Monteviale (VI): Viale Zileri, 4/13 Tel Fax Milano: Via Bigli, 2 Tel Fax
|
|
- Emma Maggio
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Monteviale (VI): Viale Zileri, 4/13 Tel Fax Milano: Via Bigli, 2 Tel Fax info@mtpenalisti.it - C.F. e P.IVA La valutazione del rischio e il danno ambientale: dall applicazione del principio comunitario alla prevenzione del fatto reato ai sensi del D.Lgs. 231/2001 avv. Marco Tonellotto m.tonellotto@mtpenalisti.it Fiera Ecomondo, Rimini 9 novembre 2016
2 Indice Il danno ambientale nella sua articolazione concreta. La politica e i principi comunitari sulla tutela dell ambiente e la disciplina sul danno. La declinazione dei principi comunitari nell ordinamento italiano. Analisi e valutazione del rischio ambientale e principi comunitari. Il rafforzamento della tutela ambientale con lo strumento penale. La prevenzione del danno ambientale e i modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/
3 . Il danno ambientale nella sua articolazione concreta E danno ambientale qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell utilità assicurata da quest ultima (art. 300 del D.Lgs. 152/2006 l oggetto della tutela Le risorse naturali come oggetto immediato di tutela: la preservazione delle loro condizioni originarie Le risorse naturali: Specie ed habitat Acque interne e costiere terreno L utilità delle risorse naturali: i servizi, ossia le funzioni svolte da una risorsa naturale a favore di altre risorse naturali e/o del pubblico Il danno ambientale include pure il danno causato da elementi aerodispersi nella misura in cui possono danneggiare le risorse naturali (4 considerando Direttiva 2004/35/CE) 3
4 Il danno ambientale: l approccio al tema secondo i principi comunitari Art. 191 TFUE Salvaguardia, tutela, miglioramento della qualità ambientale Protezione della salute umana Utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali Promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi ambientali elevato livello di tutela precauzione azione preventiva correzione prioritaria alla fonte chi inquina paga 4
5 Il danno ambientale: l approccio al tema secondo i principi comunitari Direttiva 2004/35/CE Nella prospettiva dell obbiettivo dell elevato livello di tutela ambientale, istituisce un quadro per la responsabilità ambientale basato sul principio chi inquina paga, per la prevenzione e la riparazione del danno ambientale, nel contesto del quale il sistema della responsabilità civile non rappresenta l unico strumento di risposta. La prevenzione e riparazione del danno ambientale contribuisce a realizzare gli obiettivi e i principi della politica comunitaria (1 considerando della Direttiva 2004/35/CE) Principi e obiettivi prioritari della tutela ambientale prevenzione: prevenzione del danno ambientale ragionevolmente certo e prevedibile sulla base di una chiara ed accertata evidenza scientifica Precauzione: prevenzione del danno eventuale - grave o irreversibile in situazioni di incertezza scientifica, attuando quindi una forma di prevenzione qualificata correzione prioritaria alla fonte 5
6 La declinazione pratica dei principi nel sistema normativo italiano Art. 301 D.Lgs. 152/2006 attuazione del principio di precauzione o riconnette la tutela a pericoli anche solo potenziali o presuppone un rischio individuabile con una preliminare valutazione scientifica obiettiva Art. 304 D.Lgs. 152/2006 azione di prevenzione o minaccia imminente, ossia rischio sufficientemente probabile di prossima verificazione di un danno ambientale Art. 3 ter D.Lgs. 152/2006 principio dell azione ambientale o tutti i soggetti, pubblici e privati, garantiscono la tutela ambientale attraverso azioni adeguate informate ai principi di precauzione, prevenzione, correzione alla fonte, chi inquina paga Art. 18, lettera q) D.Lgs. 81/ l organizzazione d impresa garante della tutela ambientale o l obbligo della verifica della perdurante assenza di rischio 6
7 Analisi, valutazione del rischio, precauzione, prevenzione Il principio di precauzione espressione di una forma di prevenzione di qualificata si inserisce nel quadro generale dell analisi dei rischi (nella fasi di analisi vera e propria, valutazione e gestione del rischio si veda Comunicazione della Commissione CE, ), costituendo il mezzo attraverso il quale, sulla base di una valutazione scientifica il più completa possibile e della correlata determinazione del grado di incertezza scientifica associata al caso, si valuta la probabilità del livello anche potenziale di danno di un fattore pericoloso, le conseguenze dell assenza dell azione, in funzione della determinazione delle eventuali misure cautelari da adottare. Il principio di prevenzione afferisce pure esso alla dimensione dell analisi del rischio, consistendo nella determinazione probabilistica e sufficientemente certa, del verificarsi di un determinato livello di danno associato all impiego, all esposizione o al dinamismo di un certo fattore pericoloso, al quale connettere misure cautelari di sicurezza Il sistema normativo finalizzato alla tutela ambientale del quale la disciplina sul danno rappresenta un momento fondamentale di attuazione della politica e dei principi comunitari - postula pertanto un agire dell operatore orientato dall analisi del rischio in una prospettiva multidisciplinare (chimica, biologia, geologia, tossicologia, epidemiologia, medicina, statistica, ecc.) 7
8 Il danno ambientale: tutela civile o tutela penale? La Direttiva 2004/35/CE esprime i limiti sull efficacia del sistema di responsabilità civile per porre rimedio alle diverse forme di danno ambientale (13 considerando della direttiva in questione). La Direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell ambiente, rappresenta una risposta funzionale all efficace tutela dell ambiente costituisce azione esplicita ex art. 192 TFUE per dare attuazione agli obiettivi di politica comunitaria in materia di ambiente; rappresenta risposta adeguata per le conseguenze delle condotte di danneggiamento dell ambiente; tende a colpire le condotte attive e quelle omissive, dolose e colpose; mira ad introdurre sanzioni penali efficaci, proporzionate, dissuasive; mira a sanzionare qualsiasi azione di danno e deterioramento di risorse, così come le condotte di pericolo, anche in connessione con lo svolgimento di attività industriali; mira ad introdurre la responsabilità delle persone giuridiche che abbiano tratto vantaggio dai reati. 8
9 Il recepimento sostanziale della direttiva 2008/99/CE ad opera della legge 68/20015 Il disegno europeo era stato disatteso dal d.lgs. 121/2001 (salva l estensione della. responsabilità degli enti per alcuni reati contro l ambiente), che non aveva per nulla modificato l assetto complessivo della materia (salvo introdurre due nuove contravvenzioni nel codice penale). La legge 68/2015 (in vigore dal ) ha invece introdotto nel codice penale un autonomo titolo (Titolo VI-bis) riguardante i delitti contro l ambiente. La collocazione del Titolo VI-bis a ridosso del titolo concernente i delitti contro l incolumità pubblica risponde ad un preciso obiettivo del legislatore: tutelare l ambiente anche al fine di garantire le condizioni per lo sviluppo bio-psichico dell uomo in modo che il bene giuridico ambiente risulti valorizzato proprio dal legame con la persona umana Sono state previste incriminazioni di danno e di pericolo concreto con elevati livelli edittali di pena. I nuovi delitti introdotti sono stati costruiti secondo una progressione criminosa verso l alto, al fine di coprire diverse offese al bene ambiente 9
10 Il recepimento sostanziale della direttiva 2008/99/CE ad opera della legge 68/20015 Le nuove fattispecie delittuose: 1Inquinamento. ambientale (art. 452-bis c.p); previsto anche nella forma colposa e qualora l evento descritto nella norma ponga in concreto pericolo il bene ambiente). Questo delitto è anche reato presupposto della responsabilità corporativa ex d.lgs. 231/2001 2Morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (art. 453-ter c.p.) 3Disastro ambientale (art. 452-quater c.p.); previsto anche nella forma colposa e qualora l evento descritto nella norma ponga in concreto pericolo il bene ambiente). Questo delitto è anche reato presupposto della responsabilità corporativa ex d.lgs. 231/2001 4Traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-sexies c.p.) Questo delitto è anche reato presupposto della responsabilità corporativa ex d.lgs. 231/ Impedimento del controllo (art. 452-septies c.p.) 6Omessa bonifica (art. 452-terdecies c.p.) 1 0
11 Il delitto di inquinamento ambientale Art. 452-bis c.p. È punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro a euro chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: 1) delle acque o dell aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; 2) di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. Quando l inquinamento è prodotto in un area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata. 1 1
12 Il delitto di disastro ambientale Art. 452-quater c.p. Fuori dai casi previsti dall articolo 434, chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale è punito con la reclusione da cinque a quindici anni. Costituiscono disastro ambientale alternativamente: 1) l alterazione irreversibile dell equilibrio di un ecosistema; 2) l alterazione dell equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali; 3) l offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo. Quando il disastro è prodotto in un area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata 12
13 1 3 Studio Legale Associato Merlin & Tonellotto Ma tutti i reati ambientali determinano un danno ambientale? Il danno ambientale presuppone il deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale e della sua utilità. Nei delitti di inquinamento e disastro ambientale, il profilo del danno è sicuramente implicito, mentre è da verificare rispetto ad altre fattispecie. Nelle contravvenzioni di cui all art. 727-bis del c.p. (uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali protette) e all art. 733-bis c.p. (distruzione o deterioramento di habitat all interno di un sito protetto) l elemento di danno è parimenti evidente ed implicito. Per le restanti contravvenzioni presupposto della responsabilità amministrativa ex art. 231/2001 il danno va verificato caso per caso, non risultando necessariamente una conseguenza implicita nella condotta penalmente illecita.
14 1 4 Studio Legale Associato Merlin & Tonellotto La prevenzione del danno ambientale e MOG ex D.Lgs. 231/2001 Il Modello di tutela ambientale che deriva dall associazione tra sistema del danno ambientale e apparato sanzionatorio penale, richiede alle aziende di ripensare al proprio Modello di organizzazione, gestione e controllo : la prevenzione degli eventi di danno ambientale/reato si realizza attraverso gli strumenti organizzativi e gestionali tesi non tanto a garantire la conformità formale alla regola amministrativa, quanto ad assicurare, dal punto di vista sostanziale e nel tempo, la tutela del bene ambiente, garantendo la perdurante assenza di rischi. In relazione all evento danno, la percezione del rischio-reato ad esso connesso e la valutazione della sua intensità (c.d. risk assessment), così come anche l individuazione degli strumenti organizzativi, gestionali, tecnici e finanziari finalizzati alla loro prevenzione (c.d. risk management), non potranno prescindere da una dettagliata e puntuale analisi endoscopica della propria realtà produttiva, che tenga conto non solo delle ripercussioni che la stessa può avere (ha avuto ovvero ha) sull ambiente esterno, ma anche la sua incidenza sulla salute pubblica, atteso che quest ultima viene a costituire a tutti gli effetti una componente della tutela ambientale. La diligenza esigibile all ente dipende inevitabilmente dalla conoscenza del rischio, secondo il modello normativo consolidatosi nella materia della sicurezza sul lavoro, ove l organizzazione e le correlate misure di prevenzione nascono dalla preventiva valutazione di tutti i rischi, per come gli stessi sono presenti e possono manifestarsi secondo criteri di attualità ma anche di loro prevedibilità in relazione alla realtà aziendale
15 La prevenzione del danno ambientale e MOG ex D.Lgs. 231/2001 Il percorso di progettazione (ancor prima che di sviluppo) del Modello di organizzazione, gestione e controllo di una Società, adottato ex d.lgs. 231/01 deve quindi fare perno quindi - intorno alla funzione preventiva che lo stesso è chiamato a svolgere, in un ottica di minimizzazione del rischio-reato, che viene quindi - ad atteggiarsi come la bussola che deve guidare le aziende in questo lavoro di auto-analisi e di conseguente valutazione e definizione del proprio assetto organizzativo. In tema di corporate liability, la Società è chiamata ad essere garante dell efficace prevenzione del rischio-reato o quantomeno della sua riduzione ad un livello c.d. accettabile, da identificare in un sistema di prevenzione tale da non poter essere aggirato se non con il ricorso a condotte fraudolente. 15
16 Note conclusive Spunti e considerazioni Danno ambientale, reato, modelli organizzativi: quale approccio emerge dalla prassi? Quale il modello di analisi e prevenzione? I sistemi di gestione certificati: elementi di novità introdotti dalla ISO 14001:
La necessità di adeguare i modelli organizzativi 231
! Monteviale (VI): Viale Zileri, 4/13! Tel 0444.960790 - Fax 0444.1510112!! Milano: Via Bigli, 2 Tel 02.303049 - Fax 02.76281352!! www.mtpenalisti.it - info@mtpenalisti.it - C.F. e P.IVA 03174780241! La
DettagliLEGGE 22 MAGGIO 2015, N. 68 INTRODUZIONE DEL TITOLO VI BIS DEL CODICE PENALE - DELITTI CONTRO L AMBIENTE. NOTE BREVI A COMMENTO
LEGGE 22 MAGGIO 2015, N. 68 INTRODUZIONE DEL TITOLO VI BIS DEL CODICE PENALE - DELITTI CONTRO L AMBIENTE. TE BREVI A COMMENTO Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 28.5.2015 n. 122, della legge
DettagliLe novità sui reati ambientali (L. 68/2015)
Monteviale : Viale Zileri, 4/13 Villa Zileri-Motterle Tel 0444.960790 - Fax 0444.1510112 Milano: Via Bigli, 2 Telefono 02.303049 - Fax 02.76281352 www.mtpenalisti.it - info@mtpenalisti.it - C.F. e P.IVA
DettagliIl disastro ambientale fra Seveso ed Ecoreati
L. 68/2015 ECOREATI D.Lgs 105/2015 SEVESO D.Lgs 152/06 e s.m.i. - TUA Il disastro ambientale fra Seveso ed Ecoreati Marcello Mossa Verre Winter School ASSOARPA 2017 INCIDENTE DI SEVESO Impianto chimico
Dettagliintro fortemente pericolosi responsabilità amministrativa I reati ambientali fattispecie di reato comportamenti estensione agli enti
i reati ambientali intro Il D.Lgs. n.121 del 7 luglio 2011, che recepisce la Direttiva 2008/99/CE e la Direttiva 2009/123/CE, dando seguito all obbligo imposto dall Unione Europea di incriminare comportamenti
DettagliLe attività ispettive ambientali in ambito AIA e l impatto della normativa ecoreati
Le attività ispettive ambientali in ambito AIA e l impatto della normativa ecoreati Valmontone 13-14 ottobre 2015 Nazzareno Santilli Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
DettagliLa disciplina dei nuovi delitti ambientali: riflessioni per le imprese
Monteviale : Viale Zileri, 4/13 Villa Zileri-Motterle Tel 0444.960790 - Fax 0444.1510112 Milano: Via Bigli, 2 Telefono 02.303049 - Fax 02.76281352 www.mtpenalisti.it - info@mtpenalisti.it - C.F. e P.IVA
DettagliAPPENDICE DI AGGIORNAMENTO DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI EBM-PAPST SRL
APPENDICE DI AGGIORNAMENTO DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI EBM-PAPST SRL Il giorno 29 maggio 2015 è entrata in vigore la legge 22 maggio 2015 n. 68 recante: disposizioni in materia
DettagliINDICE. Introduzione... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI
Introduzione....................................................... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI PROFILI STORICI, ETICI E MULTIDISCIPLINARI.
DettagliAGGIORNAMENTI AGLI ARTICOLI 25-TER e 25-UNDECIES
1 di 7 AGLI ARTICOLI 25-TER e 25-UNDECIES 00 29/05/15 Emissione RUPCIC STRAZZERI S. STRAZZERI C. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione DISTRIBUZIONE CONTROLLATA: SI NOX Autori: Mia Rupcic Ciro
DettagliÈ stato approvato (in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) il disegno di legge n. 1345-B, detto anche Ddl sugli Ecoreati.
Nuovi Reati Ambientali: DDL Ecoreati Schema nuovi reati inseriti nel codice penale a cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri Margherita Pepe È stato approvato (in attesa di pubblicazione in Gazzetta
DettagliLa gestione del ripristino e della bonifica alla luce delle nuove disposizioni contenute nel titolo VI bis del libro secondo del codice penale
Monteviale : Viale Zileri, 4/13 Villa Zileri-Motterle Tel 0444.960790 - Fax 0444.1510112 Milano: Via Bigli, 2 Telefono 02.303049 - Fax 02.76281352 www.mtpenalisti.it - info@mtpenalisti.it - C.F. e P.IVA
DettagliLUCA MASERA. La nuova normativa codicistica sugli ecoreati
LUCA MASERA La nuova normativa codicistica sugli ecoreati Il diritto penale dell ambiente pre-riforma Reati contravvenzionali nel TU ambiente e in varie leggi di settore: sanzione penale ha natura meramente
DettagliI nuovi reati ambientali nel 231
Legge 22 maggio 2015 n.68 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente (G.U.n.122 del 28-5-2015) In vigore dal 29 maggio 2015 Questa Legge: 1) Ha modificato in maniera significativa il D.Lgs.152/2006
Dettaglidistruzione di un habitat all interno di un sito protetto o comunque suo deterioramento con compromissione dello stato di conservazione
I reati ambientali presupposto ex art. 25-undecies del d.lgs. 231/2001 Articoli TUTELA DELLE SPECIE ANIMALI E VEGETALI SELVATICHE PROTETTE art. 727-bis c.p. TUTELA DELL HABITAT art. 733-bis c.p. ACQUA
DettagliTREVI - S.p.A. Sede in Cesena (FC) Via Dismano n Capitale Sociale Euro int. vers.
TREVI - S.p.A. Sede in Cesena (FC) Via Dismano n. 5819 Capitale Sociale Euro 32.300.000 int. vers. Iscritta al Registro delle Imprese C.C.I.A.A. Forlì - Cesena n. 00002890408 R.E.A. n. 151.636 C.C.I.A.A.
DettagliAllargamento catalogo reati presupposto a taluni reati ambientali: - inquinamento (acque, aria, rifiuti, reati contenuti nel TUA, d.lgs.
Art. 25-undecies d.lgs. 231/2001 Allargamento catalogo reati presupposto a taluni reati ambientali: - inquinamento (acque, aria, rifiuti, reati contenuti nel TUA, d.lgs. 152/2006) commercio internazionale
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. N. 231/2001
TREVI - FINANZIARIA INDUSTRIALE S.P.A. Sede in Cesena (FC) Via Larga n. 201 Capitale Sociale Euro 35.097.150,00 (int. vers.) Iscritta al Registro delle Imprese C.C.I.A.A. Forlì - Cesena n. 01547370401
DettagliNuove disposizioni in materia di diritto penale dell ambiente: che cosa cambia per le imprese?
! Monteviale : Viale Zileri, 4/13 Villa Zileri-Motterle! Tel 0444.960790 - Fax 0444.1510112!! Milano: Via Bigli, 2 Telefono 02.303049 - Fax 02.76281352!! www.mtpenalisti.it - info@mtpenalisti.it - C.F.
DettagliLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE Torino, 6 marzo 2013 Avv. Neva Monari Avvocati per l impresa QUALI RESPONSABILITÀ? CIVILI PENALI AMMINISTRATIVE RESPONSABILTA CIVILE ART. 114 CODICE DEL CONSUMO
DettagliResponsabilità penale in materia di siti contaminati
Responsabilità penale in materia di siti contaminati Avv. Angelo Merlin Vice Presidente ASSORECA NCTM Studio Legale Associato - MILANO - ROMA - VERONA - BRUXELLES Indice dell intervento La precedente norma
DettagliLe norme di riferimento per la sicurezza sono: La Costituzione italiana Le Direttive comunitarie Le Norme di legge nazionali Le Norme regionali Le
1 Le norme di riferimento per la sicurezza sono: La Costituzione italiana Le Direttive comunitarie Le Norme di legge nazionali Le Norme regionali Le Norme tecniche e linee guida Il Codice penale Il Codice
DettagliCapitolo VI-bis I DELITTI CONTRO L AMBIENTE
Capitolo VI-bis I DELITTI CONTRO L AMBIENTE Sommario: 1. Profili generali. 2. Inquinamento ambientale. 3. Morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale. 4. Disastro ambientale.
DettagliINDICE. CAPITOLO I La legge sugli eco-reati ed i suoi principali nodi problematici. di Mauro Catenacci
INDICE Gli autori del volume...xiii Presentazione...1 di Adelmo Manna CAPITOLO I La legge sugli eco-reati ed i suoi principali nodi problematici di Mauro Catenacci 1. Una riforma con poche luci e molte
DettagliRegime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati
Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Giornata di Studio Quadro normativo intorno agli alberi Federazione Interregionale ODAF Piemonte Valle D Aosta Torino Centro Polifunzionale
Dettagli4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE
4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE 1 Manuale (Lugaresi, 2015): 4.6. Riferimenti comunitari dir. 2004/35/CE Riferimenti nazionali d.lgs.152/2006 (artt.298bis-318octies) DANNO AMBIENTALE E
DettagliUNA LEGGE SUI REATI AMBIENTALI
Dossier n. 85 Ufficio Documentazione e Studi 6 maggio 2015 UNA LEGGE SUI REATI AMBIENTALI La Camera dei deputati ha approvato in terza lettura il testo unificato delle proposte di legge AC 342 e abbinate-b,
DettagliAppunti di diritto dell ambiente
Appunti di diritto dell ambiente Marco Magri 11/12/2015 1 Lezione 1 Fondamento e caratteri generali del diritto dell ambiente Diritto e modificazioni ambientali. L inquinamento. Caratteri generali del
DettagliE il primo provvedimento di tutela nel campo della SSL
L 17 marzo 1898 n. 80 Si cita per la prima volta il concetto di Rischio professionale Si stabilisce un obbligo assicurativo limitatamente a particolari settori produttivi ritenuti più a rischio E il primo
Dettagli4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE
4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE Manuale (Lugaresi, 2012): 4.6. Riferimenti comunitari dir. 2004/35/CE Riferimenti nazionali d.lgs.152/2006 (artt.299-318) 1 EVOLUZIONE Costruzione giurisprudenziale
DettagliTUTELA PENALE DELL AMBIENTE E I REATI IN MATERIA URBANISTICA
CENTRO STUDI GIURIDICI E POLITICI DELLA REGIONE UMBRIA TUTELA PENALE DELL AMBIENTE E I REATI IN MATERIA URBANISTICA a cura di Marco Angelini e Marco Lucio Campiani JOVENE EDITORE 2014 INDICE Prefazione...
DettagliN. 237 FISCAL NEWS. D. Lgs. 231/2001 e reati ambientali A cura di Carlo De Luca Premessa. La circolare di aggiornamento professionale
a cura di Antonio Gigliotti www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info N. 237 FISCAL NEWS La circolare di aggiornamento professionale 06.06.2011 Categoria Impresa individuale 09 D. Lgs. 231/2001 e reati
DettagliFONDAZIONE PONTIROLO ONLUS INTERCOMUNALE
REATI AMBIENTALI 1) Condotta tipica L art. 25-undecies del decreto richiama numerosi reati ambientali, tra i quali quelli previsti da: Codice Penale Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione
DettagliCOOPSETTE SOCIETÀ COOPERATIVA
COOPSETTE SOCIETÀ COOPERATIVA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DI GESTIONE E DI CONTROLLO. PARTE SPECIALE - III REATI AMBIENTALI APPROVATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CON DELIBERA DEL 27 MARZO 2012 N 786
Dettagli4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE
4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE 1 Manuale (Lugaresi, 2012): 4.6. Riferimenti comunitari dir. 2004/35/CE Riferimenti nazionali d.lgs.152/2006 (artt.299-318) DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA
DettagliLa Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione, gestione e controllo
La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione, gestione e controllo Avv. Dario Soria Amministratore delegato Assocostieri Servizi Roma, 28 Febbraio 2014 White collar crimes prevention
DettagliAvv. Riccardo Montanaro Gruppo di lavoro D.lgs. 231/2001 ODCEC Torino
Avv. Riccardo Montanaro Gruppo di lavoro D.lgs. 231/2001 ODCEC Torino Considerazioni introduttive a) Eterogeneità delle materie, delle fonti normative e delle fattispecie; particolare rilevanza delle disciplina
DettagliIntroduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale, in materia di delitti contro l'ambiente (*)
Introduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale, in materia di delitti contro l'ambiente (*) Art. 1. 1. Dopo il titolo VI del libro secondo del codice penale è inserito il seguente: «TITOLO
DettagliLa Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione e gestione
La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione e gestione Avv. Dario Soria Amministratore delegato Assocostieri Servizi Roma, 4 Giugno 2014 White collar crimes prevention and punishment
DettagliIl Modello Organizzativo 231 ed i Presidi di Controllo per i Reati Ambientali
Il Modello Organizzativo 231 ed i Presidi di Controllo per i Reati Ambientali Avv. Dario Soria Direttore Generale ASSOCOSTIERI Amministratore delegato Assocostieri Servizi Dottore commercialista - Revisore
DettagliI REATI AMBIENTALI. Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino 27 novembre Avv. Guglielmo Guglielmi
I REATI AMBIENTALI Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino 27 novembre 2015 INDICE 2 2 I. I nuovi reati ambientali introdotti dalla Legge 22 maggio 2015 n. 68: cenni agli elementi costitutivi delle
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E
FISIOTERAPIA MEDICA STUDI E RICERCHE S.R.L. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E PARTE SPECIALE REATI AMBIENTALI Modello 231 Parte Speciale Reati Ambientali Pag. 1 INDICE CAP. 1 - PARTE SPECIALE I reati
DettagliAGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 2 CONTENUTI 1. Dlgs 39/2014 del 4 marzo 2014 2. Legge 186/2014 del 15 dicembre 2014 3 1. Dlgs 39/2014 del 4
DettagliSeminario su. La responsabilità civile e penale del progettista e del direttore lavori
Seminario su La responsabilità civile e penale del progettista e del direttore lavori Quali responsabilità? Panoramica normativa e giurisprudenziale Avv. Angelo Schena Sondrio, 14 aprile 2016 PREMESSA
DettagliCorporate Law Alert AGGIORNAMENTO NORMATIVO REATO DI FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI E REATI AMBIENTALI 1. LE FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI
Corporate Law Alert GIUGNO 2015 AGGIORNAMENTO NORMATIVO REATO DI FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI E REATI AMBIENTALI A cura del Dipartimento italiano Corporate Alessandro De Nicola adenicola@orrick.com Ivan
DettagliPROGETTO DI LEGGE DISCIPLINA DEI REATI INFORMATICI. Art. 1 (Finalità)
LA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI COSTITUZIONALI ED ISTITUZIONALI; PUBBLICA AMMINISTRAZIONE; AFFARI INTERNI, PROTEZIONE CIVILE, RAPPORTI CON LE GIUNTE DI CASTELLO; GIUSTIZIA; ISTRUZIONE, CULTURA,
DettagliGLI ASPETTI SANZIONATORI NEL SETTORE DEI MOCA TIZIANO VECILE SIAN ASL CN 1
GLI ASPETTI SANZIONATORI NEL SETTORE DEI MOCA TIZIANO VECILE SIAN ASL CN 1 L ASPETTO SANZIONATORIO RELATIVO ALLE VIOLAZIONI IN TEMA DI MOCA REGOLAMENTI COMUNITARI NON PREVEDONO SANZIONI PREVEDONO PERO
DettagliBozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime
Bozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime ART. 1 (Omicidio sul lavoro) 1. Dopo l'articolo 589-ter del codice penale,
DettagliTECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.
TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE E: IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 1484
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1484 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore STUCCHI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 12 MAGGIO 2014 Modifiche agli articoli 589, 590 e 590-bis del codice penale,
DettagliINDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA
INDICE - SOMMARIO Prefazione... pag. VII PARTE PRIMA CAPITOLO I IL DIRITTO DELL AMBIENTE 01. - Il diritto dell ambiente in generale... pag. 3 02. - L evoluzione della normativa ambientale...» 7 03. - Il
DettagliI presidi di controllo nella prevenzione dei reati ambientali
I presidi di controllo nella prevenzione dei reati ambientali TUTELA AMBIENTALE E SOSTENIBILITÀ: L'ESPERIENZA DELLE IMPRESE www.koreaudit.com www.231.koreaudit.com Sistema di controllo: interno e normativo
DettagliLa responsabilità infermieristica nelle lesioni Dott. A. Zagari. Dr A. Zagari -
La responsabilità infermieristica nelle lesioni Dott. A. Zagari L infermiere Decreto 14 settembre 1994, n. 739 G.U. 9 gennaio 1995, n. 6 L infermiere è l operatore sanitario che, in possesso del diploma
DettagliLe responsabilità giuridiche dell Amministratore di Sistema Udine 31 maggio 2012
Le responsabilità giuridiche dell Amministratore di Sistema Udine 31 maggio 2012 Chi è l'ads? www.avvocatidagostini.it Avv. David D'Agostini Avv. Luca Zenarolla www.cindi.it Chi è l'ads? Nel nostro ordinamento
DettagliTECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.
TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE G: REATI DI FALSO IN MATERIA DI MARCHI, BREVETTI
DettagliSCHEDA DI SINTESI N. 11
SCHEDA DI SINTESI N. 11 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente La legge 22 maggio 2015, n. 68, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2015, n. 122, ha introdotto nuove ipotesi
DettagliLa responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001)
La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001) IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI DI CONTROLLO E INFORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO ARTT. 52 E 55 D.LGS. 231/2007 1 Le fattispecie penali in questione
DettagliI NUOVI REATI AMBIENTALI LETTURA, PROFILI PROBLEMATICI, SPUNTI INTERPRETATIVI. Avv. Guglielmo Guglielmi Avv. Riccardo Montanaro
1 I NUOVI REATI AMBIENTALI LETTURA, PROFILI PROBLEMATICI, SPUNTI INTERPRETATIVI Avv. Guglielmo Guglielmi Avv. Riccardo Montanaro Le ragioni della novella 2 accertata incapacità del sistema sanzionatorio
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CRISTIAN IANNUZZI, CATALANO, DEL GROSSO, GALLINELLA, SPESSOTTO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1646 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI CRISTIAN IANNUZZI, CATALANO, DEL GROSSO, GALLINELLA, SPESSOTTO Modifiche al codice penale,
DettagliG.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO P A R T E S P E C I A L E K
G.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi dell art. 6, 3 comma,del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,
DettagliInquinamento ambientale; Disastro ambientale; Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività; Impedimento del controllo; Omessa bonifica
E LEGGE LA NUOVA NORMA SUI REATI AMBIENTALI finalmente! Novità in materia di vigilanza e controllo, in particolare : 1) sussiste ora il delitto di impedimento di controllo ambientale ; 2) sono stati inseriti
DettagliIl decreto legislativo 231 del 2001
Il decreto legislativo 231 del 2001 1 Indice Introduzione Profili giuridici Qualche accenno al metodo Conclusioni 3 Introduzione eventi modificativi Introduzione INTRODUZIONE 3 Introduzione 6 7 8 9 10
DettagliRelatore: Laura Riccio
Relatore: Laura Riccio La responsabilità penale dell assistente sociale nell ambito del mandato istituzionale I confini argomentativi: - I profili penali del segreto professionale degli assistenti sociali
DettagliChiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.
11. OMICIDIO COLPOSO E LESIONI COLPOSE GRAVI O GRAVISSIME COMMESSI CON VIOLAZIONE DELLE NORME ANTINFORTUNISTICHE E SULLA TUTELA DELL IGIENE E DELLA SALUTE SUL LAVORO Art. 589 codice penale (Omicidio colposo)
DettagliModello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche
DettagliModulo A ll Dlgs 231/2001
Aggiornamenti al 30 giugno 2015 Dino Bogazzi Dino Bogazzi Modulo A ll Dlgs 231/2001 Modulo A ll Dlgs 231/2001 Modulo A Il Dlgs 231/2001 7 ulteriore legislazione sui reati presupposto DLgs 231/2001 originario
DettagliCONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A.
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. PARTE SPECIALE I Contraffazione e Delitti contro l Industria ed il Commercio ai sensi del Decreto Legislativo 8
DettagliSCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI CONCERNENTI I DELITTI CONTRO L AMBIENTE
SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI CONCERNENTI I DELITTI CONTRO L AMBIENTE. DELEGA AL GOVERNO PER IL RIORDINO, IL COORDINAMENTO E L INTEGRAZIONE DELLA RELATIVA DISCIPLINA Articolo 1 (Modifiche
Dettagli231 e reati ambientali (art. 25-undecies D.lgs. 231/2001)
PARADIGMA SRL FORUM 231 Milano, 23-24 maggio 2013 231 e reati ambientali (art. 25-undecies D.lgs. 231/2001) avv. Mara Chilosi Via Enrico Besana 9, 20122 Milano Tel.02/65560496 mara.chilosi@chilosimartelli.com
DettagliLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO
LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO Il riciclaggio è il reimpiego dei profitti, derivanti da attività delittuose, in attività lecite di carattere commerciale e finanziario,
DettagliPANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO
PANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO Bologna, 3 maggio 2017 Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano Avv. Giorgia Andreis - 1 LEGISLAZIONE Normative
DettagliApprovato dal Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2012
Robert Bosch S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE E: REATI CRIMINALITÀ INFORMATICA E IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE Approvato
DettagliLa disciplina prevista è coerente con il programma di Governo.
SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE MISURE VOLTE A RAFFORZARE IL SISTEMA SANZIONATORIO RELATIVO AI REATI FINALIZZATI AD ALTERARE L ESITO DI COMPETIZIONI SPORTIVE RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA (ATN) Amministrazioni
Dettagli1. Dopo il titolo XII del libro II del codice penale è inserito il seguente: Capo I DEI DELITTI CONTRO LA VITA E L INCOLUMITÀ DEGLI ANIMALI
DISEGNO DI LEGGE A S 1930 Art. 1. (Modifiche al codice penale) 1. Dopo il titolo XII del libro II del codice penale è inserito il seguente: «Titolo XII-Bis DEI DELITTI CONTRO GLI ANIMALI Capo I DEI DELITTI
DettagliNuovi delitti, nuovi reati presupposto 231 e nuovi meccanismi estintivi in campo ambientale
www.ambientediritto.it Rivista Giuridica Testata registrata presso il Tr ibunale di Patti Reg. n. 197 del 19/07/2006 ISSN 19749562 Nuovi delitti, nuovi reati presupposto 231 e nuovi meccanismi estintivi
DettagliLaboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino Avv. Neva Monari Studio avvocati Monari e Vinai Avvocati per l impresa
Tavola Rotonda Tavola Rotonda Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino Avv. Neva Monari Studio avvocati Monari e Vinai Avvocati per l impresa NORME PRESCRITTIVE NORME SANZIONATORIE Generali:
DettagliRTE SPECIALE A PARTE SPECIALE REATI AMBIENTALI
RTE SPECIALE A PARTE SPECIALE F REATI AMBIENTALI 2 INDICE Premessa Testo integrale delle norme incriminatrici ex D. Lgs. n. 231/2001 - Reati ambientali Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione
DettagliLA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI
EUROPA E AMBIENTE LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI n 1957: Trattato di Roma, istitutivo della CEE riferimento indiretto all ambiente nel preambolo (misure di tutela da inserire nell ambito delle azioni
Dettagli1 di 11 05/06/ :18
1 di 11 05/06/2015 17:18 LEGGE 22 maggio 2015, n. 68 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente. (15G00082) Vigente al: 5-6-2015 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
DettagliLEGGE 22 maggio 2015, n. 68
LEGGE 22 maggio 2015, n. 68 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente. (15G00082) (GU n.122 del 28-5-2015) Vigente al: 29-5-2015 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
DettagliIl nuovo quadro normativo dopo l entrata in vigore della L. 190/2012.
Il nuovo quadro normativo dopo l entrata in vigore della L. Dott. Fabrizio D Arcangelo Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano Con la legge 6 novembre 2012, n. 190 il Parlamento
DettagliALLEGATO A ELENCO REATI D.LGS. 231/2001 (Aggiornato al 15 giugno 2015)
Pag. 1 di 5 Qui di seguito, l'elenco dei reati considerati dagli articoli del d.lgs. 231/2001 da cui può discendere la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BARBARO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3274 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato BARBARO Modifiche agli articoli 589, 590 e 590-bis del codice penale, in materia di omicidio
DettagliI REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000
I REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000 Relatore: Antonio Fortarezza Dottore Commercialista Commissione Antiriciclaggio Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Milano Materiale estratto
DettagliSPILABOTTE, AMATI, CIRINNÀ, DE PETRIS, DE PIETRO, FASIOLO, LANGELLA, LO GIUDICE, PAGLIARI, PUPPATO, STEFANO
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1812 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori SOLLO, SPILABOTTE, AMATI, CIRINNÀ, DE PETRIS, DE PIETRO, FASIOLO, LANGELLA, LO GIUDICE, PAGLIARI, PUPPATO, STEFANO
DettagliBONIFICHE E RESPONSABILITÀ PENALI. Avv. Roberto Losengo Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017
BONIFICHE E RESPONSABILITÀ PENALI Avv. Roberto Losengo Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017 EVOLUZIONE NORMATIVA Il Testo Unico Ambientale prevede una fattispecie contravvenzionale
DettagliBrevi riflessioni sull esigenza di un regime unitario delle responsabilità per danni da contaminazione di matrici ambientali.
Brevi riflessioni sull esigenza di un regime unitario delle responsabilità per danni da contaminazione di matrici ambientali. Nei principali siti contaminati presenti sul territorio nazionale gli interventi
DettagliPresupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria
Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria AMBITO TEMPORALE DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA: 1. la violazione deve
DettagliART. 1. (Delega al Governo per la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale)
ART. 1 (Delega al Governo per la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale) 1.Il Governo è delegato ad adottare, senza nuovi o maggiori oneri a carico della
DettagliALLEGATO 2 REATI PREVISTI DAL DECRETO
ALLEGATO 2 REATI PREVISTI DAL DECRETO 1 ALLEGATO 2 REATI PREVISTI DAL DECRETO Alla data di approvazione del presente Modello, i reati presupposto sono quelli di seguito elencati: Inosservanza delle sanzioni
DettagliIndice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale
VII Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale 1. L evoluzione del diritto ambientale italiano... 1 2. Nozione e tutela nella Costituzione... 4 3. I principii fondamentali.... 7 4. Le fonti del diritto
DettagliDELITTI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA ART. 439 SS. C.P.
DELITTI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA ART. 439 SS. C.P. Art. 439 c.p. (Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari) Chiunque avvelena acque o sostanze destinate alla alimentazione, prima che siano attinte
Dettagli29/09/2015 NOZIONE DI AMBIENTE E PRINCIPI DI DIRITTO AMBIENTALE LA TUTELA DELL AMBIENTE NELLA COSTITUZIONE ITALIANA
NOZIONE DI AMBIENTE E PRINCIPI DI DIRITTO AMBIENTALE Sulla nozione di ambiente come bene giuridico studiare i paragrafi 1, 2, 3, 4, 5 del Capitolo III Il «sistema» ambiente DEL LIBRO DI TESTO DIRITTO FORESTALE
Dettaglid iniziativa dei senatori BISINELLA, BELLOT, MUNERATO, ZIZZA, LANIECE, DALLA TOR, ASTORRE, DI GIACOMO, NACCARATO, MANCUSO e CONTE
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2457 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BISINELLA, BELLOT, MUNERATO, ZIZZA, LANIECE, DALLA TOR, ASTORRE, DI GIACOMO, NACCARATO, MANCUSO e CONTE COMUNICATO
DettagliPresentazione alla terza edizione... pag. XIII. Capitolo I
Indice sommario Presentazione alla terza edizione... pag. XIII Capitolo I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA 1.1. L individuazione dei soggetti responsabili per reati commessi nell
DettagliLineamenti di diritto penale. Grosseto, 4 ottobre 2010
Lineamenti di diritto penale Grosseto, 4 ottobre 2010 Grande Bipartizione DIRITTO PUBBLICO DIRITTO PRIVATO Diritto costituzionale Diritto amministrativo Diritto penale Diritto civile Diritto commerciale
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO
INDICE 1. DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE 12... 3 2. I DELITTI AMBIENTALI... 3 2.1. RUBRICA DEI REATI PRESUPPOSTO: LE NUOVE FATTISPECIE DI REATO... 6 2.1.1. INQUINAMENTO AMBIENTALE (art. 452-bis c.p.)...
Dettagli5. I REATI AMBIENTALI. Nel nostro ordinamento non esiste un esplicita definizione di ambiente e neppure il d.lgs. 3 aprile 2006, n 152, il quale ha
5. I REATI AMBIENTALI. Nel nostro ordinamento non esiste un esplicita definizione di ambiente e neppure il d.lgs. 3 aprile 2006, n 152, il quale ha riunito in un Testo Unico (in seguito T.U.) tutti i vari
DettagliIa Responsabilita del volontario di protezione civile
LA PROTEZIONE CIVILE INCONTRA LA SCUOLA ATTIVITA NELLA SCUOLA PRIMARIA CORSO A4-10 ANNO 2017 Ia Responsabilita del volontario di protezione civile Avv. Giuseppe Galli CCV-MB C.P.E. Agrate (MB) 12 Ottobre
DettagliINFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 1 Approccio alla percezione del rischio La valutazione
Dettagli