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1 Contribution of Emission Sources on the Air quality of the Port cities in Greece and Italy Newsletter ΙV Aprile 2014 La quarta e ultima newletter del Progetto «CESAPO - Contribution of Emission Sources on the Air quality of the Port-cities in Greece and Italy» intende presentare l avanzamento delle azioni svolte nel periodo che è intercorso tra la terza newsletter fino al termine del Progetto. Il Progetto è stato sviluppato nel quadro del Programma INTERREG European Territorial Cooperation Program Greece Italy , con un budget di ed una durata di 24 mesi ed è stato finanziato dall Unione Europea Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (ERDF) e dai Fondi Nazionali di Grecia e Italia. Informazione e pubblicità Nell ambito del progetto è stata prodotta una brochure in inglese e italiano ed è in preparazione un opuscolo informativo in greco; in essi sono presentati i dettagli del progetto, i motivi che hanno condotto alla sua implementazione, gli obiettivi e la metodologia seguita. In data 26/11/2012 si è tenuta a Brindisi una riunione per fare il punto sull avanzamento e sullo sviluppo delle attività progettuali, seguita da una conferenza stampa con distribuzione ai partecipanti di materiali riguardanti il progetto. Un importante riferimento sul progetto è stato, anche, inserito nell VIII Rapporto di ISPRA sulla Qualità dell'ambiente Urbano e in data 15 maggio 2013 si è tenuto a Lecce un seminario scientifico sempre inerente il progetto. Molte informazioni sul progetto sono state pubblicate dalla stampa greca e italiana; un ulteriore richiamo al progetto è stato inserito all interno del sito Enet.gr del quotidiano greco Eleftherotypia. Università di Patrasso Regione della Grecia Occidentale Università del Salento Istituto di Scienze dell'atmosfera e del Clima Agenzia Regionale per la Protezione e la Prevenzione dell Ambiente della Puglia

2 La strumentazione usata l inventario delle emissioni Nell area di Brindisi sono stati collocate, nel passato, varie stazioni fisse per il monitoraggio della qualità dell aria, in particolare all interno dell area del porto. Inoltre, è stata realizzata una prima base di dati relativa alle emissioni di inquinanti gassosi generati dalle attività interne al porto, per gli anni 2005, 2007 e Nell ambito del progetto CESAPO, tali informazioni sono state incrementate con misure in continuo, effettuate in un periodo di cinque mesi (Periodo di Osservazione Intensiva IOP: giugno ottobre 2012) attraverso strumentazione tecnologicamente avanzata, collocata in dodici siti diversi. Dieci di tali siti, coincidenti con quelli delle misure precedenti, sono stati gestiti da ARPA Puglia mentre due siti nuovi, scelti appositamente per il progetto, sono stati gestiti da ISAC-CNR (figura 1). Fig.1. Mappa dell area in studio, che mostra i siti di monitoraggio della rete regionale (ARPA Puglia, in rosso) e i due siti addizionali installati da ISAC-CNR (in blu).. Per quanto riguarda il primo nuovo sito di monitoraggio (fig. 1), la strumentazione utilizzata comprendeva due campionatori sequenziali a basso flusso Zambelli Explorer e FH95SEQ Thermo ESM Andersen per il PM2.5 e due campionatori di particelle totali aerodisperse (TSP) Analitica Strumenti e Tisch Environment per la determinazione delle concentrazioni di IPA (fig. 2). Per quanto riguarda il secondo sito, si è provveduto a collocare il Laboratorio Mobile di ISAC-CNR presso il terminal passeggeri, a circa 30m dalla banchina di approdo delle navi turistiche. Questo sito è stato dedicato al monitoraggio ad elevata risoluzione temporale delle concentrazioni di particelle (con dimensioni 0.01 μm, 1μm e PM2.5), come pure al monitoraggio in remoto con un sistema DOAS del biossido di azoto e del biossido di zolfo (fig. 3). Fig. 2. A sinistra: campionatori installati sul tetto dell'edificio ASI a Brindisi. A destra: mappa del sito utilizzato per il campionamento vento-selettivo.

3 La scelta dei siti ed il campionamento simultaneo sono stati indirizzati ad incrementare la probabilità di differenziare le sorgenti degli inquinanti, che hanno effetto sulla qualità dell aria a livello locale. Il principale obiettivo era quello di utilizzare i dati raccolti e le simulazioni con modelli numerici per lo studio dettagliato dell'inquinamento dell'aria, prendendo in considerazione le condizioni meteo-climatiche e valutando il contributo delle varie attività quali il traffico e la manovra delle navi nel porto ed il traffico veicolare connesso al carico/scarico delle navi. Fig. 3. A sinistra: Laboratorio Mobile del CNR-ISAC collocate presso il Terminal Passeggeri del porto di Brindisi. A destra: sensori installati sul tetto del Laboratorio Mobile. Nel caso di Patrasso, la strumentazione di tipo avanzato è stata collocata in punti strategici del porto, allo scopo di effettuare un monitoraggio in continuo ed ottenere una base dati aggiornata (vi erano misure relative agli anni 2007 e 2009). Le rilevazioni sono state effettuate in due periodi, ovvero nella primavera e nell inverno del L inventario delle emissioni per l area di Patrasso comprende i seguenti settori di attività antropiche: Industria, Riscaldamento domestico, Uso di solventi e altri prodotti, Estrazione e distribuzione di combustibili fossili ed energia geotermica, Trasporto su strada, Altre sorgenti e macchinari mobili (eccetto il trasporto e le attività marittime), Trasporto e attività navali, Trattamento di rifiuti e Agricoltura. Le emissioni per queste categorie sono basate sul database dell organizzazione olandese TNO (Kuenen et al., 2011), disponibile per l anno 2007, tranne che per la categoria Trasporto e attività navali, per la quale le emissioni sono state stimate quantitativamente usando specifiche metodologie e fattori di emissione (Cooper and Gustafsson, 2004; ΕΕΑ 2006). Utilizzando il modello emissivo MOSESS (computer model for the construction of model ready emission inventories) (Markakis et al., 2013), sono state calcolate ed analizzate nel tempo le emissioni degli inquinanti CO, NOx, SO 2, NH 3, NMVOC, PM10 and PM2.5 su una griglia con risoluzione spaziale di 2 Km. Le emissioni delle sorgenti naturali (polveri terrigene, aerosol marino e biogeniche) sono state calcolate attraverso il modello emissivo NEMO (Natural Emission MOdel) (Markakis et al., 2009; Poupkou et al., 2010).

4 La Figura 1 e la Tabella 1 illustrano i primi risultati sulle emissioni di inquinanti nella regione di Patrasso. Figura 1. Contributo emissivo delle varie sorgenti antropiche nell area di Patrasso. Tabella 1. Emissioni gassose (ton/anno) dalle sorgenti di trasporto marittimo e dalle attività portuali nell area di Patrasso (anno di riferimento: 2010).

5 La combinazione dei dati precedenti, insieme a quelli che saranno raccolti più di recente, costituirà il punto di riferimento per l applicazione di modelli matematici e simulazioni, analogamente a Brindisi, con lo scopo di ottenere un confronto tra lo stato di inquinamento dell aria nelle due città portuali e di raggiungere conclusioni utili per lo studio della qualità dell'aria. Tali conclusioni permetteranno di creare una base di dati che fornisca un supporto decisionale per lo sviluppo di policy ambientali e, di conseguenza, consenta di produrre una Guida alle Buone Pratiche in ambito portuale. Inoltre, sarà possibile promuovere una collaborazione strategica fra autorità portuali e autorità in campo ambientale, con lo scopo di rendere applicative le buone pratiche, coerentemente con altre città portuali europee che si trovano a far fronte a problemi analoghi, derivanti dal traffico navale. Le riunioni di Progetto Il Progetto CESAPO viene coordinato attraverso quattro riunioni del Comitato Guida, nelle quali sono presenti rappresentanti di tutti i partner. Il programma di Progetto comprende due riunioni a Patrasso, una a Brindisi e una a Lecce. La seconda riunione di progetto si è svolta in data 26 novembre 2012 a Brindisi, organizzata da ARPA Puglia all interno del porto di Brindisi. Il partner capofila ha condotto una rassegna delle azioni del progetto fino al momento della riunione, e i responsabili dei vari partner hanno presentato lo stato di avanzamento del lavoro di propria pertinenza. Inoltre, si è condotta un analisi della metodologia scientifica usata dai partner di progetto per l esecuzione delle misure e l analisi della qualità dell aria nelle rispettive aree. La verifica sullo sviluppo del progetto ha avuto complessivamente un esito positivo, confermando l eccellente grado di cooperazione e di impegno per il conseguimento degli obiettivi programmati. Figura 4. A sinistra: riunione sull avanzamento del Progetto a Brindisi. A destra: conferenza stampa sul Progetto a Brindisi. Bibliografia 1. Cooper, DA., Gustafsson, T., Methodology for calculating emissions from ships: 1. Update of emission factors, Report series SMED and SMED & SLU EEA (European Environment Agency), EMEP/CORINAIR Emission Inventory Guidebook (EEA Technical Report no.30). Available at 3. Kuenen, J., van der Gon, H. D., Visschedijk, Α., van der Brugh, H., van Gijlswijk, R., MACC European Emission Inventory Database for the years , TNO 060 UT Markakis, K., Giannaros, T., Poupkou, A., Liora, N., Melas, D., Sofiev, M. and Soares, J., Evaluating the impact of particle emissions from natural sources in the Balkan region, European Aerosol Conference 2009, 6 9 September 2009, Karlsruhe, Germany. 5. Markakis, K., Katragkou, E., Poupkou, A., Melas, D., MOSESS: A new emission model for the compilation of model ready emission inventories. Application in a coal mining area in Northern Greece, Environmental Modeling & Assessment (accepted). 6. Poupkou, A, Giannaros, T., Markakis, K., Kioutsioukis, I., Curci, G., Melas, D. and Zerefos, C., Development of a model for the calculation of biogenic NMVOCs emissions in Europe, Environmental Modeling and Software, 25,

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