Università degli Studi dell Aquila Dipartimento di Scienze Umane
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- Oliviero Genovese
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1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA LM / 85 BIS PROGETTO DI TIROCINIO L istituzione del nuovo Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria prevista nel DM 249/2010 pone il Tirocinio come percorso formativo e obbligatorio, consistente in un insieme di occasioni di osservazione-riflessione e di progettazione attraverso le quali lo studente prende direttamente contatto con il mondo della scuola e vive alcune esperienze professionali sotto lo sguardo esperto del tutor. Questa esperienza formativa non si configura solo come la messa in pratica di teorie, ma come un esperienza complessa che offre allo studente la possibilità di conoscere i contesti reali della professione. In altre parole lo studente deve guardare con attenzione le situazioni lavorative, osservare comportamenti operativi individuali e collettivi, scoprire ed esaminare la dinamica delle relazioni e sviluppare capacità di analisi critica e di ricerca. Il tirocinio diretto non si configura come un esperienza meramente passiva ma si concentra su un apprendere con il lavoro e si concretizza nel costruire situazioni e nel promuovere opportunità di riflessione critica individuale e condivisa. FINALITA -FUNZIONI-CRITERI L attività di Tirocinio ha lo scopo di favorire lo sviluppo dell identità personale, culturale e professionale del futuro insegnante della Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria in una prospettiva orientata alla conquista di competenze disciplinari, metodologico-didattiche, organizzative, relazionali. La partecipazione diretta allo svolgimento di pratiche professionali consente allo studente di seguire un percorso formativo centrato sui processi di insegnamento-apprendimento.
2 Le Funzioni principali del Tirocinio sono: sviluppare la consapevolezza dell agire il ruolo di insegnante; costruire competenze metodologiche osservando e, in parte, sperimentando sul campo attività e compiti; rielaborare le esperienze di osservazione, progettazione, verifica, valutazione ed autovalutazione; riorganizzare in modo autonomo gli esiti ed i risultati ottenuti documentandoli nella Relazione Finale (DM 249/2010). I Criteri che ispirano il Tirocinio sono riconducibili a : - Conoscenza e analisi delle caratteristiche della Istituzione Scolastica - Coinvolgimento e partecipazione attiva del tirocinante sia a momenti collegiali e di coordinamento, sia agli interventi educativi e di assunzione di decisioni - Osservazione dei diversi modelli di organizzazione e progettazione - Utilizzo dei diversi metodi, metodologie, strategie e strumenti di osservazione verifica e valutazione - Presa di coscienza e assunzione graduale di responsabilità nello svolgimento di attività educative I criteri individuati prevedono, in particolare, che il tirocinio rappresenti un percorso formativo che oltre a garantire la coerenza delle pratiche con la teoria, sia strutturato anche come ambiente di apprendimento idoneo a simulare situazioni didattiche coinvolgendo gli studenti con un modello di didattica esperienziale che mira a sviluppare competenze. Gli ordinamenti didattici del Corso di Laurea Magistrale determinano gli obiettivi formativi e i risultati di apprendimento attesi (Decreto n.249 del 10/09/2010), secondo il sistema di descrittori dei titoli di studio adottato in sede europea (Dublino DM 16/ 03/ 2007 art. 3 comma 7):
3 DESCRITTORI DI DUBLINO Abilità Comunicative Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare conoscenze Autonomia di giudizio Capacità di apprendimento OBIETTIVI FORMATIVI LM /85 bis - Avere capacità relazionale e gestionale - Saper costruire regole di responsabilità, solidarietà e giustizia - Collaborare e partecipare alla vita scolastica ed extrascolastica - Possedere conoscenze disciplinari - Avere capacità pedagogico-didattiche - Saper articolare i contenuti disciplinari in funzione degli - Essere in grado di scegliere le strategie mirate al percorso formativo - Saper applicare e/o utilizzare gli strumenti i più idonei al percorso didattico - Riflettere criticamente sulle proprie idee e sulle decisioni prese - Confrontarsi e mettersi in discussione nell ottica del cambiamento - Imparare ad imparare - Imparare ad insegnare - Insegnare ad insegnare
4 Articolazione del Tirocinio: processo e percorso Il Corso di Laurea prevede che il Tirocinio abbia inizio dal II Anno e che si completi in 600 ore (24 CFU). La distribuzione dei CFU per ogni anno accademico, riportata nel Regolamento del Tirocinio, risponde alla logica della gradualità nell approcciarsi all universo professionale dell insegnamento ed a sviluppare progressivamente competenze. Il tirocinio indiretto Riguarda l individuazione degli aspetti teorici e metodologici, la trasposizione didattica, nonché la predisposizione di materiali secondo un modello di problematizzazione dell esperienza. Durante tali attività, il tirocinante, sia in gruppo che individualmente, può riflettere, valutare le proprie prestazioni e ri-pensare i necessari approfondimenti. Modalità di lavoro del tirocinio indiretto: plenarie e lavoro nei piccoli gruppi con le tutor Plenaria - Parole chiave - Brainstorming - Discussione - Rielaborazione a piccoli gruppi - Condivisione - Proposte degli studenti - Visione di filmati Lo studente riporta i risultati del gruppo e il tutor riporta l osservazione del processo di gruppo.
5 Lavoro nei piccoli gruppi Università degli Studi dell Aquila - Simulazioni, role - playing - Studi di caso - Simulazione di una lezione - Elaborazione di strumenti (griglie di osservazione - diario -autobiografia formativa e narrativa). Focus di osservazione e riflessione delle attività di tirocinio indiretto 1) Accoglienza: contratto formativo e presentazione del progetto del tirocinio (finalità, attività previste, aspettative). 2) Dalla trasmissione del sapere alla costruzione del sapere : processo di insegnamento - apprendimento - teoria dell indagine e metodologie attive (problem-solving, laboratorio, apprendimento cooperativo, dialogo radicale) mediatori, didattica inclusiva, i saperi riferiti alla scuola dell Infanzia e alla scuola primaria - dall ambiente di insegnamento all ambiente di apprendimento 3) Osservazione- valutazione e autovalutazione come processo
6 Articolazione del percorso formativo dello studente nelle attività di tirocinio DESCRITTORI II E III ANNO IV ANNO V ANNO OSSERVA, VALUTA, AUTOVALUTA CONOSCERE Analizza strumenti e metodologie APPLICARE Predispone ed utilizza strumenti sia a scuola che nelle simulazioni GIUDICARE AUTONOMAMENTE COMUNICARE Riflette sui punti di forza e di debolezza degli strumenti e delle metodologie Sceglie i dati da comunicare, documentandoli CAMBIARE Ricerca e propone altre strategie e strumenti LAVORA IN SITUAZIONE GUIDATA Individua un problema. Conosce e raccoglie dati e strumenti Seleziona ed usa strumenti sia a scuola che nelle esercitazioni simulate in sede Condivide gli strumenti sia a scuola che all Università Comunica con registri adeguati ad interlocutori diversi Cambia il punto di vista rispetto al problema e ne individua altri LAVORA AUTONOMAMENTE Ricerca autonomamente strumenti e dati funzionali al problema Applica autonomamente gli strumenti selezionati in contesti e situazioni diverse Valuta e giudica quali strumenti sono adeguati alle diverse situazioni Comunica e collabora con interlocutori diversi nella vita scolastica ed extrascolastica Struttura (trasferendo competenze) un percorso per cambiare la realtà esistente, gestendo la complessità del problema.
7 Documenti di riferimento - Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell Infanzia e del Primo Ciclo d Istruzione 2012; - Misure di Accompagnamento alle Indicazioni 2013; - Descrittori di Dublino; - Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo 2006, Regolamento Autonomia DPR n. 275/99, Direttive Ministeriali BES, DSA; - Rapporto di Autovalutazione - Documento sulla Buona Scuola
8 Il tirocinio diretto Riguarda l esperienza sul campo in una struttura educativa e coinvolge il tirocinante nella sua totalità, chiamando in causa sistemi di competenze nella relazione tra il soggetto e il contesto. Dall esperienza all interno dell Università si va alla rielaborazione di significati attraverso la partecipazione attiva e il coinvolgimento responsabile. Arricchiranno il Tirocinio diretto anche le esperienze di laboratorio svolte sia in sede universitaria, sia nel territorio coinvolgendo in rete più attori e strutture socio-culturali (Comune, Provincia, Regione). Modalità di lavoro del tirocinio diretto - Attività e interventi che si svolgono presso le Istituzioni Scolastiche - Interventi dei Tutor Organizzatori e Coordinatori per facilitare l esperienza formativa all interno della scuola. La valutazione riflessiva Riguarda il processo che induce il tirocinante ad esprimere giudizi sull efficienza ed efficacia del percorso e a formalizzare le riflessioni emerse per arrivare ad una ridefinizione e sistematizzazione condivisa. Tutto ciò consente di collegare conoscenze, abilità, capacità e competenze attraverso il confronto e la discussione all interno dei gruppi. Autoformazione - Letture, esercitazioni, elaborazioni di materiali utilizzati nel tirocinio diretto e indiretto - Attività complementari trasversali Si prevedono ulteriori attività con modalità diverse: - Laboratori sul territorio in collaborazione con le scuole e con Enti accreditati - Laboratori permanenti nella sede universitaria, nei quali accogliere le scuole in percorsi tematici
9 Le attività e le ore di cui sopra saranno riconosciute come ore di tirocinio diretto. Tabella di sintesi delle ore di tirocinio diretto e indiretto II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO 100 ore totali 100 ore totali 150 ore totali 250 ore totali 50 diretto 50 diretto 75 diretto 125 diretto 35 indiretto 35 indiretto 60 indiretto 70 indiretto ( di cui 20 per la relazione finale ) 15 per organizzare la documentazione del tirocinio 15 per organizzare la documentazione del tirocinio 15 per organizzare la documentazione del tirocinio 25 per organizzare la documentazione del tirocinio 15 seminari / formazione 15 ore in piattaforma moodle
10 Relazione finale V anno DM 249/ 2010 Il progetto personale di tirocinio. Quadro di riferimento Attese formative (da documentare nei momenti di accoglienza, sia in plenaria che nei piccoli gruppi) Esperienza all interno dell Istituzione Scolastica Periodo Compiti Ruolo Strumenti e materiali impiegati Finalità e obiettivi che il tirocinante si aspetta di conseguire Finalità educative, ambiti e tipologie di intervento Predisposizione di un calendario mediante il raccordo con il Tutor dei tirocinanti Elenco delle attività che il tirocinante andrà a svolgere sia in relazione agli strumenti predisposti, sia in funzione delle attività scolastiche Il ruolo assunto nelle diverse fasi : osservatore, progettista, insegnante Da un primo studio di strumenti e materiali ( II e III anno ) al lavoro guidato dal tutor,per arrivare ad un lavoro autonomo Il progetto personale di tirocinio si costruisce in relazione alle indicazioni della tutor e si riferisce all intera esperienza a partire da: approfondimenti teorici, scelta della scuola e della classe, trasposizione didattica, programmazione degli interventi di tipo osservativo, valutativo e autovalutativo soprattutto in relazione al percorso che lo studente porta avanti nel lavoro in plenaria e nei piccoli gruppi.
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