MASSIME PENALE. Corte di Cassazione Sez. II Penale 22 novembre 2011, n Penale Delitti contro la pubblica amministrazione Avvocato radiato

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1 MASSIME PENALE Corte di Cassazione Sez. II Penale 22 novembre 2011, n Penale Delitti contro la pubblica amministrazione Avvocato radiato dall albo Consulenza legale episodica Esercizio abusivo di una professione Non sussiste Non commette reato di esercizio abusivo della professione l avvocato che, radiato dall albo, presti attività di consulenza legale a condizione, però, che questa non venga compiuta in modo continuativo e professionale, in quanto solo in questa seconda ipotesi si ha esercizio della professione per la quale è richiesta l iscrizione nel relativo albo. Corte di Cassazione Sez. V Penale 21 novembre 2011, n Penale Delitti contro la fede pubblica Cartella clinica Annotazione dati non immediata Falso in atto pubblico Sussiste Commette reato di falso in atto pubblico il medico che non provvede immediatamente, ma il giorno successivo, ad annotare sulla cartella clinica il risultato della visita e la terapia prescritta al paziente 1. 1 I giudici della Cassazione affermano la rilevanza pubblicistica della cartella caratterizzata dalla produttività di effetti incidenti su situazioni giuridiche soggettive di rilevanza pubblicistica, nonché dalla funzione della documentazione di attività compiute (o non compiute) dal pubblico ufficiale che ne assume la paternità. 1

2 Corte di Cassazione Sez. VI Penale 17 novembre 2011, n Penale Delitti contro la persona Uso di arma impropria Lesioni volontarie Aggravante La stampante lanciata contro una persona costituisce un arma impropria che dà luogo, nel reato di lesioni volontarie, alla relativa aggravante. È arma impropria qualunque oggetto utilizzabile, per circostanze di tempo e di luogo, per l offesa alla persona 2. Corte di Cassazione Sez. VI Penale 8 novembre 2011, n Penale Delitti contro l amministrazione della giustizia Arresti domiciliari Autorizzazione a raggiungere senza scorte il tribunale Mancata comunicazione dell impossibilità di recarsi all udienza Violazione degli arresti domiciliari Sussiste La mancata comunicazione da parte dell imputato (in presenza di autorizzazione del magistrato a lasciare la propria casa per il tempo necessario ad andare e tornare dal tribunale), alle autorità di controllo 2 Secondo i giudici di Piazza Cavour il concetto di arma impropria, indicativo di qualunque strumento adatto ad offendere di cui sia vietato il porto senza giustificato motivo, oltre che dal disposto testuale dell art. 585 comma 2 n. 2 c.p., anche dall art. 4 comma 2 legge n. 110/1975, che per l appunto definisce la nozione della categoria di oggetti che non è consentito portare fuori dell abitazione senza un motivo giustificato, individuandoli in qualsiasi strumento chiaramente utilizzabile, per circostanze di tempo e di luogo, per l offesa alla persona. 2

3 dell impossibilità di raggiungere il luogo dell udienza e il ritardo del rientro all abitazione, integra il reato di violazione degli arresti domiciliari 3. Corte di Cassazione Sez. V Penale 7 novembre 2011, n Penale Delitti contro la persona Stalking La norma che disciplina il reato di stalking, minaccia o molestia reiterata tanto da provocare un grave e perdurante stato d ansia o di paura ingenerando un fondato timore per l incolumità propria (o di un prossimo congiunto o comunque di persone a cui si è legati da relazione affettiva) ovvero costringendo a cambiare le abitudini di vita della vittima, richiede che lo stato d ansia ed il malessere siano provati. Va anche provato il danno in concreto e non il mero pericolo di un danno. L interpretazione di questi presupposti va effettuata non in senso restrittivo perché diversamente l applicazione della misura cautelare, nella maggior parte dei casi, sarebbe impossibile. Il disagio e lo stato d ansia, conseguenza di molestie non episodiche e numericamente significative, legittima la tutela cautelare, senza bisogno di alcuna verifica medica, dal momento che la molestia non deve necessariamente sfociare in una patologia conclamata. Corte di Cassazione Sez. V Penale 7 novembre 2011, n Il reato di allontanamento dal luogo degli arresti domiciliari si realizza, da un punto di vista oggettivo, quale che sia l allontanamento temporale e spaziale mentre, dal punto di vista soggettivo, richiede esclusivamente la consapevolezza dell allontanamento e del provvedimento restrittivo. 3

4 Penale Fallimento Impresa edile Scomparsa delle attrezzature Mancata giustificazione del percorso delle attrezzature da un cantiere all altro Reato di bancarotta fraudolenta Sussiste Il titolare di una impresa edile fallita risponde del reato di bancarotta fraudolenta qualora non adduca motivazioni esaustive in grado di giustificare lo spostamento delle attrezzature da un cantiere all altro 4. Corte di Cassazione Sez. Unite Penali 7 novembre 2011, n Penale Sentenza di patteggiamento Condanna alla refusione delle spese di parte civile Ammontare della somma liquidata Ricorso per cassazione Possibile E ricorribile per Cassazione la sentenza di patteggiamento nella parte relativa alla condanna alla refusione delle spese di parte civile, in particolare per quanto attiene alla legalità della somma liquidata e alla esistenza di una corretta motivazione sul punto, una volta che sulla relativa richiesta, proposta all udienza di discussione, nulla sia stato eccepito. L ammontare della somma da liquidare a titolo di refusione delle spese, sostenute dalla parte civile, esula dall accordo, nel processo svoltosi nelle forme del patteggiamento, intervenuto tra il pubblico ministero e 4 Secondo costante giurisprudenza di legittimità, il mancato reperimento in bonis di cespiti e attrezzature dei quali il fallito ha certamente avuto la disponibilità rappresenta, in mancanza di una convincente ed esaustiva spiegazione della loro sorte, elemento sintomatico della distrazione degli stessi. 4

5 l imputato, e forma oggetto di una decisione che si caratterizza per la sua autonomia, in quanto prescinde dalla pronuncia sul merito. Corte di Cassazione Sez. V Penale 2 novembre 2011, n Penale - Minacce del padre naturale per vedere la figlia Delitti contro l amministrazione della giustizia Esercizio arbitrario delle proprie ragioni Non sussiste Delitti contro la persona Violenza privata Sussiste Tormentare la propria ex convivente, per vedere la figlia naturale, ricorrendo alla minaccia integra gli estremi del reato di violenza privata e non dell esercizio arbitrario delle proprie ragioni 5. Corte di Cassazione Sez. Penale 27 ottobre 2011, n Penale Difformità tra motivazione e dispositivo Errore materiale circa la pena indicata nel dispositivo Rideterminazione della pena 5 in materia di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, la pretesa arbitrariamente attuata dall agente deve corrispondere perfettamente all oggetto della tutela apprestata in concreto dall ordinamento giuridico di guisa che ciò che caratterizza il reato in questione è la sostituzione, operata dall agente, dello strumento di tutela pubblico con quello privato; è, inoltre, necessario che la condotta illegittima non ecceda macroscopicamente i limiti insiti nel fine di esercitare, anche arbitrariamente, un proprio diritto, ponendo in essere un comportamento costrittivo dell altrui libertà di determinazione, giacché, in tal caso, ricorrono gli estremi della diversa ipotesi criminosa di violenza privata. 5

6 La motivazione prevale sul dispositivo di una sentenza penale, giustificandosi l annullamento senza rinvio della sentenza, limitatamente alla determinazione della pena, che può essere rideterminata dalla Corte di Cassazione sulla base dell art. 619, comma 2, c.p.p., qualora la difformità è dovuta ad un errore materiale relativo alla pena indicata nel dispositivo, chiaramente rilevabile dall esame della motivazione attraverso cui è possibile ricostruire il procedimento seguito dal magistrato per giungere alla determinazione della pena 6. Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 6 La sentenza, se la difformità tra motivazione e dispositivo è dovuta ad un errato criterio giuridico, può essere corretta soltanto mediante impugnazione. 6