eda quaderni di architettura

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1 eda quaderni di architettura 3

2 Direttore Olimpia Niglio Kyoto University, Japan Comitato scientifico Rubén Hernández Molina Universidad Nacional de Colombia, Colombia Taisuke Kuroda Kanto Gakuin University, Japan Alberto Parducci Università degli Studi di Perugia Pastor Alfonso Sanchez Cruz Universidad Autónoma Benito Juárez de Oaxaca, México Enzo Siviero Università Iuav di Venezia Karin Templin University of Cambridge, United Kington Federica Visconti Università degli Studi di Napoli Federico II

3 eda quaderni di architettura La collana editoriale Esempi di Architettura nasce per divulgare pubblicazioni scientifiche edite dal mondo universitario e dai centri di ricerca, che focalizzino l attenzione sulla lettura critica dei proget ti. Si vuole così creare un luogo per un dibattito culturale su argomenti interdisciplinari con la finalità di approfondire tematiche attinenti a differenti ambiti di studio che vadano dalla storia al restauro, alla progettazione architettonica e strutturale, all analisi tecnologica, al paesaggio e alla città. Le finalità scientifiche e culturali del progetto EDA trovano le ragioni nel pensiero di Werner Heisenberg Premio Nobel per la Fisica nel È probabilmente vero, in linea di massima, che nella storia del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi si verificano spesso nei punti d interferenza tra diverse linee di pensiero. Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della cultura umana, in diversi tempi ed in ambienti culturali diversi o di diverse tradizioni religiose; perciò, se esse veramente si incontrano, cioè, se vengono a trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine ad un effettiva interazione, si può allora sperare che possano seguire nuovi ed interessanti sviluppi. Quaderni di Architettura EdA QA, Quaderni di Architettura nasce per incentivare il dialogo multidisciplinare e la partecipazione attiva tra professionisti e comunità nell ambito delle decisioni che sono alla base della conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico, nonché della realizzazione di nuove opere architettoniche e infrastrutturali che trasformano adeguatamente il territorio. È infatti fondamentale il coinvolgimento della comunità nelle decisioni programmatiche che riguardano le diverse azioni svolte sull ambiente al fine di rendere consapevoli le generazioni presenti e future dell importanza e del ruolo educativo che l architettura e l ingegneria svolgono all interno dei singoli contesti socio culturali. La collana EdA QA, Quaderni di Architettura intende contribuire alla conoscenza e diffusione dei percorsi progettuali che professionisti (architetti ed ingegneri) e operatori del settore quotidianamente affrontano per costruire un futuro migliore del nostro habitat.

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5 Federico Arieti Tornando all opera Progetto di valorizzazione funzionale, energetica, socioculturale del Teatro Comunale di Bologna Prefazioni di Alessandro Cocchi Pietromaria Davoli Francesco Ernani Roberto Fazioli Mario Lolli Ghetti Marco Stanghellini Paolo Veggetti

6 Copyright MMXIV ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) isbn I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: ottobre 2014

7 L arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l avvenire. (epigrafe anonima, Teatro Massimo di Palermo, frontone)

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9 Nel mio ruolo di Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, sono lieto di presentare un progetto di elevato spessore tecnico e sociale. Con ricchezza e novità di contenuti, esso muove dalle gravi problematiche in cui attualmente versa il teatro lirico nel nostro Paese, affrontando, in modo specifico e approfondito, la riqualificazione e valorizzazione ad ampio spettro del Teatro Comunale di Bologna, approdando a risposte e soluzioni di credibilissima efficacia. Alla Città e al suo Teatro faccio pertanto l augurio di riuscire a portare avanti lo specifico progetto con possibilità di realizzare le soluzioni esposte in questo volume, riconoscendone al suo autore il pieno merito. Francesco Ernani

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11 Prefazioni 7 Prefazioni ALESSANDRO COCCHI Ingegnere Chimico. Professore Emerito della Facoltà di Ingegneria dell Università di Bologna (Dipartimento di Ingegneria Energetica, Nucleare e del Controllo Ambientale). Presidente della Commissione Acustica dell'u.n.i. Esperto e consulente di fama mondiale in materia di acustica (con particolare riferimento all acustica teatrale), è il massimo conoscitore della Sala del Teatro Comunale di Bologna. L edificio TEATRO è molto particolare proprio perché chiamato a fornire una prestazione diversa da quelle usualmente richieste a un tetto e un po di muri perimetrali che formano una caverna artificiale, luogo riparato ove l uomo svolge poi le proprie attività lavorative o trova riparo per il riposo e la vita domestica. Esistono invero altre funzioni che nel tempo l uomo è andato man mano sviluppando e perfezionando, in particolare a favore dell istruzione e dell assistenza sanitaria, ma quella del teatro è unica perché, a differenza di tutti gli altri, quell edificio è uno strumento musicale, capace di reagire alle sollecitazioni vibratorie prodotte dall oscillazione di oggetti di varia forma e dimensione. Alla cavità centrale, chiamata a svolgere questa funzione fin dal tempo dei romani, che per primi utilizzarono spazi chiusi per le loro rappresentazioni sacre e/o profane, se ne affiancano poi altre, definibili accessorie, che servono a far funzionare quella che nel complesso potremmo definire macchina teatrale. La cavea del Teatro Comunale di Bologna ha resistito alle critiche feroci che ne accompagnarono la costruzione, con le sue pareti in muratura, il pavimento in legno su una cavità in pietra tra le poche sopravvissute alle rigide regole della sicurezza antincendio, il soffitto in cannucciato e gesso che, con la sua bombatura perfetta, svolge la stessa funzione della tavola superiore nel violino. Purtroppo per vivere un teatro necessita di una continuità di spettacoli che, tra le altre cose, richiede energia per la climatizzazione, e questo è un bene da utilizzare con parsimonia, secondo i più moderni dettami della scienza e della legge. Nell avvicinarsi al Teatro Comunale al fine di renderlo più funzionale sotto tutti gli aspetti, l Architetto Arieti si è mosso con estrema cautela, quasi in punta di piedi, pur raggiungendo risultati di sicura efficacia, quindi contemperando le ragioni dell acustica con quelle delle moderne tecnologie teatrali ma anche per il risparmio energetico: ho seguito fin dal principio con grande interesse l operato dell autore di questo volume, sempre attento a quanto poteva accadere alle sue peculiarità acustiche, quasi autoeleggendomi a custode dell operato del Bibiena, ed è con piacere che affermo ora che l insegnamento derivante da quello studio è rispettoso della funzione del teatro e ad un tempo esempio mirabile di quanto si dovrebbe fare dovunque, ma soprattutto con la speranza di poter assistere alla messa in opera dei risultati progettuali che da esso sono derivati, pena lo scivolare inarrestabile di quella macchina dei sogni verso un ineluttabile destino. PIETROMARIA DAVOLI Architetto. Professore Straordinario di Tecnologia dell Architettura, Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara. Laurea in Architettura con dignità di stampa e PhD. È Direttore del Centro Ricerche Architettura > Energia del Dipartimento di Architettura, ove si occupa di tecnologie sostenibili, in particolare nella riqualificazione energetico-ambientale del patrimonio storico. La progettualità della riqualificazione energeticoambientale come opportunità di tutela. La ricerca progettuale in oggetto contribuisce a testimoniare come l intervento di retrofit energetico-ambientale sul patrimonio storico, anche nel caso della presenza di un vincolo di tutela, non sia un atto di violenza o di scarsa sensibilità verso l Organismo Architettonico, ma al contrario debba diventare un atto necessario di maggior tutela, per garantire una duratura ed efficace conservazione del bene. Quando condotto con sensibilità e competenza, esso collabora infatti ad evitare la semplice logica del restauro finalizzato a restituire un contenitore museo di sé stesso, senza nuova vita, ma introduce alla gestione sostenibile di una costruzione storica partendo innanzitutto da aspetti di controllo energetico-ambientale, con ricadute immediatamente tangibili: - la re-immissione del bene storico nelle logiche di utilità sociale contemporanea e spesso anche di attrazione di investimenti privati per una sua più incisiva valorizzazione; - la restituzione di un edificio che garantisca condizioni termo-igrometriche di elevato comfort per gli occupanti e più idonee alla salvaguardia dell edificio stesso (controllo della temperatura, della qualità dell aria, dei tassi di umidità relativa in modo da prevenire la formazione di condense e fenomeni di deterioramento ad esse associati). Venendo allo studio qui presentato, al di là di una prima impressione sulla sua connotazione decisamente tecnico-specialistica (sia sul fronte dell effi-

12 Indice 339 Indice Saluto ufficiale del Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna (Ernani) 005 Prefazioni (Cocchi, Davoli, Fazioli, Lolli-Ghetti, Stanghellini, Veggetti) 007 Breve nota introduttiva 016 I Da dove si comincia un abstract a monte di tutto il Teatro Comunale: servizio pubblico nella "Bologna degli orchestrali" 024 II Note storiche sul Teatro Comunale di Bologna i Bibiena il Teatro Comunale nasce e si sviluppa come servizio pubblico la storia del Teatro Comunale storia dei restauri del Teatro Comunale 056 III L'edificio del teatro, oggi una panoramica 081 IV Un'indagine energetica sull'edificio odierno elaborare un modello di calcolo, partendo dall'involucro del teatro il panorama impiantistico del Comunale fabbisogni in energia termica e primaria: di cosa si tratta? accanto al modello, i consumi reali del teatro 131 V Il Progetto per il Teatro Comunale di Bologna alcune scelte di campo: una prima ipotesi abbandonata il Percorso Esterno e il Percorso Interno musica ed architettura, il parallelo tra due espressività affini un programma funzionale e uno schema distributivo articolati rivedere potenziare l'apparato funzionale e scenotecnico come funziona la nuova macchina scenica? qualche concetto strutturale 241 VI Energia per il nuovo Teatro un approccio razionale all'energia: perché? God is in the details mappare e quantificare la "scatola Teatro" il sistema cardiovascolare del Teatro: la VMC e i suoi escamotages concetti impiantistici: vince l'acqua, risorsa di tradizione bolognese due steps intermedi e l'esito di progetto: un confronto significativo concludendo, zero energy e non solo 319 VII ma può anche darsi un'ipotesi di minima migliorare la performance e ridurre i costi sviluppi 327 Conclusioni e prospettive 331 Ringraziamenti 333 Bibliografia 336 Referenze 337 Indice 339