01/11/2014 Milano Finanza - N Novembre 2014

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4 28 ottobre 2014 Ora la disponibilità di credito potrebbe aumentare Uno degli aspetti riguardanti l esito degli esami della solidità del sistema bancario dell eurozona da parte della BCE che è stato giustamente sottolineato è la significativa divergenza tra i giudizi espressi da analisti, economisti e asset manager e l andamento dei mercati finanziari. Mentre i primi si sono schierati per una visione sostanzialmente positiva sui giudizi complessivi dell Eurotower, il valore delle obbligazioni e, soprattutto, delle azioni (e, ancora più nello specifico, quelle del settore bancario) ha accusato ieri significative perdite sui listini europei. Tra coloro che si dichiarano moderatamente positivi nella lettura dei risultati degli stess test bancari della Bce di domenica scorsa figura Garrett Walsh, responsabile della ricerca europea sul credito di Pioneer Investments che, tuttavia, non nasconde alcune perplessità: Crediamo che il numero di bocciature, 25 banche, emerso domenica dai risultati degli stress test sia più elevato di quanto si aspettasse. Bisogna però dire che circa la metà di queste 25 banche presentava un deficit di capitale a fine 2013, poi ripianato con diverse iniziative nel corso del Tra le 13 «vere bocciature» non ci sono grandi banche sistemiche, si tratta soprattutto di banche medio-piccole di Grecia, Portogallo, Italia e Austria. La vera sorpresa è data dal fatto che nessuna delle grandi banche europee, che nelle scorse settimane era indicata come possibile «bocciata», ha avuto dei problemi. Ciò potrebbe far avanzare qualche dubbio sul rigore metodologico adottato per fare queste valutazioni argomenta Garrett Walsh che, in ogni caso ritiene che queste analisi contribuiranno a portare maggiore fiducia nel settore bancario. L esperto di Pioneer Investments ricorda poi che le banche che non hanno superato la prova dovranno presentare dei piani dettagliati per ripianare i deficit di capitale e che, sebbene, a livello complessivo, la carenza di fondi non sia elevatissima, crede che per alcune delle 13 banche coinvolte ci sarà solo un limitato numero di opzioni strategiche a disposizione: nello specifico potranno vendere alcuni asset, essere oggetto di acquisizione da parte di competitor più forti oppure potrebbero ricorrere ad aiuti statali.

5 A livello di implicazioni per il settore finanziario nel suo complesso, crediamo che un esercizio di tale portata contribuirà a ripristinare una maggiore fiducia. Gli investitori sono probabilmente più tranquilli se sanno che non ci sono «scheletri nascosti» nei portafogli delle banche più deboli. Inoltre, concluso questo processo di valutazione, ci aspettiamo che la propensione delle banche europee a concedere prestiti possa aumentare. La disponibilità di credito potrebbe aumentare, soprattutto nei paesi periferici dove questo era un problema, anche se la domanda è destinata a rimanere ancora bassa in molti Stati conclude Garrett Walsh.

6 Stress test Stay calm and carry on Rubrica di opinione di Garrett Walsh, responsabile ricerca europea sul credito di Pioneer Investments Garrett Walsh 29 ottobre del Crediamo che il numero di bocciature, 25 banche, emerso la scorsa domenica dai risultati degli stress test sia più elevato di quanto si aspettasse. Bisogna però dire che circa la metà di queste 25 banche presentava un deficit di capitale a fine 2013, poi ripianato con diverse iniziative nel corso del Tra le 13 vere bocciature non ci sono grandi banche sistemiche, si tratta soprattutto di banche medio-piccole di Grecia, Portogallo, Italia e Austria. La vera sorpresa è data dal fatto che nessuna delle grandi banche europee, che nelle scorse settimane era indicata come possibile bocciata, ha avuto dei problemi. Questo, in altre parole, potrebbe far avanzare qualche dubbio sul rigore metodologico adottato per fare queste valutazioni. In ogni caso noi riteniamo che queste analisi contribuiranno a portare maggiore fiducia nel settore bancario. Come sappiamo, adesso, le banche che non hanno superato la prova dovranno presentare dei piani dettagliati per ripianare i deficit di capitale. Sebbene, a livello complessivo, la carenza di fondi non sia elevatissima, crediamo che per alcune delle 13 banche coinvolte ci sarà solo un limitato numero di opzioni strategiche a disposizione. Esse potranno vendere alcuni asset, essere oggetto di acquisizione da parte di competitor più forti oppure potrebbero ricorrere ad aiuti statali. A livello di implicazioni per il settore finanziario nel suo complesso, un esercizio di tale portata contribuirà a ripristinare una maggiore fiducia. Gli investitori sono probabilmente più tranquilli se sanno che non ci sono scheletri nascosti nei portafogli delle banche più deboli. Inoltre, concluso questo processo di valutazione, ci aspettiamo che la propensione delle banche europee a concedere prestiti possa aumentare. La disponibilità di credito potrebbe crescere, soprattutto nei paesi periferici, dove questo era un problema, anche se la domanda è destinata a rimanere ancora bassa in molti Stati.

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