La previsione locale
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- Gloria Perrone
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1 La previsione locale
2 LA PREVISIONE VALANGHE LOCALE Da circa 15 anni l ufficio valanghe della Regione F.V.G. emette bollettini di previsione locale in occasione di particolari manifestazioni sportive. CLAUT - PRADUT (2 gare: 1 competitiva e 1 non competitiva) FORNI DI SOPRA - FORCELLA DEI PECOLI FORNI AVOLTRI MONTE FLORITZ E MONTE TUGLIA PAULARO MONTE ZERMULA CHIUSAFORTE - MONTE CANIN
3 La metodologia è, dal punto di vista logico, la stessa della previsione regionale condizionimeteo analiside l'evoluzione delmanto nevoso: stazioniautom atiche rilievigiornalierim anuali prove penetrom etrico stratigrafiche su stazionifisse lungo itinerari caratteristiche territoriali previm eteo centro previsionale previsione valanghe verifica correzione delmetodo
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5 Differenza tra valutazione del pericolo valanghe a scala regionale e a scala locale A scala regionale si tratta di individuare: - quale percentuale dei pendii ripidi possono/saranno interessati da valanghe spontanee/provocate (con forte o debole sovraccarico) - quali pendii ripidi sono possibilmente/probabilmente pericolosi per quota, esposizione, pendenza, morfologia, vegetazione - quali possibili/probabili tipo e mole di valanghe - Risultato: è evidente che, in questa sede, non si può individuare né il pericolo né prendere decisioni su specifici pendii ripidi (è necessaria la valutazione zonale e locale della eventuale area di intervento) A scala locale si tratta di individuare: - la possibilità/probabilità che specifici siti valanghivi (individuati) vengano interessati da valanghe (con tipo e dimensione) = rapporto diretto dato rilevato e pericolo su specifico sito - la decisione operativa per garantire la sicurezza in quelle specifiche aree = rapporto diretto pericolo stimato e decisione
6 BOLLETTINO A SCALA REGIONALE BOLLETTINO LOCALE
7 Esempio di previsione a scala regionale A scala regionale le domande sono: - Quanti di questi pendii saranno pericolosi? - Dove si troveranno (quota, esposizione, pendenza, morfologia, ecc.)? - quale il possibile/probabile pericolo(tipo e mole di valanghe)?
8 Esempio di previsione a scala locale A scala locale le domande sono: - Questi pendii saranno pericolosi? - quale il pericolo(tipo e mole di valanghe) che li interesserà? - Che tipo di sovraccarico serve per provocare un distacco - Quando attivo le mie misure di sicurezza (distacco artificiale, chiusura temporanea, ecc.)?
9 Differenza tra previsione valanghe a scala regionale e a scala locale E evidente che cambiano anche i pesi da assegnare alle variabili che determinano la previsione consolidamento (mod. 4 prove stabilità) Evoluzione generale (mod. 1- staz. Autom.) Previsioni meteo Previsione regionale consolidamento (mod. 4 prove stabilità) Evoluzione generale (mod. 1- staz. Autom.) Previsioni meteo Previsione locale
10 IL SITO
11 Esempio concreto di previsione locale scialpinistica del Canin Le domande sono: Vi saranno pericoli? Quali? Dove? Si può fare? Se sì, quale il tracciato meno pericoloso? Zona di applicazione con tracciato teorico iniziale
12 Esempio concreto di previsione locale scialpinistica del Canin Siti valanghivi che intercettano il tracciato zone pericolose da monitorare Quindi molto importante la scelta dei siti dove eseguire i rilievi stratigrafici e penetrometrici e i test di stabilità
13 Esempio concreto di previsione locale scialpinistica del Canin punti di rilevamento - giornaliere fisse - Stratigrafica fissa - Automatiche - Stratigrafiche itineranti Posizione delle stazioni
14 scialpinistica del Canin: scelta dei siti di monitoraggio Funzione e rappresentatività delle stazioni giornaliere fisse: - Sella Nevea (1200m) e Rifugio Gilberti (1850m): evoluzione generale del manto in fondo valle e a media quota in esposizione N Automatiche: - Livinal lunc (1850m) e Pista Canin (1500m): evoluzione generale in tempo reale del manto a media quota e al limite medio della neve a N Stratigrafica fissa (funivia Gilberti): evoluzione nel tempo della stabilità a media quota a N Stratigrafiche itineranti: - Sella Golvez (2150m), Monte Forato (2300m), Sella Ursic (2300m) e Sella Bila Pec(2000m): situazione della stabilità nei siti critici del momento Posizione delle stazioni
15 scelta dei siti di monitoraggio Elemento da non dimenticare mai: La scelta dei siti di monitoraggio deve sempre tenere conto della sicurezza dei rilevatori (i siti di rilievo devono essere in zona sicura e raggiungibili in sicurezza) Posizione delle stazioni
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18 scialpinistica del Canin evoluzione precedente dati mod. 1
19 scialpinistica del Canin evoluzione precedente stazioni automatiche - nevicate nel periodo con nuovi apporti (70 cm in quota, 40 cm in fondo valle) L altezza neve passa da 120 a 190 cm -Temperature in abbassamento Cm STAZIONE: LIVINAL LUNC - ALTEZZA NEVE DIC Venti relativamente freddi anche se da SW 0 25/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2005 Data STAZIONE: LIVINAL LUNC - TEMPERATURA ARIA DIC /12/ Gradi centigradi /12/ /12/ /12/2005 Data 28/12/ /12/ /12/ /12/2005
20 scialpinistica del Canin previsioni meteo precedenti alla gara Situazione meteo sostanzialmente stabile Forse qualche rovescio ma dal pomeriggio (gara conclusa) Venti di bassa intensità Temperature costanti Determinante resta quindi la condizione di stabilità del manto nevoso rispetto alle variazioni del tempo atmosferico
21 scialpinistica del Canin stratigrafici precedenti alla gara Alle quote più elevate del percorso si riscontra un marcato pericolo di distacco provocato di lastroni soffici (possibile anche il distacco spontaneo con innalzamento termico) Blocco con grado 4 (1 salto) Blocco con grado 4 (1 salto) Blocco con grado 5 (2 salto)
22 Scialpinistica del Canin: decisione finale Vi è pericolo di distacco provocato di lastroni soffici anche con debole sovraccarico alle quote più elevate La gara si può fare ma su un tracciato che escluda le zone più pericolose Il nuovo tracciato ipotizzabile diviene: Variazione del percorso
23 Servizio territorio montano e manutenzioni BOLLETTINO VALANGHE PER GARA SCIALPINISTICA MONTE CANIN N 59 bis Bollettino locale per scialpinistica Monte Canin SABATO 12 APRILE 2008 SITUAZIONE COPERTURA NEVOSA: continua da quota 1200 m ALTEZZA MEDIA DEL MANTO NEVOSO A 1800: 250 cm ALTEZZA MEDIA DEL MANTO NEVOSO A 2300: 350 cm NEVE FRESCA A cm Bollettino locale valido solo per la zona del monte Canin NEVE FRESCA A 2000: 4 cm STATO DEL MANTO NEVOSO: sopra i 1800 m sono caduti da 2 a 4 cm di neve fresca sul vecchio manto nevoso caratterizzato da neve da fusione umida o bagnata fino agli strati profondi tipicamente primaverili che presentano l alternanza di strati a bassa durezza con croste più consistenti. Le piogge dei giorni scorsi, oltre ad aver favorito la fusione, ha appesantito il manto fino agli strati interni. Nelle ore centrali si sono verificati scaricamenti di neve bagnata o fradicia dai pendii molto ripidi che hanno interessato solo gli strati superficiali. PREVISIONI METEOROLOGICHE a cura dell OSMER ARPA FVG SITUAZIONE GENERALE: Domenica sulla nostra regione rimarrà aria umida in quota, mentre tra lunedì e martedì arriverà un fronte atlantico. DOMENICA: Cielo in genere coperto con deboli nevicate oltre i 1300 m circa. LUNEDÌ: Al mattino nuvolosità varabile con la possibilità di qualche rovescio temporalesco. Dal pomeriggio sera nevicate moderate oltre i 1300 m circa dati meteorologici domenica lunedì attendibilità della previsione 60% 60% temperatura media a 2000 m -1 C -2 C temperatura a Sella Nevea Rifugio Gilberti Min: +4 C Max:+8 C Min: -1 C Max:+3 C Min: +3 C Max:+9 C Min: -2 C Max:+3 C quota dello zero termico 1800 m 1700 m vento prevalente a 2000 m SW 1 m/s SW 6 m/s PERICOLO DI VALANGHE PREVISTO PER DOMENICA 13 APRILE 2008 Le precipitazioni temporalesche previste tra sabato e domenica potranno portare fino a 20 cm di nuova neve; il lieve abbassamento delle temperature favorirà il consolidamento degli strati più prossimi alla superficie, mentre quelli interni continueranno ad essere umidi o bagnati. Al di sotto dei 1900, con buona probabilità, ma anche sopra tale quota, nel caso di scarsi apporti di nuova neve, potranno formarsi croste superficiali da rigelo dure. Durante le ore centrali della giornata, con l innalzamento della temperatura, saranno possibili piccoli distacchi superficiali a debole coesione dai pendii più ripidi. Qualora dovesse presentarsi maggiore soleggiamento nel primo pomeriggio il pericolo potrebbe raggiungere il grado 3 (marcato). GRADO DI PERICOLO PREVISTO: 3 (Marcato) I previsori Daniele Moro Gabriele Amadori Luciano Lizzero
24 Estensione del metodo ad un caso di piano di chiusura temporanea Ipotesi: I tracciati della carta sono piste da sci L evoluzione meteo e del manto nevoso sono gli stessi (forti nevicate, grandi lastroni soffici instabili) Il piano di gestione prevede una soglia di rischio di 60 cm staccabili
25 Situazione dopo 3 giorni di nevicata Riassumendo con un solo stratigrafico: Abbiamo 100 cm di nuova neve su una debole crosta da fusione e rigelo sotto cui vi sono già altri strati deboli (neve pallottolare): alto pericolo di distacco spontaneo di medie e anche grandi valanghe Abbiamo superato la nostra soglia di rischio (60 cm) Ovviamente chiudiamo La domanda ora è: quando possiamo riaprire?
26 Quando si può riaprire? 1 caso (relativamente facile): Nel giorno/giorni successivi i pendii pericolosi scaricano (se le valanghe arrivano sulle piste oltretutto si risparmia sui costi di innevamento artificiale) Quindi si riapre: il pericolo locale è scomparso o è residuale e limitato a zone non interessanti o con basso pericolo richiede la capacità di valutazione del pericolo residuale
27 Quando si può riaprire? 2 caso (meno facile): Nel giorno/giorni successivi non vi è grande attività valanghiva spontanea anzi il vento interviene a localizzare il pericolo con il trasporto con formazione di lastroni anche compatti ma con debole consolidamento: relativamente basso pericolo di distacco spontaneo ma alto pericolo di distacco provocato con debole sovraccarico si riapre ma: - Con solo attività sulle piste controllate - Con assoluto divieto di attività fuori pista - Richiede una grande capacità di valutazione locale
28 Quando si può riaprire? 3 caso (il più difficile): Nel giorno/giorni successivi non vi è attività valanghiva spontanea né azione di compattazione e localizzazione del pericolo da parte del vento: situazione stabile con pericolo di distacco spontaneo e provocato con debole sovraccarico si riapre solo quando i processi di assestamento e consolidamento determineranno una condizione accettabile rispetto ai criteri del piano: situazione che richiede grande professionalità e capacità: si tratta di conciliare la giusta sicurezza con il minor costo
29 Quando si può riaprire? 4 caso (in assoluto il più facile): Stiamo gestendo un comprensorio dotato di piano di distacco programmato che prevede un range ottimale di tiro compreso tra 20 e 40 cm di nuova neve Nelle stesse condizioni man mano che si raggiungono i parametri ottimali si provvede al distacco; la professionalità richiesta è la capacità di valutazione del momento ottimale soprattutto dopo il primo sparo ( e magari, per risparmiare sull innevamento artificiale, facendo arrivare la valanga sulle piste) si riapre alla fine dell evento perturbato dopo la verifica di efficacia degli interventi
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