Nuovi store Sapori&Dintorni in quattro grandi stazioni ferroviarie

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1 Bimestrale Conad In archivio il bilancio 2012 Conad oltre la crisi Nuovi store Sapori&Dintorni in quattro grandi stazioni ferroviarie Eccellenza e prossimità Parole d ordine per vincere le sfide Last Minute Market la campagna contro gli sprechi

2 Comma 6/2012 IN QUESTO NUMERO CONAD INFORMA Trend positivo anche nel 2012 Conad oltre la crisi Nuovo sviluppo all insegna di Sapori&Dintorni Nuovi Sapori&Dintorni in quattro grandi stazioni ferroviarie italiane Le conseguenze della riforma Fornero Una nuova cultura aziendale per il mercato del lavoro LO SVILUPPO DELLA RETE DI VENDITA Riapre il punto vendita di Terlano Taglio del nastro a Voltana di Lugo prodotti La panna migliora tra qualità e durata Il croissant è surgelato ma non perde la fragranza Il sapore del Passato: caldo e subito pronto Scopri l Italia in un bicchiere Ammorbibenti una profumata morbidezza CONAD DEL TIRRENO: VIAGGIO DENTRO L INNOVAZIONE Eccellenza e prossimità le parole d ordine per vincere le sfide Uno strumento a favore dei più deboli Last Minute Market la campagna contro gli sprechi 23 Stoviglie e piatti puliti e sgrassati a freddo LO SVILUPPO DELLA RETE DI VENDITA Lo sviluppo nel 2012 di Sicilconad Un tetto fotovoltaico dà l energia a Modigliana E a Pompei rinasca la cartiera Da dipendente a socio a Borgosesia 12 La sfida della logistica La velocità non è tutto ora si vince con la qualità 26 Il risparmio energetico illumina Capriolo news 14 FOCUS: CONSUMO ECO-SOSTENIBILE Operazione trasparenza sul tonno Proprietà ed Editore Conad Società Coop. a r.l. Via Michelino Bologna tel fax Autorizzazione del Tribunale di Bologna n del 12/4/1974 Iscritto al ROC 7742 Aut. DCB Centrale/PT Magazine Aut. 113/204 Valida dal Direttore responsabile Fabio Fogacci Redazione Fabrizio Alessandri Andrea Bernardini Loriano Delponte Simona Grandini Jessika Pini Franca Rosso Coordinamento editoriale Homina Pdc Bologna Progetto grafico Lizart comunicazione visiva Bologna Fotolito e stampa Casma Bologna Chiuso in redazione il 05/12/2012 Associato all Unione Stampa Periodica Italiana

3 Comma 6/2012 editoriale In tempi ancor più estremi Conad cresce e crea valore di Francesco Pugliese Direttore generale Conad Conad cresce più di quanto si fosse prefissato due anni fa. Cresce con numeri importanti non solo in virtù dello sviluppo della rete di vendita, ma anche con il contributo dei propri soci imprenditori e delle cooperative per dare sempre più servizio e convenienza ai milioni di famiglie sono ormai sette che ogni settimana frequentano i punti di vendita Conad. Una frequentazione convinta, partecipata perché hanno la certezza di poter risparmiare sulla spesa. Lo testimoniano i dati forniti da Nielsen: crescono tutti i format di vendita, con un vistoso rafforzamento della quota di mercato dei supermercati e dei punti di vendita di prossimità. Crescono anche gli iper, testimoniando in ciò la validità delle scelte che Conad sta portando avanti in tempi che ancora oggi si confermano estremi. Ancor più se si considera che la crescita a parità di rete è stata dell 1 per cento, un dato che nella grande distribuzione è davvero tanto. Conad reinveste per promuovere sviluppo e garantire risultati ai soci e ai clienti. Il fresco e la qualità sono punti di forza irrinunciabili, per i quali è stato elaborato un piano di sviluppo e di marketing che punta non solo a rafforzare il posizionamento delle insegne, ma a fare della marca commerciale sempre più l elemento vincente per conquistare nuove quote di mercato. Investire nello sviluppo della rete di vendita, creare nuova occupazione, prestare attenzione alle esigenze delle comunità consente a Conad di guardare al futuro con una certa dose di ottimismo. E dare, al contempo, risposte ad un cliente che sempre meno ha intenzione di pagare di tasca propria il prezzo delle tante, troppe inefficienze che deprimono il Paese. Un cliente che dovrà avere sempre più come punto di riferimento quotidiano i punti di vendita Conad. La strada intrapresa è quella giusta, i risultati sono ottimi e ci avvicinano al leader di mercato. Ma non ci si può limitare a questo. Conad lavora per creare valore, per assicurare un futuro ai giovani e alle generazioni di imprenditori che sta facendo crescere al proprio interno, per assicurare ai clienti nuova convenienza e nuovi servizi con la migliore qualità. Conad è solido da un punto di vista economico e ha l obiettivo di diventare in pochi anni leader assoluto di mercato; non è certo un mistero. Per farlo punta sulle capacità imprenditoriali delle cooperative, sulla professionalità dei soci e sulla loro capacità di dare vita ad un rapporto solido e duraturo con i clienti. Oltre che sulla propria marca commerciale, grazie anche a quattro nuovi store Sapori&Dintorni nelle maggiori stazioni ferroviarie italiane, che sempre più si stanno qualificando come aree commerciali, luogo di grande frequentazione e passaggio. Un nuovo concetto di convenienza che aiuterà Conad a crescere ulteriormente. 3

4 Comma 6/2012 conad informa Successo dell iniziativa a sostegno dell Ant Si è conclusa l iniziativa di responsabilità sociale che ha permesso di donare una parte del ricavato della vendita delle stelle di Natale ad Ant, la onlus che si occupa di assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore e ai loro familiari. Un gesto di forte impegno civico, che non è rivolto solo a dare risposta ad alcune esigenze del malato come il controllo del dolore ma anche a tutta un altra serie di problemi, siano essi di natura diagnostica, terapeutica, infermieristica, psicologica e sociale al fine di migliorare il benessere globale del paziente oncologico. Grazie ai clienti, Conad donerà circa 120 mila euro per sostenere le attività di Ant. Dal 1985 Ant ha assistito circa 87 mila sofferenti in modo completamente gratuito. Ogni giorno sono più di i pazienti assistiti dai professionisti che lavorano per la onlus. Download gratuito per i brani vincitori del Conad Jazz Contest Conad, in collaborazione con Umbria Jazz e Young Jazz, ha dato vita a Conad Jazz Contest, un concorso nazionale per far emergere i nuovi talenti italiani del jazz. Il concorso era rivolto ai nuovi talenti tra giovani musicisti italiani di età non superiore ai 30 anni e autori di progetti jazz inediti. I 9 vincitori, scelti da una qualificata giuria in base all originalità del progetto e alla qualità tecnica e artistica dell esecuzione, si sono esibiti sul palco di Umbria Jazz, lo scorso mese di luglio. Ora Conad dà la possibilità a tutti gli utenti di scaricare in modo gratuito i brani vincitori del Conad Jazz Contest. Per ascoltare ed effettuare il download dei brani è sufficiente accedere alla pagina conadjazzcontest Un premio per lo spot dedicato ai 50 anni Lo spot dedicato all anniversario dei 50 anni di Conad, campagna realizzata da Aldo Biasi Comunicazione e dalla casa di produzione New Avana Film, ha vinto il premio della categoria Finanza, assicurazione e gdo al Key Award, organizzato dal gruppo Media Key, quale migliore spot dell anno. Il prestigioso galà dei winner ha avuto come conduttrice Elenoire Casalegno ed è stato l occasione per celebrare i 30 anni di attività del gruppo Media Key, impegnato a stimolare la qualità e la creatività della comunicazione. Anche in questa edizione 2012, la quarantaquattresima, al Key Award sono intervenuti ospiti di prestigio provenienti dal mondo dello sport, dello spettacolo, dell informazione e della televisione. Insieme per la scuola continua la consegna dei premi Prosegue con metodicità la consegna dei premi richiesti dagli istituti iscritti all iniziativa Insieme per la scuola. A livello nazionale sono stati gli istituti scolastici che hanno aderito all iniziativa. Di questi, hanno richiesto attrezzature informatiche disponibili in un apposito catalogo: stampanti multifunzione, webcam, lavagne luminose, videoproiettori, personal computer e notebook, tastiere e mouse, cartucce per stampanti e altro ancora. Anche se sono ancora migliaia i buoni in attesa di essere contati. L investimento fatto da Conad fino ad oggi supera i 3 milioni di euro (dati aggiornati al 20 novembre 2012). A Firenze sono state consegnate le attrezzature informatiche richieste (tre notebook led da 15,6, una stampante laser a colori e due set di tastiere con mouse) dall Istituto comprensivo Botticelli, uno dei primi in Toscana a riceverle. In Toscana sono le scuole primarie e secondarie di primo grado che hanno aderito all iniziativa, di cui oltre la metà ha richiesto attrezzature (dati aggiornati al 20 novembre 2012). Conad rinnova l impegno per la Colletta alimentare Sabato 24 novembre ha preso il via la sedicesima giornata nazionale della Colletta alimentare, nata per sensibilizzare i cittadini al problema di un numero crescente di poveri attraverso un gesto semplice: fare la spesa per chi si trova in difficoltà. Oltre 130 mila volontari hanno lavorato alla buona riuscita di questa giornata anche nella rete Conad, che lo scorso anno ha contribuito alla buona riuscita dell iniziativa con molti punti di vendita. Nel 2011 sono state raccolte in totale tonnellate di alimenti distribuiti a strutture caritative hanno in tal modo potuto aiutare 1,7 milioni di persone che versavano in condizioni di bisogno. 4

5 Comma 6/2012 Trend positivo anche nel 2012 Conad oltre la crisi Fatturato in crescita dell 8 per cento, quota di mercato all 11,1 per cento, rafforzata la leadership nei supermercati (17,6 per cento) e nei punti di vendita di prossimità (14,1 per cento). Nel 2013 previste nuove aperture per più di 91 mila mq di superficie di vendita, investimenti per 240 milioni di euro e oltre nuovi posti di lavoro. di Fabio Fogacci C onad cresce grazie allo sviluppo della propria rete di vendita e rafforza la leadership nei supermercati, dove raggiunge una quota di mercato del 17,6 per cento (con un incremento del 4,1 per cento rispetto al 2011), e nei punti di vendita di prossimità, con una quota del 14,1 per cento (+6,8 per cento rispetto al 2011). Buono anche il risultato degli iper (4,6 per cento). La quota delle insegne Conad si attesta all 11,1 per cento, con un incremento di 0,8 punti percentuali rispetto al Conad si avvia ad archiviare il 2012 con un giro d affari previsto di 10,970 miliardi di euro, 809 milioni di euro in più rispetto all anno precedente (+7,96 per cento). A parità di rete la crescita è dell 1 per cento, nonostante le difficoltà del mercato e la forte presenza nelle aree del Centro Sud Italia, dove la flessione dei consumi è più marcata e la preferenza dei consumatori va a format di vendita convenienti. A tale risultato ha contribuito il buon andamento della marca commerciale: le vendite sono cresciute del 16,9 per cento rispetto al 2011 attestandosi a 2,089 miliardi di euro, con una quota del 25,1 per cento, superiore a quella media di mercato (18,1 per cento). Risultato raggiunto grazie ad una qualità dei prodotti assimilabile a quella della grande marca industriale, ma con un risparmio del per cento sul prezzo. In Italia, i volumi delle vendite nella grande distribuzione registrano un trend negativo, crollano le vendite di prodotti extralimentari, l importo dello scontrino medio si abbassa, si registra un significativo spostamento di acquisti nei formati distributivi a maggiore convenienza e aumentano le vendite in promozione (25,7 per cento, con una punta del 27,3 per cento a ottobre e del 34,5 per cento nel canale iper). Nella ricerca della convenienza il cliente cambia il comportamento di acquisto: si rivolge sempre meno a ipermercati e superette, sempre più a discount e superstore. Nel 2012 Conad ha investito 400 milioni di euro nella realizzazione di 106 nuovi punti di vendita, con una superficie di mq, e ha creato nuovi posti di lavoro. Presenti in 108 delle 110 province italiane, i punti di vendita Conad sono (40 E.Leclerc Conad, 180 Conad Superstore, 918 Conad, 862 Conad City, 790 Margherita, 192 Todis e 70 altri canali) con una superficie di mq (+10,14 per cento rispetto a quella del 2011). La produttività è superiore alla media di mercato euro e si attesta a euro al metro quadrato, pur con una dimensione media più piccola rispetto ad altre catene distributive (564 mq di superficie di vendita). Eccellenza per i due store Sapori&Dintorni aperti nel 2010 a Firenze, che con 20 mila euro al mq si pongono al vertice della grande distribuzione italiana. «Conad continua lo sviluppo che si era programmato, forte della capacità delle cooperative e dei soci di fare sistema», puntualizza il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. «Cresciamo in tutti i canali, grazie soprattutto ai prodotti private label e ai freschi. Nel 2012 abbiamo fatto molto più di quanto ci fossimo prefissati: 400 milioni di euro di investimenti e nuovi posti di lavoro. Conad è economicamente solido e ha obiettivi di ulteriore crescita, perché la leadership assoluta del mercato della distribuzione è un obiettivo raggiungibile. Anche per il 2013, il piano strategico di sviluppo punta ad avvicinare tale traguardo». Il contesto economico non si presenta favorevole per il Nonostante ciò, Conad prevede nuove aperture per 91 mila mq di superficie di vendita con un investimento di 240 milioni di euro e la creazione di oltre nuovi posti di lavoro. Uno sviluppo che Conad intende realizzare anche per linee esterne, soprattutto acquisizioni, ma sul quale pesa l entrata in vigore dell articolo 62. 5

6 Comma 6/2012 Nuovo sviluppo all insegna di Sapori&Dintorni Nuovi Sapori&Dintorni in quattro grandi stazioni ferroviarie italiane Un progetto di sistema Per Conad si tratta di un progetto di sistema, al quale concorrono tre delle otto cooperative associate: Conad Centro Nord, Conad del Tirreno e PAC 2000A. Il fordi Fabio Fogacci Raggiunto l accordo con Grandi Stazioni per la realizzazione di quattro innovativi store nelle stazioni di Milano Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini e Napoli Centrale in cui valorizzare e far conoscere le eccellenze agroalimentari italiane. Un progetto di sistema, al quale concorrono Conad Centro Nord, Conad del Tirreno e PAC 2000A. Firenze Santa Maria Novella. Roma Termini. Napoli Centrale Conad apre quattro innovativi store a insegna Sapori&Dintorni in altrettante stazioni ferroviarie, luoghi di vita, attività e incontro di un gran numero di cittadini e viaggiatori. Entro la fine di giugno 2013, nella galleria commerciale delle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini e Napoli Centrale, Conad realizzerà quattro punti di vendita con una superficie di vendita tra gli 800 e i mq, nei quali troveranno lavoro 100 nuovi occupati. Dimensioni importanti, che consentono di presentare al meglio un assortimento ampio per una spesa alimentare di qualità: oltre 4 mila prodotti, tutti i prodotti della linea Sapori&Dintorni e 500 eccellenze alimentari locali. Store ispirati ai due aperti nel 2010 a Firenze, molto apprezzati per la posizione e la qualità delle proposte, caratterizzati da performance ottime, con una redditività di oltre di 20 mila euro/mq ai vertici della grande distribuzione italiana, un flusso di persone molto elevato e la prevalenza di vendita di prodotti freschi (65 per cento). I potenziali clienti sono gli utilizzatori del treno e della metropolitana, i residenti nell area delle stazioni ferroviarie e tutti i lavoratori che gravitano all interno e nelle aree cittadine limitrofe. Nei quattro nuovi store Sapori&Dintorni, accompagnati dal claim Il supermercato da gustare e degustare, sarà possibile non solo fare una spesa completa e di qualità, ma anche consumare, in spazi allestiti e arredati a tale fine, i prodotti in vendita. Il format Sapori&Dintorni è molto flessibile e si presta all integrazione con un altra eccellenza Conad, la Cremeria, che, con il medesimo spirito, consente di degustare il migliore gelato italiano espressione della tradizione artigianale dei maestri gelatieri. 6

7 Comma 6/2012 Nuovo sviluppo all insegna di Sapori&Dintorni Milano Centrale. mat, l ambientazione, la comunicazione e l assortimento sono espressione di un progetto nazionale, ma in ognuno dei quattro punti di vendita sarà possibile acquistare anche i migliori prodotti tipici locali. Tale investimento riconosce ragioni radicate, che vedono Conad impegnato a sviluppare una rete di vendita all altezza delle esigenze di un cliente che cambia e chiede servizi, qualità, convenienza. Ma che è anche risposta concreta ai produttori del tipico regionale italiano spesso piccoli e medi capaci di una gamma di prodotti di eccellenza. La realizzazione dei quattro nuovi store è frutto dell accordo raggiunto con Grandi Stazioni spa, la società di servizi del gruppo Ferrovie dello Stato incaricata di riqualificare e gestire le 13 maggiori stazioni ferroviarie italiane, finalizzato a creare anche i presupposti per ampliare e sviluppare ulteriormente questo network. Grandi Stazioni ha scelto come partner Conad perché è l unica azienda italiana della grande distribuzione ad aver realizzato un format di vendita dedicato espressamente a valorizzare e far conoscere i prodotti tipici di qualità regionali. Un mestiere che Conad ha dimostrato di saper fare bene esaltando il meglio dei tanti prodotti Dop, Igp e Igt che hanno reso famoso in tutto il mondo l agroalimentare italiano, abbinandovi la possibilità di degustare i prodotti all interno del punto di vendita. Sapori&Dintorni Conad si conferma, dunque, come lo store che attraverso l esperienza sensoriale del consumo esprime la particolarità e la bontà del gusto del tipico italiano. «è un occasione importante per soddisfare in modo concreto la domanda di acquisti di qualità anche in luoghi che comportano spostamenti di massa come le stazioni ferroviarie e contribuire in modo distintivo alla riqualificazione di spazi urbani che devono vivere anche oltre la funzione per cui sono stati creati». sottolinea il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. «Una bella vetrina per valorizzare l eccellenza alimentare italiana e regionale, visti i 600 milioni di passeggeri in transito e l alto numero di turisti che quotidianamente visitano queste città d arte. Conad ha saputo dare vita ad un format dedicato espressamente a sostenere le produzioni tipiche regionali di qualità, interpretando al meglio il concetto di vicinato e fornendo risposta alle esigenze di consumo di un cliente in continua evoluzione». «Grandi Stazioni è una realtà già molto affermata nell ambito Retail afferma l amministratore delegato di Grandi Stazioni Fabio Battaggia : offre ad oggi circa mq totali dedicati alla vendita e ospita più di 400 punti vendita. L intesa con Conad per il nuovo format Sapori&Dintorni conferma la nostra scelta di puntare ad un mix di prodotti e servizi di qualità per soddisfare anche la clientela più esigente». Il format Sapori&Dintorni è molto flessibile e si presta all integrazione con un altra eccellenza Conad, la Cremeria, che, con il medesimo spirito, consente di degustare il migliore gelato italiano espressione della tradizione artigianale dei maestri gelatieri. Chi è Grandi Stazioni Grandi Stazioni è una società controllata al 60 per cento da Ferrovie dello Stato e al 40 per cento da Eurostazioni, di cui fanno parte Edizione (Gruppo Benetton), Vianini Lavori (Gruppo Caltagirone), Pirelli & C. (Gruppo Pirelli) e Sncf Partecipations (Société Nationale des Chemins de Fer). Grandi Stazioni nasce per reinventare e valorizzare lo spazio pubblico trasformando i complessi immobiliari delle grandi stazioni italiane in piazze urbane. Da anonimi luoghi di transito, le stazioni diventano in tal modo centri di servizi tra i più affollati d Europa, punti d incontro, shopping mall, luoghi d arte, di eventi e cultura. I lavori di riqualificazione riguardano 13 stazioni Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Genova Brignole e Genova Piazza Principe, Venezia Mestre e Venezia S. Lucia, Verona Porta Nuova, Bologna Centrale, Firenze S.M. Novella, Roma Termini, Napoli Centrale, Bari Centrale e Palermo Centrale. L intervento di riqualificazione di Roma Termini, attuato per il Giubileo 2000, ha decretato a livello internazionale la validità del progetto Grandi Stazioni. Inoltre è stato portato a termine a Milano Centrale, Torino Porta Nuova e Napoli Centrale, mentre è in corso nelle altre. Il valore della società è testimoniato dagli oltre 600 milioni di persone che ogni anno transitano nelle tredici stazioni e dagli 1,5 milioni di metri quadrati di beni immobiliari. 7

8 Comma 6/2012 CONAD DEL TIRRENO: VIAGGIO DENTRO L INNOVAZIONE Eccellenza e prossimità le parole d ordine per vincere le sfide La ricerca dell eccellenza nella qualità e nei servizi non si può improvvisare, ma è il frutto di una politica aziendale e di marchio mirata a ottenere il massimo in ogni passaggio. E che mette il consumatore finale al centro di un progetto ambizioso. di Franca Rosso Fiorella Bianchi, direttore Commerciale e Logistico di Conad del Tirreno. Prosegue il viaggio alla scoperta delle innovazioni promosse dalle cooperative nella rete di vendita. L incontro questa volta è con Fiorella Bianchi, direttore Commerciale e Logistico di Conad del Tirreno. Pur nella contrazione generale dei consumi e delle vendite i negozi Sapori& Dintorni Conad di Firenze vanno alla grande. Cosa insegna questa esperienza e come può essere integrata con gli altri canali di vendita Conad? «Effettivamente gli store Sapori&Dintorni Conad di Firenze, in via dei Bardi e alla stazione di Santa Maria Novella, negli ultimi dodici mesi hanno registrato una crescita che supera il 10 per cento, in un periodo in cui i consumi alimentari in Toscana sono rimasti al palo. Il volume d affari del negozio in via dei Bardi, accanto a Ponte Vecchio, sfiora i 10 milioni di euro l anno e ogni metro quadrato di superficie di vendita del negozio vale euro di ricavi l anno quando la nostra media in Toscana è attorno ai euro. Pur tenendo conto che si tratta di risultati realizzati con un format d eccellenza, che può vivere solo in un contesto molto particolare come è il centro storico di Firenze, l esperienza è stata per noi uno stimolo a ripensare tutta la prossimità anche sotto una luce nuova». La chiave sta quindi nell eccellenza dell offerta? «Il tema della prossimità si interpreta in due segmenti diversi: da un lato il punto di vendita dalla produttività molto elevata con contenuti di alta qualità e servizio, che si avvicina al concetto di Sapori&Dintorni; dall altra il punto vendita di servizio, comodo e pratico, assimilabile al concetto di convenience. Riflettere sulla prossimità significa interpretare queste due esigenze e rendere compatibile l offerta, considerando che l alto contenuto di servizio è sostenibile solo in presenza di una produttività elevata perché nessun cliente è disposto a pagare un valore che considera eccessivo. Anche a fronte di alta qualità dei prodotti e del servizio, il cliente esige sempre prezzi corretti e il più possibile convenienti. La ricerca 8

9 Comma 6/2012 CONAD DEL TIRRENO: VIAGGIO DENTRO L INNOVAZIONE di eccellenza è un concetto che non si improvvisa, ma nasce da progetti che riguardano specificamente i nostri elementi di distintività d insegna: dal localismo, all offerta nei reparti freschi in termini di profondità dell offerta e convenienza ed anche in innovazioni di servizio quali ad esempio lo spazio bistrot recentemente integrato nell Ipermercato di Civitavecchia». Partiamo quindi dall assortimento di prodotti locali. Che ruolo gioca nei vostri punti di vendita? «Il percorso fatto negli ultimi anni nella costruzione e diffusione della proposta di prodotti locali è stato molto importante, tanto che il comparto è ormai parte del vissuto della nostra rete, con aree dedicate, comunicazione specifica e notevole riscontro nelle vendite: ben oltre il 20 per cento di incidenza in Toscana ed il 30 per cento in Sardegna, realtà dove i consumi sono da sempre maggiormente legati alla tradizione rispetto al resto del Paese. In questo caso, comunque, il nostro assortimento locale è almeno il doppio di quanto offerto dalle altre catene. Per noi quindi il tema è importantissimo e i risultati sono il frutto di un lungo percorso nella selezione dei produttori, che in diversi casi ci ha visto anche promotori di collaborazioni e di associazioni tra imprenditori (si veda il caso, riportato nel box a margine del consorzio Ori di Toscana)». Passiamo all innovazione nei freschi, anche in questo caso perseguita nell ottica della distintività. «Sì, abbiamo lavorato molto per dare distintività alla nostra offerta dei prodotti freschi e,contemporaneamente, razionalizzare i processi lavorativi dei punti di vendita. La scelta è stata quella di centralizzare le lavorazioni. Nel reparto carne, ad esempio, oltre il 60 per cento del venduto dai nostri punti di vendita confezionato, dall avicunicolo al suino, ai pronti a cuocere è lavorato centralmente. Abbiamo diversi punti di lavorazione che consegnano giornalmente il prodotto lavorato ai cedi, da cui partono le consegne integrate di tutti i freschi ai punti di vendita. Questo ha portato, da un lato a semplificare il lavoro nei negozi, dall altro a omogeneizzare la qualità ed elevare la profondità dell offerta e quindi a dare maggiore servizio al consumatore. Così tutti i punti di vendita, indipendentemente dal canale, dalla dimensione e dalla produttività, possono offrire una profondità assortimentale che singolarmente non si potrebbero permettere. Tuttavia, in tutti i casi in cui ciò è possibile (soprattutto in negozi selezionati del canale attrazione) abbiamo sviluppato corner di vendita assistita delle carni con l offerta di eccellenze qualitative quali la razza Chianina, Piemontese etc». Oltre alle carni, avete centralizzato la lavorazione in altri settori? «Con la stessa logica stiamo affrontando il tema della gastronomia. Abbiamo attivato laboratori centralizzati, sia nel continente che in Sardegna, che forniscono a tutti i punti di vendita sia il prodotto da vendere al banco tradizionale che le confezioni pronte per il take away. Naturalmente il take away è a disposizione in modo trasversale per tutta la rete; l assistito in relazione al canale e alla tipologia di punto di vendita. Il reparto gastronomia deve dare distintività al punto di vendita; per questa ragione siamo sempre ad arricchire di contenuti la nostra offerta che, oltre alle tante proposte giornaliere, prevede specialità stagionali, menù per le ricorrenze, ecc. e dà al cliente la possibilità di prenotare anche da un ricchissimo catalogo. Con questo percorso nella gastronomia stiamo davvero caratterizzando con contenuti di servizio tutta la nostra rete, dall Ipermercato al Conad City». Progetti di centralizzazione si possono quindi perseguire in tutti gli ambiti? «È sicuramente un modo per raggiungere obiettivi di alto contenuto di servizio e, insieme, di convenienza, offrendo a tutta la rete la possibilità di andare 9

10 Comma 6/2012 CONAD DEL TIRRENO: VIAGGIO DENTRO L INNOVAZIONE oltre l assortimento base. Poi non è sempre necessario arrivare alla centralizzazione totale; il discorso può essere parziale. Per esempio in Toscana e Lazio stiamo lavorando ad un progetto davvero innovativo per il pane, anche in questo caso partendo dal presupposto della distintività. Si tratta di pane precotto, da finire di cuocere nel punto di vendita, che stiamo sperimentando con alcuni centri di produzione e che sarà un esclusiva Conad. Un pane di qualità, prodotto senza alcun additivo, che dopo una parziale cottura arriva giornalmente nel punto vendita che lo finisce di cuocere quando lo ritiene opportuno, ma entro un termine massimo di tre/quattro giorni per garantire sempre la massima qualità del prodotto. Il risultato è un pane qualitativamente molto buono che i punti di vendita possono sfornare e vendere caldo e profumato a qualsiasi ora del giorno. Con questa soluzione superiamo la necessità di avere il panettiere nel punto di vendita, ma possiamo offrire comunque un pane di qualità paragonabile a quella del forno artigianale. È un progetto complesso sul quale, con il coinvolgimento di alcuni operatori specializzati e studiando la migliore soluzione area per area, stiamo lavorando da tempo per raggiungere il livello di qualità auspicato. Ora pensiamo di essere in dirittura d arrivo, anche se ulteriori affinamenti potranno esserci nel tempo. Sicuramente questo prodotto rappresenterà un punto di eccellenza, andando a sostituire la baguette surgelata con un prodotto qualitativamente migliore». Innovazioni qualitative ma complesse da realizzare e poi da organizzare sul territorio. Per il loro successo quanto è importante l apporto dei soci? «È fondamentale, perché il socio imprenditore è il motore del punto di vendita e deve essere il primo a credere nel progetto contribuendo alla sua realizzazione. Questi progetti sono il frutto di un grande lavoro fatto nelle varie commissioni soci cui spetta la direzione e la definizione. Le proposte della cooperativa che già nascono da esigenze evidenziate dalla rete vengono analizzate, verificate, discusse, affinate e seguite passo per passo fino all approvazione e condivisione del progetto definitivo. A quel punto è naturale che sia proprio il socio il primo fautore convinto dell innovazione, specialmente oggi, in un mercato dove la competitività spinta rischia di appiattire tutto e solo chi ha la forza di distinguersi nel segno della qualità e della vera innovazione ha possibilità di successo». Ori di Toscana: una filiera che fa bene al territorio Frutta, verdura, ma anche legumi, sottoli, preparati per zuppe: tutto interamente made in Toscana, certificato e garantito. è questo il progetto Ori di Toscana avviato dall omonimo Consorzio di produttori 45 aziende sparse in tutta la Toscana e Conad del Tirreno, con l obiettivo di valorizzare i prodotti locali. Conad del Tirreno ha garantito la distribuzione dei prodotti e un efficace politica commerciale, tanto che solo nel primo anno di attività il fatturato è stato di 8 milioni di euro. Il progetto è stato recentemente presentato dalla regione Toscana al Macfrut di Cesena, una delle principali fiere ortofrutticole europee, come esempio di buone pratiche per il territorio, che punta a dare nuovo slancio alla produzione ortofrutticola. Così vengono garantiti sbocchi di vendita e un ritorno economico al produttore, al trasformatore e al venditore, mentre al consumatore viene data la certezza che si tratta di prodotti di qualità e a Km 0. 10

11 Comma 6/2012 Uno strumento a favore dei più deboli Last Minute Market la campagna contro gli sprechi Last Minute Market nasce nel 1998 all interno della Facoltà di Agraria dell Università di Bologna, in seguito ad una ricerca sull origine degli sprechi nelle filiere agroalimentari. Conad è stato fin dall inizio partner dell iniziativa mettendo a disposizione sia per la fase di analisi sia di sperimentazione il proprio ipermercato di Bologna. Con Last Minute Market è possibile trasformare lo spreco in risorsa. Si possono così aiutare le persone bisognose tramite le associazioni territoriali che preparano pasti e borsine alimentari, risparmiare sullo smaltimento di prodotti che non meritano ancora di essere considerati rifiuti e, soprattutto, individuare gli sprechi presenti nelle imprese della distribuzione con il miglioramento dell efficienza gestionale. Ogni anno in Italia finiscono in discarica 2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari ancora consumabili, per un valore di 4 miliardi di euro. D altra parte, 8 milioni di persone (il 13 per cento della popolazione, dato Istat) vivono al limite della soglia di povertà e sono tantissimi quelli che necessitano di assistenza sociale o residenziale. Dieci anni di aiuti Sono quasi 10 anni che Conad ha aderito a Last Minute Market, mettendo a disposizione delle associazioni del territorio che danno aiuto a persone bisognose i prodotti tolti dalla vendita (perché prossimi alla scadenza o con confezione danneggiata), ma ancora buoni e perfettamente salubri. Grazie ai ritiri settimanali concordati con i punti vendita Conad, le associazioni caritative possono contare sull approvvigionamento continuo di prodotti di qualità. Tra questi anche l ortofrutta e i freschissimi, che altrimenti difficilmente arriverebbero nelle mense delle associazioni e che hanno invece alzato di molto la qualità nutrizionale dei pasti cucinati. A fine 2011, solo per quanto riguarda Nata nel 1988 nella Facoltà di Agraria dell Università di Bologna per trasformare l invenduto in risorse per le fasce disagiate, l iniziativa deve ora allargare il proprio campo d azione coinvolgendo sempre più le cooperative. I numeri di un successo Un analisi dettagliata sul recupero di prodotti alimentari invenduti da destinare a opere caritatevoli condotta nell ipermercato E.Leclerc Conad di Modena ha fornito i seguenti risultati: quantità prodotti donati: 89,7 tonnellate nell anno 2011; impatto nutrizionale: persone potenzialmente aiutate per i tre pasti quotidiani e pasti derivati dai prodotti recuperati; impatto ambientale: riduzione dei rifiuti di 82,40 tonnellate, corrispondenti a 83 cassonetti della spazzatura, ettari di area boschiva risparmiata per compensare l impatto ambientale generato dall anidride carbonica prodotta dal ciclo dei rifiuti; impatto economico: risparmio sui costi di smaltimento, stimato in media di euro. Nordiconad, erano coinvolti nel progetto 20 punti di vendita altri hanno aderito nel corso del 2012 per un totale di 135 tonnellate di prodotti sottratti alla discarica e un valore stimato di almeno 455 mila euro. Per il triennio Nordiconad prevede di aumentare del 30 per cento i punti di vendita che aderiscono al progetto. «Pensiamo quali volumi e quali risposte ai bisogni sociali e ambientali Conad possa potenzialmente raggiungere a livello nazionale, vista la numerosità e la distribuzione capillare dei punti di vendita su tutto il territorio italiano», sottolinea il direttore canali distributivi Conad Alberto Moretti. «Il rapporto che Conad ha instaurato con le varie comunità in cui opera si fonda su un principio importante: la creazione di valore economico deve accompagnarsi alla creazione di valore condiviso. Per questo Last Minute Market si inserisce perfettamente nelle iniziative di responsabilità sociale portate avanti dalle cooperative associate e dai soci». 11

12 Comma 6/2012 La sfida della logistica La velocità non è tutto ora si vince con la qualità Magazzini efficienti, servizi rapidi, gestione sempre più puntuale. Ecco i punti strategici di un segmento del business strategico per la distribuzione. Il nostro viaggio nelle strutture logistiche delle cooperative prosegue con Luca Genitoni, direttore rete e operations di Conad Centro Nord. di Marina Bonaldi Luca Genitoni, direttore rete e operations di Conad Centro Nord. Con quali strutture è organizzato il servizio logistico di Conad Centro Nord che, lo ricordiamo, opera in Emilia e in Lombardia con una rete composta da 226 punti di vendita? «L organizzazione logistica della nostra cooperativa ha avuto un importante evoluzione nel corso degli ultimi due anni, con l accentramento a Campegine (Reggio Emilia) del magazzino generi vari e del deposito bevande, su una superficie rispettivamente di 22 mila e 11 mila mq, con la realizzazione di un polo del freddo a Nocetolo (Reggio Emilia) per tutti i settori freschi e una seconda piattaforma per le bevande a Calcinate (Bergamo) per il servizio alla rete lombarda». Analizziamo settore per settore le caratteristiche e il tipo di sevizio offerto da ogni struttura. «Per quanto riguarda il cedi di Campegine, i due settori generi vari e bevande sono gestiti separatamente uno dall altro, sia come movimentazione interna che come consegne. Abbiamo fatto questa scelta forti dell esperienza maturata nel passato quando, per mancanza di spazio, trasferimmo le bevande in un magazzino esterno, accorgendoci in breve che la soluzione dava dei vantaggi sia in termini di produttività che di servizio. Le migliori performance derivano dall avere meno traffico nelle corsie e quindi una movimentazione più veloce, mentre per i punti di vendita che ricevono due consegne anziché una accorpata migliora l organizzazione del lavoro perché si riducono i volumi da gestire di volta in volta». 12

13 Comma 6/2012 La sfida della logistica Le bevande, però, hanno un deposito anche in Lombardia. «Sì, perché la soluzione di un unico cedi a Campegine per generi vari e bevande, maturata quando i volumi movimentati erano per il 65 per cento diretti ai punti di vendita emiliani, concentrati prevalentemente nelle provincie di Reggio e Parma e per il 35 per cento in Lombardia, con l acquisizione dei punti di vendita ex Pellicano non era più sufficiente. Le percentuali sono diventate infatti del 55 per cento Emilia e 45 per cento Lombardia e abbiamo quindi deciso di aprire una seconda piattaforma per le bevande a Calcinate (Bergamo). Con la nuova base operativa, in funzione da luglio di quest anno, prevediamo un risparmio di circa un milione di euro all anno di costo del trasporto, che sarà in parte assorbito dall affitto del nuovo magazzino, ma con un saldo largamente positivo e un vantaggio anche per l ambiente». Dai secchi passiamo ai freschi... «Sui freschi abbiamo appena completato l accentramento di tutti i settori ortofrutta, salumi e latticini, carni, pesce e surgelati in un unico polo a Nocetolo (Reggio Emilia). È stato un percorso che ha comportato anche l avvicendamento delle cooperative appaltatrici, condotto quindi con gradualità per non creare disservizi alla rete di vendita. Anche in questo caso si tratta di magazzini in affitto come a Calcinate, collocati in un polo logistico dove già avevamo la gestione dei surgelati e del pesce con una metratura totale di circa 17 mila mq, di cui 4 mila mq per salumi e latticini, mq per l ortofrutta, mq per le carni, più le aree per la gestione dei vuoti e appunto i surgelati (3.500 mq) e il pesce (2.200 mq)». Come è organizzata la gestione di questi settori? «La gestione è appaltata a una cooperativa di movimentazione, sotto la regia di nostro personale presente sul posto. In tutti i magazzini utilizziamo il picking vocale, eccetto il pesce e le carni, ma il progetto è di trasformare tutto in voice entro il prossimo anno per ridurre ulteriormente i costi di lavorazione che sono calcolati in base alla produttività: più aumenta più diminuisce il costo collo». Le consegne sono integrate tra i vari settori del fresco? «Per ora sono abbinate solo in parte, ma è una gestione che metteremo a punto più precisamente nel corso del prossimo anno anche grazie all ausilio di un nuovo software, specifico per l ottimizzazione dei trasporti, che pianifica i viaggi in base all agenda di consegne e ai quantitativi ordinati dai singoli punti di vendita. L obiettivo è di attivare le consegne abbinate di tutti i freschi, compresi i surgelati per i punti di vendita più distanti, mantenendo separate solo quelle del pesce per evitare che l odore possa essere assorbito da altri prodotti. L idea è di organizzare le consegne partendo dalle esigenze dell ortofrutta, abbinando ad ogni ordine del settore i quantitativi di salumi, formaggi e carni richiesto dal punto di vendita, utilizzando lo stesso automezzo, attrezzato a comparti per le eventuali diverse temperature». Pensate di fare consegne integrate da Nocetolo anche per tutta la Lombardia? «Era nei nostri progetti iniziali, ma alla luce dello spostamento del baricentro dei volumi verso nord stiamo valutando l opportunità di attivare una seconda piattaforma in Lombardia anche per il fresco, così come è successo per le bevande. Per ora è ancora un ipotesi, stiamo raccogliendo i dati per capire se il risparmio ottenuto sui costi di trasporto sarebbe sufficiente a compensare i costi della nuova piattaforma. Certo è che un eventuale sviluppo futuro sarebbe probabilmente ancora in quell area e quindi le scelte che andremo a fare dovranno lasciare spazio alla flessibilità e a valutazioni diverse nel tempo». Il repentino sviluppo della rete di vendita con l acquisizione dei 31 supermercati Pellicano, ha quindi inciso parecchio sull operatività logistica della cooperativa. «Due anni fa, nel piano di revisione dell organizzazione logistica della cooperativa, avevamo previsto un incremento dei quantitativi movimentati, da cui la scelta di concentrare a Campegine e a Nocetolo, per avere maggiori superfici a disposizione e una migliore razionalizzazione del lavoro. Scelte che ci hanno permesso di fronteggiare adeguatamente l aumento repentino dei volumi, stimabile in un incremento del 30% rispetto al La nuova situazione non ci ha preso quindi alla sprovvista sul piano dei volumi perché i magazzini sono assolutamente in grado di gestire le esigenze della nostra rete di vendita, ma è chiaro che cambiando il baricentro tutto ritorna in discussione nella logica della sempre migliore efficienza. Senza contare che anche l evoluzione tecnologica potrebbe suggerirci ulteriori nuovi sviluppi: l automazione dei magazzini, per esempio, che riteniamo essere un tema molto interessante e sul quale stiamo facendo già da alcuni mesi alcune riflessioni poiché, a nostro modo di vedere, l industrializzazione dei processi è una delle poche strade ancora percorribili per raggiungere gli obiettivi di continua efficienza che il mercato ci chiede. Vedremo.» 13

14 Comma 6/2012 FOCUS CONSUMO ECO-SOSTENIBILE Operazione trasparenza sul tonno di Paola Molinari Ogni anno in Italia si consumano 140 mila tonnellate di tonno in scatola. Ecco perché è fondamentale, per un grande player del mercato, adottare una politica che non miri solo al fatturato, ma che offra anche ampie garanzie di sostenibilità e trasparenza. Il tonno in scatola è la conserva ittica più comune nelle case degli italiani, pochi però sanno che una pesca eccessiva e indiscriminata minaccia l intero ecosistema marino. Ne parliamo con Giovanni Panzeri, responsabile del prodotto a marchio Conad, che ci illustra le scelte e gli impegni presi dall azienda a garanzia della sostenibilità e tracciabilità del tonno Conad. E per sensibilizzare il consumatore. Ogni anno in Italia si consumano oltre 140 mila tonnellate di tonno in scatola, tuttavia sono pochi i consumatori che sanno che una pesca eccessiva, indiscriminata e troppo spesso illegale minaccia non solo le popolazioni di tonno ma l intero ecosistema marino. Panzeri, quali sono le dimensioni del problema? «Un gruppo di ricercatori ha recentemente annunciato che gli stock di ben cinque delle otto specie di tonno commerciale sono ormai a rischio sovra-sfruttamento. Tra le specie più minacciate ci sono il tonno rosso (Thunnus thynnus), ormai sull orlo del collasso, e il tonno obeso (Thunnus obesus), a rischio nel medio periodo. Il tonno Pinne Gialle, il più consumato in Italia, è seriamente sotto pressione e, secondo i ricercatori, anch esso vicino al sovra-sfruttamento». Di fronte a questa situazione, considerando che la stragrande maggioranza delle scatolette di tonno in commercio nel nostro paese è a Pinne Gialle, come si deve intervenire? «Se la gestione della pesca seguisse il principio di precauzione, come auspicato dal Codice di condotta Fao per la Pesca responsabile, lo stato attuale degli stock di tonno a Pinne Gialle avrebbe da tempo dovuto far scattare misure gestionali restrittive per garantire la sostenibilità della pesca. Purtroppo la pesca del tonno a Pinne Gialle interessa sempre più spesso esemplari di taglia inferiore ai 10 kg, che quindi non hanno raggiunto la maturità riproduttiva, con strumenti che certo 14

15 Comma 6/2012 FOCUS CONSUMO ECO-SOSTENIBILE non aiutano le biomasse a rigenerarsi, come quello a circuizione con sistemi di aggregazione per pesci (Fad), che ha le percentuali maggiori di pesca accidentale (pesci ancora immaturi). Molti sostengono che per arginare il problema basterebbe incominciare anche in Italia a commercializzare maggiormente tonno Skipjack piuttosto che usare il Pinne Gialle. Attenzione però, ciò non rappresenta certamente una soluzione, visto che nonostante sia un tonno che, a dispetto della taglia (normalmente non più di 10 kg), è già maturo, viene pescato ancora oggi principalmente con Fad, contribuendo quindi in ugual misura alla pesca accidentale. Ecco che quindi rimanendo in ambito tonno a Pinne Gialle una immediata e semplice soluzione al problema potrebbe essere la pesca di esemplari già maturi e quindi di pezzatura pari o superiore ai 20 kg (per i quali la pesca con Fad è praticamente inesistente), garantendo così la riproduzione della specie e il rientro dell allarme di sovrasfruttamento». Qual è, dunque, la situazione sul mercato? E la proposta al consumo? «Da un indagine realizzata da Greenpeace nel 2008, nei supermercati italiani per verificare quali informazioni fossero disponibili sulle scatolette di tonno, è emersa la totale mancanza di trasparenza. Solo alcune indicavano in etichetta il nome comune della specie, mentre raramente vi erano informazioni sull origine del tonno. L associazione nel novembre 2010 ha pubblicato Rompiscatole, la classifica di un test condotto su 165 scatolette di tonno provenienti da vari Paesi, tra cui l Italia, svelando come a fronte di un etichetta del tutto generica, benché legale, (es. ingredienti: tonno, olio, ecc ) le scatolette di una stessa marca potevano contenere specie diverse di tonno, a seconda del lotto e, a volte, addirittura specie diverse di tonno mescolate insieme». Produttori e distribuzione possono quindi fare molto per contribuire a rendere meno grave il problema. Quali sono gli orientamenti nelle altre nazioni e in Italia? «Nonostante non ci sia un obbligo di legge, in altri Paesi europei le aziende e, soprattutto, le più importanti catene di supermercati hanno iniziato da tempo a rendere disponibili tali informazioni sulle proprie scatolette. Anche in Italia, seppur con un po di ritardo, i principali attori del mercato hanno incominciato a focalizzarsi sempre più (con attività pubblicitarie, campagne stampa, spot ecc..) sulla sostenibilità e tracciabilità degli stock di pesce. Tracciabilità, scelte sostenibili e trasparenza sono strettamente legate tra loro, la tracciabilità dei prodotti infatti è il primo passo per un azienda per sapere da dove arriva il proprio tonno (e come è stato pescato) e quindi per poter scegliere quale comprare verificando che la barca di pesca sia legalmente autorizzata. Il secondo passo è sicuramente quello di acquistare solo tonno pescato in maniera sostenibile». Alla luce di tutto questo, quali le scelte di Conad per il tonno a marchio? «Come nella maggior parte delle confezioni di tonno venduto in Italia, anche il nostro tonno in scatola Conad è solo ed esclusivamente di qualità Pinne Gialle (Thunnus Albacares). In coerenza con la nostra mission di offrire ai consumatori prodotti di alta qualità, nel pieno rispetto dell ambiente e del sistema, abbiamo scelto di selezionare solo tonni adulti, superiori ai 20 kg, che hanno quindi raggiunto la maturità sessuale, evitando così che si interrompa la catena riproduttiva. Infatti nel caso di pesca di tali esemplari il rischio di pesca accidentale causata dall utilizzo di Fad è molto limitato. In questo modo Conad contribuisce a salvaguardare la salute degli stock di tonno e i cicli di produzione della specie. Garantiamo inoltre la tracciabilità del pescato e siamo in grado, su richiesta del consumatore e attraverso i nostri fornitori, di fornire quante più informazioni possibili sulla provenienza del tonno Conad». Come saranno rese pubbliche e comunicate ai consumatori le nuove strategie sul tonno a marchio Conad? «Stiamo procedendo alla rivisitazione di tutte le confezioni, in scatole e in vasetti di vetro, che riporteranno il bollino Qualità trasparente. Il bollino garantisce che, attraverso i codici riportati su tutte le confezioni, il consumatore può autonomamente recuperare e verificare informazioni riguardanti imbarcazione e zona di pesca. Inoltre, scrivendo ad un account di posta elettronica, il consumatore potrà riceverà in risposta le informazioni sul tonno Conad acquistato, in merito a: lotto, prodotto, specie, lavorazione, provenienza/ oceano di pesca, zona Fao di pesca, metodo di pesca. E, solo su esplicita richiesta, anche i dati di: imbarcazione, nome imbarcazione, bollino sanitario europeo imbarcazione. Sul retro del cluster delle latte (tutti i formati) verrà stampata la mappa degli Oceani con l indicazione puntuale delle zone Fao e relativa legenda. Infine sul retro delle confezioni sarà specificato l impegno di Conad nell acquistare solo tonni che abbiano più di 20 kg. Le nuove confezioni saranno disponibili nei primi mesi del nuovo anno, mentre già ora tutte le informazioni sulle caratteristiche di sostenibilità del nostro tonno a marchio sono pubblicate sul sito Conad, nella sezione dedicata al tonno in scatola Conad». 15

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17 Comma 6/2012 Le conseguenze della riforma Fornero Una nuova cultura aziendale per il mercato del lavoro Le imprese italiane sono chiamate a un cambio di passo e di strategie per adeguarsi alle norme varate dal governo Monti. Un percorso non facile che richiede applicazione costante e un livello ancor maggiore di concertazione con tutte le parti in causa. L a riforma del mercato del lavoro introdotta dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero ha fatto registrare, sotto il profilo normativo, un passo indietro rispetto al trend iniziato alla fine degli anni Novanta e proseguito con la legge Biagi del «Si conserva una discreta flessibilità in entrata, ma l approccio gestionale sarà orientato a una maggiore coincidenza tra l esigenza organizzativa e la soluzione contrattuale formale, con possibile incremento dei costi», ha sottolineato Maurizio Casanova, responsabile Sviluppo risorse umane e Politiche del lavoro di Ancd, in occasione della giornata di studio sul tema organizzata da Ancd e Aci. «Potrà aumentare l utilizzo della somministrazione lavoro, perché il contratto a termine è meno oneroso e c è una minore rigidità formale nell uso dell istituto. Per quanto riguarda la flessibilità in uscita, la riforma ha potenzialmente compiuto un notevole passo in avanti, riducendo la rigidità del sistema normativo e producendo i suoi effetti nei confronti di tutti e non soltanto dei neo assunti. Si eviteranno così doppi binari di gestione». Un contributo importante lo hanno fornito le parti sociali, sindacali e datoriali, con un «confronto continuo e propositivo, che ha prodotto il miglioramento della riforma stessa anche attraverso l introduzione di alcuni emendamenti nel decreto Sviluppo», ha detto il responsabile delle relazioni sindacali di Legacoop Carlo Marignani. L introduzione dell Aspi, della mini Aspi e dei fondi bilaterali di solidarietà costituisce un altra novità della riforma Fornero. La natura assicurativa ed universale dell Aspi rappresenta senza dubbio un primo ammodernamento del sistema del welfare e rende indispensabile un evoluzione delle politiche sociali, oggi inesistenti o inefficaci, e una ripresa della crescita economica per favorire l occupazione. Sempre tenendo conto della necessità di diminuire il cuneo fiscale e di incentivare le aziende virtuose che investono e assumono. «La riforma del mercato del lavoro ha spiegato Carlo Dell Aringa, docente di Economia Politica all Università Cattolica di Milano provocherà profondi cambiamenti culturali all interno delle aziende, sia per le modifiche della flessibilità in entrata sia per l ampliamento della flessibilità in uscita. Però il cambiamento culturale più importante riguarderà forse, in maniera graduale e significativa, il sistema degli ammortizzatori sociali, grazie soprattutto al progressivo superamento di quelli attuali e all introduzione dell Aspi». La trasformazione culturale investirà tutti gli attori, datori di lavoro, lavoratori, organizzazioni sindacali e organi istituzionali (in particolare, Parlamento, Governo e Regioni). La conseguenza sarà un adeguamento coerente delle fonti normative e un differente approccio nelle future relazioni sindacali, che dovranno abbandonare le vecchie logiche antagoniste a favore di temi nuovi o da consolidare nell interesse generale (flessibilità/trasparenza nell organizzazione del lavoro; premi/detassazioni sull aumento della produttività; salario variabile più rilevante rispetto a quello odierno; partecipazione effettiva alla gestione e agli utili). di Sergio Imolesi direttore generale Ancd Gli obiettivi della riforma Fornero Salvaguardare la flessibilità in entrata buona ed eliminare quella anomala per ridurre la precarietà. Introdurre maggiore flessibilità in uscita per sostenere/equilibrare il contratto a tempo indeterminato quale contratto principale. Passare da una tutela del posto (fisso) di lavoro ad una tutela del lavoratore. La legge Fornero e l Europa Uno degli obiettivi delle legge di riforma del mercato del lavoro è quello di avvicinarci al quadro normativo europeo, per stimolare gli investimenti stranieri nel nostro Paese. Il tempo dirà se tale obiettivo potrà essere raggiunto, anche in parte, ma permangono interrogativi importanti: stratificazione e complessità normativa tipica dell Italia, poco compresa a livello internazionale; illeggibilità delle norme di legge, inclusa la riforma Fornero; conseguente eccessiva possibilità discrezionale della Magistratura, le cui interpretazioni di fatto costituiscono spesso fonte (anomala) di diritto. 17