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2 Le tutele di diritto penale Atti e pareri Aggiornate alla giurisprudenza degli anni 2015/2016 a cura di Francesco Vignoli DiF Dipartimento di Alta formazione

3 Indice Avviso ai naviganti 11 Pareri Cause di giustificazione - Legittima difesa domiciliare - Eccesso colposo di Francesco Vignoli 15 Cause di giustificazione non codificate - La scriminante del c.d. rischio consentito di Alessandro Bertoli e Maria Feraboli 19 Reato omissivo - Obbligo di garanzia - Nesso di causalità - Dolo eventuale e colpa cosciente di Alessandro Goggioli 23 Sicurezza sul cantiere di lavoro - Tutela dell extraneus - Responsabilità del datore di lavoro di Francesco Vignoli 33 Preterintenzione - Aberratio ictus e delicti di Alessandro Goggioli 37 Imputabilità - Dolo - Preterintenzione di Lucia Della Torre 45 Reato circostanziato - Attenuante della speciale tenuità del fatto nell ipotesi di furto tentato di Nicola Parri 49 Tentativo - Desistenza e recesso attivo - Reato unisussistente di Alessandro Goggioli 55 Tentativo - Reato consumato - Furto in un supermercato di Lucia Della Torre 61 Tentato omicidio - Animus necandi di Andrea Giovanni Melani 65

4 Causa di non punibilità - Tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. - Reato continuato di Andrea Giovanni Melani 69 Concorso apparente di norme - Reato associativo di tipo mafioso - Riciclaggio di Nicola Parri 75 Concorso colposo nel delitto doloso - Nesso causale - Colpa di Francesco Vignoli 81 Concorso di persone nel reato - Reato diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti di Lucia Della Torre 85 Reato complesso - Violenza privata - Rapina di Irene Polifrone 89 Condizioni obiettive di punibilità - Bancarotta fraudolenta di Irene Polifrone 93 Confisca-CEDU di Marco Panzarasa 99 Trattamento sanzionatorio - Reato continuato - Droghe pesanti e droghe leggere di Lorenzo Cordì 105 Giudicato penale - Sopravvenuta modifica del trattamento sanzionatorio per effetto di pronuncia della Corte Costituzionale di Maria Chiara Ghia 115 Pubblico ufficiale - Usurpazione di funzioni e appropriazione indebita - Omissione di denuncia di Francesco Vignoli 119 Concussione - Induzione indebita di Marco Panzarasa 123 Abuso d ufficio e dovere di astensione di Elisabetta Fabio 129 Tutela delle cose in pubblica custodia (art. 351 c.p.) di Simone Cardin 133 Accesso abusivo a sistemi informatici e locus commissi delicti di Marco Panzarasa 139

5 Illecita concorrenza con violenza o minaccia - Falsità in atti di Francesco Vignoli 143 Sostituzione telematica di persona di Elisabetta Fabio 147 Diffamazione a mezzo stampa - Diritto di cronaca di Marco Panzarasa 151 Estorsione - Aggravante delle più persone riunite di Elisabetta Fabio 155 Estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni di Irene Polifrone 159 Insolvenza fraudolenta - Truffa - Specialità con la sanzione amministrativa - Reato continuato di Francesco Vignoli 165 Autoriciclaggio di Alessandro Bertoli e Maria Feraboli 169 Art. 650 c.p. - Elemento normativo della fattispecie penale - Sindacato del giudice penale sulla legittimità dell atto amministrativo di Simone Cardin 173 Atti L atto di appello di Valentino Fracasso 183 Il riesame personale di Valentino Fracasso 191 Il riesame reale di Valentino Fracasso 199 L opposizione alla richiesta di archiviazione di Francesco Vignoli 209 La costituzione di parte civile di Francesco Vignoli 213

6 Avviso ai naviganti Nella redazione del parere e dell atto il candidato deve rispettare innanzitutto la traccia che non si può trascurare, né implementare. La traccia costituisce una sorta di mappa di viaggio che va seguita e rispettata. Quindi non si deve togliere o aggiungere alcunché. Non occorre iniziare a scrivere appena la traccia viene dettata, in quanto la traccia va attentamente scomposta e analizzata. Successivamente, si procede a redigere uno schema che è una sorta di progetto di navigazione in modo che il candidato, sin dall inizio, sappia da dove iniziare e dove concludere. Navigare a vista non ha senso. La traccia va analizzata e i segni grafici possono aiutare. Il nostro è un diritto penale del fatto, ossia della condotta. Si suggerisce di circolare i soggetti e sottolineare i verbi, attribuendo i verbi ai singoli soggetti. Poi verranno selezionati i verbi, espungendo quelli che sono penalmente irrilevanti. La traccia è una sorta di pellicola cinematografica. Inizia con una scena e si articola in una serie di sequenze sino ad arrivare a un epilogo. Nell ambito di queste sequenze la realtà esterna muta ed occorre verificare quali sono le modificazioni della realtà esterna. Una volta scomposta la traccia, ripresa per ripresa, come fosse un film da smontare diapositiva dopo diapositiva, occorre non cedere alla tentazione del codice commentato, ma rivolgersi al codice senza note, inquadrando le condotte oggetto della traccia. Si parte dal codice senza commenti per individuare le norme rilevanti. Una volta ricostruita sotto il profilo fattuale la vicenda, scomponendo la traccia, successivamente individuate le norme rilevanti, è tempo di prendere in mano il codice commentato verificando l approccio della giurisprudenza in relazione alle norme che sono state individuate. Non serve cercare subito la sentenza che si riferisce alla traccia. Potrebbe non esserci, oppure ridursi a una semplice massima che sottende un ragionamento che dobbiamo avere fatto prima, all inizio della prova, quando si era più lucidi, sulla base di una attenta ricognizione del codice senza commenti. Ricapitolando: 1) scomporre la traccia, sequenza dopo sequenza, circolando i soggetti, sottolineando con una riga i verbi; 2) verificare, esaminando il codice non commentato, a quali fattispecie criminose possano adattarsi i verbi che abbiamo sottolineato; 3) consultare il codice commentato per verificare le scelte della giurisprudenza in merito alle norme che abbiamo individuato. A quel punto il nostro schema, che abbiamo progressivamente redatto, sarà pronto e potremmo iniziare a scrivere sapendo dove andare a parare. 11

7 sentieri in giurisprudenza penale - pareri e atti di diritto penale per l esame di avvocato Attenzione, infine, alla differenza di fondo che vi è fra il parere e l atto. Il parere è pro veritate e, dunque, niente sconti a chi ve lo chiede. Le valutazioni sono rese esclusivamente sulla base di obiettive considerazioni giuridiche. L atto, invece, deve raccogliere tutti gli elementi a vantaggio del vostro assistito. Se vi è qualche pronuncia che non depone a favore del cliente, non bisogna fare finta che non esista, ma esaminarla per sovvertirla. Buona navigazione. Milano, 15 luglio 2016 Francesco Vignoli 12