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1 Bormio 2004 Corso Allenatore Nazionale Il contropiede Giordano Consolini Premesse. - Cerchiamo di vedere la pallacanestro nella sua globalità, ogni allenatore ha una propria idea del gioco che si deve vedere in tutti i suoi aspetti. L idea deve essere la medesima e seguire la stessa logica. - Vedremo comunque l argomento sotto due chiavi di lettura: il settore giovanile e i Senior anche se l idea è di insegnare la pallacanestro per concetti universali, vedere il basket come un apprendimento costante e lineare. Esempio: a 16 anni dare concetti di gioco che vadano bene anche a In entrambi i casi vogliamo lasciare spazio all iniziativa individuale del giocatore in campo. L atleta deve sentire di essere parte attiva di quello che si sta svolgendo. L iniziativa deve essere quindi individuale ma responsabile. Equilibrio tra iniziativa individuale e controllo. Il Contropiede - Scelte dell allenatore: o è chiaro che le scelte dipendono dagli orientamenti dell allenatore. Per esempio ricercare il contropiede aumenta il rischio di commettere qualche errore in più, però permette di segnare dei canestri facili. Anche se lo stile di gioco è controllato si deve comunque approfittare delle opportunità che ci dà il contropiede. È opportuno legare il contropiede al lavoro difensivo, i giocatori devono sapere che ad una buona difesa seguirà un azione in contropiede, sapranno quindi che per correre bisogna difendere bene. Lavorare bene su concetti semplici. Vantaggi : miglioreremo i fondamentali perché li eseguiremo a velocità più alta. Miglioreremo l equilibrio. Aumenteremo il numero di situazioni con più spazio e più variabili. Questo è molto importante per un settore giovanile. C è un aspetto mentale perché il contropiede è ANTICIPARE L AVVERSARIO. Il contropiede nasce da una situazione inaspettata: esempio: recupero/ tiro forzato. o Accorgersi un attimo prima di quello che sta succedendo: ASPETTO MENTALE o Per l allenatore: non bisogna arrabbiarsi se ci saranno errori. - Come limitare gli errori? o Stabilire: Quando vogliamo fare contropiede: dopo recupero / rimbalzo non contrastato chi decide se si corre o no: la squadra corre sempre ma il Play maker decide (deve controllare il ritmo) quando si ritiene concluso il contropiede - Il contropiede è difficile da schematizzare, ma anche inopportuno: molto meglio avere delle regole che degli schemi - Il contropiede nasce nella prima metà campo: parliamo quindi di costruzione del contropiede

2 Costruzione. Qui si sviluppa la situazione di vantaggio. - Analisi della situazione di rimbalzo. o Cadere da rimbalzo cercando di vedere la maggior parte di campo possibile. o Apertura appena sopra il prolungamento della linea del tiro libero, vedendo tutto il campo: sapere dove sono i miei compagni. o o FIGURA 1 è importante che l apertura sia la più rapida possibile con una apertura singola abbiamo già tre giocatori che corrono il campo o FIGURA 2 Due aperture: esempio settore giovanile Correremo solo con due giocatori È adottabile quando la prima apertura è molto bassa

3 o FIGURA 3 Apertura anticipata: punire l anticipo Back door: rompere la linea di difesa (concetto universale) - settore giovanile o Chiedersi: chi ho di fronte e cosa sa della pallacanestro o Esempio di apertura: chi prende il rimbalzo può correre, l unica regola è che se c è un compagno libero più avanti dobbiamo passargli al palla. o Chi è senza palla deve correre e prendere la palla in una posizione dove abbia la possibilità di fare canestro. Conduzione Esercizio 1: - girare intorno al cerchio fare scivolamento liberi intorno alla metà campo Esercizio 2: - conclusione di contropiede senza palleggio Esercizio 3: - palla sul tabellone. 1/X1 in diverse posizioni di piedi. X1 diventa attaccante verso l altro canestro. X1 non guarda la palla fino a metà campo ma battere l avversario nella reazione. battere l avversario possibilmente sul lato dopo averlo invitato a anticiparlo sul centro. Chi corre in ala se non batte l avversario in velocità deve dare una linea di passaggio.

4 Esercizio 4: - Imparare ad usare lo spazio. 1 e 2 tic-tac 3 palleggio mano esterna. 1 e 2 concludono in terzo tempo.- opzione: tic-tac a tre con i due esterni che fanno un palleggio laterale e restituiscono la palla in mezzo Soluzione Esercizio 1: 2 contro 1.- Uso di entrambe le mani per il palleggiatore. 1 spostarsi anche verso il gomito opposto a 2.- passare la palla quando e se il difensore sceglie. Esercizio 2: 3c2. Creare situazioni di 1c1. allenare 1 a battere X1. Situazione comunque da valutare. iniziativa responsabile. con palla a 2, 3 può tagliare verso la palla. Se 1 passa a 2 sopra linea del T.L. va verso il gomito opposto. se 1 passa 2 sotto la linea del T.L. va verso il gomito lato forte.

5 Esercizio 3: 3c2 in 11. chi prende il rimbalzo parte con le 2 aperture. a livello senior è visto come un esercizio che completa il riscaldamento. ma si può usare per migliorare moltissimi particolari. Esercizio 4: 4c3 non sarà sempre il n. 4 a prendere l area, dipende dal posizionamento. chi riceve palla deve creare e giocare una situazione di 1c1. esempio: il n 4 arriva come rimorchio e se il n 3 ha tagliato si ferma per il tiro da tre punti. se il n 4 arriva con la palla prende lui il post basso. È chiarissimo l utilizzo del concetto di spazio / tempo. il tagliante deve fermare il taglio il più vicino possibile a canestro. insegnare a guardare questo taglio. possiamo farlo in 12 oppure in 11 con play-maker fissi. la conduzione del contropiede può anche essere laterale favorendo ulteriormente i tagli. Obbiettivo: attaccare il canestro con e senza palla Questi esempi sono di utilizzo dello spazio per mantenere un vantaggio, non sono esercizi di contropiede perché in situazioni reali, nell altra metà campo non ci sono avversari. Bisogna battere l avversario nella corsa. Esempi: 3c3 e 4c4 handicap; 3c3 ad invertire ( chi attacca difende, chi difende fa l apertura). Questo esercizio può anche servire da condizionamento. Se si vuole considerare maggiormente l aspetto tecnico si ferma un po di più l esercizio. IN SINTESI: ABBIAMO GLI STESSI CONCETTI CHE SI RIPROPONGONO DALL 1c0 AL 4c4. L ultimo obbiettivo rimane quello di limitare gli errori. Relazione di: Vaghi, Beltramo, Cassaniti, Vanissi.

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