Rapporto a cura di: Maria Caterina Bonotto, Dipartimento di Prevenzione AULSS 3 Bassano del Grappa

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1 Rapporto 2011

2 Rapporto a cura di: Maria Caterina Bonotto, Dipartimento di Prevenzione AULSS 3 Bassano del Grappa Intervistatrici AULSS 3 Bassano del Grappa PASSI 2011 Elena Alessio, Lucia Amadio, Lucia Costa, Sonia Refosco, Rosella Rigoni, Elena Scalco, Marilena Vellar Gruppo Coordinatori Aziendali PASSI 2011 Floriana Russino, Luigi Cazzola, Maria Caterina Bonotto, Alessandra Dal Zotto, Adolfo Fiorio, Paola Colussi, Ester Chermaz, Gianluigi Lustro, Mauro Ramigni, Alessandra Favaretto, Lorenzo Ghio, Silvia Milani, Armando Olivieri, Lorena Gottardello, Chiara Schiavinato, Annamaria Del Sole, Patrizia Casale, Katia Cervato, Gianstefano Blengio. Gruppo tecnico regionale PASSI 2011 Riccardo Galesso, Federica Michieletto (Direzione Regionale Prevenzione - Regione del Veneto), Gianstefano Blengio (Dipartimento di Prevenzione AULSS 22), Maria Caterina Bonotto (Dipartimento di Prevenzione AULSS 3), Luca Gino Sbrogiò (Dipartimento di Prevenzione AULSS 19), Silvia Milani (Dipartimento di Prevenzione AULSS 13), Mauro Ramigni (Dipartimento di Prevenzione AULSS 9), Rosanella Brunetta (Dipartimento di Prevenzione AULSS 7), Guglielmo Frapporti (MMG-AULSS 22), Stefano Campostrini (Dipartimento di Statistica - Università degli Studi Ca Foscari), Nedda Visentini (Direzione Sistema Statistico Regionale), Mario Saugo (Sistema Epidemiologico Regionale) Gruppo tecnico nazionale PASSI 2011 Stefania Salmaso: Responsabile scientifico Maria Masocco: Coordinatore Sandro Baldissera, Nicoletta Bertozzi, Stefano Campostrini, Giuliano Carrozzi, Paolo D Argenio, Angelo D Argenzio, Pirous Fateh-Moghadam, Gianluigi Ferrante, Valentina Minardi, Valentina Possenti, Elisa Querchioni, Massimo Oddone Trinito, Stefania Vasselli. Si ringraziano Federica Michieletto, Francesca Russo, Annarosa Pettenò, Erica Bino (Direzione Regionale Prevenzione - Regione del Veneto), Silvia Milani (AULSS 13), Mauro Ramigni (AULSS 9) che hanno curato la stesura del rapporto Regionale che è stato usato come modello. Un ringraziamento particolare alle persone che rispondendo alle interviste hanno reso possibile la realizzazione di questo report. Bassano del Grappa, ottobre

3 Passi per Guadagnare Salute Regione Veneto AULSS 3 Bassano del Grappa Anno 2011 Il programma Guadagnare Salute promosso dal Ministero della Salute e approvato con DPCM 4 maggio 2007 nasce dall esigenza di diffondere e facilitare, con un approccio non soltanto medico ma multisettoriale, comportamenti che influiscono positivamente sullo stato di salute della popolazione. Secondo i dati dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l 86% delle morti e il 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia sono determinate da patologie croniche, che hanno come minimo comune denominatore una scorretta alimentazione, inattività fisica, abitudine al fumo ed abuso di alcol, principali fattori di rischio di malattie cronico-degenerative. PASSI è un sistema di sorveglianza della popolazione adulta al quale collaborano tutte le regioni e provincie autonome. L obiettivo è stimare la frequenza e l evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Personale delle ASL, specificamente formato, effettua, con un questionario standardizzato, interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Mediante il sistema PASSI è possibile monitorare la maggior parte dei comportamenti affrontati dal programma Guadagnare Salute per verificarne l andamento nel tempo e per indirizzare gli interventi di sanità pubblica. Questo report presenta i risultati più importanti sui quattro ambiti di Guadagnare Salute : alcol, fumo, attività fisica e alimentazione. Nella versione di quest anno, all inizio di ogni capitolo, sono riportati alcuni consigli correlati all argomento. 3

4 Metodi Caratteristiche della sorveglianza PASSI PASSI è un sistema di sorveglianza locale, con valenza regionale e nazionale. La raccolta dati avviene a livello delle AULSS tramite somministrazione telefonica di un questionario standardizzato e validato a livello nazionale ed internazionale. Le scelte metodologiche sono conseguenti a questa impostazione e pertanto possono differire dai criteri applicabili in studi che hanno obiettivi prevalentemente di ricerca. Popolazione di studio La popolazione di studio è costituita dalle persone di anni iscritte all Anagrafe Sanitaria della Regione Veneto, periodicamente aggiornata. Criteri di inclusione nella sorveglianza PASSI sono la residenza nel territorio di competenza dell AULSS e la disponibilità di un recapito telefonico. I criteri di esclusione sono: la non conoscenza della lingua italiana per gli stranieri, l impossibilità di sostenere un intervista (ad esempio per le gravi disabilità), il ricovero ospedaliero o l istituzionalizzazione durante il periodo dell indagine. Strategie di campionamento Il sistema di sorveglianza PASSI è nato soprattutto per fornire informazioni sulle condizioni di salute e gli stili di vita della popolazione a livello delle AULSS; il campionamento deve garantire quindi la rappresentatività a livello aziendale. Il tipo di campionamento scelto per la sorveglianza PASSI è il campionamento stratificato proporzionale per sesso e classi di età (18-34, 35-49, 50-69) ed è direttamente effettuato dall Anagrafe Sanitaria dell AULSS. Il protocollo dello studio prevede inoltre che la dimensione minima del campione mensile di persone intervistate, per ciascuna AULSS, sia di 25 unità. Per raggiungere la dimensione minima del campione mensile sono previste precise modalità di sostituzione delle persone non eleggibili o irreperibili o che non desiderano partecipare all indagine. Al fine di un confronto tra i dati di ciascuna realtà locale con i dati complessivi della regione di appartenenza, il Gruppo Tecnico Nazionale ha provveduto a mettere a disposizione i programmi di analisi per ottenere le stime anche a livello regionale, aggregando i dati delle singole AULSS partecipanti al sistema di sorveglianza. Interviste I cittadini selezionati e i loro Medici di Medicina Generale sono preventivamente avvisati tramite una lettera personale informativa spedita dall AULSS. Sono informati tramite lettera anche i Sindaci dei Comuni interessati. I dati raccolti sono quelli autoriferiti dalle persone intervistate, senza l effettuazione di misurazioni dirette da parte di operatori sanitari. Le interviste alla popolazione in studio sono state condotte da Assistenti Sanitarie del Dipartimento di Prevenzione; nell AULSS 3 nel 2011 sono state effettuate 329 interviste, con cadenza mensile (luglio e agosto sono stati considerati come un unica mensilità). La qualità dei dati è stata assicurata da un sistema automatico di controllo al momento del caricamento e da una successiva fase di analisi ad hoc con conseguente correzione delle anomalie riscontrate. 4

5 Analisi delle informazioni L analisi dei dati raccolti è stata effettuata utilizzando il software EPI Info Per agevolare la comprensione del presente rapporto i risultati sono stati espressi in massima parte sotto forma di percentuali e proporzioni, riportando le stime puntuali con gli intervalli di confidenza al 95% solo per la variabile principale. Per gli indicatori di principale interesse di ciascuna sezione sono inoltre presentati i valori relativi all insieme delle ASL partecipanti al sistema PASSI ( pool PASSI ) nel

6 Sintesi dei risultati Attività fisica È completamente sedentario il 18% del campione ed il 30% aderisce alle raccomandazioni sull attività fisica. In poco più di un terzo dei casi, i medici si informano e consigliano di svolgere attività fisica. Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Il 29% degli intervistati è in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 7%. Le persone in eccesso ponderale dichiarano di seguire una dieta per perdere peso nel 16% dei casi e di praticare un attività fisica almeno moderata nell 81%. Il consumo di frutta e verdura risulta diffuso, anche se solo l 11% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno (un abitudine scarsamente diffusa in particolare nelle persone tra i 18 e i 49 anni). Abitudine al fumo Il 25% si dichiara fumatore e il 21% ex fumatore. Quasi tutti gli ex-fumatori hanno smesso di fumare da soli e meno dell 1% dichiara di aver avuto un aiuto da parte di un operatore sanitario. Il 93% delle persone intervistate dichiara che, sul luogo di lavoro, viene sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo. Sempre il 93% dichiara che lo stesso divieto è rispettato nei luoghi pubblici. Il 90% dichiara che non si fuma in casa e il 9% dichiara che nelle proprie abitazioni è permesso fumare solo in alcune zone. Consumo di alcol Si stima che tre quarti della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche ed il 30% abbia abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente il 15% beve fuori pasto, il 17% è bevitore binge e l 8% ha un consumo abituale elevato). Gli operatori sanitari si informano sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all alcol solo in un caso su quattro e raramente consigliano di moderarne il consumo. Il 14% degli intervistati dichiara, inoltre, di aver guidato sotto l effetto di alcol nel mese precedente all intervista ed il 14% riferisce di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto l effetto dell alcol. 6

7 Attività fisica AULSS 3 Bassano del Grappa Livello di attività fisica % IC 95% attivo parzialmente attivo sedentario Riferisce che un medico/operatore sanitario gli ha chiesto se fa regolare attività fisica Riferisce che un medico/operatore sanitario gli ha consigliato di fare più attività fisica Sedentari che percepiscono sufficiente il proprio livello di attività fisica Lavoro pesante oppure adesione alle linee guida (30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni) 2 Non fa lavoro pesante, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati 3 Non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero 4 Vengono escluse le persone che non sono state dal medico negli ultimi 12 mesi Situazione nutrizionale AULSS 3 Bassano del Grappa Popolazione con eccesso ponderale % IC 95% Sovrappeso Obesi Consigliato di perdere peso da un operatore sanitario 1 Sovrappeso Obesi Consumano almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno tra coloro che sono stati dal medico negli ultimi 12 mesi Abitudine al fumo AULSS 3 Bassano del Grappa % IC 95% Fumatori Riferisce che un medico/operatore sanitario gli ha chiesto se fuma Riferisce che un medico/operatore sanitario gli ha consigliato di smettere di fumare Fumatori che hanno tentato di smettere nell ultimo anno Ex fumatori che hanno tentato di smettere da soli Divieto di fumare rispettato sempre o quasi sempre nei locali pubblici sul luogo di lavoro Divieto assoluto di fumare nella propria abitazione chi ha fumato più di 100 sigarette nella propria vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno o ha smesso da meno di 6 mesi 2 tra coloro che sono stati da un medico o un operatore sanitario negli ultimi 12 mesi Consumo di alcol e rischio (ultimo mese) % IC 95% AULSS 3 Bassano del Grappa Bevuto una o più unità alcoliche nell ultimo mese Bevitori (prevalentemente) fuori pasto Bevitori binge Bevitori a consumo abituale elevato Bevitori a rischio Chiesto dal medico sul consumo Consigliato dal medico, ai bevitori a rischio, di ridurre il consumo chi negli ultimi 30 giorni ha consumato almeno una volta in una singola occasione 5 o più unità alcoliche (uomini) e 4 o più unità alcoliche (donne) 2 più di 2 unità alcoliche al giorno per gli uomini, più di 1 per le donne 3 bevitori fuori pasto e/o bevitori binge e/o forti bevitori 7

8 Attività fisica La recente pubblicazione dell Organismo Mondiale della Sanita Global recommendations on physical activity for health ribadisce l efficacia dell attività fisica nel prevenire e malattie cronico-degenerative (malattie cardiorespiratorie, metaboliche, muscolo-scheletriche, tumorali e depressione) Il documento, in linea con le precedenti indicazioni, definisce la quantità di attività fisica utile per la salute. Per gli adulti di età compresa fra i 18 e i 64 anni sono previsti almeno 150 minuti alla settimana di attività fisica aerobica di moderata intensità o 75 minuti a settimana di attività fisica aerobica vigorosa o una combinazione delle due. Le sessioni di attività non dovrebbero essere inferiori ai 10 minuti. Per arrivare a 30 minuti di attività fisica moderata al giorno è sufficiente: Andare a lavorare a piedi o in bicicletta Evitare la macchina per piccoli spostamenti Organizzare una passeggiata con gli amici Fare le scale invece di prendere l ascensore Scendere dall autobus prima della fermata prevista Dedicarsi al giardinaggio o ai lavori di casa Andare a ballare o giocare con i bambini In Italia, sia nel Piano Sanitario Nazionale sia nel Piano della Prevenzione, si sottolinea l importanza dell attività fisica per la salute; il programma Guadagnare Salute si propone di favorire uno stile di vita attivo, col coinvolgimento di diversi settori della società allo scopo di rendere facile al cittadino la scelta del movimento. E stata predisposta una piramide che riportata con effetto visivo immediato i consigli presenti nei vari documenti sull utilità di effettuare un adeguata attività fisica. 8

9 Quante persone attive fisicamente e quanti sedentari? Nell AULSS 3 di Bassano, nel 2011, il 30% delle persone intervistate ha uno stile di vita attivo: conduce infatti un attività lavorativa pesante o pratica l attività fisica moderata o intensa raccomandata; il 53% pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato (parzialmente attivo) ed il 18% è completamente sedentario. Livello di attività fisica AULSS 3 Bassano del Grappa PASSI 2011 Sedentari AULSS 3 Bassano del Grappa nei due sessi nelle classi di età % IC 95% Uomini Donne anni anni anni Nessuna/elementare sedentario 18% nei diversi livelli di istruzione Media inferiore Media superiore Laurea parzialmente attivo 53% nelle diverse situazioni economiche Molte difficoltà Qualche difficoltà attivo 30% Nessuna difficoltà % 10% 20% 30% 40% 50% 60% La sedentarietà cresce all aumentare dell età ed è più diffusa nelle persone con basso livello d istruzione. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, è risultato sedentario il 30% del campione, con un evidente gradiente territoriale. % di persone sedentarie Pool PASSI

10 Come viene percepito il proprio livello di attività fisica Autopercezione e livello di attività fisica praticata AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI 2011 La percezione che la persona ha del proprio livello di attività fisica praticata è importante in quanto condiziona eventuali cambiamenti verso uno stile di vita più attivo. Tra le persone attive, il 67% ha giudicato la propria attività fisica come sufficiente ma anche il 43% delle persone parzialmente attive ed il 21% dei sedentari ha percepito il proprio livello di attività fisica come sufficiente. Sedentari P arzialmente attivi A ttivi 21% 43% 67% 79% 67% 33% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Sufficiente Non sufficiente Stile di vita sedentario e compresenza di altre condizioni di rischio Sedentari e altri fattori di rischio AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI 2011 Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio; in particolare è risultato essere sedentario: - il 34% delle persone depresse; - il 12% degli ipertesi; - il 19% delle persone in eccesso ponderale; - il 19% dei fumatori. Depressione Ipertensione Eccesso ponderale Fumo 34% 12% 19% 19% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Conclusioni Nell AULSS 3 si stima che solo una persona adulta su tre (30%) pratichi l attività fisica raccomandata, mentre il 18% può essere considerato completamente sedentario. La percentuale di sedentari è più alta in sottogruppi di popolazione che potrebbero beneficiare maggiormente di uno stile di vita attivo, in particolare persone con sintomi di depressione. 10

11 Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie croniche (cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, diabete mellito) ed è correlato con una riduzione di aspettativa e qualità di vita nei paesi industrializzati. Una sana alimentazione, oltre ad evitare sovrappeso ed obesità, favorisce il mantenimento dello stato di salute. 10 consigli degli esperti per una sana alimentazione A tavola varia le tue scelte per garantire un apporto adeguato di energia e nutrienti. Fai sempre la prima colazione ed evita di saltare i pasti. Mangia almeno 2 porzioni di frutta + 2 di verdura ogni giorno (l ideale sarebbe arrivare ad almeno 5 porzioni complessive) scegliendo tra quelle di stagione e ciascuna di colore diverso. Consuma ogni giorno i cereali (pane, pasta, riso, ecc.) Mangia il pesce (fresco o surgelato) almeno 2 volte alla settimana Consuma i legumi perché forniscono proteine di buona qualità e fibre. Limita i consumo di grassi, soprattutto quelli di origine animale, privilegiando l olio extravergine di oliva. Usa poco sale e comunque preferisci quello iodato. Limita il consumo di dolci ed evita bevande zuccherate. Bevi ogni giorno acqua in abbondanza. 11

12 La piramide della dieta mediterranea moderna ad uso della popolazione adulta (18-65 anni) riassume questi consigli. Anche nella Nuova Piramide della Dieta Mediterranea moderna si evidenzia l importanza basilare dell attività fisica, della convivialità a tavola e dell abitudine di bere acqua. Si suggerisce, inoltre, di privilegiare il consumo di prodotti locali su base stagionale. 12

13 Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Nell ASL 3 il 6% delle persone intervistate risulta sottopeso, il 59% normopeso, il 29% sovrappeso e il 7% obeso. Complessivamente si stima che il 36% della popolazione presenti un eccesso ponderale. 70% 60% 50% 40% 30% Situazione nutrizionale della popolazione AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI % Eccesso ponderale 29% 20% 10% 6% 7% 0% Sottopeso Normopeso Sovrappeso Obeso Quante e quali persone sono in eccesso ponderale? Popolazione in eccesso ponderale AULSS 3 Bassano del Grappa Sovrappeso obesi % IC 95% % IC 95% L eccesso ponderale è significativamente più frequente: - col crescere dell età; - negli uomini. nei due sessi nelle classi di età nei diversi livelli di istruzione nelle diverse situazioni economiche Uomini Donne anni anni anni Nessuna/elementare Media inferiore Media superiore Laurea Molte difficoltà Qualche difficoltà Nessuna difficoltà Tra le ASL partecipanti al PASSI a livello nazionale, il 42% degli intervistati ha presentato un eccesso ponderale (32% in sovrappeso e 10% obesi), che presenta un evidente gradiente territoriale. 13

14 % persone in eccesso ponderale Pool PASSI 2011 Come considerano il proprio peso le persone intervistate? La percezione che la persona ha del proprio peso è un aspetto importante da considerare in quanto condiziona un eventuale cambiamento nel proprio stile di vita. La percezione del proprio peso non sempre coincide con l Indice di Massa Corporea (IMC) calcolato sulla base di peso ed altezza riferiti dagli stessi intervistati: nell AULSS 3 si osserva un elevato accordo tra percezione del proprio peso e IMC negli obesi (83%) e nei normopeso (88%); tra le persone in sovrappeso invece il 45% ritiene il proprio peso più o meno giusto. Percezione del proprio peso per stato nutrizionale AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI 2011 Obeso Sovrappeso Sotto/ normopeso 8% 55% 83% 88% 17% 45% 0% 5% Peso troppo alto Peso più o meno giusto Peso troppo basso 14

15 Abitudini alimentari Numero di porzioni di frutta e verdura consumate al giorno AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI 2011 Nell AULSS 3 il 49% degli intervistati ha dichiarato di mangiare almeno una o due porzioni di frutta e verdura al giorno, il 36% ha riferito di mangiare 3-4 porzioni al giorno e solo l 11% le 5 porzioni raccomandate. 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 3% 49% 36% 11% 0 porzioni 1-2 porzioni 3-4 porzioni 5 o più porzioni L abitudine a consumare 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno è più diffusa: - nelle persone dai 50 ai 69 anni; - nelle donne. Consumo di frutta e verdura AULSS 3 Bassano del Grappa nei due sessi nelle classi di età nei diversi livelli di istruzione nelle diverse situazioni economiche nei diversi stati nutrizionali Adesione al five a day % IC 95% Uomini Donne anni anni anni Nessuna/elementare Media inferiore Media superiore Laurea Molte difficoltà Qualche difficoltà Nessuna difficoltà Sotto/normopeso Sovrappeso Obeso

16 Tra le ASL partecipanti al sistema a livello nazionale, aderisce al five a day il 10% del campione. % persone che aderiscono al five-a-day Pool PASSI 2011 Quante persone hanno cambiato peso nell ultimo anno? Nell AULSS 3 il 14% degli intervistati ha riferito di essere aumentato di almeno 2 kg di peso nell ultimo anno. La proporzione di persone aumentate di peso nell ultimo anno è più elevata: nella fascia anni nelle persone già in eccesso ponderale 80% 60% 40% 20% 0% Cambiamenti ponderali negli ultimi 12 mesi AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI % 73% 66% 56% 14% 18% 14% 16% 13% perso +2Kg stabile aumentato +2Kg sotto/normopeso sovrappeso obeso Conclusioni In letteratura è ampiamente documentata una sottostima nel rilevare la prevalenza dell eccesso ponderale attraverso indagini telefoniche analoghe a quelle condotte nel sistema di Sorveglianza PASSI; nonostante questa verosimile sottostima, nell AULSS 3 di Bassano più di un terzo della popolazione adulta presenta un eccesso ponderale. Una particolare attenzione nei programmi preventivi va posta, oltre alle persone obese, alle persone in sovrappeso. In questa fascia di popolazione emerge infatti una sottostima del rischio per la salute legato al proprio peso: solo una persona in sovrappeso su quattro percepisce il proprio peso come troppo alto e una persona in sovrappeso su sette è aumentata di peso nell ultimo anno. La maggior parte delle persone consuma giornalmente frutta e verdura: circa la metà ne assume 3 o 4 porzioni, ma solo una piccola quota assume le 5 porzioni al giorno raccomandate. 16

17 L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio di numerose patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie. Rappresenta inoltre il primo fattore di rischio evitabile di morte precoce. In Italia i decessi attribuibili all abitudine al fumo sono 85 mila all anno (ISTAT 2012) con oltre un milione di anni di vita potenzialmente persi. Negli ultimi decenni la percentuale di fumatori tra gli uomini si è progressivamente ridotta, mentre è in aumento nelle donne e nei giovani. Il progressivo aumento di donne fumatrici oltre al danno diretto sulle stesse potrebbe esitare in un danno al feto e ai bambini se si fuma in gravidanza o in presenza di bambini piccoli. Fra i rischi legati agli effetti del fumo di sigaretta in gravidanza, infatti, vanno ricordati in particolare, l aumento del rischio di aborto spontaneo, di prematurità del feto, il raddoppio del rischio di basso peso alla nascita e del rischio di mortalità perinatale, nonché un deciso aumento del rischio della sindrome della morte in culla (SIDS). A fronte di tutti questi problemi la gravidanza può quindi rappresentare un'ottima occasione per smettere di fumare. Smettendo di fumare la futura mamma può migliorare notevolmente il capitale di salute del proprio bambino. Ma non basta astenersi dal fumo durante la gravidanza; è essenziale proseguire anche dopo la nascita del bambino poiché la sua esposizione al fumo passivo ha effetti dannosi anche nei primi mesi e anni di vita favorendo alcune gravi patologie delle prime vie respiratorie (bronchi e polmoni) ed aumentando ulteriormente la probabilità di morte in culla. Dai dati PASSI, però, risulta che l 85% di coloro che decidono di smettere di fumare non ci riesce. Per questo è importante intervenire prima che inizi l abitudine al fumo. 17

18 Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta? Rispetto all abitudine al fumo di sigaretta: - il 54% degli intervistati ha riferito di essere non fumatore - il 25% di essere fumatore - il 21% di essere un ex fumatore. L 1% degli intervistati ha dichiarato di aver sospeso di fumare da meno di sei mesi (fumatori in astensione, considerati ancora fumatori in base alla definizione OMS). I fumatori occasionali, cioè quelli che non fumano tutti i giorni, sono l 1% della popolazione. Nel Pool di ASL PASSI 2011 il 29% è fumatore, il 19% è ex fumatore e il 52% è non fumatore. donne uomini Abitudine al fumo di sigaretta per sesso AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI % 29% 17% 62% 26% 45% fumatore ex fumatore non fumatore *Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma **Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma, da oltre 6 mesi ***Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno, oppure soggetto che attualmente non fuma, ma ha smesso da meno di 6 mesi Quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? Si è osservata una prevalenza più elevata di fumatori: - tra i maschi - tra le persone con difficoltà economiche. I fumatori abituali hanno dichiarato di fumare in media 11 sigarette al giorno. Tra questi, l 8% ne fuma più di 20 (forte fumatore). Condizione di fumatore AULSS 3 Bassano del Grappa nei due sessi nelle classi di età nei diversi livelli di istruzione nelle diverse situazioni economiche Quanto si fuma AULSS 3 Bassano % IC 95% Uomini Donne anni anni anni anni Nessuna/elementare Media inferiore Media superiore Laurea Molte difficoltà Qualche difficoltà Nessuna difficoltà Sigarette fumate in media 11 Fumatori che fumano 20 o più sigarette al giorno % di fumatori Pool PASSI

19 Smettere di fumare: quanti hanno tentato, esito e modalità del tentativo Tra chi fumava nei dodici mesi precedenti l intervista, il 46% ha tentato di smettere. Tra tutti coloro che hanno tentato: - l 85% ha fallito (fumava al momento dell intervista); - il 13% stava ancora tentando di smettere (non fumava al momento dell intervista ma aveva smesso da meno di 6 mesi); - il 3% è riuscito a smettere (non fumava al momento dell intervista e aveva smesso da oltre 6 mesi). % dell esito del tentativo di smettere di fumare tra chi ha tentato negli ultimi 12 mesi AULSS 3 Bassano del Grappa- Passi 2011 Tentativo fallito Tentativo in corso Tentativo riuscito 13% 10% 3% 8% 85% 83% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Italia AULSS 3 Bassano Tra le persone che hanno tentato di smettere di fumare nell ultimo anno, indipendentemente dall esito del tentativo, il 95% l ha fatto da solo, il 5% l ha fatto utilizzando farmaci o tramite l aiuto di operatori sanitari. L abitudine al fumo in ambito domestico Rispetto all abitudine al fumo nella propria abitazione, nell AULSS 3 di Bassano del Grappa: - il 90% degli intervistati ha dichiarato che non si fuma in casa; - il 9% che si fuma in alcuni luoghi; - l 1% che si fuma ovunque. In caso di convivenza con minori di 14 anni, il 95% degli intervistati riferisce il divieto assoluto di fumo in casa. Nel Pool di ASL PASSI 2011, il 77% degli intervistati ha riferito che è assolutamente vietato fumare nella propria abitazione. Divieto di fumare nei luoghi pubblici Il 93% delle persone intervistate ha dichiarato che il divieto di fumare nei luoghi pubblici è rispettato sempre (76%) o quasi sempre (17%). Il 7% ha invece dichiarato che il divieto non è mai rispettato o lo è raramente. % delle diverse regole sul permesso di fumare a casa AULSS 3 Bassano del Grappa - Passi 2011 Non permesso Permesso in alcune zone Permesso ovunque 1% 9% 90% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Rispetto del divieto di fumo nei luoghi pubblici AULSS 3 Bassano del Grappa- Passi 2011* Sempre Quasi sempre 17% 76% Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI 2011 il divieto di fumare nei luoghi pubblici è rispettato sempre/quasi sempre nell 89% dei casi. A vo lte 5% M ai 2% 0% 20% 40% 60% 80% *intervistati che sono stati in locali pubblici negli ultimi 30 giorni 19

20 Rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro Tra i lavoratori intervistati, il 93% ha dichiarato che il divieto di fumare nel luogo di lavoro è rispettato sempre (80%) o quasi sempre (14%) Il 7% dichiara che il divieto non è mai rispettato o lo è raramente. Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI 2011, il divieto di fumare nei luoghi di lavoro è rispettato sempre/quasi sempre nel 90% dei casi. Rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro AULSS 3 Bassano del Grappa Passi 2011) Sempre Quasi sempre A volte Mai 4% 2% 14% 80% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Conclusioni Nell AULSS 3 si stima che circa una persona su quattro sia classificabile come fumatore. La maggior parte degli ex fumatori ha dichiarato di aver smesso di fumare da solo; un numero veramente esiguo ha smesso di fumare grazie all ausilio di farmaci, gruppi di aiuto ed operatori sanitari. Questa situazione sottolinea la necessità di un ulteriore consolidamento del rapporto tra operatori sanitari e pazienti, per valorizzare al meglio l offerta di opportunità di smettere di fumare presente a livello delle AULSS regionali. L esposizione al fumo passivo in abitazioni, luoghi pubblici e di lavoro rimane un aspetto rilevante da mantenere monitorato nel tempo. 20

21 Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, diabete mellito, malattie neuropsichiatriche, problemi di salute materno-infantile, malattie cardiovascolari e tumori. Inoltre, il consumo di alcol facilita incidenti stradali, comportamenti sessuali a rischio, infortuni sul lavoro, episodi di violenza e il fenomeno della dipendenza. Il danno causato dall'alcol, oltre che al bevitore, può estendersi quindi alle famiglie e alla collettività, gravando sull'intera società. Il consumo di alcol è misurato in unità alcoliche. L unità alcolica corrisponde a una lattina di birra, un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore. Il consumo di alcol, i danni alcol-correlati e la dipendenza da alcol fanno parte di un continuum e il rischio cresce con l aumento delle quantità bevute. Non è quindi possibile stabilire limiti prefissati o un effetto soglia. Tuttavia, per definire il consumo moderato, le istituzioni sanitarie internazionali e nazionali hanno individuato e aggiornano continuamente i livelli di consumo sotto i quali i rischi per la salute non sono rilevabili. La soglia del consumo moderato, adottata in PASSI, è pari alla media giornaliera di due unità alcoliche al giorno per gli uomini e di un unità per le donne. Al di sopra di tale limite il consumo di alcol è considerato in eccesso. Di conseguenza, in base ai limiti del bere moderato, alla media di unità di bevanda alcolica consumate al giorno, ai pattern di consumo e alla frequenza del consumo, i consumatori di bevande alcoliche sono classificati in gruppi a rischio di conseguenze sfavorevoli per l alcol: forti consumatori, consumatori che bevono solo o prevalentemente fuori pasto e coloro che indulgono in grandi bevute (binge drinking). 21

22 Da più tempo si esprime l impegno di informare correttamente sui danni provocati dall alcol. Accanto alle campagne attivate sul danno alle relazioni familiari, sulle malattie e sull incidenza di infortuni ed incidenti alcol-correlati è stata presentata la campagna per evitare i danni al feto. Dai dati PASSI risulta fare uso di alcol il 32% delle donne in gravidanza. Riportiamo i dieci punti che l Osservatorio Nazionale Alcol del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (Cnesps) identifica al fine di contribuire a incrementare la consapevolezza sulla dannosità e la nocività del consumo di bevande alcoliche in gravidanza: consumare bevande alcoliche in gravidanza aumenta il rischio di danni alla salute del bambino durante la gravidanza non esistono quantità di alcol che possano essere considerate sicure o prive di rischio per il feto il consumo di qualunque bevanda alcolica in gravidanza nuoce al feto senza differenze di tipo o gradazione l'alcol è una sostanza tossica in grado di passare la placenta e raggiungere il feto alle stesse concentrazioni di quelle della madre il feto non ha la capacità di metabolizzare l alcol che quindi nuoce direttamente alle cellule cerebrali e ai tessuti degli organi in formazione l alcol nuoce al feto soprattutto durante le prime settimane e nell ultimo trimestre di gravidanza se si pianifica una gravidanza è opportuno non bere alcolici e si è già in gravidanza è opportuno interromperne l assunzione sino alla nascita è opportuno non consumare bevande alcoliche durante l allattamento i danni causati dall esposizione prenatale dall alcol, e conseguentemente manifestati nel bambino, sono irreversibili e non curabili si possono prevenire i danni e i difetti al bambino causati dal consumo di alcol in gravidanza, evitando di consumare bevande alcoliche. 22

23 Quante persone consumano alcol? Nell AULSS 3 la percentuale di persone intervistate che ha riferito di aver bevuto nell ultimo mese almeno una unità di bevanda alcolica (bevitori) è risultata del 74%. Bevitori a rischio per categorie AULSS 3 Bassano del Grappa - PASSI 2011 Complessivamente il 30% degli intervistati viene definito consumatore a rischio (fuori pasto e/o con consumo abituale elevato e/o binge ). Bevitori a rischio* Fuori pasto 15% 30% Rispetto al consumo a rischio: - il 17% degli intervistati è classificabile binge, ovvero negli ultimi 30 giorni ha consumato almeno una volta in una singola occasione 5 o più unità alcoliche (uomini) e 4 o più unità alcoliche (donne); - l 8% ha superato negli ultimi 30 giorni le dosi soglia raccomandate (più di due unità alcoliche (uomini) e 1 o più unità alcoliche (donne); - il 15% consuma alcol prevalentemente o solo fuori pasto. A consumo abituale elevato*** Bevitore binge** 8% 17% 0% 10% 20% 30% 40% * forte bevitore e/o bevitore fuori pasto e/o bevitore binge ** chi, negli ultimi 30 giorni, ha consumato almeno una volta in una singola occasione 5 o più unità alcoliche (uomini) e 4 o più unità alcoliche (donne) *** chi, negli ultimi 30 giorni, ha consumato in media, 2 o più unità alcoliche (uomini) e 1 o più unita alcoliche (donne). Quali sono le caratteristiche dei bevitori a rischio? Consumo di alcol a rischio (ultimo mese) AULSS 3 Bassano del Grappa % IC 95% nei due sessi Uomini Donne Il consumo di alcol a rischio è significativamente più frequente: - nelle classi di età più giovani (18-34 anni); in particolare tra i 18 e i 24 anni vi è una modalità di assunzione di alcol a rischio in molto più della metà dei giovani (69%); - nelle persone di sesso maschile nelle classi di età nei diversi livelli di istruzione nelle diverse situazioni economiche anni anni anni anni Livello di istruzione basso Livello di istruzione alto Molte difficoltà Qualche difficoltà Nessuna difficoltà

24 Nel Pool di ASL PASSI 2011 la percentuale di bevitori a rischio è risultata del 17% (4% consumo abituale elevato, 9% consumo binge, 8% consumo fuori pasto) con un evidente gradiente territoriale. Bevitori a rischio Pool PASSI 2011 (%) Quali sono le caratteristiche dei bevitori binge? Consumo binge* AULSS 3 Bassano del Grappa % IC 95% nei due sessi Uomini Donne anni Nel 2011, questa modalità di consumo di alcol, ritenuta ad alto rischio, ha riguardato il 17% degli intervistati e risulta significativamente più diffusa: - tra i più giovani nella fascia di anni (44%); - negli uomini (26% vs 7% nelle donne). Non si rilevano differenze riguardo il livello di istruzione e le condizioni economiche. nelle classi di età nei diversi livelli di istruzione nelle diverse situazioni economiche anni anni anni Livello di istruzione basso Livello di istruzione alto Molte difficoltà Qualche difficoltà Nessuna difficoltà * chi, negli ultimi 30 giorni, ha consumato almeno una volta in una singola occasione 5 o più unità alcoliche (uomini) e 4 o più unità alcoliche (donne) 24

25 Nel Pool di ASL PASSI 2011, la percentuale di bevitori binge è risultata del 9%. Bevitori binge Pool PASSI 2011 (%) Conclusioni I livelli di consumo nell AULSS 3 e nel Veneto sono superiori a quelli medi del pool di ASL partecipanti all indagine. Alta è la percentuale di giovani, soprattutto uomini, che hanno un consumo a rischio: si tratta prevalentemente di consumatori binge. Per quanto riguarda gli interventi finalizzati a ridurre il danno causato dall alcol, è stata dimostrata l efficacia di politiche e normative che intervengano sulle caratteristiche della commercializzazione dell alcol, in particolare il prezzo, la reperibilità e l accessibilità del prodotto. Inoltre, sebbene l educazione sanitaria in ambito scolastico, da sola, non sia in grado di ridurre i danni da alcol, le campagne di informazione e i programmi di educazione alla salute giocano un ruolo chiave nella diffusione dell informazione e aumentano l attenzione sull argomento, favorendo l accettazione di politiche e misure rivolte alla riduzione del consumo. Infatti, nell ottica del programma Guadagnare Salute, è fondamentale intervenire sul contesto per rendere più facili le scelte salutari: da questo punto di vista, far diventare l alcol più costoso, meno facilmente reperibile ed eliminare la pubblicità di bevande alcoliche rappresentano interventi altamente costo-efficaci per la riduzione dei danni provocati dall alcol. 25

26 Bibliografia - Istituto Superiore di Sanità. Sistema di Sorveglianza PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la Salute in Italia) Gruppo Tecnico di Coordinamento del progetto di sperimentazione del Sistema di Sorveglianza PASSI Rapporti ISTISAN 07/30, Gaining health. The European Strategy for the Prevention and Control of Noncommunicable Diseases - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 maggio Documento programmatico Guadagnare salute. Gazzetta Ufficiale n. 117 del Suppl. Ordinario n National Cancer Institute. Physical Activity and Cancer: - National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion and Centers for Disease Control and Prevention. Physical Activity and Health: A Report of the Surgeon General. Retrieved June 26, 2009, from: - U.S. Department of health and human service. Physical activity guideline for Americans, World Health Organization. Global Recommendations on Physical Activity for Health, World Health Organization. European Action Plan for food and nutrition policy Centers for Disease Control and Prevention. Fruit and vegetable benefits. - World Health Organization. Report on the Global Tobacco Epidemic, 2008: The MPOWER package, Istituto Superiore di Sanità. Linee guida cliniche per promuovere la cessazione dell abitudine al fumo, World Health Organization. Global strategy to reduce harmful use of alcohol - European Commission. Communication setting out strategy to support Member States in reducing alcohol related harm, European Commission. Alcohol in Europe - A public health perspective, Istituto Superiore di Sanità. L alcol e l assistenza sanitaria primaria Linee guida cliniche per l identificazione e l intervento breve, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Linee guida per il consumo di alcol se_si solo_in_quantit_agrave controllata.html - World Health Organisation. Handbook for action to reduce alcohol-related harm, The Lancet Series on Alcohol and Global Health, June 26, World Health Organisation. Evidence for the effectiveness and cost effectiveness of interventions to reduce alcohol-related harm, Istituto Superiore di Sanità. Il progetto cuore: epidemiologia e prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari 26

27 - World Healt Organisation. Global recommendations on physical activity for health - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). Nuova piramide alimentare - Ministero della Salute. Pagine della salute Epicentro. Sindrome alcolico-fetale - Genitoripiù. Le otto azioni di genitoripiù Ulss 9 Treviso. Mamme libere da fumo 27

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