L italiano lingua di studio per le materie scientifiche
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- Alfonsina Serafini
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1 L italiano lingua di studio per le materie scientifiche Chiara Nocentini Area pedagogica del Dipartimento Istruzione e Formazione italiana, Bolzano
2 Costante collaborazione con i centri linguistici Corso novembre 2012 Language of Schooling Lingua di scolarizzazione Formazione e Laboratori congiunti di italiano e matematica Iniziative relative al CLIL Convegno ottobre 2014 Sprachsensibler Unterricht Gruppo di lavoro Corso febbraio 2013 L italiano lingua di studio per le materie scientifiche Convegno gennaio 2014 L italiano L2 nella scuola secondaria per comunicare e studiare: progetti e percorsi didattici
3 Facilitazione Accessibilità Non è ugualea banalizzazioneo semplificazione impoverente. Implicala rimozionedi ostacolie la creazionedi elementidi ausilio alla comprensione (situazionioperative, iconografia, multimedialità, attività a mediazione sociale). Morfosintattica Lessicale Testuale Grafica
4 Obiettivo Creare del materiale per lo studio delle discipline scientifiche accessibile agli studenti con background migratorio, che fornissero ai docenti un modello Tempi Da primavera 2014 elaborazione grafica finale per dicembre 2015 Modalità di lavoro Lavoro in tre sottogruppi, con incontri allargati periodici Consulenza in presenza e online della prof.ssa Maria Frigo Fasi di lavoro Creazione di una prima bozza del materiale sperimentazione in alcune classi / laboratori linguistici rielaborazione del materiale
5 Prodotto Unità di apprendimento per il laboratorio di fisica Unità di apprendimento per la matematica Unità di apprendimento per le scienze LA DILATAZIONE TERMICA DEI METALLI LA RISOLUZIONE GRAFICA DI UNA DISEQUAZIONE DIII GRADO L ATMOSFERA
6 Destinatari Studenti con background migratorio della scuola secondaria di II grado (livello di competenza linguistica A1 A2) Modalità di utilizzo Struttura del materiale Con l intera classe (differenziando le attività) Con gli studenti che frequentano i laboratori linguistici Guida per l insegnante: o Introduzione metodologica oindicazione di prerequisiti, obiettivi (competenze, contenuti disciplinari e abilità) o Soluzioni delle attività o Tempo previsto per lo svolgimento o Glossario dei termini utilizzati Schede per gli studenti
7 Alcune differenze nell impostazione delle tre unità LA DILATAZIONE TERMICA DEI METALLI Metodologia attiva, apprendimento per scoperta Attività di scaffolding linguistico contestuali alle attività disciplinari LA RISOLUZIONE GRAFICA DI UNA DISEQUAZIONE DIII GRADO Riferimento a oggetti e concetti quotidiani per facilitare l apprendimento di concetti matematici complessi Inserimento graduale della terminologia specifica Attività di sostegno e di approfondimento linguistico separate dalle attività disciplinari e centrate soprattutto sul diverso significato che alcune parole hanno nel linguaggio comune e in quello matematico L ATMOSFERA Semplificazione di testi
8 Aspetti positivi Aspetti problematici Riflessione sul tema dell accessibilità dei contenuti disciplinari da parte dei docenti del gruppo di lavoro Buoni risultati in termini di apprendimento e motivazione (in base agli esiti della sperimentazione) anche per studenti senza background migratorio Difficoltàad allargarela riflessione sull accessibilità dei contenuti disciplinari oltre il livellodel gruppodilavoro, per raggiungere tutti i docenti
9 Ipotesi esplorazione scoperta Uso di immagini per facilitare la comprensione Uso di video per elicitare le preconoscenze Consolidamento delle parole chiave Produzione orale guidata Abbinamenti Confronto con una lingua conosciuta Alcuni esempi di attività Cloze Da grafico a testo, da testo a grafico Produzione scritta guidata Sinonimi e contrari Formazione delle parole: prefissi Riordino di sequenze Stessa parola, diversi significati Riferimenti alla realtà quotidiana
10 Breve bibliografia (da Maria Frigo) Ulteriori indicazioni bibliografiche
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