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1 Riciclo della carta

2 La carta Composizione La carta è un materiale avente una struttura più o meno porosa e uno spessore regolare, costituito da particelle fibrose della lunghezza massima di pochi millimetri E formata a partire da fibre di cellulosa: legno conifere (pino, abete, larice) latifoglie (pioppo, faggio, betulla, eucalipto). lino canapa ottenuta dalle piante, ma anche da stracci di stoffa o materiali fibrosi derivanti da riciclo Fonte Produzione, riciclo e recupero di carte e cartone dalla A alla Z DIZIONARIO DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO Virtualis Copyright 2002 Motta Editore

3 La carta Composizione La scelta dei materiali dipende dall'uso finale della carta Circa 50% cellulosa viene ottenuta dagli alberi Restante 50% riciclaggio di giornali usati erba sparto bagassa della canna da zucchero stracci di cotone e di lino residui della lavorazione del legname imballaggi usati canne paglia di cereali e di lino scarti di lavorazione del cotone Fonte Produzione, riciclo e recupero di carte e cartone dalla A alla Z DIZIONARIO DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO Virtualis Copyright 2002 Motta Editore

4 La carta Composizione Cellulosa La cellulosa è un carboidrato complesso (un polisaccaride) di formula generale (C 6 H 10 O 5 ) n E' uno dei costituenti fondamentali delle pareti delle cellule di tutte le piante e si presenta praticamente allo stato puro nelle fibre di cotone, lino, juta, ramié. Virtualis Copyright 2002 Motta Editore

5 La carta Composizione La cellulosa non è solubile in nessuno dei solventi abituali, tranne che nel liquido di Schweitzer (soluzione di ossido di rame in ammoniaca) da cui si può riprecipitare per addizione di un acido. La cellulosa pura è bianca, inodore e insapore, ha densità 1,55

6 La carta Composizione Polvere minerale Polvere minerale fine e generalmente bianca, incorporata spesso nell impasto per conferire alla carta talune caratteristiche peculiari. Le cariche sono adoperate specialmente nelle carte da stampa e da scrivere, perché migliorano l opacità della carta specialmente se si tratta di cariche a elevato indice di rifrazione o a forte potere coprente; aumentano il grado di bianco, perlomeno quando sono più bianche delle materie fibrose cui sono mescolate; migliorano la lisciatura, tanto più quanto più fini sono le particelle di cui sono costituite; spesso hanno influenza favorevole sul lucido e sulla ricettività per l inchiostro da stampa. Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

7 La carta Composizione Le sostanze di carica riempiendo gli spazi compresi tra le fibre consentono di ottenere una superficie chiusa e piana, e conferiscono all'impasto fibroso determinate caratteristiche positive. Svantaggi abbassano le caratteristiche di resistenza della carta, fatto che ne impedisce o sconsiglia l impiego nelle carte da impacco e per sacchi; talora fanno diminuire il grado di collatura della carta. Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

8 La carta Composizione Le sostanze di carica hanno un costo notevolmente inferiore rispetto a quello dei materiali fibrosi. Il loro uso non deve però essere casuale, ci sono infatti dei limiti sia quantitativi che qualitativi difficilmente superabili poichè la massa fibrosa non sarebbe più in grado di ricevere quantità eccessive di tali materiali, bisogna inoltre tener conto che le sostanze di carica abbassano notevolmente tutte le altre caratteristiche meccaniche della carta. Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

9 Le principali cariche per carta sono: La carta Composizione Caolino [Al 2 Si 2 O 5 (OH) 4 ] Talco [Mg 3 (Si 2 O 5 ) 2 (OH) 2 ] Calcio carbonato (CaCO 3 ) Titanio biossido (TiO 2 ) Calcio solfato (CaSO 4 ) farina fossile silicati sintetici di alluminio, calcio e magnesio Zinco ossido e solfuro (ZnO-ZnS). Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

10 La carta Composizione Il collaggio che si ottiene con l'impiego dei prodotti riortati sotto conferisce alla carta una impermeabilità ai liquidi ed agli inchiostri (rendendola così scrivibile), infatti un foglio di carta non collato è generalmente assorbente. Le principali sostanze collanti sono: Resina naturale e sintetica Amido Caseina Cere ecc.

11 La carta Composizione Lignina La lignina è un polimero naturale complesso che fornisce sostegno e protezione alle cellule delle piante legnose. Il legno secco consiste per il 30% di lignina. Il peso molecolare del polimero va da 2000 a ; la sua chimica non è pienamente conosciuta, ma tra i suoi costituenti vi sono dei composti aromatici come la siringina. Virtualis Copyright 2002 Motta Editore

12 La produzione frantumazione e polverizzazione meccanica Materia prima Pezzi di legno Eliminazione di materiali grossolani frantumazione chimica Al solfito Processo Kraft soda caustica e solfuro di sodio Spappolamento

13 La produzione Battitura o Raffinazione Miscelazione, Diluizione Epurazione Macchine per la carta Fourdrinier macchina a cilindro Rifinitura.

14 La carta Frantumazione La fase di frantumazione consiste nell estrazione della cellulosa dalle piante Per via meccanica Per via chimica I processi industriali per la produzione di materia fibrosa hanno la funzione di ridurre le fibre delle piante in fibre allo stato elementare, le une separate dalle altre, eliminando parzialmente o totalmente lo strato di sostanze incrostanti che tengono cementate le fibre. La principale sostanza incrostante è la lignina (secondo componente del legno in ordine di importanza) ed ha la funzione di cementare le varie fibre tra loro, per dare corpo e rigidità al contesto legnoso

15 La carta Frantumazione e polverizzazione meccanica I pezzi di legno sono ridotti in pasta (pasta meccanica di legno) attraverso un processo di frantumazione meccanica I tipi di carta meno pregiata vengono generalmente prodotti dalla pasta fatta meccanicamente, che spesso contiene alcuni residui indesiderati. Pur ottenendo fibre allo stato elementare, il processo non è così selettivo da ridurre tutte le fibre ben separate le une dalle altre, inoltre queste sono ancora avvolte da uno strato di materiale incrostante Se il legno subisce un trattamento chimico piuttosto blando ed un successivo trattamento meccanico di elementarizzazione, si ottiene un prodotto chiamato pasta semichimica, cioè una pasta parzialmente disincrostata che ha le caratteristiche intermedie rispetto ai due tipi già citati Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

16 La carta Frantumazione chimica I metodi chimici permettono di eliminare la maggior parte delle impurità e residui presenti nell impasto iniziale permettendo di ottenere carta di pregio più elevato rispetto a quella ottenuta mediante uno spappolamento della materia prima di tipo meccanico Nel processo chimico, la materia prima viene posta in un recipiente chiuso che lavora ad alta pressione e ad alta temperatura (digestore ). Nel procedimento al solfito viene utilizzata una soluzione di solfiti mentre in quello al solfato, o "kraft", soda caustica (NaOH e Na 2 S). La lignina si scioglie e le fibre di cellulosa si separano; il tempo di cottura può arrivare fino a 12 ore. Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

17 La carta Frantumazione chimica La pasta cotta (pasta chimica) viene lavata per rimuovere le sostanze chimiche e passata attraverso setacci per la separazione dei pezzi di legno non digeriti e di altri materiali indesiderati. Da segnalare sono anche le paste chemitermomeccaniche (CTMP) e chemimeccaniche (CMP) nelle quali la lignina e le altre sostanze incrostanti vengono semplicemente ammorbidite attraverso un blando attacco termo-chimico o solo chimico. Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

18 La carta

19 La carta Spappolamento Considerando il caso di cartiere, come quelle italiane, che non sono in grado di integrare l'intero processo produttivo (dall'abbattimento del legno nel bosco, all'ottenimento del prodotto finito) e sono quindi costrette ad acquistare le materie prime fibrose allo stato secco, la prima operazione da effettuare in cartiera è quella di spappolare il materiale fibroso nella vasca di un apposito macchinario, denominato pulper (o spappolatore), contenente acqua e che ha lo scopo di separare il materiale fibroso in fibre allo stato elementare.

20 La carta Spappolamento Lo spappolatore è costituito, oltre che dalla vasca già menzionata, da una girante dotata di lame posta sul fondo del pulper stesso; il moto vorticoso creato dalla girante provoca lo sfaldamento dei fogli delle diverse paste impiegate riducendole in fibre elementari. Il prodotto finale di questa fase è denominato sospensione e consiste in fibre in sospensione acquosa al 4% circa.

21 La carta Battitura o raffinazione Processo di spremitura e schiacciatura che rendere le fibre più flessibili e lunghe. Favorisce inoltre e il loro intreccio, o infeltrimento Avviene in una macchina chiama l'olandese, in quanto usata per la prima volta in Olanda nel sec. XVII. È una vasca ellittica entro la quale sono poste delle pesanti barre con gli spigoli a coltello. La pasta pulita e imbiancata viene mescolata con acqua e fatta passare attraverso l'"olandese", o, nel caso di pasta destinata a giornali, attraverso un analogo sistema conico o a dischi ruotanti ad alta velocità, detto raffinatore Pigmenti o coloranti vengono aggiunti alla pasta a questo punto, insieme a materiali di riempimento che aiutano a conservare la carta o a darle una migliore opacità e un miglior grado di rifinitura. Sostanze collanti, come resine, amido e gomme, che renderanno la carta più resistente all'acqua degli inchiostri a base di acqua, possono essere aggiunti durante la spremitura. La carta destinata alla stampa, che usa comunemente inchiostri a base di olio o di alcool, può non richiedere l'impiego di collanti. Virtualis Copyright 2002 Motta Editore

22 La carta Miscelazione, diluizione ed epurazione La miscelazione è la prima fase del processo di trasformazione vero e proprio e consiste nell'omogeneizzare in maniera ottimale le materie prime fibrose tra di loro e con le altre materie di natura non fibrosa. L'impasto viene portato a valori di diluizione di circa 1% di fibre Questa operazione, che richiede enormi quantitativi di acqua, è attualmente realizzata con il reimpiego delle acque di lavorazione provenienti dalle fasi successive (acque del sottotela della tavola piana). Ciò consente un notevole risparmio in quanto queste acque di recupero contengono in sospensione apprezzabili quantitativi di fibre e di sostanze di carica; con una conseguente riduzione del problema dell'inquinamento degli affluenti, dato che le acque vengono reimmesse nel ciclo produttivo e non scaricate nei corsi di acqua.

23 La carta Miscelazione, diluizione ed epurazione La precisione della diluizione (spesso governata da sofisticati controlli di processo computerizzati) è una componente determinante per il successivo processo di formazione. L'accuratezza delle regolazioni assicura la costanza del parametro fondamentale, sia tecnologico che commerciale, che è la grammatura al mq, ossia il peso della carta espresso in grammi e riferito all'area di un metro quadrato. A valle del ciclo di diluizione e immediatamente prima della formazione, il flusso di sospensione fibrosa subisce un processo di epurazione, che permette l'eliminazione di eventuali impurità (sabbia, schegge di legno, grumi vari) utilizzando i principi fisici del differente peso specifico (cleaners) e differente dimensione (epuratori verticali).

24 La carta Macchine per la carta Le due macchine più comuni nell'uso corrente sono la Fourdrinier e la macchina a cilindro. Producono un nastro di carta dalla pasta di legno con un processo continuo a velocità che possono raggiungere più di 800 m al minuto. Virtualis Copyright 2002 Motta Editore

25 Deposizione della miscela (99% acqua) La carta tela di formazione Pressatura Essiccamento cassa d'afflusso Primo essiccamento (50% acqua) Essiccamento Pressatura

26 La carta Normalmente da 0,.6% a 1,1% in funzione della grammatura e del tipo di carta Circa il 3% - 5% per tavole piane htm

27 La carta Normalmente da 33% a 40% (in funzione anche dei tipi di carta e della velocità di produzione) htm

28 La carta Normalmente da 42% a 47%

29 La carta Rifinitura Quando lascia la macchina formatrice, la carta asciutta viene avvolta su grandi rulli. La carta arrotolata può essere tagliata alla larghezza richiesta, ridotta in fogli, sistemata e impacchettata. Virtualis Copyright 2002 Motta Editore

30 La carta La carta si distingue dal cartone principalmente per la grammatura, ossia il peso espresso in grammi al metro quadro Carta Grammatura fino a 150 g/m 2 Carta e cartoncino Grammatura fra 150 e i 250 g/m 2 Cartoncini e i cartoni Grammatura fra 400 e i 600 g/m 2 Fonte P roduzione, riciclo e re c u p e ro di car te e cart o n e dalla A alla Z D I Z I O N A R I O DEI TERMINI PIÙ USATI, COMIECO

31 La carta

32 La carta Nell anno 2000 si è assitito ad una crescita del 20,2% del fatturato, con una produzione che supera i 9 milioni di tonnellate (+5,1%) e un consumo che sfiora gli 11 milioni (+6,2%). Negli ultimi anni, in tutti i paesi industrializzati si è assistito a questa crescita impetuosa dei consumi, trainata ovunque dalla carta formato A4, quella delle stampanti e delle fotocopiatrici. Se la produzione mondiale di carta per scrivere e stampare nel 1992 ammontava a 71,5 milioni di tonnellate, nel 1999 si era già passati a 94 milioni con un aumento del 31,5%. In Italia, nel solo anno 2000 il consumo di carta per usi grafici è aumentato del 7%, raggiungendo i 4,4 milioni di tonnellate, una quota che equivale al 34% del consumo totale di carta e cartoni. Il fatto è che "i ragazzi, a casa, per stampare le schermate del computer, consumano due risme al mese"

33 Risparmio Energetico e Ambientale 1 Tonn. Vergine Riciclata Alberi 15 0 Acqua 440 m 3 1,8 m 3 Energia Elettrica kwh kwh Il 75% della carta prodotta finisce in libri, giornali, riviste. Solo il rimanente 25% serve a confezionare e imballare.

34 Risparmio Energetico e Ambientale La fibbra cellolosica da carta reciclata può essere reimmessa nel ciclo 5-6 volte prima di essere smaltita in discarica. Si tratta per altro di una materia prima il cui rendimento si aggira intorno all'100%, mentre a partire dal legno il rapporto è sempre più basso; può variare dal 30 all'80%, a seconda del procedimento di macinatura adottato (semichimico, chemitermomeccanico, chemimeccanico o meccanico) Con il procedimento semichimico tradizionale (kraft) per una tonnellata di carta di pura cellulosa occorrono dalle 2 alle 3,5 tonnellate di legno. Nel riciclo non occorre separare la fibra dalla lignina e dalle altre sostanze incrostanti. Questo significa un abbattimento del consumo di acqua che può arrivare all'80% e una riduzione, sino al 50%, del fabbisogno energetico.

35 Vantaggi ambientali Dall'inizio degli anni '70 a oggi, ad esempio, il consumo di energia delle cartiera italiane è sceso del 40%, mentre la quantità di acqua utilizzata si è ridotta di oltre il 50%. IL LEGNAME Il legname utilizzato per produrre paste cartarie è composto quasi esclusivamente da legname di recupero o legname proveniente da apposite piantagioni: scarti di altre produzioni quali segherie, fabbriche di imballaggi o mobili; tronchi di piccola pezzatura, comunque non utilizzabili per lavorazioni qualitativamente superiori; sottoprodotti della foresta, vale a dire alberi non adatti alla segagione, cime di piante più grandi, ecc.; legname proveniente da piantagioni di alberi a rapida crescita (6-8 anni) messi a dimora proprio ad uso industriale.

36 Vantaggi ambientali Alla base di una corretta gestione ci sono quindi tagli periodici, per rimuovere gli alberi maturi e creare spazio per la successiva generazione di alberi giovani. I dati della FAO (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) legname da combustione 56% l'industria cartaria 2-13% Nelle zone tropicali si stanno sviluppando sistemi di forestazione ciclica che permettono una elevatissima produzione per ettaro di specie arboree selezionate (quali l'eucaliptus) con elevata rotazione poliennale. In tutto il mondo, meno dell'1% delle paste per carta viene prodotto con il legno proveniente dalle foreste tropicali ed è bene sottolineare che tali paste non vengono utilizzate in Europa.

37 Vantaggi ambientali La produzione di paste per carta Sotto il profilo ambientale l'attenzione si è da tempo concentrata sul processo di imbianchimento delle paste, che consente alla carta di raggiungere il grado di bianco richiesto dal mercato sia per ragioni estetiche che tecniche (la riproduzione dei colori nel processo di stampa). Fino a qualche anno fa l'agente di imbianchimento tradizionalmente più usato era il cloro La ricerca di imbiancanti con ridotto impatto ambientale è tuttora aperta, ma ha già consentito di individuare agenti di imbianchimento alternativi quali l'ozono e il perossido di idrogeno.

38 Vantaggi ambientali L'inconveniente del metodo con cloro è che si formano e vengono emesse delle piccole quantità di diossina, circa 1 microgrammo per tonnellata di pasta. Anni fa questo si traduceva, in Svezia, in circa 10 grammi all'anno per 10 milioni di tonnellate di pasta. Non certamente il problema maggiore legato alla diossina in quegli anni: l'industria siderurgica aveva delle emissioni ben superiori. Il problema principale non era infatti la diossina, ma la lignina clorurata e dissolta, che era piuttosto persistente, il che significa non facilmente degradabile da parte dei batteri. Le quantità di sostanze organiche clorurate disciolte nelle acque di scarico si misurano in AOX (alogeni organici assorbibili), ossia la quantità di organoclorurati che può essere assorbita dal carbonio attivo. Per questo tipo di processo si aveva un valore di AOX pari a 3-5 kg/ton di pasta su un totale di circa 50 kg di sostanze organiche scaricate per tonnellata. Ciò procurava enormi quantità di sostanze organiche all'anno per ogni cartiera!

39 Vantaggi ambientali Un notevole miglioramento, a vantaggio dell'ambiente, è inoltre stato realizzato nei processi di trattamento dei reflui liquidi degli impianti di produzione di paste per carta. Il frutto di queste ricerche sono due diversi tipi di paste per carta: ECF (Elemental Chlorine Freepre -sbiancando con ossigeno e completando la sbianca con biossido di cloro), prodotte senza utilizzare cloro elementare e TCF (Totally Chlorine Free-acqua ossigenata per il processo di sbianca), prodotte senza utilizzare cloro. Le prime hanno raggiunto una discreta diffusione e stanno sempre più sostituendo le paste prodotte con cloro-gas. I volumi utilizzati delle seconde sono invece sempre piuttosto modesti forse anche a causa del maggior costo. L'industria cartaria italiana, a causa della mancanza strutturale di risorse forestali interne, deve importare oltre 2,5 milioni di tonnellate all'anno di paste per carta (Stati Uniti e Canada e la Scandinavia)

40 Vantaggi ambientali La carta da macero Il primo di tutti è sicuramente la riduzione del consumo di alberi Riduzione dei consumi energetici ed idrici Riduzione consistente dei quantitativi di materiale da inviare in discarica i materiali cellulosici rappresentano tra il 25 ed il 30% dei rifiuti solidi urbani e tale quota è crescente. Un sempre maggiore ricorso alla carta da macero può quindi consentire l'eliminazione, o quanto meno la riduzione, di una causa di deficit della nostra bilancia commerciale.

41 Vantaggi ambientali Ad oggi, circa il 50% delle fibre utilizzate dall'industria cartaria italiana è rappresentato da carta riciclata, ma solo il 70% di queste sono raccolte in Italia, la parte rimanente sono infatti importate da altri paesi. Il tasso di raccolta italiano (carta recuperata/carta prodotta) è infatti uno dei più bassi a livello europeo, circa il 30% contro quasi il 60% di paesi come la Germania. La lavorazione della carta da recupero comporta ogni volta una perdita di fibre del 20-25% circa La carta di recupero quando subisce un processo di lavorazione perde in caratteristiche di resistenze meccaniche, pertanto si può generalmente affermare che la stessa carta da macero può essere riutilizzata per circa 4 o 5 volte.

42 Vantaggi ambientali Quello che però dovrebbe sicuramente essere fatto è un'ottimizzazione e razionalizzazione dei consumi dei prodotti in carta, riciclata e non, in base alla destinazione d'uso degli stessi. Determinati prodotti, come ad esempio quelli usa e getta (carta igienica, fazzoletti da naso, strofinacci, ecc.), è uno spreco sia ambientale che economico realizzarli in cellulosa vergine piuttosto che in carta riciclata. Ricordiamo infine che la produzione di carta riciclata non inquina purchè le cartiere siano in possesso di attrezzature adeguate per il trattamento sia delle carte da macero che delle acque di scarico e dei residui di lavorazione.

43 I numeri della raccolta differenziata La produzione di carta riciclata non inquina purchè le cartiere siano dotate di attrezzature adeguate per il trattamento, sia delle carte da macero, che delle acque di scarico e dei residui di lavorazione. Nonostante i vantaggi, il contributo della carta riciclata al fabbisogno mondiale di fibra si attesta per il momento a circa il 38%. In Europa, tuttavia, la situazione è decisamente migliore: ,8% ,7% tasso di riciclo

44 I numeri della raccolta differenziata CEPI (Confederation of European Paper Industries) ed ERPA (European Recovered Paper Association) hanno sottoscritto una carta d'intenti per portare entro il 2005 il tasso europeo di riciclo al 56%, passando dagli attuali 38 a 48 milioni di tonnellate l'anno. In Italia il Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) ha annunciato che il tasso di recupero di carta e cartoni usati è passato infatti dal 35% del 1999 al 45% del 2002 Il fabbisogno dell'industria nazionale, la cui produzione è basata per il 49-50% sul riciclo importano una parte della materia prima da paesi più virtuosi, come la Germania, dove il tasso di riciclo è al 68% Per le cartiere italiane una soluzione alla fame di materie prime potrebbe venire anche dalla coltivazione della canapa.

45 I numeri della raccolta differenziata

46 I numeri della raccolta differenziata La carta da macero proviene per il 75% da scarti industriali, rese di giornali, imballaggi post consumo della Grande Distribuzione Organizzata, dell industria, del dettaglio, dei servizi e artigianato. Il 25% da raccolta differenziata domestica di cui circa il 10% solamente è costituito da imballaggi, il resto è tutto "giornalame".

47 I numeri della raccolta differenziata

48 Processo I blocchi di carta sono suddivisi per tipologia Selezione della carta La carta che proviene dalla Raccolta Differenziata viene selezionata per separare giornali, cartoni, carta più leggera. Pressatura I vari materiali vengono poi pressati e confezionati in balle da inviare alle cartiere.

49 Processo Processo di elementarizzazione Processo mediante il quale la carta reciclata è resa idonea ad essere trasformata ancora in carta. In questa fase è fondamentale togliere dai maceri i materiali estranei, chiamati contaminanti, come plastica, vetro, ferro, colle, paraffina, ecc. la cui presenza crea problemi alla produzione e condiziona la qualità. Il procedimento avviene in più fasi in modo da togliere inizialmente le parti più grossolane e via via le più piccole. Nel caso in cui sia necessario produrre carte con un buon grado di bianco, il processo prevede anche una fase di disinchiostrazione per eliminare gli inchiostri presenti nel macero.

50 Processo Spappolamento Nella cartiera il materiale raccolto viene spappolato in un macchinario che trita e aggiunge acqua calda ("PULPER ), facendo diventare la carta una vera e propria poltiglia.

51 Processo Filtrazione La pasta ottenuta viene fatta passare attraverso un filtro a porosità maggiore che trattiene le impurità più grossolane contaminanti, come plastica, vetro, ferro, colle, paraffina, ecc. Successivamente viene inviata in un depuratore che, che per gravità, separa la pasta di cellulosa da impurità non trattenute prima. Una volta terminati tutti i trattamenti previsti, l'impasto così ottenuto può essere utilizzato, nelle fasi successive della lavorazione, con la stessa tecnica di tutte le altre carte.

52 Disinchiostrazione (o Deink) Processo Trattamento mediante il quale vengono separate dalla carta le particelle di inchiostro secco per riciclare la carta stampata e riutilizzarla nel processo di fabbricazione di carta bianca. La disinchiostrazione inizia già con lo spappolamento nel pilper del macero ad alta densità (18/20% di fibra). L'azione meccanica della girante, appositamente sagomata, favorisce, oltre all'eliminazione di plastiche ed altri contaminanti leggeri, la separazione degli inchiostri e delle patine dalle fibre. Le fasi successive provvedono a separare dall'impasto tutti i contaminanti di dimensione grossolana e media tramite azione meccanica di centrifugazione. L'impasto così ripulito subisce a questo punto il vero e proprio processo di disichiostrazione.

53 Disinchiostrazione (o Deink) Processo La disinchiostrazione avviene in particolari macchinari utilizzati, operanti con gorgogliamento di aria in ambiente pressurizzato, consentono di separare gli inchiostri dalle fibre raggiungendo efficienze molto elevate La successiva fase di pulizia è realizzata per differenza di peso specifico tra le fibre e le residue piccole particelle di inchiostro, smalto, patine, ecc A questo punto gli inchiostri e le colle ancora presenti vengono finemente ridotti e dispersi attraverso una macchina a dischi sagomati contrapposti che ruotano ad alta velocità. Per migliorare l'efficienza di tale procedimento, e allo stesso tempo garantire una maggiore igienicità e pulizia del prodotto, l'impasto viene precedentemente riscaldato ad una temperatura di circa 100 C.

54 Processo L'ultima fase prevede un "lavaggio" delle fibre, attraverso un'azione meccanica di centrifugazione. Il processo non prevede fasi di imbianchimento (ad esempio con cloro) e che il principale prodotto chimico utilizzato è un particolare tensioattivo (sapone ad uso industriale), privo di solventi organici, che favorisce la formazione di schiume rendendo più efficace la separazione degli inchiostri. Tutte le acque di lavorazione sono riutilizzate più volte e prima di essere scaricate sono depurate con un autonomo impianto di trattamento. I residui solidi scartati durante il processo sono invece riutilizzati in altre attività manifatturiere o come materiale di riempimento in opere di ripristino ambientale. Alla fine di tutti questi trattamenti, in base alla qualità della carta da macero utilizzata, l'impasto può arrivare ad avere un grado di bianco, un contenuto in ceneri (residui minerali) ed una pulizia paragonabili a quelli della pura cellulosa.

55 Imballaggi Imballaggi biodegradabili devono essere di natura tale da poter subire una decomposizione fisica, chimica, termica o biologica grazie alla quale la maggior parte del compost risultante finisca per decomporsi in biossido di carbonio, biomassa e acqua (Decreto Legislativo 22/97).

56 Riferimenti

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