Integrazione scolastica Dott.ssa M.Cristina Cornia A.S.L. Modena
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1 Integrazione scolastica 2006 Dott.ssa M.Cristina Cornia A.S.L. Modena
2 La storia dei Servizi territoriali di Neuropsichiatria infantile è strettamente connessa con il percorso fatto dal mondo della Scuola per far si che le persone in situazione di handicap potessero usufruire di un progetto scolastico adeguato alle loro condizioni e possibilità.
3 Parlare del ruolo e della responsabilità che competono al Servizio NPI e che vengono descritte nel nuovo Accordo provinciale significa descrivere: le idee, i principi condivisi i compiti istituzionali le novità previste dai prossimi accordi
4 Gli interventi della NPI in questi anni hanno voluto porre anche attenzione: ad una più precisa definizione diagnostica e all utilizzo di strumenti nosografici comuni e condivisi ad una attenzione al coordinamento delle attività diagnostiche riabilitative ad un puntuale raccordo tra le agenzie coinvolte ed all attivazione di intese
5 I compiti che competono all ASL riguardano: la certificazione ai sensi della legge 104 degli alunni in situazione di handicap, la redazione della diagnosi funzionale con la presentazione delle problematiche relative al deficit, la costruzione e il monitoraggio di percorsi educativi e di apprendimento con le altre figure professionali implicate nel processo di integrazione scolastica e con la famiglia.
6 LA FAMIGLIA La NPI ha considerato prioritario il dialogo e il confronto con il sistema famiglia. I genitori della persona disabile sono, di norma, i più competenti esperti del figlio e i detentori della storia e della narrazione che collega gli eventi e dà significato a ciò che accade. Il lavoro per l integrazione scolastica deve quindi prevedere un forte coinvolgimento dei famigliari.
7 LA SCUOLA il processo di integrazione deve oggi inserirsi in una realtà scolare complessa ove l eterogeneità è la norma Le situazioni problematiche sono complesse e il contesto scientifico e culturale invita a considerare anche l intelligenza al plurale e a prevedere la possibilità di diversi stili di apprendimento e di pensiero e a prendere in considerazione la varietà delle esperienze culturali e sociali.
8 Occorre porre attenzione a nuovi e diversificati bisogni che si esprimono con: difficoltà nell apprendimento, difficoltà nella relazione, difficoltà nel comportamento, particolari manifestazioni emotive. Problematiche tutte che possono richiedere una valutazione diagnostica e interventi da parte dei professionisti dell ASL
9 La poliedricità delle situazioni e dei bisogni richiamano La necessità di educazione speciale di una didattica che tenga conto delle differenze L individuazione di interventi cerniera, interventi capaci di connettere la valutazione cognitiva, emotiva, relazionale, neuropsicologica..con strategie didattiche nuove ed efficaci
10 L integrazione degli alunni in situazione di handicap deve essere considerata come il risultato di un processo trasversale che mette in rete e in sinergia le risorse e le competenze di tanti attori. Il modello è quello di un intervento ecosistemico dove i problemi e le risorse sono considerati non solo nel valore che hanno nei singoli contesti ma nel significato aggiuntivo che nasce dall interazione di più sistemi
11 I compiti che competono all ASL riguardano: 1. la certificazione, ai sensi della legge 104, degli alunni in situazione di handicap composta da il certificato indicante in modo sintetico la diagnosi clinica Il foglio di informazione che fornisce alla scuola quelle indicazioni essenziali che servono a predisporre una buona accoglienza e favorire la frequenza.
12 2. la redazione della Diagnosi Funzionale essa integra la diagnosi clinica descrivendo le problematiche relative al deficit e il funzionamento dell alunno nelle diverse aree di sviluppo (fisicosensoriale, cognitiva, neuropsicologica, psicoaffettiva, comportamentale...) 3. costruzione e il monitoraggio di percorsi educativi e di apprendimento con le altre figure professionali implicate nel processo di integrazione scolastica e con la famiglia.
13 I NUOVI ACCORDI DI PROGRAMMA 1. CERTIFICAZIONE: Consenso esplicito della famiglia Convalida per certificazioni espresse da un clinico privato Diagnosi clinica estesa Codificazione della diagnosi secondo codice ICD10 ( in allegato1 descrizione dei codici utilizzabili per la certificazione)
14 CERTIFICAZIONE Foglio di informazioni: Informazioni di carattere anagrafico e di provenienza rispetto alla scuola già frequentata Descrizione di necessità rispetto al trasporto o all edificio scolastico Descrizione del personale richiesto per l integrazione Sostegno didattico Personale educativo assistenziale (specificando le esigenze)
15 CERTIFICAZIONE Foglio di informazioni: Quantificazione complessiva del personale Fascia A = situazione di gravità supporto per il 100% del tempo scolastico Fascia B = situazione di media gravità supporto tra il 50%e il 75% del tempo scolastico Fascia C = sostegno didattico Altri bisogni: Assistenza di base Ausili tecnici Riduzione orario scolastico e varie Quadro diagnostico (aggiornato)
16 2. Diagnosi Funzionale 3. Incontri per l integrazione : per la costruzione e il monitoraggio dei percorsi educativi Collegialità (famiglia-scuola-servizi) definizione del momento più idoneo per l incontro, attenzione alle fasi di passaggio (specie alla maggiore età), attenzione a situazioni che richiedono bisogni particolari o certificate per la prima volta
17 Tematiche emergenti Aggiornamento delle intese distrettuali e conoscenza degli accordi provinciali Orientamento scuola media inferiore scuola superiore, Integrazione scolastica e problematiche adolescenziali Ottimizzazione delle risorse Continuum nel percorso formativo
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