Efficienza della giustizia civile e sistema economico

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1 Efficienza della giustizia civile e sistema economico Giuliana Palumbo Servizio Studi di struttura economica e finanziaria Banca d Italia Giornata europea della giustizia civile, Roma, 27 ottobre 2009

2 Contenuto A) Valutazione dei costi per le imprese: indagine BdI B) Effetti economici del funzionamento della giustizia C) Evidenze empiriche (basate su cfr internazionale e all interno dell Italia) D) Possibili cause dell inefficienza della giustizia civile in Italia - Domanda - Offerta

3 A) Valutazione dei costi per le imprese Indagine BdI su un campione di imprese industriali con più di 50 addetti (2008); in media, un impresa coinvolta in una causa civile per inadempimento contrattuale della controparte in un terzo dei casi preferisce accordarsi per giungere all accordo rinuncia mediamente al 37 per cento della somma che sarebbe stata dovuta in media, nel 2008, il costo dei servizi legali (per il contenzioso civile) era dello 0.7 per cento del fatturato

4 B) Effetti economici del funzionamento della giustizia pilastro tra le istituzioni di un economia di mercato (diritti di proprietà, contratti, enforcement) (alcuni) canali attraverso i quali il funzionamento della giustizia incide sulla crescita economica: sviluppo dei sistemi finanziari: tutela dei creditori riduzione del costo del credito riduzione dei vincoli finanziari alla nascita e crescita delle imprese accumulazione e crescita: certezza del rendimento e dell appropriabilità degli investimenti favorisce l accumulazione (in particolare, nei settori in cui le risorse critiche non sono costituite da capitale fisico) promozione della concorrenza: rimozione delle barriere all entrata costituite dal prevalere di meccanismi informali per garantire il rispetto dei contratti (reputazione, relazioni di lungo periodo)

5 C) Evidenze empiriche giustizia più inefficiente dimensione più ridotta delle imprese cfr internazionale (Cingano e Pinotti, 2009) all interno del paese (Cingano e Pinotti, 2009; Bianco e Giacomelli, 2004)

6 Durata procedimenti e dimensione d impresa paesi avanzati

7 Analisi econometrica basata su 15 paesi avanzati : una riduzione della durata dei procedimenti in ITA a livelli simili a quelli del paese che occupa la posizione mediana nel campione produrrebbe in media un aumento dimensione delle imprese del 60% (Cingano Pinotti, 2009)

8 Durata procedimenti e dimensione d impresa regioni italiane

9 Analisi econometrica a livello provinciale: a parità di altri fattori, considerati nei valori medi, la differenza di efficienza (durata) tra provincia meno e più efficiente un differenziale di fatturato mediano pari a 60 milioni (Bianco e Giacomelli, 2004)

10 C) Evidenze empiriche: altri effetti Una maggiore durata dei processi minore natalità (Bianco e Giacomelli, 2004) minore disponibilità di credito (Jappelli, Pagano e Bianco (2005) maggiore ricorso al debito commerciale rispetto a quello bancario (Carmignani, 2005) riduzione della disponibilità di credito per le famiglie: > prob. di risposta negativa a richiesta di credito (Fabbri e Padula, 2004) minore sviluppo finanziario: modalità di detenzione del risparmio più tradizionali (Guiso, Sapienza e Zingales, 2004)

11 D) Le cause Durata dei procedimenti = risultante della interazione tra domanda e offerta di giustizia L eccessiva durata dei procedimenti in Italia è conseguenza di un eccesso di domanda o di una insufficienza dell offerta?

12 La domanda di giustizia Litigiosità elevata nel confronto internazionale Elevata incidenza delle cause di valore contenuto e di quelle in materia di lavoro e previdenza Litigiosità particolarmente elevata nel Mezzogiorno

13 La domanda di giustizia in alcuni paesi europei (numero di procedimenti civili in primo grado per abitanti, anno 2006) Famiglia francese 4000 Famiglia tedesca 3000 Famiglia scandinava Finlandia Norvegia Svezia Danimarca Germania Austria Slovenia Ungheria Slovacchia Romania Francia Spagna Portogallo Belgio Rep. Ceca Regno Unito Italia Olanda Fonte: CEPEJ (2008)

14 La domanda di giustizia in Italia: tipologia dei procedimenti di cognizione (procedimenti di cognizione in primo grado; valori percentuali, anno 2006) Lavoro e previdenza 31.4 Cognizione ordinaria tribunale 36.1 Cognizione ordinaria GdP 32.5

15 La domanda di giustizia in Italia (numero di procedimenti di cognizione in primo grado nei tribunali per abitanti, anno 2006) ITALIA Torino Milano Brescia Trento Bolzano Venezia Trieste Genova Bologna Firenze Perugia Ancona Roma L'Aquila Campobasso Napoli Salerno Bari Lecce Taranto Potenza Catanzaro Reggio di Calabria Palermo Messina Caltanissetta Catania Cagliari Sassari

16 I fattori che incidono sulla domanda 1. domanda patologica (differenziale tassi, durata, regole ripartizione spese processuali; Marchesi 2003) 2. costi di accesso 3. qualità della legislazione sostanziale e processuale 4. incentivi degli avvocati (numero; struttura compensi) Ns analisi evidenziano che 3. e 4. rilevanti per l Italia

17 Incentivi degli avvocati nel confronto internazionale, elevato numero di avvocati in rapporto alla popolazione (290 per abitanti, 154 in Germania e 71 in Francia) Analisi econometrica a livello provinciale: il numero degli avvocati incide positivamente sulla litigiosità (Carmignani e Giacomelli, 2009) l effetto induzione può risultare accresciuto in presenza di una struttura dei compensi basata sul carico di lavoro

18 L offerta di giustizia 1. Disponibilità risorse finanziarie (livello e composizione) 2. Disponibilità e distribuzione risorse umane 3. Incentivi dei magistrati e del personale amministrativo 4. Organizzazione del lavoro Ns analisi evidenziano criticità con riguardo a 2. e 3.

19 La distribuzione dei magistrati Numero di magistrati rispetto alla popolazione generalmente > nelle regioni meridionali ma numero di magistrati rispetto al carico di procedimenti è < nel Mezzogiorno, in particolare in alcuni distretti Indicazioni ambigue: l accumulo carichi pendenti dipende da inadeguatezza delle risorse e/o da minore produttività? Fatti stilizzati consolidati nel tempo: l offerta insegue la domanda, ma l aumento di risorse slegato da interventi sul piano organizzativo e degli incentivi non appare risolutivo

20 Numero di magistrati nel settore civile per abitante (magistrati per abitanti, anno 2006) ITALIA Torino Milano Brescia Genova Trento Bolzano Venezia Trieste Bologna Firenze Perugia Ancona Roma Napoli Salerno Bari Lecce Taranto Potenza Catanzaro Reggio di Calabria Palermo Messina Caltanissetta Catania Cagliari Sassari

21 Numero di magistrati rispetto al carico* nel settore civile (magistrati per procedimenti, anno 2006) ITALIA Torino Milano Brescia Genova Trento Bolzano Venezia Trieste Bologna Firenze Perugia Ancona Roma Napoli Salerno Bari Lecce Taranto Potenza Catanzaro Reggio di Calabria Palermo Messina Caltanissetta Catania Cagliari Sassari * Somma dei procedimenti civili pendenti a inizio anno e dei procedimenti sopravvenuti nell anno

22 Gli incentivi dei magistrati Per qualunque tipo di organizzazione, l'efficiente funzionamento dipende (anche) dalla presenza di incentivi adeguati un sistema di progressione di carriera premiante rispetto a tutti gli obiettivi rilevanti per l'organizzazione (accuratezza e indipendenza delle decisioni, ragionevole durata dei procedimenti ) e capace di garantire tra loro un ottimo bilanciamento

23 In Italia in generale legame debole tra progressione di carriera/funzioni e performance le distorsioni che possono derivarne: - impegno non adeguato - eccesso di segnalazione e distribuzione subottimale dell impegno tra le diverse fasi del processo (Palumbo e Sette, 2009) - eccesso di creatività (Levy, 2005) generano effetti negativi rilevanti sulla durata dei procedimenti e sulla litigiosità

24 Conclusioni Affrontare le disfunzioni della giustizia civile italiana produrrebbe benefici significativi per l economia nel suo complesso Diversi fattori vi contribuiscono e vanno affrontati congiuntamente e in modo organico (la disponibilità di informazioni è cruciale!) Il momento attuale rappresenta un occasione irrinunciabile: se non si interviene conseguenze anche gravi per chi si ritiene oggi protetto dalle conseguenze della crisi