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1 Dall Idea all Impresa Vademecum dell imprenditore Unione europea Fondo sociale europeo MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Dipartimento per le politiche del lavoro e dell occupazione e tutela dei lavoratori Ufficio Centrale OFPL Provincia di Biella Provincia di Biella

2 Premessa Lo sviluppo della cultura imprenditoriale è un obiettivo prioritario dell Unione Europea, condiviso dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Biella. In momenti di crisi economica come quella che sta attraversando il nostro territorio, l opportunità di creare un impresa può rappresentare un percorso di scelta motivante ed efficace. Attraverso gli Sportelli Creazione Impresa D3, la Provincia si impegna a tessere una rete innovativa di servizi che accompagnino il futuro imprenditore in un cammino di accoglienza, consulenza e tutoraggio. Il compito dei consulenti è quello di affiancare le persone che hanno un idea per la creazione di un impresa, ma anche di far prendere coscienza delle difficoltà che il potenziale imprenditore può incontrare in un progetto così impegnativo, selezionare le attitudini e verificare le potenzialità operative dell idea stessa. La Provincia auspica che tali attività di accompagnamento permettano la nascita di nuove imprese in grado di essere solide e competitive sul mercato. Favorire lo sviluppo di un tessuto imprenditoriale robusto e proiettato nel futuro può rappresentare la soluzione che il territorio sta cercando per superare la crisi del settore tessile, meccanotessile e i disagi ad essa collegati. PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3 L Assessore alla Formazione Lavoro e Attività Produttive Marzio Olivero Il Presidente della Provincia di Biella Dott. Orazio Scanzio

3 N el corso degli anni le modalità di accesso al mondo del lavoro hanno subito SOSTANZIALI TRASFORMAZIONI. Le aspettative di un lavoro fisso dipendente sono ancora fortemente presenti, tuttavia si è andata costantemente affermando una maggiore disponibilità al lavoro autonomo ed alle iniziative imprenditoriali. I DATI PARLANO CHIARO. L Italia è terra di imprenditori e di piccole e medie imprese, di vivacità creativa e di capacità di organizzazione. Ci sono quasi 5,5 milioni di imprese e 7 milioni di posizioni I.V.A.; crescono le società di capitali, e ciò significa che il tessuto produttivo italiano si irrobustisce e diminuiscono le ditte individuali che sono comunque il 55% del totale. I l METTERSI IN PROPRIO, cioè tutte quelle forme di lavoro non dipendente, non sono sempre equiparabili all attività di impresa. Infatti, le attività di lavoro indipendente si distinguono in attività di lavoro autonomo e attività di impresa. Avviare un impresa è un opportunità, ma è anche un attività che non può essere improvvisata. L e linee di sviluppo definite dalla Commissione Europea (FSE) e dal Programma Operativo Regionale (POR) puntano sempre di più a SVILUPPARE L IMPRENDITORIALITÀ COME RISORSA E COME CULTURA e per questo si sviluppano azioni a favore dello sviluppo imprenditoriale attraverso sentieri di crescita innovativi. L a Regione Piemonte in collaborazione con le Province, sta sviluppando interventi a SOSTE- GNO DELLE NUOVE IMPRESE con un percorso di accoglienza, accompagnamento e tutoraggio per i futuri imprenditori tramite gli Sportelli Creazione Impresa D3. Q uesto OPUSCOLO INFORMATIVO permetterà di conoscere, seppure sinteticamente, i passaggi per diventare un imprenditore di successo e per acquisire informazioni per la creazione d impresa.

4 1. Come si fa a diventare imprenditori? Sarebbe assurdo sostenere che è semplice avviare un impresa, ma spesso è meno difficile di quanto sembri. Quante volte avete pensato di avere una buona idea con cui magari tentare un business? Tante, ma vi siete scoraggiati o scoraggiate. Le barriere culturali e strutturali rendono difficoltoso avviare un impresa: occorrono tenacia, iniziativa, un po di amore per il rischio e molta perseveranza. Le motivazioni per mettersi in proprio possono essere tante: - il desiderio di cambiare vita e non essere costretti alla routine del lavoro dipendente; - scegliere di essere autonomi nel mondo del lavoro una volta terminati gli studi; - avere un'idea e decidere di provare a realizzarla; - non riuscire a trovare lavoro e decidere quindi di crearselo. PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3 Quella di inventarsi un lavoro, diventare cioè imprenditori, potrebbe essere la scelta più opportuna per entrare nel mondo del lavoro anche perché molte imprese delegano all'esterno (cioè ad imprese ausiliarie) tutte le altre attività, necessarie ma di contorno. Proprio in queste attività delegate si possono trovare spazi per la nascita di nuove imprese, senza dover disporre di elevati capitali iniziali. Certamente le difficoltà che si incontreranno all'inizio saranno molte ed il rischio di fallimento alto. Per questo, prima di lanciarsi nell'impresa (nel senso più completo del termine) occorre valutare molto bene se stessi e chiedersi se si è disposti a rischiare e a sacrificarsi per attuare l'idea. Se non si è sicuri di sè o della propria idea impreditoriale occorre valutare bene se non convenga, piuttosto, lasciar perdere. Alla base di ogni processo di creazione di una nuova impresa c è il concetto di imprenditorialità.

5 Premessa Esso nasce dalla valutazione di elementi soggettivi legati alla natura dell imprenditore e di elementi oggettivi, quali le opportunità, a volte dovute ad eventi del tutto casuali, che fanno scattare le potenzialità imprenditoriali. Il proprietario di uno dei più importanti negozi di Caltanisetta riceveva, di tanto in tanto, un infuso liquoroso da un frate e incuriosito dell ottimo sapore e dall effetto digestivo, ne chiese la ricetta per produrlo e regalarlo ad amici e parenti. Nacque così l amaro Averna. Imprenditori non si nasce, si diventa! Le doti di un buon imprenditore sono: - Avere il coraggio di rischiare; - Saper individuare e circoscrivere i propri obiettivi; - Essere disponibili alle novità; - Gestire le situazioni con lucidità e distacco, valutandone le opportunità; - Prevedere i problemi e le possibili soluzioni; - Avere dimestichezza con i numeri e il denaro; - Possedere carisma e trasferire sicurezza; - Saper valorizzare la qualità dei propri collaboratori; - Comunicare con chiarezza con i propri interlocutori interni ed esterni all azienda; - Coltivare relazioni sociali utili all azienda.

6 Caratteristiche dell imprenditore Le caratteristiche tipiche dell imprenditore si possono ricondurre a tre aree che, combinate tra di loro, determinano le caratteristiche di base degli imprenditori: L AREA DELL ESSERE Comprende il sistema di valori, le aspettative e le motivazioni. Esse costituiscono le basi sulle quali si sviluppa l imprenditorialità, innata nella personalità dell individuo e spesso determinata dal contesto sociale e culturale nel quale vive ed è vissuto. Questi elementi hanno un peso fondamentale nel generare quella carica necessaria ad affrontare il rischio e l impegno di un attività in proprio. L AREA DEL SAPERE Comprende le conoscenze e le competenze maturate con lo studio o nel corso delle attività precedentemente svolte. Le esperienze, comunque fatte, costituiscono il bagaglio culturale con il quale l individuo si appresta ad intraprendere un attività od affrontare la realtà economica sempre più complessa. PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3 L AREA DEL FARE Comprende le abilità, le attitudini e le capacità. Esse determinano l agire che si manifesta nell attività imprenditoriale. Realizzare operativamente un impresa significa infatti poter disporre, oltre che di conoscenze tecniche anche di una serie di capacità pratiche che sostanziano il fare impresa.

7 Premessa Vale la pena sottolineare che le caratteristiche dell imprenditore non vanno intese come particolari qualità connaturate all individuo (una sorta di talento personale), quanto piuttosto delle risorse a disposizione che devono essere continuamente COLTIVATE ED ALLENATE.

8 La prima cosa necessaria per la creazione di un impresa è l idea, vale a dire scegliere quale tipo di attività si vuole intraprendere valutando quali capacità conoscitive e tecnologiche sono indispensabili per realizzarla. La ricerca di una buona idea imprenditoriale merita il dispendio di un po di tempo e, una volta individuata, va attentamente valutata alla luce delle reali possibilità di realizzazione. Gli ingredienti indispensabili perché un idea abbia possibilità di successo sono: INNOVATIVITÀ COMPETITIVITÀ REDDITIVITÀ 2. L idea d impresa VENDIBILITÀ FATTIBILITÀ PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3

9 Premessa INNOVATIVITÀ L Idea deve essere innanzitutto innovativa. Ciò non vuol dire che il prodotto o servizio deve essere inedito, nuovo del tutto. A volte basta poco per essere diversi. L innovatività può essere: - di prodotto (es. fotocamera digitale ) - di bisogno (es. Carta di credito, CD-ROM ) - di processo (es. e-commerce, internet banking ) - di mercato (es. Mp3 ) Essere innovativi non significa creare qualcosa di completamente nuovo; può anche e soprattutto voler dire andare incontro ai cambiamenti delle tendenze e delle aspettative del cliente. Un solo esempio, volutamente elementare: il chewing-gum senza zucchero. Le gomme da masticare erano già presenti sul mercato anche prima. Ma almeno due possibili consumatori stavano lontani dal prodotto: quelli preoccupati per l effetto dannoso dello zucchero sui denti e quelli preoccupati per la linea. Bene, la gomma senza zucchero ha conquistato queste due tipologie di nuovi consumatori. VENDIBILITÀ E COMPETITIVITÀ Un prodotto/servizio è vendibile se sul mercato esiste qualcuno disposto a comprarlo. Risulta fondamentale quindi guardarsi attorno, osservare gli spazi di mercato potenziali per individuare le caratteristiche del prodotto o servizio che si vuole realizzare e gli ambiti di possibile collocazione; capire se esiste un mercato per il prodotto/servizio che si intende produrre; individuare il target potenzialmente interessato e valutare attentamente il rapporto qualità/prezzo; definire le modalità produttive e confrontarsi con la concorrenza. Occorre inoltre chiedersi perché ci si dovrebbe spostare dal vecchio prodotto al nuovo. In questo modo si verifica anche il livello di competitività del prodotto o servizio.

10 Premessa FATTIBILITÀ A questo punto è necessario chiedersi ma il prodotto/servizio è realizzabile? Un prodotto o servizio è fattibile se si hanno a disposizione tutte le risorse necessarie al processo di produzione dello stesso: sostanzialmente le risorse materiali (finanziamenti, immobili, strutture e tecnologie) e quelle immateriali (le proprie conoscenze, esperienze, cultura ). REDDITIVITÀ È la prova del fuoco: la differenza tra ricavi e costi deve essere positiva. Questa è l essenza (o quasi) dell attività imprenditoriale. Se il ricavo che si ottiene dalla vendita di un prodotto o servizio non è superiore al costo che si sostiene per la sua produzione difficilmente avremo un impresa di successo. PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3 QUALE MERCATO QUALE PRODOTTO CON QUALE STRUTTURA AZIENDALE A CHI VENDERE COSA VENDERE COME PRODURRE

11 3. Il progetto d impresa o Business Plan Il secondo passo è la definizione del Progetto d Impresa o Business Plan. Il Business Plan è lo strumento più adeguato per verificare la concretezza e la validità di un iniziativa. È un documento essenziale sia per l impresa che per i suoi interlocutori (fra questi, le banche e i finanziatori). Infatti per accedere a qualsiasi fonte di finanziamento pubblico o privato è richiesto un Business Plan. Il Business Plan deve contenere una parte descrittiva e una parte economico finanziaria. La parte descrittiva contiene diversi elementi: - Presentazione dell Idea imprenditoriale, delle sue caratteristiche innovative e dei punti di forza; - Curriculum e motivazioni dell imprenditore o dei soci, forma giuridica in cui si intende realizzare l impresa; - Caratteristiche del mercato di riferimento, dei clienti e dei concorrenti, dei fornitori e delle modalità di commercializzazione; - Descrizione del prodotto/servizio che si intende realizzare; - Risorse umane che si intendono coinvolgere e descrizione del loro profilo professionale; - Risorse tecniche e logistiche: locali, attrezzature, impianti, modalità di produzione e tecnologie utilizzate. La parte economica finanziaria comprende invece: - una stima dei costi fissi e variabili, dei ricavi e conseguente determinazione del punto di pareggio (volume di fatturato minimo da realizzare per non risultare in perdita); - una valutazione degli investimenti necessari, nonché delle fonti di finanziamento.

12 4. Il Business Plan e poi Terminata la fase di progettazione non è tutto finito: per iniziare l attività di impresa occorrono delle risorse finanziarie per realizzarlo. Per quanto sia proporzionato il piano di investimenti si devono individuare delle opportune fonti di finanziamento. Anche in questa fase è indispensabile un aiuto per orientarsi tra le fonti di agevolazione per le imprese. Le agevolazioni sono regolate da un insieme di leggi che permettono di attingere a risorse comunitarie, nazionali e regionali. Individuate le risorse economiche restano ancora molte cose da fare. Per lanciarsi nell attività senza perdere tempo prezioso è bene approfittare dei corsi di formazione sulle specifiche tematiche aziendali e avvalersi della consulenza personalizzata di esperti realizzate dagli Sportelli Creazione d Impresa D3 della Provincia di Biella. PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3 è possibile ottenere contributi e finanziamenti Gli Sportelli Creazione Impresa D3 possono aiutare il neo-imprenditore ad accedere a specifiche forme di finanziamento. L iter è il seguente: Validazione Il Business Plan deve essere validato della Provincia di Biella Autorizzazione La validazione conferma che il progetto d impresa è idoneo e il neo-imprenditore è autorizzato richiedere finanziamenti Informazione Il neo-imprenditore, rivolgendosi allo Sportello Creazione Impresa D3, ottiene le informazioni necessarie alla richiesta di agevolazioni finanziarie Domanda Lo Sportello Creazione Impresa D3 aiuta il neo-impreditore nelle procedure necessarie per la domanda di agevolazioni finanziarie Contributo I contributi e finanziamenti saranno erogati nel rispetto delle condizioni di ammissibilità previsti dai rispettivi bandi.

13 Flussogramma Sportello Creazione Impresa D3 L i n e a A t t i v i t à I n p u t O u t p u t L i n e a 1 P r e - A c c o g l i e n z a Richiesta Utente Richiesta Utente Informazioni raccolte a mezzo colloquio Servizio Informativo (telefonico, numero verde, , presso sportello) - Gestione appuntamenti - Compilazione scheda anagrafica su database (se possibile) Compilazione scheda anagrafica/personale su database A c c o g l i e n z a Valutazione negativa Settore di appartenenza del progetto Animazione imprenditoriale (la collocazione temporale è indipendente dal percorso che segue l utente Orientamento utente a CPI - Consegna pacchetti tipo - Aggiornamenti scheda personale - Seminari tematici con partecipazione registrata su scheda personale - CD-ROM su profilo imprese finnanziate con D3

14 Premessa L i n e a A t t i v i t à I n p u t O u t p u t L i n e a 2 C o n s u l e n z a p e r l a c r e a z i o n e d i i m p r e s a ( a s s i s t a n z a e x a n t e ) Esigenza formativa dell utente Diagnosi del progetto positiva Valutazione del bisogno formaativo - Esigenza utente - Leggi e normative di riferimento - Valutazione impresa in caso di Spin-off Fattibilità Progetto Valutazione del bisogno formativo - Stesura di patto di accompagnamento - Aggiornamento scheda personale - Invito a corso - Erogazione del corso - Aggiornamento scheda personale Informazioni al cliente in ambito finanziario, giuridico, qualità, sicurezza o altro (sia per società di nuova costituzione sia in caso di Spin-off - Stesura B. P. - Aggiornamento scheda personale PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3 Business Plan Risultato della Validazione L i n e a 3 T u t o r a g g i o - Esigenza utente - Leggi e normative di riferimento Consulenza in ambito giuridico, finanziario, gestionale, di mercato...

15 Che cos è un impresa? Imprenditore è colui che esercita professionalmente un attività economica organizza QUALE ABITO GIURIDICO VUOI DAR Devi innanzitutto decidere se vuoi essere titolare, cioè unico referente e responsabile della tu Nel primo caso formerai un'impresa individ Impresa individuale L impresa individuale ha un solo titolare, che assume su di sé tutto il rischio di impresa. Attenzione: in caso di debiti o di fallimento dell impresa, il titolare risponde con tutto il proprio patrimonio: il che significa che potranno essere pignorati, e quindi venduti all asta, oltre ai beni utilizzati per l esercizio dell impresa, anche l autovettura personale, o la casa al mare o... la collezione di francobolli rari. impresa familiare Contratto di società Il contratto di società (art.2247 c.c.) è l accordo in base al quale due o più p di un attività economica allo scopo di dividerne gli utili. Il contratto deve rappresentati da denaro, beni mobili o prestazioni lavorative dei soci (solo L attività economica o lucrativa esercitata allo scopo di conseguire i profit Società di persone Nelle società di persone, i soci hanno responsabilità illimitata e solidale: il che significa che, se la società non è in grado di pagare i propri debiti, ciascun socio risponde con il proprio patrimonio, anche per l intero debito, e non pro quota. Si dice pertanto che la società di persone ha un autonomia patrimoniale imperfetta, perché i creditori sociali possono rivalersi non solo sul patrimonio della società, ma anche su quello personale dei soci. L'amministrazione della società è esercitata esclusivamente dai soci e dalle socie, che possono, altresì, congiuntamente o disgiuntamente (secondo l'accordo previsto nel contratto sociale) rappresentare la società davanti ai terzi ed in giudizio. I soci delle società di persone sono soggetti a fallimento, insieme alla società. - semplice (s.s) - in nome collettivo (s.n.c.) - in accomandita semplice (s.a.s.)

16 organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi (art.2082 c.c.). VUOI DARE ALLA TUA IMPRESA? bile della tua attività imprenditoriale, o se preferisci dividere con altri questa... avventura. resa individuale, nel secondo una società. ale due o più persone conferiscono beni e servizi per l esercizio in comune ntratto deve sempre essere redatto da un notaio. I conferimenti sono dei soci (solo per le società di persone). guire i profitti, è l oggetto sociale. Società di capitali Le società di capitali hanno personalità giuridica, cioè sono considerate un soggetto giuridico distinto dalle persone dei soci e delle socie, e autonomia patrimoniale perfetta: ciò significa che dei debiti sociali risponde la sola società con il suo patrimonio, ed i singoli soci, 'rischiano', pertanto, solo il capitale conferito. L'amministrazione può essere affidata a persone diverse dai soci e dalle socie. I soci delle società di capitale non sono soggetti a fallimento. Cooperative La società cooperativa si è affermata come la soluzione ideale per gruppi di persone che si aggregano non sulla base di una semplice suddivisione di utili, ma nella volontà di contribuire in comune allo sviluppo dell impresa ciascuno secondo le proprie professionalità e con precisi obiettivi che siano a beneficio di tutti i soci. Le cooperative pertanto sono articolate non su una finalità di lucro, ma intorno al principio mutualistico: ogni socio ha diritto ad un voto in assemblea e tutti i soci hanno uguali doveri nei confronti della società cooperativa a prescindere dalla quota di capitale sociale versata. PROVINCIA DI BIELLA SPORTELLI CREAZIONE D IMPRESA D3 - a responsabilità limitata (s.r.l.) - per azioni (s.p.a.) - in accomandita per azioni (s.a.p.a) - cooperativa a responsabilità limitata (s.r.l.) - cooperativa per azioni (S.p.A.) - cooperativa sociale

17 Informazioni PROVINCIA DI BIELLA Settore Formazione, Lavoro e Attività Produttive Sportelli Creazione Impresa D3 c/o Centro per l impiego della Provincia di Biella Via Maestri del Commercio Biella Tel Fax c/o Centro per l impiego Via Pajetta 9/A Cossato (BI) Tel Fax (menù Lavoro e Servizi per l impiego/sezione Creazione d impresa) REGIONE PIEMONTE Direzione Regionale Formazione Professionale/Lavoro Settore Sviluppo dell'imprenditorialità Via Pisano Torino N. VERDE Numero Verde

18 Il servizio è realizzato da: CONFARTIGIANATO BIELLA SERVIZI ICT ISTITUTO COMMERCIO E TURISMO

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