie personalizzate che facilitino il riconoscimento delle disabilità meno facilmente determinabili a priori, quali, ad esempio, la dislessia; valorizzare le esperienze maggiormente significative, già realizzate in ambito scolastico, estendendo il loro campo di applicazione ad altre iniziative future; migliorare la qualità dell integrazione scolastica coinvolgendo il più possibile gli alunni svantaggiati nelle attività della classe, stimolando, anche attraverso gli strumenti informatici, la reale presa in carico degli stessi da parte di tutti gli insegnanti curricolari. 12 Il progetto, del valore di oltre 2,5 milioni di euro, prevede una intensa attività di monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori finanziati presso ciascuna scuola. Questo consente un più efficace supporto consulenziale ed una più precisa documentazione per la successiva circolazione del sapere.

20 P RINCIPALI ATTIVITÀ DELLE A MMINISTRAZIONI PRESENTI NELLA C OMMISSIONE 3.2 ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA All interno di questo Ministero il coordinamento delle attività in materia di disabilità è stato assegnato alla Direzione generale per lo studente. Tra le numerose iniziative condotte, figurano: AZIONI DI COORDINAMENTO Sono state svolte: attività di informazione e di pianificazione congiunta tra le Direzioni generali del Miur che per diversi aspetti intervengono a favore dei disabili; incontri e dibattiti tra Uffici scolastici regionali; azioni di raccordo con altre Amministrazioni o Enti locali in materia di integrazione scolastica. SEMINARI NAZIONALI DI STUDIO E PRODUZIONE DI RICCIONE, APRILE 2005, E DI SORRENTO, NOVEMBRE 2005 Facendo seguito al seminario di Imola, destinato a migliorare l integrazione scolastica attraverso la riorganizzazione dei servizi nel territorio ed a ridefinire ruoli e competenze delle strutture esistenti e di quelle costituende alla luce della nuova organizzazione dell Amministrazione scolastica, è stato tenuto a Riccione un secondo seminario dedicato alla Integrazione scolastica degli studenti disabili negli scenari della riforma. All interno delle tre giornate si è riflettuto, insieme ai dirigenti scolastici e al personale docente, sui livelli di qualità raggiunta dall integrazione scolastica. Sono stati presentati esempi di buone pratiche, evidenziando le migliori esperienze ai fini di una loro più ampia diffusione. A fine novembre la Direzione generale dello studente ha organizzato a Sant Agnello, presso Sorrento, un seminario nazionale sul tema La didattica, le nuove tecnologie e l organizzazione per l integrazione scolastica centrato sulle tematiche connesse alla cultura dell inclusione, con specifico riferimento allo strumento ICT a sostegno dell alunno disabile. All evento, e ai gruppi di lavoro, hanno partecipato non solo i quadri direttivi Miur interessati al tema, ma anche esperti del settore ed Associazioni di categoria, chiamati a rappresentare più compiutamente le esigenze dei destinatari degli interventi. RISORSE FINANZIARIE Con la circolare n. 80 dell , emanata dalla Direzione generale dello studente, sono stati assegnati i fondi, di cui alla legge 440/97, agli Uffici scolastici regionali per l ampliamento dell offerta formativa rivolta alle persone con disabilità (interventi compensativi per situazioni di particolare complessità, progetti di inserimento di alunni disabili in percorsi misti di scuola-lavoro e formazione dei docenti curriculari e di sostegno). OSSERVATORIO PERMANENTE PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP L Osservatorio, di cui al Decreto ministeriale 26 aprile 2002, avente compiti consultivi e propositivi in tema di integrazione scolastica, si è riunito per affrontare varie problematiche in materia, avvalendosi della collaborazione della Consulta delle associazioni. 13

21 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI Dal giugno 2004 l Osservatorio ha, in particolare, operato attraverso la costituzione di 5 gruppi di lavoro sui seguenti temi: formazione; particolari modalità di integrazione degli alunni con minorazioni sensoriali; indicatori della qualità dell integrazione scolastica; rapporti interistituzionali e accordi di programma; organizzazione seminario. L esito dei lavori dei gruppi è stato oggetto di discussione in una conferenza di servizio con i referenti regionali per la disabilità. PROGETTO L AMMINISTRAZIONE CENTRALE DIALOGA CON GLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI IN MATERIA DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI È stato predisposto un progetto che, attraverso incontri ricorrenti con i referenti regionali, intende avviare e promuovere, in maniera continuativa, un confronto sulle iniziative messe in essere a livello regionale, in materia di integrazione scolastica e lavorativa degli alunni disabili, con l obiettivo di individuare positivi modelli di integrazione e concordare azioni comuni. È stata anche prevista la costituzione di un Comitato scientifico che elabori nuove proposte da verificare in situazioni concrete, nonché di una Commissione tecnica per attività di monitoraggio. La Direzione generale dello studente ha partecipato agli incontri per la predisposizione del DPCM in attuazione dell art. 35, comma 7, legge 27 dicembre 2002 n. 289 recante modalità e criteri per l individuazione dell alunno come soggetto in situazione di handicap. AREA TEMATICA Nel sito del Miur è in linea, dal 13 giugno 2005, l area di intervento Direzione generale per lo studente, che si aggiunge all area dedicata all handicap, già esistente nel suddetto sito. Essa vuol essere una struttura di servizio per le scuole, Associazioni e utenti al fine di agevolare la conoscenza delle norme, informare sull attività dell Osservatorio, segnalare iniziative ed eventi sulla tematica della disabilità. PROGETTO NUOVE TECNOLOGIE E DISABILITÀ 14 Le istituzioni scolastiche, spesso d intesa con Associazioni, istituzioni, Asl, imprese di consulenza, fornitori di tecnologia, hanno sviluppato progetti ed esperienze significative, meritevoli di essere conosciute e replicate. Struttura territoriale e progetti promossi dalle scuole dispongono, in questi casi, di finanziamenti ordinari che ne consentono l attuazione. Le finalità principali di questo progetto non sono solo quelle di aggiungere nuove attività ad attività esistenti o nuove strutture a quelle già preposte ma, piuttosto, valorizzare quanto si sta già facendo e renderlo disponibile in modo diffuso. In particolare gli obiettivi del progetto sono: incrementare le migliori pratiche esistenti e già realizzate (a livello nazionale, europeo e internazionale) e renderle concretamente disponibili in classi comprendenti

22 P RINCIPALI ATTIVITÀ DELLE A MMINISTRAZIONI PRESENTI NELLA C OMMISSIONE studenti diversamente abili. Ciò viene realizzato costruendo un sistema di documentazione di buone pratiche (CMS o KSS) 7 ; realizzare una formazione specifica per gli operatori partecipanti al progetto sulla base di contenuti e competenze stabiliti dal progetto stesso; potenziare (affiancando i finanziamenti ordinari) la dotazione di hardware e software per l integrazione scolastica degli studenti disabili (con l obiettivo di dare un Personal Computer ad ogni studente diversamente abile); svolgere azioni mirate di ricerca-azione su alcune disabilità specifiche (disabili ciechi, dislessici, autistici, ed altri) coinvolgendo i soggetti maggiormente qualificati a livello nazionale e internazionale, come scuole, reti di scuole, enti di ricerca, soggetti privati. Le azioni di progetto, quindi, puntano ad intervenire in modo strutturale sui fattori di criticità che condizionano l utilizzo corretto e diffuso delle tecnologie per l integrazione e che a volte riducono l efficacia degli interventi ordinari del Ministero a favore delle scuole per migliorare l offerta formativa per gli studenti disabili. Valorizzando le strutture nazionali e territoriali esistenti, il progetto intende costituire e utilizzare, per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, una rete territoriale permanente che consenta di fornire il supporto alle scuole in termini di hardware e software, consulenza e formazione. La rete, con una struttura gerarchica a due livelli (centrale e locale), una volta avviata dovrà essere alimentata dai finanziamenti ordinari per la disabilità. GRUPPO DI LAVORO TECNICO ART. 5 LEGGE N. 4 DEL 9 GENNAIO 2004 DISPOSIZIONI PER FAVORIRE L ACCESSO DEI SOGGETTI DISABILI AGLI STRUMENTI INFORMATICI È stato costituito un gruppo tecnico di lavoro al fine di rendere operativa l accessibilità degli strumenti didattici e formativi di cui all art. 5, comma 1, della predetta legge, nonché al fine di agevolare l accessibilità alle nuove tecnologie da parte degli studenti disabili. Il primo obiettivo del gruppo di lavoro consiste nel definire le procedure e le modalità organizzative per la consegna, l adattamento e la distribuzione dei libri su supporto digitale. In questo contesto è stato per ora individuato come formato interfaccia di riferimento il linguaggio extensible Markup Language (XML). INIZIATIVE DISLESSIA Per rispondere alle richieste di alunni che presentano disturbi specifici di apprendimento sono state indirizzate ai Direttori degli Uffici scolastici regionali la nota n. 4099/A4 del 5 ottobre 2004 e la nota n. 26 del 5 gennaio 2005 con le quali sono stati suggeriti strumenti compensativi e dispensativi a favore di tali alunni, sollecitando appropriate iniziative di formazione da parte dei predetti uffici. 7 Tecnicamente si parla di Content Management System (CMS) o di Knowledge Sharing System (KSS), sistema che permette di creare, organizzare, archiviare, e soprattutto ricercare, i documenti che un organizzazione produce. 15

23 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE POLITICHE PER L HANDICAP (ART. 41, COMMA 8, LEGGE 5 FEBBRAIO 1992 N. 104) Sono stati raccolti gli elementi per la predisposizione della predetta relazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in attuazione dell art. 41 della legge 104/92, che hanno riguardato i provvedimenti nonché le attività promosse e realizzate nell anno 2004 per rispondere in maniera adeguata ai bisogni delle persone disabili. 3.3 SALUTE Nel settore sanitario l impiego delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) a favore delle categorie deboli e svantaggiate indirizza diversi ambiti di intervento tra loro interconnessi. Un primo aspetto riguarda l applicazione delle tecnologie ICT nell ambito dei processi di presa in carico, di cura e riabilitazione delle persone con disabilità e degli anziani. Le applicazioni di telemedicina consentono di erogare servizi di diagnosi, monitoraggio e cura a distanza (teleconsulto, telemonitoraggio, home care), evitando che il paziente si sposti dalla propria abitazione. L accesso da parte degli operatori sanitari autorizzati, attraverso la rete telematica, alle informazioni cliniche del paziente raccolte dai sistemi informativi sanitari durante gli eventi di cura (Fascicolo sanitario personale o Electronic health record), rende possibile la realizzazione di percorsi assistenziali integrati e la continuità tra gli interventi di cura e di riabilitazione. Le soluzioni sopra descritte consentono di migliorare la qualità dell assistenza prestata ai pazienti affetti da disabilità o agli anziani con patologie croniche. La domanda di salute per tali tipologie di pazienti richiede infatti un assistenza diversa da quella tradizionalmente erogata nell ambito ospedaliero, caratterizzata da nuove modalità di erogazione basate sul principio di continuità delle cure. La promozione di una rete integrata di servizi sanitari e sociali per rispondere alla domanda di salute dei malati cronici, degli anziani e dei disabili, è stata pertanto individuata, dal Piano sanitario nazionale , tra i dieci progetti per la strategia del cambiamento del Sistema sanitario nazionale. Su proposta del Ministero della salute e attraverso accordi siglati dalla Conferenza Permanente Stato-Regioni, sono stati assegnati alle Regioni specifici finanziamenti del Fondo sanitario nazionale per la realizzazione di tale obiettivo. In diverse Regioni ed Aziende sanitarie sono in fase di avanzata realizzazione progetti che prevedono l impiego delle tecnologie ICT per l integrazione dei processi di assistenza sanitaria, la continuità delle cure, il telemonitoraggio nell ambito delle dimissioni cosiddette protette 8, l integrazione dei servizi di prenotazione di prestazioni su base metropolitana, provinciale o regionale, attraverso Call center o rete Internet. Un aspetto importante delle azioni complementari per le politiche di inclusione, riguarda la ricerca e lo sviluppo tecnologico. L investigazione di nuove soluzioni tecnologiche che consentano di migliorare la conoscenza dei bisogni delle persone con disabilità e degli anziani affetti da patologie croniche e di esplorare le soluzioni più innovative per 16 8 La dimissione protetta consiste nella presa in carico del paziente adulto e anziano che, concluso l iter diagnostico, curativo e terapeutico ospedaliero, ha perso temporaneamente o stabilmente l autonomia e richiede pertanto interventi di carattere sanitario e/o sociale effettuabili a domicilio o nelle altre strutture territoriali. La dimissione protetta deve assicurare la continuità assistenziale fra ospedale e territorio.

24 P RINCIPALI ATTIVITÀ DELLE A MMINISTRAZIONI PRESENTI NELLA C OMMISSIONE rispondere a tali bisogni, è infatti un elemento chiave per evitare che tali gruppi di popolazione siano esclusi dai benefici della Società dell Informazione. In questo ambito il ruolo del Ministero è quello di sostenere progetti di ricerca di elevata qualità e di supportare la diffusione delle buone pratiche. Naturalmente una componente essenziale per assicurare l inclusione e la partecipazione di tutti i cittadini è rappresentata dall accessibilità dei servizi erogati attraverso siti web pubblici. In linea con il percorso legislativo che ha condotto alla regolamentazione tecnica dei requisiti di accessibilità dei siti web delle Pubbliche Amministrazioni (decreto Ministro innovazione e tecnologie dell 8 luglio 2005), il Ministero della salute ha adottato, all interno del progetto di miglioramento dell accessibilità del sito web ( le metodologie di verifica di accessibilità definite dal gruppo di lavoro costituito presso il Centro Nazionale per l Informatica nella PA (CNIPA). A tal fine il Ministero ha attivato una collaborazione con la Fondazione ASPHI nell ambito della quale sono previste verifiche tecniche di accessibilità effettuate in riferimento alle indicazioni metodologiche ed ai requisiti tecnici di accessibilità indicati nel Decreto. Per la valutazione della qualità dei servizi erogati attraverso il sito, saranno inoltre effettuate verifiche soggettive condotte da un panel di utenti disabili che utilizzano tecnologie assistive per la navigazione del sito, attraverso percorsi e compiti specificati. Al termine delle verifica tecnica e soggettiva è prevista la redazione di un Rapporto nel quale sono indicati gli esiti delle attività di verifica tecnica (condotte con sistemi di validazione automatica e strumenti semiautomatici, attraverso l esame delle pagine con varie versioni di browser, verificando la conformità di ciascuno dei 22 requisiti tecnici) e le valutazioni espresse dal panel di utenti disabili secondo una scala numerica, su alcune caratteristiche qualitative del sito (percezione, gradevolezza, comprensibilità, apprendibilità, coerenza, tolleranza agli errori, flessibilità e adattabilità, aiuto e documentazione, sicurezza, colori, contrasti, caratteri, comprensibilità e chiarezza dei testi). Gli esiti della verifica tecnica e soggettiva condotta su un primo campione significativo 9 di pagine consentiranno di elaborare un piano di interventi di adeguamento del sito web del Ministero. Sono previsti inoltre interventi formativi volti a sensibilizzare il personale sulle tematiche relative a: l accessibilità dei siti web e delle applicazioni, la normativa nazionale e le linee guida internazionali, le tecnologie assistive, con presentazione di casi concreti. Gli interventi di sensibilizzazione saranno accompagnati da sessioni di approfondimento e discussione delle problematiche evidenziate nelle fasi di verifica di accessibilità del sito del Ministero, che vedranno il coinvolgimento del personale della redazione, già destinatario degli interventi formativi attivati dal Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione. 3.4 LAVORO E POLITICHE SOCIALI Nel quadro degli impegni assunti nella definizione del Piano nazionale d Azione per l inclusione sociale , le Misure per il sostegno alle persone con disabilità sono state inserite tra le priorità su cui intervenire nel triennio di riferimento. 9 Il sito del Ministero della salute è composto da oltre 5000 pagine. Il campione di pagine analizzato comprende: l home page, le pagine raggiungibili dalla home page (oltre 80), le pagine relative ad alcuni servizi di particolare utilità per il cittadino e le aziende sanitarie. 17

25 I L R APPORTO 2005 COMMISSIONE INTERMINISTERIALE ICT DISABILI L integrazione delle persone disabili, ed in particolare la loro integrazione professionale, risultano anche tra gli obiettivi della Strategia nazionale per l Occupazione. Tale attenzione è stata senz altro sollecitata dal forte impulso dato dalla Commissione europea con la promozione dell Anno europeo 2003 dedicato alle persone disabili. L Italia, peraltro già forte di un quadro di riferimento normativo certamente all avanguardia, ha ritenuto di dover promuovere ulteriori azioni in favore della tutela e promozione dei diritti delle persone disabili per assicurare la concreta implementazione delle leggi vigenti, tra cui in primo luogo la legge 104/92 e la legge 68/99, e per completare tale quadro con l approvazione di alcuni nuovi testi di legge finalizzati a garantire l accessibilità alle ICT e l introduzione di nuovi princìpi in materia di tutela giuridica. Tale impegno è stato testimoniato a livello internazionale con il premio Franklin Delano Roosevelt Disability Award, assegnato all Italia per aver favorito la tutela e la promozione dei diritti dei cittadini disabili contro ogni forma di discriminazione migliorando le loro condizioni di vita, e costituendo, dunque, un esempio da imitare da parte delle altre nazioni. Nella motivazione ufficiale dell assegnazione del premio è stato evidenziato come la legislazione italiana nel corso degli anni, oltre ad aver favorito l inserimento di tali persone nel sistema scolastico e nel mondo del lavoro, abbia stimolato e sostenuto iniziative dirette ad agevolarne la partecipazione alle attività sportive, culturali e ricreative, promuovendone l autonomia. Il ruolo ed il peso che le nuove tecnologie hanno avuto, ed ancor più avranno, nel perseguire questi obiettivi di non discriminazione sono determinanti. ACCESSIBILITÀ ALLE TECNOLOGIE 18 Molta attenzione è stata posta al tema della e-inclusion. Il Ministero del lavoro ha assicurato il proprio contributo alla definizione della legge n. 4/2004 e del successivo schema di regolamento e ha partecipato attivamente ai lavori delle commissioni competenti. Ciò anche in coerenza con gli sviluppi intervenuti a livello europeo in tale ambito, considerato oramai strategico per favorire i processi di inclusione sociale di tutti gli individui che vanno di pari passo con lo sviluppo delle economie in una società basata sulla conoscenza e sull investimento nel capitale umano. Il Ministero inoltre ha sostenuto la realizzazione di alcuni specifici progetti, tra cui quello relativo al Portale SIVA sulla tecnologia assistiva e il Progetto NavigAbile. Quest ultimo è stato promosso insieme con la Fondazione Accenture ed altri Partners, allo scopo di valorizzare le potenziali abilità, soprattutto di bambini e ragazzi con difficoltà di comunicazione e di relazione, tramite software che migliorano l accessibilità e la lettura dei siti web e quindi le loro capacità di apprendimento. Il progetto prevede anche incontri informativi con le famiglie allo scopo di renderle maggiormente consapevoli delle opportunità offerte dalle ICT ai giovani disabili. NavigAbile ha l obiettivo di realizzare, validare scientificamente e rendere disponibili un insieme di servizi volti, da un lato, a migliorare l accessibilità del web e dei suoi contenuti e, dall altro, a fornire strumenti di comunicazione e relazione. Questi servizi sono indirizzati a persone con disabilità di diverso tipo, prioritariamente a quelle in età evolutiva, e permettono di recuperare, valorizzare e potenziare le abilità possedute, con particolare riferimento a quelle relazionali e di comunicazione, e di ridimensionare, quando non di eliminare, le barriere elettroniche del web.

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