Le novità della legge di bilancio 2017 per i Datori di Lavoro

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1 Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro U.P. di Brescia Le novità della legge di bilancio 2017 per i Datori di Lavoro Martedì 17 gennaio 2017 SALONE CONFERENZE DELLA CAMERA DI COMMERCIO BRESCIA relatore: Dott. Alberto Bortoletto Consulente del Lavoro in Padova A cura dott. Alberto Bortoletto Consulente del Lavoro in Padova -

2 Esonero contributivo per l alternanza scuola - lavoro Art. 1, commi 308, 309 e 310 Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 Esonero contributivo biennale per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato. Nuovo esonero contributivo per le assunzioni di giovani a tempo indeterminato (anche in apprendistato), effettuate dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre I datori di lavoro privati, con riferimento alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche in apprendistato, decorrenti dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 (esclusi i contratti di lavoro domestico e quelli relativi agli operai del settore agricolo), possono beneficiare, per un periodo massimo di 36 mesi, dell esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a loro carico (esclusi i premi e contributi dovuti all INAIL), nel limite massimo di euro all anno. 2

3 Esonero contributivo per l alternanza scuola - lavoro L esonero spetta per le assunzioni a tempo indeterminato, effettuate entro 6 mesi dall acquisizione del titolo di studio, di studenti che abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro pari almeno al: 30% delle ore di alternanza previste dall art. 1, comma 33, della Legge n. 107/2015 (120 ore per gli istituti tecnici e professionali e 60 ore per i licei), ovvero 30% del monte ore previsto per le attività di alternanza all interno dei percorsi di istruzione e formazione professionale erogati ai sensi del capo III del D.Lgs n. 226/2005, ovvero 30% del monte ore previsto per le attività di alternanza realizzata nell ambito dei percorsi di cui al capo II del DPCM 25 gennaio 2008, ovvero 30% del monte ore previsto dai rispettivi ordinamenti per le attività di alternanza nei percorsi universitari; periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione. 3

4 Esonero contributivo per l alternanza scuola - lavoro Il beneficio in esame sarà riconosciuto nel limite massimo di spesa di: 7,4 milioni di euro per l anno 2017, 40,8 milioni di euro per l anno 2018, 86,9 milioni di euro per l anno 2019, 84 milioni di euro per l anno 2020, 50,7 milioni di euro per l anno 2021, 4,3 milioni di euro per l anno

5 La fine delle agevolazioni «sgravio a tempo indeterminato» Legge n. 208 del 28 dicembre 2015, art. 1, comma 178 Esonero contributivo biennale per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato. L agevolazione consiste nell esonero dal versamento del 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di euro annui. 5

6 La fine delle agevolazioni apprendisti datori fino a 9 dipendenti Legge n. 183 del 12 novembre 2011, art. 22, comma 1 Apprendisti sgravio del 100% dei contributi dovuti dai datori di lavoro che occupano fino a 9 dipendenti. I datori di lavoro fino a 9 dipendenti che assumono lavoratori con contratto di apprendistato godono per tre anni di una riduzione contributiva pari al 100% dei contributi a proprio carico (fatta eccezione per il contributo ASpI 1,61%). Per gli ulteriori eventuali mesi di durata del contratto, successivi ai primi 36 mesi agevolati, la misura dei contributi è quella ordinariamente prevista (10% + 1,61%). 6

7 La fine delle agevolazioni dalle liste di mobilità Legge n. 223 del 23 luglio 1991 Assunzione a termine Art. 8 c. 2 Il beneficio consiste nel versamento dei contributi a carico dei datori di lavoro nella misura prevista per gli apprendisti (10%) per un massimo di 12 mesi. Assunzione a tempo Indeterminato Art. 8 c. 4 e art 25 c. 9 Il beneficio consiste nel versamento dei contributi a carico dei datori di lavoro nella misura prevista per gli apprendisti (10%) per i primi 18 mesi del rapporto. Inoltre, se l assunzione è a tempo pieno, il datore di lavoro ha diritto ad un contributo mensile pari al 50% dell indennità di mobilità residua. Trasformazione a tempo indeterminato Art. 8 c. 2 e 4 Il beneficio consiste nel versamento dei contributi a carico dei datori di lavoro nella misura prevista per gli apprendisti (10%) per ulteriori 12 mesi dalla trasformazione. Inoltre, se la trasformazione è a tempo pieno, il datore di lavoro ha diritto ad un contributo mensile pari al 50% dell indennità di mobilità residua. 7

8 Diventa definitiva l agevolazione per il rientro dei cervelli Art. 1, comma 149 Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 Come da previsioni dell articolo 44, commi 1 e 3, DL n. 78/2010 non concorrenza a formare il reddito del 90% dell imponibile fiscale dei compensi percepiti da docenti/ricercatori che, in possesso di titolo di studio universitario o equiparato e non occasionalmente residenti all estero, abbiano svolto documentata attività di ricerca o docenza all estero presso centri di ricerca pubblici o privati o università per almeno 2 anni continuativi e che al 31 maggio 2010 (data di entrata in vigore del DL n. 78/2010) ed entro i 7 anni solari successivi rientrano in Italia per svolgere la propria attività, ivi acquisendo la residenza fiscale. Ai sensi dell articolo 1, comma 149 della Legge di bilancio per il 2017 viene eliminata la condizione secondo la quale per fruire dell agevolazione fiscale è necessario rientrare in Italia entro il 31 dicembre 2017 (7 anni solari successivi al 31 maggio 2010). Resta fermo che tali lavoratori possono fruire dell esenzione fiscale per l anno in cui divengono fiscalmente residenti in Italia e per i 3 anni successivi. Si ricorda che, in ogni caso, come in precedenza, il lavoratore dovrà mantenere la residenza fiscale in Italia per tutto il periodo oggetto dell esenzione. 8

9 Modificata l agevolazione per il rientro dei talenti Art. 1, commi 150 e 151 Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 L articolo 16 del D.Lgs n. 147/2015 (c.d. Decreto internazionalizzazione ) speciale regime fiscale (abbattimento della base imponibile ai fini fiscali nella misura del 30%) per i lavoratori impatriati con residenza all estero da almeno 5 anni, che trasferiscono la residenza in Italia per rivestire ruoli direttivi o di elevata specializzazione. Il suddetto regime fiscale trova applicazione, dall anno 2016, per il periodo di imposta in cui è avvenuto il trasferimento della residenza nel territorio dello Stato e per i quattro periodi successivi. In particolare, l articolo 16 del D.Lgs n. 147/2015 stabilisce che il reddito di lavoro dipendente prodotto in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 70% del suo ammontare. Con la modifica della Legge di bilancio il reddito prodotto concorre alla formazione del reddito complessivo nella misura del 50%, quindi abbattimento incrementato dal 30% al 50%, ed anche il reddito di lavoro autonomo (in precedenza l agevolazione riguardava solo il reddito di lavoro dipendente). 9

10 A regime l esonero, in alcuni casi, del contributo di licenziamento Art. 1, comma 164 Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 L art. 1, comma 164 della Legge di bilancio dispone, a regime, l esonero dal versamento del contributo di licenziamento (inizialmente previsto per il periodo e successivamente prorogato anche per il 2016) nei casi di: licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in applicazione di clausole sociali che garantiscano la continuità occupazionale prevista dai CCNL; interruzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, nel settore delle costruzioni edili, per completamento delle attività e chiusura del cantiere. 10

11 Riduzione aliquota contributiva Gestione Separata INPS Art. 1, comma 165 Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 Dall anno 2017, l aliquota contributiva applicabile ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS, non iscritti ad altra gestione obbligatoria e non pensionati, è ridotta al 25%. Quindi : Collaboratori e altri soggetti ad essi assimilati Non assicurati ad altre casse 32,72% Professionisti titolari di partita IVA Non assicurati ad altre casse 25,72% Pensionati o iscritti ad altra tutela pensionistica obbligatoria 24,00% 11

12 Incentivo per l assunzione con apprendistato Art. 1, comma 240 lett. b) Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 Relativo alle SOLE assunzioni con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Estesa l agevolazione fino al 31/12/2017 della previsione già contenuta nel D.Lgs n. 150/2015: applicazione di un aliquota contributiva pari al 5%, in luogo della normale aliquota del 10% prevista dall articolo 1, comma 773 della Legge n. 296/2006; esenzione dal contributo di licenziamento di cui all articolo 2, commi 31 e 32 della Legge n. 92/2012; sgravio totale dei contributi a carico del datore di lavoro a finanziamento dell ASpI di cui all articolo 42, comma 6, lett. f) del D.Lgs n. 81/2015, nonché del contributo dello 0,30% (addizionale ASpI) ex articolo 25 della Legge n. 845/1978. Attendiamo ancora le istruzioni operative del 2016!! 12

13 CDS Difensivi, con aumento della produttività Art. 1, comma 240 lett. c) Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 Rifinanziate, con ulteriori 15 milioni di euro annui (30 milioni di euro complessivi), gli sgravi connessi ai contratti di solidarietà difensivi, stipulati da aziende rientranti nella normativa CIGS e finalizzati all incremento della produttività o alla riduzione delle inefficienze organizzative e/o produttive, previsti dall articolo 6, commi 4 e 4-bis del DL n. 510/1996 per un periodo non superiore a 24 mesi: riduzione del 35% dell ammontare della contribuzione previdenziale ed assistenziale dovuta dai lavoratori soggetti ad una riduzione dell orario di lavoro in misura superiore al 20%. 13

14 Premio nascita e congedo obbligatorio per il padre lavoratore Art. 1, commi 353 e 354 Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 Dal 1 gennaio 2017 di un premio alla nascita o all adozione di minore dell importo di 800 euro. Erogato direttamente dall INPS in unica soluzione su richiesta della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza o all atto dell adozione non concorre alla formazione del reddito complessivo (art. 8 TUIR). In più per gli anni 2017 e 2018 è stabilita la proroga del congedo obbligatorio retribuito (indennità giornaliera a carico dell INPS pari al 100%), da fruire entro 5 mesi dalla nascita del figlio, a favore del padre lavoratore dipendente, già introdotto dalla c.d. Riforma Fornero e confermato dalla Legge di Stabilità 2016, per il quale trova applicazione la disciplina di cui al DM 22 dicembre In particolare, la durata del congedo è fissata in 2 giorni per l anno 2017 e 4 giorni per l anno 2018, la cui fruizione può anche essere in via non continuativa. Rispetto al 2018 al padre lavoratore è concessa la possibilità di astensione per un periodo ulteriore di 1 giorno, previo accordo con la madre ed in sua sostituzione relativamente al periodo di astensione obbligatoria spettante alla stessa. 14

15 WELFARE AZIENDALE & DETASSAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO LE NOVITA 2016/2017

16 Art. 51 TUIR Fonti Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) - articolo 1 commi Legge n. 232 del 11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017) articolo 1 commi Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, emanato il 25 marzo 2016 e pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ( in data 16 maggio 2016; Circolare N. 28/E Agenzia delle Entrate 15/06/

17 Reddito da lavoro dipendente: determinazione Art. 51 comma 1 Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro. Si considerano percepiti nel periodo d'imposta anche le somme e i valori in genere, corrisposti dai datori di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio del periodo d'imposta successivo a quello cui si riferiscono. 17

18 Art. 51 comma 3 Valori: determinazione in denaro Ai fini della determinazione in denaro dei valori di cui al comma 1, compresi quelli dei beni ceduti e dei servizi prestati al coniuge del dipendente o a familiari indicati nell'articolo 12, o il diritto di ottenerli da terzi, si applicano le disposizioni relative alla determinazione del valore normale dei beni e dei servizi contenute nell'articolo 9. 18

19 Valori: determinazione in denaro Risoluzione Agenzia delle Entrate 26/E 2010 In conformità alla regola generale prevista dall art. 9, comma 3 - che tiene conto, ai fini della determinazione del valore normale, anche degli sconti d uso si può, peraltro, ritenere che il valore normale di riferimento, per i beni e servizi offerti dal datore di lavoro ai dipendenti, possa essere costituito dal prezzo scontato che il fornitore pratica sulla base di apposite convenzioni ricorrenti nella prassi commerciale, compresa l eventuale convenzione stipulata con il datore di lavoro. Molto utile ad es. per le AUTO regalate/vendute al datore di lavoro, acquistate CON SCONTO, dal datore di lavoro! 19

20 Art. 51 comma 3 Valori: determinazione in denaro Il valore normale dei generi in natura prodotti dall'azienda e ceduti ai dipendenti è determinato in misura pari al prezzo mediamente praticato dalla stessa azienda nelle cessioni al grossista. Non concorre a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se complessivamente di importo non superiore nel periodo d'imposta a lire ; se il predetto valore è superiore al citato limite, lo stesso concorre interamente a formare il reddito. SI TIENE CONTO DELLA SITUAZIONE DEL LAVORATORE! (precedenti rapporti / etc.). 20

21 Il comma 3 bis, modificato dalla Legge di Stabilità 2016 Art. 51 comma 3 bis L articolo 1, comma 190, lettera b) (Legge di Stabilità 2016) ha inserito, dopo il comma 3 dell articolo 51 del TUIR, il comma 3-bis secondo cui Ai fini dell'applicazione dei commi 2 e 3, l'erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale AdE Circ. 28/e del 15/06/2016 i titoli che li rappresentano (i benefit) anche se connotati da un valore nominale, non configurano denaro. Sono superate, pertanto, le incertezze interpretative sulla natura del titolo emerse in passato, risolte dalla prassi amministrativa attraverso un esame caso per caso. Però con delle «limitazioni» indicate nell art. 6 del Decreto Interministeriale 25/3/2016 vedi oltre 21

22 Documenti di legittimazione Art. 6 DM. 15/03/2016.Tali documenti non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare, non possono essere monetizzati o ceduti a terzi e devono dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare. Pertanto, i voucher di cui al citato comma 1: 1) non possono essere emessi a parziale copertura del costo della prestazione, opera o servizio e quindi non sono integrabili; 2) non possono rappresentare più prestazioni opere o servizi di cui all articolo 51, comma 2, del TUIR. 22

23 Documenti di legittimazione Chiarimento AdE Circ. 28/E Non rilevano ai fini in esame, eventuali corrispettivi pagati dal dipendente alla struttura che eroga il benefit, a seguito di un rapporto contrattuale stipulato autonomamente dal dipendente. Esempio: se la prestazione ricreativa erogata dal datore di lavoro mediante voucher consiste in dieci ingressi in palestra, il pagamento dell undicesimo ingresso contrattato direttamente dal dipendente non costituisce integrazione del voucher. 23

24 Documenti di legittimazione: Deroghe all art. 6 I voucher emessi per più beni, prestazioni o servizi Art. 6 c. 2 Decreto i beni e servizi di cui all articolo 51, comma 3, ultimo periodo del TUIR possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione purché il valore complessivo degli stessi non ecceda il limite di importo di 258,23 euro. Mentre il voucher monouso deve dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio, predeterminato ab origine e definito nel valore, il voucher cumulativo può rappresentare una pluralità di beni, determinabili anche attraverso il rinvio ad esempio - ad una elencazione contenuta su una piattaforma elettronica, che il dipendente può combinare a sua scelta nel carrello della spesa, per un valore non eccedente 258,23 euro. Depone in tal senso la ratio della norma, che ha riguardo al valore complessivo dei beni e servizi di cui all articolo 51, comma 3, del TUIR, che non deve eccedere 258,23 euro. E sufficiente, pertanto, che il valore dei beni e servizi erogati non ecceda il limite di 258,23 euro; diversamente l intero importo concorre alla determinazione del reddito di lavoro dipendente. 24

25 Buoni pasto Documenti di legittimazione: Deroghe all art. 6 Il comma 3 dell articolo 6 del Decreto fa salva la disciplina relativa ai servizi sostitutivi di mensa prevedendo che l affidamento e la gestione dei servizi sostitutivi di mensa continuano ad essere disciplinati dal Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n AdE Circ. 28/E/2016 I voucher di cui all articolo 6, comma 1, del Decreto costituiscono, pertanto, uno strumento distinto dalle prestazioni sostitutive del servizio di mensa (c.d. buoni pasto o ticket) di cui al comma 2, lettera c), dell articolo 51 del TUIR, le quali non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente.fino all importo complessivo giornaliero di euro 5,29, aumentato a euro 7 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica. Risoluzione n. 26 del 2010, con la quale è stato precisato che L importo del loro valore nominale che eccede il limite di 5,29 euro non può essere considerato assorbibile dalla franchigia di esenzione prevista dal comma 3 dell articolo 51. Riguardo alle caratteristiche del c.d. buono pasto : potrà continuare ad essere utilizzato durante la giornata lavorativa anche se domenicale o festiva, esclusivamente dai prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno o parziale, anche qualora l orario di lavoro non prevede una pausa per il pasto (articolo 285, comma 4, lettera c), del D.P.R. n. 207 del 2010). 25

26 Non concorrenti - Contributi obbligatori e contributi a casse sanitarie - Mensa e somministrazione di vitto - Buoni pasto cartacei ed elettronici - Trasporto collettivo - Servizi di utilità sociale 26

27 Non concorrenti Contributi obbligatori e contributi fondi sanitari Contributi previdenziali e assistenziali versati dal datore di lavoro o dal lavoratore in ottemperanza a disposizioni di legge; i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, che operino negli ambiti di intervento stabiliti con il decreto del Ministro della salute di cui all'articolo 10, comma 1, lettera e-ter), per un importo non superiore complessivamente ad euro 3.615,20. Ai fini del calcolo del predetto limite si tiene conto anche dei contributi di assistenza sanitaria versati ai sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera e-ter. 27

28 Non concorrenti: Mensa Le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi fino all'importo complessivo giornaliero di euro 5,29, aumentato a euro 7 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica, le prestazioni (ticket) e le indennità sostitutive corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione. E le cosiddette «Card Elettroniche»?? Risoluzione n. 63/E 2005 Dalla funzione attribuita alle card elettroniche, di mero strumento identificativo dell'avente diritto deriva che le stesse non sono assimilabili ai ticket restaurant, ma piuttosto ad un sistema di mensa aziendale, che può essere definita "diffusa" in quanto il dipendente può rivolgersi ai diversi esercizi pubblici che avendo sottoscritto la convenzione sono abilitati a gestire la card elettronica. Le prestazioni rese attraverso di esse, quindi, non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente, a prescindere dal superamento o meno del limite di 5,29 euro, di cui all'articolo 51, comma 2, lett. c), del Tuir (riferito esclusivamente alle prestazioni ed alle indennità sostitutive di mensa). 28

29 Non concorrenti Trasporto collettivo Le prestazioni di servizi di trasporto collettivo alla generalità o a categorie di dipendenti; anche se affidate a terzi ivi compresi gli esercenti servizi pubblici. 29

30 Il welfare aziendale

31 Nuova lettera f) art. 51 comma 2 (Legge di Stabilità 2016) f) l'utilizzazione delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti e ai familiari indicati nell'articolo 12 per le finalità di cui al comma 1 dell'articolo 100. AdE Circ. 28/E/ Le opere ed i servizi contemplati dalla norma possono essere messi a disposizione direttamente dal datore o, come chiarito con risoluzione 34/E del 2004 per il servizio di checkup medico, da parte di strutture esterne all azienda ma a condizione che il dipendente resti estraneo al rapporto economico che intercorre tra l azienda e il terzo erogatore del servizio. 31

32 Art. 100 TUIR 1. Le spese relative ad opere o servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti o categorie di dipendenti volontariamente sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto, (.) 32

33 Deducibilità? Dipende! Art. 95 C. 1 Le spese per prestazioni di lavoro dipendente deducibili nella determinazione del reddito comprendono anche quelle sostenute in denaro o in natura a titolo di liberalità a favore dei lavoratori, salvo il disposto dell'articolo 100, comma 1. Art. 100 c. 1 Le spese relative ad opere o servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti o categorie di dipendenti volontariamente sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto, VOLONTARIE sono deducibili per un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille dell'ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi. Quindi: VOLONTARIE: limite del 5% CONTRATTUALI: NESSUN LIMITE!! 33

34 La precedente formulazione f) l'utilizzazione delle opere e dei servizi di cui al comma 1 dell'articolo 65 (100) da parte dei dipendenti e dei soggetti indicati nell'articolo 12 Cosa c è di NUOVO?? (vedi oltre) 34

35 Volontariamente ma non solo Valori non concorrenti Sostenuti Volontariamente Sostenuti in conformità a disposizioni di: Contratto Accordo Regolamento 35

36 Generalità dei dipendenti Per generalità si può intendere: - l intera popolazione aziendale - l intera popolazione a tempo indeterminato - l intera popolazione con una certa anzianità di servizio 36

37 Categorie di dipendenti Per CATEGORIA si può intendere: - Operai, impiegati, quadri, dirigenti (2095 c.c.) - Dipendenti appartenenti a un certo livello - Dipendenti adibiti a determinate mansioni (es. tutti i turnisti) - Dipendenti che hanno caratteristiche comuni (Espatriati) 37

38 I familiari art. 12 Sono gli indicati (non solo quelli a carico) Coniuge Figli Altri familiari art. 433 c.c. genitori e ascendenti prossimi Generi e nuore Suocera e suocero Fratelli e sorelle 38

39 Nuova lettera f-bis) art. 51 comma 2 (Legge Stabilità 2016) Le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell'articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari. 39

40 Precedente formulazione Le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la frequenza degli asili nido e di colonie climatiche da parte dei familiari indicati nell'articolo 12, nonché per borse di studio a favore dei medesimi familiari. 40

41 Servizi di educazione e istruzioni Asili nido Colonie climatiche Mensa e servizi integrativi Ludoteche Centri estivi e invernali 41

42 Qualche esempio f-bis) art. 51 comma 2 AdE Circ. 28/E/2016 Borse di studio ( ) possono tornare utili i chiarimenti forniti con la circolare n. 238 del 2000, rientrano nella lettera f-bis) le erogazioni di somme corrisposte al dipendente per assegni, premi di merito e sussidi per fini di studio a favore di familiari di cui all articolo 12. In tale nozione possono essere ricompresi i contributi versati dal datore di lavoro per rimborsare al lavoratore le spese sostenute per le rette scolastiche, tasse universitarie, libri di testo scolastici, nonché gli incentivi economici agli studenti che conseguono livelli di eccellenza nell ambito scolastico. Sono riconducibili alla norma il servizio di trasporto scolastico, il rimborso di somme destinate alle gite didattiche, alle visite d istruzione ed alle altre iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica nonché l offerta anche sotto forma di rimborso spese - di servizi di baby-sitting. 42

43 E quando si parla di «somme»? AdE Circ. 28/E/2016 Anche attraverso la corresponsione ai dipendenti di somme di denaro da destinare alle finalità indicate anche a titolo di rimborso di spese già sostenute, sempreché acquisisca e conservi la documentazione comprovante l utilizzo delle somme da parte del dipendente coerentemente con le finalità per le quali sono state corrisposte. 43

44 Nuova lettera f-ter) art. 51 comma 2 (Legge Stabilità 2016) Le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti indicati nell'articolo

45 «Anziani» o «non autosufficienti» AdE Circ. 28/E/2016 Circolare n. 2/E del 2005 soggetti non autosufficienti sono coloro che non sono in grado di compiere gli atti della vita quotidiana quali, ad esempio, assumere alimenti, espletare le funzioni fisiologiche e provvedere all'igiene personale, deambulare, indossare gli indumenti. Inoltre, deve essere considerata non autosufficiente la persona che necessita di sorveglianza continuativa. L esenzione dal reddito pertanto non compete per la fruizione dei servizi di assistenza a beneficio di soggetti come i bambini, salvo i casi in cui la non autosufficienza si ricolleghi all esistenza di patologie. Anziani soggetti che abbiano compiuto i 75 anni, limite di età considerato ai fini del riconoscimento di una maggiori detrazione d imposta dall articolo 13, comma 4, del TUIR. 45

46 Nuovissima lettera f-quater) art. 51 comma 2 (Legge di Bilancio 2017) I contributi e i premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, le cui caratteristiche sono definite dall articolo 2, comma 2, lettera d), numeri 1) e 2), del decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 27 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2010, o aventi per oggetto il rischio di gravi patologie. 46

47 Norma di interpretazione autentica Art. 1, comma 162 Legge n. 232 dell 11 dicembre 2016 Art. 51, comma 2, lettera f), TUIR, come da ultimo modificata dalla Legge di Stabilità 2016, le disposizioni ivi contenute si interpretano nel senso che le stesse si applicano anche alle opere e servizi riconosciuti dal datore di lavoro, del settore privato o pubblico, in conformità a disposizioni di contratto collettivo nazionale di lavoro, di accordo interconfederale o di contratto collettivo territoriale. 47

48 La nuova detassazione

49 Fonti Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) articolo 1 commi Legge n. 232 del 11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017) articolo 1 commi Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, emanato il 25 marzo 2016 e pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ( in data 16 maggio 2016 Circolare N. 28/E Agenzia delle Entrate 15/06/

50 Caratteristiche Importo detassabile euro 3.000,00 (contro i del 2016) Reddito lordo lavoro dipendente anno precedente: fino a euro ,00 ( nel 2016) Premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti con il decreto di cui al comma 188, nonché le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell'impresa Misura 10% imposta sostitutiva Salvo espressa rinuncia scritta da parte del dipendente 50

51 Il testo vigente (Legge di Stabilità 2016) 182. Salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggetti a una imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10 per cento, entro il limite di importo complessivo di euro lordi, i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti con il decreto di cui al comma 188, nonché le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell'impresa. 51

52 Detassazione e Welfare Le somme e i valori di cui al comma 2 e all'ultimo periodo del comma 3 dell'articolo 51 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono, nel rispetto dei limiti ivi indicati, a formare il reddito di lavoro dipendente, né sono soggetti all'imposta sostitutiva disciplinata dai commi da 182 a 191, anche nell'eventualità in cui gli stessi siano fruiti, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, delle somme di cui al comma 182. (comma 183) 52

53 Detassazione e Welfare NOVITA 2017 Le somme e i valori di cui al comma 4 del medesimo articolo 51 concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente secondo le regole ivi previste e non sono soggetti all imposta sostitutiva disciplinata dai commi da 182 a 191 del presente articolo, anche nell eventualità in cui gli stessi siano fruiti, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, delle somme di cui al comma 182. (comma 184) Estesa anche ai fringe benefit, la cui valorizzazione economica, ai fini fiscali, avviene in modo forfetario (auto ad uso promiscuo, prestiti, Immobili concessi ai dipendenti), la possibilità di essere fruiti, se previsto dalla contrattazione di secondo livello regolarmente depositata presso la DTL, in alternativa al premio di risultato in Denaro. 53

54 Detassazione e Welfare NOVITA 2017 ulteriori esclusioni c. 184-bis a) i contributi alle forme pensionistiche complementari ( ) versati, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, delle somme di cui al comma 182 del presente articolo, anche se eccedenti i limiti indicati all articolo 8, commi 4 e 6, del medesimo decreto legislativo n. 252 del Tali contributi non concorrono a formare la parte imponibile delle prestazioni pensionistiche complementari ai fini dell applicazione delle previsioni di cui all'articolo 11, comma 6, del medesimo decreto legislativo n. 252 del 2005; b) i contributi di assistenza sanitaria di cui all articolo 51, comma 2, lettera a), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, versati per scelta del lavoratore in sostituzione, in tutto o in parte, delle somme di cui al comma 182 del presente articolo, anche se eccedenti i limiti indicati nel medesimo articolo 51, comma 2, lettera a); c) il valore delle azioni di cui all articolo 51, comma 2, lettera g), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, ricevute, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, delle somme di cui al comma 182 del presente articolo, anche se eccedente il limite indicato nel medesimo articolo 51, comma 2, lettera g), e indipendentemente dalle condizioni dallo stesso stabilite. 54

55 In denaro Assoggettamento contributivo Tassazione10% Premio di risultato Somme e valori commi 2 e 3 51 Esente nei limiti stabiliti 55

56 Condizione Contrattuale 187. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui ai commi da 182 a 191, le somme e i valori di cui ai commi 182 e 184 devono essere erogati in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n

57 Condizioni Somme stabilite da contratti aziendali o territoriali Premi di ammontare variabile Corresponsione legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza, e innovazione Incrementi misurabili con parametri quantitativi Aumento dei livelli di produzione Risparmi nei sistemi di produzione 57

58 Il coinvolgimento dei dipendenti 189. Il decreto prevede altresì le modalità del monitoraggio dei contratti aziendali o territoriali di cui al comma Il limite di cui al comma 182 e' aumentato fino ad un importo non superiore a euro (2.500 per il 2016) per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro, con le modalita' specificate nel decreto di cui al comma

59 Modalità di partecipazione Esistenza di un piano di coinvolgimento dei dipendenti Gruppi di progetto dedicati al miglioramento e innovazione della produzione Consultazione e monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi 59

60 Differenze di netto e costo Premio di risultato detassato 1.000,00 Beni o servizi Welfare 1.000,00 Contributi 91,90 Contributi - Imponibile fiscale 908,10 Imponibile fiscale - Imposta 10% 90,81 Imposta 10% - Netto 817,29 Netto 1.000,00 Costo aziendale 1.300,00 Costo aziendale 1.000,00 Cuneo fiscale 482,71 Cuneo Fiscale 0 60

61 Alcune riflessioni Premialità previsti da contratti legati alla produttività Scelta del dipendente Detassazione o esenzione Erogazioni Welfare possono essere previste Premialità o sostegno previsti da contratti accordi regolamenti Esenzione Premialità o sostegno erogati volontariamente Esenzione 61

62 La normativa sulla detassazione è davvero utile?

63 Welfare e contratto Ai fini dell erogazione delle prestazioni o somme legate al mondo del welfare aziendale non è necessario un accordo di produttività L accordo potrebbe riguardare altri ambiti. 63

64 Alcuni esempi Sostegno del dipendente in caso di ricorso ad ammortizzatori sociali Sostegno del dipendente nella conciliazione dei tempi di vita e lavoro Fidelizzazione del dipendente Politica retributiva 64

65 Qualche numero Accordo su integrazione dell ammortizzatore sociale Ipotesi 1 Integrazione in denaro 100,00 Beni o servizi Welfare 100,00 Contributi 9,19 Contributi - Imponibile fiscale 90,81 Imponibile fiscale - Imposta 23% oltre addizionali 23,61 Imposta 10% - Netto 67,20 Netto 100,00 Costo aziendale 135,00 Costo aziendale 100,00 Cuneo fiscale 67,80 Cuneo Fiscale 0 Ipotesi 2 Integrazione in denaro 100,00 Beni o servizi Welfare 80,00 Contributi 9,19 Contributi - Imponibile fiscale 90,81 Imponibile fiscale - Imposta 23% oltre addizionali 23,61 Imposta 10% - Netto 67,20 Netto 80,00 Costo aziendale 135,00 Costo aziendale 80,00 Cuneo fiscale 67,80 Cuneo Fiscale 0 65

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